Lezione 2 - CERM
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Roberta Pierattelli Metalli in Biologia Qualche richiamo di chimica generale e inorganica
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Roberta Pierattelli<br />
Metalli in Biologia<br />
Qualche richiamo di<br />
chimica generale e inorganica
Le proprietà periodiche<br />
n =1<br />
n =2<br />
n =3<br />
n =4<br />
n =5<br />
n =6<br />
n =7<br />
Il numero del gruppo corrisponde<br />
alla somma degli elettroni negli<br />
orbitali più esterni<br />
Tutti gli elementi dello stesso gruppo hanno la stessa<br />
configurazione elettronica (tipo di orbitali esterni)
La tavola periodica<br />
n =1<br />
n =2<br />
n =3<br />
n =4<br />
n =5<br />
n =6<br />
n =7
Elementi di transizione<br />
Parziale riempimento degli orbitali d di uno<br />
strato n e dal riempimento, spesso completo,<br />
dell’orbitale s dello strato successivo<br />
caratterizzato dal numero quantico n+1<br />
Bassa energia di ionizzazione<br />
Bassa elettronegatività<br />
Comportamento metallico<br />
Danno spesso composti colorati<br />
Formano almeno alcuni composti paramagnetici<br />
Numeri di ossidazione fra +1 e +3, oltre ad altri
Configurazione elettronica (gas)
Raggio atomico<br />
La presenza di elettroni d scherma la carica<br />
nucleare il raggio non decresce come atteso
Energia di prima ionizzazione<br />
La presenza di elettroni d scherma la carica nucleare<br />
l’energia di prima ionizzazione non aumenta molto
Elettronegatività<br />
La presenza di elettroni d scherma la carica nucleare<br />
l’elettronegatività aumenta moderatamente
Numeri di ossidazione più comuni
Elementi di transizione<br />
Parziale riempimento degli orbitali d di uno strato n e<br />
dal riempimento, spesso completo, dell’orbitale s dello<br />
strato successivo caratterizzato dal numero quantico<br />
n+1<br />
Nella formazione di legami covalenti questi composti<br />
hanno a disposizione sia gli orbitali dello strato n+1<br />
(s, p, d), che gli orbitali nd<br />
Come conseguenza essi potrebbero dare luogo ad un<br />
numero molto elevato di legami<br />
In realtà tale numero è limitato dalla repulsione<br />
sterica fra gli atomi legati all’atomo di transizione
Composti di coordinazione<br />
Il metallo mette a disposizione orbitali vuoti<br />
Il legante mette a disposizione una coppia<br />
elettronica e un orbitale<br />
Il legame di coordinazione è molto polare<br />
La polarizzazione è diretta verso l’atomo<br />
che mette in compartecipazione la coppia<br />
elettronica (= atomo donatore)
Teoria del campo cristallino<br />
Descrive in maniera semplice la geometria e la<br />
configurazione elettronica dei composti dei<br />
metalli di transizione, ovvero dei composti di<br />
coordinazione<br />
Assume che l’interazione fra ione metallico e<br />
leganti sia solo elettrostatica<br />
Lo ione metallico al centro (positivo)<br />
I leganti sono trattati come cariche puntiformi<br />
disposte secondo geometrie precise
Orientazione reciproca dei 5 orbitali d
Posizione degli atomi donatori in un<br />
complesso ottaedrico
Teoria del campo cristallino
L’orbitale molecolare<br />
Teoria del campo<br />
cristallino
Campo ottaedrico
Campo tetraedrico
Un esempio di riempimento
Serie spettrochimica<br />
I leganti possono essere classificati in<br />
base alla separazione dei livelli energetici<br />
che inducono:<br />
I - < Br - < S 2- < SCN - < Cl - < N 3-<br />
, F - < urea, OH -<br />
< ox, O 2- < H2O < NCS - < py, NH 3<br />
< en < bpy,<br />
phen < NO 2-<br />
< CH 3-<br />
, C 6<br />
H 5-<br />
< CN - < CO<br />
SH < CO 2 < ammide < imidazolo
Chimica dei composti di coordinazione<br />
Studia i composti complessi formati da ioni<br />
metallici con H 2 O e altri leganti<br />
Un legante è una molecola neutra o uno ione<br />
che ha disponibile una coppia elettronica per<br />
formare un legame con lo ione metallico
Equilibri di complessazione in H 2 O<br />
Un catione dissolto in una soluzione acquosa è<br />
circondato da molecole d’acqua disposte in<br />
maniera regolare<br />
Un acquoione è un composto di coordinazione<br />
e le molecole di H 2 O sono i leganti che<br />
costituiscono la sfera di coordinazione dello<br />
ione metallico
Equilibri di complessazione in H 2 O<br />
Per semplicità le molecole d’H 2 O sono omesse e<br />
si parla di ione libero in H 2 O…
Equilibri di complessazione in H 2 O<br />
M x+ + NH 3 M(NH 3 ) x+<br />
K f = [M(NH 3 ) x+ ]/[ M x+ ][NH 3 ]<br />
M(H 2 O) y<br />
x+<br />
+ NH 3<br />
M(H 2 O) y-1 (NH 3 ) x+ + H 2 O<br />
