La vocazione paolina - Societa San Paolo
La vocazione paolina - Societa San Paolo La vocazione paolina - Societa San Paolo
coltà vocazionali sempre lo incoraggiò, ricordandogli che «le vocazioni facili non esistono». E sempre si rivelò con tutti un «abile medico delle vocazioni in crisi». Conclusione: «Don Alberione l’ho sempre considerato come l’unico grande amico, protettore e padre. Sono contento di essermi consegnato a lui integralmente, anima e corpo, fin dal principio». 5 5. Bartolomeo Marcellino (1902-1978): «Incontrai Don Alberione nel 1914 nel seminario di Alba... Mi fece tale impressione che mi conquistò, e basta! Mi pareva un angelo che passasse, un uomo di Dio... A metà maggio del 1916 mi suggerì: Vieni anche tu con me». Ecco la risposta: «Cosa mi farà fare? – Ti farò fare il giornalista. – Allora vengo subito!». Più avanti: «Don Alberione aveva creato fra noi un ambiente soprannaturale così forte, che non toccavamo più il piede a terra... Un clima di spiritualità, nel quale sentivamo Gesù, Maria, San Paolo come persone vive fra noi...». Quando Don Marcellino ricordò l’incarico ricevuto dal Signor Teologo di avviare la pubblicazione del Giornalino per ragazzi, “in funzione vocazionale”, l’intervistatore Don Roatta confermò che anche per lui il Giornalino fu la porta della sua vocazione. 6 6. Paolino Gilli (1906-2003): «Messaggera importante di Don Alberione [per la mia vocazione paolina] fu la rivista Vita Pastorale». Grazie ad essa il parroco conobbe la Scuola Tipografica, e nel 1919 accompagnò il giovane ad Alba. Don Paolino testimonia: «Noi abbiamo conosciuto un Don Alberione che aveva una grande capacità di comprensione e di amore... Un amico, l’Amico..., anche se talora piuttosto forte ed esigente...»; perciò è oggi indispensabile «aiutare i giovani a conoscere Don Alberione secondo verità: cioè Alberione uomo, amico, buono nella pienezza del termine». 7 ______ 5 Intervista del 26 ottobre 1974. 6 Intervista citata, Tokyo 1974. 7 Intervista del marzo 1976, Sherbrooke, Canada. 20
7. Infine un esempio di vocazione paolina adulta, riferito dallo stesso Don Alberione: «Quando Sebastiano Trosso (1894-1952), terminata la grande guerra del 1915-1918, doveva essere congedato dal servizio militare essendo già capitano, ebbe proposte ed assicurazioni lusinghiere di venir prestissimo elevato ai più alti gradi dell’Esercito proseguendo la carriera. Pensò, pregò, domandò consiglio. La sua risposta fu: Prima la mia vocazione, prima la salvezza dell’anima mia; il paradiso vale assai più» (SP novembre 1952). Eccettuato Don Trosso, abbiamo ignorato i numerosi paolini entrati adulti (verso il 1920) dopo il servizio militare in zona di guerra. Provenivano dal seminario, e avevano avuto come direttore spirituale Don Alberione. Una nota costante nelle loro testimonianze è questa: «Mentre i Superiori del seminario sembravano averci dimenticati, proprio nei lunghi anni di solitudine e di pericolo, l’unico che seppe seguirci fu il Teologo Alberione, il quale si teneva in costante relazione epistolare con ognuno». 8 Un’altra nota ricorrente in tutti gli incontri vocazionali di Don Alberione è la prudenza nel preparare gli animi, prima di rivolgere esplicitamente la proposta alla consacrazione. Egli soleva invitare i giovani a passare con lui parte delle vacanze estive, e successivamente li aiutava a fare chiarezza nelle proprie aspirazioni. È commovente constatare il processo da lui adottato soprattutto con i più esigenti: la delicatezza con cui li guidava, senza forzare le decisioni, fino al punto in cui erano in grado di lasciarsi condurre, con mano forte, verso gli ideali più impegnativi. Come sempre, Don Alberione adottava anche in questo il sistema di Gesù con i primi discepoli: «Maestro, dove abiti? Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui...» (Gv 1,38-39). ______ 8 Si leggano, per esempio, le interviste di Fenoglio, Robaldo, Chiavarino... 21
