Vedere a Torino - Il Giornale dell'Arte
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<strong>Vedere</strong>a<br />
©<br />
IL<br />
N. 5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2012<br />
UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />
<strong>Torino</strong><br />
GIORNALE DELL’ARTE<br />
Lodovico Passerin d’Entrèves<br />
TUTTA L’ARTE DA VEDERE IN<br />
NOVEMBRE-DICEMBRE<br />
SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 325 NOVEMBRE 2012
3<br />
Un anno dopo<br />
La prima capitale è ancora<br />
capitale del contemporaneo?<br />
Dopo il successo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia,<br />
la città ostenta un orgoglioso fair play, ma i bilanci pubblici sono a terra<br />
e la cultura patisce i drastici tagli. Fa il punto Marina Paglieri<br />
Si naviga a vista, tra una calma piatta che non si sa<br />
quanto possa durare, squarci di azzurro e nubi oscure<br />
all’orizzonte. Alle spalle la tempesta esplosa qualche<br />
settimana fa, con le dimissioni, legate ad affidamenti<br />
incongrui e familiari, della potente dirigente dell’era Castellani<br />
e Chiamparino Anna Martina, già alla cultura e<br />
comunicazione del Comune, da ultimo con il sindaco Fassino<br />
alle relazioni internazionali. Una delle artefici del traghettamento<br />
della one company town al successo olimpico<br />
e alla nuova immagine di <strong>Torino</strong> città glamour e d’arte,<br />
attrattiva per il turismo culturale.<br />
La metafora, forse azzardata per una città tra le montagne<br />
(noi comunque abbiamo il Po e a metà novembre ci sarà<br />
il varo alla Reggia di Venaria, dopo 12 anni di attesa, della<br />
Peota reale, l’imbarcazione da parata dei Savoia progettata<br />
da Filippo Juvarra) può forse riassumere le attuali<br />
condizioni, tra alti e bassi, del sistema dell’arte torinese.<br />
Un sistema che deve fare i conti con un drammatico calo<br />
delle risorse alla cultura, cento milioni in meno in quattro<br />
anni. Ma che tuttavia tiene, dal momento che negli appuntamenti<br />
strategici, da Pasqua ai ponti primaverili a Ferragosto,<br />
l’affluenza è stata buona e non sono mancate le<br />
code davanti ai musei più gettonati, dall’Egizio al Cinema.<br />
<strong>Il</strong> dopo 2011<br />
Vediamo allora come stanno veramente le cose, e come sono<br />
andate nell’anno in corso. <strong>Il</strong> quale, occorre ricordare,<br />
arriva dopo quello delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia, in cui il capoluogo piemontese è stato al centro<br />
dell’attenzione del Paese. Nell’occasione si sono contati 5<br />
milioni di visitatori, con un incremento nei musei rispetto<br />
al 2010 che supera il 25%, 40% in più per le sole Residenze<br />
sabaude, la principale attrattiva turistica. Complice il<br />
successo ancora di Venaria, che ha appena festeggiato, con<br />
una tre giorni di eventi a metà ottobre, i cinque anni dall’apertura,<br />
durante i quali si è conquistata la posizione di<br />
quinto sito culturale più frequentato d’Italia.<br />
È vero, i turisti sono arrivati anche quest’anno. Ma non era<br />
facile mantenere gli stessi numeri del 2011: e a poco è servito<br />
replicare nelle ex Officine Grandi Riparazioni<br />
l’esposizione «Fare gli italiani», che ha chiuso da poco i<br />
battenti senza più suscitare lo stesso entusiasmo. Ma ora si<br />
volta pagina e si attendono altre conferme in questo mese<br />
di novembre rivolto al contemporaneo.<br />
Con Artissima che apre la XIX edizione con un’immagine<br />
rinnovata e soprattutto con una nuova direttrice, la giovane<br />
triestina Sarah Cosulich Canarutto (succeduta a<br />
Francesco Manacorda volato alla Tate Liverpool) impegnata<br />
a rinforzare la fiera dell’Oval, ma anche a dare risalto<br />
al network di musei e fondazioni cittadine dedicate<br />
all’oggi. «Un’eccellenza, ha affermato al suo esordio a febbraio,<br />
che nessun’altra città italiana può vantare e che dall’estero<br />
ammirano».<br />
La Superfondazione dei musei<br />
Se ne è cominciato a parlare a fine 2011, parole d’ordine<br />
risparmio, sinergie e razionalizzazione. L’intenzione,<br />
emersa nelle ripetute «cabine di regia» del fine settimana<br />
dei tre assessori di Comune, Regione e Provincia Maurizio<br />
Braccialarghe, Michele Coppola e Ugo Perone, era<br />
quella di creare una nuova struttura, ampliando la Fondazione<br />
<strong>Torino</strong> Musei. Avrebbe accorpato, oltre ai civici<br />
Gam, Palazzo Madama, Mao e Borgo Medievale, musei<br />
a gestione regionale, in particolare il Castello di Rivoli,<br />
magari il Museo di Scienze Naturali, poi chissà, forse<br />
CONTINUA A PAG. 4<br />
Com’è <strong>Torino</strong><br />
IL GIORNALE DELL’ARTE<br />
Società editrice<br />
Umberto Allemandi & C. spa,<br />
via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong>,<br />
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Impaginazione<br />
Elisa Bussi<br />
Stampa<br />
Centro Stampa Quotidiani S.p.A.,<br />
Erbusco (Bs)<br />
Tipologia di mostra<br />
<strong>Vedere</strong>a<br />
<strong>Torino</strong><br />
è una testata edita<br />
dalla Società editrice<br />
Umberto Allemandi & C.<br />
nell’ambito della linea di periodici<br />
«<strong>Vedere</strong> a...»<br />
Editorialista ospite<br />
di questo numero<br />
Marina Paglieri<br />
giornalista di La Repubblica<br />
Hanno collaborato<br />
Jenny Dogliani,<br />
Nicola Pirulli,<br />
Barbara Antonetto,<br />
Arianna Antoniutti,<br />
Vittorio Bertello<br />
e Anna Maria Farinato<br />
In redazione a <strong>Torino</strong><br />
Lina Ocarino<br />
Pubblicità Piemonte<br />
Claire Pizzini<br />
340.3139377<br />
claire.pizzini@allemandi.com<br />
1 Antiquariato 2 Archeologia<br />
9 Arti decorative 10 Design<br />
3 Architettura 4 Arte antica<br />
11 Miscellanea 12 Storia<br />
5 Arte contemporanea 6 Arte etnica<br />
13 Fotografia<br />
7 Arte moderna 8 Arte Orientale<br />
IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRO-<br />
DOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI<br />
ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNA-<br />
NO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI.<br />
www.allemandi.com<br />
In copertina Lodovico Passerin d’Entrèves<br />
dal 2007, e per la terza volta, presidente<br />
della Consulta per la Valorizzazione dei Beni<br />
Artistici e Culturali di <strong>Torino</strong> che oggi conta<br />
34 soci tra i principali imprenditori della<br />
città. <strong>Il</strong> 16 ottobre scorso la Consulta ha<br />
festeggiato in Palazzo Civico i 25 anni di<br />
attività durante i quali ha realizzato 46<br />
interventi tra restauri e progetti di<br />
valorizzazione con un impegno economico<br />
di oltre 20 milioni di euro. «Abbiamo creato<br />
un modello che ci è invidiato, ma che è<br />
realtà solo a <strong>Torino</strong>, città che sa dialogare»,<br />
ha dichiarato Passerin d’Entrèves.<br />
Uno scorcio della mostra «Fare gli italiani» allestita nelle Ogr, Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato
Com’è <strong>Torino</strong><br />
4<br />
SEGUE DA PAG. 3<br />
Risorgimento e Montagna. Con l’idea di mettere in comune<br />
le competenze e uniformare i servizi, creare economie<br />
di scala. «Scatta la rivoluzione nei musei» titolavano<br />
i giornali. Si doveva partire nei primi mesi del 2012, ma a<br />
tutt’oggi la creatura non è nata. Per questioni di poltrone,<br />
soprattutto. Perché ancora non è chiaro chi farà cosa.<br />
Più di uno arriccia il naso e fa sapere che se superfondazione<br />
deve essere, che almeno si limiti agli attori del contemporaneo.<br />
Nel frattempo l’assessore Braccialarghe, che<br />
si oppone all’«incestuosa» proposta del collega regionale<br />
di un unico direttore per Rivoli e Gam, continua anche a<br />
presiedere <strong>Torino</strong> Musei, incarico assunto dopo la scomparsa,<br />
lo scorso 18 dicembre, di Giovanna Cattaneo Incisa,<br />
che ha lasciato parecchi orfani sotto la Mole.<br />
<strong>Il</strong> Sistema del contemporaneo<br />
Di tanto in tanto ritorna la domanda, quasi un tormentone:<br />
siamo ancora la capitale italiana dell’arte contemporanea?<br />
Sarebbe meglio chiedersi se esista ancor una capitale<br />
italiana dell’arte contemporanea: perché se <strong>Torino</strong> piange,<br />
le altre città, da Roma a Milano a Napoli, non ridono.<br />
Comunque si va avanti. Riparte dunque Artissima, con<br />
più gallerie e più collezionisti, soprattutto stranieri, e un<br />
programma curatoriale dall’emblematico titolo «It’s not the<br />
end of the world». Prevede eventi espositivi nella varie sedi<br />
del sistema, da Gam a Rivoli, dalla Fondazione Merz alla<br />
Sandretto, e un intervento d’artista a Palazzo Madama.<br />
Mentre Artissima Lido, altro appuntamento extra fiera,<br />
abbandona i negozi sfitti del Quadrilatero e invita gruppi<br />
alternativi a confrontarsi in luoghi blasonati del centro, dal<br />
Mao al Museo della Sindone, dalla Resistenza all’Antichità,<br />
all’Archivio di Stato nell’ex Ospedale San Luigi. Ripartono<br />
anche le kermesse The Others e Paratissima, cui si<br />
aggiunge ora Photissima.<br />
Alla Gam Danilo Eccher ha sorpreso con la mostra di un<br />
Ugo Nespolo degli anni dell’avanguardia e un’intensa retrospettiva<br />
di Salvatore Scarpitta, in attesa tra qualche mese<br />
di presentare il terzo allestimento tematico delle collezioni.<br />
E di aprire al pubblico, in primavera, il Gabinetto dei<br />
disegni e stampe, forte di circa 30mila pezzi delle collezioni<br />
grafiche. Molti fanno parte delle raccolte della Fondazione<br />
De Fornaris, che festeggia i 30 anni di attività a fianco<br />
del museo della città.<br />
Al Castello di Rivoli, rimasto con un solo direttore, Beatrice<br />
Merz, dopo la partenza a giugno di Andrea Bellini<br />
alla volta di Ginevra, si attende il bando che dovrebbe portare,<br />
a inizio 2013, a una nuova nomina, questa volta unica.<br />
Perché la «governance duale», a quanto pare, ha dato<br />
soprattutto problemi. Tutti d’accordo che il Castello debba<br />
essere rilanciato con una guida forte e programmi più<br />
convincenti, penuria di risorse permettendo. Lo pensa anche<br />
il presidente Giovanni Minoli, che non si sa però se<br />
resterà, ma che si è detto a disposizione, se mai nascerà,<br />
per un incarico nella Superfondazione.<br />
La Fondazione Crt per l’arte moderna e contemporanea<br />
continua a sostenere gli acquisti di Gam e Rivoli (lo farà<br />
anche ad Artissima) e le iniziative di Contemporary art. Ma<br />
in via XX Settembre sembra andare a rilento il progetto<br />
(un’idea dell’ex segretario generale Angelo Miglietta, dimissionario<br />
a fine maggio e sostituito da Massimo Lapucci)<br />
di fare nascere una cittadella della creatività contemporanea<br />
nei capannoni delle Ogr, un progetto ambizioso<br />
oggi rimesso in dubbio.<br />
Le gallerie<br />
Sul fronte delle gallerie, sono le piccole e medie a fare più<br />
fatica. Alcune chiudono o si limitano a realizzare singoli<br />
progetti, magari on demand, altre si specializzano, si rivolgono<br />
per lo più all’estero (la giovane Norma Mangione)<br />
o scelgono settori di nicchia, da Little Nemo in via Ozanam<br />
punto di riferimento per i fumetti d’autore, a Galo a<br />
San Salvario per la street art. Si salvano dalla crisi le più<br />
solide (un nome per tutti Franco Noero, oltre al super collaudato<br />
Tucci Russo), che sono presenti nelle fiere giuste<br />
e hanno per clienti collezionisti di peso, a <strong>Torino</strong> e altrove<br />
nel mondo.<br />
Musei e mostre<br />
Per rimanere in tema, la Pinacoteca Agnellidedica a «Murderme»,<br />
la raccolta personale di opere di Damien Hirst, la<br />
mostra autunnale, dal 10 novembre negli spazi del Lingotto.<br />
Mentre all’Egizio, dove è in corso il passaggio della<br />
presidenza da Alain Elkann a Evelina Christillin, procede<br />
il cantiere diretto da Isolarchitetti che porterà al raddoppio<br />
nel 2015, e la Galleria Sabauda (chiusa il 20 marzo all’insaputa<br />
dei più, tanto che studiosi e studenti hanno improvvisato<br />
un funeral party) è in via di trasferimento nella<br />
Manica Nuova di Palazzo Reale, il Polo Reale, tanto voluto<br />
dal direttore regionale del Mibac Mario Turetta, che<br />
avanza in vista dell’inaugurazione nel 2014.<br />
Una veduta del nuovo allestimento della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale; sotto il prospetto della nuova sede<br />
Si è aperto a Palazzo Chiablese il cantiere per creare la biglietteria<br />
unica e il bookshop, mentre sono già collegati la<br />
nuova Sabauda (al via fra un mese il secondo lotto per il<br />
completamento dei lavori) e il Museo di Antichità, Palazzo<br />
Reale e la sua Armeria (ormai accessibili con un solo<br />
ticket), questa poi lo sarà presto con la Biblioteca Reale.<br />
Qui si sta progettando una nuova sala sotterranea climatizzata,<br />
più ampia dell’attuale caveau, per ospitare l’Autoritratto<br />
e gli altri disegni di Leonardo. Se ne occupa la Consulta<br />
per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali<br />
di <strong>Torino</strong>, che compie 25 anni.<br />
Sul fronte comunale, il sindaco Piero Fassino punta sulle<br />
relazioni internazionali e cerca di portare a casa mostre di<br />
richiamo, quelle che fanno il botto. <strong>Il</strong> progetto ha subito<br />
nelle scorse settimane una battuta d’arresto per le dimissioni<br />
di Anna Martina che porteranno, scommettono i più,<br />
a nuovi equilibri e a un rimescolamento delle carte nei luoghi<br />
della cultura cittadina. Alcuni risultati però erano già<br />
arrivati. Prima di tutto la mostra di Edgar Degas, allestita<br />
da Skira alla Promotrice delle Belle Arti dal 18 ottobre<br />
con opere del Musée d’Orsay. Nel marzo 2013 la mostra<br />
«Tesori dell’Ermitage», con la collezione Basilewsky di<br />
arti decorative dal Medio Evo al Rinascimento, festeggerà<br />
a Palazzo Madama i 150 anni del museo. Su altri progetti<br />
già abbozzati mancano ancora certezze: tra gli ultimi,<br />
una mostra scambio di reperti tra il Museo d’arte orientale<br />
torinese e la Fondazione Gulbenkian di Lisbona.<br />
Le Residenze sabaude<br />
Dopo anni di esitazioni, e musi lunghi, il Consorzio La<br />
Venaria Reale ha detto sì all’accordo con il Parco della<br />
Mandria, sancito a metà ottobre: prevede biglietto e percorso<br />
di visita unico, tempo richiesto un’intera giornata.<br />
Nel Centro Conservazione e Restauro dell’ex residenza<br />
di caccia, convenzionato con l’Università, escono intanto<br />
i primi diplomati con laurea magistrale, dottori istruiti<br />
per curare tutti i mali dell’arte, dai dipinti, alle sculture, agli<br />
arredi, ai tessuti.<br />
A fine aprile la Palazzina di caccia di Stupinigi ha riaperto<br />
i battenti ai visitatori, dopo il restauro dell’Appartamento<br />
di Levante, con la Sala da ballo di Juvarra (e il recente<br />
recupero della Sala degli Scudieri, con le «Vedute di caccia»<br />
di Vittorio Amedeo Cignaroli, ancora a opera della<br />
Consulta). Uscita dalla fase critica dei debiti, la proprietaria<br />
Fondazione Ordine Mauriziano sogna un nuovo futuro<br />
per il suo gioiello e sinergie con Venaria, perlomeno<br />
attraverso i rispettivi parchi. Sinergia che già è avvenuta in<br />
primavera tra quest’ultima e Palazzo Reale con le mostre<br />
«I Quadri del re», prorogate fino a gennaio, per le quali vale<br />
lo stesso biglietto. È on line un nuovo sito delle Residenze<br />
reali, promosso da Turismo <strong>Torino</strong>, ma resta irrisolta<br />
l’annosa questione dei trasporti tra e per le regge. La carenza<br />
penalizza anche il Castello di Rivoli, che varrebbe<br />
un viaggio più agevole, oltre che come museo, anche come<br />
ex dimora sabauda. La verità è che il numero di visitatori<br />
è ancora non sufficiente a organizzare un servizio continuato<br />
e frequente.<br />
Marina Paglieri<br />
giornalista di La Repubblica<br />
La magia dello specchio<br />
La mostra «Riflessi d’Oriente.<br />
2500 anni di specchi in Cina<br />
e dintorni», a cura di<br />
Marco Guglielminotti<br />
Trivel (conservatore<br />
per l’Asia Orientale<br />
del Mao dove la<br />
mostra si tiene dal<br />
23 novembre al 24<br />
febbraio), ha diverse<br />
chiavi di lettura. Innanzitutto<br />
scandaglia in<br />
profondità i significati legati<br />
a un oggetto, lo specchio,<br />
raramente considerato<br />
dal punto di vista<br />
artistico. In Oriente,<br />
molto più che nel<br />
Specchio «a uccelli mitici e fiori di buon<br />
auspicio», Corea, dinastia Goryeo, X-XI<br />
sec. d.C., Roma, Museo Nazionale d’Arte<br />
Orientale<br />
nostro mondo, attorno allo specchio si sono sviluppati «significati<br />
e implicazioni simbolici che finiscono per esulare dall’uso<br />
pratico e sconfinano spesso nel campo delle superstizioni,<br />
della magia, della psicologia, della spiritualità». <strong>Il</strong> confronto<br />
tra Est e Ovest è dunque il cardine dell’esposizione, ma il<br />
tema del «doppio» è racchiuso anche nell’approfondita analisi<br />
del verso e del recto di tali oggetti, dove la parte solitamente<br />
trascurata, quella non riflettente, è invece spesso la più<br />
interessante e ricca di motivi decorativi e iconografici. L’analisi<br />
delle tecniche di lavorazione, lo sviluppo e la diffusione in<br />
tutta l’Asia, il confronto con le manifatture degli altri Paesi<br />
completano poi l’excursus culturale. Nucleo centrale della mostra<br />
sono gli specchi prodotti in Cina tra il periodo degli Stati<br />
Combattenti e la fine della dinastia Tang, ovvero dal V secolo<br />
a.C. al X secolo d.C. circa. A questi si aggiungono produzioni<br />
più antiche e più recenti, così come alcuni esemplari provenienti<br />
dall’area iranica e dalle altre regioni dell’Asia orientale<br />
(Corea, Giappone, Sud-est). In occasione della mostra il Museo<br />
organizza una serie di incontri di approfondimento e di visite<br />
(www.maotorino.it). Nicola Pirulli<br />
FOTO ERNANI ORCORTE
5<br />
Degas, non solo ballerine<br />
Una settantina di opere del Musée d’Orsay in mostra alla Promotrice<br />
Era dal 1984, dalla mostra a Villa Medici «Degas e l’Italia»,<br />
che fuori da Parigi non si vedevano così tante opere<br />
dell’artista francese. «Per far piacere al pubblico italiano<br />
abbiamo vuotato la collezione del Musée d’Orsay», assicura<br />
Xavier Rey, curatore della rassegna ospitata fino al 27<br />
gennaio nella palazzina della Promotrice delle Belle Arti,<br />
nel Parco del Valentino, che inaugura un anno denso di<br />
scambi culturali tra <strong>Torino</strong> e la Francia.<br />
Ideata da Skira che l’ha promossa in collaborazione con il<br />
museo parigino e con il Comune di <strong>Torino</strong>, «Degas. Capolavori<br />
dal Musée d’Orsay» abbraccia tutto l’arco della carriera<br />
dell’artista parigino (1834-1917) e la varietà di tecniche<br />
da lui impiegate attraverso una settantina di opere, il cuore<br />
del nutrito corpus, il più importante al mondo, conservato<br />
nel D’Orsay. Alcune opere, come i fragili pastelli<br />
e i disegni, assai di rado lasciano Parigi. «<strong>Torino</strong> scoprirà<br />
Degas», aveva promesso Guy Cogeval, presidente del Musée<br />
d’Orsay, «al di là della fama tradizionale. Un pittore arcinoto,<br />
ma che in questa mostra si rivelerà straordinariamente<br />
dotato». <strong>Il</strong> più classico degli impressionisti, formatosi<br />
nell’atelier di un allievo di Ingres, il nobile, ricco e «terribile,<br />
ma franco e leale» (Pissarro dixit), Edgar aveva fortissimi<br />
legami con l’Italia: qui risiedeva una parte della sua<br />
famiglia (la zia paterna, Laure, aveva sposato il barone napoletano<br />
Gaetano Bellelli); nel Bel Paese aveva viaggiato<br />
sulle orme di Stendhal e di Corot; la sua pittura degli esordi<br />
si rifà a Giotto, Signorelli, Botticelli, al primo Rinascimento<br />
italiano, a modelli assorbiti nelle sue visite al Louvre.<br />
<strong>Il</strong> percorso si apre con l’«Autoritratto» del 1855, attorniato<br />
da ritratti dei familiari (le sorelle Marguerite e Thérèse,<br />
la sua prediletta; il nonno Hilaire); prosegue con opere storiche,<br />
accompagnate talora dai relativi studi, come per l’imponente<br />
(151x258 cm) «Semiramide che costruisce Babilonia»,<br />
del 1861 ca. Una mostra nella mostra, e immagine<br />
guida della rassegna, è costituita dal grandioso ritratto<br />
della famiglia della zia paterna di Edgar, «La famiglia Bellelli»<br />
(1858-1869, 200x250 cm) circondato dai disegni preparatori,<br />
tra cui, splendido, quello di Giulia di 10 anni.<br />
Poi le ballerine, naturalmente, alle quali Degas deve molto<br />
della sua popolarità: dalla magnetica «Petite danseuse<br />
de 14 ans», in bronzo, con tutù in tulle e nastro di satin, alla<br />
sequenza di bronzi che le ritraggono nell’atto di indossare<br />
la calzamaglia o impegnate in passi di danza, posizioni e<br />
arabesque, e ancora in studi a pastello, disegni e dipinti che<br />
le immortalano sul palcoscenico, durante le prove, o a fine<br />
spettacolo, con un bouquet tra le mani. E accanto al ballo,<br />
la musica, con i ritratti dei maestri dell’orchestra dell’Opera,<br />
dove le ballerine sono solo un elemento dello sfondo, o<br />
il ritratto del violoncellista Pillet o di Lorenzo Pagans e August<br />
Degas, l’uno alla chitarra, l’altro al pianoforte.<br />
Numerosi quasi quanto le ballerine sono poi i cavalli, studiati,<br />
anche qui, nei loro armoniosi movimenti, o colti nei<br />
momenti che precedono le gare all’ippodromo, frementi<br />
nell’attesa; fusi nel bronzo, dipinti o schizzati a pastello.<br />
Nutrita anche la serie degli «scandalosi» nudi muliebri,<br />
quasi degli «scatti» rubati a prostitute spiate nell’intimità<br />
della sala da bagno, durante o dopo le abluzioni. E se ballerine,<br />
cavalli, scene di genere erano ricercate e vendute a<br />
caro prezzo, i nudi, mentre Degas era in vita, non avevano<br />
pubblico e l’artista arrivò a considerarli una sorta di «giardino<br />
segreto» in cui esercitarsi con tutte le tecniche da lui<br />
padroneggiate, in primis il disegno («Amò molto il disegno»<br />
volle che fosse scritto sulla sua tomba).<br />
L’ultima sala racchiude una delle molte scoperte annunciate<br />
dagli organizzatori della mostra: tre sorprendenti paesaggi<br />
a pastello che fanno pensare ai nostri macchiaioli.<br />
Le mostre<br />
Degas, «Ritratto di famiglia (La famiglia Bellelli)», 1858-1869, Parigi<br />
Musée d’Orsay<br />
<strong>Il</strong> giorno dell’inaugurazione le prenotazioni erano 50mila,<br />
8mila i visitatori la prima settimana. È necessario staccare<br />
180mila biglietti per pareggiare il costo di 1,5 milioni di euro<br />
(130mila dal Comune, il resto da sponsor, in particolare<br />
BNL). Anna Maria Farinato<br />
© RMN (MUSÉE D'ORSAY) / HERVÉ LEWANDOWSKI - RMN DISTR. ALINARI<br />
Diabolico incantesimo<br />
Nella fastosa cornice delle sale<br />
settecentesche di Palazzo<br />
Madama, intervallati ai pezzi<br />
della collezione del museo,<br />
50 video-ritratti di Robert Wilson<br />
sono in mostra sino al 6<br />
gennaio. I video-portrait dell’eclettico<br />
genio statunitense,<br />
realizzati in altissima definizione,<br />
costituiscono una<br />
suggestiva galleria di personaggi<br />
dello star system come<br />
Brad Pitt, gente comune e<br />
magnifici animali, dalle civette<br />
alle pantere. Ispirati ai lunghi<br />
piani-sequenza di Andy<br />
Robert Wilson, «Isabella Rossellini»<br />
Warhol, al linguaggio dei fumetti, del cinema e della televisione,<br />
questi lavori hanno una durata che va dai 30 secondi ai 20<br />
minuti; i soggetti, apparentemente immobili, come nei più tradizionali<br />
ritratti pittorici, compiono in realtà piccoli movimenti<br />
e azioni involontarie, sbattendo per esempio le palpebre o muovendo<br />
impercettibilmente i piedi. <strong>Il</strong> magnetico sguardo di Johnny<br />
Depp, avvolto da un boa di piume, o l’ironico sorriso di Isabella<br />
Rossellini, rappresentata come Alice nel Paese delle Meraviglie,<br />
rompono così la dimensione dello spazio e del tempo,<br />
come se fossero le vittime di un artificioso, coloratissimo e diabolico<br />
incantesimo. Persino i protagonisti dei celebri ritratti pittorici<br />
filmati da Wilson, come «Ritratto di Signora» di Giovanni<br />
Boldini e «Ritratto di Hena Rigotti» di Felice Casorati, sembrano,<br />
infine, sul punto di animarsi. Jenny Dogliani
<strong>Vedere</strong> a <strong>Torino</strong><br />
Artissima: una verve tutta femminile per una XIX edizione<br />
Riunite al Lingotto dal 9 all’11 novembre 172 gallerie, 11 in più dello scorso anno, da 27 Paesi. La nuova<br />
6<br />
Triestina, classe 1974, Sarah Cosulich Canarutto è la<br />
neodirettrice di Artissima, chiamata lo scorso febbraio<br />
con mandato triennale a raccogliere l’eredità di Andrea<br />
Bellini, che ha guidato la fiera dal 2007 al 2009 e Francesco<br />
Manacorda, che ha lasciato con un anno di anticipo,<br />
destinazione Tate Liverpool.<br />
In programma dal 9 all’11 novembre nell’Oval Lingotto,<br />
Artissima 19 ha un costo complessivo di 2 milioni<br />
e 150mila euro, un budget cui enti locali (Regione Piemonte,<br />
Provincia e Città di <strong>Torino</strong>), Camera di Commercio<br />
di <strong>Torino</strong> e fondazione bancarie Unicredit (main partner)<br />
e San Paolo contribuiscono con 600mila euro, mentre<br />
sponsor privati, tra cui Fiat, Iren e Lonmart, con<br />
130mila. La Fondazione Crt, come di consueto, mette<br />
inoltre a disposizione di Castello di Rivoli e Gam 350mila<br />
euro per lo shopping in fiera.<br />
Figurano in tutto 172 gallerie, scelte dal comitato di selezione<br />
composto da sette galleristi: Daniele Balice (Balice<br />
Hertling, Parigi), Isabella Bortolozzi (Isabella Bortolozzi,<br />
Berlino), Mario Cristiani (Galleria Continua,<br />
San Gimignano, Le Moulin e Pechino), Casey Kaplan<br />
(Casey Kaplan, New York), Norma Mangione (Norma<br />
Mangione, <strong>Torino</strong>), Gregor Podnar (Gregor Podnar,<br />
Berlino e Ljublijana) e il nuovo membro Peter Kilchmann<br />
(Peter Kilchmann, Zurigo).<br />
© URS ODERMATT, WINDISCH (CH) COURTESY GALERIE SPRINGER BERLIN<br />
Sopra, Arnold Odermatt,<br />
«Buochs», 1972; a destra, Tony<br />
Cragg, «Wild relatives», 2005<br />
Rispetto allo scorso anno il<br />
numero degli espositori<br />
cresce di 11 unità, con un<br />
calo delle presenze italiane:<br />
58 nel 2011, 53 nel<br />
2012. Decisa a confermare<br />
identità e struttura della<br />
fiera, la neodirettrice<br />
mantiene le quattro<br />
sezioni tradizionali.<br />
Nella<br />
Main Section<br />
(affitto stand 220<br />
euro al metro quadrato)<br />
si contano 96 gallerie, consolidate e provenienti da 21<br />
Paesi, tra queste Konrad Fischer di Berlino e Düsseldorf,<br />
Honor Fraser di Los Angeles, Sprovieri di Londra,<br />
Lisson di Londra e Milano, Triumph di Mosca, Foksal<br />
di Varsavia, Braverman di Tel Aviv, Hussenot di Parigi<br />
e I8 di Reykjiavik.<br />
Tra i big italiani ci sono i milanesi Massimo De Carlo,<br />
Cardi Black Box e Lia Rumma, insieme a Monitor di<br />
Roma e Massimo Minini di Brescia, ai torinesi Franco<br />
Noero, In-Arco, Guido Costa, Alberto Peola e Giorgio<br />
Persano e al partenopeo Alfonso Artiaco.<br />
Nella sezione New Entries (affitto stand 165 euro al metro<br />
quadrato) ci sono invece 32 gallerie di 17 Paesi, attive<br />
da meno di cinque anni e alla loro prima partecipazione.<br />
Thomas Brambilla di Bergamo, Frutta e Furini di Roma<br />
sono le uniche tre italiane, che<br />
espongono in compagnia di<br />
ATHR di Jedda, Voice di<br />
Marrakech, Cole di<br />
Londra, Rachel Uffner<br />
di New York e altre.<br />
Alle New Entries<br />
è dedicato il premio<br />
Guido Carbone,<br />
istituito nel<br />
2006 e rivolto alla<br />
galleria più meritevole<br />
in ricerca<br />
e promozione<br />
di giovani artisti.<br />
Ad assegnarlo è<br />
una giuria tra i cui<br />
membri spicca Nicolaus<br />
Schafhausen,<br />
direttore artistico<br />
della Kunsthalle<br />
di Vienna.<br />
L’allestimento della fiera<br />
prosegue poi<br />
con Back to<br />
the Future<br />
(affitto stand<br />
220 euro al metro qua-<br />
Una cornice intorno ad Artissima<br />
GIGI ROCCATI<br />
COURTESY TUCCI RUSSO, TORRE PELLICE ODERMATT, (CH)<br />
Zena el Khalil, «Beirut, I Love you - A work in Progress», 2012<br />
Colaterale alla fiera è un ricco<br />
programma culturale, coordinato<br />
da Sarah Cosulich<br />
Canarutto e sostenuto dagli<br />
Enti Locali e dalla Fondazione<br />
<strong>Torino</strong> Musei, proprietari<br />
di Artissima. Si tratta di due<br />
grandi eventi espositivi, uno<br />
dei quali mira a rafforzare il<br />
sistema dell’arte contemporanea<br />
offerto dalla città, intento<br />
già perseguito con le<br />
due edizioni della Triennale di<br />
<strong>Torino</strong>. Si tratta di «It’s not the end of the<br />
world», un progetto cui fanno capo cinque<br />
personali che riflettono sulla fine del mondo<br />
(profetizzata dai Maya per il 21 dicembre<br />
2012) alla luce della crisi economica e dei<br />
conflitti politici, culturali e sociali. Zena El<br />
Khalil, alla Fondazione Merz, presenta per<br />
esempio una videoinstallazione in cui la storia<br />
di un’amicizia diventa il modello per superare<br />
i dissidi tra Oriente e Occidente. Paola<br />
Pivi, al Castello di Rivoli, propone invece<br />
oltre mille ritratti fotografici di tulku, figure<br />
religiose tibetane cui si lega la reincarnazione<br />
di valori spirituali alternativi alle strategie<br />
capitalistiche, sagacemente analizzate da<br />
Dan Perjovschi a Palazzo Madama, con un video<br />
e disegni satirici che mettono in luce le<br />
crepe del benessere economico e dei modelli<br />
culturali a esso correlati. A offrire la via di<br />
fuga da un mondo sul punto di cadere in rovina<br />
è Valery Koshlyakov, alla Gam, con un’installazione<br />
ispirata all’Arca di Noè: un rifugio<br />
fatto di materiali poveri per garantire la sopravvivenza<br />
al genere umano. La crisi d’identità<br />
dell’uomo contemporaneo è invece analizzata<br />
da Regnar Kjartansson alla Fondazione<br />
Sandretto Re Rebaudengo, con una performance<br />
musicale e la serie di ritratti presentata<br />
al Padiglione islandese della Biennale<br />
di Venezia 2009. Tutte le mostre sono visitabili<br />
dal 9 novembre al 6 gennaio, a eccezione<br />
di Dan Perjovschi a Palazzo Madama che<br />
chiude l’8 dicembre.<br />
<strong>Il</strong> secondo e ultimo ciclo espositivo è invece<br />
Artissima Lido, appuntamento istituito da<br />
Francesco Manacorda e rivisitato dalla neodirettrice,<br />
che propone nei giorni della fiera<br />
(orario diurno e serale) una serie di mostre,<br />
installazioni e performance organizzate da<br />
cinque spazi alternativi: 98 Weeks (Beirut),<br />
Auto Italia South East (Londra), Irmavep Club<br />
(Parigi), Public Fiction (Los Angeles) e Soma<br />
(Città del Messico), che espongono nell’Archivio<br />
di Stato, Mao, Museo della Resistenza,<br />
Museo della Sindone e Museo di Antichità.<br />
Ciascuno spazio, per contraccambiare l’ospitalità,<br />
porterà infine nella propria città il progetto<br />
di un artista italiano. J.D.
