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Vedere a Torino - Il Giornale dell'Arte

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<strong>Vedere</strong>a<br />

©<br />

IL<br />

N. 5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2012<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

<strong>Torino</strong><br />

GIORNALE DELL’ARTE<br />

Lodovico Passerin d’Entrèves<br />

TUTTA L’ARTE DA VEDERE IN<br />

NOVEMBRE-DICEMBRE<br />

SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 325 NOVEMBRE 2012


3<br />

Un anno dopo<br />

La prima capitale è ancora<br />

capitale del contemporaneo?<br />

Dopo il successo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia,<br />

la città ostenta un orgoglioso fair play, ma i bilanci pubblici sono a terra<br />

e la cultura patisce i drastici tagli. Fa il punto Marina Paglieri<br />

Si naviga a vista, tra una calma piatta che non si sa<br />

quanto possa durare, squarci di azzurro e nubi oscure<br />

all’orizzonte. Alle spalle la tempesta esplosa qualche<br />

settimana fa, con le dimissioni, legate ad affidamenti<br />

incongrui e familiari, della potente dirigente dell’era Castellani<br />

e Chiamparino Anna Martina, già alla cultura e<br />

comunicazione del Comune, da ultimo con il sindaco Fassino<br />

alle relazioni internazionali. Una delle artefici del traghettamento<br />

della one company town al successo olimpico<br />

e alla nuova immagine di <strong>Torino</strong> città glamour e d’arte,<br />

attrattiva per il turismo culturale.<br />

La metafora, forse azzardata per una città tra le montagne<br />

(noi comunque abbiamo il Po e a metà novembre ci sarà<br />

il varo alla Reggia di Venaria, dopo 12 anni di attesa, della<br />

Peota reale, l’imbarcazione da parata dei Savoia progettata<br />

da Filippo Juvarra) può forse riassumere le attuali<br />

condizioni, tra alti e bassi, del sistema dell’arte torinese.<br />

Un sistema che deve fare i conti con un drammatico calo<br />

delle risorse alla cultura, cento milioni in meno in quattro<br />

anni. Ma che tuttavia tiene, dal momento che negli appuntamenti<br />

strategici, da Pasqua ai ponti primaverili a Ferragosto,<br />

l’affluenza è stata buona e non sono mancate le<br />

code davanti ai musei più gettonati, dall’Egizio al Cinema.<br />

<strong>Il</strong> dopo 2011<br />

Vediamo allora come stanno veramente le cose, e come sono<br />

andate nell’anno in corso. <strong>Il</strong> quale, occorre ricordare,<br />

arriva dopo quello delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità<br />

d’Italia, in cui il capoluogo piemontese è stato al centro<br />

dell’attenzione del Paese. Nell’occasione si sono contati 5<br />

milioni di visitatori, con un incremento nei musei rispetto<br />

al 2010 che supera il 25%, 40% in più per le sole Residenze<br />

sabaude, la principale attrattiva turistica. Complice il<br />

successo ancora di Venaria, che ha appena festeggiato, con<br />

una tre giorni di eventi a metà ottobre, i cinque anni dall’apertura,<br />

durante i quali si è conquistata la posizione di<br />

quinto sito culturale più frequentato d’Italia.<br />

È vero, i turisti sono arrivati anche quest’anno. Ma non era<br />

facile mantenere gli stessi numeri del 2011: e a poco è servito<br />

replicare nelle ex Officine Grandi Riparazioni<br />

l’esposizione «Fare gli italiani», che ha chiuso da poco i<br />

battenti senza più suscitare lo stesso entusiasmo. Ma ora si<br />

volta pagina e si attendono altre conferme in questo mese<br />

di novembre rivolto al contemporaneo.<br />

Con Artissima che apre la XIX edizione con un’immagine<br />

rinnovata e soprattutto con una nuova direttrice, la giovane<br />

triestina Sarah Cosulich Canarutto (succeduta a<br />

Francesco Manacorda volato alla Tate Liverpool) impegnata<br />

a rinforzare la fiera dell’Oval, ma anche a dare risalto<br />

al network di musei e fondazioni cittadine dedicate<br />

all’oggi. «Un’eccellenza, ha affermato al suo esordio a febbraio,<br />

che nessun’altra città italiana può vantare e che dall’estero<br />

ammirano».<br />

La Superfondazione dei musei<br />

Se ne è cominciato a parlare a fine 2011, parole d’ordine<br />

risparmio, sinergie e razionalizzazione. L’intenzione,<br />

emersa nelle ripetute «cabine di regia» del fine settimana<br />

dei tre assessori di Comune, Regione e Provincia Maurizio<br />

Braccialarghe, Michele Coppola e Ugo Perone, era<br />

quella di creare una nuova struttura, ampliando la Fondazione<br />

<strong>Torino</strong> Musei. Avrebbe accorpato, oltre ai civici<br />

Gam, Palazzo Madama, Mao e Borgo Medievale, musei<br />

a gestione regionale, in particolare il Castello di Rivoli,<br />

magari il Museo di Scienze Naturali, poi chissà, forse<br />

CONTINUA A PAG. 4<br />

Com’è <strong>Torino</strong><br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C. spa,<br />

via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong>,<br />

tel. 011.8199111<br />

fax 011.8193090<br />

allemandi@allemandi.com<br />

Direttore responsabile<br />

Umberto Allemandi<br />

Vicedirettore<br />

Franco Fanelli<br />

Caporedattore<br />

Barbara Antonetto<br />

Direzione commerciale<br />

Antonio Marra, 011.8199114<br />

antonio.marra@allemandi.com<br />

Ufficio pubblicità<br />

Cinzia Fattori 011.8199118<br />

gda.pub@allemandi.com<br />

Impaginazione<br />

Elisa Bussi<br />

Stampa<br />

Centro Stampa Quotidiani S.p.A.,<br />

Erbusco (Bs)<br />

Tipologia di mostra<br />

<strong>Vedere</strong>a<br />

<strong>Torino</strong><br />

è una testata edita<br />

dalla Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C.<br />

nell’ambito della linea di periodici<br />

«<strong>Vedere</strong> a...»<br />

Editorialista ospite<br />

di questo numero<br />

Marina Paglieri<br />

giornalista di La Repubblica<br />

Hanno collaborato<br />

Jenny Dogliani,<br />

Nicola Pirulli,<br />

Barbara Antonetto,<br />

Arianna Antoniutti,<br />

Vittorio Bertello<br />

e Anna Maria Farinato<br />

In redazione a <strong>Torino</strong><br />

Lina Ocarino<br />

Pubblicità Piemonte<br />

Claire Pizzini<br />

340.3139377<br />

claire.pizzini@allemandi.com<br />

1 Antiquariato 2 Archeologia<br />

9 Arti decorative 10 Design<br />

3 Architettura 4 Arte antica<br />

11 Miscellanea 12 Storia<br />

5 Arte contemporanea 6 Arte etnica<br />

13 Fotografia<br />

7 Arte moderna 8 Arte Orientale<br />

IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRO-<br />

DOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI<br />

ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNA-<br />

NO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI.<br />

www.allemandi.com<br />

In copertina Lodovico Passerin d’Entrèves<br />

dal 2007, e per la terza volta, presidente<br />

della Consulta per la Valorizzazione dei Beni<br />

Artistici e Culturali di <strong>Torino</strong> che oggi conta<br />

34 soci tra i principali imprenditori della<br />

città. <strong>Il</strong> 16 ottobre scorso la Consulta ha<br />

festeggiato in Palazzo Civico i 25 anni di<br />

attività durante i quali ha realizzato 46<br />

interventi tra restauri e progetti di<br />

valorizzazione con un impegno economico<br />

di oltre 20 milioni di euro. «Abbiamo creato<br />

un modello che ci è invidiato, ma che è<br />

realtà solo a <strong>Torino</strong>, città che sa dialogare»,<br />

ha dichiarato Passerin d’Entrèves.<br />

Uno scorcio della mostra «Fare gli italiani» allestita nelle Ogr, Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato


Com’è <strong>Torino</strong><br />

4<br />

SEGUE DA PAG. 3<br />

Risorgimento e Montagna. Con l’idea di mettere in comune<br />

le competenze e uniformare i servizi, creare economie<br />

di scala. «Scatta la rivoluzione nei musei» titolavano<br />

i giornali. Si doveva partire nei primi mesi del 2012, ma a<br />

tutt’oggi la creatura non è nata. Per questioni di poltrone,<br />

soprattutto. Perché ancora non è chiaro chi farà cosa.<br />

Più di uno arriccia il naso e fa sapere che se superfondazione<br />

deve essere, che almeno si limiti agli attori del contemporaneo.<br />

Nel frattempo l’assessore Braccialarghe, che<br />

si oppone all’«incestuosa» proposta del collega regionale<br />

di un unico direttore per Rivoli e Gam, continua anche a<br />

presiedere <strong>Torino</strong> Musei, incarico assunto dopo la scomparsa,<br />

lo scorso 18 dicembre, di Giovanna Cattaneo Incisa,<br />

che ha lasciato parecchi orfani sotto la Mole.<br />

<strong>Il</strong> Sistema del contemporaneo<br />

Di tanto in tanto ritorna la domanda, quasi un tormentone:<br />

siamo ancora la capitale italiana dell’arte contemporanea?<br />

Sarebbe meglio chiedersi se esista ancor una capitale<br />

italiana dell’arte contemporanea: perché se <strong>Torino</strong> piange,<br />

le altre città, da Roma a Milano a Napoli, non ridono.<br />

Comunque si va avanti. Riparte dunque Artissima, con<br />

più gallerie e più collezionisti, soprattutto stranieri, e un<br />

programma curatoriale dall’emblematico titolo «It’s not the<br />

end of the world». Prevede eventi espositivi nella varie sedi<br />

del sistema, da Gam a Rivoli, dalla Fondazione Merz alla<br />

Sandretto, e un intervento d’artista a Palazzo Madama.<br />

Mentre Artissima Lido, altro appuntamento extra fiera,<br />

abbandona i negozi sfitti del Quadrilatero e invita gruppi<br />

alternativi a confrontarsi in luoghi blasonati del centro, dal<br />

Mao al Museo della Sindone, dalla Resistenza all’Antichità,<br />

all’Archivio di Stato nell’ex Ospedale San Luigi. Ripartono<br />

anche le kermesse The Others e Paratissima, cui si<br />

aggiunge ora Photissima.<br />

Alla Gam Danilo Eccher ha sorpreso con la mostra di un<br />

Ugo Nespolo degli anni dell’avanguardia e un’intensa retrospettiva<br />

di Salvatore Scarpitta, in attesa tra qualche mese<br />

di presentare il terzo allestimento tematico delle collezioni.<br />

E di aprire al pubblico, in primavera, il Gabinetto dei<br />

disegni e stampe, forte di circa 30mila pezzi delle collezioni<br />

grafiche. Molti fanno parte delle raccolte della Fondazione<br />

De Fornaris, che festeggia i 30 anni di attività a fianco<br />

del museo della città.<br />

Al Castello di Rivoli, rimasto con un solo direttore, Beatrice<br />

Merz, dopo la partenza a giugno di Andrea Bellini<br />

alla volta di Ginevra, si attende il bando che dovrebbe portare,<br />

a inizio 2013, a una nuova nomina, questa volta unica.<br />

Perché la «governance duale», a quanto pare, ha dato<br />

soprattutto problemi. Tutti d’accordo che il Castello debba<br />

essere rilanciato con una guida forte e programmi più<br />

convincenti, penuria di risorse permettendo. Lo pensa anche<br />

il presidente Giovanni Minoli, che non si sa però se<br />

resterà, ma che si è detto a disposizione, se mai nascerà,<br />

per un incarico nella Superfondazione.<br />

La Fondazione Crt per l’arte moderna e contemporanea<br />

continua a sostenere gli acquisti di Gam e Rivoli (lo farà<br />

anche ad Artissima) e le iniziative di Contemporary art. Ma<br />

in via XX Settembre sembra andare a rilento il progetto<br />

(un’idea dell’ex segretario generale Angelo Miglietta, dimissionario<br />

a fine maggio e sostituito da Massimo Lapucci)<br />

di fare nascere una cittadella della creatività contemporanea<br />

nei capannoni delle Ogr, un progetto ambizioso<br />

oggi rimesso in dubbio.<br />

Le gallerie<br />

Sul fronte delle gallerie, sono le piccole e medie a fare più<br />

fatica. Alcune chiudono o si limitano a realizzare singoli<br />

progetti, magari on demand, altre si specializzano, si rivolgono<br />

per lo più all’estero (la giovane Norma Mangione)<br />

o scelgono settori di nicchia, da Little Nemo in via Ozanam<br />

punto di riferimento per i fumetti d’autore, a Galo a<br />

San Salvario per la street art. Si salvano dalla crisi le più<br />

solide (un nome per tutti Franco Noero, oltre al super collaudato<br />

Tucci Russo), che sono presenti nelle fiere giuste<br />

e hanno per clienti collezionisti di peso, a <strong>Torino</strong> e altrove<br />

nel mondo.<br />

Musei e mostre<br />

Per rimanere in tema, la Pinacoteca Agnellidedica a «Murderme»,<br />

la raccolta personale di opere di Damien Hirst, la<br />

mostra autunnale, dal 10 novembre negli spazi del Lingotto.<br />

Mentre all’Egizio, dove è in corso il passaggio della<br />

presidenza da Alain Elkann a Evelina Christillin, procede<br />

il cantiere diretto da Isolarchitetti che porterà al raddoppio<br />

nel 2015, e la Galleria Sabauda (chiusa il 20 marzo all’insaputa<br />

dei più, tanto che studiosi e studenti hanno improvvisato<br />

un funeral party) è in via di trasferimento nella<br />

Manica Nuova di Palazzo Reale, il Polo Reale, tanto voluto<br />

dal direttore regionale del Mibac Mario Turetta, che<br />

avanza in vista dell’inaugurazione nel 2014.<br />

Una veduta del nuovo allestimento della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale; sotto il prospetto della nuova sede<br />

Si è aperto a Palazzo Chiablese il cantiere per creare la biglietteria<br />

unica e il bookshop, mentre sono già collegati la<br />

nuova Sabauda (al via fra un mese il secondo lotto per il<br />

completamento dei lavori) e il Museo di Antichità, Palazzo<br />

Reale e la sua Armeria (ormai accessibili con un solo<br />

ticket), questa poi lo sarà presto con la Biblioteca Reale.<br />

Qui si sta progettando una nuova sala sotterranea climatizzata,<br />

più ampia dell’attuale caveau, per ospitare l’Autoritratto<br />

e gli altri disegni di Leonardo. Se ne occupa la Consulta<br />

per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali<br />

di <strong>Torino</strong>, che compie 25 anni.<br />

Sul fronte comunale, il sindaco Piero Fassino punta sulle<br />

relazioni internazionali e cerca di portare a casa mostre di<br />

richiamo, quelle che fanno il botto. <strong>Il</strong> progetto ha subito<br />

nelle scorse settimane una battuta d’arresto per le dimissioni<br />

di Anna Martina che porteranno, scommettono i più,<br />

a nuovi equilibri e a un rimescolamento delle carte nei luoghi<br />

della cultura cittadina. Alcuni risultati però erano già<br />

arrivati. Prima di tutto la mostra di Edgar Degas, allestita<br />

da Skira alla Promotrice delle Belle Arti dal 18 ottobre<br />

con opere del Musée d’Orsay. Nel marzo 2013 la mostra<br />

«Tesori dell’Ermitage», con la collezione Basilewsky di<br />

arti decorative dal Medio Evo al Rinascimento, festeggerà<br />

a Palazzo Madama i 150 anni del museo. Su altri progetti<br />

già abbozzati mancano ancora certezze: tra gli ultimi,<br />

una mostra scambio di reperti tra il Museo d’arte orientale<br />

torinese e la Fondazione Gulbenkian di Lisbona.<br />

Le Residenze sabaude<br />

Dopo anni di esitazioni, e musi lunghi, il Consorzio La<br />

Venaria Reale ha detto sì all’accordo con il Parco della<br />

Mandria, sancito a metà ottobre: prevede biglietto e percorso<br />

di visita unico, tempo richiesto un’intera giornata.<br />

Nel Centro Conservazione e Restauro dell’ex residenza<br />

di caccia, convenzionato con l’Università, escono intanto<br />

i primi diplomati con laurea magistrale, dottori istruiti<br />

per curare tutti i mali dell’arte, dai dipinti, alle sculture, agli<br />

arredi, ai tessuti.<br />

A fine aprile la Palazzina di caccia di Stupinigi ha riaperto<br />

i battenti ai visitatori, dopo il restauro dell’Appartamento<br />

di Levante, con la Sala da ballo di Juvarra (e il recente<br />

recupero della Sala degli Scudieri, con le «Vedute di caccia»<br />

di Vittorio Amedeo Cignaroli, ancora a opera della<br />

Consulta). Uscita dalla fase critica dei debiti, la proprietaria<br />

Fondazione Ordine Mauriziano sogna un nuovo futuro<br />

per il suo gioiello e sinergie con Venaria, perlomeno<br />

attraverso i rispettivi parchi. Sinergia che già è avvenuta in<br />

primavera tra quest’ultima e Palazzo Reale con le mostre<br />

«I Quadri del re», prorogate fino a gennaio, per le quali vale<br />

lo stesso biglietto. È on line un nuovo sito delle Residenze<br />

reali, promosso da Turismo <strong>Torino</strong>, ma resta irrisolta<br />

l’annosa questione dei trasporti tra e per le regge. La carenza<br />

penalizza anche il Castello di Rivoli, che varrebbe<br />

un viaggio più agevole, oltre che come museo, anche come<br />

ex dimora sabauda. La verità è che il numero di visitatori<br />

è ancora non sufficiente a organizzare un servizio continuato<br />

e frequente.<br />

Marina Paglieri<br />

giornalista di La Repubblica<br />

La magia dello specchio<br />

La mostra «Riflessi d’Oriente.<br />

2500 anni di specchi in Cina<br />

e dintorni», a cura di<br />

Marco Guglielminotti<br />

Trivel (conservatore<br />

per l’Asia Orientale<br />

del Mao dove la<br />

mostra si tiene dal<br />

23 novembre al 24<br />

febbraio), ha diverse<br />

chiavi di lettura. Innanzitutto<br />

scandaglia in<br />

profondità i significati legati<br />

a un oggetto, lo specchio,<br />

raramente considerato<br />

dal punto di vista<br />

artistico. In Oriente,<br />

molto più che nel<br />

Specchio «a uccelli mitici e fiori di buon<br />

auspicio», Corea, dinastia Goryeo, X-XI<br />

sec. d.C., Roma, Museo Nazionale d’Arte<br />

Orientale<br />

nostro mondo, attorno allo specchio si sono sviluppati «significati<br />

e implicazioni simbolici che finiscono per esulare dall’uso<br />

pratico e sconfinano spesso nel campo delle superstizioni,<br />

della magia, della psicologia, della spiritualità». <strong>Il</strong> confronto<br />

tra Est e Ovest è dunque il cardine dell’esposizione, ma il<br />

tema del «doppio» è racchiuso anche nell’approfondita analisi<br />

del verso e del recto di tali oggetti, dove la parte solitamente<br />

trascurata, quella non riflettente, è invece spesso la più<br />

interessante e ricca di motivi decorativi e iconografici. L’analisi<br />

delle tecniche di lavorazione, lo sviluppo e la diffusione in<br />

tutta l’Asia, il confronto con le manifatture degli altri Paesi<br />

completano poi l’excursus culturale. Nucleo centrale della mostra<br />

sono gli specchi prodotti in Cina tra il periodo degli Stati<br />

Combattenti e la fine della dinastia Tang, ovvero dal V secolo<br />

a.C. al X secolo d.C. circa. A questi si aggiungono produzioni<br />

più antiche e più recenti, così come alcuni esemplari provenienti<br />

dall’area iranica e dalle altre regioni dell’Asia orientale<br />

(Corea, Giappone, Sud-est). In occasione della mostra il Museo<br />

organizza una serie di incontri di approfondimento e di visite<br />

(www.maotorino.it). Nicola Pirulli<br />

FOTO ERNANI ORCORTE


5<br />

Degas, non solo ballerine<br />

Una settantina di opere del Musée d’Orsay in mostra alla Promotrice<br />

Era dal 1984, dalla mostra a Villa Medici «Degas e l’Italia»,<br />

che fuori da Parigi non si vedevano così tante opere<br />

dell’artista francese. «Per far piacere al pubblico italiano<br />

abbiamo vuotato la collezione del Musée d’Orsay», assicura<br />

Xavier Rey, curatore della rassegna ospitata fino al 27<br />

gennaio nella palazzina della Promotrice delle Belle Arti,<br />

nel Parco del Valentino, che inaugura un anno denso di<br />

scambi culturali tra <strong>Torino</strong> e la Francia.<br />

Ideata da Skira che l’ha promossa in collaborazione con il<br />

museo parigino e con il Comune di <strong>Torino</strong>, «Degas. Capolavori<br />

dal Musée d’Orsay» abbraccia tutto l’arco della carriera<br />

dell’artista parigino (1834-1917) e la varietà di tecniche<br />

da lui impiegate attraverso una settantina di opere, il cuore<br />

del nutrito corpus, il più importante al mondo, conservato<br />

nel D’Orsay. Alcune opere, come i fragili pastelli<br />

e i disegni, assai di rado lasciano Parigi. «<strong>Torino</strong> scoprirà<br />

Degas», aveva promesso Guy Cogeval, presidente del Musée<br />

d’Orsay, «al di là della fama tradizionale. Un pittore arcinoto,<br />

ma che in questa mostra si rivelerà straordinariamente<br />

dotato». <strong>Il</strong> più classico degli impressionisti, formatosi<br />

nell’atelier di un allievo di Ingres, il nobile, ricco e «terribile,<br />

ma franco e leale» (Pissarro dixit), Edgar aveva fortissimi<br />

legami con l’Italia: qui risiedeva una parte della sua<br />

famiglia (la zia paterna, Laure, aveva sposato il barone napoletano<br />

Gaetano Bellelli); nel Bel Paese aveva viaggiato<br />

sulle orme di Stendhal e di Corot; la sua pittura degli esordi<br />

si rifà a Giotto, Signorelli, Botticelli, al primo Rinascimento<br />

italiano, a modelli assorbiti nelle sue visite al Louvre.<br />

<strong>Il</strong> percorso si apre con l’«Autoritratto» del 1855, attorniato<br />

da ritratti dei familiari (le sorelle Marguerite e Thérèse,<br />

la sua prediletta; il nonno Hilaire); prosegue con opere storiche,<br />

accompagnate talora dai relativi studi, come per l’imponente<br />

(151x258 cm) «Semiramide che costruisce Babilonia»,<br />

del 1861 ca. Una mostra nella mostra, e immagine<br />

guida della rassegna, è costituita dal grandioso ritratto<br />

della famiglia della zia paterna di Edgar, «La famiglia Bellelli»<br />

(1858-1869, 200x250 cm) circondato dai disegni preparatori,<br />

tra cui, splendido, quello di Giulia di 10 anni.<br />

Poi le ballerine, naturalmente, alle quali Degas deve molto<br />

della sua popolarità: dalla magnetica «Petite danseuse<br />

de 14 ans», in bronzo, con tutù in tulle e nastro di satin, alla<br />

sequenza di bronzi che le ritraggono nell’atto di indossare<br />

la calzamaglia o impegnate in passi di danza, posizioni e<br />

arabesque, e ancora in studi a pastello, disegni e dipinti che<br />

le immortalano sul palcoscenico, durante le prove, o a fine<br />

spettacolo, con un bouquet tra le mani. E accanto al ballo,<br />

la musica, con i ritratti dei maestri dell’orchestra dell’Opera,<br />

dove le ballerine sono solo un elemento dello sfondo, o<br />

il ritratto del violoncellista Pillet o di Lorenzo Pagans e August<br />

Degas, l’uno alla chitarra, l’altro al pianoforte.<br />

Numerosi quasi quanto le ballerine sono poi i cavalli, studiati,<br />

anche qui, nei loro armoniosi movimenti, o colti nei<br />

momenti che precedono le gare all’ippodromo, frementi<br />

nell’attesa; fusi nel bronzo, dipinti o schizzati a pastello.<br />

Nutrita anche la serie degli «scandalosi» nudi muliebri,<br />

quasi degli «scatti» rubati a prostitute spiate nell’intimità<br />

della sala da bagno, durante o dopo le abluzioni. E se ballerine,<br />

cavalli, scene di genere erano ricercate e vendute a<br />

caro prezzo, i nudi, mentre Degas era in vita, non avevano<br />

pubblico e l’artista arrivò a considerarli una sorta di «giardino<br />

segreto» in cui esercitarsi con tutte le tecniche da lui<br />

padroneggiate, in primis il disegno («Amò molto il disegno»<br />

volle che fosse scritto sulla sua tomba).<br />

L’ultima sala racchiude una delle molte scoperte annunciate<br />

dagli organizzatori della mostra: tre sorprendenti paesaggi<br />

a pastello che fanno pensare ai nostri macchiaioli.<br />

Le mostre<br />

Degas, «Ritratto di famiglia (La famiglia Bellelli)», 1858-1869, Parigi<br />

Musée d’Orsay<br />

<strong>Il</strong> giorno dell’inaugurazione le prenotazioni erano 50mila,<br />

8mila i visitatori la prima settimana. È necessario staccare<br />

180mila biglietti per pareggiare il costo di 1,5 milioni di euro<br />

(130mila dal Comune, il resto da sponsor, in particolare<br />

BNL). Anna Maria Farinato<br />

© RMN (MUSÉE D'ORSAY) / HERVÉ LEWANDOWSKI - RMN DISTR. ALINARI<br />

Diabolico incantesimo<br />

Nella fastosa cornice delle sale<br />

settecentesche di Palazzo<br />

Madama, intervallati ai pezzi<br />

della collezione del museo,<br />

50 video-ritratti di Robert Wilson<br />

sono in mostra sino al 6<br />

gennaio. I video-portrait dell’eclettico<br />

genio statunitense,<br />

realizzati in altissima definizione,<br />

costituiscono una<br />

suggestiva galleria di personaggi<br />

dello star system come<br />

Brad Pitt, gente comune e<br />

magnifici animali, dalle civette<br />

alle pantere. Ispirati ai lunghi<br />

piani-sequenza di Andy<br />

Robert Wilson, «Isabella Rossellini»<br />

Warhol, al linguaggio dei fumetti, del cinema e della televisione,<br />

questi lavori hanno una durata che va dai 30 secondi ai 20<br />

minuti; i soggetti, apparentemente immobili, come nei più tradizionali<br />

ritratti pittorici, compiono in realtà piccoli movimenti<br />

e azioni involontarie, sbattendo per esempio le palpebre o muovendo<br />

impercettibilmente i piedi. <strong>Il</strong> magnetico sguardo di Johnny<br />

Depp, avvolto da un boa di piume, o l’ironico sorriso di Isabella<br />

Rossellini, rappresentata come Alice nel Paese delle Meraviglie,<br />

rompono così la dimensione dello spazio e del tempo,<br />

come se fossero le vittime di un artificioso, coloratissimo e diabolico<br />

incantesimo. Persino i protagonisti dei celebri ritratti pittorici<br />

filmati da Wilson, come «Ritratto di Signora» di Giovanni<br />

Boldini e «Ritratto di Hena Rigotti» di Felice Casorati, sembrano,<br />

infine, sul punto di animarsi. Jenny Dogliani


<strong>Vedere</strong> a <strong>Torino</strong><br />

Artissima: una verve tutta femminile per una XIX edizione<br />

Riunite al Lingotto dal 9 all’11 novembre 172 gallerie, 11 in più dello scorso anno, da 27 Paesi. La nuova<br />

6<br />

Triestina, classe 1974, Sarah Cosulich Canarutto è la<br />

neodirettrice di Artissima, chiamata lo scorso febbraio<br />

con mandato triennale a raccogliere l’eredità di Andrea<br />

Bellini, che ha guidato la fiera dal 2007 al 2009 e Francesco<br />

Manacorda, che ha lasciato con un anno di anticipo,<br />

destinazione Tate Liverpool.<br />

In programma dal 9 all’11 novembre nell’Oval Lingotto,<br />

Artissima 19 ha un costo complessivo di 2 milioni<br />

e 150mila euro, un budget cui enti locali (Regione Piemonte,<br />

Provincia e Città di <strong>Torino</strong>), Camera di Commercio<br />

di <strong>Torino</strong> e fondazione bancarie Unicredit (main partner)<br />

e San Paolo contribuiscono con 600mila euro, mentre<br />

sponsor privati, tra cui Fiat, Iren e Lonmart, con<br />

130mila. La Fondazione Crt, come di consueto, mette<br />

inoltre a disposizione di Castello di Rivoli e Gam 350mila<br />

euro per lo shopping in fiera.<br />

Figurano in tutto 172 gallerie, scelte dal comitato di selezione<br />

composto da sette galleristi: Daniele Balice (Balice<br />

Hertling, Parigi), Isabella Bortolozzi (Isabella Bortolozzi,<br />

Berlino), Mario Cristiani (Galleria Continua,<br />

San Gimignano, Le Moulin e Pechino), Casey Kaplan<br />

(Casey Kaplan, New York), Norma Mangione (Norma<br />

Mangione, <strong>Torino</strong>), Gregor Podnar (Gregor Podnar,<br />

Berlino e Ljublijana) e il nuovo membro Peter Kilchmann<br />

(Peter Kilchmann, Zurigo).<br />

© URS ODERMATT, WINDISCH (CH) COURTESY GALERIE SPRINGER BERLIN<br />

Sopra, Arnold Odermatt,<br />

«Buochs», 1972; a destra, Tony<br />

Cragg, «Wild relatives», 2005<br />

Rispetto allo scorso anno il<br />

numero degli espositori<br />

cresce di 11 unità, con un<br />

calo delle presenze italiane:<br />

58 nel 2011, 53 nel<br />

2012. Decisa a confermare<br />

identità e struttura della<br />

fiera, la neodirettrice<br />

mantiene le quattro<br />

sezioni tradizionali.<br />

Nella<br />

Main Section<br />

(affitto stand 220<br />

euro al metro quadrato)<br />

si contano 96 gallerie, consolidate e provenienti da 21<br />

Paesi, tra queste Konrad Fischer di Berlino e Düsseldorf,<br />

Honor Fraser di Los Angeles, Sprovieri di Londra,<br />

Lisson di Londra e Milano, Triumph di Mosca, Foksal<br />

di Varsavia, Braverman di Tel Aviv, Hussenot di Parigi<br />

e I8 di Reykjiavik.<br />

Tra i big italiani ci sono i milanesi Massimo De Carlo,<br />

Cardi Black Box e Lia Rumma, insieme a Monitor di<br />

Roma e Massimo Minini di Brescia, ai torinesi Franco<br />

Noero, In-Arco, Guido Costa, Alberto Peola e Giorgio<br />

Persano e al partenopeo Alfonso Artiaco.<br />

Nella sezione New Entries (affitto stand 165 euro al metro<br />

quadrato) ci sono invece 32 gallerie di 17 Paesi, attive<br />

da meno di cinque anni e alla loro prima partecipazione.<br />

Thomas Brambilla di Bergamo, Frutta e Furini di Roma<br />

sono le uniche tre italiane, che<br />

espongono in compagnia di<br />

ATHR di Jedda, Voice di<br />

Marrakech, Cole di<br />

Londra, Rachel Uffner<br />

di New York e altre.<br />

Alle New Entries<br />

è dedicato il premio<br />

Guido Carbone,<br />

istituito nel<br />

2006 e rivolto alla<br />

galleria più meritevole<br />

in ricerca<br />

e promozione<br />

di giovani artisti.<br />

Ad assegnarlo è<br />

una giuria tra i cui<br />

membri spicca Nicolaus<br />

Schafhausen,<br />

direttore artistico<br />

della Kunsthalle<br />

di Vienna.<br />

L’allestimento della fiera<br />

prosegue poi<br />

con Back to<br />

the Future<br />

(affitto stand<br />

220 euro al metro qua-<br />

Una cornice intorno ad Artissima<br />

GIGI ROCCATI<br />

COURTESY TUCCI RUSSO, TORRE PELLICE ODERMATT, (CH)<br />

Zena el Khalil, «Beirut, I Love you - A work in Progress», 2012<br />

Colaterale alla fiera è un ricco<br />

programma culturale, coordinato<br />

da Sarah Cosulich<br />

Canarutto e sostenuto dagli<br />

Enti Locali e dalla Fondazione<br />

<strong>Torino</strong> Musei, proprietari<br />

di Artissima. Si tratta di due<br />

grandi eventi espositivi, uno<br />

dei quali mira a rafforzare il<br />

sistema dell’arte contemporanea<br />

offerto dalla città, intento<br />

già perseguito con le<br />

due edizioni della Triennale di<br />

<strong>Torino</strong>. Si tratta di «It’s not the end of the<br />

world», un progetto cui fanno capo cinque<br />

personali che riflettono sulla fine del mondo<br />

(profetizzata dai Maya per il 21 dicembre<br />

2012) alla luce della crisi economica e dei<br />

conflitti politici, culturali e sociali. Zena El<br />

Khalil, alla Fondazione Merz, presenta per<br />

esempio una videoinstallazione in cui la storia<br />

di un’amicizia diventa il modello per superare<br />

i dissidi tra Oriente e Occidente. Paola<br />

Pivi, al Castello di Rivoli, propone invece<br />

oltre mille ritratti fotografici di tulku, figure<br />

religiose tibetane cui si lega la reincarnazione<br />

di valori spirituali alternativi alle strategie<br />

capitalistiche, sagacemente analizzate da<br />

Dan Perjovschi a Palazzo Madama, con un video<br />

e disegni satirici che mettono in luce le<br />

crepe del benessere economico e dei modelli<br />

culturali a esso correlati. A offrire la via di<br />

fuga da un mondo sul punto di cadere in rovina<br />

è Valery Koshlyakov, alla Gam, con un’installazione<br />

ispirata all’Arca di Noè: un rifugio<br />

fatto di materiali poveri per garantire la sopravvivenza<br />

al genere umano. La crisi d’identità<br />

dell’uomo contemporaneo è invece analizzata<br />

da Regnar Kjartansson alla Fondazione<br />

Sandretto Re Rebaudengo, con una performance<br />

musicale e la serie di ritratti presentata<br />

al Padiglione islandese della Biennale<br />

di Venezia 2009. Tutte le mostre sono visitabili<br />

dal 9 novembre al 6 gennaio, a eccezione<br />

di Dan Perjovschi a Palazzo Madama che<br />

chiude l’8 dicembre.<br />

<strong>Il</strong> secondo e ultimo ciclo espositivo è invece<br />

Artissima Lido, appuntamento istituito da<br />

Francesco Manacorda e rivisitato dalla neodirettrice,<br />

che propone nei giorni della fiera<br />

(orario diurno e serale) una serie di mostre,<br />

installazioni e performance organizzate da<br />

cinque spazi alternativi: 98 Weeks (Beirut),<br />

Auto Italia South East (Londra), Irmavep Club<br />

(Parigi), Public Fiction (Los Angeles) e Soma<br />

(Città del Messico), che espongono nell’Archivio<br />

di Stato, Mao, Museo della Resistenza,<br />

Museo della Sindone e Museo di Antichità.<br />

Ciascuno spazio, per contraccambiare l’ospitalità,<br />

porterà infine nella propria città il progetto<br />

di un artista italiano. J.D.


