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URBS-CIVITAS-THERMAE

Nuove prospettive per il termalismo del futuro

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due ville delle quali una in centro al paese e oggi sede<br />

del Museo Civico, realizzò lo stabilimento termale più<br />

importante che, grazie al suo successivo proprietario,<br />

godette dell’intervento del noto architetto neoclassico<br />

Giuseppe Jappelli. Egli realizzò anche un monumento<br />

celebrativo oggi inserito nel Parco del Montirone.<br />

Alla metà dell’ottocento<br />

gli stabilimenti attivi ad Abano erano 8.<br />

Con l’unificazione italiana la città cominciò gradualmente<br />

ad organizzarsi, fu realizzato il palazzo municipale,<br />

inizialmente anche sede della scuola elementare. L’occupazione<br />

principale della popolazione continuava ad<br />

essere quella agricola, l’unica realtà industriale era rappresentata<br />

dalla fornace di mattoni. Tra la fine dell’ottocento<br />

e i primi del novecento il passaggio della ferrovia<br />

nel Comune di Abano ed il collegamento tramviario della<br />

cittadina con Padova incrementarono l’afflusso turistico<br />

tanto che gli operatori del settore per soddisfare<br />

le esigenze della clientela finanziarono la costruzione<br />

di un delizioso teatrino liberty, oggi andato perduto.<br />

Le vicende finali della prima guerra mondiale portarono<br />

Abano a rivestire un ruolo di primo piano dal momento<br />

che il generale Armando Diaz, nel 1917 dopo la disfatta<br />

di Caporetto, trasferì il Comando Supremo delle<br />

Forze Armate nella cittadina, allestendo il proprio quartier<br />

generale nell’albergo Trieste che dopo la guerra si<br />

chiamò Trieste-Vittoria. Inoltre ad Abano vennero anche<br />

stampati i volantini che Gabriele D’Annunzio lanciò su<br />

Vienna decollando nei pressi della vicina villa Zaborra,<br />

oggi Museo dell’Aria. Nel dopoguerra la tradizionale<br />

attività legata alle cure termali conobbe un formidabile<br />

sviluppo dovuto alle nuove conoscenze tecnologiche<br />

che permisero l’apertura di pozzi artificiali nei pressi dei<br />

quali furono realizzati molteplici stabilimenti termali.<br />

Nel 1926 fu approvata una legge che aboliva la gestione<br />

privata delle risorse termali e stabiliva un nuovo regime<br />

regolato dal sistema delle concessioni pubbliche la cui<br />

gestione fu affidata alle Aziende di Cura e Soggiorno. La

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