COURTESY OF THE ARTIST AND I8 GALLERY, REYKJAVIK COURTESY OF THE ARTIST AND OF SPROVIERI GALLERY, LONDON<br />
7<br />
sempre più internazionale<br />
direttrice Sarah Cosulich Canarutto ha mantenuto le quattro sezioni<br />
Sopra, Boris Mikhailov, «Plate n. 48» dalla serie «Yesterday’s<br />
Sandwich», anni 60-70; Ragnar Kjartansson, «Song», 2011<br />
drato), al centro dell’Oval con artisti innovativi, ma talvolta<br />
dimenticati, attivi negli anni ’60-70. Partecipano<br />
19 gallerie, tra cui Charim di Vienna con Valie Export,<br />
The Others (quelli che si ribellano)<br />
La più giovane e ribelle tra le fiere d’arte<br />
contemporanea italiane, creata da Roberto<br />
Casiraghi, già fondatore di Artissima nel<br />
1994, torna in città per la seconda edizione.<br />
Autofinanziata, con un budget di 95mila<br />
euro, The Others è nelle ex Carceri Le Nuove,<br />
dal 9 all’11 novembre. Di respiro internazionale,<br />
organizzata da Revolution Srl, la<br />
manifestazione include una cinquantina di<br />
espositori, attivi, spesso, ai margini dei circuiti<br />
ufficiali dell’arte contemporanea. Si<br />
tratta d’istituzioni profit e no profit, come<br />
Fondazione Paludetto (Roma e <strong>Torino</strong>), Le<br />
Club de la Diversitè en Mouvement (Nizza),<br />
Grimmuseum di Berlino e BJCEM Biennale<br />
del Jeunes Créateures de l’Europe et de la<br />
Méditerranée (<strong>Torino</strong>), che per l’occasione<br />
porta in Italia il lavoro dell’artista turco Hasan<br />
Salih Ay, presentato al World Event<br />
Young Artists di Nottingham, lo scorso settembre.<br />
Tra le gallerie invitate, rigorosamente<br />
fondate dopo il 2009 e distintesi nella ricerca<br />
di artisti giovani ed emergenti, spiccano<br />
invece le torinesi Raffaella De Chirico,<br />
alla sua seconda partecipazione, Alessandro<br />
Marena Project e Novalis Fine Art, oltre a Dino<br />
Morra di Napoli, Rbfineart di Milano e<br />
999 contemporary di Roma. Non mancano,<br />
poi, ospiti internazionali, come la galleria<br />
Maria Stenfors di Londra, Balzer Art Projects<br />
di Basilea e The Lost Horse Gallery di<br />
Reykjavik. Sono due i premi assegnati agli<br />
artisti in fiera. «Buongiorno talento!», realizzato<br />
in collaborazione con Nutella, consiste<br />
in un assegno di 5mila euro per l’opera<br />
più capace di trasmettere un’attitudine positiva<br />
verso la vita. «Rolling Stone Award»,<br />
invece, organizzato in collaborazione con la<br />
rivista Rolling Stone che si riconferma main<br />
Springer di Berlino con Arnold Odermatt, Massimo Minini<br />
di Brescia con Vittorio Tavernari, Crone di Berlino<br />
con Hanne Darboven e Gagliardi di <strong>Torino</strong> con Piero<br />
Fogliati.<br />
Acondividere lo spazio centrale dell’Oval è Present Future<br />
(affitto stand 3.400 euro), con venti giovani artisti<br />
internazionali (nessuno di loro è rappresentato da gallerie<br />
italiane) tra cui Lee Kit (Vitamin, Guangzhou), Jenny<br />
Perlin (Simon Preston, New York), Naufus Ramirez-Figueroa<br />
(Proyectos Ultravioleta, Città del Guatemala),<br />
Vanessa Safavi (Jennifer Chert, Berlino) e Santo<br />
Tolone (Limoncello, Londra). All’artista più meritevole<br />
va il premio <strong>Il</strong>ly Present Future, che consiste in<br />
un assegno di 10mila euro, un progetto espositivo al Castello<br />
di Rivoli in occasione di Artissima 2013 e l’ideazione<br />
di una tazzina per <strong>Il</strong>ly Art Collection. Scelgono il<br />
vincitore quattro direttori di prestigiose istituzioni: Matthew<br />
Higgs (White Columns, New York), Beatrice<br />
Merz (Castello di Rivoli, <strong>Torino</strong>), Gregor Muir (ICA,<br />
Londra) e Beatrix Ruf (Kunsthalle, Zurigo).<br />
Novità è invece Art Editions, uno spazio specifico per<br />
edizioni e pubblicazioni d’arte, una sorta di biblioteca<br />
con 5 espositori tra cui Whitechapel di Londra e GDM<br />
di Parigi. Nei 20mila metri quadrati dell’Oval trovano<br />
ancora spazio gli stand dei Musei in mostra: 21 importanti<br />
istituzioni del territorio attive nell’Arte Contemporanea,<br />
come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Pinacoteca<br />
Agnelli, Castello di Rivoli, Gam, Associazione<br />
Artegiovane e Resò, presentano un’opera della collezione<br />
e le proprie attività espositive, culturali e didattiche.<br />
Non mancano inoltre le Art Walks, visite guidate<br />
alla fiera tenute da collezionisti e curatori internazionali<br />
e le Art Questions, conferenze di direttori di musei,<br />
critici e curatori che indagano i vari ambiti della<br />
creatività contemporanea.<br />
Da segnalare, infine, la volontà della nuova direttrice di attrarre<br />
numerosi collezionisti, vera anima e ragione del successo<br />
di una fiera, con agevolazioni per viaggio e soggiorno;<br />
una scelta strategica da<br />
sempre auspicata dai galleristi.<br />
Jenny Dogliani<br />
«Hush Hush», evento promosso da Grimmuseum,<br />
Berlino<br />
partner di The Others, prevede una somma<br />
di 1000 euro per il lavoro giudicato più meritevole<br />
e innovativo da una prestigiosa giuria,<br />
presieduta dal direttore del magazine<br />
Michele Lupi. Novità di quest’anno, infine, è<br />
«La mia prima volta», un concorso che mira<br />
a incentivare il giovane collezionismo,<br />
permettendo a un fortunato under 35 del<br />
pubblico di scegliere e comprare la sua prima<br />
opera d’arte. J.D.<br />
PHOTO BY CHRIS FREY COURTESY GRIMMUSEUM, BERLINO<br />
<strong>Vedere</strong> a <strong>Torino</strong><br />
Paratissima...c’est moi<br />
Nata nel 2005, Paratissima<br />
è un progetto di Associazione<br />
Ylda e Gruppo Para,<br />
cresciuto negli anni sino<br />
a ottenere il contributo<br />
di Fondazione Crt, Compagnia<br />
di San Paolo e Camera<br />
di Commercio e a garantirsi<br />
l’inserimento nel circuito<br />
Contemporary Art <strong>Torino</strong><br />
Piemonte. L’ottava<br />
edizione «Paratissima…<br />
c’est moi» (budget 120mila<br />
euro), si tiene dal 7<br />
all’11 novembre in varie<br />
sedi cittadine, dai 6mila<br />
Paratissima 2011, «The time<br />
identity of Mole», performance<br />
di Enzo Mastrangelo<br />
mq dell’ex M.O.I. (ex Villaggio Olimpico di via Giordano Bruno<br />
181) a strade, piazze e locali di Borgo Filadelfia. I lavori di centinaia<br />
di artisti e giovani creativi sono suddivisi in sezioni tematiche<br />
come «Paraphotò», dedicata alla fotografia, «Parafumetto»,<br />
alla graphic nouvelle e «Parafashion», alla moda.<br />
In programma svariate rassegne come, per fare un esempio,<br />
quella dedicata ai due newyorkesi Flo Fox e Gigi Stoll, le cui<br />
fotografie arrivano per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione<br />
dell’Associazione Arte in Voce e al sostegno di WelcHome<br />
e Movie&Arts. Arricchiscono l’offerta di Paratissima<br />
«Paralive» e «Paratainment», programma di conferenze ed<br />
eventi live cui partecipano, tra gli altri, <strong>Il</strong>aria Bonacossa, a.titolo<br />
e Progetto Diogene. Incontri, approfondimenti e laboratori<br />
anche alla «Paraschool», uno spazio a cura di Alessandro<br />
Stillo e Francesca Canfora, dove artisti e critici, quali Olga<br />
Gambari, Mauro Banfo e Saverio Todaro, analizzano la relazione<br />
tra creatività e territorio. Tra i progetti espositivi è da segnalare<br />
«Porndemia», con foto, video, dipinti e installazioni,<br />
allestiti nell’ ex M.O.I, che analizzano il genere porno nella cultura<br />
pop: Keith Haring, Man Ray, Vanessa Beecroft, Nobuyoshi<br />
Araky e Jim Dine. San Salvario, infine, quartiere storico della<br />
manifestazione, ospita insieme a Porta Nuova «Paratissima<br />
Design», incentrata su temi inerenti collettività e realtà multimediale,<br />
cui partecipano designer, architetti e grafici. J.D.<br />
Specializzazione:<br />
pittura Fiamminga e Olandese del XVI e XVII secolo, Perizie<br />
JAN MASSYS<br />
(Anversa 1508-1575)<br />
«L’adorazione dei Re Magi», olio su tavola, cm. 102,7x97<br />
Opera databile 1530 1525<br />
Provenienza: vendita Sotheby’s, Londra, 1984 / collezione privata, Europa, dal 1984 al 2011<br />
53 a MOSTRA MAESTRI FIAMMINGHI ED OLANDESI DEL XVI - XVII SECOLO<br />
Esposizione - vendita di 41 opere d’autore<br />
dal 8 novembre al 2 dicembre 2012<br />
Orario: 10,00 - 12,30 16,00 - 19,30<br />
Chiusura: lunedì - aperto festivi<br />
10123 TORINO - Via Maria Vittoria 10 - Tel./Fax 011 537274<br />
info@galleriacaretto.com www.galleriacaretto.com<br />
FOTO DAVIDE BELLUCCA
Le mostre nei musei<br />
Nespolo a sorpresa,<br />
Anziché in vetrina<br />
Piemontesi nativi e adottivi alla Gam<br />
L’avanguardia made in <strong>Torino</strong> degli anni<br />
’60-70 è al centro di «Surprise», nuovo ciclo<br />
espositivo con cui la Gam getta nuova<br />
luce su una stagione significativa per la storia<br />
dell’arte contemporanea italiana; un periodo<br />
a cui si devono la commistione di diversi<br />
linguaggi, dal teatro alla musica all’architettura,<br />
e l’inserimento dell’opera in<br />
un contesto culturale, politico e sociale extrartistico.<br />
<strong>Il</strong> primo appuntamento è con<br />
Ugo Nespolo, fino al 6 gennaio. La mostra,<br />
curata da Maria Teresa Roberto, presenta<br />
lavori realizzati tra il 1967 e il 1968, quando<br />
l’artista non ancora trentenne cavalcava<br />
l’onda dell’Arte Povera, condividendone<br />
entusiasmo e sperimentazione. Spiccano le<br />
sculture in vimini intrecciato, un materiale<br />
utilizzato nell’artigianato e in campagna<br />
che si presta a una riflessione sulla forma e<br />
sulla transitorietà. Legato alla contestazione<br />
sociale di quel biennio è poi l’installazione<br />
«Power violence», dove le parole potere<br />
e violenza spuntano da due pezzi di legno<br />
come setole di scopa, a simboleggiare<br />
ciò che la rivoluzione giovanile voleva<br />
spazzare via. Chiude il percorso la documentazione<br />
fotografica della storica personale<br />
che nel 1968 Ugo Nespolo tenne<br />
nella galleria di Arturo Schwarz.<br />
Nello stesso periodo la Gam ospita la personale<br />
di Paola Anziché, che fa parte del<br />
ciclo «Vitrine» rivolto alla ricerca più attuale<br />
dei giovani artisti piemontesi. I progetti<br />
recenti e inediti di Paola Anziché si inseriscono<br />
nel museo come bioarchitetture<br />
Sopra, Ugo Nespolo, «Senza titolo»; sotto, Paola<br />
Anziché, «Gialli Voci Choreografica Madras 3»<br />
in cui riti, magia e antiche credenze si incontrano<br />
con la scienza più avanzata. Accade,<br />
per esempio, in «Aquarium», un’opera<br />
in cui l’artista interviene nella vetrata dell’atrio<br />
del museo con una serie di vivaci colori<br />
ad acqua, creando un’ipnotica e suggestiva<br />
illusione ottica. Jenny Dogliani<br />
Scarpitta estroflesso<br />
I killer di Hirst<br />
Salvatore Scarpitta,<br />
«Sal Ardun Special»,<br />
1964-83, collezione<br />
privata<br />
Eccentrico, italoamericano,<br />
artista e appassionato<br />
di corse<br />
automobilistiche,<br />
Salvatore<br />
Scarpitta (New<br />
York 1919 - 2007)<br />
è protagonista alla Gam, fino al<br />
3 febbraio, della più ampia retrospettiva<br />
italiana a lui mai dedicata.<br />
Curata da un comitato scientifico<br />
d’eccezione, tra i cui membri spiccano<br />
Danilo Eccher e Germano Celant, la rassegna<br />
parte da una cospicua sezione di opere<br />
degli anni ’50 e ’60, fino ad arrivare ai progetti<br />
più visionari e sperimentali degli anni ’80 e<br />
’90. Tra le prime tele estroflesse elaborate da<br />
Scarpitta vi è «Schiena e cielo» del 1957,<br />
un’opera che fa da apripista ai caratteristici<br />
lavori con fasce e bende, come «Box Kite» del<br />
1961 e «Dimensione» del 1968, dove la forma<br />
e il colore cedono il passo alla tensione della<br />
superficie aggettante. Di questa fase è anche<br />
«Straight away» del 1962, custodita<br />
nelle collezioni del<br />
museo e «Racer roller»<br />
del 1963, dove<br />
l’inserimento di cinghie<br />
e tubi di scappamento<br />
evoca i desolati<br />
paesaggi della periferia<br />
americana.<br />
Nel 1964, invece,<br />
l’artista realizza<br />
«Rajo Jack Spl», una finta macchina da corsa,<br />
cui seguiranno numerosi prototipi funzionanti,<br />
come «Sal’s Red Hauler Special» del<br />
1966-67. Si tratta di esemplari, costruiti insieme<br />
alla serie di slitte, che dominano la produzione<br />
degli anni ’80, una stagione in cui<br />
Scarpitta trasforma la dimensione new dada<br />
in un viaggio nel tempo legato al ricordo dell’infanzia,<br />
arrivando persino, con una delle sue<br />
macchine, a un’autentica sfida sui circuiti.<br />
Colin Lowe, «You Will Never Forget Me», 2007<br />
Celebre artista e collezionista d’eccezione,<br />
Damien Hirst sbarca nella Pinacoteca Agnelli<br />
con la «Murderme Collection», dal 10 novembre<br />
al 10 marzo. Intitolata «Freedom not<br />
Genius» e curata da Elena Geuna, la rassegna<br />
consiste in una selezione di 50 opere della<br />
collezione messa insieme dall’eclettico genio<br />
britannico, presentata, in precedenza,<br />
soltanto nella Serpentine Gallery di Londra.<br />
L’attività di collezionista di Damien Hirst ha<br />
inizio verso la fine degli anni ’80, quando comincia<br />
a scambiare alcuni dei suoi lavori con<br />
quelli dei giovani colleghi del gruppo Young<br />
British Artists. In oltre 30 anni si è aggiudicato<br />
pezzi d’inestimabile valore, come «Nature<br />
morte au crâne et pot» di Pablo Picasso,<br />
«Three Ball 50/50 Tank (Spalding Dr.<br />
JKSilver Series) di Jeff Koons e, ancora, dipinti,<br />
disegni e installazioni di Andy Warhol,<br />
Richard Prince, Alberto Giacometti, Mario<br />
Merz, Franz Auerbach, Banksy, Bruce Nauman,<br />
Rachel Whiteread e molti altri. Oltre alle<br />
opere d’arte contemporanea, il percorso<br />
include una piccola e misteriosa wunderkammer,<br />
in cui sono raccolti curiosi reperti antichi,<br />
maschere funebri, dipinti di vanitas settecenteschi,<br />
fotografie vintage e calchi di teschi<br />
di diverse epoche. Una sorta di memento<br />
mori che sottolinea, infine, il fascino e l’ossessione<br />
che la morte esercita, da sempre,<br />
su Damien Hirst. J.D.<br />
8<br />
COPYRIGHT DELL’ARTISTA<br />
Nelle sedi<br />
istituzionali<br />
TORINO<br />
Academy Pride!<br />
Nel 2012 è l’Accademia Albertina di Belle Arti<br />
di <strong>Torino</strong> a ospitare la Sezione Arti Figurative,<br />
Digitali e Scenografiche del Premio Nazionale<br />
delle Arti, la rassegna promossa dall’Afam (Alta<br />
Formazione Artistica e Musicale) del Miur. In<br />
concomitanza con la riapertura della Pinacoteca<br />
Albertina, vengono esposte circa 60 opere<br />
provenienti da più di venti accademie di Belle<br />
Arti d’Italia. Dipinti, sculture, fotografie, video,<br />
installazioni e scenografie selezionate da una<br />
commissione di esperti presieduta da Filippo<br />
di Sambuy.<br />
Accademia Albertina di Belle Arti<br />
dal 10 novembre al 7 dicembre; via Accademia<br />
Albertina 6; tel. 011 889020;<br />
www.accademialbertina.torino.it<br />
5 // mappa: D3<br />
Appuntamento con l’arte<br />
Mostre collettive e personali coordinate dall’Associazione<br />
«ViviArteViva».<br />
Biblioteca Civica D. Bonhoeffer<br />
fino al 31 dicembre; c.so Corsica 55;<br />
tel. 011 4435990<br />
5 //<br />
Italia ’61<br />
Mostra fotografica e documentaria a cura dell’Associazione<br />
Amici di Italia ’61.<br />
Biblioteca civica Primo Levi<br />
dal 27 ottobre al 17 novembre<br />
12 //<br />
«Amuni» il futuro<br />
è adesso<br />
«Cartoline da turisti eccezionali in un viaggio<br />
straordinario». Fotografie di Stefano Fusaro, in<br />
collaborazione degli studenti del Dams, progetto<br />
sostenuto dalla Fondazione Crt, Crut Università<br />
Studi di <strong>Torino</strong>, Comune di <strong>Torino</strong> e Circoscrizione<br />
6.<br />
Biblioteca civica Primo Levi<br />
dal 7 dicembre al 7 gennaio 2013; via<br />
Leoncavallo 17; tel. 011 4431262<br />
5 //<br />
60 anni di Urania<br />
Mostra bibliografica in occasione dei 60 anni<br />
della collana dedicata alla fantascienza pubblicata<br />
da Mondadori. In collaborazione con<br />
il Mu.Fant, museo-lab della fantascienza di<br />
<strong>Torino</strong>.<br />
Biblioteca civica centrale<br />
dal 29 ottobre al 30 novembre<br />
5 //<br />
Per la nostra<br />
e vostra libertà<br />
Mostra storica dedicata al tema «I polacchi nel<br />
Risorgimento italiano», a cura di Krystyna Jaworska<br />
in collaborazione con la Comunità polacca<br />
e il Consolato onorario di Polonia in <strong>Torino</strong>.<br />
Biblioteca civica centrale<br />
dall’11 dicembre al 12 gennaio 2013;<br />
via della Cittadella 5; tel. 011 4429812<br />
5 //<br />
L’uomo di Neanderthal<br />
in Piemonte<br />
A seguito di scavi e ricerche nella grotta della<br />
Ciota Ciara (Borgosesia-Vc), una mostra in collaborazione<br />
con l’Università di Ferrara e la Soprintendenza<br />
per i Beni archeologici del Piemonte.<br />
Biblioteca civica Villa Amoretti<br />
dall’8 novembre al 7 dicembre<br />
5 //<br />
Osvaldo Giachetti<br />
fotografo (1902-1979)<br />
Giachetti è stato presidente della Storica Società<br />
Fotografica Subalpina per 15 anni e ha fatto<br />
parte di quella folta schiera di «fotografi dilettanti»<br />
liberi professionisti che hanno contribuito<br />
a scrivere la storia della fotografia in Italia.<br />
In collaborazione con l’Associazione per la fotografia<br />
storica.<br />
Biblioteca civica Villa Amoretti<br />
dal 13 dicembre al 18 gennaio 2013;<br />
c.so Orbassano 200; tel. 011 4438604<br />
5 //<br />
I Ricetti del Piemonte.<br />
I Castelli del popolo<br />
Elemento caratteristico dell’architettura medievale<br />
piemontese, i ricetti, forma di rifugio e fortificazione,<br />
erano connotati da elementi comuni:<br />
«una cinta muraria potenziata da torri d’angolo,<br />
una o più torri-porta d’accesso ed edifici interni<br />
non molto grandi, destinati ad abitazione e magazzino,<br />
separati tra loro da strette vie che s’incrociano<br />
a scacchiera». La mostra ne spiega l’architettura,<br />
le tipologie più diffuse, le aree di localizzazione<br />
e le differenti storie e origini.<br />
Borgo Medievale<br />
dal 15 giugno al 3 marzo 2013; viale Virgilio<br />
107, Parco del Valentino; www.<br />
borgomedioevaletorino.it<br />
12 //<br />
Operae. Mostra-mercato<br />
internazionale del design<br />
autoprodotto<br />
Terza edizione della mostra-mercato internazionale<br />
del design autoprodotto. Designer e
9<br />
Le mostre nei musei<br />
Le visioni materiche di Pomodoro<br />
I muri di Rivoli<br />
FOTO PIETRO CARRIERI<br />
A Palazzo Reale, fino al 25 novembre, va in mostra<br />
«Arnaldo Pomodoro. <strong>Il</strong> teatro scolpito».<br />
Si tratta di sculture, scenografie, bozzetti, modelli<br />
scenici, costumi, realizzati per una serie<br />
di spettacoli tra il 1972 e il 2009. «L’esperienza<br />
teatrale mi ha aperto nuovi orizzonti e mi<br />
ha incoraggiato e persino ispirato a sperimentare<br />
nuovi approcci e nuove idee per le sculture<br />
di grandi dimensioni, perché il teatro mi dà<br />
un senso di libertà creativa: mi sembra di poter<br />
materializzare la visionarietà», ha avuto<br />
modo di dire l’artista. Le opere per le quali Pomodoro<br />
ha creato i propri lavori vanno dalla<br />
«Caterina di Heilbronn» di Kleist, sul Lago di<br />
Zurigo nel 1972 con la regia di Luca Ronconi,<br />
alla trilogia dell’«Orestea» di Emilio Isgrò da<br />
Eschilo sui ruderi di Gibellina<br />
messa in scena tra il<br />
1983 e il 1985, con la<br />
regia di Filippo Crivelli,<br />
fino al dittico<br />
«Cavalleria rusticana»<br />
di Mascagni<br />
e «Sárka» di Janácek<br />
al Teatro La Fenice di<br />
Venezia nel 2009. Le<br />
sculture monumentali,<br />
posizionate all’esterno<br />
di Palazzo<br />
Reale, sono le quattro<br />
«Forme del mito»<br />
per il ciclo dell’«Orestea»,<br />
il «Grande<br />
Due opere di Arnaldo Pomodoro: sopra, «Grande<br />
Portale», 1988-2008, scenografia per «Oedipus<br />
Rex» di Igor Stravinskij; a sinistra, costume per<br />
«La tragedia di Didone regina di Cartagine» di<br />
Christopher Marlowe, 1986<br />
Portale» per «Oedipus Rex» e l’«Obelisco» per<br />
«La passione di Cleopatra». L’esposizione è<br />
promossa e realizzata dalla Fondazione Arnaldo<br />
Pomodoro e dallo Studio Copernico di Milano,<br />
con la collaborazione della Direzione Regionale<br />
per i Beni Culturali e Paesaggistici del<br />
Piemonte. Nicola Pirulli<br />
Dedicata alla giovane arte italiana, la collettiva<br />
«La storia che non ho vissuto (testimone indiretto)»<br />
presenta al Castello di Rivoli, fino al<br />
18 novembre, i lavori di sette giovani artisti,<br />
invitati ad analizzare la storia recente del nostro<br />
Paese. Eva Frapiccini, per esempio, propone<br />
il ciclo fotografico «Muri di Piombo», dedicato<br />
a strade e piazze apparentemente anonime,<br />
che custodiscono in realtà la memoria<br />
degli attacchi terroristici degli anni di piombo.<br />
Un momento doloroso del nostro passato che<br />
ha il suo caso emblematico nella strage di Piazza<br />
Fontana, cui è dedicata l’installazione<br />
«18.900 metri (La strada di Pinelli)» di Francesco<br />
Arena, dove una serie di lastre in ardesia<br />
rappresentano gli ultimi passi del ferroviere<br />
anarchico Pinelli. Alla tragedia di Ustica<br />
guarda invece Flavio Favelli con «Cerimonia<br />
(India Hotel 870)»: un enorme telo delle stesse<br />
dimensioni del velivolo Douglas DC-9, misteriosamente<br />
caduto il 27 giugno 1980, che<br />
vuole indicare da un lato il rispetto per i morti<br />
e dall’altro l’occultamento della verità. <strong>Il</strong> percorso,<br />
curato da Marcella Beccaria, include,<br />
inoltre, lavori di Rossella Biscotti, Patrizio di<br />
Massimo, goldechiari e Seb Patane.<br />
I visitatori hanno inoltre la possibilità di ammirare,<br />
nella stessa sede fino al 31 dicembre,<br />
il nuovo allestimento della collezione permanente<br />
«Oltre il muro», curato da Beatrice Merz.<br />
Tra le opere dei 50 artisti in mostra figura il<br />
progetto inedito di Marzia Migliora «Viaggio<br />
intorno alla mia camera», in cui 15 poltrone a<br />
Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen, «Dropped<br />
flower»<br />
disposizione del pubblico, dislocate nelle varie<br />
sale, divengono il luogo simbolico e funzionale<br />
della fruizione museale. Non mancano poi<br />
nuove acquisizioni, come «O my friends, there<br />
are no friends» di Sigalit Landau e «Failed<br />
States» di Peter Friedl, comprate nella scorsa<br />
edizione di Artissima grazie al budget della<br />
Fondazione Crt, accanto a graditi ritorni, quali<br />
«Dropped flower» di Claes Oldenburg e Coosje<br />
Van Bruggen e «Caligula» di Francesco Vezzoli.<br />
Jenny Dogliani<br />
studi di design, editori di design, artigiani, makers<br />
e designer digitali e, a partire da quest’anno,<br />
anche graphic designer. In programma anche<br />
una serie di incontri, dibattiti e workshop.<br />
A cura di Bold srl.<br />
Cavallerizza Reale<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />
Verdi 9; tel. 011 19702603<br />
10 // mappa: D2<br />
Prima di Rebis<br />
A cura di Edoardo Di Mauro, in collaborazione<br />
con il Museo d’Arte Urbana, la mostra «Prima<br />
di Rebis» è un’indagine dell’artista sull’arte<br />
contemporanea e in particolare sulla definizione<br />
dell’arte e del ruolo di chi fa arte.<br />
Chiesa Bizantina di San Michele<br />
Arcangelo<br />
dal 23 novembre al 22 dicembre; piaz-<br />
za Cavour; tel. 011 19714998<br />
5 //<br />
The Others<br />
Progetto espositivo internazionale dedicato all’arte<br />
contemporanea emergente, The Others ripete<br />
l’esperimento dello scorso anno nell’ex carcere<br />
Le Nuove. Nell’ambito della manifestazione<br />
sono assegnati premi e iniziative a sostegno degli<br />
artisti rappresentati dalle gallerie presenti:<br />
Concorso Buongiorno talento!; Rolling Stone<br />
Award; Biennale Giovani Artisti d’Europa. Cfr.<br />
BOX.<br />
Ex carceri Le Nuove<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />
Paolo Borsellino 3; tel. 011 3090115;<br />
011 546284; www.museolenuove.it;<br />
www.theothersfair.com<br />
5 // mappa: A5<br />
Resistenza, Società<br />
e Costituzione:<br />
testimonianze di Libertà<br />
<strong>Il</strong> Museo del carcere Le Nuove ospita una nuova<br />
mostra, dedicata al tema della Resistenza,<br />
organizzata dall’Associazione Onlus «Nessun<br />
uomo è un’isola» e curata dall’Istituto Piemontese<br />
per la storia della Resistenza e della<br />
Società contemporanea «Giorgio Agosti». <strong>Il</strong><br />
percorso espositivo si snoda attraverso cinque<br />
ambienti di approfondimento con tematiche<br />
diverse, tra cui il contesto carcerario come<br />
specchio della società dell’epoca, gli atti<br />
giudiziari del Tribunale di <strong>Torino</strong> relativi ad alcuni<br />
processi, alcune storie esemplari di don-
CONTINU A P. 6, I COL.<br />
1-18 Notizie<br />
19-23 Opinioni<br />
e Documenti<br />
24-27 Musei<br />
28-30 Libri<br />
31 Archeologia<br />
32 Restauro<br />
33-34 Fotografia<br />
35-58 Mostre<br />
59-60 Ga lerie<br />
61-62 Antiquari<br />
63-68 Economia<br />
MENSILE N. 9 - O TOBRE 2012<br />
Le mostre nei musei<br />
10<br />
Cosa non si fa for president<br />
Una supporter di Barry Goldwater,<br />
candidato alle presidenziali del 1964<br />
In concomitanza con le<br />
elezioni presidenziali<br />
degli Stati Uniti d’America,<br />
durante una crisi<br />
economica la cui portata,<br />
a memoria d’uomo,<br />
sembra avere precedenti<br />
solo nella grande depressione<br />
del 1929, la<br />
Fondazione Sandretto<br />
Re Rebaudengo analizza<br />
la corsa alla Casa Bianca<br />
con la collettiva «For<br />
President», fino al 6<br />
gennaio. La mostra nasce<br />
da un’idea di Mario<br />
Calabresi, sviluppata in<br />
collaborazione con Francesco<br />
Bonami e include le opere di sette artisti americani e<br />
non, accanto a un ricco corpus di fotografie dell’Agenzia Magnum<br />
Photo. Ponendo l’attenzione su strategie mediatiche,<br />
colpi di scena, drammatizzazioni, gadget e merchandising, la<br />
mostra ripercorre oltre 50 anni di campagne elettorali, da Kennedy<br />
a Obama. <strong>Il</strong> californiano Max Almy, per esempio, nel video<br />
«Perfect Leader» del 1983, offre una sagace caricatura<br />
dello scontro tra Ronald Regan e Walter Mondale, mescolando<br />
abilmente immagini televisive e pubblicitarie a clip musicali<br />
e icone grafiche, in un computer che trasforma i due candidati<br />
in dittatore, evangelista e moderato: uniche figure in<br />
grado di guidare le masse. Una più statuaria monumentalità<br />
e consapevolezza di incarnare il futuro del pianeta trapela invece<br />
nei due acquerelli di Yan Pei Ming, che ritraggono Obama<br />
e McCain come due possibili eroi. Alle grandi aspettative<br />
di cambiamento sociale e culturale delle scorse elezioni si lega<br />
anche la serie fotografica di Ramak Fazel, che ritrae una<br />
moltitudine di persone accorse a Washington il 20 gennaio<br />
2009 per ascoltare il discorso di insediamento di Obama e<br />
che, sorprese dal maltempo, hanno trovato rifugio in attesa<br />
dell’evento nella Smithsonian Freer Gallery, un museo simbolo<br />
di identità e origine culturale. J.D.<br />
ne, militari, partigiani, deportati ebrei, italiani<br />
e stranieri.<br />
Ex carceri Le Nuove<br />
dal 13 settembre al 22 dicembre; via<br />
Paolo Borsellino 3; tel. 011 3090115 |<br />
011 546284; www.museolenuove.it<br />
12 // mappa: A5<br />
Paratissima. PORNdemia.<br />
<strong>Il</strong> porno, da genere di<br />
nicchia a fenomeno pop<br />
A cura di Francesca Canfora e Daniele Ratti, sono<br />
in mostra opere di Haring, Rama, Ray, Mollino,<br />
Galliano, Beecroft, Manara, Crepax,<br />
Schicchi. Presente anche una sezione dedicata<br />
al fumetto con tavole e disegni originali di<br />
autori come Milo Manara, Crepax e Leone Frollo.<br />
Cfr. BOX.<br />
Ex M.O.I.<br />
dal 7 novembre all’11 novembre; via<br />
Giordano Bruno; tel. 011 2073075<br />
5 //<br />
Arte In Voce<br />
Due i progetti speciali di Arte In Voce nell’ambito<br />
di Paratissima: «Opposites attract», mostra<br />
fotografica di due artiste newyorchesi, Flo<br />
Fox e Gigi Stoll, per la prima volta in Italia, e<br />
«Who wants to live forever», installazione dell’artista<br />
Vittorio Comi. Con il sostegno di WelcHome<br />
e Movie & Arts.<br />
Ex M.O.I. e Borgo Filadelfia<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />
Giordano Bruno; tel. 011 2073075;<br />
www.paratissima.it<br />
5 //<br />
Photissima Art Fair<br />
Prima edizione per la fiera che si occupa<br />
esclusivamente di fotografia. Organizzata da<br />
Fondazione Artevision, Photissima è corredata<br />
