La vocazione paolina - Societa San Paolo

Giovanni Paolo II e il documento finale del Congresso sulle Vocazioni
al Sacerdozio e alla Vita Consacrata in Europa “Nuove
Vocazioni per una nuova Europa”. Il risultato è una ammirevole
convergenza di dottrina e di orientamenti concreti, che mostra
quanto sia ancora valido ed attuale quello che il Fondatore ha ripetutamente
proposto nel corso degli anni.
Chiude il lavoro una brevissima conclusione nella quale vengono
sommessamente suggerite alcune iniziative a livello di circoscrizioni
e di comunità, perché l’anno vocazionale non resti
un’esperienza passeggera ma – come era nei voti del Capitolo generale
– divenga un punto di partenza per una rinnovata e operosa
coscienza vocazionale.
Da ultimo, tre annotazioni d’indole metodologica.
1. Nonostante l’ampio sfoltimento operato al momento della
selezione dei testi, nel Compendio si incontrano ancora dei brani
ripetuti. Non si tratta evidentemente di una svista. Le ripetizioni
sono state suggerite dalla constatazione che tali testi contengono
elementi che si riferiscono a più argomenti e, quindi, la loro presenza
risultava utile sotto più voci o paragrafi.
2. In ogni sezione, i brani di Don Alberione sono preceduti da
una breve sintesi. Il suo scopo è di offrire subito al lettore una visione
d’insieme del suo contenuto.
3. I testi del Fondatore, sezione per sezione, sono sempre preceduti
o seguiti dalla citazione della fonte e sono riportati in ordine
cronologico. Tale accorgimento consentirà di cogliere con immediatezza
l’eventuale sviluppo del suo pensiero. È risaputo, infatti,
che Don Alberione fu un uomo con gli occhi sempre aperti
sulla realtà, pronto ad accogliere ogni novità che risultasse utile a
migliorare la propria attività e quella dei suoi figli in tutti i settori,
compreso il settore vocazionale.
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