COURTESY OF THE ARTIST AND I8 GALLERY, REYKJAVIK COURTESY OF THE ARTIST AND OF SPROVIERI GALLERY, LONDON<br />

7<br />

sempre più internazionale<br />

direttrice Sarah Cosulich Canarutto ha mantenuto le quattro sezioni<br />

Sopra, Boris Mikhailov, «Plate n. 48» dalla serie «Yesterday’s<br />

Sandwich», anni 60-70; Ragnar Kjartansson, «Song», 2011<br />

drato), al centro dell’Oval con artisti innovativi, ma talvolta<br />

dimenticati, attivi negli anni ’60-70. Partecipano<br />

19 gallerie, tra cui Charim di Vienna con Valie Export,<br />

The Others (quelli che si ribellano)<br />

La più giovane e ribelle tra le fiere d’arte<br />

contemporanea italiane, creata da Roberto<br />

Casiraghi, già fondatore di Artissima nel<br />

1994, torna in città per la seconda edizione.<br />

Autofinanziata, con un budget di 95mila<br />

euro, The Others è nelle ex Carceri Le Nuove,<br />

dal 9 all’11 novembre. Di respiro internazionale,<br />

organizzata da Revolution Srl, la<br />

manifestazione include una cinquantina di<br />

espositori, attivi, spesso, ai margini dei circuiti<br />

ufficiali dell’arte contemporanea. Si<br />

tratta d’istituzioni profit e no profit, come<br />

Fondazione Paludetto (Roma e <strong>Torino</strong>), Le<br />

Club de la Diversitè en Mouvement (Nizza),<br />

Grimmuseum di Berlino e BJCEM Biennale<br />

del Jeunes Créateures de l’Europe et de la<br />

Méditerranée (<strong>Torino</strong>), che per l’occasione<br />

porta in Italia il lavoro dell’artista turco Hasan<br />

Salih Ay, presentato al World Event<br />

Young Artists di Nottingham, lo scorso settembre.<br />

Tra le gallerie invitate, rigorosamente<br />

fondate dopo il 2009 e distintesi nella ricerca<br />

di artisti giovani ed emergenti, spiccano<br />

invece le torinesi Raffaella De Chirico,<br />

alla sua seconda partecipazione, Alessandro<br />

Marena Project e Novalis Fine Art, oltre a Dino<br />

Morra di Napoli, Rbfineart di Milano e<br />

999 contemporary di Roma. Non mancano,<br />

poi, ospiti internazionali, come la galleria<br />

Maria Stenfors di Londra, Balzer Art Projects<br />

di Basilea e The Lost Horse Gallery di<br />

Reykjavik. Sono due i premi assegnati agli<br />

artisti in fiera. «Buongiorno talento!», realizzato<br />

in collaborazione con Nutella, consiste<br />

in un assegno di 5mila euro per l’opera<br />

più capace di trasmettere un’attitudine positiva<br />

verso la vita. «Rolling Stone Award»,<br />

invece, organizzato in collaborazione con la<br />

rivista Rolling Stone che si riconferma main<br />

Springer di Berlino con Arnold Odermatt, Massimo Minini<br />

di Brescia con Vittorio Tavernari, Crone di Berlino<br />

con Hanne Darboven e Gagliardi di <strong>Torino</strong> con Piero<br />

Fogliati.<br />

Acondividere lo spazio centrale dell’Oval è Present Future<br />

(affitto stand 3.400 euro), con venti giovani artisti<br />

internazionali (nessuno di loro è rappresentato da gallerie<br />

italiane) tra cui Lee Kit (Vitamin, Guangzhou), Jenny<br />

Perlin (Simon Preston, New York), Naufus Ramirez-Figueroa<br />

(Proyectos Ultravioleta, Città del Guatemala),<br />

Vanessa Safavi (Jennifer Chert, Berlino) e Santo<br />

Tolone (Limoncello, Londra). All’artista più meritevole<br />

va il premio <strong>Il</strong>ly Present Future, che consiste in<br />

un assegno di 10mila euro, un progetto espositivo al Castello<br />

di Rivoli in occasione di Artissima 2013 e l’ideazione<br />

di una tazzina per <strong>Il</strong>ly Art Collection. Scelgono il<br />

vincitore quattro direttori di prestigiose istituzioni: Matthew<br />

Higgs (White Columns, New York), Beatrice<br />

Merz (Castello di Rivoli, <strong>Torino</strong>), Gregor Muir (ICA,<br />

Londra) e Beatrix Ruf (Kunsthalle, Zurigo).<br />

Novità è invece Art Editions, uno spazio specifico per<br />

edizioni e pubblicazioni d’arte, una sorta di biblioteca<br />

con 5 espositori tra cui Whitechapel di Londra e GDM<br />

di Parigi. Nei 20mila metri quadrati dell’Oval trovano<br />

ancora spazio gli stand dei Musei in mostra: 21 importanti<br />

istituzioni del territorio attive nell’Arte Contemporanea,<br />

come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Pinacoteca<br />

Agnelli, Castello di Rivoli, Gam, Associazione<br />

Artegiovane e Resò, presentano un’opera della collezione<br />

e le proprie attività espositive, culturali e didattiche.<br />

Non mancano inoltre le Art Walks, visite guidate<br />

alla fiera tenute da collezionisti e curatori internazionali<br />

e le Art Questions, conferenze di direttori di musei,<br />

critici e curatori che indagano i vari ambiti della<br />

creatività contemporanea.<br />

Da segnalare, infine, la volontà della nuova direttrice di attrarre<br />

numerosi collezionisti, vera anima e ragione del successo<br />

di una fiera, con agevolazioni per viaggio e soggiorno;<br />

una scelta strategica da<br />

sempre auspicata dai galleristi.<br />

Jenny Dogliani<br />

«Hush Hush», evento promosso da Grimmuseum,<br />

Berlino<br />

partner di The Others, prevede una somma<br />

di 1000 euro per il lavoro giudicato più meritevole<br />

e innovativo da una prestigiosa giuria,<br />

presieduta dal direttore del magazine<br />

Michele Lupi. Novità di quest’anno, infine, è<br />

«La mia prima volta», un concorso che mira<br />

a incentivare il giovane collezionismo,<br />

permettendo a un fortunato under 35 del<br />

pubblico di scegliere e comprare la sua prima<br />

opera d’arte. J.D.<br />

PHOTO BY CHRIS FREY COURTESY GRIMMUSEUM, BERLINO<br />

<strong>Vedere</strong> a <strong>Torino</strong><br />

Paratissima...c’est moi<br />

Nata nel 2005, Paratissima<br />

è un progetto di Associazione<br />

Ylda e Gruppo Para,<br />

cresciuto negli anni sino<br />

a ottenere il contributo<br />

di Fondazione Crt, Compagnia<br />

di San Paolo e Camera<br />

di Commercio e a garantirsi<br />

l’inserimento nel circuito<br />

Contemporary Art <strong>Torino</strong><br />

Piemonte. L’ottava<br />

edizione «Paratissima…<br />

c’est moi» (budget 120mila<br />

euro), si tiene dal 7<br />

all’11 novembre in varie<br />

sedi cittadine, dai 6mila<br />

Paratissima 2011, «The time<br />

identity of Mole», performance<br />

di Enzo Mastrangelo<br />

mq dell’ex M.O.I. (ex Villaggio Olimpico di via Giordano Bruno<br />

181) a strade, piazze e locali di Borgo Filadelfia. I lavori di centinaia<br />

di artisti e giovani creativi sono suddivisi in sezioni tematiche<br />

come «Paraphotò», dedicata alla fotografia, «Parafumetto»,<br />

alla graphic nouvelle e «Parafashion», alla moda.<br />

In programma svariate rassegne come, per fare un esempio,<br />

quella dedicata ai due newyorkesi Flo Fox e Gigi Stoll, le cui<br />

fotografie arrivano per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione<br />

dell’Associazione Arte in Voce e al sostegno di WelcHome<br />

e Movie&Arts. Arricchiscono l’offerta di Paratissima<br />

«Paralive» e «Paratainment», programma di conferenze ed<br />

eventi live cui partecipano, tra gli altri, <strong>Il</strong>aria Bonacossa, a.titolo<br />

e Progetto Diogene. Incontri, approfondimenti e laboratori<br />

anche alla «Paraschool», uno spazio a cura di Alessandro<br />

Stillo e Francesca Canfora, dove artisti e critici, quali Olga<br />

Gambari, Mauro Banfo e Saverio Todaro, analizzano la relazione<br />

tra creatività e territorio. Tra i progetti espositivi è da segnalare<br />

«Porndemia», con foto, video, dipinti e installazioni,<br />

allestiti nell’ ex M.O.I, che analizzano il genere porno nella cultura<br />

pop: Keith Haring, Man Ray, Vanessa Beecroft, Nobuyoshi<br />

Araky e Jim Dine. San Salvario, infine, quartiere storico della<br />

manifestazione, ospita insieme a Porta Nuova «Paratissima<br />

Design», incentrata su temi inerenti collettività e realtà multimediale,<br />

cui partecipano designer, architetti e grafici. J.D.<br />

Specializzazione:<br />

pittura Fiamminga e Olandese del XVI e XVII secolo, Perizie<br />

JAN MASSYS<br />

(Anversa 1508-1575)<br />

«L’adorazione dei Re Magi», olio su tavola, cm. 102,7x97<br />

Opera databile 1530 1525<br />

Provenienza: vendita Sotheby’s, Londra, 1984 / collezione privata, Europa, dal 1984 al 2011<br />

53 a MOSTRA MAESTRI FIAMMINGHI ED OLANDESI DEL XVI - XVII SECOLO<br />

Esposizione - vendita di 41 opere d’autore<br />

dal 8 novembre al 2 dicembre 2012<br />

Orario: 10,00 - 12,30 16,00 - 19,30<br />

Chiusura: lunedì - aperto festivi<br />

10123 TORINO - Via Maria Vittoria 10 - Tel./Fax 011 537274<br />

info@galleriacaretto.com www.galleriacaretto.com<br />

FOTO DAVIDE BELLUCCA


Le mostre nei musei<br />

Nespolo a sorpresa,<br />

Anziché in vetrina<br />

Piemontesi nativi e adottivi alla Gam<br />

L’avanguardia made in <strong>Torino</strong> degli anni<br />

’60-70 è al centro di «Surprise», nuovo ciclo<br />

espositivo con cui la Gam getta nuova<br />

luce su una stagione significativa per la storia<br />

dell’arte contemporanea italiana; un periodo<br />

a cui si devono la commistione di diversi<br />

linguaggi, dal teatro alla musica all’architettura,<br />

e l’inserimento dell’opera in<br />

un contesto culturale, politico e sociale extrartistico.<br />

<strong>Il</strong> primo appuntamento è con<br />

Ugo Nespolo, fino al 6 gennaio. La mostra,<br />

curata da Maria Teresa Roberto, presenta<br />

lavori realizzati tra il 1967 e il 1968, quando<br />

l’artista non ancora trentenne cavalcava<br />

l’onda dell’Arte Povera, condividendone<br />

entusiasmo e sperimentazione. Spiccano le<br />

sculture in vimini intrecciato, un materiale<br />

utilizzato nell’artigianato e in campagna<br />

che si presta a una riflessione sulla forma e<br />

sulla transitorietà. Legato alla contestazione<br />

sociale di quel biennio è poi l’installazione<br />

«Power violence», dove le parole potere<br />

e violenza spuntano da due pezzi di legno<br />

come setole di scopa, a simboleggiare<br />

ciò che la rivoluzione giovanile voleva<br />

spazzare via. Chiude il percorso la documentazione<br />

fotografica della storica personale<br />

che nel 1968 Ugo Nespolo tenne<br />

nella galleria di Arturo Schwarz.<br />

Nello stesso periodo la Gam ospita la personale<br />

di Paola Anziché, che fa parte del<br />

ciclo «Vitrine» rivolto alla ricerca più attuale<br />

dei giovani artisti piemontesi. I progetti<br />

recenti e inediti di Paola Anziché si inseriscono<br />

nel museo come bioarchitetture<br />

Sopra, Ugo Nespolo, «Senza titolo»; sotto, Paola<br />

Anziché, «Gialli Voci Choreografica Madras 3»<br />

in cui riti, magia e antiche credenze si incontrano<br />

con la scienza più avanzata. Accade,<br />

per esempio, in «Aquarium», un’opera<br />

in cui l’artista interviene nella vetrata dell’atrio<br />

del museo con una serie di vivaci colori<br />

ad acqua, creando un’ipnotica e suggestiva<br />

illusione ottica. Jenny Dogliani<br />

Scarpitta estroflesso<br />

I killer di Hirst<br />

Salvatore Scarpitta,<br />

«Sal Ardun Special»,<br />

1964-83, collezione<br />

privata<br />

Eccentrico, italoamericano,<br />

artista e appassionato<br />

di corse<br />

automobilistiche,<br />

Salvatore<br />

Scarpitta (New<br />

York 1919 - 2007)<br />

è protagonista alla Gam, fino al<br />

3 febbraio, della più ampia retrospettiva<br />

italiana a lui mai dedicata.<br />

Curata da un comitato scientifico<br />

d’eccezione, tra i cui membri spiccano<br />

Danilo Eccher e Germano Celant, la rassegna<br />

parte da una cospicua sezione di opere<br />

degli anni ’50 e ’60, fino ad arrivare ai progetti<br />

più visionari e sperimentali degli anni ’80 e<br />

’90. Tra le prime tele estroflesse elaborate da<br />

Scarpitta vi è «Schiena e cielo» del 1957,<br />

un’opera che fa da apripista ai caratteristici<br />

lavori con fasce e bende, come «Box Kite» del<br />

1961 e «Dimensione» del 1968, dove la forma<br />

e il colore cedono il passo alla tensione della<br />

superficie aggettante. Di questa fase è anche<br />

«Straight away» del 1962, custodita<br />

nelle collezioni del<br />

museo e «Racer roller»<br />

del 1963, dove<br />

l’inserimento di cinghie<br />

e tubi di scappamento<br />

evoca i desolati<br />

paesaggi della periferia<br />

americana.<br />

Nel 1964, invece,<br />

l’artista realizza<br />

«Rajo Jack Spl», una finta macchina da corsa,<br />

cui seguiranno numerosi prototipi funzionanti,<br />

come «Sal’s Red Hauler Special» del<br />

1966-67. Si tratta di esemplari, costruiti insieme<br />

alla serie di slitte, che dominano la produzione<br />

degli anni ’80, una stagione in cui<br />

Scarpitta trasforma la dimensione new dada<br />

in un viaggio nel tempo legato al ricordo dell’infanzia,<br />

arrivando persino, con una delle sue<br />

macchine, a un’autentica sfida sui circuiti.<br />

Colin Lowe, «You Will Never Forget Me», 2007<br />

Celebre artista e collezionista d’eccezione,<br />

Damien Hirst sbarca nella Pinacoteca Agnelli<br />

con la «Murderme Collection», dal 10 novembre<br />

al 10 marzo. Intitolata «Freedom not<br />

Genius» e curata da Elena Geuna, la rassegna<br />

consiste in una selezione di 50 opere della<br />

collezione messa insieme dall’eclettico genio<br />

britannico, presentata, in precedenza,<br />

soltanto nella Serpentine Gallery di Londra.<br />

L’attività di collezionista di Damien Hirst ha<br />

inizio verso la fine degli anni ’80, quando comincia<br />

a scambiare alcuni dei suoi lavori con<br />

quelli dei giovani colleghi del gruppo Young<br />

British Artists. In oltre 30 anni si è aggiudicato<br />

pezzi d’inestimabile valore, come «Nature<br />

morte au crâne et pot» di Pablo Picasso,<br />

«Three Ball 50/50 Tank (Spalding Dr.<br />

JKSilver Series) di Jeff Koons e, ancora, dipinti,<br />

disegni e installazioni di Andy Warhol,<br />

Richard Prince, Alberto Giacometti, Mario<br />

Merz, Franz Auerbach, Banksy, Bruce Nauman,<br />

Rachel Whiteread e molti altri. Oltre alle<br />

opere d’arte contemporanea, il percorso<br />

include una piccola e misteriosa wunderkammer,<br />

in cui sono raccolti curiosi reperti antichi,<br />

maschere funebri, dipinti di vanitas settecenteschi,<br />

fotografie vintage e calchi di teschi<br />

di diverse epoche. Una sorta di memento<br />

mori che sottolinea, infine, il fascino e l’ossessione<br />

che la morte esercita, da sempre,<br />

su Damien Hirst. J.D.<br />

8<br />

COPYRIGHT DELL’ARTISTA<br />

Nelle sedi<br />

istituzionali<br />

TORINO<br />

Academy Pride!<br />

Nel 2012 è l’Accademia Albertina di Belle Arti<br />

di <strong>Torino</strong> a ospitare la Sezione Arti Figurative,<br />

Digitali e Scenografiche del Premio Nazionale<br />

delle Arti, la rassegna promossa dall’Afam (Alta<br />

Formazione Artistica e Musicale) del Miur. In<br />

concomitanza con la riapertura della Pinacoteca<br />

Albertina, vengono esposte circa 60 opere<br />

provenienti da più di venti accademie di Belle<br />

Arti d’Italia. Dipinti, sculture, fotografie, video,<br />

installazioni e scenografie selezionate da una<br />

commissione di esperti presieduta da Filippo<br />

di Sambuy.<br />

Accademia Albertina di Belle Arti<br />

dal 10 novembre al 7 dicembre; via Accademia<br />

Albertina 6; tel. 011 889020;<br />

www.accademialbertina.torino.it<br />

5 // mappa: D3<br />

Appuntamento con l’arte<br />

Mostre collettive e personali coordinate dall’Associazione<br />

«ViviArteViva».<br />

Biblioteca Civica D. Bonhoeffer<br />

fino al 31 dicembre; c.so Corsica 55;<br />

tel. 011 4435990<br />

5 //<br />

Italia ’61<br />

Mostra fotografica e documentaria a cura dell’Associazione<br />

Amici di Italia ’61.<br />

Biblioteca civica Primo Levi<br />

dal 27 ottobre al 17 novembre<br />

12 //<br />

«Amuni» il futuro<br />

è adesso<br />

«Cartoline da turisti eccezionali in un viaggio<br />

straordinario». Fotografie di Stefano Fusaro, in<br />

collaborazione degli studenti del Dams, progetto<br />

sostenuto dalla Fondazione Crt, Crut Università<br />

Studi di <strong>Torino</strong>, Comune di <strong>Torino</strong> e Circoscrizione<br />