da diversi progetti: Photissima Festival,<br />
Photissima Off, il Dr Karanka’s Print Stravaganza,<br />
un progetto speciale dedicato a Mario<br />
Gamba.<br />
Ex Manifatture Tabacchi<br />
dall’8 novembre all’11 novembre; corso<br />
Regio Parco 142; tel. 011 8115112;<br />
www.photissima.it<br />
13 //<br />
NA.TO L’arte del presente,<br />
il presente dell’arte<br />
Curata da Alessandro Demma, la mostra presenta<br />
il progetto del collettivo NA.TO, gruppo<br />
formato da 10 artisti provenienti dalla scena<br />
artistica napoletana e torinese. Un mix di<br />
linguaggi, tecniche, materiali rielaborato dal-<br />
© EVE ARNOLD / MAGNUM PHOTOS / CONTRASTO<br />
la presenza di 10 critici d’arte/curatori.<br />
Ex Manifatture Tabacchi<br />
dall’8 novembre all’11 novembre; corso<br />
Regio Parco 142; tel. 011 8115112;<br />
www.photissima.it<br />
5 //<br />
Visibile & invisibile<br />
Una mostra sui mestieri dell’informazione attraverso<br />
i principali quotidiani in lingua francese,<br />
italiana, spagnola e portoghese. A cura di<br />
Ottavio Coffano, Roberto Marucci, Nata Rampazzo,<br />
la mostra indaga il mondo dei designer<br />
dell’informazione, coloro che danno forma, e<br />
vita, ai quotidiani più diffusi nel mondo.<br />
Ex Tipografia Sosso<br />
fino al 30 novembre; via Baltea, 3<br />
5 //<br />
Pierluigi Pusole - Paolo<br />
Grassino. Atmosphere 2<br />
Atmosphere2 è un progetto site-specific, ideato<br />
dai torinesi Pierluigi Pusole (1963) e Paolo<br />
Grassino (1967). Non un «progetto a quattro<br />
mani bensì a due voci», curato da Gabriella Serusi.<br />
Installazioni pittoriche e scultoree echeggiano<br />
la condizione umana, stravolta, alienata,<br />
in continuo adattamento a un ambiente che le<br />
è sempre più estraneo.<br />
Fondazione 107<br />
fino al 25 novembre; via Andrea Sansovino<br />
107; tel. 011 4544474; www.fondazione107.it<br />
5 //<br />
Angelo Cignaroli.<br />
Vedute del Regno<br />
di Sardegna<br />
La Fondazione Accorsi-Ometto espone le opere<br />
di Angelo Cignaroli, pittore di corte succeduto<br />
al padre, Vittorio Amedeo, e autore di numerose<br />
vedute del territorio piemontese a cavallo<br />
tra Sette e Ottocento. Cfr. BOX.<br />
Fondazione Accorsi - Ometto | Museo<br />
di Arti Decorative<br />
fino al 13 gennaio 2013; via Po, 55; tel.<br />
011 8376883; www.fondazioneaccorsi.it<br />
4 // mappa: D3<br />
Ron Galella<br />
«Una buona foto deve ritrarre una persona famosa<br />
mentre fa qualcosa di non famoso. <strong>Il</strong> suo<br />
essere nel posto giusto al momento sbagliato».<br />
Le parole di Andy Warhol, che ammirava<br />
il lavoro di Galella, ne racchiudono l’essenza.<br />
Le immagini in mostra ritraggono alcuni personaggi<br />
dello star-system tra gli anni ’60 e ’90.<br />
Fondazione Giorgio Amendola<br />
fino al 15 novembre; via Tollegno 52;<br />
tel. 011 2482970; www.fondazioneamendola.it<br />
13 // mappa: FM<br />
Marisa Merz. Disegnare,<br />
disegnare, ridisegnare.<br />
<strong>Il</strong> pensiero immagine<br />
che cammina<br />
Un viaggio nell’arte di Marisa Merz, dalle opere<br />
più datate alle realizzazioni più recenti, in<br />
un’antologica con oggetti, cere, sculture, disegni.<br />
Cfr. BOX.<br />
Fondazione Merz<br />
fino al 6 gennaio 2013; via Limone 24;<br />
tel. 011 19719437; www.fondazionemerz.org<br />
5 // mappa: FM<br />
It is Not the End<br />
of the World.<br />
Zena El Khalil<br />
«Beirut, I Love You - A Work in Progress» è il<br />
titolo della video-installazione proposta dall’artista<br />
britannica e realizzata intorno ai temi e ai<br />
personaggi di un lungometraggio girato in collaborazione<br />
con il regista Gigi Roccati, ispirato<br />
all’omonimo romanzo e memoir pubblicato<br />
dall’artista nel 2008.<br />
Fondazione Merz<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via Limone<br />
24; tel. 011 19719437; www.fondazionemerz.org<br />
5 // mappa: FM<br />
For President<br />
Un coast to coast geografico e culturale nell’America<br />
delle elezioni presidenziali. Strumenti,<br />
tecnologie, scelte strategiche delle<br />
campagne elettorali più celebri al mondo. Insieme<br />
alle opere di artisti che vi si sono ispirati.<br />
Cfr. BOX.<br />
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo<br />
fino al 6 gennaio 2013<br />
5 // mappa: FM<br />
It is Not the End<br />
of the World.<br />
Ragnar Kjartansson<br />
In mostra una installazione di Ragnar Kjiartansson<br />
(Reykjavik, Islanda, 1976) che l’artista<br />
ha presentato nel 2009 alla Biennale di Venezia,<br />
per il padiglione islandese. Una performance<br />
di sei mesi, durante i quali Kjiartansson<br />
ha dipinto giorno dopo giorno lo stesso<br />
soggetto in costume da bagno. Ad accompagnare<br />
la presentazione l’artista produrrà una<br />
performance musicale, con una Superband<br />
costituita da alcuni tra i più celebri musicisti<br />
della scena islandese.<br />
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />
Modane 16; tel. 011 3797600; www.fsrr.<br />
org<br />
5 // mappa: FM<br />
Salvatore Scarpitta<br />
Nato e cresciuto negli Usa, Scarpitta ha tenuto<br />
vivo e alimentato il proprio legame con l’Italia<br />
lungo tutta la sua carriera. La retrospettiva, curata<br />
da Germano Celant, Fabrizio D’Amico, Danilo<br />
Eccher, Riccardo Passoni e Luigi Sansone,<br />
porta in mostra un’antologia di opere degli<br />
anni Cinquanta e Sessanta, insieme ad alcuni<br />
lavori più recenti. Cfr. BOX.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
fino al 3 febbraio 2013<br />
5 // mappa: B5<br />
It is Not the End<br />
of the World.<br />
Valery Koshlyakov<br />
«Homeless Paradise» è il titolo dell’installazione<br />
site-specific di Valery Koshlyakov<br />
(Salsk, Russia, 1962) negli spazi di ingresso<br />
della Gam. Per alcuni giorni l’ingresso al museo<br />
potrà avvenire attraverso un secondo accesso<br />
temporaneo, sopra e sotto la pensilina<br />
di ingresso al museo, concepito come collegamento<br />
ideale tra realtà civile e mondo dell’arte.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
dal 9 novembre all’11 novembre<br />
5 // mappa: B5<br />
Surprise. Ugo Nespolo.<br />
The years of the<br />
Avantgarde<br />
Parte con Ugo Nespolo il nuovo progetto della<br />
Gam che vuole «sorprendere». «Surprise»<br />
intende indagare le trasformazioni di <strong>Torino</strong><br />
tra anni Sessanta e Settanta e le ricadute sul<br />
mondo della cultura e dell’arte in particolare,<br />
in un momento decisivo per l’evoluzione della<br />
città. A cura di Maria Teresa Roberto. Cfr<br />
BOX.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
fino al 6 gennaio 2013<br />
5 // mappa: B5<br />
Una fierissima fotografica<br />
Christophe Dessaigne, «The Last Dance», 2012<br />
Dall’8 all’11 novembre, nell’Ex Manifattura Tabacchi si svolge<br />
la prima edizione di Photissima Art Fair. Nata da un’idea di<br />
Telemaco Rendine, presidente della Fondazione Artevision, la<br />
fiera dichiara fin dal titolo la volontà di occuparsi esclusivamente<br />
di fotografia. L’offerta è molto ampia, va dal reportage<br />
alla street photography, dalla fotografia storica a quella contemporanea,<br />
mentre una serie di progetti speciali approfondiscono<br />
il profilo della manifestazione. Tra questi va segnalato<br />
il Photissima Festival, diretto da Carlotta Petracci e aperto per<br />
tutto il mese nella stessa sede della fiera, e la collettiva «Di<br />
fronte e di schiena» (Museo di Scienze Naturali fino al 2 dicembre),<br />
curata da Elio Grazioli e organizzata da Pho_To Progetti<br />
per la Fotografia. La mostra raccoglie immagini di autori<br />
come Antoine D’Agata, Martin Parr, Ferdinando Scianna, che<br />
provengono dalla collezione del Festival della Fotografia Europea<br />
di Reggio Emilia, presentata qui per la prima volta fuori<br />
dai confini regionali. Chiara Coronelli<br />
Riccio & Cozzolino, «Senza titolo 2», 2010<br />
Wunderkammer.<br />
Gigi Chessa costumista<br />
e scenografo<br />
Nuovo episodio del ciclo Wunderkammer: questa<br />
volta saranno esposti una quindicina di bozzetti<br />
realizzati da Gigi Chessa per alcuni degli<br />
spettacoli che si svolsero nel Teatro di <strong>Torino</strong>,<br />
tra cui «L’Italiana in Algeri» di Gioachino Rossini<br />
allestita per l’inaugurazione nel 1925. A cura<br />
di Anna Bondi.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
fino al 6 gennaio 2013<br />
10 // mappa: B5<br />
Vitrine.<br />
270° Paola Anziché<br />
La seconda edizione del progetto speciale della<br />
Gam dedicato ai giovani artisti piemontesi,<br />
dal titolo «270°», è curata da Stefano Colicelli<br />
Cagol e presenta, quale primo appuntamento<br />
di cinque, i lavori di Paola Anziché. Cfr. BOX.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
fino al 6 gennaio 2013<br />
5 // mappa: B5<br />
Videoteca. Elizabeth Price,<br />
Choir, 2011<br />
<strong>Il</strong> nuovo video di Elizabeth Price si intitola<br />
«Choir, 2011» ed è in mostra per la prima volta.<br />
L’artista si propone di evidenziare il parallelismo<br />
tra il rapporto che lega lo spartito musicale<br />
e l’esecuzione corale da un lato e quello<br />
che unisce la timeline di montaggio del video<br />
con i materiali d’archivio da cui Price trae le<br />
proprie immagini.<br />
GAM - Galleria Civica d’Arte<br />
Moderna e Contemporanea<br />
fino al 2 dicembre; via Magenta 31; tel.<br />
011 4429610; www.gamtorino.it<br />
5 // mappa: B5<br />
Artò<br />
La storica sede delle fiere in <strong>Torino</strong> ospita una<br />
COURTESY MIAAO<br />
COURTESY DIEFFE ARTE CONTEMPORANEA<br />
Nessuno sa di arte tutto quello che sanno i lettori di<br />
Come abbonarsi<br />
VERNISSAGE<br />
<strong>Il</strong> fotogiornale<br />
dell’arte<br />
Anno XII - N. 141<br />
Ottobre 2012<br />
IL GIORNALE DELL’ARTE<br />
4 pubblicazioni,<br />
124 pagine<br />
Fuga dalla Sicilia:<br />
proteste per i prestiti<br />
Gheddafi triplicato<br />
Raffaello all’asta<br />
Degas da Parigi a <strong>Torino</strong><br />
paganda e contropropaganda de le sa tecnica si potrebbe tenere sotto<br />
fazioni in lo ta per screditarsi a vicenda.<br />
L’Icom (International «creando anche un dete rente per le mili-<br />
contro lo una serie di siti a rischio,<br />
Council of Museums), con sede a zie che saprebbero di e sere costantemente<br />
osservate dall’alto nelle loro azioni», af-<br />
Parigi, ha proposto, già dalla fine del<br />
20 1, di utilizzare sistema Unosat,<br />
un programma approntato daltela<br />
del patrimonio culturale nelle<br />
ferma Patrick Boylan, esperto di tule<br />
Nazioni Unite che consente di localizzare<br />
via sate lite i movimenti di luoghi, che purtroppo cresce di ora in<br />
zone di guerra. «Abbiamo già una lista<br />
dei profughi e i luoghi dove far pervenire<br />
gli aiuti umanitari: con la<br />
ora, divenuti teatro di scontri: Aleppo, le<br />
stes-<br />
Contiene «<strong>Vedere</strong> a Firenze»<br />
e «<strong>Vedere</strong> in Molise»<br />
e la fotorivista<br />
ILGIORNALE DELL’ARTE<br />
www.ilgiornaledellarte.com<br />
UMBERTO ALLEMANDI & C. TORINO~LONDRA~VENEZIA~NEW YORK MENSILE D INFORMAZIONE, CULTURA, ECONOMIA ANNO XXX N. 324 OTTOBRE 2012 EURO 10,00<br />
Pensare in grande<br />
D<br />
a questo mese, «<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong><br />
de l’Arte» e «<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong><br />
de l’Archite tura» modificano sia<br />
il loro formato, sia la loro impostazione<br />
grafica, sia i cara teri dei testi, sia<br />
il tipo di stampa, sia la carta su cui<br />
vengono stampati. Ciascuna di queste<br />
variazioni ha una motivazione su la<br />
quale non intendiamo annoiare il le tore.<br />
Ed è anche inutile, crediamo, a fermare<br />
che ogni scelta è stata fa ta con molta<br />
ponderazione, tra varie alternative, per<br />
individuare il risultato più vantaggioso.<br />
In certi casi, sono stati modificati<br />
standard produ tivi o formali che<br />
risalivano a l’origine, a trent’anni fa.<br />
Ne suna variazione è a venuta per<br />
capricci o per il desiderio di cambiare<br />
(come a viene spe so per numerose<br />
testate, specialmente in occasione<br />
de l’a vento di un nuovo dire tore<br />
che vuole so tolineare la sua capacità<br />
innovativa). La scelta più significativa<br />
(e anche più diba tuta) è stata que la<br />
del formato. Diciamo a lora che è<br />
una scelta controtendenza, anticrisi.<br />
Una scelt addiri tura ideologica:<br />
la ria fermazione del formato di origine<br />
dei grandi quotidiani che molti di e si<br />
mantengono contr ogni tentazione di<br />
risparmi o di (apparente) ammodernamento,<br />
da la «Frankfurter A lgemeine<br />
Zeitung» al «Financial Times». Non è<br />
una scelta vintage. Ci sentiamo anzi<br />
prepotentemente determinati ad<br />
adeguare la nostra o ferta di servizi<br />
informativi per i nostri le tori in perfe ta<br />
complementarietà con le comunicazioni<br />
de le nostre testate online. Abbiamo<br />
aumentato i formati per un cedimento<br />
a una seduzion estetica: l’indubbia<br />
eleganza de lo spazio grande.<br />
VIA INTERNET<br />
www.allemandi.com<br />
I malanni d’Italia,<br />
«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> delle Mostre»: un giornale nel giornale, l’unico specializzato in mostre<br />
puntata cinque: Venezia<br />
Ora è il contemporaneo<br />
a cercare l’antico<br />
<strong>Il</strong> rilancio di Vicenza<br />
Collezionisti:<br />
Setari e Olgiati<br />
<strong>Il</strong> nuovo<br />
Stedelijk Museum<br />
Atelier Klimt<br />
Aleppo in fiamme<br />
Danneggiati 5 dei 6 siti Unesco de la Siria. Gli esperti internazionali lamentano l’inattendibilità<br />
de le informazioni e chiedono 500mila euro per monitorare l’arte. Esplode il commercio i lecito<br />
Aleppo (Siria). Decine di civili uccisi,<br />
centinaia di edifici in fiamm e consistenti<br />
danni a parte del patrimonio<br />
archite tonico, sia que lo di fuso sia<br />
que lo di cara tere monumentale:<br />
questo il bilancio, purtroppo in<br />
costante aggiornamento, degli<br />
scontr in a to, mentre scriviamo, all’interno<br />
del suk di Aleppo, teatro<br />
degli scontri tra i ribe li, a se ragliati<br />
ne la ci tade la dei mercati, e le forze<br />
governative. E mentre anche a<br />
Homs, Idlib e in altre regioni de la Siria<br />
la gue ra civile continua a mietere<br />
vi time, l’a larme per i danni inferti<br />
al patrimonio culturale del Paese<br />
è sempre più ro so.<br />
Alcune organizzazioni internazionali<br />
da mesi tentano di monitorare<br />
distruzioni e razzie, ma con<br />
scarso succe so. Da più fonti giungono<br />
notizie a larmanti, secondo cui 5<br />
dei 6 siti inseriti ne la Lista del<br />
patrimonio mondiale de l’Unesco<br />
sono stati danneggiati, e tra que-<br />
dei pochi giornalisti e operatori<br />
umanitari rimasti, solleva inoltre<br />
un grande problema in merito a la<br />
quantità e al’a tendibilità de le<br />
informazioni (come quelle inviate<br />
a traverso i social network) che giungono<br />
da la Siria. Si tratta evidentemente<br />
di un nodo cruciale per poter<br />
programmare le prossime azioni e<br />
gli eventuali interventi ai fini de la<br />
tutela, complicato anche da la pro-<br />
SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2 03 (CONV. IN L.<br />
27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB TORINO<br />
Esclusivo<br />
Un museo<br />
all’asta<br />
VIA MAIL<br />
gda.abb@allemandi.com<br />
Barcellona. Venerdi 14 settembre 2012<br />
ha chiuso per sempre i ba tenti il Museo<br />
Barbier-Mue ler d’Arte precolombiana<br />
di Barce lona. La sua collezione<br />
sarà me sa all’asta da Sotheby’s<br />
a Parig il 22 e 23 marzo 2013<br />
IL GIORNALE DELL’ARTE<br />
IL GIORNALE DELL’ARTE<br />
È il mensile d’informazione di riferimento per il mondo dell’arte concepito come<br />
un quotidiano. Seleziona e riferisce con criteri giornalistici i fatti rilevanti dell’arte<br />
che avvengono in tutto il mondo.<br />
Ogni anno, 11 numeri, oltre 1.000 pagine. Ogni numero comprende:<br />
■<br />
■<br />
■<br />
«Vernissage», la fotorivista che ci porta dentro gli avvenimenti<br />
«<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> delle Mostre» la guida commentata delle mostre da vedere<br />
ogni mese in tutta l’Italia, in tutto il mondo<br />
e periodicamente il «Rapporto Annuale» su un tema specialistico<br />
VIA POSTA<br />
VIA FAX<br />
via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong> 011 8193090<br />
VIA TELEFONO<br />
011 8199157
11<br />
Le mostre nei musei<br />
© DAVID REGEN COURTESY GLADSTONE GALLERY, NEW YORK<br />
La Merz alla Merz<br />
Marisa Merz, «Living Sculpture» (part.), 1966, collezione privata<br />
Un’atmosfera poetica e malinconica avvolge le opere di Marisa<br />
Merz, esposte nell’antologica «Disegnare, disegnare, ridisegnare<br />
il pensiero immagine che cammina», nella Fondazione<br />
Merz fino al 6 gennaio. Si tratta di un percorso cronologico<br />
che analizza l’intera carriera dell’artista, dai rari lavori dell’esordio,<br />
negli anni ’60, alle produzioni più recenti, del 2010-<br />
2012. La rassegna è realizzata in collaborazione con la Fondazione<br />
Querini Stampalia di Venezia, che la scorsa estate ha<br />
esposto parte delle opere nella mostra «Marisa Merz, non corrisponde<br />
eppur fiorisce». Tra i pezzi esposti spicca la serie del<br />
1966 «Living Sculpture», un nucleo di sculture a soffitto, realizzate<br />
in lamelle di alluminio e pazientemente assemblate con<br />
una gestualità tipicamente femminile. Dello stesso periodo è<br />
«Altalena per Bea», un’altalena in legno e rame dedicata alla<br />
figlia dell’artista, che mescola il tema della maternità al ricordo<br />
dell’infanzia. Nel decennio successivo la Merz elabora poi<br />
nuove tecniche, inserendo frammenti di cera e argilla in oggetti<br />
quotidiani, così trasformati in mondi sconosciuti e misteriose<br />
creature. <strong>Il</strong> volto femminile, reso con colori lividi e tratti<br />
stilizzati, diventa invece il soggetto ricorrente delle sculture<br />
in argilla degli anni ’80 e dei disegni degli anni ’90, appoggiati<br />
su incerti supporti che amplificano il senso di transitorietà<br />
della bellezza, lo stesso filone tematico ripreso nelle opere<br />
più recenti che chiudono il percorso. J.D.<br />
rassegna interamente dedicata all’artigianato,<br />
con laboratori, conferenze e presentazioni. Dal<br />
cioccolato alla moda all’intarsio del legno, un<br />
appuntamento per chi ama «creare con le proprie<br />
mani».<br />
Lingotto Fiere<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via Nizza<br />
280; tel. 011 19744106; www.artissima.it<br />
5 // mappa: FM<br />
Riflessi d’Oriente.<br />
2500 anni di specchi<br />
in Cina e dintorni<br />
<strong>Il</strong> Mao propone una mostra interamente dedicata<br />
all’oggetto specchio, visto nella sua interezza,<br />
quindi a due facce, e declinato secondo<br />
i canoni culturali orientali. Circa 125 specchi<br />
di varie epoche e origini, dalla Cina all’Iran,<br />
esposti a cura di Marco Guglielminotti Trivel.<br />
Cfr. BOX.<br />
MAO - Museo d’Arte Orientale<br />
dal 23 novembre al 24 febbraio 2013;<br />
via San Domenico 11; tel. 011 4436927;<br />
www.maotorino.it<br />
2 //<br />
MAU & CO<br />
Terza edizione della rassegna che si pone<br />
l’obiettivo di evidenziare il rapporto sinergico<br />
tra il MAU, Museo di Arte urbana, e il territorio<br />
del Borgo Campidoglio. Una giornata di appuntamenti,<br />
presentazione di nuove opere murali e<br />
di visite al MAU.<br />
MAU - Museo d’Arte Urbana<br />
25 novembre; via Musinè 19; tel. 011<br />
745580; www.museoarteurbana.it<br />
5 //<br />
Radu Dragomirescu.<br />
Light Sentence<br />
Radu Dragomirescu (Roseti, Romania, 1944),<br />
formatosi all’Istituto rumeno di Arti Plastiche<br />
Grigorescu di Bucarest, è in Italia dal 1973. Vive<br />
a <strong>Torino</strong> e Aramengo (Asti).<br />
Mausoleo della Bela Rosin<br />
dal 9 novembre al 25 novembre; strada<br />
Castello di Mirafiori 148/7; tel. 011<br />
4429812<br />
5 //<br />
La Linea Gotica.<br />
Photography, Fashion,<br />
Paraphernalia<br />
La mostra, ospitata nella Galleria Sottana del<br />
MIAAO, «documenta artefatti “neo-neogotici”<br />
contemporanei, soprattutto fotografici»: tra i<br />
nomi di rilievo in esposizione Sir Simon Marsden,<br />
Christophe Dessaigne, Giulia Caira e<br />
Monica Carocci, a cui si affiancheranno le opere<br />
di altri giovani artisti. In esposizione anche<br />
manichini, abiti, accessori, oggetti di scenografi<br />
e designer ugualmente suggestionati dall’immaginario<br />
gotico.<br />
MIAAO<br />
dal 31 ottobre al 30 dicembre; via Maria<br />
Vittoria 5; tel. 011 5611161; www.<br />
miaao.org<br />
11 // mappa: C3<br />
Enrico Ghinato<br />
In collaborazione con la Galleria d’Arte Contini<br />
di Venezia e Cortina d’Ampezzo, il Mauto<br />
inaugura ufficialmente lo spazio dedicato alle<br />
esposizioni temporanee con la mostra delle<br />
opere di Enrico Ghinato. «L’auto, la forma e i<br />
riflessi» sarà dedicata all’artista veneto «tra i<br />
massimi esponenti dell’iperrealismo applicato<br />
al settore automobilistico».<br />
Museo dell’Automobile<br />
dal 16 novembre al 20 gennaio 2013;<br />
c.so Unità d’Italia 40; tel. 011 677666;<br />
www.museoauto.it<br />
10 //<br />
Metropolis.<br />
<strong>Il</strong> capolavoro ritrovato<br />
<strong>Il</strong> titolo della mostra, «<strong>Il</strong> capolavoro ritrovato»,<br />
sintetizza la storia tormentata di Metropolis, che<br />
subì notevoli tagli già successivamente alla<br />
première del 1927. Solo nel 2008 fu scoperta<br />
a Buenos Aires una versione quasi completa,<br />
divenuta oggetto di un importante restauro. In<br />
mostra la sceneggiatura, la partitura della colonna<br />
sonora, i progetti architettonici e i bozzetti<br />
dei costumi, i disegni degli effetti speciali,<br />
gli accessori di scena e l’attrezzatura cinematografica,<br />
oltre a centinaia di fotografie delle<br />
riprese.<br />
Museo Nazionale del Cinema<br />
fino al 6 gennaio 2013; via Montebello<br />
20; tel. 011 8138560; www.museonazionaledelcinema.it<br />
11 // mappa: D3<br />
Rappresentare l’Italia<br />
Organizzata dalla Fondazione della Camera, arriva<br />
a <strong>Torino</strong> la mostra che ha già fatto tappa<br />
nelle tre sedi storiche della Camera dei deputati.<br />
Dopo Palazzo Montecitorio a Roma, Palazzo<br />
Vecchio a Firenze e gli Antichi Chiostri Francescani<br />
a Ravenna l’esposizione, che ripercorre<br />
i principali momenti della storia dell’istituzione<br />
legislativa, giunge a Palazzo Carignano,<br />
prima sede della Camera dei deputati del Regno<br />
d’Italia, dopo essere stata visitata da oltre<br />
200mila persone.<br />
Museo Nazionale del Risorgimento<br />
fino al 9 dicembre; via Accademia delle<br />
Scienze 5; tel. 011 5621147<br />
12 //<br />
L’impressione del colore.<br />
Montagne in fotocromia.<br />
1890-1910<br />
Si tratta del primo progetto dedicato alle fotocromie,<br />
stampe a colori realizzate con il procedimento<br />
di stampa Photochrom, messo a punto<br />
a fine Ottocento. Nelle sale si possono ammirare<br />
100 pezzi originali della collezione del<br />
Museo.<br />
Museo Nazionale della Montagna<br />
Duca degli Abruzzi - CAI <strong>Torino</strong><br />
fino all’11 novembre<br />
13 // mappa: E4<br />
Le innamorevoli donne<br />
delle nevi. Montagne<br />
e seduzione in copertina,<br />
1880-1940<br />
La mostra è realizzata in collaborazione con Regione<br />
Piemonte, Città di <strong>Torino</strong> e il Club Alpino<br />
Italiano. Cento copertine delle principali riviste<br />
internazionali, realizzate dai maggiori illustratori<br />
del periodo tra fine ’800 e primi del<br />
’900, che hanno come soggetto le donne.<br />
Museo Nazionale della Montagna<br />
Duca degli Abruzzi - CAI <strong>Torino</strong><br />
fino al 11 novembre; piazzale Monte dei<br />
Cappuccini 7; tel. 011 6604104; www.<br />
museomontagna.org<br />
11 // mappa: E4<br />
Gianni Berengo Gardin.<br />
Sguardi gentili<br />
«Sguardi Gentili» è la mostra dedicata a uno<br />
dei più importanti fotografi del nostro tempo.<br />
Con la direzione artistica del Gruppo del Cerchio,<br />
40 immagini in bianco e nero ruotano attorno<br />
al tema della «gentilezza», argomento<br />
portante della VI edizione del Festival «Per sentieri<br />
e remiganti», nell’ambito del quale ha luogo<br />
l’esposizione dedicata a Berengo Gardin.<br />
Museo Regionale di Scienze Naturali<br />
dall’8 novembre al 6 gennaio 2013<br />
13 // mappa: D4<br />
Hydromemories<br />
fundraising<br />
Dopo Berlino e Caracas approda a <strong>Torino</strong>, nell’ambito<br />
degli eventi collaterali di Artissima<br />
2012, una mostra che riunisce artisti internazionali<br />
che hanno dedicato parte della loro ricerca<br />
al tema dell’acqua, al suo senso e alla sua<br />
funzione nel XXI secolo. A cura di Irina Novarese<br />
e a.titolo.<br />
Museo Regionale di Scienze Naturali<br />
dal 10 novembre al 15 dicembre<br />
5 // mappa: D4<br />
Di fronte e di schiena<br />
Uno degli eventi speciali di Photissima Art Fair<br />
ha sede al Museo Regionale di Scienze Naturali<br />
dove è in mostra la Collezione del Festival<br />
Fotografia Europea Reggio Emilia. Curata da<br />
Elio Grazioli, l’esposizione presenta una serie<br />
di immagini di grandi fotografi tra cui Antoine<br />
D’Agata, Ferdinando Scianna, Martin Parr, Luigi<br />
Ghirri e Gabriele Basilico.<br />
Museo Regionale di Scienze Naturali<br />
dal 7 novembre al 2 dicembre<br />
13 // mappa: D4<br />
TerritorioUomoTerritorio<br />
La mostra, curata da Walter Vallini e Silvio<br />
Valpreda, si concentra sulla complessità del<br />
rapporto tra un ambiente e le persone che lo<br />
abitano, non esclusivamente in chiave ecologista,<br />
ma, soprattutto, come interazione e trasformazione<br />
reciproca. In mostra installazioni<br />
e fotografie di Tea Giobbio, Takane Ezoe,<br />
Fukushi Ito, Fannidada, Mauro Faletti e Matteo<br />
Mezzadri.<br />
Museo Regionale di Scienze Naturali<br />
fino al 25 novembre; via Giolitti 36;<br />
tel. 011 4326354; www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali<br />
11 // mappa: D4<br />
Rappresentare l’Italia.<br />
150 anni di storia della<br />
Camera dei Deputati<br />
Organizzata dalla Fondazione della Camera, arriva<br />
a <strong>Torino</strong> la mostra che ha già fatto tappa<br />
nelle tre sedi storiche della Camera dei deputati.<br />
Dopo Palazzo Montecitorio a Roma, Palazzo<br />
Vecchio a Firenze e gli Antichi Chiostri Francescani<br />
a Ravenna l’esposizione, che ripercorre<br />
i principali momenti della storia dell’istituzione<br />
legislativa, giunge a Palazzo Carignano,<br />
prima sede della Camera dei deputati del Regno<br />
d’Italia, dopo essere stata visitata da oltre<br />
200mila persone.<br />
Museo Nazionale del Risorgimento<br />
Italiano<br />
fino al 9 dicembre; p.zza Carlo Alberto 8<br />
12 //<br />
Artissima 19<br />
Nuovo direttore e nuove ambizioni per la rassegna<br />
di arte contemporanea più importante<br />
Venaria: quattro mostre per i cinque anni<br />
A cinque anni dalla riapertura la più grandiosa<br />
delle residenze sabaude offre quattro appuntamenti<br />
espositivi. Fino al 9 novembre sono<br />
in mostra alcune opere dell’orafo Carl Fabergé<br />
e altri preziosi manufatti dell’epoca imperiale<br />
russa provenienti dalla collezione The<br />
Link of Times, la più importante al mondo per<br />
le uova Fabergé. Chiudono invece il 13 gennaio<br />
le altre tre mostre. A partire da «I quadri<br />
del re», una selezione di 130 opere della<br />
Galleria Sabauda collezionate dal principe<br />
Eugenio di Savoia (da Guido Reni ai fiamminghi<br />
e olandesi; altre opere della pinacoteca<br />
dei Savoia sono esposte nella manica Nuova<br />
del Palazzo Reale). A partire dal 16 novembre,<br />
nelle Scuderie Juvarriane, in mostra anche<br />
«La Barca Sublime», il Bucintoro del re<br />
di Sardegna, ultima imbarcazione veneziana<br />
originale del Settecento esistente al mondo,<br />
commissionata dai Savoia, restaurata ed<br />
esposta per la prima volta. <strong>Il</strong> quarto e ultimo<br />
evento consiste nella presentazione di due<br />
nuove acquisizioni per l’allestimento permanente<br />
della Reggia. Si tratta di due dipinti provenienti<br />
da collezioni private: una «Veduta<br />
della Venaria Reale» di pittore piemontese<br />
della metà del XVII secolo e una «Veduta del<br />
Veduta della Venaria Reale, opera di pittore<br />
piemontese della metà del XVII secolo<br />
Castello della Venaria Reale dalla parte del<br />
torrente Ceronda» (1780-1785) di Vittorio<br />
Amedeo Cignaroli. N.P.
