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URBS-CIVITAS-THERMAE

Nuove prospettive per il termalismo del futuro

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icaduta di questo provvedimento non tardò a manifestarsi<br />

e nel 1931 gli alberghi segnalati ad Abano erano<br />

21. Nel secondo dopoguerra fu sviluppata una politica<br />

sanitaria di tipo assistenziale che permetteva la fruizione<br />

delle terapie termali ad un vastissimo pubblico. L’incremento<br />

delle presenze aumentò in modo vertiginoso<br />

e di conseguenza furono aperti numerosi pozzi artificiali<br />

e costruiti nuovi stabilimenti. La città conobbe un rapido<br />

sviluppo urbanistico: alla fine degli anni cinquanta<br />

gli stabilimenti segnalati erano 54, vennero costruite<br />

due nuove chiese: Sacro Cuore alle Terme e Santa<br />

Maria a Giarre per soddisfare le esigenze della accresciuta<br />

popolazione. La tradizionale occupazione agricola<br />

degli abitanti gradualmente si ridusse a vantaggio<br />

delle nuove opportunità offerte dall’attività alberghiera<br />

e commerciale. Le indiscutibili proprietà terapeutiche<br />

dei trattamenti termali e l’abilità degli imprenditori turistici<br />

locali (nel 1990 gli stabilimenti erano 90), hanno<br />

reso possibile un continua crescita della città termale<br />

che oggi si sviluppa lungo un viale sul quale si affacciano<br />

giardini e raffinati negozi, collegando l’antico insediamento<br />

termale, oggi parco del Montirone, con l’antico<br />

centro urbano organizzatosi attorno alla chiesa di<br />

San Lorenzo ove sono situati il Comune e la Biblioteca.

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