La vocazione paolina - Societa San Paolo
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Occorre l’umiltà per modellarsi su di Lui; per dedicarsi senza riserve (di tempo, di salute, tendenze, preferenze, ecc. ); per mirare a formare il religioso, e religioso paolino, non il semplice cristiano. Nelle Case vocazionarie, specialmente nelle piccole, il vero Maestro è il Superiore; il Maestro (cosiddetto di gruppo) è il collaboratore. Il Superiore della Casa non ha impegno più suo e più grave che la scelta e formazione degli Aspiranti. Reclutamento Desiderabile cosa è un Vocazionista proprio per un Vocazionario che superi la sessantina di Aspiranti. Se questo non è possibile, il Vocazionista della Provincia cura il reclutamento per le Case in essa comprese. Mezzi: promuovere preghiere tra tutti gli interessati, facendo anche assegnamento su le Visite delle Pie Discepole; ore di adorazione predicate; raccolta di indirizzi; opuscoli e fogli mensili; visite alle Parrocchie, scuole, famiglie; movimentare tutti i Sacerdoti, Discepoli, Aspiranti; in qualche modo (servizi, corrispondenza) farsi amici i Parroci, i Direttori e Maestri, gl’incaricati dell’Azione Cattolica, ecc. Prepararci noi stessi gli Aspiranti: proiezioni, contatti diretti con essi ed i genitori, predicazioni, spirituali Esercizi, distribuire questionari sulle vocazioni. Prima ancora: scegliere bene il Vocazionista, formare in lui idee larghe e giuste, con la convinzione che più che alla quantità miri alla qualità. Esame approfondito: se vi sono segni di vocazione e disposizioni per lasciarsi formare. Accettazione La scelta esige che vi sia un certo numero di Aspiranti; perciò incrementare la propaganda. Il giovane, anche ben scelto, va soggetto a mutabilità di animo. Perciò sia abbondante il reclutamento per averne un numero sufficiente al noviziato ed alla professione. Il Maestro col Superiore è il più competente per la scelta. Non bastano i documenti ordinati; in quanto possibile procurarsi cognizione con visita alla famiglia, giudizio del medico, dell’insegnante del giovane, persone fidate. In generale non accettare del tutto gratuitamente. Rispetto ai Parroci e Genitori comportarsi come se tutto dipendesse da loro, operare come se tutto dipendesse da noi. 96
Con Parroci, Genitori, giovani, parlare con estrema chiarezza: l'Istituto accoglie solo aspiranti alla vita religiosa, laica o sacerdotale. Relazioni L’aspirante appartiene ancora ai Genitori e Parroci, eccetto si tratti di maggiorenni, e nello stesso tempo all’Istituto... Ai Genitori e Parroci mostrare deferenza e gratitudine. Guadagnare il cuore dei Genitori accogliendoli bene; far comprendere che grande è il dono di un figlio al Signore; far sentire che essi medesimi sono appartenenti alla Famiglia Paolina; approfittare delle varie occasioni per affezionarli all’Istituto, accogliendoli bene, farli partecipare a feste, ad Esercizi spirituali; mostrare il progresso dei figli in ogni parte; istruirli su la vocazione. (...) Ringraziare il Signore per ogni Aspirante che arriva; così come fanno i buoni genitori quando il Signore dà loro un bambino. Ci è dato per formarne un altro Gesù Cristo; non vi è missione più grande. Formarne la personalità in Cristo, considerare questo compito come il più importante e delicato nella Congregazione. Gesù ha riservato a sé la scelta e la formazione degli Apostoli; per questo li voleva continuamente vicini. Religiosi laici o Sacerdoti che a loro volta formeranno altri Religiosi e Sacerdoti secondo come sono stati formati. “Il vocazionista occupi tutta la giornata, il mese, l’anno” SP, gennaio 1965 L’Istituto nostro intende di aprire tutte le porte a tutte le vocazioni. Sappiamo che il Padrone della vigna chiama operai a tutte le ore: prima, terza... fino all’undecima. Il vocazionista occupi tutta la giornata, il mese, l’anno. “Il vocazionista si formi una qualche persuasione per le accettazioni” SP, gennaio 1965 La vocazione religioso-apostolica-sacerdotale e la vocazione religiosa-apostolica hanno in comune due parti: religiosa e apostolica; invece il Sacerdozio, ha in più il ministero. Sono comuni i segni delle vocazioni: la pietà, l’amore alla vita religiosa e all’apostolato. L’aspirante al Sacerdozio pensa alla predicazione, alla guida delle anime, alla liturgia. 97
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Con Parroci, Genitori, giovani, parlare con estrema chiarezza: l'Istituto<br />
accoglie solo aspiranti alla vita religiosa, laica o sacerdotale.<br />
Relazioni<br />
L’aspirante appartiene ancora ai Genitori e Parroci, eccetto si tratti<br />
di maggiorenni, e nello stesso tempo all’Istituto...<br />
Ai Genitori e Parroci mostrare deferenza e gratitudine.<br />
Guadagnare il cuore dei Genitori accogliendoli bene; far comprendere<br />
che grande è il dono di un figlio al Signore; far sentire che essi<br />
medesimi sono appartenenti alla Famiglia Paolina; approfittare<br />
delle varie occasioni per affezionarli all’Istituto, accogliendoli bene,<br />
farli partecipare a feste, ad Esercizi spirituali; mostrare il progresso<br />
dei figli in ogni parte; istruirli su la <strong>vocazione</strong>. (...)<br />
Ringraziare il Signore per ogni Aspirante che arriva; così come fanno i<br />
buoni genitori quando il Signore dà loro un bambino. Ci è dato per<br />
formarne un altro Gesù Cristo; non vi è missione più grande. Formarne<br />
la personalità in Cristo, considerare questo compito come il più importante<br />
e delicato nella Congregazione. Gesù ha riservato a sé la scelta e<br />
la formazione degli Apostoli; per questo li voleva continuamente vicini.<br />
Religiosi laici o Sacerdoti che a loro volta formeranno altri Religiosi<br />
e Sacerdoti secondo come sono stati formati.<br />
“Il vocazionista occupi tutta la giornata, il mese, l’anno”<br />
SP, gennaio 1965<br />
L’Istituto nostro intende di aprire tutte le porte a tutte le vocazioni.<br />
Sappiamo che il Padrone della vigna chiama operai a tutte le ore:<br />
prima, terza... fino all’undecima.<br />
Il vocazionista occupi tutta la giornata, il mese, l’anno.<br />
“Il vocazionista si formi una qualche persuasione per le accettazioni”<br />
SP, gennaio 1965<br />
<strong>La</strong> <strong>vocazione</strong> religioso-apostolica-sacerdotale e la <strong>vocazione</strong> religiosa-apostolica<br />
hanno in comune due parti: religiosa e apostolica;<br />
invece il Sacerdozio, ha in più il ministero.<br />
Sono comuni i segni delle vocazioni: la pietà, l’amore alla vita religiosa<br />
e all’apostolato.<br />
L’aspirante al Sacerdozio pensa alla predicazione, alla guida delle<br />
anime, alla liturgia.<br />
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