Le mostre nei musei<br />
12<br />
<strong>Il</strong> più realista dei Cignaroli<br />
Veduta alpina di Angelo Cignaroli<br />
Uno studio ad ampio raggio su uno dei più importanti vedutisti<br />
piemontesi del periodo a cavallo tra XVIII e XIX secolo<br />
la cui riscoperta va ascritta ad Andreina Griseri: è quanto<br />
si propone la Fondazione Accorsi-Ometto con l’esposizione<br />
«Angelo Cignaroli. Vedute del Regno di Sardegna» a cura di<br />
Vittorio Natale, visitabile fino al 6 gennaio. In mostra circa<br />
40 dipinti provenienti da collezioni private, cui si aggiunge<br />
la serie completa di sei incisioni con vedute realizzate nel<br />
1797 su disegno di Vittorio Amedeo Cignaroli.<br />
Formatosi alla scuola del padre, Vittorio Amedeo, già pittore<br />
di corte ma dedito a una pittura più idealista e classicheggiante,<br />
Angelo ereditò dal padre la carica di «regio pittore<br />
di corte di paesaggi e boscarecce» e si specializzò nell’esecuzione<br />
di vedute dal vero di medie dimensioni di residenze<br />
reali e di città, di villaggi e siti appartenenti al Regno<br />
di Sardegna. La sua opera, oltre al valore artistico, si rivela<br />
quindi anche di grande importanza documentaria, restituendo<br />
un’ampia serie di «immagini» del territorio piemontese<br />
descritto nei resoconti ottocenteschi di scrittori e viaggiatori.<br />
Tra le sezioni della mostra una è dedicata alle «Delizie<br />
reali», le Residenze sabaude, un’altra alle «situazioni<br />
bellissime» cioè alle vedute di borghi e di città del regno,<br />
una alle «vedute alpine», in particolare del Monte Bianco<br />
di cui si esalta il sublime, e una è infine dedicata alle stampe<br />
e consente il raffronto con incisioni precedenti di artisti<br />
come Sclopis di Borgostura e Bagetti. N.P.<br />
dell’anno. Sarah Cosulich Canarutto miscela<br />
tradizione e innovazione e porta il numero<br />
delle gallerie presenti all’Oval a 172 (53 italiane<br />
e 119 straniere), suddivise nelle tradizionali<br />
quattro sezioni. Fuori dagli spazi della<br />
fiera si svolgono invece due progetti curatoriali:<br />
«It’s Not the End of the World», una<br />
collaborazione tra Artissima e le più importanti<br />
istituzioni torinesi di arte contemporanea,<br />
e «Artissima Lido», programma di progetti<br />
sperimentali in musei e spazi del Quadrilatero<br />
Romano. Cfr. BOX.<br />
Oval Lingotto<br />
dal 9 novembre all’11 novembre; via<br />
Nizza 294; tel. 011 6644111; 011<br />
19746106; www.lingottofiere.it; www.<br />
artissima.it<br />
5 //<br />
The Human Body<br />
Exhibition<br />
Una mostra sul corpo umano, su come funziona<br />
e come è composto. Con riproduzioni e installazioni<br />
multimediale che svelano ogni segreto<br />
di quella macchina (quasi) perfetta che è<br />
il nostro corpo.<br />
Palaolimpico<br />
fino al 13 gennaio 2013; c.zo Sebastopoli;<br />
tel. 011 6164963<br />
11 //<br />
Bob Wilson.<br />
Ritratti a Palazzo Madama<br />
Con «Ritratti a Palazzo Madama», la residenza<br />
sabauda ospita una selezione dei più celebri<br />
video-ritratti di Robert Wilson, multiforme<br />
protagonista del teatro, dell’opera e dell’arte<br />
contemporanei. Tra i soggetti scelti, esponenti<br />
dello star system come Brad Pitt, Johnny<br />
Depp, Isabella Rossellini, Jeanne Moreau, ma<br />
anche persone comuni e animali (una pantera,<br />
un porcospino ecc.). Cfr. BOX.<br />
Palazzo Madama - Museo Civico<br />
d’Arte Antica<br />
fino al 6 gennaio 2013<br />
5 // mappa: C3<br />
Dante ti amo<br />
Da Aldo Manuzio a Gustav Dorè, da Dalí a Borges:<br />
un excursus sull’opera dantesca attraverso<br />
la collezione privata dell’imprenditore torinese<br />
Livio Ambrogio. Manoscritti, stampe, incunaboli,<br />
volumi illustrati e dipinti. In programma<br />
anche un ciclo di conferenze in collaborazione<br />
con la Società Dante Alighieri che<br />
si svolgeranno tra novembre 2012 e gennaio<br />
2013.<br />
Palazzo Madama - Museo Civico<br />
d’Arte Antica<br />
dal 30 ottobre al 31 gennaio 2013<br />
11 // mappa: C3<br />
It is Not the End<br />
of the World.<br />
Dan Perjovschi<br />
L’artista rumeno Dan Perjovschi (Sibiu, Romania,<br />
1961) presenta una video-installazione e<br />
una nuova serie di disegni realizzati direttamente<br />
sul pavimento della Corte Medievale di Palazzo<br />
Madama, al di sotto del quale, a fare da<br />
sfondo, la presenza di rovine d’epoca romana.<br />
Palazzo Madama - Museo Civico<br />
d’Arte Antica<br />
dal 9 novembre all’8 dicembre<br />
5 // mappa: C3<br />
Arte e industria<br />
<strong>Il</strong> percorso di visita di palazzo madama si arricchisce,<br />
per circa un anno, di una vetrina con<br />
dodici opere della Fabbrica Lenci realizzate da<br />
Mario Sturani, uno degli artisti che hanno lavorato<br />
per la manifattura di ceramiche. Le opere<br />
in mostra provengono da collezioni private<br />
e dalla Fondazione De Fornaris.<br />
Palazzo Madama - Museo Civico<br />
d’Arte Antica<br />
fino al 29 settembre 2013; piazza Castello<br />
1; tel. 011 4433501; www.palazzomadamatorino.it<br />
9 // mappa: C3<br />
Arnaldo Pomodoro.<br />
<strong>Il</strong> teatro scolpito<br />
In mostra, dentro e fuori Palazzo Reale, i lavori<br />
più significativi di Arnaldo Pomodoro in<br />
tema di ricerca scenica e scenografica per il<br />
teatro. «<strong>Il</strong> teatro scolpito», promosso e realizzato<br />
dalla Fondazione Pomodoro, presenta<br />
bozzetti, scenografie, sculture, costumi realizzati<br />
per oltre venti spettacoli tra il 1972 e il<br />
2009. Cfr. BOX.<br />
Palazzo Reale<br />
fino al 25 novembre<br />
5 // mappa: C2<br />
Apertura delle Cucine<br />
Reali e dell’Appartamento<br />
di Madama Felicita<br />
Un tuffo nel passato, quello vero, quello della<br />
quotidianità di reali e inservienti, in uno degli<br />
ambienti dove prendeva corpo la vita di corte.<br />
I cibi, gli alimenti, l’etichetta e le presentazioni,<br />
l’organizzazione del lavoro, e per completare,<br />
le tavole imbandite. La visita si svolge nei sotterranei<br />
dell’ala di levante del Palazzo, sede delle<br />
Cucine Reali.<br />
Palazzo Reale<br />
fino al 9 dicembre; piazzetta Reale 1;<br />
tel. 011 4361455; www.beniarchitettonicipiemonte.it/sbappto/<br />
12 // mappa: C2<br />
I quadri del Re.<br />
Una quadreria<br />
per la Reggia: le raccolte<br />
del Principe Eugenio<br />
In mostra una selezione dei capolavori della<br />
collezione del Principe Eugenio di Savoia, in<br />
attesa del riallestimento della Galleria Sabauda.<br />
Nella Manica Nuova di Palazzo Reale sono<br />
visibili opere di, tra i molti, Jan van Eyck («Le<br />
stimmate di San Francesco»), Guido Reni, Orazio<br />
Gentileschi, Beato Angelico.<br />
Palazzo Reale - Manica Nuova<br />
fino al 13 gennaio 2013; via XX Settembre<br />
33<br />
4 //<br />
Ettore Favini - He He.<br />
The sun behind the clouds<br />
Protagonisti dell’appuntamento al PAV sono<br />
Ettore Favini e He-He, in una doppia personale<br />
a cura di Claudio Cravero. Ispirato all’omonimo<br />
film (2009) per la regia di Tenzing Sonam,<br />
in cui il popolo tibetano, guidato dal Dalai<br />
Lama, lotta contro la Repubblica Popolare<br />
Cinese per la propria indipendenza, il titolo<br />
della mostra fa riferimento a due precisi fenomeni<br />
naturali (il sole e le nuvole) intesi come<br />
corpi di un conflitto.<br />
PAV - Parco d’Arte Vivente<br />
dal 31 ottobre al 13 gennaio 2013; via<br />
Giordano Bruno 31; tel. 011 19505210;<br />
www.parcoartevivente.it<br />
5 // mappa: FM<br />
Freedom not Genius.<br />
Opere dalla collezione<br />
Murderme di Damien Hirst<br />
«Collezionare è come raccogliere oggetti portati<br />
a riva in un posto sulla spiaggia e quel posto<br />
sei tu. Quando poi muori, tutto sarà di nuovo<br />
portato via». Damien Hirst, indagato qui nella<br />
sua veste di collezionista, ma con accenni<br />
anche alle ovvie ricadute sulla sua produzione<br />
artistica, espone parte della propria collezione,<br />
tra cui opere di Auerbach, Bacon, Giacometti,<br />
Mario Merz, Warhol, Banksy, Tracey Emin. La<br />
mostra, a cura di Elena Geuna, prosegue la ricerca<br />
sul collezionismo intrapresa dalla Pinacoteca.<br />
Cfr. BOX.<br />
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli<br />
dal 10 novembre al 10 marzo 2013; via<br />
Nizza 230; tel. 011 0062713; www.pinacoteca-agnelli.it<br />
5 // mappa: FM<br />
Artissima Lido<br />
<strong>Il</strong> progetto off della fiera avviato la scorsa edizione,<br />
dedicato ad artisti giovani, è a cura di<br />
Francesca Bertolotti e Sarah Cosulich Canarutto<br />
e si rinnova rispetto al 2011. Cfr. BOX<br />
Quadrilatero romano<br />
5 // mappa:<br />
Tra norma e forma<br />
Nei locali della biblioteca Arturo Graf della Facoltà<br />
di Lettere e Filosofia, nel Palazzo del Rettorato,<br />
si tiene la mostra dedicata ai disegni di<br />
Franco Purini, docente di Composizione architettonica<br />
e urbana alla Sapienza di Roma. È curata<br />
da Gianni Contessi, docente di Storia contemporanea<br />
all’Ateneo piemontese.<br />
Rettorato Università<br />
fino al 23 novembre; via Verdi 8<br />
3 //<br />
L’arte di fare la differenza<br />
I «vissuti di marginalità e disagio» di ogni artista<br />
coinvolto in questo progetto sono la cifra<br />
distintiva e caratterizzante delle 5 mostre<br />
diffuse realizzate con la collaborazione del<br />
Museo di Antropologia ed Etnografia. Nel dettaglio,<br />
fino al 12 novembre Mirko Dragutinovic,<br />
Virginia Gargano, Enrico Partengo espongono<br />
presso Rizomi Art Brut (c.so Vittorio<br />
Emanuele II 28), e Caterina Cassoni, Ario Dal<br />
Bo, Arianna Uda allo Spazio Bianco (via Saluzzo<br />
23 Bis); fino al 15 novembre Marcello<br />
Corazzi, Giulia Gallo, Isabella Mazzotta da Ingenio<br />
Arte Contemporanea (c.so San Maurizio<br />
14), e Simone Bubbico, Cheikh Diop, Beatrice<br />
Rosso presso nb:notabene (via Bellezia<br />
12A); fino al 20 novembre Michela Depetris,<br />
Daniela Leonardi, Marius Pricina sono al Cecchi<br />
Point Hub Multiculturale (via Cecchi 17).<br />
Sedi varie<br />
dal 19 ottobre al 20 novembre<br />
5 //<br />
MyGeneration<br />
Nuovo appuntamento con il festival dedicato ai<br />
creativi digitali legati al linguaggio dei music<br />
video: proiezioni oltre a laboratori di progettazione<br />
e realizzazione di contenuti audiovisivi e<br />
crossmediali che documentano le attività giovanili<br />
legate alla musica sul territorio cittadino<br />
e piemontese.<br />
Sedi varie<br />
fino all’11 novembre<br />
5 //<br />
Paratissima 2012<br />
La manifestazione parallela ad Artissima giunge<br />
all’ottava edizione: fulcro principale sarà<br />
l’ex MOI, cui si aggiungono nuovi spazi in Borgo<br />
Filadelfia e quelli di San Salvario, riservati<br />
quest’anno a Paratissima Design. Tra i progetti<br />
della rassegna 2012: PORNdemia, dedicato<br />
alla proliferazione dell’erotismo, e Paraschool,<br />
a metà tra didattica e intrattenimento.<br />
Cfr. BOX.<br />
Sedi varie<br />
dal 7 novembre all’11 novembre<br />
5 //<br />
<strong>Torino</strong> Film Festival<br />
Giunge alla 30ma edizione il festival del cinema<br />
di <strong>Torino</strong>, diretto da Gianni Amelio. Nove<br />
giorni di proiezioni, dibattiti e premi dedicati alla<br />
settima arte. <strong>Il</strong> manifesto del <strong>Torino</strong> Film Festival<br />
è opera, quest’anno, di una firma d’eccezione:<br />
Francesco Tullio Altan.<br />
Sedi varie<br />
dal 23 novembre al 1 dicembre<br />
11 //<br />
Turin Photo Festival<br />
<strong>Il</strong> tema della V edizione del festival, a cura di<br />
Mauro Villone e Lidia Urani, è «Ferma un Attimo».<br />
Le opere di più di 30 tra fotografi e<br />
gruppi verranno esposte in diverse location,<br />
tra cui un’ala del Museo Regionale di Scienze<br />
Naturali e locali, studi, negozi e loft. Sono<br />
previsti anche eventi collaterali, come proiezioni,<br />
performance, workshop e letture portfolio.<br />
Novità del festival il Premio Franco Urani<br />
per la fotografia sociale.<br />
Sedi varie<br />
dal 30 ottobre al 30 novembre<br />
11 //<br />
Luci d’artista<br />
A partire dal 3 novembre si riaccendono le Luci<br />
d’Artista in giro per la città. Divenuta ormai<br />
uno dei simboli della <strong>Torino</strong> invernale, la mostra<br />
a cielo aperto, oltre a riproporre le opere<br />
di, tra i vari, Michelangelo Pistoletto, Gilberto<br />
Zorio, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Mario<br />
Merz si dota quest’anno delle nuove installazioni<br />
di due giovani, ma già ben noti, artisti: Valerio<br />
Berruti, con «Ancora una volta», e Martino<br />
Gamper, con «Luci in bici».<br />
Sedi varie<br />
fino al 30 novembre<br />
5 //<br />
Degas. Capolavori<br />
dal Musée d’Orsay<br />
Con la curatela di Xavier Rey, arrivano in Italia<br />
circa 80 opere, tra dipinti, pitture e sculture, di<br />
uno dei maestri dell’Ottocento francese, nella<br />
più importante retrospettiva mai dedicata a Edgar<br />
Degas in Italia. Cfr. BOX.<br />
Società Promotrice delle Belle Arti<br />
fino al 27 gennaio 2013; viale Balsamo<br />
Crivelli 11; tel. 011 6692545<br />
7 // mappa: D7<br />
Print About Me<br />
In esposizione le 20 opere finaliste dell’edizione<br />
2012 del contest dedicato alla grafica<br />
d’arte. In gara lavori eseguiti con le tecniche<br />
della serigrafia, litografia, tipografia, calcografia<br />
e xilografia.<br />
Van Der
13<br />
Le mostre nei musei<br />
© F.COLUZZI<br />
A Miradolo la <strong>Torino</strong> di Spazzapan<br />
Nato nel 1889 a Gradisca d’Isonzo, in provincia<br />
di Gorizia, ma piemontese d’adozione, Luigi<br />
Spazzapan è uno dei protagonisti della pittura<br />
italiana del secolo scorso. A dedicargli un’ampia<br />
retrospettiva è la Fondazione Cosso nel Castello<br />
di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, fino al<br />
24 febbraio. Curato da Francesco Poli, il percorso<br />
mette in luce le principali fasi della ricerca<br />
pittorica di Spazzapan, dall’adesione al movimento<br />
futurista nei primi anni ’20 ai rapporti intercorsi<br />
con il Gruppo dei Sei e con il critico Lionello<br />
Venturi e, ancora, dalla partecipazione alla<br />
XX Biennale di Venezia al geometrismo espressionistico<br />
del dopoguerra, sino alla fase astratto-informale<br />
sperimentata negli ultimi anni della<br />
sua carriera, interrottasi nel 1958, anno della<br />
sua scomparsa. Nel percorso figurano rari lavori<br />
precedenti al 1943, una data cruciale nella<br />
produzione dell’artista, legata al divampare di un<br />
incendio che ne distrusse lo studio e i molti lavori<br />
in esso contenuti. Non manca infine una sezione<br />
dedicata alla fase più matura della sua produzione<br />
quando, distaccatosi dall’ambiente torinese,<br />
sviluppa una poetica intima ed esistenziale,<br />
in cui astrazione e figurazione si fondono<br />
in figure mistiche di santoni ed eremiti. J.D.<br />
Mus in Gamba<br />
L’apertura al pubblico, lo scorso 28 ottobre, del<br />
Castello Gamba di Châtillon, nuova sede espositiva<br />
della regione Val d’Aosta dedicata all’arte<br />
moderna e contemporanea, segna anche<br />
l’inaugurazione delle esposizioni temporanee.<br />
La prima, fino al 20 ottobre 2013 nelle Sale del<br />
Livello C, ha come protagonista Italo Mus<br />
(1892-1967), tra i principali artisti valdostani<br />
del Novecento. Nato a Châtillon, nella prima fase<br />
della sua produzione indaga, sulla scia delle<br />
influenze del tardo Verismo piemontese, il<br />
mondo rurale e montano per poi superare la matrice<br />
realista ottocentesca e approdare a una<br />
visione artistica più moderna, attingendo alle<br />
principali correnti della pittura italiana e francese<br />
del Novecento, da Cézanne al Primitivismo<br />
italiano. La mostra, a cura di Sandra Barberi,<br />
presenta una quarantina di opere esemplificative<br />
del percorso evolutivo di Mus, arrivando a<br />
toccare le opere più tarde, popolate da soggetti<br />
nuovi e da suggestioni più visionarie ed eteree.<br />
È presente anche una sezione riservata alle<br />
opere ottenute con la tecnica del monotipo,<br />
largamente utilizzata da Mus soprattutto negli<br />
anni Cinquanta. N.P.<br />
Luigi Spazzapan, «Raggi e corone circolari<br />
(composizione geometrica n.2)», 1946<br />
Dall’alto, una veduta del Castello Gamba;<br />
Mario Schifano, «Orizzontale», 1988; Italo Mus,<br />
«Natura morta»<br />
dal 30 novembre al 2 dicembre; tel. 347<br />
4112008; www.printaboutme.it<br />
5 //<br />
Moncalieri<br />
Vita al Castello<br />
«Difesa, loisir, politica e presidio nell’appartamento<br />
della Principessa Maria Letizia» è la mostra<br />
con cui si è celebrata la riapertura al pubblico<br />
del Castello di Moncalieri per «riavviarne<br />
l’interesse culturale per favorire il processo<br />
di valorizzazione e fruizione pubblica».<br />
Castello<br />
fino al 31 dicembre; via del Castello 2;<br />
tel. 011 6402883; www.beniarchitettonicipiemonte.it<br />
12 //<br />
Fonderie Limone.<br />
Una storia<br />
dell’imprenditoria<br />
piemontese 1921-2011:<br />
90 anni di industria e arte<br />
Organizzata dall’associazione culturale Golfart<br />
la mostra «Fonderie Limone, 90 anni tra industria<br />
e arte. Una storia dell’imprenditoria Piemontese.<br />
Le sculture in bronzo di Ezio Gribaudo»<br />
è curata da Gianfranco Schialvino e Pegi<br />
Limone. Un viaggio che ripercorre l’avventura<br />
iniziata da Giuseppe Limone fino e oltre la collaborazione<br />
con Ezio Gribaudo, che alle Fonderie<br />
ha realizzato alcune delle sue più importanti<br />
sculture.<br />
Fonderie Limone<br />
dall’11 ottobre al 13 gennaio 2013; via<br />
Pastrengo 88; tel. 011 6401206<br />
12 //<br />
Rivoli<br />
Oltre il muro/Beyond<br />
The Wall. <strong>Il</strong> patrimonio<br />
del Museo tra progetti,<br />
percorsi speciali e ultime<br />
acquisizioni<br />
Una rilettura, a cura della direttrice Beatrice<br />
Merz, della collezione del Museo, ma anche uno<br />
sguardo sulle ultime acquisizioni e sul concetto<br />
stesso di museo nella società contemporanea.<br />
Tra i percorsi di analisi che si intrecciano,<br />
nell’ambito del riallestimento della collezione<br />
viene proposto «Viaggio intorno alla mia camera»<br />
progetto speciale di Marzia Migliora.<br />
Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />
Contemporanea<br />
fino al 30 novembre; piazza Mafalda di<br />
Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />
5 //<br />
Marzia Migliora.<br />
Viaggio intorno<br />
alla mia camera<br />
Le poltrone dei visitatori a dialogare con le opere<br />
del Museo: questo l’intento artistico del progetto<br />
di Marzia Migliora, inserito nella mostra<br />
«Oltre il muro». Cfr. BOX.<br />
Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />
Contemporanea<br />
fino al 30 novembre; piazza Mafalda di<br />
Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />
5 //<br />
La storia che non ho<br />
vissuto (testimone<br />
indiretto)<br />
Ideata e curata da Marcella Beccaria, la mostra<br />
indaga il rapporto fra sette giovani artisti italiani<br />
e alcuni momenti significativi e drammatici<br />
della storia nazionale. Francesco Arena, Rossella<br />
Biscotti, Patrizio Di Massimo, Flavio Favelli,<br />
Eva Frapiccini, goldiechiari e Seb Patane<br />
presentano opere create ad hoc o del loro passato<br />
che dialogano e interpretano eventi a cui<br />
non hanno assistito, come le stragi degli anni<br />
di piombo. Al Castello, fino al 17 novembre,<br />
anche una rassegna di incontri collaterali sui<br />
temi della mostra, in collaborazione con «La<br />
storia siamo noi», della Rai.<br />
Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />
Contemporanea<br />
fino al 18 novembre; piazza Mafalda di<br />
Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />
5 //<br />
It is Not the End<br />
of the World.<br />
Paola Pivi.<br />
Tulkus 1880 to 2018<br />
«Tulkus 1880 to 2018» di Paola Pivi è stato<br />
«un lavoro colossale, che ha impegnato per tre<br />
anni un team di esperti a livello internazionale<br />
nella ricerca, raccolta e catalogazione di migliaia<br />
di immagini che raccontano la diaspora tibetana».<br />
Oltre 1000 ritratti di tulku (figura religiosa<br />
del Buddhismo tibetano, ritenuta la reincarnazione<br />
di altri influenti maestri), un primo<br />
vero tentativo di censimento dei tulku di tutte<br />
le scuole buddiste tibetane, fatti interagire dalla<br />
mano dell’artista.<br />
Castello di Rivoli - Museo d’Arte<br />
Contemporanea<br />
dal 9 all’11 novembre; piazza Mafalda<br />
di Savoia; tel. 011 9565222; www.castellodirivoli.org<br />
5 //<br />
Venaria<br />
I quadri del Re.<br />
Una quadreria<br />
per la Reggia: le raccolte<br />
del Principe Eugenio<br />
Parte delle opere della Galleria Sabauda, con<br />
alcuni capolavori raccolti dal principe Eugenio<br />
di Savoia, temporaneamente ospitate alla Reggia<br />
in attesa del riallestimento della collezione.<br />
Cfr. BOX.<br />
Reggia di Venaria Reale<br />
fino al 13 gennaio 2013; via Mensa 34;<br />
tel. 011 4992333; www.lavenariareale.it<br />
4 //<br />
Fabergé alla Venaria.<br />
<strong>Il</strong> gioielliere degli ultimi Zar<br />
Una selezione delle uova più celebri al mondo,<br />
da una collezione russa, insieme ad altri oggetti<br />
di rara preziosità. Cfr. BOX.<br />
Reggia di Venaria Reale<br />
fino al 9 novembre; via Mensa 34; tel.<br />
011 4992333; www.lavenariareale.it<br />
9 //<br />
La reggia sull’acqua.<br />
La peota dei Savoia<br />
La peota reale è l’imbarcazione voluta dai Savoia<br />
