La vocazione paolina - Societa San Paolo
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cazionale, allora, deve conoscere i sotterranei del cuore umano, per accompagnare il giovane nella costruzione dell'io vero. Don Alberione: Non possiamo educare i nostri Aspiranti ad una vita che non sia l’attuale; dobbiamo fare il bene agli uomini attualmente viventi; quindi sempre il Paolino “profert de thesauro suo nova et vetera” (SP, febbraio 1950). Parimenti anche nel modo di educare cerchiamo il meglio! ma che sia in primo luogo il sostituire l’uomo nuovo Cristo Gesù all'uomo vecchio. Si è spesso tentati di piacere ed accontentare... (SP, giugno 1951). Educare significa formare buone abitudini; in primo luogo l’abitudine a pensare in una determinata maniera, secondo determinati principii resi chiari e posseduti così profondamente da illuminare tutti i progetti, giudizi, programmi, propositi, vita e attività (SP, ottobre 1954). FORMARE NVNE 36 La formazione è in qualche modo il momento culminante del processo pedagogico, perché è il momento in cui al giovane viene proposta una forma, un modo di essere, nel quale egli stesso ric onosce la sua identità, la sua vocazione, la sua norma. Don Alberione Il Signore ci dia lume e virtù e grazia per conoscere, zelare e formare queste anime al divino servizio (SP, aprile 1935). Formare il Sacerdote-scrittore è il compito che la Pia Società San Paolo si è proposta dal suo nascere ed a cui attese ogni giorno. Il nostro Padre e modello, S. Paolo, ci sta innanzi come esempio altissimo (SP, maggio 1935). Con fede cercheremo carità per nutrire le vocazioni; e prima, cercheremo le vocazioni da formare a Gesù. Ogni apostolo della stampa ha pur qui un largo campo per esercitare; l’umiltà, la fede, l’amore» (SP, giugno 1935). Prendere poco lavoro ma formare bene le persone. È chiaro dai Vangeli: la formazione degli Apostoli per Gesù Cristo è il problema base... (SP, gennaio 1939). 128
Il Divin Maestro ci conceda luce a sempre più penetrarlo; ci ispiri risoluzioni pratiche ed efficaci; accolga le nostre preghiere e ci faccia formatori di belle vocazioni (SP, luglio-settembre 1948). DISCERNERE NVNE 37 Affinché il cammino di Emmaus divenga itinerario vocazionale ci vuole un passaggio conclusivo dopo la serie di «riconoscimenti» e «autoriconoscimenti»: la scelta effettiva da parte del giovane, cui corrisponde, da parte di colui che lo ha accompagnato lungo il cammino vocazionale, il processo di discernimento. Un discernimento che certo non finirà nel tempo dell’orientamento vocazionale, ma dovrà poi continuare fino alla maturazione d’ una decisione definitiva, «per tutta la vita». (...) È molto importante, nella formazione alla scelta vocazionale, ribadire l’ idea che essa rappresenta la condizione per essere se stessi e realizzarsi secondo quell’unico progetto che può dare felicità. Don Alberione: L’idea del “discernere” corrisponde, nel suo lessico, al “distinguere”: …[il Discepolo] come zelerebbe le vocazioni se non sa distinguere i segni? come propagherebbe le giornate del Vangelo se non ha un interno fuoco? (SP, giugno-agosto 1950). Intanto un bravo Maestro può abbastanza presto distinguere i chiamati dai non chiamati, pregando ed osservandoli in ogni parte. Il maestro di musica distingue le attitudini del suo alunno dal mettere le mani sulla tastiera; il maestro di pittura dal vedere maneggiare il pennello... Così il Maestro di reparto, dal vedere i suoi giovani come stanno in classe, all’apostolato, in cappella, al catechismo: si scorge se vi è inclinazione, docilità, intelligenza, amore..., se si appassiona per le cose che ha da fare in Congregazione, in ogni direzione. Così lo si distingue! Se si appassiona all’apostolato, avrà un gran mezzo di perseveranza nella vocazione specifica del paolino: sarà il suo ideale vivo ed entusiasmante. Arriverà anche a preferire l'apostolato alla ricreazione, a chiedere lo straordinario per arrivare in tempo, a festeggiare un progresso dell’Istituto, a partecipare a tutte le vicende liete e dolorose con vivo sentimento (SP, gennaio 1954). 129
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cazionale, allora, deve conoscere i sotterranei del cuore umano, per<br />
accompagnare il giovane nella costruzione dell'io vero.<br />
Don Alberione:<br />
Non possiamo educare i nostri Aspiranti ad una vita che non sia<br />
l’attuale; dobbiamo fare il bene agli uomini attualmente viventi;<br />
quindi sempre il Paolino “profert de thesauro suo nova et vetera”<br />
(SP, febbraio 1950).<br />
Parimenti anche nel modo di educare cerchiamo il meglio! ma che<br />
sia in primo luogo il sostituire l’uomo nuovo Cristo Gesù all'uomo<br />
vecchio. Si è spesso tentati di piacere ed accontentare... (SP, giugno<br />
1951).<br />
Educare significa formare buone abitudini; in primo luogo<br />
l’abitudine a pensare in una determinata maniera, secondo determinati<br />
principii resi chiari e posseduti così profondamente da illuminare<br />
tutti i progetti, giudizi, programmi, propositi, vita e attività<br />
(SP, ottobre 1954).<br />
FORMARE<br />
NVNE 36<br />
<strong>La</strong> formazione è in qualche modo il momento culminante del processo<br />
pedagogico, perché è il momento in cui al giovane viene proposta<br />
una forma, un modo di essere, nel quale egli stesso ric onosce<br />
la sua identità, la sua <strong>vocazione</strong>, la sua norma.<br />
Don Alberione<br />
Il Signore ci dia lume e virtù e grazia per conoscere, zelare e formare<br />
queste anime al divino servizio (SP, aprile 1935).<br />
Formare il Sacerdote-scrittore è il compito che la Pia Società <strong>San</strong><br />
<strong>Paolo</strong> si è proposta dal suo nascere ed a cui attese ogni giorno. Il<br />
nostro Padre e modello, S. <strong>Paolo</strong>, ci sta innanzi come esempio altissimo<br />
(SP, maggio 1935).<br />
Con fede cercheremo carità per nutrire le vocazioni; e prima, cercheremo<br />
le vocazioni da formare a Gesù. Ogni apostolo della stampa<br />
ha pur qui un largo campo per esercitare; l’umiltà, la fede,<br />
l’amore» (SP, giugno 1935).<br />
Prendere poco lavoro ma formare bene le persone. È chiaro dai<br />
Vangeli: la formazione degli Apostoli per Gesù Cristo è il problema<br />
base... (SP, gennaio 1939).<br />
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