6.<br />

Biblioteca civica Primo Levi<br />

dal 7 dicembre al 7 gennaio 2013; via<br />

Leoncavallo 17; tel. 011 4431262<br />

5 //<br />

60 anni di Urania<br />

Mostra bibliografica in occasione dei 60 anni<br />

della collana dedicata alla fantascienza pubblicata<br />

da Mondadori. In collaborazione con<br />

il Mu.Fant, museo-lab della fantascienza di<br />

<strong>Torino</strong>.<br />

Biblioteca civica centrale<br />

dal 29 ottobre al 30 novembre<br />

5 //<br />

Per la nostra<br />

e vostra libertà<br />

Mostra storica dedicata al tema «I polacchi nel<br />

Risorgimento italiano», a cura di Krystyna Jaworska<br />

in collaborazione con la Comunità polacca<br />

e il Consolato onorario di Polonia in <strong>Torino</strong>.<br />

Biblioteca civica centrale<br />

dall’11 dicembre al 12 gennaio 2013;<br />

via della Cittadella 5; tel. 011 4429812<br />

5 //<br />

L’uomo di Neanderthal<br />

in Piemonte<br />

A seguito di scavi e ricerche nella grotta della<br />

Ciota Ciara (Borgosesia-Vc), una mostra in collaborazione<br />

con l’Università di Ferrara e la Soprintendenza<br />

per i Beni archeologici del Piemonte.<br />

Biblioteca civica Villa Amoretti<br />

dall’8 novembre al 7 dicembre<br />

5 //<br />

Osvaldo Giachetti<br />

fotografo (1902-1979)<br />

Giachetti è stato presidente della Storica Società<br />

Fotografica Subalpina per 15 anni e ha fatto<br />

parte di quella folta schiera di «fotografi dilettanti»<br />

liberi professionisti che hanno contribuito<br />

a scrivere la storia della fotografia in Italia.<br />

In collaborazione con l’Associazione per la fotografia<br />

storica.<br />

Biblioteca civica Villa Amoretti<br />

dal 13 dicembre al 18 gennaio 2013;<br />

c.so Orbassano 200; tel. 011 4438604<br />

5 //<br />

I Ricetti del Piemonte.<br />

I Castelli del popolo<br />

Elemento caratteristico dell’architettura medievale<br />

piemontese, i ricetti, forma di rifugio e fortificazione,<br />

erano connotati da elementi comuni:<br />

«una cinta muraria potenziata da torri d’angolo,<br />

una o più torri-porta d’accesso ed edifici interni<br />

non molto grandi, destinati ad abitazione e magazzino,<br />

separati tra loro da strette vie che s’incrociano<br />

a scacchiera». La mostra ne spiega l’architettura,<br />

le tipologie più diffuse, le aree di localizzazione<br />

e le differenti storie e origini.<br />

Borgo Medievale<br />

dal 15 giugno al 3 marzo 2013; viale Virgilio<br />

107, Parco del Valentino; www.<br />

borgomedioevaletorino.it<br />

12 //<br />

Operae. Mostra-mercato<br />

internazionale del design<br />

autoprodotto<br />

Terza edizione della mostra-mercato internazionale<br />

del design autoprodotto. Designer e


9<br />

Le mostre nei musei<br />

Le visioni materiche di Pomodoro<br />

I muri di Rivoli<br />

FOTO PIETRO CARRIERI<br />

A Palazzo Reale, fino al 25 novembre, va in mostra<br />

«Arnaldo Pomodoro. <strong>Il</strong> teatro scolpito».<br />

Si tratta di sculture, scenografie, bozzetti, modelli<br />

scenici, costumi, realizzati per una serie<br />

di spettacoli tra il 1972 e il 2009. «L’esperienza<br />

teatrale mi ha aperto nuovi orizzonti e mi<br />

ha incoraggiato e persino ispirato a sperimentare<br />

nuovi approcci e nuove idee per le sculture<br />

di grandi dimensioni, perché il teatro mi dà<br />

un senso di libertà creativa: mi sembra di poter<br />

materializzare la visionarietà», ha avuto<br />

modo di dire l’artista. Le opere per le quali Pomodoro<br />

ha creato i propri lavori vanno dalla<br />

«Caterina di Heilbronn» di Kleist, sul Lago di<br />

Zurigo nel 1972 con la regia di Luca Ronconi,<br />

alla trilogia dell’«Orestea» di Emilio Isgrò da<br />

Eschilo sui ruderi di Gibellina<br />

messa in scena tra il<br />

1983 e il 1985, con la<br />

regia di Filippo Crivelli,<br />

fino al dittico<br />

«Cavalleria rusticana»<br />

di Mascagni<br />

e «Sárka» di Janácek<br />

al Teatro La Fenice di<br />

Venezia nel 2009. Le<br />

sculture monumentali,<br />

posizionate all’esterno<br />

di Palazzo<br />

Reale, sono le quattro<br />

«Forme del mito»<br />

per il ciclo dell’«Orestea»,<br />

il «Grande<br />

Due opere di Arnaldo Pomodoro: sopra, «Grande<br />

Portale», 1988-2008, scenografia per «Oedipus<br />

Rex» di Igor Stravinskij; a sinistra, costume per<br />

«La tragedia di Didone regina di Cartagine» di<br />

Christopher Marlowe, 1986<br />

Portale» per «Oedipus Rex» e l’«Obelisco» per<br />

«La passione di Cleopatra». L’esposizione è<br />

promossa e realizzata dalla Fondazione Arnaldo<br />

Pomodoro e dallo Studio Copernico di Milano,<br />

con la collaborazione della Direzione Regionale<br />

per i Beni Culturali e Paesaggistici del<br />

Piemonte. Nicola Pirulli<br />

Dedicata alla giovane arte italiana, la collettiva<br />

«La storia che non ho vissuto (testimone indiretto)»<br />

presenta al Castello di Rivoli, fino al<br />

18 novembre, i lavori di sette giovani artisti,<br />

invitati ad analizzare la storia recente del nostro<br />

Paese. Eva Frapiccini, per esempio, propone<br />

il ciclo fotografico «Muri di Piombo», dedicato<br />

a strade e piazze apparentemente anonime,<br />

che custodiscono in realtà la memoria<br />

degli attacchi terroristici degli anni di piombo.<br />

Un momento doloroso del nostro passato che<br />

ha il suo caso emblematico nella strage di Piazza<br />

Fontana, cui è dedicata l’installazione<br />

«18.900 metri (La strada di Pinelli)» di Francesco<br />

Arena, dove una serie di lastre in ardesia<br />

rappresentano gli ultimi passi del ferroviere<br />

anarchico Pinelli. Alla tragedia di Ustica<br />

guarda invece Flavio Favelli con «Cerimonia<br />

(India Hotel 870)»: un enorme telo delle stesse<br />

dimensioni del velivolo Douglas DC-9, misteriosamente<br />

caduto il 27 giugno 1980, che<br />

vuole indicare da un lato il rispetto per i morti<br />

e dall’altro l’occultamento della verità. <strong>Il</strong> percorso,<br />

curato da Marcella Beccaria, include,<br />

inoltre, lavori di Rossella Biscotti, Patrizio di<br />

Massimo, goldechiari e Seb Patane.<br />

I visitatori hanno inoltre la possibilità di ammirare,<br />

nella stessa sede fino al 31 dicembre,<br />

il nuovo allestimento della collezione permanente<br />

«Oltre il muro», curato da Beatrice Merz.<br />

Tra le opere dei 50 artisti in mostra figura il<br />

progetto inedito di Marzia Migliora «Viaggio<br />

intorno alla mia camera», in cui 15 poltrone a<br />

Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen, «Dropped<br />

flower»<br />

disposizione del pubblico, dislocate nelle varie<br />

sale, divengono il luogo simbolico e funzionale<br />

della fruizione museale. Non mancano poi<br />

nuove acquisizioni, come «O my friends, there<br />

are no friends» di Sigalit Landau e «Failed<br />

States» di Peter Friedl, comprate nella scorsa<br />

edizione di Artissima grazie al budget della<br />

Fondazione Crt, accanto a graditi ritorni, quali<br />

«Dropped flower» di Claes Oldenburg e Coosje<br />

Van Bruggen e «Caligula» di Francesco Vezzoli.<br />

Jenny Dogliani<br />

studi di design, editori di design, artigiani, makers<br />

e designer digitali e, a partire da quest’anno,<br />

anche graphic designer. In programma anche<br />

una serie di incontri, dibattiti e workshop.<br />

A cura di Bold srl.<br />

Cavallerizza Reale<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />

Verdi 9; tel. 011 19702603<br />

10 // mappa: D2<br />

Prima di Rebis<br />

A cura di Edoardo Di Mauro, in collaborazione<br />

con il Museo d’Arte Urbana, la mostra «Prima<br />

di Rebis» è un’indagine dell’artista sull’arte<br />

contemporanea e in particolare sulla definizione<br />

dell’arte e del ruolo di chi fa arte.<br />

Chiesa Bizantina di San Michele<br />

Arcangelo<br />

dal 23 novembre al 22 dicembre; piaz-<br />

za Cavour; tel. 011 19714998<br />

5 //<br />

The Others<br />

Progetto espositivo internazionale dedicato all’arte<br />

contemporanea emergente, The Others ripete<br />

l’esperimento dello scorso anno nell’ex carcere<br />

Le Nuove. Nell’ambito della manifestazione<br />

sono assegnati premi e iniziative a sostegno degli<br />

artisti rappresentati dalle gallerie presenti:<br />

Concorso Buongiorno talento!; Rolling Stone<br />

Award; Biennale Giovani Artisti d’Europa. Cfr.<br />

BOX.<br />

Ex carceri Le Nuove<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />

Paolo Borsellino 3; tel. 011 3090115;<br />

011 546284; www.museolenuove.it;<br />

www.theothersfair.com<br />

5 // mappa: A5<br />

Resistenza, Società<br />

e Costituzione:<br />

testimonianze di Libertà<br />

<strong>Il</strong> Museo del carcere Le Nuove ospita una nuova<br />

mostra, dedicata al tema della Resistenza,<br />

organizzata dall’Associazione Onlus «Nessun<br />

uomo è un’isola» e curata dall’Istituto Piemontese<br />

per la storia della Resistenza e della<br />

Società contemporanea «Giorgio Agosti». <strong>Il</strong><br />

percorso espositivo si snoda attraverso cinque<br />

ambienti di approfondimento con tematiche<br />

diverse, tra cui il contesto carcerario come<br />

specchio della società dell’epoca, gli atti<br />

giudiziari del Tribunale di <strong>Torino</strong> relativi ad alcuni<br />

processi, alcune storie esemplari di don-


CONTINU A P. 6, I COL.<br />

1-18 Notizie<br />

19-23 Opinioni<br />

e Documenti<br />

24-27 Musei<br />

28-30 Libri<br />

31 Archeologia<br />

32 Restauro<br />

33-34 Fotografia<br />

35-58 Mostre<br />

59-60 Ga lerie<br />

61-62 Antiquari<br />

63-68 Economia<br />

MENSILE N. 9 - O TOBRE 2012<br />

Le mostre nei musei<br />

10<br />

Cosa non si fa for president<br />

Una supporter di Barry Goldwater,<br />

candidato alle presidenziali del 1964<br />

In concomitanza con le<br />

elezioni presidenziali<br />

degli Stati Uniti d’America,<br />

durante una crisi<br />

economica la cui portata,<br />

a memoria d’uomo,<br />

sembra avere precedenti<br />

solo nella grande depressione<br />

del 1929, la<br />

Fondazione Sandretto<br />

Re Rebaudengo analizza<br />

la corsa alla Casa Bianca<br />

con la collettiva «For<br />

President», fino al 6<br />

gennaio. La mostra nasce<br />

da un’idea di Mario<br />

Calabresi, sviluppata in<br />

collaborazione con Francesco<br />

Bonami e include le opere di sette artisti americani e<br />

non, accanto a un ricco corpus di fotografie dell’Agenzia Magnum<br />

Photo. Ponendo l’attenzione su strategie mediatiche,<br />

colpi di scena, drammatizzazioni, gadget e merchandising, la<br />

mostra ripercorre oltre 50 anni di campagne elettorali, da Kennedy<br />

a Obama. <strong>Il</strong> californiano Max Almy, per esempio, nel video<br />

«Perfect Leader» del 1983, offre una sagace caricatura<br />

dello scontro tra Ronald Regan e Walter Mondale, mescolando<br />

abilmente immagini televisive e pubblicitarie a clip musicali<br />

e icone grafiche, in un computer che trasforma i due candidati<br />

in dittatore, evangelista e moderato: uniche figure in<br />

grado di guidare le masse. Una più statuaria monumentalità<br />

e consapevolezza di incarnare il futuro del pianeta trapela invece<br />

nei due acquerelli di Yan Pei Ming, che ritraggono Obama<br />

e McCain come due possibili eroi. Alle grandi aspettative<br />

di cambiamento sociale e culturale delle scorse elezioni si lega<br />

anche la serie fotografica di Ramak Fazel, che ritrae una<br />

moltitudine di persone accorse a Washington il 20 gennaio<br />

2009 per ascoltare il discorso di insediamento di Obama e<br />

che, sorprese dal maltempo, hanno trovato rifugio in attesa<br />

dell’evento nella Smithsonian Freer Gallery, un museo simbolo<br />

di identità e origine culturale. J.D.<br />

ne, militari, partigiani, deportati ebrei, italiani<br />

e stranieri.<br />

Ex carceri Le Nuove<br />

dal 13 settembre al 22 dicembre; via<br />

Paolo Borsellino 3; tel. 011 3090115 |<br />

011 546284; www.museolenuove.it<br />

12 // mappa: A5<br />

Paratissima. PORNdemia.<br />

<strong>Il</strong> porno, da genere di<br />

nicchia a fenomeno pop<br />

A cura di Francesca Canfora e Daniele Ratti, sono<br />

in mostra opere di Haring, Rama, Ray, Mollino,<br />

Galliano, Beecroft, Manara, Crepax,<br />

Schicchi. Presente anche una sezione dedicata<br />

al fumetto con tavole e disegni originali di<br />

autori come Milo Manara, Crepax e Leone Frollo.<br />

Cfr. BOX.<br />

Ex M.O.I.<br />

dal 7 novembre all’11 novembre; via<br />

Giordano Bruno; tel. 011 2073075<br />

5 //<br />

Arte In Voce<br />

Due i progetti speciali di Arte In Voce nell’ambito<br />

di Paratissima: «Opposites attract», mostra<br />

fotografica di due artiste newyorchesi, Flo<br />

Fox e Gigi Stoll, per la prima volta in Italia, e<br />

«Who wants to live forever», installazione dell’artista<br />

Vittorio Comi. Con il sostegno di WelcHome<br />

e Movie & Arts.<br />

Ex M.O.I. e Borgo Filadelfia<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />

Giordano Bruno; tel. 011 2073075;<br />

www.paratissima.it<br />

5 //<br />

Photissima Art Fair<br />

Prima edizione per la fiera che si occupa<br />

esclusivamente di fotografia. Organizzata da<br />

Fondazione Artevision, Photissima è corredata<br />

da diversi progetti: Photissima Festival,<br />

Photissima Off, il Dr Karanka’s Print Stravaganza,<br />

un progetto speciale dedicato a Mario<br />

Gamba.<br />

Ex Manifatture Tabacchi<br />

dall’8 novembre all’11 novembre; corso<br />

Regio Parco 142; tel. 011 8115112;<br />

www.photissima.it<br />

13 //<br />

NA.TO L’arte del presente,<br />

il presente dell’arte<br />

Curata da Alessandro Demma, la mostra presenta<br />

il progetto del collettivo NA.TO, gruppo<br />

formato da 10 artisti provenienti dalla scena<br />

artistica napoletana e torinese. Un mix di<br />

linguaggi, tecniche, materiali rielaborato dal-<br />

© EVE ARNOLD / MAGNUM PHOTOS / CONTRASTO<br />

la presenza di 10 critici d’arte/curatori.<br />

Ex Manifatture Tabacchi<br />

dall’8 novembre all’11 novembre; corso<br />

Regio Parco 142; tel. 011 8115112;<br />

www.photissima.it<br />

5 //<br />

Visibile & invisibile<br />

Una mostra sui mestieri dell’informazione attraverso<br />

i principali quotidiani in lingua francese,<br />

italiana, spagnola e portoghese. A cura di<br />

Ottavio Coffano, Roberto Marucci, Nata Rampazzo,<br />

la mostra indaga il mondo dei designer<br />

dell’informazione, coloro che danno forma, e<br />

vita, ai quotidiani più diffusi nel mondo.<br />

Ex Tipografia Sosso<br />

fino al 30 novembre; via Baltea, 3<br />

5 //<br />

Pierluigi Pusole - Paolo<br />

Grassino. Atmosphere 2<br />

Atmosphere2 è un progetto site-specific, ideato<br />

dai torinesi Pierluigi Pusole (1963) e Paolo<br />

Grassino (1967). Non un «progetto a quattro<br />

mani bensì a due voci», curato da Gabriella Serusi.<br />

Installazioni pittoriche e scultoree echeggiano<br />

la condizione umana, stravolta, alienata,<br />

in continuo adattamento a un ambiente che le<br />

è sempre più estraneo.<br />

Fondazione 107<br />

fino al 25 novembre; via Andrea Sansovino<br />

107; tel. 011 4544474; www.fondazione107.it<br />

5 //<br />

Angelo Cignaroli.<br />

Vedute del Regno<br />

di Sardegna<br />

La Fondazione Accorsi-Ometto espone le opere<br />

di Angelo Cignaroli, pittore di corte succeduto<br />

al padre, Vittorio Amedeo, e autore di numerose<br />

vedute del territorio piemontese a cavallo<br />

tra Sette e Ottocento. Cfr. BOX.<br />

Fondazione Accorsi - Ometto | Museo<br />

di Arti Decorative<br />

fino al 13 gennaio 2013; via Po, 55; tel.<br />

011 8376883; www.fondazioneaccorsi.it<br />

4 // mappa: D3<br />

Ron Galella<br />

«Una buona foto deve ritrarre una persona famosa<br />

mentre fa qualcosa di non famoso. <strong>Il</strong> suo<br />

essere nel posto giusto al momento sbagliato».<br />

Le parole di Andy Warhol, che ammirava<br />

il lavoro di Galella, ne racchiudono l’essenza.<br />

Le immagini in mostra ritraggono alcuni personaggi<br />

dello star-system tra gli anni ’60 e ’90.<br />

Fondazione Giorgio Amendola<br />

fino al 15 novembre; via Tollegno 52;<br />

tel. 011 2482970; www.fondazioneamendola.it<br />

13 // mappa: FM<br />

Marisa Merz. Disegnare,<br />

disegnare, ridisegnare.<br />

<strong>Il</strong> pensiero immagine<br />

che cammina<br />

Un viaggio nell’arte di Marisa Merz, dalle opere<br />

più datate alle realizzazioni più recenti, in<br />

un’antologica con oggetti, cere, sculture, disegni.<br />

Cfr. BOX.<br />

Fondazione Merz<br />

fino al 6 gennaio 2013; via Limone 24;<br />

tel. 011 19719437; www.fondazionemerz.org<br />

5 // mappa: FM<br />

It is Not the End<br />

of the World.<br />

Zena El Khalil<br />

«Beirut, I Love You - A Work in Progress» è il<br />

titolo della video-installazione proposta dall’artista<br />

britannica e realizzata intorno ai temi e ai<br />

personaggi di un lungometraggio girato in collaborazione<br />

con il regista Gigi Roccati, ispirato<br />

all’omonimo romanzo e memoir pubblicato<br />

dall’artista nel 2008.<br />

Fondazione Merz<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via Limone<br />

24; tel. 011 19719437; www.fondazionemerz.org<br />

5 // mappa: FM<br />

For President<br />

Un coast to coast geografico e culturale nell’America<br />

delle elezioni presidenziali. Strumenti,<br />

tecnologie, scelte strategiche delle<br />

campagne elettorali più celebri al mondo. Insieme<br />

alle opere di artisti che vi si sono ispirati.<br />

Cfr. BOX.<br />

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

5 // mappa: FM<br />

It is Not the End<br />

of the World.<br />

Ragnar Kjartansson<br />

In mostra una installazione di Ragnar Kjiartansson<br />

(Reykjavik, Islanda, 1976) che l’artista<br />

ha presentato nel 2009 alla Biennale di Venezia,<br />

per il padiglione islandese. Una performance<br />

di sei mesi, durante i quali Kjiartansson<br />

ha dipinto giorno dopo giorno lo stesso<br />

soggetto in costume da bagno. Ad accompagnare<br />

la presentazione l’artista produrrà una<br />

performance musicale, con una Superband<br />

costituita da alcuni tra i più celebri musicisti<br />

della scena islandese.<br />

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />

Modane 16; tel. 011 3797600; www.fsrr.<br />

org<br />

5 // mappa: FM<br />

Salvatore Scarpitta<br />

Nato e cresciuto negli Usa, Scarpitta ha tenuto<br />

vivo e alimentato il proprio legame con l’Italia<br />

lungo tutta la sua carriera. La retrospettiva, curata<br />

da Germano Celant, Fabrizio D’Amico, Danilo<br />

Eccher, Riccardo Passoni e Luigi Sansone,<br />

porta in mostra un’antologia di opere degli<br />

anni Cinquanta e Sessanta, insieme ad alcuni<br />

lavori più recenti. Cfr. BOX.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

fino al 3 febbraio 2013<br />

5 // mappa: B5<br />

It is Not the End<br />

of the World.<br />

Valery Koshlyakov<br />

«Homeless Paradise» è il titolo dell’installazione<br />

site-specific di Valery Koshlyakov<br />

(Salsk, Russia, 1962) negli spazi di ingresso<br />

della Gam. Per alcuni giorni l’ingresso al museo<br />

potrà avvenire attraverso un secondo accesso<br />

temporaneo, sopra e sotto la pensilina<br />

di ingresso al museo, concepito come collegamento<br />

ideale tra realtà civile e mondo dell’arte.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

dal 9 novembre all’11 novembre<br />

5 // mappa: B5<br />

Surprise. Ugo Nespolo.<br />

The years of the<br />

Avantgarde<br />

Parte con Ugo Nespolo il nuovo progetto della<br />

Gam che vuole «sorprendere». «Surprise»<br />

intende indagare le trasformazioni di <strong>Torino</strong><br />

tra anni Sessanta e Settanta e le ricadute sul<br />

mondo della cultura e dell’arte in particolare,<br />

in un momento decisivo per l’evoluzione della<br />

città. A cura di Maria Teresa Roberto. Cfr<br />

BOX.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

5 // mappa: B5<br />

Una fierissima fotografica<br />

Christophe Dessaigne, «The Last Dance», 2012<br />

Dall’8 all’11 novembre, nell’Ex Manifattura Tabacchi si svolge<br />

la prima edizione di Photissima Art Fair. Nata da un’idea di<br />

Telemaco Rendine, presidente della Fondazione Artevision, la<br />

fiera dichiara fin dal titolo la volontà di occuparsi esclusivamente<br />

di fotografia. L’offerta è molto ampia, va dal reportage<br />

alla street photography, dalla fotografia storica a quella contemporanea,<br />

mentre una serie di progetti speciali approfondiscono<br />

il profilo della manifestazione. Tra questi va segnalato<br />

il Photissima Festival, diretto da Carlotta Petracci e aperto per<br />

tutto il mese nella stessa sede della fiera, e la collettiva «Di<br />

fronte e di schiena» (Museo di Scienze Naturali fino al 2 dicembre),<br />

curata da Elio Grazioli e organizzata da Pho_To Progetti<br />

per la Fotografia. La mostra raccoglie immagini di autori<br />

come Antoine D’Agata, Martin Parr, Ferdinando Scianna, che<br />

provengono dalla collezione del Festival della Fotografia Europea<br />

di Reggio Emilia, presentata qui per la prima volta fuori<br />

dai confini regionali. Chiara Coronelli<br />

Riccio & Cozzolino, «Senza titolo 2», 2010<br />

Wunderkammer.<br />

Gigi Chessa costumista<br />

e scenografo<br />

Nuovo episodio del ciclo Wunderkammer: questa<br />

volta saranno esposti una quindicina di bozzetti<br />

realizzati da Gigi Chessa per alcuni degli<br />

spettacoli che si svolsero nel Teatro di <strong>Torino</strong>,<br />

tra cui «L’Italiana in Algeri» di Gioachino Rossini<br />

allestita per l’inaugurazione nel 1925. A cura<br />

di Anna Bondi.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

10 // mappa: B5<br />

Vitrine.<br />

270° Paola Anziché<br />

La seconda edizione del progetto speciale della<br />

Gam dedicato ai giovani artisti piemontesi,<br />

dal titolo «270°», è curata da Stefano Colicelli<br />

Cagol e presenta, quale primo appuntamento<br />

di cinque, i lavori di Paola Anziché. Cfr. BOX.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

5 // mappa: B5<br />

Videoteca. Elizabeth Price,<br />

Choir, 2011<br />

<strong>Il</strong> nuovo video di Elizabeth Price si intitola<br />

«Choir, 2011» ed è in mostra per la prima volta.<br />

L’artista si propone di evidenziare il parallelismo<br />

tra il rapporto che lega lo spartito musicale<br />

e l’esecuzione corale da un lato e quello<br />

che unisce la timeline di montaggio del video<br />

con i materiali d’archivio da cui Price trae le<br />

proprie immagini.<br />

GAM - Galleria Civica d’Arte<br />

Moderna e Contemporanea<br />

fino al 2 dicembre; via Magenta 31; tel.<br />

011 4429610; www.gamtorino.it<br />

5 // mappa: B5<br />

Artò<br />

La storica sede delle fiere in <strong>Torino</strong> ospita una<br />

COURTESY MIAAO<br />

COURTESY DIEFFE ARTE CONTEMPORANEA<br />

Nessuno sa di arte tutto quello che sanno i lettori di<br />

Come abbonarsi<br />

VERNISSAGE<br />

<strong>Il</strong> fotogiornale<br />

dell’arte<br />

Anno XII - N. 141<br />

Ottobre 2012<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

4 pubblicazioni,<br />

124 pagine<br />

Fuga dalla Sicilia:<br />

proteste per i prestiti<br />

Gheddafi triplicato<br />

Raffaello all’asta<br />

Degas da Parigi a <strong>Torino</strong><br />

paganda e contropropaganda de le sa tecnica si potrebbe tenere sotto<br />

fazioni in lo ta per screditarsi a vicenda.<br />

L’Icom (International «creando anche un dete rente per le mili-<br />

contro lo una serie di siti a rischio,<br />

Council of Museums), con sede a zie che saprebbero di e sere costantemente<br />

osservate dall’alto nelle loro azioni», af-<br />

Parigi, ha proposto, già dalla fine del<br />

20 1, di utilizzare sistema Unosat,<br />

un programma approntato daltela<br />

del patrimonio culturale nelle<br />

ferma Patrick Boylan, esperto di tule<br />

Nazioni Unite che consente di localizzare<br />

via sate lite i movimenti di luoghi, che purtroppo cresce di ora in<br />

zone di guerra. «Abbiamo già una lista<br />

dei profughi e i luoghi dove far pervenire<br />

gli aiuti umanitari: con la<br />

ora, divenuti teatro di scontri: Aleppo, le<br />

stes-<br />

Contiene «<strong>Vedere</strong> a Firenze»<br />

e «<strong>Vedere</strong> in Molise»<br />

e la fotorivista<br />

ILGIORNALE DELL’ARTE<br />

www.ilgiornaledellarte.com<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C. TORINO~LONDRA~VENEZIA~NEW YORK MENSILE D INFORMAZIONE, CULTURA, ECONOMIA ANNO XXX N. 324 OTTOBRE 2012 EURO 10,00<br />

Pensare in grande<br />

D<br />

a questo mese, «<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong><br />

de l’Arte» e «<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong><br />

de l’Archite tura» modificano sia<br />

il loro formato, sia la loro impostazione<br />

grafica, sia i cara teri dei testi, sia<br />

il tipo di stampa, sia la carta su cui<br />

vengono stampati. Ciascuna di queste<br />

variazioni ha una motivazione su la<br />

quale non intendiamo annoiare il le tore.<br />

Ed è anche inutile, crediamo, a fermare<br />

che ogni scelta è stata fa ta con molta<br />

ponderazione, tra varie alternative, per<br />

individuare il risultato più vantaggioso.<br />

In certi casi, sono stati modificati<br />

standard produ tivi o formali che<br />

risalivano a l’origine, a trent’anni fa.<br />

Ne suna variazione è a venuta per<br />

capricci o per il desiderio di cambiare<br />

(come a viene spe so per numerose<br />

testate, specialmente in occasione<br />

de l’a vento di un nuovo dire tore<br />

che vuole so tolineare la sua capacità<br />

innovativa). La scelta più significativa<br />

(e anche più diba tuta) è stata que la<br />

del formato. Diciamo a lora che è<br />

una scelta controtendenza, anticrisi.<br />

Una scelt addiri tura ideologica:<br />

la ria fermazione del formato di origine<br />

dei grandi quotidiani che molti di e si<br />

mantengono contr ogni tentazione di<br />

risparmi o di (apparente) ammodernamento,<br />

da la «Frankfurter A lgemeine<br />

Zeitung» al «Financial Times». Non è<br />

una scelta vintage. Ci sentiamo anzi<br />

prepotentemente determinati ad<br />

adeguare la nostra o ferta di servizi<br />

informativi per i nostri le tori in perfe ta<br />

complementarietà con le comunicazioni<br />

de le nostre testate online. Abbiamo<br />

aumentato i formati per un cedimento<br />

a una seduzion estetica: l’indubbia<br />

eleganza de lo spazio grande.<br />

VIA INTERNET<br />

www.allemandi.com<br />

I malanni d’Italia,<br />

«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> delle Mostre»: un giornale nel giornale, l’unico specializzato in mostre<br />

puntata cinque: Venezia<br />

Ora è il contemporaneo<br />

a cercare l’antico<br />

<strong>Il</strong> rilancio di Vicenza<br />

Collezionisti:<br />

Setari e Olgiati<br />

<strong>Il</strong> nuovo<br />

Stedelijk Museum<br />

Atelier Klimt<br />

Aleppo in fiamme<br />

Danneggiati 5 dei 6 siti Unesco de la Siria. Gli esperti internazionali lamentano l’inattendibilità<br />

de le informazioni e chiedono 500mila euro per monitorare l’arte. Esplode il commercio i lecito<br />

Aleppo (Siria). Decine di civili uccisi,<br />

centinaia di edifici in fiamm e consistenti<br />

danni a parte del patrimonio<br />

archite tonico, sia que lo di fuso sia<br />

que lo di cara tere monumentale:<br />

questo il bilancio, purtroppo in<br />

costante aggiornamento, degli<br />

scontr in a to, mentre scriviamo, all’interno<br />

del suk di Aleppo, teatro<br />

degli scontri tra i ribe li, a se ragliati<br />

ne la ci tade la dei mercati, e le forze<br />

governative. E mentre anche a<br />

Homs, Idlib e in altre regioni de la Siria<br />

la gue ra civile continua a mietere<br />

vi time, l’a larme per i danni inferti<br />

al patrimonio culturale del Paese<br />

è sempre più ro so.<br />

Alcune organizzazioni internazionali<br />

da mesi tentano di monitorare<br />

distruzioni e razzie, ma con<br />

scarso succe so. Da più fonti giungono<br />

notizie a larmanti, secondo cui 5<br />

dei 6 siti inseriti ne la Lista del<br />

patrimonio mondiale de l’Unesco<br />

sono stati danneggiati, e tra que-<br />

dei pochi giornalisti e operatori<br />

umanitari rimasti, solleva inoltre<br />

un grande problema in merito a la<br />

quantità e al’a tendibilità de le<br />

informazioni (come quelle inviate<br />

a traverso i social network) che giungono<br />

da la Siria. Si tratta evidentemente<br />

di un nodo cruciale per poter<br />

programmare le prossime azioni e<br />

gli eventuali interventi ai fini de la<br />

tutela, complicato anche da la pro-<br />

SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2 03 (CONV. IN L.<br />

27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB TORINO<br />

Esclusivo<br />

Un museo<br />

all’asta<br />

VIA MAIL<br />

gda.abb@allemandi.com<br />

Barcellona. Venerdi 14 settembre 2012<br />

ha chiuso per sempre i ba tenti il Museo<br />

Barbier-Mue ler d’Arte precolombiana<br />

di Barce lona. La sua collezione<br />

sarà me sa all’asta da Sotheby’s<br />

a Parig il 22 e 23 marzo 2013<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

È il mensile d’informazione di riferimento per il mondo dell’arte concepito come<br />

un quotidiano. Seleziona e riferisce con criteri giornalistici i fatti rilevanti dell’arte<br />

che avvengono in tutto il mondo.<br />

Ogni anno, 11 numeri, oltre 1.000 pagine. Ogni numero comprende:<br />

■<br />

■<br />

■<br />

«Vernissage», la fotorivista che ci porta dentro gli avvenimenti<br />

«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> delle Mostre» la guida commentata delle mostre da vedere<br />

ogni mese in tutta l’Italia, in tutto il mondo<br />

e periodicamente il «Rapporto Annuale» su un tema specialistico<br />

VIA POSTA<br />

VIA FAX<br />

via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong> 011 8193090<br />

VIA TELEFONO<br />

011 8199157


11<br />

Le mostre nei musei<br />

© DAVID REGEN COURTESY GLADSTONE GALLERY, NEW YORK<br />

La Merz alla Merz<br />

Marisa Merz, «Living Sculpture» (part.), 1966, collezione privata<br />

Un’atmosfera poetica e malinconica avvolge le opere di Marisa<br />

Merz, esposte nell’antologica «Disegnare, disegnare, ridisegnare<br />

il pensiero immagine che cammina», nella Fondazione<br />

Merz fino al 6 gennaio. Si tratta di un percorso cronologico<br />

che analizza l’intera carriera dell’artista, dai rari lavori dell’esordio,<br />

negli anni ’60, alle produzioni più recenti, del 2010-<br />

2012. La rassegna è realizzata in collaborazione con la Fondazione<br />

Querini Stampalia di Venezia, che la scorsa estate ha<br />

esposto parte delle opere nella mostra «Marisa Merz, non corrisponde<br />

eppur fiorisce». Tra i pezzi esposti spicca la serie del<br />

1966 «Living Sculpture», un nucleo di sculture a soffitto, realizzate<br />

in lamelle di alluminio e pazientemente assemblate con<br />

una gestualità tipicamente femminile. Dello stesso periodo è<br />

«Altalena per Bea», un’altalena in legno e rame dedicata alla<br />

figlia dell’artista, che mescola il tema della maternità al ricordo<br />

dell’infanzia. Nel decennio successivo la Merz elabora poi<br />

nuove tecniche, inserendo frammenti di cera e argilla in oggetti<br />

quotidiani, così trasformati in mondi sconosciuti e misteriose<br />

creature. <strong>Il</strong> volto femminile, reso con colori lividi e tratti<br />

stilizzati, diventa invece il soggetto ricorrente delle sculture<br />

in argilla degli anni ’80 e dei disegni degli anni ’90, appoggiati<br />

su incerti supporti che amplificano il senso di transitorietà<br />

della bellezza, lo stesso filone tematico ripreso nelle opere<br />

più recenti che chiudono il percorso. J.D.<br />

rassegna interamente dedicata all’artigianato,<br />

con laboratori, conferenze e presentazioni. Dal<br />

cioccolato alla moda all’intarsio del legno, un<br />

appuntamento per chi ama «creare con le proprie<br />

mani».<br />

Lingotto Fiere<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via Nizza<br />