e realizzata dai maestri veneziani. Una vera<br />
reggia galleggiante, restaurata e presentata<br />
per la prima volta al pubblico. Cfr. BOX.<br />
Reggia di Venaria Reale<br />
fino al 31 dicembre; via Mensa 34; tel.<br />
011 4992333; www.lavenariareale.it<br />
11 //<br />
Nelle sedi<br />
private<br />
Enrico Tealdi.<br />
Fata Morgana.<br />
La temperatura dei sensi<br />
Personale di Enrico Tealdi che prende spunto<br />
dal mito celtico della Fata Morgana e dal relativo<br />
fenomeno ottico, comune nelle regioni polari<br />
o desertiche, che distorce gli oggetti tanto<br />
da renderli irriconoscibili. Così, le opere suggeriscono<br />
presenze sospese nel momento delicatissimo<br />
dell’incontro o della separazione.<br />
41artecontemporanea Spazio Studio<br />
dal 10 novembre al 30 novembre<br />
5 //<br />
Fino alla fine del mondo<br />
Mostra collettiva in cui sono presentate opere<br />
di piccolo formato nelle quali gli artisti indagano<br />
il tema della fine del mondo. Fra gli altri sono<br />
presenti Salvatore Astore, Valerio Berruti,<br />
Luigi Mainolfi, Enrico Tealdi, Saverio Todaro.<br />
41artecontemporanea Spazio Studio<br />
dal 6 dicembre al 21 dicembre; via<br />
Principe Tommaso 27/a/bis; tel. 335<br />
6095687; www.41artecontemporanea.com<br />
5 //<br />
Zhenmushou, fantastiche<br />
creature<br />
Gli zhenmushou sono animali fantastici realizzati<br />
in terracotta che, durante la dinastia Tang<br />
(618-907), venivano prodotti in Cina con funzione<br />
apotropaica. La galleria Ajassa propone<br />
un’esposizione in cui viene presentata una collezione<br />
unica nel suo genere.<br />
Ajassa<br />
dal 30 novembre al 23 dicembre; corso<br />
Moncalieri 234; tel. 011 6615252;<br />
www.ajassa.com<br />
4 // mappa: FM<br />
Adeela Suleman.<br />
I had no choice<br />
but to hear you<br />
«I had no choice but to hear you» è il titolo della<br />
mostra dedicata all’artista pakistana. La Suleman<br />
coglie tutte le contraddizioni del suo<br />
Paese, muovendosi fra tradizione e ansia del<br />
futuro, miseria e proliferazione delle armi nucleari.<br />
Cfr. BOX.<br />
Alberto Peola Arte Contemporanea<br />
fino al 30 novembre<br />
5 // mappa: D4<br />
La scuola di Düsseldorf<br />
Alberto Peola propone una ricognizione sul<br />
movimento artistico tedesco di avanguardia fotografica<br />
nato nel 1976 presso la Kunstakademie<br />
di Düsseldorf. In mostra opere di Bernd e<br />
Hilla Becher (fondatori del gruppo), Candida<br />
Höfer, Elger Esser, Thomas Struth, Andreas<br />
Gursky e Thomas Ruff.<br />
Alberto Peola Arte Contemporanea<br />
dal 4 dicembre al 15 febbraio 2013; via<br />
della Rocca 29; tel. 011 8124460;<br />
www.albertopeola.com<br />
5 // mappa: D4<br />
The crew<br />
Una collettiva dedicata a 4 artisti della galleria:<br />
dal culto di nuovi miti (Luis Vidal, Barcellona,<br />
1970), all’artificiale che si sostituisce al naturale<br />
(Kalle Kataila, Helsinki, 1978), dall’esperienza<br />
che assume il medesimo valore della sua<br />
riproduzione (Nathan Sinai Rayman, San Francisco,<br />
1981) al mistero della creazione che si<br />
risolve dentro una fucina scientifica (Tanja Boukal,<br />
Vienna, 1976).<br />
Alessandro Marena Project<br />
fino al 30 novembre; via Della Rocca 19;<br />
tel. 345 9111989; www.alessandromarenaproject.com<br />
5 //<br />
Adriano Parisot<br />
Una retrospettiva nel centenario della nascita di<br />
uno degli esponenti del Mac, Movimento Arte<br />
Concreta. Le opere sono relative al periodo<br />
1956-1990<br />
Arteregina Galleria d’Arte Moderna<br />
e Contemporanea<br />
fino al 15 dicembre; via Luigi Cibrario<br />
14/i; tel. 011 4270969; www.arteregina.it<br />
5 // mappa: FM<br />
Six Coups Des Dès<br />
A cura della Fondazione per l’Arte Moderna e<br />
Contemporanea CRT il progetto «Res.ò Meet<br />
Up» presenta le opere di 6 giovani artisti allestite<br />
all’interno di una mostra visibile negli spazi<br />
di Barriera.<br />
Barriera<br />
dal 12 novembre al 15 dicembre; via<br />
Crescentino 25; tel. 011 2876485;<br />
www.associazionebarriera.com<br />
5 //<br />
Lucio Fontana.<br />
Disegni<br />
Non solo «tagli» e «buchi». Una delle direttrici<br />
di analisi, forse la principale, della mostra<br />
presso La Bottega di San Luca che presenta 33<br />
disegni e 2 tele di Lucio Fontana realizzati tra il<br />
1930 e il 1967, è proprio quella di allargare la<br />
prospettiva su un artista poliedrico che ha sperimentato<br />
tecniche e materiali in maniera più<br />
innovativa e «importante» di quanto sia noto.<br />
Benappi - La Bottega di San Luca<br />
dal 22 novembre al 19 gennaio 2013; via<br />
Andrea Doria 10; tel. 011 883262;<br />
www.labottegadisanluca.it<br />
5 // mappa: D4<br />
Paolo Piscitelli<br />
«The Broken Places / 2», curata da Carlo Fossati,<br />
è la terza personale di Paolo Piscitelli per<br />
e/static e propone lavori recenti e inediti, realizzati<br />
dall’artista negli USA, dove risiede dal<br />
2006.<br />
blank
Le mostre nelle gallerie<br />
14<br />
fino al 15 dicembre; via Reggio 27<br />
5 // mappa: D4<br />
Sub Urb Art 2 - arte<br />
urbana in subbuglio<br />
<strong>Il</strong> Bunker, spazio in Barriera di Milano riqualificato<br />
come centro di aggregazione culturale<br />
e sociale votato all’arte, ospita una mostra<br />
curata da Urbe, con alcuni esponenti di street<br />
art e di light painting: dall’Italia AK, Weed,<br />
Hal0hal0, Mattia Lullini, Dem, 108, Pixel Pancho,<br />
Andreco, Zorkmade; dalla Spagna Gola+Kenor+H101,<br />
Btoy+Uriginal; e ancora Nespoon<br />
(Polonia), Rim (Brasile), Phlegm (Gran<br />
Bretagna), Dome (Germania).<br />
Bunker<br />
Fino all’11 novembre; Via Paganini<br />
0/200<br />
5 //<br />
Un’Altra Storia 2.<br />
Arte Italiana<br />
1980-1990<br />
Organizzato dal Mau e curato da Edoardo Di<br />
Mauro, torna l’appuntamento con la collettiva<br />
di «Un’altra storia». Tra gli artisti in mostra<br />
Aldo Damioli, Filippo di Sambuy, Omar<br />
Galliani.<br />
CCC-T Ex Birrificio Metzger Centro<br />
di Cultura Contemporanea <strong>Torino</strong><br />
fino al 3 novembre; via Pinelli 63/a; tel.<br />
335 6398351<br />
5 //<br />
Niklas Goldbach<br />
In collaborazione con la Galleria Bianconi di<br />
Milano, il Centro Videoinsight diretto da Rebecca<br />
Russo negli ambienti di una ex fabbrica<br />
d’inchiostro ottocentesca, ospita il progetto<br />
video di Niklas Goldbach, artista tedesco di<br />
stanza a Berlino, curato da Julia Draganovi e<br />
Claudia Löffelholz.<br />
Centro Videoinsight<br />
dal 11 novembre al 21 dicembre; via Ferdinando<br />
Bonsignore, 7; tel. info@videoinsight.it<br />
5 //<br />
Young at Art(issima)<br />
Una selezione di giovani artisti vincitori del<br />
concorso Young Art indetto da Maca, Museo<br />
d’Arte Contemporanea Acri in provincia di Cosenza.<br />
La mostra è curata da Andrea Rodi e<br />
Massimo Garofalo.<br />
Claudio Bottello Contemporary<br />
dal 7 novembre al 23 novembre; via Bogino<br />
17h; tel. 011 7631050; www.claudiobottello.com<br />
5 // mappa: C3<br />
Kianoosh Motallebi<br />
«Where is Your God Now?» è il titolo di questa<br />
mostra a cura di Sara De Chiara e Matteo<br />
Consonni, che porta l’artista di Liverpool per la<br />
prima volta in Italia. Attraverso la decontestualizzazione<br />
di oggetti di uso comune e la manipolazione<br />
delle informazioni che essi veicolano<br />
Motallebi indaga la natura transitoria e immateriale<br />
della conoscenza.<br />
Cripta 747<br />
dal 9 novembre al 7 gennaio 2013; galleria<br />
Umberto I interno 29; tel. 349<br />
1840367<br />
5 //<br />
Giorgia Oldano.<br />
Born to be wild<br />
Giorgia Oldano, le cui tele in mostra vogliono<br />
richiamare l’attenzione su uno scenario sempre<br />
più a rischio di scomparsa, tenta di dare voce<br />
a una natura che, per definizione, non ne ha,<br />
ma che, attraverso colori, suoni, gesti, è dirompente:<br />
«grida» quanto e forse più degli umani.<br />
Dieffe Arte Contemporanea<br />
fino al 24 novembre; via Porta Palatina<br />
9; tel. 011 4362372; www.galleriadieffe.com<br />
5 // mappa: C2<br />
Nicola Bolaffi<br />
Dopo le tappe nelle sedi di Tel Aviv e Roma della<br />
galleria, «Gesto e materia», la personale di<br />
Nicola Bolaffi approda nel capoluogo piemontese.<br />
Le opere sono il frutto della ricerca più recente<br />
dell’artista che vive e lavora a <strong>Torino</strong>, in<br />
cui forme geometriche, colori violenti e materiali<br />
non convenzionali si mixano per un risultato<br />
solo apparentemente «razionale».<br />
Ermanno Tedeschi Gallery<br />
fino al 25 novembre; via Ignazio Giulio<br />
6; tel. 011 4369917; www.etgallery.it<br />
5 // mappa: B2<br />
Vestire Creare<br />
Apparire Fotografare<br />
Nello spazio espositivo della sede di <strong>Torino</strong> una<br />
mostra dedicata a tre grandi fotografi italiani del<br />
dopoguerra, Ugo Mulas, Alfa Castaldi e Pasquale<br />
De Antonis, e al loro rapporto con un fenomeno<br />
costitutivo dell’immagine dell’Italia nel<br />
mondo: la moda.<br />
Ersel<br />
fino al 21 dicembre; piazza Solferino 11;<br />
tel. 011 5520294; www.ersel.it<br />
13 //<br />
Aldo Damioli<br />
La personale «Generi e rigeneri» sottolinea il<br />
rapporto di Damioli con il tessuto urbano, ritratto<br />
in maniera nitida e pulita, con l’aggiunta,<br />
però, questa volta, dei suoi possibili abitanti:<br />
figure umane dall’aspetto non reale e neanche<br />
non realistico, quanto piuttosto «verosimile».<br />
Eventinove artecontemporanea<br />
dal 22 novembre al 24 dicembre; via della<br />
Rocca 36; tel. 011 8390013;<br />
www.eventinove.it<br />
5 // mappa: D4<br />
Labirinti<br />
Chiara Turin racconta: «Disegno labirinti per<br />
istinto, perché è ciò che mi viene più naturale<br />
fare fin da quando ero bambina. Credo sia<br />
in qualche modo la rappresentazione dei miei<br />
pensieri, della confusione, del mio modo di<br />
vedere (o non vedere) la realtà o di sfuggire a<br />
essa, di nascondermi in un mondo in cui le<br />
cose vanno davvero come voglio che vadano».<br />
A cura di Serena Tabacco.<br />
FATTORE K<br />
fino al 25 novembre; via Cesare Balbo<br />
10d<br />
5 // mappa:<br />
Claudio Acchiardi<br />
Dopo essere stato presente nella mostra «Ex<br />
indumentis - Reliquie d’artista» nel 2010, Claudio<br />
Acchiardi, nato a <strong>Torino</strong> nel 1955, torna alla<br />
galleria Fogliato come protagonista di una<br />
personale.<br />
Fogliato<br />
dal 9 novembre al 1 dicembre; via Mazzini<br />
9; tel. 011 887733; www.galleriafogliatotorino.com<br />
5 // mappa: C5<br />
Francesco Vezzoli<br />
Nato dalla collaborazione tra Francesco Vezzoli<br />
e Pablo Bronstein il progetto inedito in<br />
mostra alla Fetta di Polenta di Noero vede i<br />
due artisti in dialogo fra di loro, prendendo<br />
però come riferimento Giorgio De Chirico e la<br />
sua arte. Cfr. BOX.<br />
Franco Noero<br />
fino al 30 novembre; via Giulia di Barolo<br />
16 D; tel. 011 882208; www.franconoero.com<br />
5 // mappa: E2<br />
Sarmento psicologo<br />
«Leporello», videoinstallazione di Julião Sarmento, 2010<br />
Portoghese, classe 1948, formazione presso l’Escola<br />
Superior de Belas Artes di Lisbona, Julião Sarmento è il<br />
protagonista della personale in corso da Giorgio Persano<br />
dal 10 novembre al 9 febbraio. Al centro del percorso è la<br />
videoinstallazione multicanale «Leporello», volta a indagare<br />
il limite che separa l’arte dalla pornografia. Quattro pornostar<br />
sono protagoniste di quattro narrazioni simultanee<br />
che mettono in discussione il significato di parole come<br />
sesso, amore e violenza, attraverso immagini tratte da<br />
internet. La mostra include inoltre una scultura e una serie<br />
di fotografie incentrate sulla figura femminile e sulle dinamiche<br />
del desiderio. Si tratta di frammenti di fotografia,<br />
testi e immagini grafiche, parzialmente celati da strati di<br />
colori acrilici, che mettono in atto meccanismi di transfer,<br />
cancellazione e censura. <strong>Il</strong> corpo della donna, da sempre<br />
al centro del lavoro di Julião Sarmento, viene dunque frammentato<br />
in molteplici punti di vista e in inquadrature parziali.<br />
È un espediente stilistico teso a documentare, in ultima<br />
analisi, le pratiche di costruzione delle relazioni interpersonali<br />
e gli aspetti psicologici che innescano il desiderio<br />
e la pratica del voyeurismo. J.D.<br />
COURTESY: GALLERIA GIORGIO PERSANO<br />
L’arte di esorcizzare la paura<br />
Da Peola una serie di opere di Adeela Suleman<br />
3 COURTESY ALBERTO PEOLA, TORINO<br />
Pachistana, classe 1970, Adeela Suleman<br />
presenta il suo nuovo ciclo di opere «I had<br />
no choice but to hear you» da Alberto Peola,<br />
fino al 30 novembre. L’arte è per Suleman<br />
uno strumento per<br />
esorcizzare le paure di<br />
chi, come lei, vive in un<br />
Paese in cui il possesso<br />
delle armi atomiche si lega<br />
a un contesto di rapida e violenta<br />
trasformazione economica,<br />
sociale, politica e religiosa. Al centro<br />
dell’esposizione vi è una<br />
serie di bassorilievi in acciaio<br />
lavorati secondo<br />
l’antica tradizione islamica<br />
della filigrana. I decori<br />
prendono<br />
forma<br />
dal sinuoso<br />
intersecarsi<br />
di figure<br />
armoniche, messe<br />
in scena con un’elegante<br />
visione simmetrica. Dietro<br />
tali immagini si celano, però,<br />
significati di morte e distruzione.<br />
I pavoni, icona di<br />
bellezza, diventano messaggeri<br />
di sventura, i pappagalli,<br />
silenti testimoni di<br />
tragedie quotidiane, i serpenti,<br />
portatori di pericolo<br />
e i fiori, le foglie e i rami attorcigliati,<br />
simbolo di una<br />
prigionia impenetrabile. Le<br />
lastre di acciaio, a forma di<br />
totem, barelle e angeli caduti,<br />
accolgono dunque<br />
elementi mitologici insieme<br />
al dolore delle cronache<br />
di guerra, costituendo il filo<br />
che lega la vita alla morte,<br />
la sofferenza alla speranza.<br />
Dal 6 dicembre, infine,<br />
la galleria ospiterà una<br />
collettiva del gruppo di<br />
Düsseldorf, con opere di<br />
artisti quali Candida Höfer,<br />
Thomas Struth, Elger Esser<br />
e i Becher.<br />
Jenny Dogliani<br />
Due opere di Adeela Suleman:<br />
in alto, «Falling down-1»; a<br />
sinistra, «Prying in her richly<br />
decorated room II»
15<br />
Le mostre nelle gallerie<br />
A Vezzoli l’ultima fetta<br />
Francesco Vezzoli, «Pablo Bronstein con Giorgio de Chirico»,<br />
Galleria Franco Noero , 10 novembre 2012 - 15 gennaio 2013<br />
È Francesco Vezzoli, insieme a Pablo Bronstein, a chiudere l’avventura<br />
espositiva di Franco Noero nella Fetta di Polenta, con<br />
un progetto inedito in corso dal 10 novembre al 20 dicembre.<br />
La celebre galleria torinese si è trasferita nella «Casa Scaccabarozzi»<br />
nel 2008, per dare avvio a un’interessante e inedita<br />
stagione espositiva, invitando gli artisti, di volta in volta, a relazionarsi<br />
con uno spazio molto particolare, quello dell’improbabile<br />
architettura realizzata per scommessa da Alessandro Antonelli<br />
nel 1840. Bronstein e Vezzoli si sono ispirati a Giorgio<br />
de Chirico, ai suoi paesaggi, alle sue architetture e al suo concetto<br />
straniante di storia e hanno invitato idealmente il padre<br />
della pittura metafisica a partecipare alla mostra con un dipinto<br />
esposto nello spazio site specific di piazza Santa Giulia 5.<br />
Rielaborando una versione del 1924 di «Piazza Italia», Vezzoli<br />
trasforma il piano terreno della Fetta di Polenta in uno spazio<br />
metafisico, attraverso l’esecuzione di un grande trompe l’oeil,<br />
dove il monumento centrale è sostituito da una scultura in bronzo<br />
con il volto di Sofia Loren. La stessa immagine è riproposta,<br />
inoltre, in un’opera a ricamo. L’artista inglese presenta, invece,<br />
una performance dal 10 al 18 novembre, inscenando un monumento<br />
vivente ispirato alla tomba di Riccardo Cuor di Leone,<br />
nella stessa sala dov’è esposta l’opera di De Chirico.<br />
Piero Fogliati<br />
Parallelamente alla presenza di Fogliati ad Artissima,<br />
nella sezione Back to the future, la galleria<br />
Gagliardi approfondisce, con una serie di<br />
opere datate anni ’60/’70 la ricerca tra arte, tecnologia<br />
e percezione, in senso ampio, dell’artista<br />
nato a Canelli nel 1930.<br />
Gagliardi Art System<br />
dal 10 novembre al 22 dicembre; via<br />
Cervino 16; tel. 011 19700031; www.gasart.it<br />
5 // mappa: A5<br />
Francesco Tabusso<br />
Retrospettiva con una ventina di dipinti della<br />
produzione che va dal 1960 al 1990 circa, tra<br />
cui «Grunewald dipinge la Crocefissione», olio<br />
della serie dedicata a uno dei più importanti pittori<br />
tedeschi del 1500.<br />
Galleria Accademia<br />
dal 27 ottobre al 17 novembre; via Accademia<br />
Albertina 3/e; tel. 011 885408;<br />
www.galleria-accademia.com<br />
5 // mappa: D3<br />
Waterboarding<br />
Claudio Pieroni riflette sulla pratica divenuta<br />
celebre negli ultimi anni quale strumento per<br />
interrogatori e torture. Una serie di gigantografie<br />
di nudi femminili su tela, dove cornici e oggetti<br />
appesi fanno da contorno ma suggeriscono<br />
ulteriori associazioni, scandaglia il confine<br />
tra sensualità e morte.<br />
Galleria Allegretti Contemporanea<br />
dal 10 novembre al 25 novembre; palazzo<br />
Bertalazone di San Fermo, via San<br />
Francesco d’Assisi 14; tel. 011<br />
5069646; www.allegretticontemporanea.it<br />
5 // mappa: B3<br />
Proposte 2012<br />
Nuovo appuntamento con la consueta mostra<br />
annuale «Proposte» della Galleria. Cfr. BOX<br />
Galleria Aversa<br />
dall’8 novembre al 1 dicembre; via Carlo<br />
Alberto 24; tel. 011 532662; www.galleria-aversa.it<br />
5 // mappa: C4<br />
Pietro Gilardi.<br />
Supernatura.<br />
Paesaggi litici<br />
Trenta opere di Piero Gilardi (<strong>Torino</strong>, 1942) sul<br />
tema della natura, la cui voce «diretta, sincera,<br />
amica e nemica dell’uomo», si declina in<br />
molteplici elementi - mare, montagna, alberi,<br />
acqua, pietre... - colti nelle diverse stagioni<br />
dell’anno.<br />
Galleria Biasutti & Biasutti<br />
fino al 17 novembre; via Bonafous 7/L;<br />
tel. 011 8173511; www.biasuttiebiasutti.com<br />
5 // mappa: E4<br />
Carol Rama<br />
«Di quadro in quadro» illustra l’attività dell’artista<br />
dalla fine degli anni Trenta fino al 2003. La<br />
maggior parte delle opere in mostra viene esposta<br />
per la prima volta. Cfr. BOX.<br />
Galleria Carlina<br />
dal 17 novembre al 19 gennaio 2013;<br />
piazza Carlo Emanuele II 17/a; tel. 011<br />
8173344; www.galleriacarlina.it<br />
5 // mappa: C3<br />
Colori e forme<br />
di Mario Molinari<br />
Mostra di sculture, pittosculture e grafica di<br />
Mario Molinari (1930-2000), tra i fondatori, negli<br />
anni Sessanta a <strong>Torino</strong>, del gruppo surrealista<br />
Surfanta e attivamente impegnato nell’ultimo<br />
periodo di attività a portare la scultura negli<br />
spazi pubblici, in mezzo alla gente.<br />
Galleria Circosta<br />
dal 15 novembre al 19 gennaio 2013; via<br />
dell’Arcivescovado 9/18; tel. 011<br />
5788238; www.galleriacircosta.it<br />
5 //<br />
Saverio Polloni<br />
La mostra numero 400 della galleria Davico è<br />
dedicata ai «Felidae» dell’artista milanese, madrileno<br />
di adozione. Una sorta di «realismo<br />
concettuale» in cui i ritratti degli animali solcano<br />
il confine tra realtà e surrealismo.<br />
Galleria Davico<br />
fino al 17 novembre; galleria Subalpina<br />
30; tel. 011 5629152; www.galleriadavico.it<br />
5 // mappa: C3<br />
Nella Marchesini.<br />
Una storia familiare<br />
La terza mostra che la Galleria Del Ponte dedica<br />
a Nella Marchesini (1901-1953) è «Una storia<br />
familiare», a cura di Emanuela Genesio e<br />
Anna Malvano. Si tratta di un numero notevole<br />
di lavori inediti (o almeno non esposti post<br />
mortem), attraverso i quali vengono indagati i<br />
rapporti di Nella con la famiglia attraverso pittura<br />
e scrittura.<br />
Galleria Del Ponte<br />
fino al 17 novembre; corso Moncalieri<br />
<strong>Il</strong> sublime dei mass-media<br />
Mario Schifano, «Bob Dylan»<br />
<strong>Il</strong> rapporto tra immagine dipinta e fotografata è al centro della<br />
mostra «Mario Schifano: 10X15», nella galleria In-Arco<br />
dal 10 novembre al 9 febbraio. Nato in Libia nel 1934, Mario<br />
Schifano si trasferisce a Roma nell’immediato secondo<br />
dopoguerra, dove debutta nell’ambito della pittura informale.<br />
Nel decennio successivo inizia a utilizzare l’arte come strumento<br />
di critica del mondo dei consumi, diventando una figura<br />
di riferimento per le rivoluzioni culturali e artistiche degli<br />
anni ’70. <strong>Il</strong> percorso della mostra propone un’importante<br />
selezione di fotografie degli anni ’70-80, ritoccate a mano<br />
dall’artista. Circondato da videocamere, macchine fotografiche<br />
e televisori, contemporaneamente accesi giorno e<br />
notte, Mario Schifano monitorava il mondo analogico per catturare<br />
brandelli di realtà e trasfigurarli grazie al linguaggio<br />
pittorico. Eleganti immagini di elementi architettonici, paesaggi<br />
e star internazionali, come Bob Dylan, vengono qui rielaborate<br />
con colori a smalto lucidi e brillanti. Si tratta di campiture<br />
cromatiche stese con un gesto tra il pop e l’informale,<br />
capace di strappare i soggetti dal mondo fittizio e virtuale<br />
dei mass-media, per catapultarli in un mondo concreto e<br />
sublime al tempo stesso. J.D.