K f = [M(H 2 O) y-1 (NH 3 ) x+ ][H 2 O]/[M(H 2 O) y<br />
x+<br />
] [NH 3 ]<br />
La costante di formazione K f (detta anche<br />
costante di stabilità) dà la misura della<br />
capacità di un legante di sostituirsi all’H 2 O
Equilibri di complessazione in H 2 O<br />
Quando sono possibili più sostituzioni di leganti,<br />
si definisce la costante di formazione globale<br />
β, data dal prodotto delle singole costanti di<br />
formazione<br />
M + L ML K 1 = [ML]/[M][L]<br />
ML + L ML 2 K 2 = [ML 2 ]/[ML][L]<br />
ML 2 + L ML 3 K 3 = [ML 3 ]/[ML 2 ][L]<br />
β 3 = [ML 3 ]/[M][L] 3<br />
β 3 = K 1 K 2 K 3
Effetto chelante<br />
Un chelante è una molecola capace di<br />
coordinare un metallo con più di un atomo<br />
donatore<br />
ammoniaca<br />
etilendiammina (en)<br />
dietilentriammina (dien)<br />
cyclam
Effetto chelante<br />
[Cu(H 2 O) 6 ] 2+ + 2NH 3 [Cu(H 2 O) 4 (NH 3 ) 2 ] 2+ + 2H 2 O<br />
β 2 = K 1 K 2 = 5.0 x 10 7<br />
∆H = - 46 kJ mol -1<br />
∆S = - 8.4 J K -1 mol -1<br />
ammoniaca<br />
[Cu(H 2 O) 6 ] 2+ + en [Cu(H 2 O) 4 (en)] 2+ + 2H 2 O<br />
K = 3.9 x 10 10<br />
∆H = - 54 kJ mol -1<br />
∆S = +23 J K -1 mol -1<br />
etilendiammina (en)
Complessi macrociclici<br />
Composti con leganti macrociclici sono più<br />
stabili dei corrispondenti complessi con leganti<br />
multidentati non ciclici<br />
tdta<br />
cyclam<br />
[Zn(H 2 O) 6 ] 2+ + tdta [Zn(tdta)] 2+ + 6H 2 O<br />
[Zn(H 2 O) 6 ] 2+ + cylam [Zn(cyclam)] 2+ + 6H 2 O<br />
logβ=11.2<br />
logβ=15.3
Esempi di leganti
Altri leganti
Costante di dissociazione<br />
[ML 6 ] x+ + H 2 O [ML 5 (H 2 O)] x+ + L<br />
K d1 = [[ML 5 (H 2 O) x+ ]][L]/[[ML 6<br />
x+<br />
]]<br />
La costante di dissociazione K d dà la misura<br />
della labilità di un legante (spesso, misura la<br />
capacità dell’H 2 O di sostituirsi ad esso)
Concentrazione e uptake<br />
[M]
Meccanismi di scambio<br />
I meccanismi di scambio di un legante sono<br />
descritti con due modelli:<br />
Dissociativo<br />
Associativo<br />
Dissociativo: il primo stadio è la perdita di un<br />
legante a cui segue l’addizione<br />
Associativo: si ha l’espansione della sfera di<br />
coordinazione per addizione di un legante,<br />
quindi il rilascio<br />
effetti sterici
Cinetica della reazione di scambio con<br />
H 2 O<br />
Usando la reazione di scambio di una molecola<br />
d’acqua nell’acquoione, si dividono in:<br />
Classe I: più rapida di 10 8 s -1<br />
Classe II: 10 4 - 10 8 s -1<br />
Classe III: 1- 10 4 s -1<br />
Classe IV: 10 -3 – 10 -6 s -1<br />
labili<br />
inerti
Cinetica di scambio<br />
La densità di carica dello ione metallico<br />
contribuisce sostanzialmente alla velocità di<br />
scambio<br />
La velocità di scambio è solitamente maggiore per<br />
M 2+ che per M 3+<br />
Le dimensioni dello ione contribuiscono a<br />
determinarne la relativa labilità<br />
Dimensioni minore maggiore densità di carica<br />
minore velocità di scambio
Reazione di scambio con H 2 O
Equilibrio acido-base<br />
Broensted-Lowry H + /accettore H +<br />
Lewis accettore/donatore di e-<br />
In base alla stabilità termodinamica di<br />
complessi acido/base di Lewis è stata definita la<br />
classificazione hard-soft
La classificazione hard-soft<br />
Ioni metallici che preferiscono leganti con N e O<br />
come atomi donatori sono acidi hard<br />
Ioni metallici che preferiscono leganti con S e P<br />
some atomi donatori sono acidi soft<br />
Leganti con atomi donatori N e O sono basi hard<br />
Leganti con atomi donatori S e P sono basi soft<br />
I complessi più stabili sono quelli di acidi<br />
hard con basi hard e di acidi soft con<br />
basi soft
Da cosa trae spunto la teoria HSAB<br />
La hardness/softness deriva essenzialmente<br />
dalla polarizzabilià dello ione metallico o della<br />
molecola legante. Dipende da:<br />
Dimensione<br />
Carica<br />
Configurazione elettronica<br />
Numero di coordinazione<br />
Acidi hard sono piccoli e non facilmente<br />
polarizzabili<br />
Acidi soft sono grandi e polarizzabili<br />
z/r
Teoria hard-soft<br />
Per specie che presentano più numeri di<br />
ossidazione si ha generalmente che il numero<br />
di ossidazione inferiore è più soft del maggiore<br />
Cu + (3d 10 ) ha raggio ionico più grande e minor<br />
carica rispetto a Cu 2+ (3d 9 ) è più soft<br />
Il legame in composti hard ha un maggior<br />
carattere elettrostatico mentre nei composti<br />
soft è più covalente
Acidi e basi hard<br />
acidi<br />
basi
Comportamento intermedio<br />
acidi<br />
basi
Acidi e basi soft<br />
acidi<br />
basi