280; tel. 011 19744106; www.artissima.it<br />

5 // mappa: FM<br />

Riflessi d’Oriente.<br />

2500 anni di specchi<br />

in Cina e dintorni<br />

<strong>Il</strong> Mao propone una mostra interamente dedicata<br />

all’oggetto specchio, visto nella sua interezza,<br />

quindi a due facce, e declinato secondo<br />

i canoni culturali orientali. Circa 125 specchi<br />

di varie epoche e origini, dalla Cina all’Iran,<br />

esposti a cura di Marco Guglielminotti Trivel.<br />

Cfr. BOX.<br />

MAO - Museo d’Arte Orientale<br />

dal 23 novembre al 24 febbraio 2013;<br />

via San Domenico 11; tel. 011 4436927;<br />

www.maotorino.it<br />

2 //<br />

MAU & CO<br />

Terza edizione della rassegna che si pone<br />

l’obiettivo di evidenziare il rapporto sinergico<br />

tra il MAU, Museo di Arte urbana, e il territorio<br />

del Borgo Campidoglio. Una giornata di appuntamenti,<br />

presentazione di nuove opere murali e<br />

di visite al MAU.<br />

MAU - Museo d’Arte Urbana<br />

25 novembre; via Musinè 19; tel. 011<br />

745580; www.museoarteurbana.it<br />

5 //<br />

Radu Dragomirescu.<br />

Light Sentence<br />

Radu Dragomirescu (Roseti, Romania, 1944),<br />

formatosi all’Istituto rumeno di Arti Plastiche<br />

Grigorescu di Bucarest, è in Italia dal 1973. Vive<br />

a <strong>Torino</strong> e Aramengo (Asti).<br />

Mausoleo della Bela Rosin<br />

dal 9 novembre al 25 novembre; strada<br />

Castello di Mirafiori 148/7; tel. 011<br />

4429812<br />

5 //<br />

La Linea Gotica.<br />

Photography, Fashion,<br />

Paraphernalia<br />

La mostra, ospitata nella Galleria Sottana del<br />

MIAAO, «documenta artefatti “neo-neogotici”<br />

contemporanei, soprattutto fotografici»: tra i<br />

nomi di rilievo in esposizione Sir Simon Marsden,<br />

Christophe Dessaigne, Giulia Caira e<br />

Monica Carocci, a cui si affiancheranno le opere<br />

di altri giovani artisti. In esposizione anche<br />

manichini, abiti, accessori, oggetti di scenografi<br />

e designer ugualmente suggestionati dall’immaginario<br />

gotico.<br />

MIAAO<br />

dal 31 ottobre al 30 dicembre; via Maria<br />

Vittoria 5; tel. 011 5611161; www.<br />

miaao.org<br />

11 // mappa: C3<br />

Enrico Ghinato<br />

In collaborazione con la Galleria d’Arte Contini<br />

di Venezia e Cortina d’Ampezzo, il Mauto<br />

inaugura ufficialmente lo spazio dedicato alle<br />

esposizioni temporanee con la mostra delle<br />

opere di Enrico Ghinato. «L’auto, la forma e i<br />

riflessi» sarà dedicata all’artista veneto «tra i<br />

massimi esponenti dell’iperrealismo applicato<br />

al settore automobilistico».<br />

Museo dell’Automobile<br />

dal 16 novembre al 20 gennaio 2013;<br />

c.so Unità d’Italia 40; tel. 011 677666;<br />

www.museoauto.it<br />

10 //<br />

Metropolis.<br />

<strong>Il</strong> capolavoro ritrovato<br />

<strong>Il</strong> titolo della mostra, «<strong>Il</strong> capolavoro ritrovato»,<br />

sintetizza la storia tormentata di Metropolis, che<br />

subì notevoli tagli già successivamente alla<br />

première del 1927. Solo nel 2008 fu scoperta<br />

a Buenos Aires una versione quasi completa,<br />

divenuta oggetto di un importante restauro. In<br />

mostra la sceneggiatura, la partitura della colonna<br />

sonora, i progetti architettonici e i bozzetti<br />

dei costumi, i disegni degli effetti speciali,<br />

gli accessori di scena e l’attrezzatura cinematografica,<br />

oltre a centinaia di fotografie delle<br />

riprese.<br />

Museo Nazionale del Cinema<br />

fino al 6 gennaio 2013; via Montebello<br />

20; tel. 011 8138560; www.museonazionaledelcinema.it<br />

11 // mappa: D3<br />

Rappresentare l’Italia<br />

Organizzata dalla Fondazione della Camera, arriva<br />

a <strong>Torino</strong> la mostra che ha già fatto tappa<br />

nelle tre sedi storiche della Camera dei deputati.<br />

Dopo Palazzo Montecitorio a Roma, Palazzo<br />

Vecchio a Firenze e gli Antichi Chiostri Francescani<br />

a Ravenna l’esposizione, che ripercorre<br />

i principali momenti della storia dell’istituzione<br />

legislativa, giunge a Palazzo Carignano,<br />

prima sede della Camera dei deputati del Regno<br />

d’Italia, dopo essere stata visitata da oltre<br />

200mila persone.<br />

Museo Nazionale del Risorgimento<br />

fino al 9 dicembre; via Accademia delle<br />

Scienze 5; tel. 011 5621147<br />

12 //<br />

L’impressione del colore.<br />

Montagne in fotocromia.<br />

1890-1910<br />

Si tratta del primo progetto dedicato alle fotocromie,<br />

stampe a colori realizzate con il procedimento<br />

di stampa Photochrom, messo a punto<br />

a fine Ottocento. Nelle sale si possono ammirare<br />

100 pezzi originali della collezione del<br />

Museo.<br />

Museo Nazionale della Montagna<br />

Duca degli Abruzzi - CAI <strong>Torino</strong><br />

fino all’11 novembre<br />

13 // mappa: E4<br />

Le innamorevoli donne<br />

delle nevi. Montagne<br />

e seduzione in copertina,<br />

1880-1940<br />

La mostra è realizzata in collaborazione con Regione<br />

Piemonte, Città di <strong>Torino</strong> e il Club Alpino<br />

Italiano. Cento copertine delle principali riviste<br />

internazionali, realizzate dai maggiori illustratori<br />

del periodo tra fine ’800 e primi del<br />

’900, che hanno come soggetto le donne.<br />

Museo Nazionale della Montagna<br />

Duca degli Abruzzi - CAI <strong>Torino</strong><br />

fino al 11 novembre; piazzale Monte dei<br />

Cappuccini 7; tel. 011 6604104; www.<br />

museomontagna.org<br />

11 // mappa: E4<br />

Gianni Berengo Gardin.<br />

Sguardi gentili<br />

«Sguardi Gentili» è la mostra dedicata a uno<br />

dei più importanti fotografi del nostro tempo.<br />

Con la direzione artistica del Gruppo del Cerchio,<br />

40 immagini in bianco e nero ruotano attorno<br />

al tema della «gentilezza», argomento<br />

portante della VI edizione del Festival «Per sentieri<br />

e remiganti», nell’ambito del quale ha luogo<br />

l’esposizione dedicata a Berengo Gardin.<br />

Museo Regionale di Scienze Naturali<br />

dall’8 novembre al 6 gennaio 2013<br />

13 // mappa: D4<br />

Hydromemories<br />

fundraising<br />

Dopo Berlino e Caracas approda a <strong>Torino</strong>, nell’ambito<br />

degli eventi collaterali di Artissima<br />

2012, una mostra che riunisce artisti internazionali<br />

che hanno dedicato parte della loro ricerca<br />

al tema dell’acqua, al suo senso e alla sua<br />

funzione nel XXI secolo. A cura di Irina Novarese<br />

e a.titolo.<br />

Museo Regionale di Scienze Naturali<br />

dal 10 novembre al 15 dicembre<br />

5 // mappa: D4<br />

Di fronte e di schiena<br />

Uno degli eventi speciali di Photissima Art Fair<br />

ha sede al Museo Regionale di Scienze Naturali<br />

dove è in mostra la Collezione del Festival<br />

Fotografia Europea Reggio Emilia. Curata da<br />

Elio Grazioli, l’esposizione presenta una serie<br />

di immagini di grandi fotografi tra cui Antoine<br />

D’Agata, Ferdinando Scianna, Martin Parr, Luigi<br />

Ghirri e Gabriele Basilico.<br />

Museo Regionale di Scienze Naturali<br />

dal 7 novembre al 2 dicembre<br />

13 // mappa: D4<br />

TerritorioUomoTerritorio<br />

La mostra, curata da Walter Vallini e Silvio<br />

Valpreda, si concentra sulla complessità del<br />

rapporto tra un ambiente e le persone che lo<br />

abitano, non esclusivamente in chiave ecologista,<br />

ma, soprattutto, come interazione e trasformazione<br />

reciproca. In mostra installazioni<br />

e fotografie di Tea Giobbio, Takane Ezoe,<br />

Fukushi Ito, Fannidada, Mauro Faletti e Matteo<br />

Mezzadri.<br />

Museo Regionale di Scienze Naturali<br />

fino al 25 novembre; via Giolitti 36;<br />

tel. 011 4326354; www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali<br />

11 // mappa: D4<br />

Rappresentare l’Italia.<br />

150 anni di storia della<br />

Camera dei Deputati<br />

Organizzata dalla Fondazione della Camera, arriva<br />

a <strong>Torino</strong> la mostra che ha già fatto tappa<br />

nelle tre sedi storiche della Camera dei deputati.<br />

Dopo Palazzo Montecitorio a Roma, Palazzo<br />

Vecchio a Firenze e gli Antichi Chiostri Francescani<br />

a Ravenna l’esposizione, che ripercorre<br />

i principali momenti della storia dell’istituzione<br />

legislativa, giunge a Palazzo Carignano,<br />

prima sede della Camera dei deputati del Regno<br />

d’Italia, dopo essere stata visitata da oltre<br />

200mila persone.<br />

Museo Nazionale del Risorgimento<br />

Italiano<br />

fino al 9 dicembre; p.zza Carlo Alberto 8<br />

12 //<br />

Artissima 19<br />

Nuovo direttore e nuove ambizioni per la rassegna<br />

di arte contemporanea più importante<br />

Venaria: quattro mostre per i cinque anni<br />

A cinque anni dalla riapertura la più grandiosa<br />

delle residenze sabaude offre quattro appuntamenti<br />

espositivi. Fino al 9 novembre sono<br />

in mostra alcune opere dell’orafo Carl Fabergé<br />

e altri preziosi manufatti dell’epoca imperiale<br />

russa provenienti dalla collezione The<br />

Link of Times, la più importante al mondo per<br />

le uova Fabergé. Chiudono invece il 13 gennaio<br />

le altre tre mostre. A partire da «I quadri<br />

del re», una selezione di 130 opere della<br />

Galleria Sabauda collezionate dal principe<br />

Eugenio di Savoia (da Guido Reni ai fiamminghi<br />

e olandesi; altre opere della pinacoteca<br />

dei Savoia sono esposte nella manica Nuova<br />

del Palazzo Reale). A partire dal 16 novembre,<br />

nelle Scuderie Juvarriane, in mostra anche<br />

«La Barca Sublime», il Bucintoro del re<br />

di Sardegna, ultima imbarcazione veneziana<br />

originale del Settecento esistente al mondo,<br />

commissionata dai Savoia, restaurata ed<br />

esposta per la prima volta. <strong>Il</strong> quarto e ultimo<br />

evento consiste nella presentazione di due<br />

nuove acquisizioni per l’allestimento permanente<br />

della Reggia. Si tratta di due dipinti provenienti<br />

da collezioni private: una «Veduta<br />

della Venaria Reale» di pittore piemontese<br />

della metà del XVII secolo e una «Veduta del<br />

Veduta della Venaria Reale, opera di pittore<br />

piemontese della metà del XVII secolo<br />

Castello della Venaria Reale dalla parte del<br />

torrente Ceronda» (1780-1785) di Vittorio<br />

Amedeo Cignaroli. N.P.


Le mostre nei musei<br />

12<br />

<strong>Il</strong> più realista dei Cignaroli<br />

Veduta alpina di Angelo Cignaroli<br />

Uno studio ad ampio raggio su uno dei più importanti vedutisti<br />

piemontesi del periodo a cavallo tra XVIII e XIX secolo<br />

la cui riscoperta va ascritta ad Andreina Griseri: è quanto<br />

si propone la Fondazione Accorsi-Ometto con l’esposizione<br />

«Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna» a cura di<br />

Vittorio Natale, visitabile fino al 6 gennaio. In mostra circa<br />

40 dipinti provenienti da collezioni private, cui si aggiunge<br />

la serie completa di sei incisioni con vedute realizzate nel<br />

1797 su disegno di Vittorio Amedeo Cignaroli.<br />

Formatosi alla scuola del padre, Vittorio Amedeo, già pittore<br />

di corte ma dedito a una pittura più idealista e classicheggiante,<br />

Angelo ereditò dal padre la carica di «regio pittore<br />

di corte di paesaggi e boscarecce» e si specializzò nell’esecuzione<br />

di vedute dal vero di medie dimensioni di residenze<br />

reali e di città, di villaggi e siti appartenenti al Regno<br />

di Sardegna. La sua opera, oltre al valore artistico, si rivela<br />

quindi anche di grande importanza documentaria, restituendo<br />

un’ampia serie di «immagini» del territorio piemontese<br />

descritto nei resoconti ottocenteschi di scrittori e viaggiatori.<br />

Tra le sezioni della mostra una è dedicata alle «Delizie<br />

reali», le Residenze sabaude, un’altra alle «situazioni<br />

bellissime» cioè alle vedute di borghi e di città del regno,<br />

una alle «vedute alpine», in particolare del Monte Bianco<br />

di cui si esalta il sublime, e una è infine dedicata alle stampe<br />

e consente il raffronto con incisioni precedenti di artisti<br />

come Sclopis di Borgostura e Bagetti. N.P.<br />

dell’anno. Sarah Cosulich Canarutto miscela<br />

tradizione e innovazione e porta il numero<br />

delle gallerie presenti all’Oval a 172 (53 italiane<br />

e 119 straniere), suddivise nelle tradizionali<br />

quattro sezioni. Fuori dagli spazi della<br />

fiera si svolgono invece due progetti curatoriali:<br />

«It’s Not the End of the World», una<br />

collaborazione tra Artissima e le più importanti<br />

istituzioni torinesi di arte contemporanea,<br />

e «Artissima Lido», programma di progetti<br />

sperimentali in musei e spazi del Quadrilatero<br />

Romano. Cfr. BOX.<br />

Oval Lingotto<br />

dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />

Nizza 294; tel. 011 6644111; 011<br />

19746106; www.lingottofiere.it; www.<br />

artissima.it<br />

5 //<br />

The Human Body<br />

Exhibition<br />

Una mostra sul corpo umano, su come funziona<br />

e come è composto. Con riproduzioni e installazioni<br />

multimediale che svelano ogni segreto<br />

di quella macchina (quasi) perfetta che è<br />

il nostro corpo.<br />

Palaolimpico<br />

fino al 13 gennaio 2013; c.zo Sebastopoli;<br />

tel. 011 6164963<br />

11 //<br />

Bob Wilson.<br />

Ritratti a Palazzo Madama<br />

Con «Ritratti a Palazzo Madama», la residenza<br />

sabauda ospita una selezione dei più celebri<br />

video-ritratti di Robert Wilson, multiforme<br />

protagonista del teatro, dell’opera e dell’arte<br />

contemporanei. Tra i soggetti scelti, esponenti<br />

dello star system come Brad Pitt, Johnny<br />

Depp, Isabella Rossellini, Jeanne Moreau, ma<br />

anche persone comuni e animali (una pantera,<br />

un porcospino ecc.). Cfr. BOX.<br />

Palazzo Madama - Museo Civico<br />

d’Arte Antica<br />

fino al 6 gennaio 2013<br />

5 // mappa: C3<br />

Dante ti amo<br />

Da Aldo Manuzio a Gustav Dorè, da Dalí a Borges:<br />

un excursus sull’opera dantesca attraverso<br />

la collezione privata dell’imprenditore torinese<br />

Livio Ambrogio. Manoscritti, stampe, incunaboli,<br />

volumi illustrati e dipinti. In programma<br />

anche un ciclo di conferenze in collaborazione<br />

con la Società Dante Alighieri che<br />

si svolgeranno tra novembre 2012 e gennaio<br />

2013.<br />

Palazzo Madama - Museo Civico<br />

d’Arte Antica<br />

dal 30 ottobre al 31 gennaio 2013<br />

11 // mappa: C3<br />

It is Not the End<br />

of the World.<br />

Dan Perjovschi<br />

L’artista rumeno Dan Perjovschi (Sibiu, Romania,<br />

1961) presenta una video-installazione e<br />

una nuova serie di disegni realizzati direttamente<br />

sul pavimento della Corte Medievale di Palazzo<br />

Madama, al di sotto del quale, a fare da<br />

sfondo, la presenza di rovine d’epoca romana.<br />

Palazzo Madama - Museo Civico<br />

d’Arte Antica<br />

dal 9 novembre all’8 dicembre<br />

5 // mappa: C3<br />

Arte e industria<br />

<strong>Il</strong> percorso di visita di palazzo madama si arricchisce,<br />

per circa un anno, di una vetrina con<br />

dodici opere della Fabbrica Lenci realizzate da<br />

Mario Sturani, uno degli artisti che hanno lavorato<br />

per la manifattura di ceramiche. Le opere<br />

in mostra provengono da collezioni private<br />

e dalla Fondazione De Fornaris.<br />

Palazzo Madama - Museo Civico<br />

d’Arte Antica<br />

fino al 29 settembre 2013; piazza Castello<br />

1; tel. 011 4433501; www.palazzomadamatorino.it<br />

9 // mappa: C3<br />

Arnaldo Pomodoro.<br />

<strong>Il</strong> teatro scolpito<br />

In mostra, dentro e fuori Palazzo Reale, i lavori<br />

più significativi di Arnaldo Pomodoro in<br />

tema di ricerca scenica e scenografica per il<br />

teatro. «<strong>Il</strong> teatro scolpito», promosso e realizzato<br />

dalla Fondazione Pomodoro, presenta<br />

bozzetti, scenografie, sculture, costumi realizzati<br />

per oltre venti spettacoli tra il 1972 e il<br />

2009. Cfr. BOX.<br />

Palazzo Reale<br />

fino al 25 novembre<br />

5 // mappa: C2<br />

Apertura delle Cucine<br />

Reali e dell’Appartamento<br />

di Madama Felicita<br />

Un tuffo nel passato, quello vero, quello della<br />

quotidianità di reali e inservienti, in uno degli<br />

ambienti dove prendeva corpo la vita di corte.<br />

I cibi, gli alimenti, l’etichetta e le presentazioni,<br />

l’organizzazione del lavoro, e per completare,<br />

le tavole imbandite. La visita si svolge nei sotterranei<br />

dell’ala di levante del Palazzo, sede delle<br />

Cucine Reali.<br />

Palazzo Reale<br />

fino al 9 dicembre; piazzetta Reale 1;<br />

tel. 011 4361455; www.beniarchitettonicipiemonte.it/sbappto/<br />

12 // mappa: C2<br />

I quadri del Re.<br />

Una quadreria<br />

per la Reggia: le raccolte<br />

del Principe Eugenio<br />

In mostra una selezione dei capolavori della<br />

collezione del Principe Eugenio di Savoia, in<br />

attesa del riallestimento della Galleria Sabauda.<br />

Nella Manica Nuova di Palazzo Reale sono<br />

visibili opere di, tra i molti, Jan van Eyck («Le<br />

stimmate di San Francesco»), Guido Reni, Orazio<br />

Gentileschi, Beato Angelico.<br />

Palazzo Reale - Manica Nuova<br />

fino al 13 gennaio 2013; via XX Settembre<br />

33<br />

4 //<br />

Ettore Favini - He He.<br />

The sun behind the clouds<br />

Protagonisti dell’appuntamento al PAV sono<br />

Ettore Favini e He-He, in una doppia personale<br />

a cura di Claudio Cravero. Ispirato all’omonimo<br />

film (2009) per la regia di Tenzing Sonam,<br />

in cui il popolo tibetano, guidato dal Dalai<br />

Lama, lotta contro la Repubblica Popolare<br />

Cinese per la propria indipendenza, il titolo<br />

della mostra fa riferimento a due precisi fenomeni<br />

naturali (il sole e le nuvole) intesi come<br />

corpi di un conflitto.<br />

PAV - Parco d’Arte Vivente<br />

dal 31 ottobre al 13 gennaio 2013; via<br />

Giordano Bruno 31; tel. 011 19505210;<br />

www.parcoartevivente.it<br />

5 // mappa: FM<br />

Freedom not Genius.<br />

Opere dalla collezione<br />

Murderme di Damien Hirst<br />

«Collezionare è come raccogliere oggetti portati<br />

a riva in un posto sulla spiaggia e quel posto<br />

sei tu. Quando poi muori, tutto sarà di nuovo<br />

portato via». Damien Hirst, indagato qui nella<br />

sua veste di collezionista, ma con accenni<br />

anche alle ovvie ricadute sulla sua produzione<br />

artistica, espone parte della propria collezione,<br />

tra cui opere di Auerbach, Bacon, Giacometti,<br />

Mario Merz, Warhol, Banksy, Tracey Emin. La<br />

mostra, a cura di Elena Geuna, prosegue la ricerca<br />

sul collezionismo intrapresa dalla Pinacoteca.<br />

Cfr. BOX.<br />

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli<br />

dal 10 novembre al 10 marzo 2013; via<br />

Nizza 230; tel. 011 0062713; www.pinacoteca-agnelli.it<br />

5 // mappa: FM<br />

Artissima Lido<br />

<strong>Il</strong> progetto off della fiera avviato la scorsa edizione,<br />

dedicato ad artisti giovani, è a cura di<br />

Francesca Bertolotti e Sarah Cosulich Canarutto<br />

e si rinnova rispetto al 2011. Cfr. BOX<br />

Quadrilatero romano<br />

5 // mappa:<br />

Tra norma e forma<br />

Nei locali della biblioteca Arturo Graf della Facoltà<br />

di Lettere e Filosofia, nel Palazzo del Rettorato,<br />

si tiene la mostra dedicata ai disegni di<br />

Franco Purini, docente di Composizione architettonica<br />

e urbana alla Sapienza di Roma. È curata<br />

da Gianni Contessi, docente di Storia contemporanea<br />

all’Ateneo piemontese.<br />

Rettorato Università<br />

fino al 23 novembre; via Verdi 8<br />

3 //<br />

L’arte di fare la differenza<br />

I «vissuti di marginalità e disagio» di ogni artista<br />

coinvolto in questo progetto sono la cifra<br />

distintiva e caratterizzante delle 5 mostre<br />

diffuse realizzate con la collaborazione del<br />

Museo di Antropologia ed Etnografia. Nel dettaglio,<br />

fino al 12 novembre Mirko Dragutinovic,<br />

Virginia Gargano, Enrico Partengo espongono<br />

presso Rizomi Art Brut (c.so Vittorio<br />

Emanuele II 28), e Caterina Cassoni, Ario Dal<br />

Bo, Arianna Uda allo Spazio Bianco (via Saluzzo<br />

23 Bis); fino al 15 novembre Marcello<br />

Corazzi, Giulia Gallo, Isabella Mazzotta da Ingenio<br />

Arte Contemporanea (c.so San Maurizio<br />

14), e Simone Bubbico, Cheikh Diop, Beatrice<br />

Rosso presso nb:notabene (via Bellezia<br />

12A); fino al 20 novembre Michela Depetris,<br />

Daniela Leonardi, Marius Pricina sono al Cecchi<br />

Point Hub Multiculturale (via Cecchi 17).<br />

Sedi varie<br />

dal 19 ottobre al 20 novembre<br />

5 //<br />

MyGeneration<br />

Nuovo appuntamento con il festival dedicato ai<br />

creativi digitali legati al linguaggio dei music<br />

video: proiezioni oltre a laboratori di progettazione<br />

e realizzazione di contenuti audiovisivi e<br />

crossmediali che documentano le attività giovanili<br />

legate alla musica sul territorio cittadino<br />

e piemontese.<br />

Sedi varie<br />

fino all’11 novembre<br />

5 //<br />

Paratissima 2012<br />

La manifestazione parallela ad Artissima giunge<br />

all’ottava edizione: fulcro principale sarà<br />

l’ex MOI, cui si aggiungono nuovi spazi in Borgo<br />

Filadelfia e quelli di San Salvario, riservati<br />

quest’anno a Paratissima Design. Tra i progetti<br />

della rassegna 2012: PORNdemia, dedicato<br />

alla proliferazione dell’erotismo, e Paraschool,<br />

a metà tra didattica e intrattenimento.<br />

Cfr. BOX.<br />

Sedi varie<br />

dal 7 novembre all’11 novembre<br />

5 //<br />

<strong>Torino</strong> Film Festival<br />

Giunge alla 30ma edizione il festival del cinema<br />

di <strong>Torino</strong>, diretto da Gianni Amelio. Nove<br />

giorni di proiezioni, dibattiti e premi dedicati alla<br />

settima arte. <strong>Il</strong> manifesto del <strong>Torino</strong> Film Festival<br />