Le mostre nelle gallerie<br />
Fryer e la magia della scienza<br />
Sospesa tra un cabinet delle<br />
curiosità del Rinascimento<br />
e un circo itinerante<br />
del XIX secolo, l’ultima<br />
serie di opere di<br />
Paul Fryer arriva da<br />
Guido Costa Projects,<br />
dal 10 novembre<br />
a fine gennaio. Intitolata<br />
«Square circle<br />
star cross waves»,<br />
la rassegna presenta<br />
tre installazioni, due<br />
delle quali inedite. Ad<br />
accogliere il visitatore<br />
Paul Fryer, «A Way Of Seeing», part.<br />
è una donna in grandezza naturale, realizzata in cera e sospesa<br />
a 40 cm da terra su una porzione di pavimento in parquet<br />
che appare strappato. L’aspetto prodigioso della levitazione<br />
si lega qui a una resa scultorea profondamente iperrealistica.<br />
Accanto a tale opera figura una misteriosa macchina<br />
ottica, capace di produrre immagini coloratissime e geometriche,<br />
apparentemente inspiegabili. Artista, illusionista e<br />
scienziato, Paul Fryer produce oggetti magici, dove la ricerca<br />
estetica si fonde con la messa a punto di trucchi e meccanismi<br />
perfettamente funzionanti. Attratto dall’idea di un<br />
universo dominato dalla luce e dall’elettricità, Paul Fryer opera,<br />
dunque, in un territorio ibrido tra arte e scienza.<br />
Incisioni dal XV<br />
al XVIII secolo<br />
L’appuntamento autunnale della Galleria Salala<br />
GALLERIA AVERSA<br />
inaugura la nuova sede, sita nel cortile nobiliare di<br />
Palazzo Luserna - Rorengo di Rorà in via Cavour 13,<br />
con la consueta mostra autunnale<br />
PROPOSTE 2012<br />
“Maestri dell’800 italiano”<br />
A. Pasini: «Costantinopoli»<br />
Tel: 011 532662 E-mail: info@galleria-aversa.it<br />
www.galleria-aversa.it<br />
Carol Rama: rabbia e vitalità<br />
Una retrospettiva completa alla Galleria Carlina<br />
A cinque anni di distanza, Carol Rama torna nella Galleria<br />
Carlina con la retrospettiva «Di quadro in quadro»,<br />
dal 16 novembre al 19 gennaio. <strong>Il</strong> percorso presenta una<br />
serie di opere che l’artista torinese ha realizzato nell’arco<br />
dell’intera carriera, alcune delle quali sono esposte al pubblico<br />
per la prima volta. L’excursus cronologico si apre<br />
con una tavola di grandi dimensioni di fine anni ’30 e<br />
si chiude con un autoritratto realizzato per il gallerista<br />
Giancarlo Salzano nel 2003, anno in cui l’artista vince il<br />
Leone d’oro alla carriera, alla 50ma Biennale di Venezia.<br />
L’intera produzione di Carol Rama è caratterizzata da<br />
un’evoluzione continua e straordinaria, frutto di un’instancabile<br />
sperimentazione e di una vita segnata dal suicidio<br />
del padre e dalla nevrosi della madre. Negli anni ’50, con<br />
una pittura erotica e violenta, l’artista torinese aderisce al<br />
Movimento dell’Arte Concreta, per cedere, dieci anni più<br />
tardi, al fascino materico delle manipolazioni più informali.<br />
È la stagione dei bricolages, opere in cui occhi di vetro,<br />
denti e artigli animali si mescolano a segni e interventi cromatici<br />
carichi di rabbia e vitalità. Negli anni ’70 fanno invece<br />
la loro comparsa le gomme di bicicletta, utilizzate alla<br />
stregua di pelle e carne viva, in installazioni dedicate al<br />
corpo e alla sessualità. A documentare gli anni ’80 e ’90 vi<br />
sono, infine, dipinti come «Malelingue» e collage a tecnica<br />
mista come «Mucca pazza»,<br />
composizioni ironiche<br />
ed equilibrate in grado di<br />
sintetizzare un’instancabile<br />
ricerca artistica ed esistenziale.<br />
Jenny Dogliani<br />
Carol Rama, «La mucca pazza»,<br />
1999 e «Composizione Ap 314»,<br />
1952<br />
3; tel. 011 8193233; www.galleriadelponte.it<br />
5 // mappa: E4<br />
Henri Matisse<br />
Nel 1947 Matisse e l’editore Teriade realizzano<br />
la cartella «Jazz» e tre anni dopo un numero<br />
speciale della rivista «Verve»: Dernières œuvres<br />
de Matisse. Entrambe con litografie tratte<br />
dai papier gouache-découpé, di cui il pittore,<br />
ormai vecchio, preparò le matrici che vennero<br />
poi stamapate da Fernand Mourlot. La mostra<br />
si intitola «Matisse. L’artista che cantava i colori.<br />
Le ultime opere 1947-1954».<br />
Galleria Elena Salamon<br />
dal 16 novembre al 29 dicembre; via<br />
Torquato Tasso 11; tel. 011 7652619;<br />
www.elenasalamon.com<br />
5 // mappa: C2<br />
What is Love?<br />
La mostra è dedicata ai lavori di Natalya Laskis,<br />
tra le più promettenti artiste della scena statunitense,<br />
e di Miami in particolare, dove vive e<br />
lavora. Attraverso i soggetti, i materiali e le tecniche<br />
utilizzati, la Laskis percorre il confine tra<br />
astrattismo e realismo, lasciando spesso disorientata<br />
la percezione di chi guarda.<br />
Galleria Glance<br />
dal 10 novembre al 22 dicembre; via San<br />
Massimo 45; tel. 348 9249219; www.<br />
galleriaglance.com<br />
5 // mappa: D5<br />
Mario Schifano: 10x15<br />
Le opere in mostra sono fotografie ritoccate a<br />
mano dall’artista, a sottolineare il forte legame<br />
con la realtà dalla quale Schifano coglieva stimoli<br />
e spunti in continuazione. L’appuntamento,<br />
il quarto riservato all’artista, conclude un ciclo<br />
iniziato nel 2004.<br />
Galleria In Arco<br />
dal 10 novembre al 9 febbraio 2013;<br />
piazza Vittorio Veneto 1/3; tel. 011<br />
8122927; www.in-arco.com<br />
5 // mappa: D3<br />
53° mostra dei maestri<br />
fiamminghi e olandesi<br />
Appuntamento con l’esposizione-vendita presso<br />
gli ambienti torinesi della galleria. Una selezione<br />
di oltre quaranta opere ripercorre due<br />
secoli di storia alla scoperta di una delle più felici<br />
stagioni artistiche europee: il mondo fiammingo-olandese<br />
del secolo d’oro.<br />
Galleria Luigi Caretto<br />
dal 2 novembre al 1 dicembre; via Maria<br />
Vittoria 10; tel. 011 537274;<br />
www.galleriacaretto.com<br />
4 // mappa: C3<br />
Francesco Pedrini<br />
Guardare le stelle, guardare la luce, cercare di<br />
fermarla in uno scatto, raggiungere i luoghi<br />
più luminosi della Terra: attorno a queste linee<br />
si struttura la ricerca di Francesco Pedrini<br />
che, dopo il 2011, torna alla Galleria Martano<br />
con «Contemporaneo infinito», a cura di<br />
Elio Grazioli.<br />
Galleria Martano<br />
fino al 10 novembre<br />
5 // mappa: D3<br />
Dal Novecento<br />
al Contemporaneo<br />
Fra gli autori in mostra, una selezione di dipinti,<br />
disegni, opere grafiche di Melotti, Veronesi,<br />
Licini, Fontana, Griffa, Gastini, Mattiacci, Icaro,<br />
Boero, Ruggeri, Moreni.<br />
Galleria Martano<br />
dal 15 novembre al 31 dicembre; via<br />
Principe Amedeo 29; tel. 011 8177987;<br />
www.galleriamartano.it<br />
5 // mappa: D3<br />
Claudio Ruggieri<br />
«Quinta Fase», a cura di Fabrizio Bonci, è il<br />
nuovo progetto di Claudio Ruggieri, alias Pintapiuma,<br />
che nel corso di tre decenni di attività<br />
ha moltiplicato i percorsi e le prospettive, collaborando<br />
con artisti come Not Vital, Peter Nagy,<br />
Giovanni Rizzoli, Rossana Campo e Simonetta<br />
Fadda.<br />
Galleria Oblom<br />
fino al 23 novembre; Via Baretti 28;<br />
www.galleriaoblom.it; tel. 333<br />
8438768<br />
xxx // mappa: xxx<br />
Mariangela Redolfini<br />
La personale dedicata a Mariangela Redolfini<br />
porta in mostra opere di taglio diverso: si passa<br />
da visioni ravvicinate ad altre che allargano<br />
lo spazio di osservazione e indugiano su campi<br />
lunghi, con un particolare accento sui contrasti<br />
cromatici e sull’uso della luce a connotare<br />
ogni dipinto.<br />
Galleria Unique<br />
dal 10 novembre al 1 dicembre<br />
5 //<br />
Viaggio al centro<br />
del potere occulto<br />
La mostra curata da Patrick Caputo, con presentazione<br />
e critica di Massimo Centini, propone<br />
una ventina di opere che si avvalgono di<br />
tecniche diverse (pittura, scultura e installazioni<br />
video), accomunate dal tema dell’indagine<br />
dell’universo dell’esoterismo e dell’occultismo.<br />
Tra i gli artisti in mostra: Lorenzo<br />
Alessandri, Italo Cremona, Lamberto Camerini,<br />
Raffaele Pontecorvo, Enrico Colombotto<br />
Rosso, Davide De Agostini, Saturno Buttò e i<br />
più giovani Nazareno Biondo, Jara Marzulli,<br />
Elena Cermaria.<br />
Galleria Unique<br />
dal 15 dicembre al 12 gennaio 2013;<br />
c.so Vittorio Emanuele II, 36; tel. 011<br />
5617049; www.galerieunique.com<br />
5 //<br />
16<br />
Mass Petrone & Werther<br />
«Black Concept Show» è la mostra dedicata a<br />
due artisti italiani: Massimiliano Petrone, nato<br />
a <strong>Torino</strong> nel 1983 e formatosi all’Accademia Albertina,<br />
e Werther, 33 anni, milanese.<br />
Galo Art Gallery<br />
fino al 17 novembre; via Saluzzo 11/g;<br />
tel. 011 7900074<br />
5 //<br />
Sandro Chia.<br />
Enigma<br />
Prima personale torinese da molti anni a questa<br />
parte, la mostra dedicata all’artista fiorentino<br />
indaga, con una trentina di dipinti, la figura<br />
del pittore e il concetto stesso di pittura, tra le<br />
più recenti linee di ricerca affrontate da uno dei<br />
protagonisti della Transavanguardia. Cfr. BOX.<br />
Giampiero Biasutti, Arte Moderna<br />
e Contemporanea<br />
dal 30 ottobre al 31 gennaio 2013; via<br />
della Rocca 6/B; tel. 011 8141099;<br />
www.galleriabiasutti.com<br />
5 // mappa: E4<br />
Julião Sarmento<br />
L’artista multimediale portoghese (Lisbona,<br />
1948) è protagonista di questa personale alla<br />
galleria Persano. Rappresentante del Portogallo<br />
alla Biennale di Venezia del 1997, nel 2010<br />
ha esposto anche alla Tate Modern di Londra.<br />
Cfr. BOX.<br />
Giorgio Persano<br />
dal 10 novembre al 9 febbraio 2013; via<br />
Principessa Clotilde 45; tel. 011<br />
4378178; www.giorgiopersano.org<br />
5 //<br />
Paul Fryer<br />
«Square circle star cross waves» è il titolo della<br />
personale del quasi cinquantenne Paul Fryer,<br />
con tre nuove installazioni. Cfr. Box.<br />
Guido Costa projects<br />
dal 10 novembre al 31 gennaio 2013; via<br />
Mazzini 24; tel. 011 8154113; www.guidocostaprojects.com<br />
5 // mappa: D5<br />
Chronos e Kairos<br />
La mostra inaugura un nuovo spazio espositivo<br />
in città. 30 artisti provenienti da tutto il mondo<br />
espongono l’opera che hanno realizzato in<br />
occasione di un Simposio d’arte svoltosi a Essen,<br />
il cui fil rouge è stato il tempo, «nelle due<br />
accezioni di successione rigorosa e di sospensione<br />
emozionante».<br />
Ki-gallery<br />
fino al 20 novembre; via Giuseppe Mazzini<br />
39; tel. 340 7831720<br />
5 //
17<br />
Sandro Chia: l’uomo al centro<br />
Biasutti propone gli ultimi lavori del pittore toscano<br />
Le mostre nelle gallerie<br />
<strong>Il</strong> ritorno di Sandro Chia sulla scena torinese,<br />
dopo più di 30 anni di assenza, è da<br />
Giampiero Biasutti, con la personale<br />
«Enigma» fino al 31 gennaio. Oltre<br />
trenta dipinti inediti e recenti, ripercorrono<br />
la fase più attuale della carriera dell’esponente<br />
della Transavanguardia, che<br />
da sempre pone l’essere umano al centro<br />
del proprio lavoro. Nei suoi dipinti figure<br />
maschili e femminili sono immerse in<br />
un’atmosfera di silenziosa malinconia e<br />
prendono forma con contorni netti e precisi,<br />
cromie vibranti e, talvolta, azzardate.<br />
È il caso, per esempio, di «Volto stravolto»,<br />
dove incastri di colori e segni neri<br />
sovrapposti tracciano profili di volti,<br />
dando luogo a una pittura labirintica, eco<br />
di un horror vacui tipico della produzione<br />
precedente. Altrove, invece, la composizione<br />
si fa più austera e rigorosa, come<br />
accade in «Perdurare della sola pittura»,<br />
dove una giovane fanciulla è raffigurata<br />
con tratti morbidi e sinuosi, su uno<br />
sfondo in cui strisce di colore e linee scure<br />
sottolineano la dinamicità del movimento<br />
della ragazza che alza le braccia<br />
per sistemarsi i capelli. <strong>Il</strong> dipingere, tormento<br />
e ossessione che accompagna l’artista<br />
toscano da tutta la vita, è poi al centro<br />
di «Gioco d’azzardo», che unisce riferimenti<br />
colti alla storia dell’arte con rimandi<br />
alla cultura popolare. Lo stesso tema<br />
torna, infine, in «Con calma», dove<br />
l’immagine del pittore, davanti al cavalletto,<br />
innesca una fusione tra la realtà e la<br />
sua rappresentazione. J.D.<br />
mon propone stampe e incisioni, tra cui opere<br />
di Schongauer, Dürer, Cranach, Altdorfer, Luca<br />
Di Leyda, Rembrandt, Goya. Cfr. BOX.<br />
L’Arte Antica - Silverio Salamon<br />
dal 8 novembre al 26 gennaio 2013; via<br />
Volta 9; tel. 011 5625834 | 011 549041;<br />
www.salamonprints.com<br />
5 // mappa: C5<br />
300. Che la collezione<br />
abbia inizio!<br />
L’obiettivo della mostra di dicembre alla Contemporanea<br />
è duplice: promuovere il lavoro di<br />
alcuni giovani artisti italiani e belgi e, offrendo<br />
ogni opera esposta al prezzo di 300 euro, incentivare<br />
soprattutto i più giovani all’acquisto<br />
e al potenziale inizio di una propria collezione.<br />
<strong>Il</strong> X-Mas Project, già sperimentato a Montreal,<br />
New York e Bruxelles, avrà come protagonisti,<br />
tra gli altri, Karina Chechik, Jean-Luc Moerman,<br />
Paolo Ceribelli, Vincent Solheid, Elena<br />
Modorati, Octavio Floreal, Giuseppe Bombaci.<br />
La Contemporanea<br />
dal 4 dicembre al 5 gennaio 2013; via<br />
della Rocca 36b; tel. 011 0744659; 345<br />
5043470; www.lacontemporaneatorino.com<br />
5 //<br />
Patrick Van Roy<br />
Seconda mostra della stagione per La Contemporanea<br />
Studio Art Gallery in collaborazione<br />
con la galleria Antonio Nardone di Bruxelles.<br />
Titolo della prima personale italiana dedicata<br />
all’artista belga è «L’insieme è un dettaglio»,<br />
con una quindicina di opere, tra fotografie e installazioni<br />
luminose.<br />
La Contemporanea<br />
fino al 30 novembre; via della Rocca<br />
36b; tel. 011 0744659; 345 5043470;<br />
www.lacontemporaneatorino.com<br />
5 //<br />
Sandro Becchetti.<br />
Protagonisti<br />
Con questa mostra, il cui titolo completo recita<br />
«99 ritratti che hanno fatto la storia», Sandro<br />
Becchetti prosegue il lavoro che porta avanti<br />
da metà degli anni Sessanta, ritraendo i grandi<br />
protagonisti dell’attualità e della cultura: attori,<br />
registi, scrittori, artisti...<br />
Labloft<br />
fino al 29 novembre; via Lodi 25/e; tel.<br />
338 3493125; www.labloft25.it<br />
//<br />
Collettiva<br />
In mostra le opere (oli, collage, stampe, tecniche<br />
miste) di Bernard Aubertin, Piero Dorazio,<br />
Ugo Nespolo, Paolo Vegas.<br />
La telaccia<br />
dal 7 al 24 novembre; via Pietro Santarosa<br />
1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />
www.latelaccia.it<br />
//<br />
Colore e Materia<br />
protagonisti assoluti<br />
nell’opera<br />
La personale è dedicata al lavoro di Lucia Filippi<br />
ed eè a cura di M. Mali.<br />
La telaccia<br />
dal 4 al 13 dicembre; via Pietro Santarosa<br />
1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />
www.latelaccia.it<br />
13 //<br />
Mostra di Natale<br />
Curata da M. Mali, la mostra presenta le opere<br />
di sei artisti: Livio D’Agostino, Ugo Di Pasquantonio,<br />
Raffaele Gamberini, Domenico Tripodi,<br />
Pamela Rota, Sergio Santin.<br />
La telaccia<br />
dal 14 al 22 dicembre; via Pietro Santarosa<br />
1; tel. 011 5628220; info@latelaccia.it;<br />
www.latelaccia.it<br />
//<br />
<strong>Il</strong> gioco delle Coppie<br />
Saranno esposti oggetti e quadri «in coppia»<br />
ma non solo d’antiquariato: bronzi di Tarantino,<br />
opere di Scroppo, Ruggeri e altri. Cfr. BOX.<br />
Laura Rocca Antichità<br />
dal 17 novembre al 21 dicembre; via Maria<br />
Vittoria 34; tel. 011 836217;<br />
www.lauraroccasas.it<br />
11 // mappa: D3<br />
Wabi Sabi.<br />
Italian Slow Design<br />
Oggetti imperfetti che incarnano e trasmettono<br />
l’ideale di perfezione. Sul concetto giapponese<br />
di wabi-sabi ruota la mostra, a cura di Silvia<br />
Ariemma e Federica Martinetto, che unisce arte<br />
e artigianato, design e tecnologia, presentando<br />
i lavori, «doverosamente fatti a mano», di<br />
12 designer.<br />
L’église<br />
26 ottobre – 24 novembre; via Lagrange<br />
13; tel. 011 5785852; www.leglise.it<br />
5 //<br />
Gianna Piacentino.<br />
Un passo in più<br />
Gli oli su tela dell’artista torinese sono in mostra,<br />
fino a fine novembre, con un tema dominante:<br />
«il piede, calzato a pennello...», oggetto-feticcio<br />
e oggetto d’arte insieme.<br />
IL GIOCO DELLE COPPIE<br />
DAL 17 NOVEMBRE AL 21 DICEMBRE 2012<br />
DAL LUNEDÌ AL SABATO (DICEMBRE ANCHE DOMENICA) 15.30 - 19.00, E SU APPUNTAMENTO<br />
Sandro Chia, «Perdurare della sola pittura», 2002 e «Volti stravolti», 2006<br />
La drammatica spontaneità di Vedova<br />
Indiscusso protagonista dell’Arte Informale,<br />
Emilio Vedova è di scena nella galleria Mazzoleni<br />
con la retrospettiva «La vitalità dell’espressione»,<br />
dal 16 novembre al 28 febbraio.<br />
Curato da Francesco Poli, il percorso<br />
ricostruisce l’evoluzione del linguaggio del<br />
pittore veneziano attraverso importanti opere<br />
realizzate tra gli anni ’40 e ’80. A documentarne<br />
l’incursione in ambito neofuturista<br />
sono lavori quali «<strong>Il</strong> toro aveva il cuore in alto»<br />
del 1947-51 e «Caffè delle zattere» del<br />
1948, dove si mescolano realismo e astrazione.<br />
Negli anni successivi figure, geometrismi<br />
e colori sgargianti cedono il passo a una pennellata<br />
che via, via si fa sempre più convulsa,<br />
materica e gestuale. È il caso, per esempio,<br />
della serie «Senza titolo» del 1959, dove con<br />
una gestualità violenta e spontanea Vedova<br />
traspone sulla tela i dilemmi dell’animo umano.<br />
Le dense pennellate, infatti, sembrano lacerare<br />
la superficie; i pigmenti si depositano<br />
in una stratificazione continua e casuale, eco<br />
della precarietà della vita e dell’arte. È la stagione<br />
in cui dominano i neri, i bianchi e i grigi.<br />
<strong>Il</strong> potente uso del colore torna invece in<br />
pezzi come «Senza titolo» del 1963, dove il<br />
rosso e il giallo fanno da contrappunto a una<br />
virulenta carica espressionista. Chiude la mostra<br />
«Tondo non dove» del 1986. Una tela circolare,<br />
forma perfetta, contiene qui violenti<br />
contrasti tra rosso, bianco e nero, sprigionando<br />
l’incontenibile forza che caratterizza la pittura<br />
dell’artista. J.D.<br />
Emilio Vedova, «Senza titolo», 1963, e «<strong>Il</strong> Toro<br />
aveva il cuore in alto», 1947-51,<br />
PIETRO PALTRONIERI DETTO IL MIRANDOLESE DELLE PROSPETTIVE<br />
(MIRANDOLA, 1673 - BOLOGNA, 1741)<br />
DUE PROSPETTIVE ARCHITETTONICHE DI INVENZIONE - TEMPERA SU TELA- 100 X 70 CM.<br />
Laura Rocca<br />
ANTICHITÀ E SERVIZI PER L’ANTIQUARIATO<br />
CONSULENZE E PERIZIE<br />
Via Maria Vittoria 34 - 10123 <strong>Torino</strong><br />
Tel. e Fax +39 011 836217 - +39 335 6311865<br />
www.laurarocca.it - lauraroccasas@libero.it
Le mostre nelle gallerie<br />
Meliga nell’obiettivo<br />
Si succedono i fotografi Arthur Tress e Edoardo Miola<br />
In novembre la galleria Paola Meliga dedica<br />
due appuntamenti alla fotografia. <strong>Il</strong><br />
primo consiste nella personale di Arthur<br />
Tress «What I see..», in corso fino al 16<br />
novembre. L’artista americano si avvicinò<br />
giovanissimo all’obiettivo sulle spiagge di<br />
Coney Island, per poi diventare il fotografo<br />
ufficiale del Governo americano, invitato<br />
a documentare le culture popolari sui<br />
monti Appalachi. Contaminando la ricerca<br />
spirituale ed estetica alla documentazione<br />
della vita quotidiana, Tress approdò<br />
al suo peculiare realismo magico, uno stile<br />
capace di scavare nei misteri psicologici<br />
dei soggetti fotografati, grazie, anche,<br />
all’ausilio di suggestive scenografie. Alle<br />
frenesie notturne della vita metropolitana<br />
guarda invece Edoardo Miola, nella rassegna<br />
«Deja Vu - Soi Cowboy» in programma<br />
dal 23 novembre al 13 gennaio.<br />
<strong>Il</strong> percorso include scene d’interni, scorci<br />
panoramici, ritratti e particolari di Soi<br />
Cowboy, quartiere a luci rosse nel centro<br />
di Bangkok. Luci artificiali, insegne, colori<br />
dalle tonalità violente e sovrapposizioni<br />
divengono i frammenti di un mondo fatto<br />
di attese, pulsioni, spostamenti e accelerazioni.<br />
Quello di Edoardo Miola, insomma,<br />
è uno sguardo pungente, capace<br />
di smascherare la realtà cinica e spietata<br />
che si nasconde dietro un apparente paese<br />
dei balocchi. Jenny Dogliani<br />
Sopra, Arthur Tress, «Bride and Groom»; sotto,<br />
Edoardo Miola, «Untitled», 2011<br />
A Torre Pellice la forza della natura<br />
Richard Long, «Tower, river»<br />
Richard Long, il più celebre esponente<br />
britannico della Land Art, è<br />
ospite di Tucci Russo a Torre Pellice<br />
con una personale in corso fino<br />
al 24 febbraio. <strong>Il</strong> percorso include<br />
una serie di sculture, installazioni<br />
e dipinti, che documentano<br />
il profondo legame tra arte e<br />
natura. Per Long, infatti, l’intervento<br />
artistico si inserisce nell’ambiente<br />
naturale come semplice<br />
traccia e testimonianza di un<br />
passaggio. Tra le opere esposte figura<br />
«Tower, river», un dipinto a<br />
parete realizzato con del fango,<br />
lanciato a secchiate e steso con le<br />
mani, frutto di una gestualità che<br />
ricorda le pratiche dell’action painting. La<br />
forma squadrata della torre, antica costruzione<br />
difensiva dell’uomo, contiene una pittura<br />
energica e dinamica, indicando il tentativo<br />
del genere umano di arginare i propri<br />
istinti primordiali e le forze primigenie della<br />
natura. <strong>Il</strong> medesimo significato torna, anche,<br />
in «Flint Spiral». In quest’ultima installazione<br />
una fitta serie di pietre di silice, anticamente<br />
utilizzate per la caccia e per accendere<br />
il fuoco, sono disposte sul pavimento<br />
a formare una spirale, la figura geometrica<br />
perfetta che rappresenta le segrete armonie<br />
della natura.<br />
L’ibrida bottega<br />
fino al 30 novembre; via Romani 0/A; tel.<br />
011 19871905<br />
5 //<br />
Sam Falls<br />
L’unione di differenti tecniche e medium, o<br />
almeno il tentativo di trovarne una sintesi, è<br />
alla base del lavoro dell’artista californiano<br />
Sam Falls (San Diego, 1984) che, interrogandosi<br />
se sia più opportuna una rappresentazione<br />
legata alla classicità o all’alternatività<br />
del contemporaneo, trova, alla fine, una risposta<br />
che ricorre sempre alla fotografia<br />
quale soluzione al tentativo di investigare<br />
l’opera.<br />
Luce Gallery<br />
dal 10 novembre al 29 dicembre; corso<br />
San Maurizio 25; tel. 011 8141011;<br />
www.lucegallery.com<br />
5 //<br />
Francesco Di Lernia.<br />
Luz y hombres<br />
In mostra i dipinti di Francesco Di Lernia, emergente<br />
artista torinese, che, nei lavori presentati,<br />
come lascia intendere il titolo della mostra,<br />
focalizza la propria ricerca sul contrasto fra la<br />
luce e ombra, fra il visibile e l’invisibile, intesi<br />
come due aspetti della medesima realtà che si<br />
compenetrano.<br />
Marco Cappello Vintage & Design<br />
fino al 30 novembre; via Palazzo di Città<br />
21/B; tel. 011 4361245; www.marcocappello.com<br />
5 //<br />
Emilio Vedova<br />
«Mi ribello contro tutta la geometria, il rigore<br />
dominante dei miei quadri e cerco di far<br />
vibrare il mio lavoro in una maggiore spontaneità».<br />
Le parole dello stesso artista condensano<br />
il significato de «La vitalità dell’espressione»,<br />
a cura di Francesco Poli, dedicata<br />
ai quadri di Vedova (1919-2006) tra la<br />
fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.<br />
Cfr. BOX.<br />
Mazzoleni Galleria d’Arte<br />
dal 16 novembre al 28 febbraio 2013;<br />
palazzo Panizza - piazza Solferino, 2;<br />
tel. 011 534473; www.mazzoleniarte.it<br />
5 // mappa: B4<br />
Collaudi<br />
<strong>Il</strong> secondo appuntamento del ciclo espositivo<br />
«è dell’artista il fin la meraviglia», curato da<br />
Guido Curto, porta in mostra i lavori di Iginio<br />
De Luca, Monica Saccomandi, Silvano Venturi<br />
e di alcuni allievi della Scuola di Decorazione<br />
dell’Accademia Albertina di <strong>Torino</strong>.<br />
Mirafiori Galerie<br />
fino al 18 novembre; piazza Cattaneo 9;<br />
tel. 011 0042000<br />
5 // mappa: FM<br />
Posterheroes 2<br />
Negli ambienti dell’albergo di fronte alle Porte<br />
Palatine, vengono esposti i quaranta poster, dedicati<br />
al consumo critico e consapevole delle<br />
energie, vincitori di Posterheroes 2.<br />
NH Hotel S. Stefano<br />
dal 6 novembre al 15 gennaio 2013; via<br />
Porta Palatina, 19; tel. 011 5223311<br />
5 //<br />
Raphael Danke<br />
La galleria Mangione propone una personale<br />
di uno degli artisti che segue da tempo.<br />
Raphael Danke è nato ad Aachen ma vive a<br />
lavora a Berlino; la mostra, dal titolo «Bene<br />
Bene», espone i suoi lavori più recenti. Cfr.<br />
BOX.<br />
Norma Mangione Gallery<br />
dal 10 novembre al 21 dicembre; via<br />
Matteo Pescatore 17; tel. 011 5539231;<br />
Yoga contro il consumismo<br />
La seconda personale<br />
di Raphael Danke<br />
che ospita Norma<br />
Mangione si intitola<br />
«Bene bene» ed è<br />
allestita dal 10 novembre<br />
al 21 dicembre.<br />
L’artista tedesco<br />
presenta qui<br />
una serie di poster<br />
pubblicitari manipolati.<br />
Si tratta di collage<br />
in cui i corpi dei<br />
modelli fotografati<br />
vengono tagliati, o<br />
parzialmente cancellati<br />
per lasciarne<br />
una traccia. Si tratta<br />
dunque di forme<br />
fatte di ombre e parti<br />
di corpi assemblate,<br />
che costruiscono<br />
nuove e suggestive<br />
visioni. Accanto a Raphael Danke, «Senza titolo», 2012<br />
tali lavori figura una<br />
serie di 15 sculture inedite, realizzate a <strong>Torino</strong> durante<br />
l’estate. L’artista tedesco ha rielaborato pezzi di stendino,<br />
sedie e oggetti in ferro trovati in varie discariche, dando<br />
luogo a forme astratte e sinuose, ciascuna delle quali è ispirata<br />
a una posizione yoga. L’opera di Raphael Danke, dunque,<br />
porta alla luce una visione critica del consumismo e<br />
di bisogni e desideri a esso correlati.<br />
www.normamangione.com<br />
5 //<br />
Germination<br />
Una doppia personale con le opere del duo<br />
TTOZOI (Stefano Forgione e Pino Rossi) e Paolo<br />
