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porti tra queste ultime e le Province, cui è affidato un
ruolo non certo secondario nell’amministrazione degli
albi del volontariato di competenza».
Nel Testo unico delle disposizioni regionali, che è stato
oggetto di approfondimento nell’incontro con i rappresentanti
delle sezioni Ana della Lombardia, la parte iniziale
è dedicata ai principi ispiratori, da tradurre poi
nella pratica, che devono animare le organizzazioni di
protezione civile come «svolgere nel territorio regionale
prestazioni personali, volontarie e gratuite». Viene altresì
precisato che «per l’iscrizione all’albo, i gruppi comunali
o intercomunali devono essere costituiti rispettivamente
con deliberazione comunale o intercomunale, e
deve essere stato preventivamente approvato il regolamento
per la loro disciplina da parte degli enti di appartenenza».
Di seguito, l’articolo 3 illustra in vari punti la procedura
per l’iscrizione nella sezione regionale o in quelle provinciali.
Successivamente l’articolo 7 elenca i requisiti chiesti
ai volontari, di seguito così specificati. Per iscriversi
all’albo i volontari devono essere assicurati ai sensi della
normativa vigente, e per lo svolgimento delle attività
operative devono possedere i seguenti requisiti: a) aver
compiuto la maggiore età; b) non aver riportato condanne
penali per reati dolosi contro le persone o contro il
patrimonio. Viene poi citato l’albo che si articola nelle
seguenti specialità: logistica/gestionale; cinofili; subacquei
e soccorso nautico; intervento idrogeologico; antincendio
boschivo; tele-radiocomunicazioni; nucleo di
pronto intervento; impianti tecnologici e servizi essenziali;
unità equestri.
Un altro articolo del regolamento detta le condizioni per
lo svolgimento delle attività. «Al fine di garantire l’effettiva
disponibilità dei volontari iscritti all’albo – si legge
– nei casi di emergenza, gli stessi devono dichiarare la
propria operatività a favore di una sola organizzazione di
volontariato di protezione civile. L’operatività a favore di
un’organizzazione di protezione civile deve essere prevalente
rispetto a quella a favore di altre incluse nel registro
generale regionale, che possano prendere parte alle
attività di soccorso alle popolazioni colpite da calamità
naturali o catastrofi e superamento dell’emergenza».
Infine il regolamento affronta altri aspetti come l’obbligo
per i volontari di partecipare ad attività di formazione
ed addestramento per poter intervenire nelle attività
operative; le disposizioni riguardanti l’ottenimento del
tesserino di riconoscimento (che riporta la foto, i dati
anagrafici, l’associazione di appartenenza e il numero
progressivo di iscrizione dell’interessato all’albo Regionale);
i controlli e le sanzioni disciplinari; alcune
disposizioni transitorie e finali.
Si tratta di regole che mirano a tutelare la figura del
volontario di protezione civile e soprattutto a garantire,
per quanto possibile, sicurezza ed efficienza negli interventi
che i soccorritori sono chiamati ad attuare quando
la loro presenza diventa indispensabile. ■
Per informazioni:
U.O. Protezione Civile
Daria Fusé
Tel.: +39 02 67658312
Sicurezza
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