è opera, quest’anno, di una firma d’eccezione:<br />

Francesco Tullio Altan.<br />

Sedi varie<br />

dal 23 novembre al 1 dicembre<br />

11 //<br />

Turin Photo Festival<br />

<strong>Il</strong> tema della V edizione del festival, a cura di<br />

Mauro Villone e Lidia Urani, è «Ferma un Attimo».<br />

Le opere di più di 30 tra fotografi e<br />

gruppi verranno esposte in diverse location,<br />

tra cui un’ala del Museo Regionale di Scienze<br />

Naturali e locali, studi, negozi e loft. Sono<br />

previsti anche eventi collaterali, come proiezioni,<br />

performance, workshop e letture portfolio.<br />

Novità del festival il Premio Franco Urani<br />

per la fotografia sociale.<br />

Sedi varie<br />

dal 30 ottobre al 30 novembre<br />

11 //<br />

Luci d’artista<br />

A partire dal 3 novembre si riaccendono le Luci<br />

d’Artista in giro per la città. Divenuta ormai<br />

uno dei simboli della <strong>Torino</strong> invernale, la mostra<br />

a cielo aperto, oltre a riproporre le opere<br />

di, tra i vari, Michelangelo Pistoletto, Gilberto<br />

Zorio, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Mario<br />

Merz si dota quest’anno delle nuove installazioni<br />

di due giovani, ma già ben noti, artisti: Valerio<br />

Berruti, con «Ancora una volta», e Martino<br />

Gamper, con «Luci in bici».<br />

Sedi varie<br />

fino al 30 novembre<br />

5 //<br />

Degas. Capolavori<br />

dal Musée d’Orsay<br />

Con la curatela di Xavier Rey, arrivano in Italia<br />

circa 80 opere, tra dipinti, pitture e sculture, di<br />

uno dei maestri dell’Ottocento francese, nella<br />

più importante retrospettiva mai dedicata a Edgar<br />

Degas in Italia. Cfr. BOX.<br />

Società Promotrice delle Belle Arti<br />

fino al 27 gennaio 2013; viale Balsamo<br />

Crivelli 11; tel. 011 6692545<br />

7 // mappa: D7<br />

Print About Me<br />

In esposizione le 20 opere finaliste dell’edizione<br />

2012 del contest dedicato alla grafica<br />

d’arte. In gara lavori eseguiti con le tecniche<br />

della serigrafia, litografia, tipografia, calcografia<br />

e xilografia.<br />

Van Der


13<br />

Le mostre nei musei<br />

© F.COLUZZI<br />

A Miradolo la <strong>Torino</strong> di Spazzapan<br />

Nato nel 1889 a Gradisca d’Isonzo, in provincia<br />

di Gorizia, ma piemontese d’adozione, Luigi<br />

Spazzapan è uno dei protagonisti della pittura<br />

italiana del secolo scorso. A dedicargli un’ampia<br />

retrospettiva è la Fondazione Cosso nel Castello<br />

di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, fino al<br />

24 febbraio. Curato da Francesco Poli, il percorso<br />

mette in luce le principali fasi della ricerca<br />

pittorica di Spazzapan, dall’adesione al movimento<br />

futurista nei primi anni ’20 ai rapporti intercorsi<br />

con il Gruppo dei Sei e con il critico Lionello<br />

Venturi e, ancora, dalla partecipazione alla<br />

XX Biennale di Venezia al geometrismo espressionistico<br />

del dopoguerra, sino alla fase astratto-informale<br />

sperimentata negli ultimi anni della<br />

sua carriera, interrottasi nel 1958, anno della<br />

sua scomparsa. Nel percorso figurano rari lavori<br />

precedenti al 1943, una data cruciale nella<br />

produzione dell’artista, legata al divampare di un<br />

incendio che ne distrusse lo studio e i molti lavori<br />

in esso contenuti. Non manca infine una sezione<br />

dedicata alla fase più matura della sua produzione<br />

quando, distaccatosi dall’ambiente torinese,<br />

sviluppa una poetica intima ed esistenziale,<br />

in cui astrazione e figurazione si fondono<br />

in figure mistiche di santoni ed eremiti. J.D.<br />

Mus in Gamba<br />

L’apertura al pubblico, lo scorso 28 ottobre, del<br />

Castello Gamba di Châtillon, nuova sede espositiva<br />

della regione Val d’Aosta dedicata all’arte<br />

moderna e contemporanea, segna anche<br />

l’inaugurazione delle esposizioni temporanee.<br />

La prima, fino al 20 ottobre 2013 nelle Sale del<br />

Livello C, ha come protagonista Italo Mus<br />

(1892-1967), tra i principali artisti valdostani<br />

del Novecento. Nato a Châtillon, nella prima fase<br />

della sua produzione indaga, sulla scia delle<br />

influenze del tardo Verismo piemontese, il<br />

mondo rurale e montano per poi superare la matrice<br />

realista ottocentesca e approdare a una<br />

visione artistica più moderna, attingendo alle<br />

principali correnti della pittura italiana e francese<br />

del Novecento, da Cézanne al Primitivismo<br />

italiano. La mostra, a cura di Sandra Barberi,<br />

presenta una quarantina di opere esemplificative<br />

del percorso evolutivo di Mus, arrivando a<br />

toccare le opere più tarde, popolate da soggetti<br />

nuovi e da suggestioni più visionarie ed eteree.<br />

È presente anche una sezione riservata alle<br />

opere ottenute con la tecnica del monotipo,<br />

largamente utilizzata da Mus soprattutto negli<br />

anni Cinquanta. N.P.<br />

Luigi Spazzapan, «Raggi e corone circolari<br />

(composizione geometrica n.2)», 1946<br />

Dall’alto, una veduta del Castello Gamba;<br />

Mario Schifano, «Orizzontale», 1988; Italo Mus,<br />

«Natura morta»<br />

dal 30 novembre al 2 dicembre; tel. 347<br />

4112008; www.printaboutme.it<br />

5 //<br />

Moncalieri<br />

Vita al Castello<br />

«Difesa, loisir, politica e presidio nell’appartamento<br />

della Principessa Maria Letizia» è la mostra<br />

con cui si è celebrata la riapertura al pubblico<br />

del Castello di Moncalieri per «riavviarne<br />

l’interesse culturale per favorire il processo<br />

di valorizzazione e fruizione pubblica».<br />

Castello<br />

fino al 31 dicembre; via del Castello 2;<br />

tel. 011 6402883; www.beniarchitettonicipiemonte.it<br />

12 //<br />

Fonderie Limone.<br />

Una storia<br />

dell’imprenditoria<br />

piemontese 1921-2011:<br />

90 anni di industria e arte<br />

Organizzata dall’associazione culturale Golfart<br />

la mostra «Fonderie Limone, 90 anni tra industria<br />

e arte. Una storia dell’imprenditoria Piemontese.<br />

Le sculture in bronzo di Ezio Gribaudo»<br />

è curata da Gianfranco Schialvino e Pegi<br />

Limone. Un viaggio che ripercorre l’avventura<br />

iniziata da Giuseppe Limone fino e oltre la collaborazione<br />

con Ezio Gribaudo, che alle Fonderie<br />

ha realizzato alcune delle sue più importanti<br />

sculture.<br />

Fonderie Limone<br />

dall’11 ottobre al 13 gennaio 2013; via<br />

Pastrengo 88; tel. 011 6401206<br />

12 //<br />

Rivoli<br />

Oltre il muro/Beyond<br />

The Wall. <strong>Il</strong> patrimonio<br />

del Museo tra progetti,<br />

percorsi speciali e ultime<br />

acquisizioni<br />

Una rilettura, a cura della direttrice Beatrice<br />

Merz, della collezione del Museo, ma anche uno<br />

sguardo sulle ultime acquisizioni e sul concetto<br />

stesso di museo nella società contemporanea.<br />

Tra i percorsi di analisi che si intrecciano,<br />

nell’ambito del riallestimento della collezione<br />

viene proposto «Viaggio intorno alla mia camera»<br />

progetto speciale di Marzia Migliora.<br />

Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />

Contemporanea<br />

fino al 30 novembre; piazza Mafalda di<br />

Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />

5 //<br />

Marzia Migliora.<br />

Viaggio intorno<br />

alla mia camera<br />

Le poltrone dei visitatori a dialogare con le opere<br />

del Museo: questo l’intento artistico del progetto<br />

di Marzia Migliora, inserito nella mostra<br />

«Oltre il muro». Cfr. BOX.<br />

Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />

Contemporanea<br />

fino al 30 novembre; piazza Mafalda di<br />

Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />

5 //<br />

La storia che non ho<br />

vissuto (testimone<br />

indiretto)<br />

Ideata e curata da Marcella Beccaria, la mostra<br />

indaga il rapporto fra sette giovani artisti italiani<br />

e alcuni momenti significativi e drammatici<br />

della storia nazionale. Francesco Arena, Rossella<br />

Biscotti, Patrizio Di Massimo, Flavio Favelli,<br />

Eva Frapiccini, goldiechiari e Seb Patane<br />

presentano opere create ad hoc o del loro passato<br />

che dialogano e interpretano eventi a cui<br />

non hanno assistito, come le stragi degli anni<br />

di piombo. Al Castello, fino al 17 novembre,<br />

anche una rassegna di incontri collaterali sui<br />

temi della mostra, in collaborazione con «La<br />

storia siamo noi», della Rai.<br />

Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />

Contemporanea<br />

fino al 18 novembre; piazza Mafalda di<br />

Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />

5 //<br />

It is Not the End<br />

of the World.<br />

Paola Pivi.<br />

Tulkus 1880 to 2018<br />

«Tulkus 1880 to 2018» di Paola Pivi è stato<br />

«un lavoro colossale, che ha impegnato per tre<br />

anni un team di esperti a livello internazionale<br />

nella ricerca, raccolta e catalogazione di migliaia<br />

di immagini che raccontano la diaspora tibetana».<br />

Oltre 1000 ritratti di tulku (figura religiosa<br />

del Buddhismo tibetano, ritenuta la reincarnazione<br />

di altri influenti maestri), un primo<br />

vero tentativo di censimento dei tulku di tutte<br />

le scuole buddiste tibetane, fatti interagire dalla<br />

mano dell’artista.<br />

Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />

Contemporanea<br />

dal 9 all’11 novembre; piazza Mafalda<br />

di Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />

5 //<br />

Venaria<br />

I quadri del Re.<br />

Una quadreria<br />

per la Reggia: le raccolte<br />

del Principe Eugenio<br />

Parte delle opere della Galleria Sabauda, con<br />

alcuni capolavori raccolti dal principe Eugenio<br />

di Savoia, temporaneamente ospitate alla Reggia<br />

in attesa del riallestimento della collezione.<br />

Cfr. BOX.<br />

Reggia di Venaria Reale<br />

fino al 13 gennaio 2013; via Mensa 34;<br />

tel. 011 4992333; www.lavenariareale.it<br />

4 //<br />

Fabergé alla Venaria.<br />

<strong>Il</strong> gioielliere degli ultimi Zar<br />

Una selezione delle uova più celebri al mondo,<br />

da una collezione russa, insieme ad altri oggetti<br />

di rara preziosità. Cfr. BOX.<br />

Reggia di Venaria Reale<br />

fino al 9 novembre; via Mensa 34; tel.<br />

011 4992333; www.lavenariareale.it<br />

9 //<br />

La reggia sull’acqua.<br />

La peota dei Savoia<br />

La peota reale è l’imbarcazione voluta dai Savoia<br />

e realizzata dai maestri veneziani. Una vera<br />

reggia galleggiante, restaurata e presentata<br />

per la prima volta al pubblico. Cfr. BOX.<br />

Reggia di Venaria Reale<br />

fino al 31 dicembre; via Mensa 34; tel.<br />

011 4992333; www.lavenariareale.it<br />

11 //<br />

Nelle sedi<br />

private<br />

Enrico Tealdi.<br />

Fata Morgana.<br />

La temperatura dei sensi<br />

Personale di Enrico Tealdi che prende spunto<br />

dal mito celtico della Fata Morgana e dal relativo<br />

fenomeno ottico, comune nelle regioni polari<br />

o desertiche, che distorce gli oggetti tanto<br />

da renderli irriconoscibili. Così, le opere suggeriscono<br />

presenze sospese nel momento delicatissimo<br />

dell’incontro o della separazione.<br />

41artecontemporanea Spazio Studio<br />

dal 10 novembre al 30 novembre<br />

5 //<br />

Fino alla fine del mondo<br />

Mostra collettiva in cui sono presentate opere<br />

di piccolo formato nelle quali gli artisti indagano<br />

il tema della fine del mondo. Fra gli altri sono<br />

presenti Salvatore Astore, Valerio Berruti,<br />

Luigi Mainolfi, Enrico Tealdi, Saverio Todaro.<br />

41artecontemporanea Spazio Studio<br />

dal 6 dicembre al 21 dicembre; via<br />

Principe Tommaso 27/a/bis; tel. 335<br />

6095687; www.41artecontemporanea.com<br />

5 //<br />

Zhenmushou, fantastiche<br />

creature<br />

Gli zhenmushou sono animali fantastici realizzati<br />

in terracotta che, durante la dinastia Tang<br />

(618-907), venivano prodotti in Cina con funzione<br />

apotropaica. La galleria Ajassa propone<br />

un’esposizione in cui viene presentata una collezione<br />

unica nel suo genere.<br />

Ajassa<br />

dal 30 novembre al 23 dicembre; corso<br />

Moncalieri 234; tel. 011 6615252;<br />

www.ajassa.com<br />

4 // mappa: FM<br />

Adeela Suleman.<br />

I had no choice<br />

but to hear you<br />

«I had no choice but to hear you» è il titolo della<br />

mostra dedicata all’artista pakistana. La Suleman<br />

coglie tutte le contraddizioni del suo<br />

Paese, muovendosi fra tradizione e ansia del<br />

futuro, miseria e proliferazione delle armi nucleari.<br />

Cfr. BOX.<br />

Alberto Peola Arte Contemporanea<br />

fino al 30 novembre<br />

5 // mappa: D4<br />

La scuola di Düsseldorf<br />

Alberto Peola propone una ricognizione sul<br />

movimento artistico tedesco di avanguardia fotografica<br />

nato nel 1976 presso la Kunstakademie<br />

di Düsseldorf. In mostra opere di Bernd e<br />

Hilla Becher (fondatori del gruppo), Candida<br />

Höfer, Elger Esser, Thomas Struth, Andreas<br />

Gursky e Thomas Ruff.<br />

Alberto Peola Arte Contemporanea<br />

dal 4 dicembre al 15 febbraio 2013; via<br />

della Rocca 29; tel. 011 8124460;<br />

www.albertopeola.com<br />

5 // mappa: D4<br />

The crew<br />

Una collettiva dedicata a 4 artisti della galleria:<br />

dal culto di nuovi miti (Luis Vidal, Barcellona,<br />

1970), all’artificiale che si sostituisce al naturale<br />

(Kalle Kataila, Helsinki, 1978), dall’esperienza<br />

che assume il medesimo valore della sua<br />

riproduzione (Nathan Sinai Rayman, San Francisco,<br />

1981) al mistero della creazione che si<br />

risolve dentro una fucina scientifica (Tanja Boukal,<br />

Vienna, 1976).<br />

Alessandro Marena Project<br />

fino al 30 novembre; via Della Rocca 19;<br />

tel. 345 9111989; www.alessandromarenaproject.com<br />

5 //<br />

Adriano Parisot<br />

Una retrospettiva nel centenario della nascita di<br />

uno degli esponenti del Mac, Movimento Arte<br />

Concreta. Le opere sono relative al periodo<br />

1956-1990<br />

Arteregina Galleria d’Arte Moderna<br />

e Contemporanea<br />

fino al 15 dicembre; via Luigi Cibrario<br />

14/i; tel. 011 4270969; www.arteregina.it<br />

5 // mappa: FM<br />

Six Coups Des Dès<br />

A cura della Fondazione per l’Arte Moderna e<br />

Contemporanea CRT il progetto «Res.ò Meet<br />

Up» presenta le opere di 6 giovani artisti allestite<br />

all’interno di una mostra visibile negli spazi<br />

di Barriera.<br />

Barriera<br />

dal 12 novembre al 15 dicembre; via<br />

Crescentino 25; tel. 011 2876485;<br />

www.associazionebarriera.com<br />

5 //<br />

Lucio Fontana.<br />

Disegni<br />

Non solo «tagli» e «buchi». Una delle direttrici<br />

di analisi, forse la principale, della mostra<br />

presso La Bottega di San Luca che presenta 33<br />

disegni e 2 tele di Lucio Fontana realizzati tra il<br />

1930 e il 1967, è proprio quella di allargare la<br />

prospettiva su un artista poliedrico che ha sperimentato<br />

tecniche e materiali in maniera più<br />

innovativa e «importante» di quanto sia noto.<br />

Benappi - La Bottega di San Luca<br />

dal 22 novembre al 19 gennaio 2013; via<br />

Andrea Doria 10; tel. 011 883262;<br />

www.labottegadisanluca.it<br />

5 // mappa: D4<br />

Paolo Piscitelli<br />

«The Broken Places / 2», curata da Carlo Fossati,<br />

è la terza personale di Paolo Piscitelli per<br />

e/static e propone lavori recenti e inediti, realizzati<br />

dall’artista negli USA, dove risiede dal<br />

2006.<br />

blank


Le mostre nelle gallerie<br />

14<br />

fino al 15 dicembre; via Reggio 27<br />

5 // mappa: D4<br />

Sub Urb Art 2 - arte<br />

urbana in subbuglio<br />

<strong>Il</strong> Bunker, spazio in Barriera di Milano riqualificato<br />

come centro di aggregazione culturale<br />

e sociale votato all’arte, ospita una mostra<br />

curata da Urbe, con alcuni esponenti di street<br />

art e di light painting: dall’Italia AK, Weed,<br />

Hal0hal0, Mattia Lullini, Dem, 108, Pixel Pancho,<br />

Andreco, Zorkmade; dalla Spagna Gola+Kenor+H101,<br />

Btoy+Uriginal; e ancora Nespoon<br />

(Polonia), Rim (Brasile), Phlegm (Gran<br />

Bretagna), Dome (Germania).<br />

Bunker<br />

Fino all’11 novembre; Via Paganini<br />

0/200<br />

5 //<br />

Un’Altra Storia 2.<br />

Arte Italiana<br />

1980-1990<br />

Organizzato dal Mau e curato da Edoardo Di<br />

Mauro, torna l’appuntamento con la collettiva<br />

di «Un’altra storia». Tra gli artisti in mostra<br />

Aldo Damioli, Filippo di Sambuy, Omar<br />

Galliani.<br />

CCC-T Ex Birrificio Metzger Centro<br />

di Cultura Contemporanea <strong>Torino</strong><br />

fino al 3 novembre; via Pinelli 63/a; tel.<br />

335 6398351<br />

5 //<br />

Niklas Goldbach<br />

In collaborazione con la Galleria Bianconi di<br />

Milano, il Centro Videoinsight diretto da Rebecca<br />

Russo negli ambienti di una ex fabbrica<br />

d’inchiostro ottocentesca, ospita il progetto<br />

video di Niklas Goldbach, artista tedesco di<br />

stanza a Berlino, curato da Julia Draganovi e<br />

Claudia Löffelholz.<br />

Centro Videoinsight<br />

dal 11 novembre al 21 dicembre; via Ferdinando<br />

Bonsignore, 7; tel. info@videoinsight.it<br />

5 //<br />

Young at Art(issima)<br />

Una selezione di giovani artisti vincitori del<br />

concorso Young Art indetto da Maca, Museo<br />

d’Arte Contemporanea Acri in provincia di Cosenza.<br />

La mostra è curata da Andrea Rodi e<br />

Massimo Garofalo.<br />

Claudio Bottello Contemporary<br />

dal 7 novembre al 23 novembre; via Bogino<br />

17h; tel. 011 7631050; www.claudiobottello.com<br />

5 // mappa: C3<br />

Kianoosh Motallebi<br />

«Where is Your God Now?» è il titolo di questa<br />

mostra a cura di Sara De Chiara e Matteo<br />

Consonni, che porta l’artista di Liverpool per la<br />

prima volta in Italia. Attraverso la decontestualizzazione<br />

di oggetti di uso comune e la manipolazione<br />

delle informazioni che essi veicolano<br />

Motallebi indaga la natura transitoria e immateriale<br />

della conoscenza.<br />

Cripta 747<br />

dal 9 novembre al 7 gennaio 2013; galleria<br />

Umberto I interno 29; tel. 349<br />

1840367<br />

5 //<br />

Giorgia Oldano.<br />

Born to be wild<br />

Giorgia Oldano, le cui tele in mostra vogliono<br />

richiamare l’attenzione su uno scenario sempre<br />

più a rischio di scomparsa, tenta di dare voce<br />

a una natura che, per definizione, non ne ha,<br />

ma che, attraverso colori, suoni, gesti, è dirompente:<br />

«grida» quanto e forse più degli umani.<br />

Dieffe Arte Contemporanea<br />

fino al 24 novembre; via Porta Palatina<br />

9; tel. 011 4362372; www.galleriadieffe.com<br />

5 // mappa: C2<br />

Nicola Bolaffi<br />

Dopo le tappe nelle sedi di Tel Aviv e Roma della<br />

galleria, «Gesto e materia», la personale di<br />

Nicola Bolaffi approda nel capoluogo piemontese.<br />

Le opere sono il frutto della ricerca più recente<br />

dell’artista che vive e lavora a <strong>Torino</strong>, in<br />

cui forme geometriche, colori violenti e materiali<br />

non convenzionali si mixano per un risultato<br />

solo apparentemente «razionale».<br />

Ermanno Tedeschi Gallery<br />

fino al 25 novembre; via Ignazio Giulio<br />

6; tel. 011 4369917; www.etgallery.it<br />

5 // mappa: B2<br />

Vestire Creare<br />

Apparire Fotografare<br />

Nello spazio espositivo della sede di <strong>Torino</strong> una<br />

mostra dedicata a tre grandi fotografi italiani del<br />

dopoguerra, Ugo Mulas, Alfa Castaldi e Pasquale<br />

De Antonis, e al loro rapporto con un fenomeno<br />

costitutivo dell’immagine dell’Italia nel<br />

mondo: la moda.<br />

Ersel<br />

fino al 21 dicembre; piazza Solferino 11;<br />

tel. 011 5520294; www.ersel.it<br />

13 //<br />

Aldo Damioli<br />

La personale «Generi e rigeneri» sottolinea il<br />

rapporto di Damioli con il tessuto urbano, ritratto<br />

in maniera nitida e pulita, con l’aggiunta,<br />

però, questa volta, dei suoi possibili abitanti:<br />

figure umane dall’aspetto non reale e neanche<br />

non realistico, quanto piuttosto «verosimile».<br />

Eventinove artecontemporanea<br />

dal 22 novembre al 24 dicembre; via della<br />

Rocca 36; tel. 011 8390013;<br />

www.eventinove.it<br />

5 // mappa: D4<br />

Labirinti<br />

Chiara Turin racconta: «Disegno labirinti per<br />

istinto, perché è ciò che mi viene più naturale<br />

fare fin da quando ero bambina. Credo sia<br />

in qualche modo la rappresentazione dei miei<br />

pensieri, della confusione, del mio modo di<br />

vedere (o non vedere) la realtà o di sfuggire a<br />

essa, di nascondermi in un mondo in cui le<br />

cose vanno davvero come voglio che vadano».<br />

A cura di Serena Tabacco.<br />

FATTORE K<br />

fino al 25 novembre; via Cesare Balbo<br />

10d<br />

5 // mappa:<br />

Claudio Acchiardi<br />

Dopo essere stato presente nella mostra «Ex<br />

indumentis - Reliquie d’artista» nel 2010, Claudio<br />

Acchiardi, nato a <strong>Torino</strong> nel 1955, torna alla<br />

galleria Fogliato come protagonista di una<br />

personale.<br />

Fogliato<br />

dal 9 novembre al 1 dicembre; via Mazzini<br />

9; tel. 011 887733; www.galleriafogliatotorino.com<br />

5 // mappa: C5<br />

Francesco Vezzoli<br />

Nato dalla collaborazione tra Francesco Vezzoli<br />

e Pablo Bronstein il progetto inedito in<br />

mostra alla Fetta di Polenta di Noero vede i<br />

due artisti in dialogo fra di loro, prendendo<br />

però come riferimento Giorgio De Chirico e la<br />

sua arte. Cfr. BOX.<br />

Franco Noero<br />

fino al 30 novembre; via Giulia di Barolo<br />

16 D; tel. 011 882208; www.franconoero.com<br />

5 // mappa: E2<br />

Sarmento psicologo<br />

«Leporello», videoinstallazione di Julião Sarmento, 2010<br />

Portoghese, classe 1948, formazione presso l’Escola<br />

Superior de Belas Artes di Lisbona, Julião Sarmento è il<br />

protagonista della personale in corso da Giorgio Persano<br />

dal 10 novembre al 9 febbraio. Al centro del percorso è la<br />

videoinstallazione multicanale «Leporello», volta a indagare<br />

il limite che separa l’arte dalla pornografia. Quattro pornostar<br />

sono protagoniste di quattro narrazioni simultanee<br />

che mettono in discussione il significato di parole come<br />

sesso, amore e violenza, attraverso immagini tratte da<br />

internet. La mostra include inoltre una scultura e una serie<br />

di fotografie incentrate sulla figura femminile e sulle dinamiche<br />

del desiderio. Si tratta di frammenti di fotografia,<br />

testi e immagini grafiche, parzialmente celati da strati di<br />

colori acrilici, che mettono in atto meccanismi di transfer,<br />

cancellazione e censura. <strong>Il</strong> corpo della donna, da sempre<br />

al centro del lavoro di Julião Sarmento, viene dunque frammentato<br />

in molteplici punti di vista e in inquadrature parziali.<br />

È un espediente stilistico teso a documentare, in ultima<br />

analisi, le pratiche di costruzione delle relazioni interpersonali<br />

e gli aspetti psicologici che innescano il desiderio<br />

e la pratica del voyeurismo. J.D.<br />

COURTESY: GALLERIA GIORGIO PERSANO<br />

L’arte di esorcizzare la paura<br />

Da Peola una serie di opere di Adeela Suleman<br />

3 COURTESY ALBERTO PEOLA, TORINO<br />

Pachistana, classe 1970, Adeela Suleman<br />

presenta il suo nuovo ciclo di opere «I had<br />

no choice but to hear you» da Alberto Peola,<br />

fino al 30 novembre. L’arte è per Suleman<br />

uno strumento per<br />

esorcizzare le paure di<br />

chi, come lei, vive in un<br />

Paese in cui il possesso<br />

delle armi atomiche si lega<br />

a un contesto di rapida e violenta<br />

trasformazione economica,<br />

sociale, politica e religiosa. Al centro<br />

dell’esposizione vi è una<br />

serie di bassorilievi in acciaio<br />

lavorati secondo<br />

l’antica tradizione islamica<br />

della filigrana. I decori<br />

prendono<br />

forma<br />

dal sinuoso<br />

intersecarsi<br />

di figure<br />

armoniche, messe<br />

in scena con un’elegante<br />

visione simmetrica. Dietro<br />

tali immagini si celano, però,<br />

significati di morte e distruzione.<br />

I pavoni, icona di<br />

bellezza, diventano messaggeri<br />

di sventura, i pappagalli,<br />

silenti testimoni di<br />

tragedie quotidiane, i serpenti,<br />

portatori di pericolo<br />

e i fiori, le foglie e i rami attorcigliati,<br />

simbolo di una<br />

prigionia impenetrabile. Le<br />

lastre di acciaio, a forma di<br />

totem, barelle e angeli caduti,<br />

accolgono dunque<br />

elementi mitologici insieme<br />

al dolore delle cronache<br />

di guerra, costituendo il filo<br />

che lega la vita alla morte,<br />

la sofferenza alla speranza.<br />

Dal 6 dicembre, infine,<br />

la galleria ospiterà una<br />

collettiva del gruppo di<br />

Düsseldorf, con opere di<br />

artisti quali Candida Höfer,<br />

Thomas Struth, Elger Esser<br />

e i Becher.<br />

Jenny Dogliani<br />

Due opere di Adeela Suleman:<br />

in alto, «Falling down-1»; a<br />

sinistra, «Prying in her richly<br />

decorated room II»


15<br />

Le mostre nelle gallerie<br />

A Vezzoli l’ultima fetta<br />

Francesco Vezzoli, «Pablo Bronstein con Giorgio de Chirico»,<br />

Galleria Franco Noero , 10 novembre 2012 - 15 gennaio 2013<br />

È Francesco Vezzoli, insieme a Pablo Bronstein, a chiudere l’avventura<br />

espositiva di Franco Noero nella Fetta di Polenta, con<br />

un progetto inedito in corso dal 10 novembre al 20 dicembre.<br />

La celebre galleria torinese si è trasferita nella «Casa Scaccabarozzi»<br />

nel 2008, per dare avvio a un’interessante e inedita<br />

stagione espositiva, invitando gli artisti, di volta in volta, a relazionarsi<br />

con uno spazio molto particolare, quello dell’improbabile<br />

architettura realizzata per scommessa da Alessandro Antonelli<br />

nel 1840. Bronstein e Vezzoli si sono ispirati a Giorgio<br />

de Chirico, ai suoi paesaggi, alle sue architetture e al suo concetto<br />

straniante di storia e hanno invitato idealmente il padre<br />

della pittura metafisica a partecipare alla mostra con un dipinto<br />

esposto nello spazio site specific di piazza Santa Giulia 5.<br />

Rielaborando una versione del 1924 di «Piazza Italia», Vezzoli<br />

trasforma il piano terreno della Fetta di Polenta in uno spazio<br />

metafisico, attraverso l’esecuzione di un grande trompe l’oeil,<br />

dove il monumento centrale è sostituito da una scultura in bronzo<br />

con il volto di Sofia Loren. La stessa immagine è riproposta,<br />

inoltre, in un’opera a ricamo. L’artista inglese presenta, invece,<br />

una performance dal 10 al 18 novembre, inscenando un monumento<br />

vivente ispirato alla tomba di Riccardo Cuor di Leone,<br />

nella stessa sala dov’è esposta l’opera di De Chirico.<br />

Piero Fogliati<br />

Parallelamente alla presenza di Fogliati ad Artissima,<br />

nella sezione Back to the future, la galleria<br />

Gagliardi approfondisce, con una serie di<br />

opere datate anni ’60/’70 la ricerca tra arte, tecnologia<br />

e percezione, in senso ampio, dell’artista<br />

nato a Canelli nel 1930.<br />

Gagliardi Art System<br />

dal 10 novembre al 22 dicembre; via<br />

Cervino 16; tel. 011 19700031; www.gasart.it<br />

5 // mappa: A5<br />

Francesco Tabusso<br />

Retrospettiva con una ventina di dipinti della<br />

produzione che va dal 1960 al 1990 circa, tra<br />

cui «Grunewald dipinge la Crocefissione», olio<br />

della serie dedicata a uno dei più importanti pittori<br />

tedeschi del 1500.<br />

Galleria Accademia<br />

dal 27 ottobre al 17 novembre; via Accademia<br />

Albertina 3/e; tel. 011 885408;<br />

www.galleria-accademia.com<br />

5 // mappa: D3<br />

Waterboarding<br />

Claudio Pieroni riflette sulla pratica divenuta<br />

celebre negli ultimi anni quale strumento per<br />

interrogatori e torture. Una serie di gigantografie<br />

di nudi femminili su tela, dove cornici e oggetti<br />

appesi fanno da contorno ma suggeriscono<br />

ulteriori associazioni, scandaglia il confine<br />

tra sensualità e morte.<br />

Galleria Allegretti Contemporanea<br />

dal 10 novembre al 25 novembre; palazzo<br />

Bertalazone di San Fermo, via San<br />

Francesco d’Assisi 14; tel. 011<br />

5069646; www.allegretticontemporanea.it<br />

5 // mappa: B3<br />

Proposte 2012<br />

Nuovo appuntamento con la consueta mostra<br />

annuale «Proposte» della Galleria. Cfr. BOX<br />

Galleria Aversa<br />

dall’8 novembre al 1 dicembre; via Carlo<br />

Alberto 24; tel. 011 532662; www.galleria-aversa.it<br />

5 // mappa: C4<br />

Pietro Gilardi.<br />

Supernatura.<br />

Paesaggi litici<br />

Trenta opere di Piero Gilardi (<strong>Torino</strong>, 1942) sul<br />

tema della natura, la cui voce «diretta, sincera,<br />

amica e nemica dell’uomo», si declina in<br />

molteplici elementi - mare, montagna, alberi,<br />

acqua, pietre... - colti nelle diverse stagioni<br />

dell’anno.<br />

Galleria Biasutti & Biasutti<br />

fino al 17 novembre; via Bonafous 7/L;<br />

tel. 011 8173511; www.biasuttiebiasutti.com<br />

5 // mappa: E4<br />

Carol Rama<br />

«Di quadro in quadro» illustra l’attività dell’artista<br />

dalla fine degli anni Trenta fino al 2003. La<br />

maggior parte delle opere in mostra viene esposta<br />

per la prima volta. Cfr. BOX.<br />

Galleria Carlina<br />

dal 17 novembre al 19 gennaio 2013;<br />

piazza Carlo Emanuele II 17/a; tel. 011<br />

8173344; www.galleriacarlina.it<br />

5 // mappa: C3<br />

Colori e forme<br />

di Mario Molinari<br />

Mostra di sculture, pittosculture e grafica di<br />

Mario Molinari (1930-2000), tra i fondatori, negli<br />

anni Sessanta a <strong>Torino</strong>, del gruppo surrealista<br />

Surfanta e attivamente impegnato nell’ultimo<br />

periodo di attività a portare la scultura negli<br />

spazi pubblici, in mezzo alla gente.<br />

Galleria Circosta<br />

dal 15 novembre al 19 gennaio 2013; via<br />

dell’Arcivescovado 9/18; tel. 011<br />

5788238; www.galleriacircosta.it<br />

5 //<br />

Saverio Polloni<br />

La mostra numero 400 della galleria Davico è<br />

dedicata ai «Felidae» dell’artista milanese, madrileno<br />

di adozione. Una sorta di «realismo<br />

concettuale» in cui i ritratti degli animali solcano<br />

il confine tra realtà e surrealismo.<br />

Galleria Davico<br />

fino al 17 novembre; galleria Subalpina<br />

30; tel. 011 5629152; www.galleriadavico.it<br />

5 // mappa: C3<br />

Nella Marchesini.<br />

Una storia familiare<br />

La terza mostra che la Galleria Del Ponte dedica<br />

a Nella Marchesini (1901-1953) è «Una storia<br />

familiare», a cura di Emanuela Genesio e<br />

Anna Malvano. Si tratta di un numero notevole<br />

di lavori inediti (o almeno non esposti post<br />

mortem), attraverso i quali vengono indagati i<br />

rapporti di Nella con la famiglia attraverso pittura<br />

e scrittura.<br />

Galleria Del Ponte<br />

fino al 17 novembre; corso Moncalieri<br />

<strong>Il</strong> sublime dei mass-media<br />

Mario Schifano, «Bob Dylan»<br />

<strong>Il</strong> rapporto tra immagine dipinta e fotografata è al centro della<br />

mostra «Mario Schifano: 10X15», nella galleria In-Arco<br />

dal 10 novembre al 9 febbraio. Nato in Libia nel 1934, Mario<br />

Schifano si trasferisce a Roma nell’immediato secondo<br />

dopoguerra, dove debutta nell’ambito della pittura informale.<br />

Nel decennio successivo inizia a utilizzare l’arte come strumento<br />

di critica del mondo dei consumi, diventando una figura<br />

di riferimento per le rivoluzioni culturali e artistiche degli<br />

anni ’70. <strong>Il</strong> percorso della mostra propone un’importante<br />

selezione di fotografie degli anni ’70-80, ritoccate a mano<br />

dall’artista. Circondato da videocamere, macchine fotografiche<br />

e televisori, contemporaneamente accesi giorno e<br />

notte, Mario Schifano monitorava il mondo analogico per catturare<br />

brandelli di realtà e trasfigurarli grazie al linguaggio<br />

pittorico. Eleganti immagini di elementi architettonici, paesaggi<br />

e star internazionali, come Bob Dylan, vengono qui rielaborate<br />

con colori a smalto lucidi e brillanti. Si tratta di campiture<br />

cromatiche stese con un gesto tra il pop e l’informale,<br />

capace di strappare i soggetti dal mondo fittizio e virtuale<br />

dei mass-media, per catapultarli in un mondo concreto e<br />

sublime al tempo stesso. J.D.