Peroni, a cura di Raffaella De Chirico e Valentina<br />
Barone. TTOZOI creano opere lasciando<br />
proliferare la muffa sulle loro tele. Paolo Peroni<br />
attua invece una ricerca artistica che si<br />
muove tra mondo naturale e artificiale e si focalizza<br />
sulla tensione che esiste tra il singolo e<br />
l’ambiente.<br />
Novotel<br />
fino al 20 novembre; corso Giulio Cesare<br />
338/34; tel. 011 2601211<br />
5 //<br />
Martin Disler<br />
L’apertura della galleria Opere Scelte coincide<br />
con l’inaugurazione di una personale dedicata<br />
all’artista svizzero Martin Disler (1949-1996),<br />
che fu contemporaneo al movimento del Nuovo<br />
Espressionismo Tedesco, pur mantenendo<br />
ampia autonomia concettuale. In mostra le sue<br />
opere su carta intelata.<br />
Opere scelte<br />
dal 10 novembre al 5 gennaio 2013; via<br />
Matteo Pescatore 11/D<br />
5 //<br />
The sound of painting<br />
La mostra, a cura di Margherita Artoni e Marco<br />
Marrone, è dedicata all’opera di sei artisti<br />
contemporanei, per lo più statunitensi: Ali Banisadr,<br />
Inka Essenhigh, Theaster Gates, Rashid<br />
Johnson, Angel Otero, Tim Rollins e K.O.S.<br />
Palazzo Saluzzo Paesana<br />
IL NETWORK DEI PERIODICI ALLEMANDI<br />
6 mensili, 19 supplementi, oltre 100. 000 copie al mese, più di 7.000 pagine all’anno, distribuito in 70 paesi<br />
18<br />
dal 10 novembre al 30 novembre; via<br />
della Cosolata 1 bis; tel. 347 0103021;<br />
www.palazzosaluzzopaesana.it<br />
5 //<br />
Arthur Tress.<br />
What I see...<br />
«What I see…» è la personale dedicata all’artista<br />
le cui fotografie sono oggi nelle collezioni<br />
del MoMA, del Met e del Pompidou.<br />
<strong>Il</strong> suo stile di “realismo magico” combina<br />
elementi tratti dalla vita quotidiana e dalla sua<br />
fantasia scenografica, che contribuiscono a<br />
creare il suo marchio distintivo. Cfr. BOX.<br />
Paola Meliga Galleria d’Arte<br />
fino al 16 novembre<br />
5 //<br />
Edoardo Miola<br />
La personale di Miola (Genova, 1954) s’intitola<br />
«Deja Vu-Soi Cowboy». «Soi Cowboy» è un<br />
quartiere a luci rosse di Bangkok che l’artista<br />
ha «vissuto» e immortalato con vedute d’insieme,<br />
particolari, interni, ritratti, durante un viaggio<br />
compiuto con Steve Mc Curry e Mike Yamashita.<br />
Cfr. BOX.<br />
Paola Meliga Galleria d’Arte<br />
dal 23 novembre al 13 gennaio 2013; via<br />
Maria Vittoria 46/C; tel. 011 2079983 |<br />
328 4363514<br />
5 //<br />
Roberto Gandus<br />
«<strong>Il</strong> lavoro sviluppato in questi ultimi due anni<br />
è la prosecuzione di un mio assillo: l’ambiente,<br />
i percorsi degli interni dove viviamo, con<br />
particolare attenzione al e ai perimetri, agli oggetti.<br />
In sostanza tutto quanto sottolinea il vuo-<br />
COURTESY NORMA MANGIONE GALLERY, TORINO PHOTO: SEBASTIANO PELLION DI PERSANO<br />
TORINO (1983) LONDRA (1990) ATENE (1992)* PARIGI (1994)*<br />
TORINO (2002)<br />
MOSCA (2012)*<br />
*questi mensili sono pubblicati su licenza<br />
www.allemandi.com
19<br />
Falls si affida al tempo<br />
Lo scorrere del tempo<br />
e l’azione degli<br />
agenti atmosferici<br />
sono coautori delle<br />
opere di Sam Falls,<br />
l’artista californiano<br />
cui Luce Gallery<br />
dedica una personale<br />
dal 10 novembre<br />
al 29 dicembre.<br />
<strong>Il</strong> percorso include<br />
svariate tipologie di<br />
opere, capaci di co-<br />
to. Più che guardare inconsciamente seziono,<br />
taglio, estrapolo».<br />
Paolo Tonin arte contemporanea<br />
fino al 9 novembre; via San Tommaso<br />
6; tel. 011 19710514; www.toningallery.com<br />
5 // mappa: C3<br />
Arte e moda per l’Emilia<br />
La moda Pennyblack di Max Mara incontra l’arte<br />
di Enzo Brunori per sostenere la Fondazione<br />
Onlus Heart Quake for Emilia (www.heartquakeforemilia.eu).<br />
I colori della nuova collezione autunno-inverno<br />
si fondono con le pennellate delle<br />
opere di Enzo Brunori, i cui quadri sono esposti<br />
nei locali della boutique nel centro di <strong>Torino</strong>.<br />
Pennyblack<br />
fino al 25 novembre; via Roma 278<br />
5 //<br />
Sam Falls, «Untitled (Building Blocks,<br />
Purple 1»<br />
niugare tecniche<br />
pittoriche, scultoree<br />
e fotografiche e<br />
stili differenti, dal<br />
minimale all’astratto.<br />
Nel percorso figurano<br />
disegni realizzati<br />
con il rubbing,<br />
un procedimento di ricalco utilizzato a partire da oggetti<br />
quali, per esempio, i mattoni. Vi sono inoltre sculture<br />
in acciaio, che assumono invece la forma della tela. La superficie<br />
ruvida della lastra, lasciata a contatto con l’aria,<br />
subisce processi di ossidazione che alterano il materiale,<br />
dando luogo a suggestive composizioni. Talvolta l’artista lavora<br />
anche con il tessuto, utilizzandolo come superficie pittorica.<br />
Tali opere vengono, poi, appoggiate su oggetti e collocate<br />
all’esterno per alcuni mesi, consentendo all’entropia<br />
di fare il suo corso. Spesso Sam Falls concepisce i suoi<br />
lavori per gli spazi esterni, giocando con i cambiamenti della<br />
luce tra il giorno e la notte. J.D.<br />
Laskis tra realtà e sogno<br />
Natalya Laskis «Camp fire after the<br />
fish fry»<br />
Residente a Miami,<br />
la pittrice Natalya<br />
Laskis arriva per la<br />
prima volta in Italia<br />
con la personale<br />
«What is love?», da<br />
Glance dal 10 novembre<br />
al 22 dicembre.<br />
I suoi dipinti sono<br />
animati dalla tensione<br />
tra il figurativo<br />
e l’astratto e sono sospesi<br />
tra la dimensione<br />
narrativa e onirica.<br />
<strong>Il</strong> suo lavoro parte<br />
sempre dalla realtà,<br />
i soggetti, infatti,<br />
sono tratti da scene<br />
dal vivo, fotografie,<br />
oggetti o immagini<br />
trovate. Con uno stile<br />
ispirato alla lezione<br />
di autori quali Edward Hopper e Cecily Brown, Natalya Laskis<br />
indaga la vulnerabilità e le emozioni legate al sentimento<br />
amoroso. In «Camp fire after the fish fry», per esempio, sono<br />
rappresentati tre giovani davanti a un falò, con colori crepuscolari<br />
e pennellate materiche. <strong>Il</strong> fuoco, simbolo di pericolo e<br />
fonte di colore, allude qui alla duplice e ambigua natura della<br />
passione amorosa. In «Bell Jar», invece, è raffigurata una<br />
donna nuda, di schiena, davanti a un grande specchio, accanto<br />
a morbidi tendoni di tessuto e fiori rossi. Anche in questo<br />
caso le energiche pennellate sembrano lacerare le figure dall’interno,<br />
mettendo in scena, ancora una volta, le potenti e incontrollabili<br />
dinamiche cui sono legati sesso e amore.<br />
Carlo Bossone<br />
La mostra, patrocinata dal Consiglio Regionale<br />
del Piemonte, è incentrata sull’opera del pittore<br />
savonese che, nato sul mare, ha poi scelto<br />
la montagna come proprio ambiente d’elezione,<br />
realizzando paesaggi e vedute en plein<br />
air, insieme a ritratti e nature morte.<br />
Piemonte Artistico e Culturale<br />
dal 8 novembre al 7 dicembre<br />
5 // mappa: C4<br />
Poesia di Natale 2012 –<br />
43ma edizione<br />
Mostra collettiva realizzata con opere esclusivamente<br />
di piccolo formato. La galleria ospiterà<br />
all’incirca 200 quadri e piccole sculture realizzate<br />
dai soci dell’associazione con tecniche<br />
diverse: olio, tempera, acrilico, acquerello,<br />
smalto, collage, gouache.<br />
Case d’asta: realtà consolidate, creature<br />
più giovani, attività monografiche…<br />
Cinque «attori» a <strong>Torino</strong>, oltre alla vercellese Meeting Art<br />
Lo scenario delle case d’asta nel capoluogo piemontese<br />
annovera realtà tradizionali e consolidate e altre più giovani.<br />
Bolaffi è da sempre un riferimento per il collezionismo<br />
«basico»: numismatica, filatelia,<br />
manifesti d’epoca e, da<br />
alcuni anni, libri antichi, arredi<br />
e dipinti e anche il nuovo<br />
filone della «filografia»<br />
(un termine coniato proprio<br />
da Alberto Bolaffi, presidente<br />
della società), cioè<br />
delle lettere, dei documenti<br />
manoscritti e dei «memorabilia»<br />
relativi alla scrittura. Le<br />
prossime date in calendario sono<br />
una «due giorni» di filatelia (il 30<br />
novembre e primo dicembre) e<br />
un appuntamento con la numismatica<br />
(il 6 dicembre), entrambe<br />
a <strong>Torino</strong> nella sede storica di via<br />
Cavour, e un’asta di autografi e libri<br />
antichi programmata per il<br />
13 dicembre nella sede milanese<br />
di via Manzoni. Bolaffi<br />
tiene anche aste televisive.<br />
Della Rocca Casa d’Aste<br />
prende il nome dall’indirizzo<br />
della sede (in via della Rocca<br />
33) e da più di un quarto di secolo<br />
(è stata fondata nel 1986) tratta<br />
tutte le più tradizionali tipologie antiquariali in trequattro<br />
aste all’anno. Da un paio d’anni ha affiancato a<br />
queste anche l’arte moderna e contemporanea e il design,<br />
categoria, quest’ultima, che merita cataloghi e aste<br />
a parte. <strong>Il</strong> prossimo appuntamento di Della Rocca è fissato<br />
per il 26 novembre, con un’asta di arredi, dipinti antichi<br />
e oggetti d’arte. I dipinti dell’Ottocento e l’arte<br />
moderna e contemporanea (anche qui con un aumento<br />
recente di attenzione per il settore del design) sono la tradizionale<br />
sfera di attività di Sant’Agostino Casa d’Aste,<br />
società con sede in corso Tassoni. Anche Sant’Agostino<br />
tiene vendite televisive e su Internet; i prossimi appuntamenti,<br />
previsti per il 12 novembre e il 3 dicembre, sono<br />
Piemonte Artistico e Culturale<br />
dall’11 dicembre al 22 dicembre; piazza<br />
Solferino 7; tel. 011 542737<br />
5 // mappa: C4<br />
Igor Smekalov<br />
All’interno del percorso di ricerca intrapreso<br />
dalla Galleria nell’arte figurativa russa, un’ulteriore<br />
tappa di scoperta è costituita dalla mostra<br />
dedicata a Igor Smekalov, influenzato anche<br />
da molta parte della cultura pittorica italiana<br />
del Novecento, da Felice Casorati a Giorgio<br />
Morandi.<br />
Pirra<br />
fino al 18 novembre<br />
5 // mappa: B5<br />
Arte e bambini<br />
Nadezhda Vorobieva, scomparsa nel 2011, è la<br />
principale protagonista della mostra. Molte le<br />
sue opere in esposizione insieme ad altri lavori<br />
con soggetti inerenti alla tematica dell’infanzia<br />
di autori per la maggior parte russi<br />
Pirra<br />
dal 24 novembre al 15 gennaio 2013;<br />
corso Vittorio Emanuele II 82; tel.<br />
011/543393; www.galleriapirra.it<br />
5 // mappa: B5<br />
Dart Human Fener.<br />
Episodio I – <strong>Torino</strong><br />
Con la direzione artistica di Alessandro Icardi,<br />
la Pow Gallery presenta una rassegna artistica<br />
interamente dedicata a Dart Fener, uno<br />
dei protagonisti della saga cinematografica di<br />
Guerre Stellari che, per la sua vicenda – dubbio,<br />
cedimento e adesione al Male – ben rappresenta<br />
una delle condizioni dell’uomo contemporaneo.<br />
POW Gallery<br />
dall’8 dicembre al 22 dicembre; piazza<br />
Castello 51; tel. 011 0266178; www.<br />
powgallery.com<br />
5 //<br />
Donne tradotte e vestite<br />
In occasione dell’iniziativa di Tuttolibri «Rive-<br />
sti l’Eroe» sono in mostra 30 prime traduzioni<br />
italiane dei capolavori della letteratura mondiale<br />
ispirati a personaggi femminili o con forti<br />
caratterizzazioni di personaggi maschili: da<br />
Jane Eyre ad Alice, da Lolita ad Anna Karenina<br />
al giovane Holden. Un catalogo di queste<br />
traduzioni sarà pubblicato on-line (www.preliber.com).<br />
L’iniziativa si lega al recente catalogo<br />
della Libreria «La Donna nei Secoli», nel<br />
quale sono descritti ed illustrati oltre 50 antichi<br />
volumi, pubblicati a partire dal 1497.<br />
Pregliasco<br />
dal 8 al 24 dicembre; via Accademia<br />
Albertina, 3bis; tel. 011 817 7114;<br />
www.preliber.it<br />
11 // mappa: D3<br />
Mostra di design e arte<br />
italiana dagli anni ’50<br />
ad oggi<br />
In collaborazione con William Figliola, Pron<br />
presenta una mostra con opere di Piero Gilardi,<br />
Giorgio Griffa, Dario Colombo, Aldo Ferrara,<br />
Piero Fornasetti, Venini, Bianconi, Marco<br />
Zanuso, Ettore Sottsass, Tobia Scarpa.<br />
Pron Art&Design<br />
fino al 25 novembre; via della Consolata<br />
8; tel. 011 5783476; www.pron.it<br />
10 // mappa: B2<br />
Come raggiungerti<br />
Svezia e Sicilia si incontrano e dialogano nella<br />
doppia personale di fotografia e installazioni<br />
di Pina Inferrera e Börje Tobiasson. Diversi<br />
e complementari nel proprio fare artistico i<br />
due protagonisti impersonano le dicotomie<br />
natura/cultura, maschio/femmina, paesaggio/ritratto.<br />
Raffaella De Chirico Galleria d’Arte<br />
fino al 18 novembre<br />
5 //<br />
Una di una coppia di vedute di Vittorio Amedeo Cignaroli offerte da<br />
Della Rocca (40-50mila euro entrambe); il rovescio del 100 lire oro di<br />
Vittorio Emanuele III (da Bolaffi, base d’asta 8mila euro) e un<br />
«salterello» anni ’30 di Audemars Piguet, proposto da Meeting Art a<br />
fine novembre-inizi dicembre (base d’asta 20mila euro)<br />
dedicati il primo all’arte dell’800,<br />
del ’900 e contemporanea, il secondo<br />
agli orologi e ai gioielli.<br />
San Carlo Aste è la realtà più<br />
giovane del mercato dell’arte<br />
torinese: è stata fondata nel<br />
2011. L’8 novembre terrà<br />
un’asta di antiquariato e dipinti<br />
antichi e moderni, il 6 dicembre<br />
una di gioielli, orologi e<br />
oggetti d’arte. Little Nemo, libreria<br />
antiquaria attiva da oltre<br />
20 anni e specializzata in libri e<br />
grafica del Novecento e fumetti,<br />
ha aperto nel 2006 l’attività di casa d’aste e propone<br />
semestralmente vendite all’incanto nei suoi settori specifici.<br />
In regione, poi, opera anche Meeting Art di Vercelli,<br />
che sviluppa un volume d’affari rilevante in Italia (nel<br />
primo semestre 2012 ha totalizzato 10,4 milioni di euro)<br />
ed è attiva da sempre anche sulla piattaforma televisiva e<br />
su Internet in una vasta gamma merceologica: dai tappeti<br />
ai gioielli e orologi, dall’arte antica agli arredi ai dipinti<br />
Ottocento, moderni e contemporanei. Prossimi appuntamenti,<br />
come sempre programmati su più fine settimana:<br />
l’arte moderna e contemporanea (asta dal 10 al 18<br />
novembre), gli orologi (dal 24 novembre al 2 dicembre)<br />
e i gioielli (dall’8 al 16 dicembre).<br />
T.Raum<br />
<strong>Il</strong> progetto artistico T.RAUM, dal tedesco<br />
Traum- sogno e Raum- stanza, nasce nel 2010<br />
a Berlino dall’incontro creativo di due giovani<br />
artisti italiani: il pittore torinese Sabatino Cersosimo<br />
(1974) e il fotografo reggino Michele<br />
Brancati (1977), che, ognuno con i propri strumenti<br />
e metodologie, scandagliano l’intimità<br />
dell’universo femminile.<br />
Raffaella De Chirico Galleria d’Arte<br />
fino al 18 novembre; via Vanchiglia<br />
11/A; tel. 011 19503550; www.dechiricogalleriadarte.com<br />
5 //<br />
Art Brut/Bande Dessinée<br />
Una collettiva anomala quella proposta dallo<br />
spazio Rizomi. L’art brut teorizzata da Dubuffet<br />
è arte spontanea, autodidatta, priva di paradigmi<br />
e pretese «alte». Bande Dessinée sono<br />
i fumetti. Questi raccolgono e reinterpretano<br />
la vena narrativa che l’arte ufficiale abbandona<br />
all’inizio del Novecento; l’art brut sembra<br />
riportarla oggi nell’arte contemporanea.<br />
Può avvenire un dialogo tra questi codici. E<br />
secondo quali dettami? Sono mondi separati<br />
o contigui?<br />
Rizomi<br />
dal 10 novembre al 29 dicembre<br />
5 //<br />
Pino Deodato<br />
<strong>Il</strong> titolo della mostra, «Lo Scultore innamorato<br />
della Scultura», è ridondante solo in apparenza.<br />
Intanto perché si tratta del titolo di un’installazione,<br />
collocata in uno spazio intimo della<br />
galleria, composta da innumerevoli piccole<br />
sculture in terracotta. In secondo luogo perché<br />
vuole sottolineare il rapporto viscerale dell’artista<br />
milanese con la materia e con il processo<br />
della sua trasformazione.<br />
RoccaTre<br />
dal 10 novembre al 29 dicembre; via della<br />
Rocca 3; tel. 011 836765; 338<br />
9734550; www.galleriaroccatre.com<br />
5 //<br />
Paradesign<br />
Tra Porta Nuova e il quartiere di San Salvario<br />
va in scena un evento collaterale di Paratissima,<br />
quello dedicato al design. Gli spazi della<br />
stazione e poi negozi, studi, botteghe dove si<br />
crea e si progetta. Cfr. BOX.<br />
San Salvario - Sedi Varie<br />
dal 7 novembre al 11 novembre; tel. 011<br />
7900405; www.paratissima.it<br />
10 //<br />
Lira Hotel<br />
«L’idea è quella dello spiazzamento rispetto a<br />
ciò che ci si aspetta di trovare in uno spazio<br />
espositivo ed è una modalità per sottolineare<br />
un’esigenza di variazione rispetto alla consueta<br />
veicolazione dell’arte contemporanea, come<br />
la programmazione delle gallerie, le esposizioni<br />
nei musei o le fiere». Tre i progetti attivi: l’allestimento<br />
delle camere del Lira Hotel, a cura<br />
di Scott Myles e Jonathan Monk; «Between Vases<br />
and Flowers», con vasi di Jonathan Monk<br />
e di Enzo Mari; «Maurizio Cattelan. Libri, riviste<br />
e manifesti», a cura di Giorgio Maffei e<br />
L’Arengario, con la collaborazione di Basile Arteco<br />
Edizioni.<br />
Sonia Rosso<br />
dal 10 novembre al 15 dicembre; via Giulia<br />
di Barolo, 11/h; tel. 335 6142071;<br />
www.soniarosso.com<br />
5 // mappa: E2<br />
HAMBIENT: contaminazioni<br />
ambientali e artistiche<br />
Mario Giammarinaro ed Enrico Pescantini sono<br />
i protagonisti della mostra curata da Marco<br />
Luca Greppi. Grazie a quest’ultimo Giammarinaro<br />
(pittore e creatore di installazioni piemontese)<br />
e Pescantini (fotografo lombardo) hanno<br />
collaborato, realizzando anche un’opera «a<br />
quattro mani», e reinterpretando reciprocamente<br />
le creazioni l’uno dell’altro.<br />
Spazio 100<br />
dal 27 ottobre al 23 novembre; via Oropa<br />
100/A; www.spazio100.it<br />
5 //<br />
Valentina Vannicola<br />
Con le proprie fotografie, l’artista romana<br />
(1982) si fa interprete della tradizione cinematografica,<br />
teatrale e letteraria, distanziandosene,<br />
però, grazie alla propria visionarietà e a<br />
un’elaborazione concettuale personale. In que-
Chi e dove a <strong>Torino</strong><br />
20<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
8 7 6 5 4 3 2 1<br />
Sedi pubbliche<br />
D3 Accademia Albertina v. Accademia Albertina 6 tel. 011 889020<br />
www.accademialbertina.torino.it C3 Armeria Reale p. Castello 191 tel.<br />
011 543889 C3 Biblioteca Reale p. Castello 191 tel. 011 543855<br />
www.bibliotecareale.beniculturali.it E7 Borgo e Rocca medioevale<br />
v.le Virgilio parco del Valentino tel. 011 4431701 www.borgomedioevaletorino.it<br />
D3 Cavallerizza Reale v. Verdi 9 FM Fond. 107 v. Sansovino<br />
234 tel. 011 4544474 www.progetto107.it D3 Fond. Accorsi-<br />
Ometto v. Po 55 tel. 011 8376883 www.fondazioneaccorsi-ometto.it FM<br />
Fond. Giorgio Amendola v. Tollegno 52 tel. 011 2482970 www.fondazioneamendola.it<br />
FM Fond. Merz v. Limone 24 tel. 011 19719437<br />
www.fondazionemerz.org FM Fond. Sandretto Re Rebaudengo v.<br />
Modane 16 tel. 011 3797600 www.fsrr.org B5 GAM v. Magenta 31 tel.<br />
011 4429518 www.gamtorino.it FM Lingotto Fiere v. Nizza 294 011<br />
6644111 www.lingottofiere.it B2 MAO v. San Domenico 11 tel. 011<br />
4436927 www.maotorino.it FM MAU Borgo Campidoglio tel. 011<br />
745580 www.museoarteurbana.it C3 MIAAO v. Maria Vittoria 5 tel. 011<br />
5611161 www.miaao.org FM Museo A come Ambiente c.so Umbria<br />
90 tel. 011 747171 www.museoambiente.org D6 Museo di Anatomia<br />
umana «Luigi Rolando» c.so Massimo D’Azeglio 52 tel. 011 6707798<br />
www.museounito.it/anatomia C2 Museo di Antichità v. XX Settembre<br />
88/c tel. 011 5211106 http://museoarcheologia.piemonte.beniculturali.it <br />
D7 Museo di Antropologia criminale «Cesare Lombroso» v. Pietro<br />
Giuria 15 tel. 011 6708195 www.museounito.it/lombroso D3 Museo<br />
di Antropologia ed Etnografia v. Accademia Albertina 17 tel. 011<br />
6704550 www.museounito.it/antropologia FM Museo dell’Automobile<br />
c.so Unità d’Italia 40 tel. 011 677666 www.museoauto.it A5 Museo<br />
del carcere «Le Nuove» v. Paolo Borsellino 3 tel. 011 7604881 www.museolenuove.it<br />
A2 Museo Diffuso della Resistenza c.so Valdocco 4a<br />
tel. 011 4363470 www.museodiffusotorino.it C3 Museo Egizio v. Accademia<br />
delle Scienze 6 tel. 011 5617776 www.museoegizio.it D7 Museo<br />
della frutta «Francesco Garnier Valletti» v. Pietro Giuria 15 tel.<br />
011 6708195 www.museodellafrutta.it C3 Museo della Marionetta<br />
v. Santa Teresa 5 tel. 011 530238 www.museomarionettelupi.com D3<br />
Museo della Radio e della Televisione v. G. Verdi 16 tel. 011 8104466<br />
www.museoradiotv.rai.it B2 Museo della Sindone v. S. Domenico 28<br />
tel. 011 4365832 www.sindone.org D3 Museo Nazionale del Cinema<br />
v. Montebello 20 tel. 011 8138560 www.museonazionaledelcinema.it<br />
B4 Museo Civico Pietro Micca e dell’assedio di <strong>Torino</strong> v. Guicciardini<br />
7a tel. 011 546317 www.museopietromicca.it E4 Museo Nazionale<br />
della Montagna «Duca degli Abruzzi» p.le Monte dei Cappuccini<br />
7 tel. 011 6604104 www.museomontagna.org C3 Museo Nazionale<br />
del Risorgimento v. Accademia delle Scienze 5 tel. 011 5621147<br />
www.museorisorgimentotorino.it D4 Museo Regionale di Scienze<br />
Naturali v. Giolitti 36 tel. 800 329329 www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali<br />
B2 Pal. Barolo v. delle Orfane 7 tel. 011 4360311<br />
www.palazzobarolo.it C4 Pal. Birago v. Carlo Alberto 16 tel. 011<br />
5716405 www.to.camcom.it/palazzobirago C4 Pal. Cavour v. Cavour<br />
8 tel. 011 530690 C3 Pal. della Regione p. Castello 165<br />
www.regione.piemonte.it C3 Pal. Madama p. Castello tel. 011 4433501<br />
www.palazzomadamatorino.it C2 Pal. Reale p. Reale tel. 011 4361455<br />
www.piemonte.beniculturali.it FM PAV v. Giordano Bruno 31 tel. 011<br />
3182235 www.parcoartevivente.it FM Pinacoteca Giovanni e Marella<br />
Agnelli v. Nizza 230 tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it <br />
C4 Sala Bolaffi v. Cavour 17 tel. 011 5576300 www.bolaffi.it D7 Società<br />
Promotrice delle Belle Arti v.le Diego Balsamo Crivelli 11 011<br />
6692545 www.promotrice.com FM Spazio La Stampa v. Lugaro 15 <br />
D8 <strong>Torino</strong> Esposizioni c.so M. d’Azeglio 15<br />
Gallerie private<br />
FM Ass. Barriera v. Crescentino 25 tel. 011 2876485 www.associazionebarriera.com<br />
D1 Ass. Piemontese Arte v. Mantova 19 tel. 011<br />
2481790 www.piemontearte.com FM 41 artecontemporanea str.<br />
Val Salice 9 tel. 011 6604762 www.41artecontemporanea.com D4 Alberto<br />
Peola v. della Rocca 29 tel. 011 8124460 www.albertopeola.com D4<br />
Alessandro Marena Project v. della Rocca 19 tel. 345 9111989<br />
www.alessandromarenaproject.com B3 Allegretti contemporanea v.<br />
San Francesco d’Assisi 14 tel. 011 5069646 www.allegretticontemporanea.it<br />
E3 Arteincornice incontri c.so Casale 186 tel. 011 885071 www.arteincornice.it<br />
FM Arteregina via Cibrario 14/i tel. 011 4270969 www.arteregina.com<br />
D2 AV Art Gallerie v. S. Giulia 14 tel. 011 8115112<br />
www.avartgallerie.com E4 Biasutti&Biasutti v. Bonafous 7l tel. 011<br />
8173511 www.biasuttiebiasutti.com D1 blank v. Reggio 27 tel. 011<br />
235140 www.estatic.it FM CCC-T Ex Birrificio Metzger v. Pinelli 63a<br />
tel. 335 6398351 E4 Centro Videoinsight v. Bonsignore 7 www.videoinsight.it<br />
C3 Claudio Bottello Contemporary v. Bogino 17 tel. 011<br />
7631050 www.claudiobottello.com B2 Cripta 747 gall. Umberto I int. 9<br />
tel. 349 1840367 cripta747.blogspot.it C2 Cristiani Art&Design gall. Porta<br />
Palatina 13 tel. 011 4362092 www.cristiani.net C2 Dieffe Arte Contemporanea<br />
v. Porta Palatina 9 tel. 011 4362372 http://galleria<br />
dieffe.com D1 e/static v. Parma 31 tel. 011 235140 www.estatic.it B2<br />
Ermanno Tedeschi v. C. Ignazio Giulio 6 tel. 011 4369917 www.etgallery.it<br />
B4 Ersel p. Solferino 11 tel. 011 5520294 www.ersel.it D4 EVENTI-<br />
NOVE artecontemporanea v. della Rocca 36 tel. 011 8390013 www.eventinove.it<br />
E2 Fattore K v. Cesare Balbo 10d tel. 011 535897 www.fogola.it<br />
C5 Fògola Galleria Dantesca p. C. Felice 15 tel. 011 535897 www.fogola.it<br />
D2 Franco Soffiantino via Rossini 23 tel. 011 837743 www.francosoffiantino.com<br />
FM Fusion Art Gallery p. Peyron 9g tel. 347 8750263<br />
www.fusionartgallery.it A5 Gagliardi Art System v. Cervino 16 tel. 011<br />
19700031 www.gasart.it E4 Gall. 44 Arte Contemporanea v. della<br />
Rocca 4i tel. 339 8561321 www.galleria44.com D3 Gall. Accademia v.<br />
Accademia Albertina 3 tel. 011 885408 www.galleriaaccademia.it C4 Gall.<br />
Aversa v. C. Alberto 24 tel. 011 532662 www.galleria-aversa.it D4 Gall.<br />
Boursier p. Cavour 2 tel. 011 19700113 www.galleriaboursier.it D3 Gall.<br />
Carlina p. Carlo Emanuele II 17a tel. 011 8173344 www.galleriacarlina.it <br />
B4 Gall. Circosta v. dell’Arcivescovado 9/18 tel. 011 5788238 www.galleriacircosta.it<br />
C3 Gall. Davico Galleria Subalpina 30 tel. 011 5629152<br />
www.galleriadavico.it C2 Gall. Elena Salamon v. Torquato Tasso 11 tel.<br />
011 7652619 www.elenasalamon.com A3 Gall. Fiaf v. P. Santarosa 7a<br />
tel. 011 5629479 www.galleriafiaf.org E2 Gall. Franco Noero via Giulia<br />
di Barolo 16d tel. 011 882208 www.franconoero.com D3 Gall. In Arco<br />
p. V. Veneto 3 tel. 011 8122927 www.in-arco.com D3 Gall. Martano<br />
v. P. Amedeo 29 tel. 011 8177987 www.galleriamartano.it E3 Gall.<br />
Opere Scelte v. Matteo Pescatore 11d tel. 349 3509087<br />
www.operescelte.com C2 Gall. Porta Palatina gall. Porta Palatina 13<br />
tel. 011 4362092 www.cristiani.net E2 Gall. Sonia Rosso v. Giulia di<br />
Barolo 11h tel. 335 6142071 www.soniarosso.com D5 Gall. Unique c.<br />
Vittorio Emanuele II 36 tel. 011 5617049 www.galerieunique.com C5 Galo<br />
Art Gallery v. Saluzzo 11g 10 tel. 011 7900074 D4 Gall. Zabert p.<br />
Cavour 10 tel. 011 8178627 E4 Giampiero Biasutti v. della Rocca 6<br />
tel. 011 8141099 www.galleriabiasutti.com D5 Glance v. S. Massimo 45<br />
tel. 348 9249217 www.galleriaglance.com E3 Giorgio Persano v. Principessa<br />
Clotilde 45 011 4378178 www.giorgiopersano.org A3 Grafica<br />
Manzoni v. Manzoni 27g tel. 011 545051 www.graficamanzoni.it D5 Guido<br />
Costa project v. Mazzini 24 tel. 011 8154113 www.guidocosta
21<br />
Chi e dove a <strong>Torino</strong><br />
projects.com D5 Ki-gallery v. Mazzini 39 tel. 340 7831720 D4 La<br />
