La vocazione paolina - Societa San Paolo

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29.10.2014 Views

Cari Fratelli, concludendo l’Anno Vocazionale Paolino, sono lieto di poter offrire alla vostra considerazione il Compendio dei principali insegnamenti del beato Giacomo Alberione sulla vocazione. Preparato dal Centro di Spiritualità Paolina per incarico del Governo generale, esso raccoglie i testi vocazionali più signific ativi del Fondatore, proponendo nei primi tre capitoli una visione ordinata del pensiero alberioniano, che spazia dall’esperienza educativa diretta del “Signor Teologo” (nel ricordo di alcuni testimoni), alla riflessione sulla vocazione, alle indicazioni propositive sulla ricerca e formazione delle vocazioni, agli inviti insistenti a farsi carico del problema vocazionale. Un quarto capitolo, ponendo in parallelo l’insegnamento del Fondatore con alcuni documenti ecclesiali recenti (Vita consecrata, Nuove vocazioni per una nuova Europa), ne rileva la permanente validità e l’attualità. Un libro, dunque, da leggere e da meditare da parte di tutti, giacché nessuno può ritenersi estraneo al problema vocazionale o riservarlo agli addetti ai lavori. Su questo Don Alberione è perentorio: “Mettere tutti in movimento: formando la convinzione che il problema vocazionario è il problema di base e d’avvenire; richiamando l’obbligo di tutti alla soluzione”. Un libro, inoltre, che interroga ciascuno sul proprio stile di vita paolina, se davvero, come dice il Fondatore, il “primo mezzo” vocazionale consiste nel “comporre la vita in Casa secondo il vero spirito religioso”. A maggior ragione, a chi opera direttamente nella pastorale vocazionale e nella formazione, il Compendio (di cui è in corso la traduzione nelle lingue inglese e spagnola) offre un servizio puntuale, seppur non esaustivo, sulla tematica vocazionale alberioniana; si rivela come una fonte preziosa cui attingere; si caratterizza come un manuale facilmente consultabile. 6

L’impegno personale e comunitario sul fronte vocazionale è segno di “amore alla Chiesa, all’Istituto, alle anime” e persegue, in obbedienza al Fondatore, la finalità dell’operare con altri come “Società d’anime… che si offrono a lavorare per la Chiesa, contente dello stipendio divino”. Pongo nelle vostre mani queste pagine allo spirare dell’Anno Vocazionale. Possano esse imprimere nuova linfa e vitalità ad un tema, quello vocazionale , che ci fa constatare la povertà del nostro presente, mentre ampi sono gli orizzonti che ci attendono. Il beato Giacomo Alberione benedica tutti. Roma, 4 aprile 2006 Don Silvio Sassi Superiore generale 7

L’impegno personale e comunitario sul fronte vocazionale è segno<br />

di “amore alla Chiesa, all’Istituto, alle anime” e persegue, in obbedienza<br />

al Fondatore, la finalità dell’operare con altri come “Società d’anime…<br />

che si offrono a lavorare per la Chiesa, contente dello stipendio divino”.<br />

Pongo nelle vostre mani queste pagine allo spirare dell’Anno Vocazionale.<br />

Possano esse imprimere nuova linfa e vitalità ad un tema, quello<br />

vocazionale , che ci fa constatare la povertà del nostro presente, mentre<br />

ampi sono gli orizzonti che ci attendono. Il beato Giacomo Alberione<br />

benedica tutti.<br />

Roma, 4 aprile 2006<br />

Don Silvio Sassi<br />

Superiore generale<br />

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