- Page 1 and 2: LA VOCAZIONE PAOLINA COMPENDIO DEI
- Page 3 and 4: The personal and communitarian comm
- Page 5 and 6: El empeño personal y comunitario e
- Page 7 and 8: L’impegno personale e comunitario
- Page 9 and 10: SOMMARIO Capitolo I DALLA PRASSI AL
- Page 11 and 12: PRESENTAZIONE Il 3 aprile 2005, nel
- Page 13 and 14: do indicazioni. Egli stesso riconos
- Page 15 and 16: Capitolo I DALLA PRASSI ALLA TEORIA
- Page 17 and 18: 1.2. LA TESTIMONIANZA DEI SUOI DISC
- Page 19: ione gli propose: «Anziché tornar
- Page 23 and 24: c) Consigliarsi. Con persona che sa
- Page 25 and 26: Oltre al testo di UPS, appena citat
- Page 27 and 28: “la vocazione è un vivo amore al
- Page 29 and 30: dell’Apostolo, o del Martire, o d
- Page 31 and 32: “Prega il tuo Figlio perché mand
- Page 33 and 34: cerdote-scrittore è il compito che
- Page 35 and 36: Il Religioso Paolino ha poi ancora
- Page 37 and 38: “Ascendere alla più alta perfezi
- Page 39 and 40: “Eserciteranno dall’esterno il
- Page 41 and 42: zioni indigene è la continua pregh
- Page 43 and 44: Perciò abbiano, in generale, super
- Page 45 and 46: “Domande di giovani alquanto inna
- Page 47 and 48: Le Costituzioni richiedono motivi g
- Page 49 and 50: to che atterra ad un orizzonte inon
- Page 51 and 52: stampa, organizzazione ad organizza
- Page 53 and 54: “La singolare prova che voi siete
- Page 55 and 56: “La Pia Società San Paolo ha un
- Page 57 and 58: “Due vocazioni distinte, ma intim
- Page 59 and 60: SP, 1 dicembre 1938 Prego tanto tut
- Page 61 and 62: la perfezione, accanto al sacerdozi
- Page 63 and 64: 2.4. CHI VI È CHIAMATO E CHI NON S
- Page 65 and 66: Non è ambiziosa, non cerca il suo
- Page 67 and 68: Occorre siano attivi e conclusivi n
- Page 69 and 70: per ricevere un po’ più d’ ist
7. Infine un esempio di <strong>vocazione</strong> <strong>paolina</strong> adulta, riferito dallo<br />
stesso Don Alberione: «Quando Sebastiano Trosso (1894-1952),<br />
terminata la grande guerra del 1915-1918, doveva essere congedato<br />
dal servizio militare essendo già capitano, ebbe proposte ed assicurazioni<br />
lusinghiere di venir prestissimo elevato ai più alti gradi<br />
dell’Esercito proseguendo la carriera. Pensò, pregò, domandò consiglio.<br />
<strong>La</strong> sua risposta fu: Prima la mia <strong>vocazione</strong>, prima la salvezza<br />
dell’anima mia; il paradiso vale assai più» (SP novembre 1952).<br />
Eccettuato Don Trosso, abbiamo ignorato i numerosi paolini<br />
entrati adulti (verso il 1920) dopo il servizio militare in zona di<br />
guerra. Provenivano dal seminario, e avevano avuto come direttore<br />
spirituale Don Alberione. Una nota costante nelle loro testimonianze<br />
è questa: «Mentre i Superiori del seminario sembravano<br />
averci dimenticati, proprio nei lunghi anni di solitudine e di pericolo,<br />
l’unico che seppe seguirci fu il Teologo Alberione, il quale<br />
si teneva in costante relazione epistolare con ognuno». 8<br />
Un’altra nota ricorrente in tutti gli incontri vocazionali di Don<br />
Alberione è la prudenza nel preparare gli animi, prima di rivolgere<br />
esplicitamente la proposta alla consacrazione. Egli soleva invitare<br />
i giovani a passare con lui parte delle vacanze estive, e successivamente<br />
li aiutava a fare chiarezza nelle proprie aspirazioni. È<br />
commovente constatare il processo da lui adottato soprattutto con<br />
i più esigenti: la delicatezza con cui li guidava, senza forzare le<br />
decisioni, fino al punto in cui erano in grado di lasciarsi condurre,<br />
con mano forte, verso gli ideali più impegnativi.<br />
Come sempre, Don Alberione adottava anche in questo il sistema<br />
di Gesù con i primi discepoli: «Maestro, dove abiti? Disse<br />
loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava<br />
e quel giorno si fermarono presso di lui...» (Gv 1,38-39).<br />
______<br />
8 Si leggano, per esempio, le interviste di Fenoglio, Robaldo, Chiavarino...<br />
21