Contemporanea v. della Rocca 36b tel. 011 0744659 www.lacontemporaneatorino.com<br />
FM Labloft v. Lodi 25e tel. 338 3493125 www.labloft25.it<br />
FM L’ibrida bottega v. Romani 0a tel. 011 19871905 www.libridabottega.it<br />
A3 La Telaccia v. P. Santarosa 1 tel. 011 5628220 www.latelaccia.it<br />
D2 Luce Gallery c. S. Maurizio 25 tel. 011 8141011 www.lucegallery.com<br />
B3 Marco Cappello v. Palazzo di Città 21b tel. 011 4361245 www.marcocappello.com<br />
FM Marco Noire v. Piossasco 29 tel. 011 5364000<br />
www.noiregallery.com D4 Marena Rooms v. dei Mille 40a tel. 011<br />
8128101 www.marenaroomsgallery.com E2 Masoero v. Giulia di Barolo<br />
13 tel. 011 885933 www.francomasoero.it B4 Mazzoleni Arte Moderna<br />
p. Solferino 2 tel. 011 534473 www.mazzoleniarte.it D3 Micrò p.<br />
Vittorio Veneto 10e 011 882602 www.galleriamicro.it FM Mirafiori Galerie<br />
p. Cattaneo 9 tel. 011 0042000 www.mirafiorimotorvillage.it C5<br />
Narciso p. C. Felice 18 tel. 011 543125 www.gallerianarciso.it C3 Nick<br />
Edel v. Barbaroux 2 tel. 011 535093 www.nickedel.it FM Nietzsche Fabrik<br />
v. Nietzsche 171 www.nietzschefabrik.com FM Non Permanent<br />
Gallery v. Montemagno 37 tel. 011 3724084 www.nonpermanent<br />
gallery.com E3 Norma Mangione Gallery v. Matteo Pescatore 17 tel.<br />
011 5539231 www.normamangione.com C4 Novalis Fine Arts Gallery<br />
v. Maria Vittoria 19 tel. 011 19713628 www.novalisfinearts.com B3<br />
Pal. Bertalazone di San Fermo v. S. Francesco d’Assisi 14 tel. 011<br />
5538799 www.palazzobertalazone.com B3 Pal. Saluzzo Paesana v.<br />
della Consolata 1bis tel. 347 0103021 www.palazzosaluzzopaesana.it D3<br />
Paola Meliga v. M. Vittoria 46c tel. 011 2079983 C3 Paolo Tonin v.<br />
S. Tommaso 6 tel. 011 19710514 www.toningallery.com C4 Piemonte<br />
Artistico e Culturale p. Solferino 7 tel. 011 542737 www.piemonteartistico.it<br />
D4 Photo & Co. v. dei Mille 36 tel. 011 889884 www.photoandcontemporary.com<br />
B5 Pirra c.so V. Emanuele II 82 tel. 011 543393<br />
www.galleriapirra.it C3 Pow gallery p. Castello 51 tel. 011 0266178<br />
www.powgallery.it B2 Pron Art&Design v. della Consolata 8 tel. 011<br />
5783476 www.pron.it E3 Raffaella De Chirico v. Vanchiglia 11a tel.<br />
011 19503550 www.dechiricogalleriadarte.com D5 Rizomi c. Vittorio<br />
Emanuele II 28 tel. 011 5788808 www.rizomi.com E4 Roccatre v. della<br />
Rocca 3 tel. 011 836765 www.galleriaroccatre.com FM Spazio 100 v.<br />
Oropa 100a www.spazio100.it B2 Spazio Azimut v. S. Agostino 30 tel.<br />
011 5692009 http://associazioneazimut.net D3 Terre d’Arte v. Maria Vittoria<br />
20a tel. 011 19503453 www.terredarte.net FM Una stanza per la<br />
fotografia c. Moncalieri 238 tel. 338 6116688 E2 Van Der v. Giulia di<br />
Barolo 13c tel. 333 5205386 www.vandergallery.blogspot.it FM Via Lattea<br />
v. Peyron 17f tel. 333 5205386 www.vandergallery.blogspot.it D1 Velan<br />
Centro d’Arte Contemporanea v. Saluzzo 64 tel. 011 280406<br />
www.velancenter.com FM Verso v. Pesaro 22 tel. 011 4368593 C3<br />
Weber & Weber v. San Tommaso 7 tel. 011 19500694 www.galleriaweber.it<br />
Antiquari<br />
C4 Achemenide v. Amendola 9 tel. 011 5067077 www.achemenide.it<br />
FM Ajassa c. Moncalieri 234 tel. 011 6615252 www.ajassa.com A7<br />
Amici dell’Arte e dell’Antiquariato v. Toselli 1 tel. 011 5816611<br />
www.amicidellarteedellantiquariato.it D3 Antichità Delfa Loqui v. Maria<br />
Vittoria 22c tel. 011 889565 D5 Antichità Sibona v. Bernardino<br />
Galliari 37 E4 Battilossi c. Cairoli 4 tel. 011 882576 www.battilossi.it<br />
FM Bernardis c. Inghilterra 27e tel. 011 4343257 http://stampedipintiantichi.it<br />
D6 Bertola Lauro v. Pellico 29 tel. 011 6689712 www.antichitabertolalauro.com<br />
E4 Bottega della Cornice v. Bonafous 8 tel.<br />
011 8123044 www.bottegadellacornicetorino.it D4 La Bottega di San<br />
Luca v. A. Doria 10 tel. 011 883262 www.labottegadisanluca.it C5 Bottisio<br />
c. Matteotti 2a tel. 011 534717 www.galleriabottisio.com C3 Cabib<br />
v. Barbaroux 4 tel. 011 537725 www.cabib.it B5 Carbone c. Re Umberto<br />
25 tel. 011 547774 http://carbonetappeti.com FM Castellano Claudio<br />
c. U. Sovietica 381 tel. 011 615276 www.claudiocastellano.it C6 Cecilia<br />
Gallino c. G. Marconi 13 tel. 011 6503871 B1 <strong>Il</strong> balon v. Lanino<br />
5 tel. 011.5213270 http://ilbalon.it B5 Damiano c. V. Emanuele II<br />
92a tel. 011 5624868 D3 Fiore v. M. Vittoria 36c tel. 011 889693 D4<br />
Monica Fiorio Antichità v. della Rocca 24b tel. 011 83524 C5 Fogliato<br />
v. Mazzini 9 tel. 011 887733 www.galleriafogliatotorino.com C4<br />
Gall. Aversa via Carlo Alberto 24 tel. 011 532662 www.galleria-aversa.it<br />
C4 Gall. d’Arte Berman c.so Casale 182 tel. 011 537430 www.galleriaberman.it<br />
E4 Gall. Del Ponte c. Moncalieri 3 tel. 011 8193233<br />
www.galleriadelponte.it C3 Gall. Luigi Caretto v. M. Vittoria 10 tel.<br />
011 537274 www.galleriacaretto.com FM Gall. Piemonte Reale Armi<br />
Antiche v. V. Caluso 21 tel. 011 6692094 D3 Giamblanco v. M.<br />
Vittoria 36e tel. 011 5691502 www.giamblanco.com C3 Gilibert Galleria<br />
Subalpina 17 tel. 011 5619225 www.gilibert.it C3 Griffa Liberty &<br />
Déco v. M. Vittoria 27bis/c tel. 011 8127073 www.griffalibertydeco.com <br />
B3 <strong>Il</strong> Caduceo v. Cernaia 3 tel. 011 530202 E4 <strong>Il</strong> càlamo v. della<br />
Rocca 4l tel. 011 8174808 http://ilcalamostampe.com D3 <strong>Il</strong> Cartiglio<br />
v. Po 32 tel. 011 8179005 www.cartiglio.it E3 Imago Lignea v. Verdi<br />
45 tel. 011 885637 www.imagolignea.it B3 <strong>Il</strong> Vecchio Melo v. S. Dalmazzo<br />
6c tel. 011 543641 D3 L’Acquaforte v. Principe Amedeo 29c tel.<br />
011 8174314 C5 Silverio Salamon v. Volta 9 tel. 011 5625834 www.salamonprints.com<br />
A3 La Lira v. Cernaia 40f tel. 011 539014 www.lalirasnc.com<br />
D3 Laura Rocca v. M. Vittoria 34 tel. 011 836217 D3<br />
Lazzarini v. M. Vittoria 27/c tel. 011 835523 D3 Libreria Antiquaria<br />
Soave v. Po 48 tel. 011 8178957 www.libsoave.com C3 Lorenzo e<br />
Paola Monticone v. C. Battisti 1g tel. v. 884277 www.monticone.com <br />
E3 Macrì v. Eusebio Bava 1 tel. 011 8173554 FM Old v. Duchessa Jolanda<br />
13a tel. 011 7713048 www.deangelis-old.com B1 Omnia tempora<br />
v. Borgo Dora 21 tel. 011 5213771 www.omniatempora.com B3<br />
Pacchiega Numismatica v. P. Micca 15 tel. 011 539835 www.numismaticapacchiega.it<br />
D5 Palbert c. V. Emanuele II 28 tel. 011 8127431<br />
www.palbert.it D4 Pellegrino Bartolomeo v. M. Vittoria 27a tel. 011<br />
889262 D3 Pregliasco v. Accademia Albertina 3bis tel. 011 8177114<br />
www.preliber.com B5 Rollero Piero v. Arsenale 35bis tel. 011 5621450<br />
www.numismaticarollero.it Sabahi Collection c. V. Emanuele 40 tel.<br />
011 8178093 www.taher-sabahi.org D4 Schreiber Collezioni v. della<br />
Rocca 29 tel. 011 836487 www.schreibercollezioni.com D4 Secol-Art<br />
v. S. Francesco Da Paola 14a tel. 011 8174063 FM La Tesoriera c.<br />
Francia 268 tel. 011 7792147 www.tesoriera.com D3 Tina Biazzi v. M.<br />
Vittoria 19f tel. 011 8170421 www.tinabiazzi.it D5 Varallo Giandomenico<br />
c. V. Emanuele II 27 tel. 011 6692994 www.cambiovarallo.it E2 Vitrotto<br />
Clotilde v. Buniva 8c tel. 011 8138232 D8 Yesterday v. Petrarca<br />
11c tel. 011 6503319 C3 Zendrini v. S. Teresa 3 tel. 011 5621061<br />
st’occasione presenta «L’Inferno di Dante», una<br />
trasposizione visiva della prima cantica dell’opera<br />
dantesca. A cura di Benedetta Cestelli<br />
Guidi.<br />
Una stanza per la fotografia<br />
dal 7 novembre al 28 novembre; corso<br />
Moncalieri 238; tel. 339 6116688<br />
13 //<br />
Mario Yuji Petriccione<br />
Un appuntamento a suo modo storico: nell’arco<br />
di un evento se ne realizzano tre. Infatti,<br />
allo stesso tempo, s’inaugura il nuovo spazio<br />
espositivo del progetto Fart, che si chiama<br />
Van Der, si svolge la prima mostra che è<br />
dedicata a Mario Petriccione, anch’egli al debutto<br />
espositivo.<br />
Van Der<br />
fino al 24 novembre; via Giulia di Barolo<br />
13 C; tel. 333 5205386; www.vandergallery.blogspot.it<br />
5 //<br />
Brownian Motion<br />
Gianluca Capozzi e Gordon Cheung sono gli<br />
artisti della mostra a cura di Francesca Referza.<br />
Le loro opere declinano, nel linguaggio artistico,<br />
il moto browniano: uno dei concetti fondamentali<br />
per chi studia finanza e che è alla base<br />
della teoria secondo cui è praticamente impossibile<br />
prevedere l’andamento futuro di un titolo<br />
azionario.<br />
Velan Centro d’Arte Contemporanea<br />
dal 7 novembre al 14 dicembre; via Saluzzo<br />
64; tel. 011 280406; www.velancenter.com<br />
5 //<br />
Franco Marabotto<br />
L’Associazione culturale Interno4 presenta una<br />
personale dedicata a Franco Marabotto dal titolo<br />
«Fare quadrato». «Convinzione personale<br />
dell’artista cuneese è che compito dell’arte,<br />
sotto ogni sua forma, sia di stimolare e sensibilizzare<br />
la società, al fine di rendere viva e diffusa<br />
la pratica artistica, per preservare e tramandare<br />
al futuro l’idea del bello e della purezza».<br />
Via Lattea<br />
fino all’11 novembre; via Peyron 17/f<br />
5 //<br />
Bruno Lucca.<br />
Come l’ombra<br />
A circa dieci anni dal debutto espositivo di Bruno<br />
Lucca, avvenuto proprio presso la Galleria<br />
Weber & Weber, qui si svolge una sua nuova<br />
personale. L’artista vicentino espone un’antologia<br />
delle proprie opere, dagli esordi a oggi.<br />
Weber & Weber Arte Contemporanea<br />
fino al 17 novembre; via San Tommaso<br />
7; tel. 011 19500694; www.galleriaweber.it<br />
5 // mappa: C3
Le mostre dagli antiquari<br />
22<br />
Le Fiandre del Secolo d’oro<br />
Sopra, Willem van Herp, «Scena d’interno in una locanda»; sotto,<br />
Pieter van de Velde, «Veduta del porto di Anversa»<br />
Se volessimo utilizzare un<br />
anglismo tanto in voga oggi<br />
potremmo definire la pittura<br />
fiamminga e olandese di Cinque<br />
e Seicento il core business<br />
della Galleria Caretto.<br />
Forte della sua specializzazione,<br />
propone, dal 2 novembre<br />
al 2 dicembre, la 53ma<br />
«Mostra dei Maestri fiamminghi<br />
e olandesi del XVI e<br />
XVII secolo», un excursus<br />
sull’arte e la cultura che ebbe<br />
come centro focale in quei<br />
secoli la città di Anversa.<br />
L’opera più importante dell’esposizione<br />
è la pala d’altare<br />
con l’«Adorazione dei<br />
pastori» di Jan Massys (Anversa<br />
1509-1575), protagonista<br />
di quel Manierismo in<br />
grado di sintetizzare lo stile<br />
tradizionale dei Primitivi<br />
fiamminghi e i migliori esiti<br />
della coeva arte italiana.<br />
Valgono una segnalazione anche<br />
la scena d’interno di David<br />
Teniers il Giovane (Anversa<br />
1610 - Bruxelles 1690) e<br />
la «Veduta del porto di Anversa»<br />
di Pieter van de Velde (Anversa<br />
1634-1707) nella quale<br />
è possibile riconoscere alcuni<br />
dei principali monumenti ancora oggi<br />
presenti nello skyline della città. In mostra<br />
opere di Floris van Schooten, Andries Danielsz,<br />
Willem van Herp, Jan Miense Molenaer<br />
e altri protagonisti di «una delle più felici<br />
stagioni artistiche europee», il Secolo d’oro<br />
delle Fiandre.<br />
Nicola Pirulli<br />
Quattro secoli di storia dell’incisione<br />
La Galleria Arte Antica Silverio<br />
Salamon è specializzata in<br />
stampe originali antiche, moderne<br />
e giapponesi. La mostra<br />
«Incisioni dal XV al XVIII secolo»<br />
(8 novembre - 26 gennaio<br />
2013) presenta incisioni tra gli<br />
altri di Dürer, Goya, Cranach e<br />
Rembrandt. Particolarmente rara<br />
«L’adorazione dei Magi» incisa<br />
nel 1470 da Martin Schongauer<br />
(sono noti non più di 70<br />
esemplari); Dürer figura con «<strong>Il</strong><br />
mostro marino» e «Ercole e gli<br />
effetti della gelosia», mentre<br />
Cranach è rappresentato da<br />
un’incisione su rame, il «San<br />
Crisostomo». Due grandi vedute<br />
di Parigi di Jacques Callot, in un’edizione<br />
molto antica, introducono il Seicento, in<br />
cui troviamo naturalmente Rembrandt,<br />
con un ritratto del suo mercante «Clement<br />
de Jonghe». Tra le vedute del<br />
Settecento eccellono quelle veneziane<br />
di Marieschi e Canaletto.<br />
Chiudono la mostra tre stampe di<br />
Francisco Goya, tra cui «El Agarrotado»<br />
che raffigura un tipo di<br />
esecuzione capitale in uso ai tempi<br />
dell’artista. N.P.<br />
Sopra, Pieter Bruegel il Vecchio (da),<br />
«La scuola del calzolaio e di sua moglie»,<br />
1570 ca, bulino. Sotto Lucas van Leyden,<br />
«Ecce Homo», 1509, bulino in due lastre<br />
monogrammato sulla prima lastra in basso<br />
verso destra e datato sulla seconda lastra<br />
in alto al centro<br />
<strong>Il</strong> gioco delle coppie<br />
Un’angoliera e un’applique esposte ciascuna con il suo pendant<br />
Tra i protagonisti dell’esposizione «<strong>Il</strong> gioco delle Coppie» di<br />
Laura Rocca, oltre a svariati oggetti come quelli illustrati,<br />
troviamo dipinti di Filippo Scroppo, Giuseppe Tarantino e<br />
Pietro Paltronieri, detto il Mirandolese. Filippo Scroppo<br />
(1910-1993) nasce in provincia di Caltanissetta da famiglia<br />
valdese, ma si trasferisce giovanissimo a <strong>Torino</strong>. Critico d’arte<br />
e docente all’Accademia Albertina è stato anche collaboratore,<br />
fra gli altri, di Felice Casorati. Ha esposto in rassegne<br />
nazionali e internazionali, tra cui quattro edizioni della<br />
Biennale di Venezia. Giuseppe Tarantino (1916-1999), palermitano,<br />
si forma a Milano con Birolli, Fontana, Manzù,<br />
Sassu, per poi trasferirsi a <strong>Torino</strong>, entrando in contatto con<br />
Casorati e Spazzapan. La sue opere, contraddistinte da una<br />
«sofferta materialità», sono presenti in diverse collezioni<br />
pubbliche e private. <strong>Il</strong> Paltronieri, infine, artista vissuto a<br />
cavallo tra Sei e Settecento, fu autore di tempere e oli dedicati<br />
a rovine e resti archeologici spesso mescolati a elementi<br />
più tardi. N.P.<br />
’800 e ’900 figurativo<br />
Carlo Bossoli,<br />
«Valtellina»;<br />
Francesco Mosso,<br />
«La femme de<br />
Claude»<br />
In concomitanza<br />
con il trasferimento<br />
della sede,<br />
nello stesso<br />
Palazzo Rorengo<br />
di Rorà, ma all’interno<br />
del cortile<br />
nobiliare di via<br />
Cavour 13, la<br />
Galleria Aversa<br />
presenta, dall’8<br />
novembre al 1 dicembre,<br />
la mostra<br />
«Maestri<br />
dell’800» all’interno del consueto appuntamento annuale del<br />
ciclo «Proposte» iniziato nel 1990. Fondata nel 1963 da Biagio<br />
Aversa, la Galleria è punto di riferimento per la pittura<br />
italiana del XIX secolo e per quella figurativa del Novecento:<br />
in particolare la ricerca si concentra sugli artisti piemontesi<br />
e partenopei, con digressioni però nei territori dell’arte<br />
lombardo-veneta, della Toscana dei macchiaioli e del Divisionismo.<br />
L’edizione 2012 di «Proposte» permetterà di apprezzare,<br />
nei nuovi locali, le opere di G. Boetto, C. Bossoli, V. Bussolino<br />
M. Calderini, G. B. Carpanetto, G. Colmo, G. Corsi di<br />
Bosnasco, D. Cosola, A. Fontanesi, C. Fumagalli, F. Gamba,<br />
A. Lupo, F. Mosso, A. Pasini, E. Reycend. <strong>Il</strong> catalogo della<br />
mostra è disponibile sul sito della galleria. N.P.<br />
Fontana libero su carta<br />
La Bottega di San<br />
Luca, galleria d’arte<br />
da quattro generazioni,<br />
negli<br />
ultimi anni si è<br />
aperta alla scena<br />
moderna e contemporanea,<br />
soprattutto<br />
grazie<br />
al lavoro di Umberto,<br />
il più giovane<br />
della famiglia.<br />
<strong>Il</strong> Novecento<br />
è il protagonista<br />
della mostra che<br />
si tiene dal 22 novembre<br />
al 19 gennaio<br />
nei due piani<br />
della galleria<br />
dedicata per la<br />
maggior parte ai<br />
«Disegni» di Lucio<br />
Fontana.<br />
Unendo le opere<br />
della collezione<br />
Benappi e di<br />
Lucio Fontana, «Studi per conchiglie», 1948<br />
e «Studio per decorazione spaziale», 1952<br />
Francesco De<br />
Bartolomeis, curatore<br />
della mostra<br />
e biografo<br />
dell’artista, l’allestimento<br />
intende<br />
gettare luce anche sul Fontana meno celebre, ma non meno<br />
innovativo, rispetto al top-seller ormai di casa nelle collezioni<br />
di tutto il mondo con i propri «buchi» e «tagli». Trentatré<br />
disegni e due opere su tela che attraversano quasi quarant’anni<br />
della carriera dell’artista (nato a Rosario di Santa<br />
Fé in Argentina nel 1899 e morto a Comabbio nel 1968) e<br />
che spaziano dalle «Composizioni astratte» ai bozzetti per<br />
sculture dei primi anni ’30, fino a quelli per le «Venezie» degli<br />
anni ’60, lasciando trasparire le dinamiche di ricerca,<br />
ideazione e progettazione delle opere, in un’atmosfera di libertà<br />
dal mercato e dai vincoli della produzione pseudo-seriale<br />
che ha caratterizzato parte del suo lavoro. <strong>Il</strong> catalogo<br />
è a cura di Umberto Benappi. N.P.
Libri Allemandi. Da conoscitori a conoscitori<br />
Un grande protagonista<br />
del barocchetto<br />
bolognese e italiano<br />
Donato Creti<br />
Le opere su carta<br />
A cura di Marco Riccomini<br />
344 pp., 21 x 30,5 cm, € 85,00<br />
ISBN 978-88-422-1980-4<br />
«Più che alla forza, e alla terribilità inclina, questo pittore alla<br />
grazia, e all’eleganza, e in questo la sua inclinazione seconda<br />
la sua persona»; così di Donato Creti scrive l’amico Gian<br />
Pietro Zanotti nella sua Storia dell’Accademia Clementina<br />
(1739). Tra i grandi protagonisti del barocchetto bolognese e<br />
italiano, si distingue sopra tutti come virtuoso disegnatore,<br />
infaticabile e prolifico. Con quasi seicento immagini e un<br />
apparato di centinaia di schede dettagliate questo è il primo<br />
resoconto della sua attività grafica redatto attraverso lo spoglio<br />
di prima mano dei fondi di oltre un centinaio di collezioni<br />
pubbliche e private. Un’inedita ricostruzione del profilo d’un<br />
pittore che prende le mosse dall’analisi del suo vastissimo<br />
catalogo di disegni.<br />
Tutta una vita:<br />
il lavoro come atto<br />
creativo «socialmente<br />
utile»<br />
Mario Cresci<br />
Forse fotografia<br />
A cura di L. Ficacci e M. Ragozzino<br />
208 pp., 21 x 29,7 cm, € 45,00<br />
ISBN 978-88-422-2093-0<br />
Mario Cresci è uno dei più rilevanti interpreti della ricerca<br />
fotografica in Italia negli ultimi quattro decenni in Italia e<br />
contemporaneamente una figura di punta dei nostri giorni.<br />
Con questo libro realizza una sorta di catalogo<br />
“ex post” della serie di mostre che ha tenuto lo scorso anno a<br />
Bologna, Roma e Matera, presentando, in ognuna delle<br />
prestigiose sedi una antologia del suo lavoro e una sezione<br />
“site specific” dedicata alla città ospitante.<br />
Impreziosisce il libro il fatto che le immagini degli allestimenti<br />
delle mostre siano state scattate dallo stesso Cresci, che così,<br />
quasi in una mera narrazione, racconta se stesso e il suo<br />
lavoro.<br />
Un’affascinante strada,<br />
unica al mondo<br />
e lunga cinque secoli<br />
Atelier a via Margutta<br />
Cinque secoli di cultura<br />
internazionale a Roma<br />
a cura di V. Moncada di Paternò<br />
368 pp., 21 x 30,5 cm, € 70,00<br />
ISBN 978-88-422-1946-0<br />
Per cinque secoli pittori, scultori, fotografi, stilisti, musicisti,<br />
scrittori, poeti, attori, registi e architetti provenienti da 28<br />
nazioni dei cinque continenti sono arrivati a Roma, in via<br />
Margutta, dove hanno creato i loro capolavori, vivendo e lavorando<br />
negli atelier illuminati dalla straordinaria luce di Roma.<br />
A metà Ottocento il marchese Francesco Patrizi ha edificato<br />
il più grande complesso di studi per artisti, destinato a ospitare<br />
l’Associazione Artistica Internazionale. Valentina Moncada<br />
di Paternò ha ritrovato l’archivio del suo trisnonno e ha ricostruito<br />
la storia della strada. Più di mille presenze documentate<br />
tra le quali, ad esempio, Lorrain, i Gentileschi, Vouet,<br />
Cabianca, Fortuny, Puccini, Mascagni, Le Corbusier,<br />
Sartre, Fellini, Capote, Burri, Twombly, Picasso, Simonetti,<br />
Afro, Ontani, Salvatores... Un luogo privilegiato, una lista<br />
sorprendente, un indispensabile strumento di conoscenza per<br />
gli studiosi e i professionisti del settore.<br />
Esperienze<br />
e riflessioni per la<br />
città del Novecento<br />
<strong>Il</strong> patrimonio urbano<br />
moderno<br />
A cura di G. Peghin e A. Sanna<br />
296 pp., 12 x 19,4 cm, € 24,00<br />
ISBN 978-88-422-2107-4<br />
<strong>Il</strong> maestro<br />
degli «uomini rossi»<br />
e il movimento<br />
di Corrente<br />
Sassu e Corrente 1930-<br />
1943<br />
La rivoluzione del colore<br />
A cura di E. Pontiggia e A. Paglione<br />
128 pp., 24 x 28 cm, € 24,00<br />
ISBN 978-88-422-2164-7<br />
Una collezione<br />
«di scelte stampe»<br />
fortemente<br />
rappresentativa del<br />
gusto del XIX secolo<br />
Stampe del XV e del XVI<br />
secolo<br />
A cura di C. Bragaglia Venuti, S. Brazza<br />
Saggio introduttivo di Giorgio Marini<br />
136 pp., 21 x 30,5 cm, € 35,00<br />
ISBN 978-88-422-2094-7<br />
Un libro fondamentale<br />
per la conoscenza<br />
delle ceramiche<br />
orientali<br />
Le ceramiche<br />
dell’Asia orientale<br />
della Collezione Laura<br />
A cura di N. Laura e M. Scagliola<br />
352 pp., 24 x 32 cm, € 90,00<br />
ISBN 978-88-422-2056-5<br />
I resti<br />
di una fabbrica Fiat<br />
a Mosca<br />
negli anni ‘30<br />
Alessandro Papetti<br />
Mosca<br />
fabbriche dell’utopia<br />
A cura di A. Papetti e U. Zanetti<br />
172 pp., 30 x 28 cm, € 35,00<br />
Edizione trilingue: russo, inglese e italiano<br />
ISBN 978-88-422-2132-6<br />
L’eccezionalità<br />
nello sviluppo<br />
dei tipi angelici<br />
nel «Cristo morto<br />
con quattro angeli»<br />
Gli angeli della pietà<br />
Intorno a Giovanni Bellini<br />
A cura di Marco Bona Castellotti<br />
48 pp., 24 x 28 cm, € 16,00<br />
ISBN 978-88-422-2170-8<br />
Come l’arte traduce<br />
il racconto biblico<br />
sui bambini<br />
I bambini e il cielo<br />
A cura di Serenella Castri<br />
296 pp., 24 x 28 cm, € 35,00<br />
ISBN 978-88-422-2127-2<br />
I «fiammingo-genovesi»:<br />
un richiamo emozionante<br />
per i collezionisti<br />
e gli appassionati<br />
Pittura fiammingo-genovese<br />
Nature morte, ritratti<br />
e paesaggi del Seicento<br />
e primo Settecento<br />
A cura di Anna Orlando<br />
208 pp., 24 x 32 cm, € 60,00<br />
ISBN 978-88-422-2124-1<br />
«Viewing things,<br />
as it were,<br />
from the moon»<br />
Braco Dimitrijevic<br />
Between the Louvre<br />
and the Zoo<br />
284 pp., 34 x 25,5 cm, € 50,00<br />
Edizione inglese<br />
ISBN 978-88-422-2171-5<br />
André Beaurepaire<br />
Seducente scenografo<br />
delle musiche di<br />
Stravinskij, Prokof’ev<br />
e di Edith Piaf<br />
<strong>Il</strong> mondo di Beaurepaire<br />
a cura di Vittoria Crespi Morbio<br />
104 pp., 24 x 34 cm, € 35,00<br />
Edizione italiana<br />
ISBN 978-88-422-2105-0<br />
Edizione francesce<br />
ISBN 978-88-422-2106-7<br />
La ristampa<br />
del più famoso<br />
e devastante pamphlet<br />
contro l’arte<br />
contemporanea<br />
Jean Clair<br />
Critica della modernità<br />
Considerazioni<br />
sullo stato delle belle arti<br />
128 pp., 11 x 17,5 cm, € 18,00<br />
ISBN 978-88-422-0352-0<br />
<strong>Il</strong> diario di<br />
«the queen<br />
of the lifestyle»<br />
Anna Laura Angeletti<br />
Inventario con anima<br />
A cura di Luca Ronchi<br />
144 pp., 16,5 x 24 cm, € 22,00<br />
ISBN 978-88-422-2165-4<br />
Nel cuore<br />
della capitale<br />
la Galleria Colonna<br />
dedicata<br />
ad Alberto Sordi<br />
I nuovi allestimenti<br />
della Galleria<br />
d’Arte moderna<br />
e contemporanea<br />
di <strong>Torino</strong><br />
<strong>Il</strong> mosaico<br />
come pensiero,<br />
concetto di tempo,<br />
condizione espressiva<br />
PHOTOLYRICON<br />
La donna<br />
e il femminino,<br />
muse ispiratrici<br />
di un poeta-fotografo<br />
Sorgente Group<br />
La Galleria<br />
di piazza Colonna<br />
232 pp., 24 x 32 cm € 60,00<br />
ISBN 978-88-422-2018-3<br />
GAM Collezioni - III<br />
Allestimenti 2011-2013<br />
A cura di Danilo Eccher<br />
350 pp., 21 x 28 cm, € 50,00<br />
ISBN 978-88-422-2114-2<br />
Marco De Luca<br />
Mosaici<br />
A cura di Claudio Spadoni<br />
96 pp., 24 x 27 cm, € 24,00<br />
ISBN 978-88-422-2177-7<br />
Photolyricon<br />
Roberto Biscaretti di Ruffia<br />
56 pp., 24 x 33,5 cm, € 18,00<br />
ISBN 978-88-422-2150-0<br />
Biasiucci e Paladino<br />
nella «Casa Madre»:<br />
la scena originaria<br />
dell’eterno ritorno<br />
della quotidianità<br />
La Casa Madre<br />
Biasiucci e Paladino<br />
A cura di Eduardo Cicelyn<br />
112 pp., 24 x 28 cm, € 24,00<br />
Edizione italiana e inglese<br />
ISBN 978-88-422-2149-4<br />
L’algida purezza della<br />
grande architettura<br />
minimalista<br />
e spirituale<br />
Claudio Silvestrin<br />
L’immaterialità<br />
del materiale<br />
344 pp., 25 x 29 cm, € 80,00<br />
ISBN 978-88-422-2016-9<br />
Le città del mondo<br />
oggi collezionano<br />
starchitetture<br />
Starchitecture<br />
Scene, attori e spettacoli<br />
nelle città contemporanee<br />
Davide Ponzini e Michele Nastasi<br />
160 pp., € 30,00<br />
ISBN 978-88-422-1979-8<br />
L’attitudine<br />
comunicativa,<br />
aperta e orizzontale<br />
della giovane arte<br />
italiana<br />
contemporanea<br />
Italian Newbrow<br />
Cattive compagnie<br />
A cura di Ivan Quaroni<br />
96 pp., 24 x 33,5 cm, € 18,00<br />
ISBN 978-88-422-2169-2<br />
<strong>Il</strong> repertorio<br />
fotografico<br />
del grande connaisseur<br />
Ecco come<br />
il Piemonte punta<br />
al riconoscimento<br />
Unesco<br />
Un ventennio<br />
di passione per le arti<br />
della nostra vita<br />
quotidiana<br />
La pittura italiana<br />
nella Fototeca Zeri<br />
A cura di Anna Ottani Cavina<br />
176 pp., 28 x 24 cm, € 35,00<br />
ISBN 978-88-422-2061-9<br />
Alla scoperta<br />
di un patrimonio<br />
Langhe, Monferrato<br />
e Roero<br />
a cura di Sergio Conti<br />
208 pp, 21 x 30,5 cm, € 35,00<br />
ISBN 978-88-422-2049-7<br />
Amate arti applicate<br />
1991-2011:<br />
da «L’apprendista<br />
stregone» a «Italia 150»<br />
Enzo Biffi Gentili<br />
176 pp., € 29,00<br />
ISBN 978-88-422-1968-2<br />
UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />
Per informazioni: Società editrice Allemandi & C., via Mancini 8, 10131 <strong>Torino</strong>, tel. 011 8199111, fax 011 8193090<br />
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