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LA TECNICA<br />
Osservata nel complesso della sua produzione pittorica, la tecnica di <strong>Fois</strong> appare<br />
piuttosto varia. Alla connotazione postimpressionista dei primi paesaggi, risolti<br />
con rapidi tocchi di colore, segue un naturalismo tonale più solido nella resa plastica<br />
e, verso la fine degli anni Quaranta, una accentuazione espressiva che, nel<br />
prevalere della dimensione puramente cromatica, si riallaccia alle esperienze dei<br />
Fauves francesi e del gruppo tedesco Die Brücke.<br />
È negli anni Cinquanta, però, che l’artista definisce le peculiarità del suo stile più<br />
autonomo, sviluppando in senso neorealista le premesse espressioniste.Tanto nei<br />
ritratti quanto nei grandi quadri dedicati al mondo del lavoro, la costruzione pittorica<br />
si semplifica, strutturandosi in campiture nette risolte prevalentemente sul<br />
piano, come un mosaico composto da tasselli di pigmento incastrati fra loro. L’uso<br />
di tonalità pure determina passaggi cromatici squillanti, appena addolciti da sintetiche<br />
variazioni chiaroscurali. L’estrema concisione delle figure esalta la geometrizzazione<br />
delle forme e il contrasto delle cromie, producendo immagini che trovano<br />
uno straordinario equilibrio tra la forza simbolica del soggetto rappresentato e<br />
l’eleganza decorativa dell’insieme.<br />
Per un decennio <strong>Fois</strong> mantiene inalterata la formula e solo a partire dagli anni<br />
Sessanta introduce nei dipinti elementi tecnici nuovi. Con l’assorbimento delle influenze<br />
informali le stesure si arricchiscono di effetti materici e il segno perde in<br />
definizione figurale, aprendosi alle suggestioni gestuali della nuova astrazione.<br />
Toccato il punto di maggiore tangenza con l’Informale nei primi anni Settanta, l’ultimo<br />
periodo vede una ripresa realista, che contempera l’espressività del colore<br />
con una struttura grafica più precisa. I contrasti cromatici restano accesi, il segno<br />
forte, e tuttavia nei lavori tardi <strong>Fois</strong> recupera la centralità del soggetto naturale,<br />
rendendolo con un segno carico, ricco di emozioni, capace comunque di restituirne<br />
l’immediatezza percettiva.<br />
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39. Dettaglio fig. 7.<br />
40. Dettaglio fig. 29.<br />
41. Dettaglio fig. 18.<br />
42. Dettaglio fig. 47.<br />
43. Dettaglio fig. 22.<br />
44. Dettaglio fig. 49.<br />
45. Dettaglio fig. 85.<br />
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