Le mostre nelle gallerie<br />

Fryer e la magia della scienza<br />

Sospesa tra un cabinet delle<br />

curiosità del Rinascimento<br />

e un circo itinerante<br />

del XIX secolo, l’ultima<br />

serie di opere di<br />

Paul Fryer arriva da<br />

Guido Costa Projects,<br />

dal 10 novembre<br />

a fine gennaio. Intitolata<br />

«Square circle<br />

star cross waves»,<br />

la rassegna presenta<br />

tre installazioni, due<br />

delle quali inedite. Ad<br />

accogliere il visitatore<br />

Paul Fryer, «A Way Of Seeing», part.<br />

è una donna in grandezza naturale, realizzata in cera e sospesa<br />

a 40 cm da terra su una porzione di pavimento in parquet<br />

che appare strappato. L’aspetto prodigioso della levitazione<br />

si lega qui a una resa scultorea profondamente iperrealistica.<br />

Accanto a tale opera figura una misteriosa macchina<br />

ottica, capace di produrre immagini coloratissime e geometriche,<br />

apparentemente inspiegabili. Artista, illusionista e<br />

scienziato, Paul Fryer produce oggetti magici, dove la ricerca<br />

estetica si fonde con la messa a punto di trucchi e meccanismi<br />

perfettamente funzionanti. Attratto dall’idea di un<br />

universo dominato dalla luce e dall’elettricità, Paul Fryer opera,<br />

dunque, in un territorio ibrido tra arte e scienza.<br />

Incisioni dal XV<br />

al XVIII secolo<br />

L’appuntamento autunnale della Galleria Salala<br />

GALLERIA AVERSA<br />

inaugura la nuova sede, sita nel cortile nobiliare di<br />

Palazzo Luserna - Rorengo di Rorà in via Cavour 13,<br />

con la consueta mostra autunnale<br />

PROPOSTE 2012<br />

“Maestri dell’800 italiano”<br />

A. Pasini: «Costantinopoli»<br />

Tel: 011 532662 E-mail: info@galleria-aversa.it<br />

www.galleria-aversa.it<br />

Carol Rama: rabbia e vitalità<br />

Una retrospettiva completa alla Galleria Carlina<br />

A cinque anni di distanza, Carol Rama torna nella Galleria<br />

Carlina con la retrospettiva «Di quadro in quadro»,<br />

dal 16 novembre al 19 gennaio. <strong>Il</strong> percorso presenta una<br />

serie di opere che l’artista torinese ha realizzato nell’arco<br />

dell’intera carriera, alcune delle quali sono esposte al pubblico<br />

per la prima volta. L’excursus cronologico si apre<br />

con una tavola di grandi dimensioni di fine anni ’30 e<br />

si chiude con un autoritratto realizzato per il gallerista<br />

Giancarlo Salzano nel 2003, anno in cui l’artista vince il<br />

Leone d’oro alla carriera, alla 50ma Biennale di Venezia.<br />

L’intera produzione di Carol Rama è caratterizzata da<br />

un’evoluzione continua e straordinaria, frutto di un’instancabile<br />

sperimentazione e di una vita segnata dal suicidio<br />

del padre e dalla nevrosi della madre. Negli anni ’50, con<br />

una pittura erotica e violenta, l’artista torinese aderisce al<br />

Movimento dell’Arte Concreta, per cedere, dieci anni più<br />

tardi, al fascino materico delle manipolazioni più informali.<br />

È la stagione dei bricolages, opere in cui occhi di vetro,<br />

denti e artigli animali si mescolano a segni e interventi cromatici<br />

carichi di rabbia e vitalità. Negli anni ’70 fanno invece<br />

la loro comparsa le gomme di bicicletta, utilizzate alla<br />

stregua di pelle e carne viva, in installazioni dedicate al<br />

corpo e alla sessualità. A documentare gli anni ’80 e ’90 vi<br />

sono, infine, dipinti come «Malelingue» e collage a tecnica<br />

mista come «Mucca pazza»,<br />

composizioni ironiche<br />

ed equilibrate in grado di<br />

sintetizzare un’instancabile<br />

ricerca artistica ed esistenziale.<br />

Jenny Dogliani<br />

Carol Rama, «La mucca pazza»,<br />

1999 e «Composizione Ap 314»,<br />

1952<br />

3; tel. 011 8193233; www.galleriadelponte.it<br />

5 // mappa: E4<br />

Henri Matisse<br />

Nel 1947 Matisse e l’editore Teriade realizzano<br />

la cartella «Jazz» e tre anni dopo un numero<br />

speciale della rivista «Verve»: Dernières œuvres<br />

de Matisse. Entrambe con litografie tratte<br />

dai papier gouache-découpé, di cui il pittore,<br />

ormai vecchio, preparò le matrici che vennero<br />

poi stamapate da Fernand Mourlot. La mostra<br />

si intitola «Matisse. L’artista che cantava i colori.<br />

Le ultime opere 1947-1954».<br />

Galleria Elena Salamon<br />

dal 16 novembre al 29 dicembre; via<br />

Torquato Tasso 11; tel. 011 7652619;<br />

www.elenasalamon.com<br />

5 // mappa: C2<br />

What is Love?<br />

La mostra è dedicata ai lavori di Natalya Laskis,<br />

tra le più promettenti artiste della scena statunitense,<br />

e di Miami in particolare, dove vive e<br />

lavora. Attraverso i soggetti, i materiali e le tecniche<br />

utilizzati, la Laskis percorre il confine tra<br />

astrattismo e realismo, lasciando spesso disorientata<br />

la percezione di chi guarda.<br />

Galleria Glance<br />

dal 10 novembre al 22 dicembre; via San<br />

Massimo 45; tel. 348 9249219; www.<br />

galleriaglance.com<br />

5 // mappa: D5<br />

Mario Schifano: 10x15<br />

Le opere in mostra sono fotografie ritoccate a<br />

mano dall’artista, a sottolineare il forte legame<br />

con la realtà dalla quale Schifano coglieva stimoli<br />

e spunti in continuazione. L’appuntamento,<br />

il quarto riservato all’artista, conclude un ciclo<br />

iniziato nel 2004.<br />

Galleria In Arco<br />

dal 10 novembre al 9 febbraio 2013;<br />

piazza Vittorio Veneto 1/3; tel. 011<br />

8122927; www.in-arco.com<br />

5 // mappa: D3<br />

53° mostra dei maestri<br />

fiamminghi e olandesi<br />

Appuntamento con l’esposizione-vendita presso<br />

gli ambienti torinesi della galleria. Una selezione<br />

di oltre quaranta opere ripercorre due<br />

secoli di storia alla scoperta di una delle più felici<br />

stagioni artistiche europee: il mondo fiammingo-olandese<br />

del secolo d’oro.<br />

Galleria Luigi Caretto<br />

dal 2 novembre al 1 dicembre; via Maria<br />

Vittoria 10; tel. 011 537274;<br />

www.galleriacaretto.com<br />

4 // mappa: C3<br />

Francesco Pedrini<br />

Guardare le stelle, guardare la luce, cercare di<br />

fermarla in uno scatto, raggiungere i luoghi<br />

più luminosi della Terra: attorno a queste linee<br />

si struttura la ricerca di Francesco Pedrini<br />

che, dopo il 2011, torna alla Galleria Martano<br />

con «Contemporaneo infinito», a cura di<br />

Elio Grazioli.<br />

Galleria Martano<br />

fino al 10 novembre<br />

5 // mappa: D3<br />

Dal Novecento<br />

al Contemporaneo<br />

Fra gli autori in mostra, una selezione di dipinti,<br />

disegni, opere grafiche di Melotti, Veronesi,<br />

Licini, Fontana, Griffa, Gastini, Mattiacci, Icaro,<br />

Boero, Ruggeri, Moreni.<br />

Galleria Martano<br />

dal 15 novembre al 31 dicembre; via<br />

Principe Amedeo 29; tel. 011 8177987;<br />

www.galleriamartano.it<br />

5 // mappa: D3<br />

Claudio Ruggieri<br />

«Quinta Fase», a cura di Fabrizio Bonci, è il<br />

nuovo progetto di Claudio Ruggieri, alias Pintapiuma,<br />

che nel corso di tre decenni di attività<br />

ha moltiplicato i percorsi e le prospettive, collaborando<br />

con artisti come Not Vital, Peter Nagy,<br />

Giovanni Rizzoli, Rossana Campo e Simonetta<br />

Fadda.<br />

Galleria Oblom<br />

fino al 23 novembre; Via Baretti 28;<br />

www.galleriaoblom.it; tel. 333<br />

8438768<br />

xxx // mappa: xxx<br />

Mariangela Redolfini<br />

La personale dedicata a Mariangela Redolfini<br />

porta in mostra opere di taglio diverso: si passa<br />

da visioni ravvicinate ad altre che allargano<br />

lo spazio di osservazione e indugiano su campi<br />

lunghi, con un particolare accento sui contrasti<br />

cromatici e sull’uso della luce a connotare<br />

ogni dipinto.<br />

Galleria Unique<br />

dal 10 novembre al 1 dicembre<br />

5 //<br />

Viaggio al centro<br />

del potere occulto<br />

La mostra curata da Patrick Caputo, con presentazione<br />

e critica di Massimo Centini, propone<br />

una ventina di opere che si avvalgono di<br />

tecniche diverse (pittura, scultura e installazioni<br />

video), accomunate dal tema dell’indagine<br />

dell’universo dell’esoterismo e dell’occultismo.<br />

Tra i gli artisti in mostra: Lorenzo<br />

Alessandri, Italo Cremona, Lamberto Camerini,<br />

Raffaele Pontecorvo, Enrico Colombotto<br />

Rosso, Davide De Agostini, Saturno Buttò e i<br />

più giovani Nazareno Biondo, Jara Marzulli,<br />

Elena Cermaria.<br />

Galleria Unique<br />

dal 15 dicembre al 12 gennaio 2013;<br />

c.so Vittorio Emanuele II, 36; tel. 011<br />

5617049; www.galerieunique.com<br />

5 //<br />

16<br />

Mass Petrone & Werther<br />

«Black Concept Show» è la mostra dedicata a<br />

due artisti italiani: Massimiliano Petrone, nato<br />

a <strong>Torino</strong> nel 1983 e formatosi all’Accademia Albertina,<br />

e Werther, 33 anni, milanese.<br />

Galo Art Gallery<br />

fino al 17 novembre; via Saluzzo 11/g;<br />

tel. 011 7900074<br />

5 //<br />

Sandro Chia.<br />

Enigma<br />

Prima personale torinese da molti anni a questa<br />

parte, la mostra dedicata all’artista fiorentino<br />

indaga, con una trentina di dipinti, la figura<br />

del pittore e il concetto stesso di pittura, tra le<br />

più recenti linee di ricerca affrontate da uno dei<br />

protagonisti della Transavanguardia. Cfr. BOX.<br />

Giampiero Biasutti, Arte Moderna<br />

e Contemporanea<br />

dal 30 ottobre al 31 gennaio 2013; via<br />

della Rocca 6/B; tel. 011 8141099;<br />

www.galleriabiasutti.com<br />

5 // mappa: E4<br />

Julião Sarmento<br />

L’artista multimediale portoghese (Lisbona,<br />

1948) è protagonista di questa personale alla<br />

galleria Persano. Rappresentante del Portogallo<br />

alla Biennale di Venezia del 1997, nel 2010<br />

ha esposto anche alla Tate Modern di Londra.<br />

Cfr. BOX.<br />

Giorgio Persano<br />

dal 10 novembre al 9 febbraio 2013; via<br />

Principessa Clotilde 45; tel. 011<br />

4378178; www.giorgiopersano.org<br />

5 //<br />

Paul Fryer<br />

«Square circle star cross waves» è il titolo della<br />

personale del quasi cinquantenne Paul Fryer,<br />

con tre nuove installazioni. Cfr. Box.<br />

Guido Costa projects<br />

dal 10 novembre al 31 gennaio 2013; via<br />

Mazzini 24; tel. 011 8154113; www.guidocostaprojects.com<br />

5 // mappa: D5<br />

Chronos e Kairos<br />

La mostra inaugura un nuovo spazio espositivo<br />

in città. 30 artisti provenienti da tutto il mondo<br />

espongono l’opera che hanno realizzato in<br />

occasione di un Simposio d’arte svoltosi a Essen,<br />

il cui fil rouge è stato il tempo, «nelle due<br />

accezioni di successione rigorosa e di sospensione<br />

emozionante».<br />

Ki-gallery<br />

fino al 20 novembre; via Giuseppe Mazzini<br />

39; tel. 340 7831720<br />

5 //


17<br />

Sandro Chia: l’uomo al centro<br />

Biasutti propone gli ultimi lavori del pittore toscano<br />

Le mostre nelle gallerie<br />

<strong>Il</strong> ritorno di Sandro Chia sulla scena torinese,<br />

dopo più di 30 anni di assenza, è da<br />

Giampiero Biasutti, con la personale<br />

«Enigma» fino al 31 gennaio. Oltre<br />

trenta dipinti inediti e recenti, ripercorrono<br />

la fase più attuale della carriera dell’esponente<br />

della Transavanguardia, che<br />

da sempre pone l’essere umano al centro<br />

del proprio lavoro. Nei suoi dipinti figure<br />

maschili e femminili sono immerse in<br />

un’atmosfera di silenziosa malinconia e<br />

prendono forma con contorni netti e precisi,<br />

cromie vibranti e, talvolta, azzardate.<br />

È il caso, per esempio, di «Volto stravolto»,<br />

dove incastri di colori e segni neri<br />

sovrapposti tracciano profili di volti,<br />

dando luogo a una pittura labirintica, eco<br />

di un horror vacui tipico della produzione<br />

precedente. Altrove, invece, la composizione<br />

si fa più austera e rigorosa, come<br />

accade in «Perdurare della sola pittura»,<br />

dove una giovane fanciulla è raffigurata<br />

con tratti morbidi e sinuosi, su uno<br />

sfondo in cui strisce di colore e linee scure<br />

sottolineano la dinamicità del movimento<br />

della ragazza che alza le braccia<br />

per sistemarsi i capelli. <strong>Il</strong> dipingere, tormento<br />

e ossessione che accompagna l’artista<br />

toscano da tutta la vita, è poi al centro<br />

di «Gioco d’azzardo», che unisce riferimenti<br />

colti alla storia dell’arte con rimandi<br />

alla cultura popolare. Lo stesso tema<br />

torna, infine, in «Con calma», dove<br />

l’immagine del pittore, davanti al cavalletto,<br />

innesca una fusione tra la realtà e la<br />

sua rappresentazione. J.D.<br />

mon propone stampe e incisioni, tra cui opere<br />

di Schongauer, Dürer, Cranach, Altdorfer, Luca<br />

Di Leyda, Rembrandt, Goya. Cfr. BOX.<br />

L’Arte Antica - Silverio Salamon<br />

dal 8 novembre al 26 gennaio 2013; via<br />

Volta 9; tel. 011 5625834 | 011 549041;<br />

www.salamonprints.com<br />

5 // mappa: C5<br />

300. Che la collezione<br />

abbia inizio!<br />

L’obiettivo della mostra di dicembre alla Contemporanea<br />

è duplice: promuovere il lavoro di<br />

alcuni giovani artisti italiani e belgi e, offrendo<br />

ogni opera esposta al prezzo di 300 euro, incentivare<br />

soprattutto i più giovani all’acquisto<br />

e al potenziale inizio di una propria collezione.<br />

<strong>Il</strong> X-Mas Project, già sperimentato a Montreal,<br />

New York e Bruxelles, avrà come protagonisti,<br />

tra gli altri, Karina Chechik, Jean-Luc Moerman,<br />

Paolo Ceribelli, Vincent Solheid, Elena<br />

Modorati, Octavio Floreal, Giuseppe Bombaci.<br />

La Contemporanea<br />

dal 4 dicembre al 5 gennaio 2013; via<br />

della Rocca 36b; tel. 011 0744659; 345<br />

5043470; www.lacontemporaneatorino.com<br />

5 //<br />

Patrick Van Roy<br />

Seconda mostra della stagione per La Contemporanea<br />

Studio Art Gallery in collaborazione<br />

con la galleria Antonio Nardone di Bruxelles.<br />

Titolo della prima personale italiana dedicata<br />

all’artista belga è «L’insieme è un dettaglio»,<br />

con una quindicina di opere, tra fotografie e installazioni<br />

luminose.<br />

La Contemporanea<br />

fino al 30 novembre; via della Rocca<br />

36b; tel. 011 0744659; 345 5043470;<br />

www.lacontemporaneatorino.com<br />

5 //<br />

Sandro Becchetti.<br />

Protagonisti<br />

Con questa mostra, il cui titolo completo recita<br />

«99 ritratti che hanno fatto la storia», Sandro<br />

Becchetti prosegue il lavoro che porta avanti<br />

da metà degli anni Sessanta, ritraendo i grandi<br />

protagonisti dell’attualità e della cultura: attori,<br />

registi, scrittori, artisti...<br />

Labloft<br />

fino al 29 novembre; via Lodi 25/e; tel.<br />

338 3493125; www.labloft25.it<br />

//<br />

Collettiva<br />

In mostra le opere (oli, collage, stampe, tecniche<br />

miste) di Bernard Aubertin, Piero Dorazio,<br />

Ugo Nespolo, Paolo Vegas.<br />

La telaccia<br />

dal 7 al 24 novembre; via Pietro Santarosa<br />

1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />

www.latelaccia.it<br />

//<br />

Colore e Materia<br />

protagonisti assoluti<br />

nell’opera<br />

La personale è dedicata al lavoro di Lucia Filippi<br />

ed eè a cura di M. Mali.<br />

La telaccia<br />

dal 4 al 13 dicembre; via Pietro Santarosa<br />

1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />

www.latelaccia.it<br />

13 //<br />

Mostra di Natale<br />

Curata da M. Mali, la mostra presenta le opere<br />

di sei artisti: Livio D’Agostino, Ugo Di Pasquantonio,<br />

Raffaele Gamberini, Domenico Tripodi,<br />

Pamela Rota, Sergio Santin.<br />

La telaccia<br />

dal 14 al 22 dicembre; via Pietro Santarosa<br />

1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />

www.latelaccia.it<br />

//<br />

<strong>Il</strong> gioco delle Coppie<br />

Saranno esposti oggetti e quadri «in coppia»<br />

ma non solo d’antiquariato: bronzi di Tarantino,<br />

opere di Scroppo, Ruggeri e altri. Cfr. BOX.<br />

Laura Rocca Antichità<br />

dal 17 novembre al 21 dicembre; via Maria<br />

Vittoria 34; tel. 011 836217;<br />

www.lauraroccasas.it<br />

11 // mappa: D3<br />

Wabi Sabi.<br />

Italian Slow Design<br />

Oggetti imperfetti che incarnano e trasmettono<br />

l’ideale di perfezione. Sul concetto giapponese<br />

di wabi-sabi ruota la mostra, a cura di Silvia<br />

Ariemma e Federica Martinetto, che unisce arte<br />

e artigianato, design e tecnologia, presentando<br />

i lavori, «doverosamente fatti a mano», di<br />

12 designer.<br />

L’église<br />

26 ottobre – 24 novembre; via Lagrange<br />

13; tel. 011 5785852; www.leglise.it<br />

5 //<br />

Gianna Piacentino.<br />

Un passo in più<br />

Gli oli su tela dell’artista torinese sono in mostra,<br />

fino a fine novembre, con un tema dominante:<br />

«il piede, calzato a pennello...», oggetto-feticcio<br />

e oggetto d’arte insieme.<br />

IL GIOCO DELLE COPPIE<br />

DAL 17 NOVEMBRE AL 21 DICEMBRE 2012<br />

DAL LUNEDÌ AL SABATO (DICEMBRE ANCHE DOMENICA) 15.30 - 19.00, E SU APPUNTAMENTO<br />

Sandro Chia, «Perdurare della sola pittura», 2002 e «Volti stravolti», 2006<br />

La drammatica spontaneità di Vedova<br />

Indiscusso protagonista dell’Arte Informale,<br />

Emilio Vedova è di scena nella galleria Mazzoleni<br />

con la retrospettiva «La vitalità dell’espressione»,<br />

dal 16 novembre al 28 febbraio.<br />

Curato da Francesco Poli, il percorso<br />

ricostruisce l’evoluzione del linguaggio del<br />

pittore veneziano attraverso importanti opere<br />

realizzate tra gli anni ’40 e ’80. A documentarne<br />

l’incursione in ambito neofuturista<br />

sono lavori quali «<strong>Il</strong> toro aveva il cuore in alto»<br />

del 1947-51 e «Caffè delle zattere» del<br />

1948, dove si mescolano realismo e astrazione.<br />

Negli anni successivi figure, geometrismi<br />

e colori sgargianti cedono il passo a una pennellata<br />

che via, via si fa sempre più convulsa,<br />

materica e gestuale. È il caso, per esempio,<br />

della serie «Senza titolo» del 1959, dove con<br />

una gestualità violenta e spontanea Vedova<br />

traspone sulla tela i dilemmi dell’animo umano.<br />

Le dense pennellate, infatti, sembrano lacerare<br />

la superficie; i pigmenti si depositano<br />

in una stratificazione continua e casuale, eco<br />

della precarietà della vita e dell’arte. È la stagione<br />

in cui dominano i neri, i bianchi e i grigi.<br />

<strong>Il</strong> potente uso del colore torna invece in<br />

pezzi come «Senza titolo» del 1963, dove il<br />

rosso e il giallo fanno da contrappunto a una<br />

virulenta carica espressionista. Chiude la mostra<br />

«Tondo non dove» del 1986. Una tela circolare,<br />

forma perfetta, contiene qui violenti<br />

contrasti tra rosso, bianco e nero, sprigionando<br />

l’incontenibile forza che caratterizza la pittura<br />

dell’artista. J.D.<br />

Emilio Vedova, «Senza titolo», 1963, e «<strong>Il</strong> Toro<br />

aveva il cuore in alto», 1947-51,<br />

PIETRO PALTRONIERI DETTO IL MIRANDOLESE DELLE PROSPETTIVE<br />

(MIRANDOLA, 1673 - BOLOGNA, 1741)<br />

DUE PROSPETTIVE ARCHITETTONICHE DI INVENZIONE - TEMPERA SU TELA- 100 X 70 CM.<br />

Laura Rocca<br />

ANTICHITÀ E SERVIZI PER L’ANTIQUARIATO<br />

CONSULENZE E PERIZIE<br />

Via Maria Vittoria 34 - 10123 <strong>Torino</strong><br />

Tel. e Fax +39 011 836217 - +39 335 6311865<br />

www.laurarocca.it - lauraroccasas@libero.it


Le mostre nelle gallerie<br />

Meliga nell’obiettivo<br />

Si succedono i fotografi Arthur Tress e Edoardo Miola<br />

In novembre la galleria Paola Meliga dedica<br />

due appuntamenti alla fotografia. <strong>Il</strong><br />

primo consiste nella personale di Arthur<br />

Tress «What I see..», in corso fino al 16<br />

novembre. L’artista americano si avvicinò<br />

giovanissimo all’obiettivo sulle spiagge di<br />

Coney Island, per poi diventare il fotografo<br />

ufficiale del Governo americano, invitato<br />

a documentare le culture popolari sui<br />

monti Appalachi. Contaminando la ricerca<br />

spirituale ed estetica alla documentazione<br />

della vita quotidiana, Tress approdò<br />

al suo peculiare realismo magico, uno stile<br />

capace di scavare nei misteri psicologici<br />

dei soggetti fotografati, grazie, anche,<br />

all’ausilio di suggestive scenografie. Alle<br />

frenesie notturne della vita metropolitana<br />

guarda invece Edoardo Miola, nella rassegna<br />

«Deja Vu - Soi Cowboy» in programma<br />

dal 23 novembre al 13 gennaio.<br />

<strong>Il</strong> percorso include scene d’interni, scorci<br />

panoramici, ritratti e particolari di Soi<br />

Cowboy, quartiere a luci rosse nel centro<br />

di Bangkok. Luci artificiali, insegne, colori<br />

dalle tonalità violente e sovrapposizioni<br />

divengono i frammenti di un mondo fatto<br />

di attese, pulsioni, spostamenti e accelerazioni.<br />

Quello di Edoardo Miola, insomma,<br />

è uno sguardo pungente, capace<br />

di smascherare la realtà cinica e spietata<br />

che si nasconde dietro un apparente paese<br />

dei balocchi. Jenny Dogliani<br />

Sopra, Arthur Tress, «Bride and Groom»; sotto,<br />

Edoardo Miola, «Untitled», 2011<br />

A Torre Pellice la forza della natura<br />

Richard Long, «Tower, river»<br />

Richard Long, il più celebre esponente<br />

britannico della Land Art, è<br />

ospite di Tucci Russo a Torre Pellice<br />

con una personale in corso fino<br />

al 24 febbraio. <strong>Il</strong> percorso include<br />

una serie di sculture, installazioni<br />

e dipinti, che documentano<br />

il profondo legame tra arte e<br />

natura. Per Long, infatti, l’intervento<br />

artistico si inserisce nell’ambiente<br />

naturale come semplice<br />

traccia e testimonianza di un<br />

passaggio. Tra le opere esposte figura<br />

«Tower, river», un dipinto a<br />

parete realizzato con del fango,<br />

lanciato a secchiate e steso con le<br />

mani, frutto di una gestualità che<br />

ricorda le pratiche dell’action painting. La<br />

forma squadrata della torre, antica costruzione<br />

difensiva dell’uomo, contiene una pittura<br />

energica e dinamica, indicando il tentativo<br />

del genere umano di arginare i propri<br />

istinti primordiali e le forze primigenie della<br />

natura. <strong>Il</strong> medesimo significato torna, anche,<br />

in «Flint Spiral». In quest’ultima installazione<br />

una fitta serie di pietre di silice, anticamente<br />

utilizzate per la caccia e per accendere<br />

il fuoco, sono disposte sul pavimento<br />

a formare una spirale, la figura geometrica<br />

perfetta che rappresenta le segrete armonie<br />

della natura.<br />

L’ibrida bottega<br />

fino al 30 novembre; via Romani 0/A; tel.<br />

011 19871905<br />

5 //<br />

Sam Falls<br />

L’unione di differenti tecniche e medium, o<br />

almeno il tentativo di trovarne una sintesi, è<br />

alla base del lavoro dell’artista californiano<br />

Sam Falls (San Diego, 1984) che, interrogandosi<br />

se sia più opportuna una rappresentazione<br />

legata alla classicità o all’alternatività<br />

del contemporaneo, trova, alla fine, una risposta<br />

che ricorre sempre alla fotografia<br />

quale soluzione al tentativo di investigare<br />

l’opera.<br />

Luce Gallery<br />

dal 10 novembre al 29 dicembre; corso<br />

San Maurizio 25; tel. 011 8141011;<br />

www.lucegallery.com<br />

5 //<br />

Francesco Di Lernia.<br />

Luz y hombres<br />

In mostra i dipinti di Francesco Di Lernia, emergente<br />

artista torinese, che, nei lavori presentati,<br />

come lascia intendere il titolo della mostra,<br />

focalizza la propria ricerca sul contrasto fra la<br />

luce e ombra, fra il visibile e l’invisibile, intesi<br />

come due aspetti della medesima realtà che si<br />

compenetrano.<br />

Marco Cappello Vintage & Design<br />

fino al 30 novembre; via Palazzo di Città<br />

21/B; tel. 011 4361245; www.marcocappello.com<br />

5 //<br />

Emilio Vedova<br />

«Mi ribello contro tutta la geometria, il rigore<br />

dominante dei miei quadri e cerco di far<br />

vibrare il mio lavoro in una maggiore spontaneità».<br />

Le parole dello stesso artista condensano<br />

il significato de «La vitalità dell’espressione»,<br />

a cura di Francesco Poli, dedicata<br />

ai quadri di Vedova (1919-2006) tra la<br />

fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.<br />

Cfr. BOX.<br />

Mazzoleni Galleria d’Arte<br />

dal 16 novembre al 28 febbraio 2013;<br />

palazzo Panizza - piazza Solferino, 2;<br />

tel. 011 534473; www.mazzoleniarte.it<br />

5 // mappa: B4<br />

Collaudi<br />

<strong>Il</strong> secondo appuntamento del ciclo espositivo<br />

«è dell’artista il fin la meraviglia», curato da<br />

Guido Curto, porta in mostra i lavori di Iginio<br />

De Luca, Monica Saccomandi, Silvano Venturi<br />

e di alcuni allievi della Scuola di Decorazione<br />

dell’Accademia Albertina di <strong>Torino</strong>.<br />

Mirafiori Galerie<br />

fino al 18 novembre; piazza Cattaneo 9;<br />

tel. 011 0042000<br />

5 // mappa: FM<br />

Posterheroes 2<br />

Negli ambienti dell’albergo di fronte alle Porte<br />

Palatine, vengono esposti i quaranta poster, dedicati<br />

al consumo critico e consapevole delle<br />

energie, vincitori di Posterheroes 2.<br />

NH Hotel S. Stefano<br />

dal 6 novembre al 15 gennaio 2013; via<br />

Porta Palatina, 19; tel. 011 5223311<br />

5 //<br />

Raphael Danke<br />

La galleria Mangione propone una personale<br />

di uno degli artisti che segue da tempo.<br />

Raphael Danke è nato ad Aachen ma vive a<br />

lavora a Berlino; la mostra, dal titolo «Bene<br />

Bene», espone i suoi lavori più recenti. Cfr.<br />

BOX.<br />

Norma Mangione Gallery<br />

dal 10 novembre al 21 dicembre; via<br />

Matteo Pescatore 17; tel. 011 5539231;<br />

Yoga contro il consumismo<br />

La seconda personale<br />

di Raphael Danke<br />

che ospita Norma<br />

Mangione si intitola<br />

«Bene bene» ed è<br />

allestita dal 10 novembre<br />

al 21 dicembre.<br />

L’artista tedesco<br />

presenta qui<br />

una serie di poster<br />

pubblicitari manipolati.<br />

Si tratta di collage<br />

in cui i corpi dei<br />

modelli fotografati<br />

vengono tagliati, o<br />

parzialmente cancellati<br />

per lasciarne<br />

una traccia. Si tratta<br />

dunque di forme<br />

fatte di ombre e parti<br />

di corpi assemblate,<br />

che costruiscono<br />

nuove e suggestive<br />

visioni. Accanto a Raphael Danke, «Senza titolo», 2012<br />

tali lavori figura una<br />

serie di 15 sculture inedite, realizzate a <strong>Torino</strong> durante<br />

l’estate. L’artista tedesco ha rielaborato pezzi di stendino,<br />

sedie e oggetti in ferro trovati in varie discariche, dando<br />

luogo a forme astratte e sinuose, ciascuna delle quali è ispirata<br />

a una posizione yoga. L’opera di Raphael Danke, dunque,<br />

porta alla luce una visione critica del consumismo e<br />

di bisogni e desideri a esso correlati.<br />

www.normamangione.com<br />

5 //<br />

Germination<br />

Una doppia personale con le opere del duo<br />

TTOZOI (Stefano Forgione e Pino Rossi) e Paolo<br />

Peroni, a cura di Raffaella De Chirico e Valentina<br />

Barone. TTOZOI creano opere lasciando<br />

proliferare la muffa sulle loro tele. Paolo Peroni<br />

attua invece una ricerca artistica che si<br />

muove tra mondo naturale e artificiale e si focalizza<br />

sulla tensione che esiste tra il singolo e<br />

l’ambiente.<br />

Novotel<br />

fino al 20 novembre; corso Giulio Cesare<br />

338/34; tel. 011 2601211<br />

5 //<br />

Martin Disler<br />

L’apertura della galleria Opere Scelte coincide<br />

con l’inaugurazione di una personale dedicata<br />

all’artista svizzero Martin Disler (1949-1996),<br />

che fu contemporaneo al movimento del Nuovo<br />

Espressionismo Tedesco, pur mantenendo<br />

ampia autonomia concettuale. In mostra le sue<br />

opere su carta intelata.<br />

Opere scelte<br />

dal 10 novembre al 5 gennaio 2013; via<br />

Matteo Pescatore 11/D<br />

5 //<br />

The sound of painting<br />

La mostra, a cura di Margherita Artoni e Marco<br />

Marrone, è dedicata all’opera di sei artisti<br />

contemporanei, per lo più statunitensi: Ali Banisadr,<br />

Inka Essenhigh, Theaster Gates, Rashid<br />

Johnson, Angel Otero, Tim Rollins e K.O.S.<br />

Palazzo Saluzzo Paesana<br />

IL NETWORK DEI PERIODICI ALLEMANDI<br />

6 mensili, 19 supplementi, oltre 100. 000 copie al mese, più di 7.000 pagine all’anno, distribuito in 70 paesi<br />

18<br />

dal 10 novembre al 30 novembre; via<br />

della Cosolata 1 bis; tel. 347 0103021;<br />

www.palazzosaluzzopaesana.it<br />

5 //<br />

Arthur Tress.<br />

What I see...<br />

«What I see…» è la personale dedicata all’artista<br />

le cui fotografie sono oggi nelle collezioni<br />

del MoMA, del Met e del Pompidou.<br />

<strong>Il</strong> suo stile di “realismo magico” combina<br />

elementi tratti dalla vita quotidiana e dalla sua<br />

fantasia scenografica, che contribuiscono a<br />

creare il suo marchio distintivo. Cfr. BOX.<br />

Paola Meliga Galleria d’Arte<br />

fino al 16 novembre<br />

5 //<br />

Edoardo Miola<br />

La personale di Miola (Genova, 1954) s’intitola<br />

«Deja Vu-Soi Cowboy». «Soi Cowboy» è un<br />

quartiere a luci rosse di Bangkok che l’artista<br />

ha «vissuto» e immortalato con vedute d’insieme,<br />

particolari, interni, ritratti, durante un viaggio<br />

compiuto con Steve Mc Curry e Mike Yamashita.<br />

Cfr. BOX.<br />

Paola Meliga Galleria d’Arte<br />

dal 23 novembre al 13 gennaio 2013; via<br />

Maria Vittoria 46/C; tel. 011 2079983 |<br />

328 4363514<br />

5 //<br />

Roberto Gandus<br />

«<strong>Il</strong> lavoro sviluppato in questi ultimi due anni<br />

è la prosecuzione di un mio assillo: l’ambiente,<br />

i percorsi degli interni dove viviamo, con<br />

particolare attenzione al e ai perimetri, agli oggetti.<br />

In sostanza tutto quanto sottolinea il vuo-<br />

COURTESY NORMA MANGIONE GALLERY, TORINO PHOTO: SEBASTIANO PELLION DI PERSANO<br />

TORINO (1983) LONDRA (1990) ATENE (1992)* PARIGI (1994)*<br />

TORINO (2002)<br />

MOSCA (2012)*<br />

*questi mensili sono pubblicati su licenza<br />

www.allemandi.com


19<br />

Falls si affida al tempo<br />

Lo scorrere del tempo<br />

e l’azione degli<br />

agenti atmosferici<br />

sono coautori delle<br />

opere di Sam Falls,<br />

l’artista californiano<br />

cui Luce Gallery<br />

dedica una personale<br />

dal 10 novembre<br />

al 29 dicembre.<br />

<strong>Il</strong> percorso include<br />

svariate tipologie di<br />

opere, capaci di co-<br />

to. Più che guardare inconsciamente seziono,<br />

taglio, estrapolo».<br />

Paolo Tonin arte contemporanea<br />

fino al 9 novembre; via San Tommaso<br />

6; tel. 011 19710514; www.toningallery.com<br />

5 // mappa: C3<br />

Arte e moda per l’Emilia<br />

La moda Pennyblack di Max Mara incontra l’arte<br />

di Enzo Brunori per sostenere la Fondazione<br />

Onlus Heart Quake for Emilia (www.heartquakeforemilia.eu).<br />

I colori della nuova collezione autunno-inverno<br />

si fondono con le pennellate delle<br />

opere di Enzo Brunori, i cui quadri sono esposti<br />

nei locali della boutique nel centro di <strong>Torino</strong>.<br />

Pennyblack<br />

fino al 25 novembre; via Roma 278<br />

5 //<br />

Sam Falls, «Untitled (Building Blocks,<br />

Purple 1»<br />

niugare tecniche<br />

pittoriche, scultoree<br />

e fotografiche e<br />

stili differenti, dal<br />

minimale all’astratto.<br />

Nel percorso figurano<br />

disegni realizzati<br />

con il rubbing,<br />

un procedimento di ricalco utilizzato a partire da oggetti<br />

quali, per esempio, i mattoni. Vi sono inoltre sculture<br />

in acciaio, che assumono invece la forma della tela. La superficie<br />

ruvida della lastra, lasciata a contatto con l’aria,<br />

subisce processi di ossidazione che alterano il materiale,<br />

dando luogo a suggestive composizioni. Talvolta l’artista lavora<br />

anche con il tessuto, utilizzandolo come superficie pittorica.<br />

Tali opere vengono, poi, appoggiate su oggetti e collocate<br />

all’esterno per alcuni mesi, consentendo all’entropia<br />

di fare il suo corso. Spesso Sam Falls concepisce i suoi<br />

lavori per gli spazi esterni, giocando con i cambiamenti della<br />

luce tra il giorno e la notte. J.D.<br />

Laskis tra realtà e sogno<br />

Natalya Laskis «Camp fire after the<br />

fish fry»<br />

Residente a Miami,<br />

la pittrice Natalya<br />

Laskis arriva per la<br />

prima volta in Italia<br />

con la personale<br />

«What is love?», da<br />

Glance dal 10 novembre<br />

al 22 dicembre.<br />

I suoi dipinti sono<br />

animati dalla tensione<br />

tra il figurativo<br />

e l’astratto e sono sospesi<br />

tra la dimensione<br />

narrativa e onirica.<br />

<strong>Il</strong> suo lavoro parte<br />

sempre dalla realtà,<br />

i soggetti, infatti,<br />

sono tratti da scene<br />

dal vivo, fotografie,<br />

oggetti o immagini<br />

trovate. Con uno stile<br />

ispirato alla lezione<br />

di autori quali Edward Hopper e Cecily Brown, Natalya Laskis<br />

indaga la vulnerabilità e le emozioni legate al sentimento<br />

amoroso. In «Camp fire after the fish fry», per esempio, sono<br />

rappresentati tre giovani davanti a un falò, con colori crepuscolari<br />

e pennellate materiche. <strong>Il</strong> fuoco, simbolo di pericolo e<br />

fonte di colore, allude qui alla duplice e ambigua natura della<br />

passione amorosa. In «Bell Jar», invece, è raffigurata una<br />

donna nuda, di schiena, davanti a un grande specchio, accanto<br />

a morbidi tendoni di tessuto e fiori rossi. Anche in questo<br />

caso le energiche pennellate sembrano lacerare le figure dall’interno,<br />

mettendo in scena, ancora una volta, le potenti e incontrollabili<br />

dinamiche cui sono legati sesso e amore.<br />

Carlo Bossone<br />

La mostra, patrocinata dal Consiglio Regionale<br />

del Piemonte, è incentrata sull’opera del pittore<br />

savonese che, nato sul mare, ha poi scelto<br />

la montagna come proprio ambiente d’elezione,<br />

realizzando paesaggi e vedute en plein<br />

air, insieme a ritratti e nature morte.<br />

Piemonte Artistico e Culturale<br />

dal 8 novembre al 7 dicembre<br />

5 // mappa: C4<br />

Poesia di Natale 2012 –<br />

43ma edizione<br />

Mostra collettiva realizzata con opere esclusivamente<br />

di piccolo formato. La galleria ospiterà<br />

all’incirca 200 quadri e piccole sculture realizzate<br />

dai soci dell’associazione con tecniche<br />

diverse: olio, tempera, acrilico, acquerello,<br />

smalto, collage, gouache.<br />

Case d’asta: realtà consolidate, creature<br />

più giovani, attività monografiche…<br />

Cinque «attori» a <strong>Torino</strong>, oltre alla vercellese Meeting Art<br />

Lo scenario delle case d’asta nel capoluogo piemontese<br />

annovera realtà tradizionali e consolidate e altre più giovani.<br />

Bolaffi è da sempre un riferimento per il collezionismo<br />

«basico»: numismatica, filatelia,<br />

manifesti d’epoca e, da<br />

alcuni anni, libri antichi, arredi<br />

e dipinti e anche il nuovo<br />

filone della «filografia»<br />

(un termine coniato proprio<br />

da Alberto Bolaffi, presidente<br />

della società), cioè<br />

delle lettere, dei documenti<br />

manoscritti e dei «memorabilia»<br />

relativi alla scrittura. Le<br />

prossime date in calendario sono<br />

una «due giorni» di filatelia (il 30<br />

novembre e primo dicembre) e<br />

un appuntamento con la numismatica<br />

(il 6 dicembre), entrambe<br />

a <strong>Torino</strong> nella sede storica di via<br />

Cavour, e un’asta di autografi e libri<br />

antichi programmata per il<br />

13 dicembre nella sede milanese<br />

di via Manzoni. Bolaffi<br />

tiene anche aste televisive.<br />

Della Rocca Casa d’Aste<br />

prende il nome dall’indirizzo<br />

della sede (in via della Rocca<br />

33) e da più di un quarto di secolo<br />

(è stata fondata nel 1986) tratta<br />

tutte le più tradizionali tipologie antiquariali in trequattro<br />

aste all’anno. Da un paio d’anni ha affiancato a<br />

queste anche l’arte moderna e contemporanea e il design,<br />

categoria, quest’ultima, che merita cataloghi e aste<br />

a parte. <strong>Il</strong> prossimo appuntamento di Della Rocca è fissato<br />

per il 26 novembre, con un’asta di arredi, dipinti antichi<br />

e oggetti d’arte. I dipinti dell’Ottocento e l’arte<br />

moderna e contemporanea (anche qui con un aumento<br />

recente di attenzione per il settore del design) sono la tradizionale<br />

sfera di attività di Sant’Agostino Casa d’Aste,<br />

società con sede in corso Tassoni. Anche Sant’Agostino<br />

tiene vendite televisive e su Internet; i prossimi appuntamenti,<br />

previsti per il 12 novembre e il 3 dicembre, sono<br />

Piemonte Artistico e Culturale<br />

dall’11 dicembre al 22 dicembre; piazza<br />

Solferino 7; tel. 011 542737<br />

5 // mappa: C4<br />

Igor Smekalov<br />

All’interno del percorso di ricerca intrapreso<br />

dalla Galleria nell’arte figurativa russa, un’ulteriore<br />

tappa di scoperta è costituita dalla mostra<br />

dedicata a Igor Smekalov, influenzato anche<br />

da molta parte della cultura pittorica italiana<br />

del Novecento, da Felice Casorati a Giorgio<br />

Morandi.<br />

Pirra<br />

fino al 18 novembre<br />

5 // mappa: B5<br />

Arte e bambini<br />

Nadezhda Vorobieva, scomparsa nel 2011, è la<br />

principale protagonista della mostra. Molte le<br />

sue opere in esposizione insieme ad altri lavori<br />

con soggetti inerenti alla tematica dell’infanzia<br />

di autori per la maggior parte russi<br />

Pirra<br />

dal 24 novembre al 15 gennaio 2013;<br />

corso Vittorio Emanuele II 82; tel.<br />

011/543393; www.galleriapirra.it<br />

5 // mappa: B5<br />

Dart Human Fener.<br />

Episodio I – <strong>Torino</strong><br />

Con la direzione artistica di Alessandro Icardi,<br />

la Pow Gallery presenta una rassegna artistica<br />

interamente dedicata a Dart Fener, uno<br />

dei protagonisti della saga cinematografica di<br />

Guerre Stellari che, per la sua vicenda – dubbio,<br />

cedimento e adesione al Male – ben rappresenta<br />

una delle condizioni dell’uomo contemporaneo.<br />

POW Gallery<br />

dall’8 dicembre al 22 dicembre; piazza<br />

Castello 51; tel. 011 0266178; www.<br />

powgallery.com<br />

5 //<br />

Donne tradotte e vestite<br />

In occasione dell’iniziativa di Tuttolibri «Rive-<br />

sti l’Eroe» sono in mostra 30 prime traduzioni<br />

italiane dei capolavori della letteratura mondiale<br />

ispirati a personaggi femminili o con forti<br />

caratterizzazioni di personaggi maschili: da<br />

Jane Eyre ad Alice, da Lolita ad Anna Karenina<br />

al giovane Holden. Un catalogo di queste<br />

traduzioni sarà pubblicato on-line (www.preliber.com).<br />

L’iniziativa si lega al recente catalogo<br />

della Libreria «La Donna nei Secoli», nel<br />

quale sono descritti ed illustrati oltre 50 antichi<br />

volumi, pubblicati a partire dal 1497.<br />

Pregliasco<br />

dal 8 al 24 dicembre; via Accademia<br />

Albertina, 3bis; tel. 011 817 7114;<br />

www.preliber.it<br />

11 // mappa: D3<br />

Mostra di design e arte<br />

italiana dagli anni ’50<br />

ad oggi<br />

In collaborazione con William Figliola, Pron<br />

presenta una mostra con opere di Piero Gilardi,<br />

Giorgio Griffa, Dario Colombo, Aldo Ferrara,<br />

Piero Fornasetti, Venini, Bianconi, Marco<br />

Zanuso, Ettore Sottsass, Tobia Scarpa.<br />

Pron Art&Design<br />

fino al 25 novembre; via della Consolata<br />

8; tel. 011 5783476; www.pron.it<br />

10 // mappa: B2<br />

Come raggiungerti<br />

Svezia e Sicilia si incontrano e dialogano nella<br />

doppia personale di fotografia e installazioni<br />

di Pina Inferrera e Börje Tobiasson. Diversi<br />

e complementari nel proprio fare artistico i<br />

due protagonisti impersonano le dicotomie<br />

natura/cultura, maschio/femmina, paesaggio/ritratto.<br />

Raffaella De Chirico Galleria d’Arte<br />

fino al 18 novembre<br />

5 //<br />

Una di una coppia di vedute di Vittorio Amedeo Cignaroli offerte da<br />

Della Rocca (40-50mila euro entrambe); il rovescio del 100 lire oro di<br />

Vittorio Emanuele III (da Bolaffi, base d’asta 8mila euro) e un<br />

«salterello» anni ’30 di Audemars Piguet, proposto da Meeting Art a<br />

fine novembre-inizi dicembre (base d’asta 20mila euro)<br />

dedicati il primo all’arte dell’800,<br />

del ’900 e contemporanea, il secondo<br />

agli orologi e ai gioielli.<br />

San Carlo Aste è la realtà più<br />

giovane del mercato dell’arte<br />

torinese: è stata fondata nel<br />

2011. L’8 novembre terrà<br />

un’asta di antiquariato e dipinti<br />

antichi e moderni, il 6 dicembre<br />

una di gioielli, orologi e<br />

oggetti d’arte. Little Nemo, libreria<br />

antiquaria attiva da oltre<br />

20 anni e specializzata in libri e<br />

grafica del Novecento e fumetti,<br />

ha aperto nel 2006 l’attività di casa d’aste e propone<br />

semestralmente vendite all’incanto nei suoi settori specifici.<br />

In regione, poi, opera anche Meeting Art di Vercelli,<br />

che sviluppa un volume d’affari rilevante in Italia (nel<br />

primo semestre 2012 ha totalizzato 10,4 milioni di euro)<br />

ed è attiva da sempre anche sulla piattaforma televisiva e<br />

su Internet in una vasta gamma merceologica: dai tappeti<br />

ai gioielli e orologi, dall’arte antica agli arredi ai dipinti<br />

Ottocento, moderni e contemporanei. Prossimi appuntamenti,<br />

come sempre programmati su più fine settimana:<br />

l’arte moderna e contemporanea (asta dal 10 al 18<br />

novembre), gli orologi (dal 24 novembre al 2 dicembre)<br />

e i gioielli (dall’8 al 16 dicembre).<br />

T.Raum<br />

<strong>Il</strong> progetto artistico T.RAUM, dal tedesco<br />

Traum- sogno e Raum- stanza, nasce nel 2010<br />

a Berlino dall’incontro creativo di due giovani<br />

artisti italiani: il pittore torinese Sabatino Cersosimo<br />

(1974) e il fotografo reggino Michele<br />

Brancati (1977), che, ognuno con i propri strumenti<br />

e metodologie, scandagliano l’intimità<br />

dell’universo femminile.<br />

Raffaella De Chirico Galleria d’Arte<br />

fino al 18 novembre; via Vanchiglia<br />

11/A; tel. 011 19503550; www.dechiricogalleriadarte.com<br />

5 //<br />

Art Brut/Bande Dessinée<br />

Una collettiva anomala quella proposta dallo<br />

spazio Rizomi. L’art brut teorizzata da Dubuffet<br />

è arte spontanea, autodidatta, priva di paradigmi<br />

e pretese «alte». Bande Dessinée sono<br />

i fumetti. Questi raccolgono e reinterpretano<br />

la vena narrativa che l’arte ufficiale abbandona<br />

all’inizio del Novecento; l’art brut sembra<br />

riportarla oggi nell’arte contemporanea.<br />

Può avvenire un dialogo tra questi codici. E<br />

secondo quali dettami? Sono mondi separati<br />

o contigui?<br />

Rizomi<br />

dal 10 novembre al 29 dicembre<br />

5 //<br />

Pino Deodato<br />

<strong>Il</strong> titolo della mostra, «Lo Scultore innamorato<br />

della Scultura», è ridondante solo in apparenza.<br />

Intanto perché si tratta del titolo di un’installazione,<br />

collocata in uno spazio intimo della<br />

galleria, composta da innumerevoli piccole<br />

sculture in terracotta. In secondo luogo perché<br />

vuole sottolineare il rapporto viscerale dell’artista<br />

milanese con la materia e con il processo<br />

della sua trasformazione.<br />

RoccaTre<br />

dal 10 novembre al 29 dicembre; via della<br />

Rocca 3; tel. 011 836765; 338<br />

9734550; www.galleriaroccatre.com<br />

5 //<br />

Paradesign<br />

Tra Porta Nuova e il quartiere di San Salvario<br />

va in scena un evento collaterale di Paratissima,<br />

quello dedicato al design. Gli spazi della<br />

stazione e poi negozi, studi, botteghe dove si<br />

crea e si progetta. Cfr. BOX.<br />

San Salvario - Sedi Varie<br />

dal 7 novembre al 11 novembre; tel. 011<br />

7900405; www.paratissima.it<br />

10 //<br />

Lira Hotel<br />

«L’idea è quella dello spiazzamento rispetto a<br />

ciò che ci si aspetta di trovare in uno spazio<br />

espositivo ed è una modalità per sottolineare<br />

un’esigenza di variazione rispetto alla consueta<br />

veicolazione dell’arte contemporanea, come<br />

la programmazione delle gallerie, le esposizioni<br />

nei musei o le fiere». Tre i progetti attivi: l’allestimento<br />

delle camere del Lira Hotel, a cura<br />

di Scott Myles e Jonathan Monk; «Between Vases<br />

and Flowers», con vasi di Jonathan Monk<br />

e di Enzo Mari; «Maurizio Cattelan. Libri, riviste<br />

e manifesti», a cura di Giorgio Maffei e<br />

L’Arengario, con la collaborazione di Basile Arteco<br />

Edizioni.<br />

Sonia Rosso<br />

dal 10 novembre al 15 dicembre; via Giulia<br />

di Barolo, 11/h; tel. 335 6142071;<br />

www.soniarosso.com<br />

5 // mappa: E2<br />

HAMBIENT: contaminazioni<br />

ambientali e artistiche<br />

Mario Giammarinaro ed Enrico Pescantini sono<br />

i protagonisti della mostra curata da Marco<br />

Luca Greppi. Grazie a quest’ultimo Giammarinaro<br />

(pittore e creatore di installazioni piemontese)<br />

e Pescantini (fotografo lombardo) hanno<br />

collaborato, realizzando anche un’opera «a<br />

quattro mani», e reinterpretando reciprocamente<br />

le creazioni l’uno dell’altro.<br />

Spazio 100<br />

dal 27 ottobre al 23 novembre; via Oropa<br />

100/A; www.spazio100.it<br />

5 //<br />

Valentina Vannicola<br />

Con le proprie fotografie, l’artista romana<br />

(1982) si fa interprete della tradizione cinematografica,<br />

teatrale e letteraria, distanziandosene,<br />

però, grazie alla propria visionarietà e a<br />

un’elaborazione concettuale personale. In que-


Chi e dove a <strong>Torino</strong><br />

20<br />

A<br />

B<br />

C<br />

D<br />

E<br />

8 7 6 5 4 3 2 1<br />

Sedi pubbliche<br />

D3 Accademia Albertina v. Accademia Albertina 6 tel. 011 889020<br />

www.accademialbertina.torino.it C3 Armeria Reale p. Castello 191 tel.<br />

011 543889 C3 Biblioteca Reale p. Castello 191 tel. 011 543855<br />

www.bibliotecareale.beniculturali.it E7 Borgo e Rocca medioevale<br />

v.le Virgilio parco del Valentino tel. 011 4431701 www.borgomedioevaletorino.it<br />

D3 Cavallerizza Reale v. Verdi 9 FM Fond. 107 v. Sansovino<br />

234 tel. 011 4544474 www.progetto107.it D3 Fond. Accorsi-<br />

Ometto v. Po 55 tel. 011 8376883 www.fondazioneaccorsi-ometto.it FM<br />

Fond. Giorgio Amendola v. Tollegno 52 tel. 011 2482970 www.fondazioneamendola.it<br />

FM Fond. Merz v. Limone 24 tel. 011 19719437<br />

www.fondazionemerz.org FM Fond. Sandretto Re Rebaudengo v.<br />

Modane 16 tel. 011 3797600 www.fsrr.org B5 GAM v. Magenta 31 tel.<br />

011 4429518 www.gamtorino.it FM Lingotto Fiere v. Nizza 294 011<br />

6644111 www.lingottofiere.it B2 MAO v. San Domenico 11 tel. 011<br />

4436927 www.maotorino.it FM MAU Borgo Campidoglio tel. 011<br />

745580 www.museoarteurbana.it C3 MIAAO v. Maria Vittoria 5 tel. 011<br />

5611161 www.miaao.org FM Museo A come Ambiente c.so Umbria<br />

90 tel. 011 747171 www.museoambiente.org D6 Museo di Anatomia<br />

umana «Luigi Rolando» c.so Massimo D’Azeglio 52 tel. 011 6707798<br />

www.museounito.it/anatomia C2 Museo di Antichità v. XX Settembre<br />

88/c tel. 011 5211106 http://museoarcheologia.piemonte.beniculturali.it <br />

D7 Museo di Antropologia criminale «Cesare Lombroso» v. Pietro<br />

Giuria 15 tel. 011 6708195 www.museounito.it/lombroso D3 Museo<br />

di Antropologia ed Etnografia v. Accademia Albertina 17 tel. 011<br />

6704550 www.museounito.it/antropologia FM Museo dell’Automobile<br />

c.so Unità d’Italia 40 tel. 011 677666 www.museoauto.it A5 Museo<br />

del carcere «Le Nuove» v. Paolo Borsellino 3 tel. 011 7604881 www.museolenuove.it<br />

A2 Museo Diffuso della Resistenza c.so Valdocco 4a<br />

tel. 011 4363470 www.museodiffusotorino.it C3 Museo Egizio v. Accademia<br />

delle Scienze 6 tel. 011 5617776 www.museoegizio.it D7 Museo<br />

della frutta «Francesco Garnier Valletti» v. Pietro Giuria 15 tel.<br />

011 6708195 www.museodellafrutta.it C3 Museo della Marionetta<br />

v. Santa Teresa 5 tel. 011 530238 www.museomarionettelupi.com D3<br />

Museo della Radio e della Televisione v. G. Verdi 16 tel. 011 8104466<br />

www.museoradiotv.rai.it B2 Museo della Sindone v. S. Domenico 28<br />

tel. 011 4365832 www.sindone.org D3 Museo Nazionale del Cinema<br />

v. Montebello 20 tel. 011 8138560 www.museonazionaledelcinema.it<br />

B4 Museo Civico Pietro Micca e dell’assedio di <strong>Torino</strong> v. Guicciardini<br />

7a tel. 011 546317 www.museopietromicca.it E4 Museo Nazionale<br />

della Montagna «Duca degli Abruzzi» p.le Monte dei Cappuccini<br />

7 tel. 011 6604104 www.museomontagna.org C3 Museo Nazionale<br />

del Risorgimento v. Accademia delle Scienze 5 tel. 011 5621147<br />

www.museorisorgimentotorino.it D4 Museo Regionale di Scienze<br />

Naturali v. Giolitti 36 tel. 800 329329 www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali<br />

B2 Pal. Barolo v. delle Orfane 7 tel. 011 4360311<br />

www.palazzobarolo.it C4 Pal. Birago v. Carlo Alberto 16 tel. 011<br />

5716405 www.to.camcom.it/palazzobirago C4 Pal. Cavour v. Cavour<br />

8 tel. 011 530690 C3 Pal. della Regione p. Castello 165<br />

www.regione.piemonte.it C3 Pal. Madama p. Castello tel. 011 4433501<br />

www.palazzomadamatorino.it C2 Pal. Reale p. Reale tel. 011 4361455<br />

www.piemonte.beniculturali.it FM PAV v. Giordano Bruno 31 tel. 011<br />

3182235 www.parcoartevivente.it FM Pinacoteca Giovanni e Marella<br />

Agnelli v. Nizza 230 tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it <br />

C4 Sala Bolaffi v. Cavour 17 tel. 011 5576300 www.bolaffi.it D7 Società<br />

Promotrice delle Belle Arti v.le Diego Balsamo Crivelli 11 011<br />

6692545 www.promotrice.com FM Spazio La Stampa v. Lugaro 15 <br />

D8 <strong>Torino</strong> Esposizioni c.so M. d’Azeglio 15<br />

Gallerie private<br />

FM Ass. Barriera v. Crescentino 25 tel. 011 2876485 www.associazionebarriera.com<br />

D1 Ass. Piemontese Arte v. Mantova 19 tel. 011<br />

2481790 www.piemontearte.com FM 41 artecontemporanea str.<br />

Val Salice 9 tel. 011 6604762 www.41artecontemporanea.com D4 Alberto<br />

Peola v. della Rocca 29 tel. 011 8124460 www.albertopeola.com D4<br />

Alessandro Marena Project v. della Rocca 19 tel. 345 9111989<br />

www.alessandromarenaproject.com B3 Allegretti contemporanea v.<br />

San Francesco d’Assisi 14 tel. 011 5069646 www.allegretticontemporanea.it<br />

E3 Arteincornice incontri c.so Casale 186 tel. 011 885071 www.arteincornice.it<br />

FM Arteregina via Cibrario 14/i tel. 011 4270969 www.arteregina.com<br />

D2 AV Art Gallerie v. S. Giulia 14 tel. 011 8115112<br />

www.avartgallerie.com E4 Biasutti&Biasutti v. Bonafous 7l tel. 011<br />

8173511 www.biasuttiebiasutti.com D1 blank v. Reggio 27 tel. 011<br />

235140 www.estatic.it FM CCC-T Ex Birrificio Metzger v. Pinelli 63a<br />

tel. 335 6398351 E4 Centro Videoinsight v. Bonsignore 7 www.videoinsight.it<br />

C3 Claudio Bottello Contemporary v. Bogino 17 tel. 011<br />

7631050 www.claudiobottello.com B2 Cripta 747 gall. Umberto I int. 9<br />

tel. 349 1840367 cripta747.blogspot.it C2 Cristiani Art&Design gall. Porta<br />

Palatina 13 tel. 011 4362092 www.cristiani.net C2 Dieffe Arte Contemporanea<br />

v. Porta Palatina 9 tel. 011 4362372 http://galleria<br />

dieffe.com D1 e/static v. Parma 31 tel. 011 235140 www.estatic.it B2<br />

Ermanno Tedeschi v. C. Ignazio Giulio 6 tel. 011 4369917 www.etgallery.it<br />

B4 Ersel p. Solferino 11 tel. 011 5520294 www.ersel.it D4 EVENTI-<br />

NOVE artecontemporanea v. della Rocca 36 tel. 011 8390013 www.eventinove.it<br />

E2 Fattore K v. Cesare Balbo 10d tel. 011 535897 www.fogola.it<br />

C5 Fògola Galleria Dantesca p. C. Felice 15 tel. 011 535897 www.fogola.it<br />

D2 Franco Soffiantino via Rossini 23 tel. 011 837743 www.francosoffiantino.com<br />

FM Fusion Art Gallery p. Peyron 9g tel. 347 8750263<br />

www.fusionartgallery.it A5 Gagliardi Art System v. Cervino 16 tel. 011<br />

19700031 www.gasart.it E4 Gall. 44 Arte Contemporanea v. della<br />

Rocca 4i tel. 339 8561321 www.galleria44.com D3 Gall. Accademia v.<br />

Accademia Albertina 3 tel. 011 885408 www.galleriaaccademia.it C4 Gall.<br />

Aversa v. C. Alberto 24 tel. 011 532662 www.galleria-aversa.it D4 Gall.<br />

Boursier p. Cavour 2 tel. 011 19700113 www.galleriaboursier.it D3 Gall.<br />

Carlina p. Carlo Emanuele II 17a tel. 011 8173344 www.galleriacarlina.it <br />

B4 Gall. Circosta v. dell’Arcivescovado 9/18 tel. 011 5788238 www.galleriacircosta.it<br />

C3 Gall. Davico Galleria Subalpina 30 tel. 011 5629152<br />

www.galleriadavico.it C2 Gall. Elena Salamon v. Torquato Tasso 11 tel.<br />

011 7652619 www.elenasalamon.com A3 Gall. Fiaf v. P. Santarosa 7a<br />

tel. 011 5629479 www.galleriafiaf.org E2 Gall. Franco Noero via Giulia<br />

di Barolo 16d tel. 011 882208 www.franconoero.com D3 Gall. In Arco<br />

p. V. Veneto 3 tel. 011 8122927 www.in-arco.com D3 Gall. Martano<br />

v. P. Amedeo 29 tel. 011 8177987 www.galleriamartano.it E3 Gall.<br />

Opere Scelte v. Matteo Pescatore 11d tel. 349 3509087<br />

www.operescelte.com C2 Gall. Porta Palatina gall. Porta Palatina 13<br />

tel. 011 4362092 www.cristiani.net E2 Gall. Sonia Rosso v. Giulia di<br />

Barolo 11h tel. 335 6142071 www.soniarosso.com D5 Gall. Unique c.<br />

Vittorio Emanuele II 36 tel. 011 5617049 www.galerieunique.com C5 Galo<br />

Art Gallery v. Saluzzo 11g 10 tel. 011 7900074 D4 Gall. Zabert p.<br />

Cavour 10 tel. 011 8178627 E4 Giampiero Biasutti v. della Rocca 6<br />

tel. 011 8141099 www.galleriabiasutti.com D5 Glance v. S. Massimo 45<br />

tel. 348 9249217 www.galleriaglance.com E3 Giorgio Persano v. Principessa<br />

Clotilde 45 011 4378178 www.giorgiopersano.org A3 Grafica<br />

Manzoni v. Manzoni 27g tel. 011 545051 www.graficamanzoni.it D5 Guido<br />

Costa project v. Mazzini 24 tel. 011 8154113 www.guidocosta


21<br />

Chi e dove a <strong>Torino</strong><br />

projects.com D5 Ki-gallery v. Mazzini 39 tel. 340 7831720 D4 La<br />

Contemporanea v. della Rocca 36b tel. 011 0744659 www.lacontemporaneatorino.com<br />

FM Labloft v. Lodi 25e tel. 338 3493125 www.labloft25.it<br />

FM L’ibrida bottega v. Romani 0a tel. 011 19871905 www.libridabottega.it<br />

A3 La Telaccia v. P. Santarosa 1 tel. 011 5628220 www.latelaccia.it<br />

D2 Luce Gallery c. S. Maurizio 25 tel. 011 8141011 www.lucegallery.com<br />

B3 Marco Cappello v. Palazzo di Città 21b tel. 011 4361245 www.marcocappello.com<br />

FM Marco Noire v. Piossasco 29 tel. 011 5364000<br />

www.noiregallery.com D4 Marena Rooms v. dei Mille 40a tel. 011<br />

8128101 www.marenaroomsgallery.com E2 Masoero v. Giulia di Barolo<br />

13 tel. 011 885933 www.francomasoero.it B4 Mazzoleni Arte Moderna<br />

p. Solferino 2 tel. 011 534473 www.mazzoleniarte.it D3 Micrò p.<br />

Vittorio Veneto 10e 011 882602 www.galleriamicro.it FM Mirafiori Galerie<br />

p. Cattaneo 9 tel. 011 0042000 www.mirafiorimotorvillage.it C5<br />

Narciso p. C. Felice 18 tel. 011 543125 www.gallerianarciso.it C3 Nick<br />

Edel v. Barbaroux 2 tel. 011 535093 www.nickedel.it FM Nietzsche Fabrik<br />

v. Nietzsche 171 www.nietzschefabrik.com FM Non Permanent<br />

Gallery v. Montemagno 37 tel. 011 3724084 www.nonpermanent<br />

gallery.com E3 Norma Mangione Gallery v. Matteo Pescatore 17 tel.<br />

011 5539231 www.normamangione.com C4 Novalis Fine Arts Gallery<br />

v. Maria Vittoria 19 tel. 011 19713628 www.novalisfinearts.com B3<br />

Pal. Bertalazone di San Fermo v. S. Francesco d’Assisi 14 tel. 011<br />

5538799 www.palazzobertalazone.com B3 Pal. Saluzzo Paesana v.<br />

della Consolata 1bis tel. 347 0103021 www.palazzosaluzzopaesana.it D3<br />

Paola Meliga v. M. Vittoria 46c tel. 011 2079983 C3 Paolo Tonin v.<br />

S. Tommaso 6 tel. 011 19710514 www.toningallery.com C4 Piemonte<br />

Artistico e Culturale p. Solferino 7 tel. 011 542737 www.piemonteartistico.it<br />

D4 Photo & Co. v. dei Mille 36 tel. 011 889884 www.photoandcontemporary.com<br />

B5 Pirra c.so V. Emanuele II 82 tel. 011 543393<br />

www.galleriapirra.it C3 Pow gallery p. Castello 51 tel. 011 0266178<br />

www.powgallery.it B2 Pron Art&Design v. della Consolata 8 tel. 011<br />

5783476 www.pron.it E3 Raffaella De Chirico v. Vanchiglia 11a tel.<br />

011 19503550 www.dechiricogalleriadarte.com D5 Rizomi c. Vittorio<br />

Emanuele II 28 tel. 011 5788808 www.rizomi.com E4 Roccatre v. della<br />

Rocca 3 tel. 011 836765 www.galleriaroccatre.com FM Spazio 100 v.<br />

Oropa 100a www.spazio100.it B2 Spazio Azimut v. S. Agostino 30 tel.<br />

011 5692009 http://associazioneazimut.net D3 Terre d’Arte v. Maria Vittoria<br />

20a tel. 011 19503453 www.terredarte.net FM Una stanza per la<br />

fotografia c. Moncalieri 238 tel. 338 6116688 E2 Van Der v. Giulia di<br />

Barolo 13c tel. 333 5205386 www.vandergallery.blogspot.it FM Via Lattea<br />

v. Peyron 17f tel. 333 5205386 www.vandergallery.blogspot.it D1 Velan<br />

Centro d’Arte Contemporanea v. Saluzzo 64 tel. 011 280406<br />

www.velancenter.com FM Verso v. Pesaro 22 tel. 011 4368593 C3<br />

Weber & Weber v. San Tommaso 7 tel. 011 19500694 www.galleriaweber.it<br />

Antiquari<br />

C4 Achemenide v. Amendola 9 tel. 011 5067077 www.achemenide.it<br />

FM Ajassa c. Moncalieri 234 tel. 011 6615252 www.ajassa.com A7<br />

Amici dell’Arte e dell’Antiquariato v. Toselli 1 tel. 011 5816611<br />

www.amicidellarteedellantiquariato.it D3 Antichità Delfa Loqui v. Maria<br />

Vittoria 22c tel. 011 889565 D5 Antichità Sibona v. Bernardino<br />

Galliari 37 E4 Battilossi c. Cairoli 4 tel. 011 882576 www.battilossi.it<br />

FM Bernardis c. Inghilterra 27e tel. 011 4343257 http://stampedipintiantichi.it<br />

D6 Bertola Lauro v. Pellico 29 tel. 011 6689712 www.antichitabertolalauro.com<br />

E4 Bottega della Cornice v. Bonafous 8 tel.<br />

011 8123044 www.bottegadellacornicetorino.it D4 La Bottega di San<br />

Luca v. A. Doria 10 tel. 011 883262 www.labottegadisanluca.it C5 Bottisio<br />

c. Matteotti 2a tel. 011 534717 www.galleriabottisio.com C3 Cabib<br />

v. Barbaroux 4 tel. 011 537725 www.cabib.it B5 Carbone c. Re Umberto<br />

25 tel. 011 547774 http://carbonetappeti.com FM Castellano Claudio<br />

c. U. Sovietica 381 tel. 011 615276 www.claudiocastellano.it C6 Cecilia<br />

Gallino c. G. Marconi 13 tel. 011 6503871 B1 <strong>Il</strong> balon v. Lanino<br />

5 tel. 011.5213270 http://ilbalon.it B5 Damiano c. V. Emanuele II<br />

92a tel. 011 5624868 D3 Fiore v. M. Vittoria 36c tel. 011 889693 D4<br />

Monica Fiorio Antichità v. della Rocca 24b tel. 011 83524 C5 Fogliato<br />

v. Mazzini 9 tel. 011 887733 www.galleriafogliatotorino.com C4<br />

Gall. Aversa via Carlo Alberto 24 tel. 011 532662 www.galleria-aversa.it<br />

C4 Gall. d’Arte Berman c.so Casale 182 tel. 011 537430 www.galleriaberman.it<br />

E4 Gall. Del Ponte c. Moncalieri 3 tel. 011 8193233<br />

www.galleriadelponte.it C3 Gall. Luigi Caretto v. M. Vittoria 10 tel.<br />

011 537274 www.galleriacaretto.com FM Gall. Piemonte Reale Armi<br />

Antiche v. V. Caluso 21 tel. 011 6692094 D3 Giamblanco v. M.<br />

Vittoria 36e tel. 011 5691502 www.giamblanco.com C3 Gilibert Galleria<br />

Subalpina 17 tel. 011 5619225 www.gilibert.it C3 Griffa Liberty &<br />

Déco v. M. Vittoria 27bis/c tel. 011 8127073 www.griffalibertydeco.com <br />

B3 <strong>Il</strong> Caduceo v. Cernaia 3 tel. 011 530202 E4 <strong>Il</strong> càlamo v. della<br />

Rocca 4l tel. 011 8174808 http://ilcalamostampe.com D3 <strong>Il</strong> Cartiglio<br />

v. Po 32 tel. 011 8179005 www.cartiglio.it E3 Imago Lignea v. Verdi<br />

45 tel. 011 885637 www.imagolignea.it B3 <strong>Il</strong> Vecchio Melo v. S. Dalmazzo<br />

6c tel. 011 543641 D3 L’Acquaforte v. Principe Amedeo 29c tel.<br />

011 8174314 C5 Silverio Salamon v. Volta 9 tel. 011 5625834 www.salamonprints.com<br />

A3 La Lira v. Cernaia 40f tel. 011 539014 www.lalirasnc.com<br />

D3 Laura Rocca v. M. Vittoria 34 tel. 011 836217 D3<br />

Lazzarini v. M. Vittoria 27/c tel. 011 835523 D3 Libreria Antiquaria<br />

Soave v. Po 48 tel. 011 8178957 www.libsoave.com C3 Lorenzo e<br />

Paola Monticone v. C. Battisti 1g tel. v. 884277 www.monticone.com <br />

E3 Macrì v. Eusebio Bava 1 tel. 011 8173554 FM Old v. Duchessa Jolanda<br />

13a tel. 011 7713048 www.deangelis-old.com B1 Omnia tempora<br />

v. Borgo Dora 21 tel. 011 5213771 www.omniatempora.com B3<br />

Pacchiega Numismatica v. P. Micca 15 tel. 011 539835 www.numismaticapacchiega.it<br />

D5 Palbert c. V. Emanuele II 28 tel. 011 8127431<br />

www.palbert.it D4 Pellegrino Bartolomeo v. M. Vittoria 27a tel. 011<br />

889262 D3 Pregliasco v. Accademia Albertina 3bis tel. 011 8177114<br />

www.preliber.com B5 Rollero Piero v. Arsenale 35bis tel. 011 5621450<br />

www.numismaticarollero.it Sabahi Collection c. V. Emanuele 40 tel.<br />

011 8178093 www.taher-sabahi.org D4 Schreiber Collezioni v. della<br />

Rocca 29 tel. 011 836487 www.schreibercollezioni.com D4 Secol-Art<br />

v. S. Francesco Da Paola 14a tel. 011 8174063 FM La Tesoriera c.<br />

Francia 268 tel. 011 7792147 www.tesoriera.com D3 Tina Biazzi v. M.<br />

Vittoria 19f tel. 011 8170421 www.tinabiazzi.it D5 Varallo Giandomenico<br />

c. V. Emanuele II 27 tel. 011 6692994 www.cambiovarallo.it E2 Vitrotto<br />

Clotilde v. Buniva 8c tel. 011 8138232 D8 Yesterday v. Petrarca<br />

11c tel. 011 6503319 C3 Zendrini v. S. Teresa 3 tel. 011 5621061<br />

st’occasione presenta «L’Inferno di Dante», una<br />

trasposizione visiva della prima cantica dell’opera<br />

dantesca. A cura di Benedetta Cestelli<br />

Guidi.<br />

Una stanza per la fotografia<br />

dal 7 novembre al 28 novembre; corso<br />

Moncalieri 238; tel. 339 6116688<br />

13 //<br />

Mario Yuji Petriccione<br />

Un appuntamento a suo modo storico: nell’arco<br />

di un evento se ne realizzano tre. Infatti,<br />

allo stesso tempo, s’inaugura il nuovo spazio<br />

espositivo del progetto Fart, che si chiama<br />

Van Der, si svolge la prima mostra che è<br />

dedicata a Mario Petriccione, anch’egli al debutto<br />

espositivo.<br />

Van Der<br />

fino al 24 novembre; via Giulia di Barolo<br />

13 C; tel. 333 5205386; www.vandergallery.blogspot.it<br />

5 //<br />

Brownian Motion<br />

Gianluca Capozzi e Gordon Cheung sono gli<br />

artisti della mostra a cura di Francesca Referza.<br />

Le loro opere declinano, nel linguaggio artistico,<br />

il moto browniano: uno dei concetti fondamentali<br />

per chi studia finanza e che è alla base<br />

della teoria secondo cui è praticamente impossibile<br />

prevedere l’andamento futuro di un titolo<br />

azionario.<br />

Velan Centro d’Arte Contemporanea<br />

dal 7 novembre al 14 dicembre; via Saluzzo<br />

64; tel. 011 280406; www.velancenter.com<br />

5 //<br />

Franco Marabotto<br />

L’Associazione culturale Interno4 presenta una<br />

personale dedicata a Franco Marabotto dal titolo<br />

«Fare quadrato». «Convinzione personale<br />

dell’artista cuneese è che compito dell’arte,<br />

sotto ogni sua forma, sia di stimolare e sensibilizzare<br />

la società, al fine di rendere viva e diffusa<br />

la pratica artistica, per preservare e tramandare<br />

al futuro l’idea del bello e della purezza».<br />

Via Lattea<br />

fino all’11 novembre; via Peyron 17/f<br />

5 //<br />

Bruno Lucca.<br />

Come l’ombra<br />

A circa dieci anni dal debutto espositivo di Bruno<br />

Lucca, avvenuto proprio presso la Galleria<br />

Weber & Weber, qui si svolge una sua nuova<br />

personale. L’artista vicentino espone un’antologia<br />

delle proprie opere, dagli esordi a oggi.<br />

Weber & Weber Arte Contemporanea<br />

fino al 17 novembre; via San Tommaso<br />

7; tel. 011 19500694; www.galleriaweber.it<br />

5 // mappa: C3


Le mostre dagli antiquari<br />

22<br />

Le Fiandre del Secolo d’oro<br />

Sopra, Willem van Herp, «Scena d’interno in una locanda»; sotto,<br />

Pieter van de Velde, «Veduta del porto di Anversa»<br />

Se volessimo utilizzare un<br />

anglismo tanto in voga oggi<br />

potremmo definire la pittura<br />

fiamminga e olandese di Cinque<br />

e Seicento il core business<br />

della Galleria Caretto.<br />

Forte della sua specializzazione,<br />

propone, dal 2 novembre<br />

al 2 dicembre, la 53ma<br />

«Mostra dei Maestri fiamminghi<br />

e olandesi del XVI e<br />

XVII secolo», un excursus<br />

sull’arte e la cultura che ebbe<br />

come centro focale in quei<br />

secoli la città di Anversa.<br />

L’opera più importante dell’esposizione<br />

è la pala d’altare<br />

con l’«Adorazione dei<br />

pastori» di Jan Massys (Anversa<br />

1509-1575), protagonista<br />

di quel Manierismo in<br />

grado di sintetizzare lo stile<br />

tradizionale dei Primitivi<br />

fiamminghi e i migliori esiti<br />

della coeva arte italiana.<br />

Valgono una segnalazione anche<br />

la scena d’interno di David<br />

Teniers il Giovane (Anversa<br />

1610 - Bruxelles 1690) e<br />

la «Veduta del porto di Anversa»<br />

di Pieter van de Velde (Anversa<br />

1634-1707) nella quale<br />

è possibile riconoscere alcuni<br />

dei principali monumenti ancora oggi<br />

presenti nello skyline della città. In mostra<br />

opere di Floris van Schooten, Andries Danielsz,<br />

Willem van Herp, Jan Miense Molenaer<br />

e altri protagonisti di «una delle più felici<br />

stagioni artistiche europee», il Secolo d’oro<br />

delle Fiandre.<br />

Nicola Pirulli<br />

Quattro secoli di storia dell’incisione<br />

La Galleria Arte Antica Silverio<br />

Salamon è specializzata in<br />

stampe originali antiche, moderne<br />

e giapponesi. La mostra<br />

«Incisioni dal XV al XVIII secolo»<br />

(8 novembre - 26 gennaio<br />

2013) presenta incisioni tra gli<br />

altri di Dürer, Goya, Cranach e<br />

Rembrandt. Particolarmente rara<br />

«L’adorazione dei Magi» incisa<br />

nel 1470 da Martin Schongauer<br />

(sono noti non più di 70<br />

esemplari); Dürer figura con «<strong>Il</strong><br />

mostro marino» e «Ercole e gli<br />

effetti della gelosia», mentre<br />

Cranach è rappresentato da<br />

un’incisione su rame, il «San<br />

Crisostomo». Due grandi vedute<br />

di Parigi di Jacques Callot, in un’edizione<br />

molto antica, introducono il Seicento, in<br />

cui troviamo naturalmente Rembrandt,<br />

con un ritratto del suo mercante «Clement<br />

de Jonghe». Tra le vedute del<br />

Settecento eccellono quelle veneziane<br />

di Marieschi e Canaletto.<br />

Chiudono la mostra tre stampe di<br />

Francisco Goya, tra cui «El Agarrotado»<br />

che raffigura un tipo di<br />

esecuzione capitale in uso ai tempi<br />

dell’artista. N.P.<br />

Sopra, Pieter Bruegel il Vecchio (da),<br />

«La scuola del calzolaio e di sua moglie»,<br />

1570 ca, bulino. Sotto Lucas van Leyden,<br />

«Ecce Homo», 1509, bulino in due lastre<br />

monogrammato sulla prima lastra in basso<br />

verso destra e datato sulla seconda lastra<br />

in alto al centro<br />

<strong>Il</strong> gioco delle coppie<br />

Un’angoliera e un’applique esposte ciascuna con il suo pendant<br />

Tra i protagonisti dell’esposizione «<strong>Il</strong> gioco delle Coppie» di<br />

Laura Rocca, oltre a svariati oggetti come quelli illustrati,<br />

troviamo dipinti di Filippo Scroppo, Giuseppe Tarantino e<br />

Pietro Paltronieri, detto il Mirandolese. Filippo Scroppo<br />

(1910-1993) nasce in provincia di Caltanissetta da famiglia<br />

valdese, ma si trasferisce giovanissimo a <strong>Torino</strong>. Critico d’arte<br />

e docente all’Accademia Albertina è stato anche collaboratore,<br />

fra gli altri, di Felice Casorati. Ha esposto in rassegne<br />

nazionali e internazionali, tra cui quattro edizioni della<br />

Biennale di Venezia. Giuseppe Tarantino (1916-1999), palermitano,<br />

si forma a Milano con Birolli, Fontana, Manzù,<br />

Sassu, per poi trasferirsi a <strong>Torino</strong>, entrando in contatto con<br />

Casorati e Spazzapan. La sue opere, contraddistinte da una<br />

«sofferta materialità», sono presenti in diverse collezioni<br />

pubbliche e private. <strong>Il</strong> Paltronieri, infine, artista vissuto a<br />

cavallo tra Sei e Settecento, fu autore di tempere e oli dedicati<br />

a rovine e resti archeologici spesso mescolati a elementi<br />

più tardi. N.P.<br />

’800 e ’900 figurativo<br />

Carlo Bossoli,<br />

«Valtellina»;<br />

Francesco Mosso,<br />

«La femme de<br />

Claude»<br />

In concomitanza<br />

con il trasferimento<br />

della sede,<br />

nello stesso<br />

Palazzo Rorengo<br />

di Rorà, ma all’interno<br />

del cortile<br />

nobiliare di via<br />

Cavour 13, la<br />

Galleria Aversa<br />

presenta, dall’8<br />

novembre al 1 dicembre,<br />

la mostra<br />

«Maestri<br />

dell’800» all’interno del consueto appuntamento annuale del<br />

ciclo «Proposte» iniziato nel 1990. Fondata nel 1963 da Biagio<br />

Aversa, la Galleria è punto di riferimento per la pittura<br />

italiana del XIX secolo e per quella figurativa del Novecento:<br />

in particolare la ricerca si concentra sugli artisti piemontesi<br />

e partenopei, con digressioni però nei territori dell’arte<br />

lombardo-veneta, della Toscana dei macchiaioli e del Divisionismo.<br />

L’edizione 2012 di «Proposte» permetterà di apprezzare,<br />

nei nuovi locali, le opere di G. Boetto, C. Bossoli, V. Bussolino<br />

M. Calderini, G. B. Carpanetto, G. Colmo, G. Corsi di<br />

Bosnasco, D. Cosola, A. Fontanesi, C. Fumagalli, F. Gamba,<br />

A. Lupo, F. Mosso, A. Pasini, E. Reycend. <strong>Il</strong> catalogo della<br />

mostra è disponibile sul sito della galleria. N.P.<br />

Fontana libero su carta<br />

La Bottega di San<br />

Luca, galleria d’arte<br />

da quattro generazioni,<br />

negli<br />

ultimi anni si è<br />

aperta alla scena<br />

moderna e contemporanea,<br />

soprattutto<br />

grazie<br />

al lavoro di Umberto,<br />

il più giovane<br />

della famiglia.<br />

<strong>Il</strong> Novecento<br />

è il protagonista<br />

della mostra che<br />

si tiene dal 22 novembre<br />

al 19 gennaio<br />

nei due piani<br />

della galleria<br />

dedicata per la<br />

maggior parte ai<br />

«Disegni» di Lucio<br />

Fontana.<br />

Unendo le opere<br />

della collezione<br />

Benappi e di<br />

Lucio Fontana, «Studi per conchiglie», 1948<br />

e «Studio per decorazione spaziale», 1952<br />

Francesco De<br />

Bartolomeis, curatore<br />

della mostra<br />

e biografo<br />

dell’artista, l’allestimento<br />

intende<br />

gettare luce anche sul Fontana meno celebre, ma non meno<br />

innovativo, rispetto al top-seller ormai di casa nelle collezioni<br />

di tutto il mondo con i propri «buchi» e «tagli». Trentatré<br />

disegni e due opere su tela che attraversano quasi quarant’anni<br />

della carriera dell’artista (nato a Rosario di Santa<br />

Fé in Argentina nel 1899 e morto a Comabbio nel 1968) e<br />

che spaziano dalle «Composizioni astratte» ai bozzetti per<br />

sculture dei primi anni ’30, fino a quelli per le «Venezie» degli<br />

anni ’60, lasciando trasparire le dinamiche di ricerca,<br />

ideazione e progettazione delle opere, in un’atmosfera di libertà<br />

dal mercato e dai vincoli della produzione pseudo-seriale<br />

che ha caratterizzato parte del suo lavoro. <strong>Il</strong> catalogo<br />

è a cura di Umberto Benappi. N.P.


Libri Allemandi. Da conoscitori a conoscitori<br />

Un grande protagonista<br />

del barocchetto<br />

bolognese e italiano<br />

Donato Creti<br />

Le opere su carta<br />

A cura di Marco Riccomini<br />

344 pp., 21 x 30,5 cm, € 85,00<br />

ISBN 978-88-422-1980-4<br />

«Più che alla forza, e alla terribilità inclina, questo pittore alla<br />

grazia, e all’eleganza, e in questo la sua inclinazione seconda<br />

la sua persona»; così di Donato Creti scrive l’amico Gian<br />

Pietro Zanotti nella sua Storia dell’Accademia Clementina<br />

(1739). Tra i grandi protagonisti del barocchetto bolognese e<br />

italiano, si distingue sopra tutti come virtuoso disegnatore,<br />

infaticabile e prolifico. Con quasi seicento immagini e un<br />

apparato di centinaia di schede dettagliate questo è il primo<br />

resoconto della sua attività grafica redatto attraverso lo spoglio<br />

di prima mano dei fondi di oltre un centinaio di collezioni<br />

pubbliche e private. Un’inedita ricostruzione del profilo d’un<br />

pittore che prende le mosse dall’analisi del suo vastissimo<br />

catalogo di disegni.<br />

Tutta una vita:<br />

il lavoro come atto<br />

creativo «socialmente<br />

utile»<br />

Mario Cresci<br />

Forse fotografia<br />

A cura di L. Ficacci e M. Ragozzino<br />

208 pp., 21 x 29,7 cm, € 45,00<br />

ISBN 978-88-422-2093-0<br />

Mario Cresci è uno dei più rilevanti interpreti della ricerca<br />

fotografica in Italia negli ultimi quattro decenni in Italia e<br />

contemporaneamente una figura di punta dei nostri giorni.<br />

Con questo libro realizza una sorta di catalogo<br />

“ex post” della serie di mostre che ha tenuto lo scorso anno a<br />

Bologna, Roma e Matera, presentando, in ognuna delle<br />

prestigiose sedi una antologia del suo lavoro e una sezione<br />

“site specific” dedicata alla città ospitante.<br />

Impreziosisce il libro il fatto che le immagini degli allestimenti<br />

delle mostre siano state scattate dallo stesso Cresci, che così,<br />

quasi in una mera narrazione, racconta se stesso e il suo<br />

lavoro.<br />

Un’affascinante strada,<br />

unica al mondo<br />

e lunga cinque secoli<br />

Atelier a via Margutta<br />

Cinque secoli di cultura<br />

internazionale a Roma<br />

a cura di V. Moncada di Paternò<br />

368 pp., 21 x 30,5 cm, € 70,00<br />

ISBN 978-88-422-1946-0<br />

Per cinque secoli pittori, scultori, fotografi, stilisti, musicisti,<br />

scrittori, poeti, attori, registi e architetti provenienti da 28<br />

nazioni dei cinque continenti sono arrivati a Roma, in via<br />

Margutta, dove hanno creato i loro capolavori, vivendo e lavorando<br />

negli atelier illuminati dalla straordinaria luce di Roma.<br />

A metà Ottocento il marchese Francesco Patrizi ha edificato<br />

il più grande complesso di studi per artisti, destinato a ospitare<br />

l’Associazione Artistica Internazionale. Valentina Moncada<br />

di Paternò ha ritrovato l’archivio del suo trisnonno e ha ricostruito<br />

la storia della strada. Più di mille presenze documentate<br />

tra le quali, ad esempio, Lorrain, i Gentileschi, Vouet,<br />

Cabianca, Fortuny, Puccini, Mascagni, Le Corbusier,<br />

Sartre, Fellini, Capote, Burri, Twombly, Picasso, Simonetti,<br />

Afro, Ontani, Salvatores... Un luogo privilegiato, una lista<br />

sorprendente, un indispensabile strumento di conoscenza per<br />

gli studiosi e i professionisti del settore.<br />

Esperienze<br />

e riflessioni per la<br />

città del Novecento<br />

<strong>Il</strong> patrimonio urbano<br />

moderno<br />

A cura di G. Peghin e A. Sanna<br />

296 pp., 12 x 19,4 cm, € 24,00<br />

ISBN 978-88-422-2107-4<br />

<strong>Il</strong> maestro<br />

degli «uomini rossi»<br />

e il movimento<br />

di Corrente<br />

Sassu e Corrente 1930-<br />

1943<br />

La rivoluzione del colore<br />

A cura di E. Pontiggia e A. Paglione<br />

128 pp., 24 x 28 cm, € 24,00<br />

ISBN 978-88-422-2164-7<br />

Una collezione<br />

«di scelte stampe»<br />

fortemente<br />

rappresentativa del<br />

gusto del XIX secolo<br />

Stampe del XV e del XVI<br />

secolo<br />

A cura di C. Bragaglia Venuti, S. Brazza<br />

Saggio introduttivo di Giorgio Marini<br />

136 pp., 21 x 30,5 cm, € 35,00<br />

ISBN 978-88-422-2094-7<br />

Un libro fondamentale<br />

per la conoscenza<br />

delle ceramiche<br />

orientali<br />

Le ceramiche<br />

dell’Asia orientale<br />

della Collezione Laura<br />

A cura di N. Laura e M. Scagliola<br />

352 pp., 24 x 32 cm, € 90,00<br />

ISBN 978-88-422-2056-5<br />

I resti<br />

di una fabbrica Fiat<br />

a Mosca<br />

negli anni ‘30<br />

Alessandro Papetti<br />

Mosca<br />

fabbriche dell’utopia<br />

A cura di A. Papetti e U. Zanetti<br />

172 pp., 30 x 28 cm, € 35,00<br />

Edizione trilingue: russo, inglese e italiano<br />

ISBN 978-88-422-2132-6<br />

L’eccezionalità<br />

nello sviluppo<br />

dei tipi angelici<br />

nel «Cristo morto<br />

con quattro angeli»<br />

Gli angeli della pietà<br />

Intorno a Giovanni Bellini<br />

A cura di Marco Bona Castellotti<br />

48 pp., 24 x 28 cm, € 16,00<br />

ISBN 978-88-422-2170-8<br />

Come l’arte traduce<br />

il racconto biblico<br />

sui bambini<br />

I bambini e il cielo<br />

A cura di Serenella Castri<br />

296 pp., 24 x 28 cm, € 35,00<br />

ISBN 978-88-422-2127-2<br />

I «fiammingo-genovesi»:<br />

un richiamo emozionante<br />

per i collezionisti<br />

e gli appassionati<br />

Pittura fiammingo-genovese<br />

Nature morte, ritratti<br />

e paesaggi del Seicento<br />

e primo Settecento<br />

A cura di Anna Orlando<br />

208 pp., 24 x 32 cm, € 60,00<br />

ISBN 978-88-422-2124-1<br />

«Viewing things,<br />

as it were,<br />

from the moon»<br />

Braco Dimitrijevic<br />

Between the Louvre<br />

and the Zoo<br />

284 pp., 34 x 25,5 cm, € 50,00<br />

Edizione inglese<br />

ISBN 978-88-422-2171-5<br />

André Beaurepaire<br />

Seducente scenografo<br />

delle musiche di<br />

Stravinskij, Prokof’ev<br />

e di Edith Piaf<br />

<strong>Il</strong> mondo di Beaurepaire<br />

a cura di Vittoria Crespi Morbio<br />

104 pp., 24 x 34 cm, € 35,00<br />

Edizione italiana<br />

ISBN 978-88-422-2105-0<br />

Edizione francesce<br />

ISBN 978-88-422-2106-7<br />

La ristampa<br />

del più famoso<br />

e devastante pamphlet<br />

contro l’arte<br />

contemporanea<br />

Jean Clair<br />

Critica della modernità<br />

Considerazioni<br />

sullo stato delle belle arti<br />

128 pp., 11 x 17,5 cm, € 18,00<br />

ISBN 978-88-422-0352-0<br />

<strong>Il</strong> diario di<br />

«the queen<br />

of the lifestyle»<br />

Anna Laura Angeletti<br />

Inventario con anima<br />

A cura di Luca Ronchi<br />

144 pp., 16,5 x 24 cm, € 22,00<br />

ISBN 978-88-422-2165-4<br />

Nel cuore<br />

della capitale<br />

la Galleria Colonna<br />

dedicata<br />

ad Alberto Sordi<br />

I nuovi allestimenti<br />

della Galleria<br />

d’Arte moderna<br />

e contemporanea<br />

di <strong>Torino</strong><br />

<strong>Il</strong> mosaico<br />

come pensiero,<br />

concetto di tempo,<br />

condizione espressiva<br />

PHOTOLYRICON<br />

La donna<br />

e il femminino,<br />

muse ispiratrici<br />

di un poeta-fotografo<br />

Sorgente Group<br />

La Galleria<br />

di piazza Colonna<br />

232 pp., 24 x 32 cm € 60,00<br />

ISBN 978-88-422-2018-3<br />

GAM Collezioni - III<br />

Allestimenti 2011-2013<br />

A cura di Danilo Eccher<br />

350 pp., 21 x 28 cm, € 50,00<br />

ISBN 978-88-422-2114-2<br />

Marco De Luca<br />

Mosaici<br />

A cura di Claudio Spadoni<br />

96 pp., 24 x 27 cm, € 24,00<br />

ISBN 978-88-422-2177-7<br />

Photolyricon<br />

Roberto Biscaretti di Ruffia<br />

56 pp., 24 x 33,5 cm, € 18,00<br />

ISBN 978-88-422-2150-0<br />

Biasiucci e Paladino<br />

nella «Casa Madre»:<br />

la scena originaria<br />

dell’eterno ritorno<br />

della quotidianità<br />

La Casa Madre<br />

Biasiucci e Paladino<br />

A cura di Eduardo Cicelyn<br />

112 pp., 24 x 28 cm, € 24,00<br />

Edizione italiana e inglese<br />

ISBN 978-88-422-2149-4<br />

L’algida purezza della<br />

grande architettura<br />

minimalista<br />

e spirituale<br />

Claudio Silvestrin<br />

L’immaterialità<br />

del materiale<br />

344 pp., 25 x 29 cm, € 80,00<br />

ISBN 978-88-422-2016-9<br />

Le città del mondo<br />

oggi collezionano<br />

starchitetture<br />

Starchitecture<br />

Scene, attori e spettacoli<br />

nelle città contemporanee<br />

Davide Ponzini e Michele Nastasi<br />

160 pp., € 30,00<br />

ISBN 978-88-422-1979-8<br />

L’attitudine<br />

comunicativa,<br />

aperta e orizzontale<br />

della giovane arte<br />

italiana<br />

contemporanea<br />

Italian Newbrow<br />

Cattive compagnie<br />

A cura di Ivan Quaroni<br />

96 pp., 24 x 33,5 cm, € 18,00<br />

ISBN 978-88-422-2169-2<br />

<strong>Il</strong> repertorio<br />

fotografico<br />

del grande connaisseur<br />

Ecco come<br />

il Piemonte punta<br />

al riconoscimento<br />

Unesco<br />

Un ventennio<br />

di passione per le arti<br />

della nostra vita<br />

quotidiana<br />

La pittura italiana<br />

nella Fototeca Zeri<br />

A cura di Anna Ottani Cavina<br />

176 pp., 28 x 24 cm, € 35,00<br />

ISBN 978-88-422-2061-9<br />

Alla scoperta<br />

di un patrimonio<br />

Langhe, Monferrato<br />

e Roero<br />

a cura di Sergio Conti<br />

208 pp, 21 x 30,5 cm, € 35,00<br />

ISBN 978-88-422-2049-7<br />

Amate arti applicate<br />

1991-2011:<br />

da «L’apprendista<br />

stregone» a «Italia 150»<br />

Enzo Biffi Gentili<br />

176 pp., € 29,00<br />

ISBN 978-88-422-1968-2<br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

Per informazioni: Società editrice Allemandi & C., via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong>, tel. 011 8199111, fax 011 8193090<br />

Ordini: Allemandi c/o Libro Co., via Borromeo 48, 50026 San Casciano (FI), tel. 055 8228461, fax 055 8228462, allemandi@libroco.it

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