La vocazione paolina - Societa San Paolo

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ciente vivere nella Congregazione, occorre essere la Congregazione, cioè la sua regola, il suo spirito, la sua attività, il suo premio. • Punto base per ogni animazione vocazionale è la preghiera. Essa è necessaria, in quanto voluta da Gesù stesso. Il Fondatore propone non soltanto espressioni di preghiera, ma giornate di preghiera, come ritiri o corsi di esercizi spirituali. SP, gennaio 1965 Mezzo necessario sempre, e voluto da Gesù Cristo, per il reclutamento delle vocazioni è la preghiera: «alzate lo sguardo, i campi biondeggiano di messe; la messe è molta...». (...). Giornate di preghiera in comune, e quotidiana preghiera individuale. Giornate o settimane vocazionarie... Ritiri e brevi corsi di Esercizi; accaparrarsi i Parroci, i Maestri, i Cooperatori. • Quindi Don Alberione si premura di precisare cosa intenda per ambiente conveniente: SP, luglio-settembre 1948 Preparare un ambiente conveniente: raccoglimento, osservanza religiosa, amore all’Istituto ed all’apostolato. Amore all’Istituto è amore a Dio, poiché ora abbiamo abbracciato tale vita. E significa: amore alle costituzioni, ai Superiori, alle in i- ziative, ai fratelli, alle pratiche di pietà, agli studi, all’apostolato, alle case ed alle cose ed ai mezzi di apostolato... Chi vive bene la vita religiosa, facilmente eccita e santifica le vocazioni. SP, giugno 1951 Il Paolino ami la sua Congregazione in Cristo e nella Chiesa. È la sua famiglia! è il campo della sua santificazione! del suo mirabile apostolato. SP, febbraio 1961 Chi ha amore alla Chiesa, all’Istituto, alle anime: capisce, parla, agisce, illumina, prende occasione, scioglie difficoltà, apre la strada. • Secondo Don Alberione, quindi, l’ambiente conveniente comporta una intensa spiritualità, la fede viva, la fedeltà agli impegni assunti: tutte componenti che sfociano nell’amore all’Isti- 116
tuto e all’apostolato. In tal modo, colui che vive bene la vita religiosa diventa non solo attrattiva per altre vocazioni, ma contribuisce a “santificare” le vocazioni. Orientamenti ben chiari, che il Fondatore ribadisce invitando a curare “il vero spirito religioso”. SP, febbraio 1961 Il primo mezzo: comporre la vita in Casa secondo il vero spirito religioso, in modo da meritare dal Signore che ci affidi anime da preparare al suo speciale servizio; e da meritare la fiducia dei Parroci migliori e dei buoni genitori che vogliono sapere a chi affidano i loro tesori. SP, gennaio 1954. La vocazione nasce da una fede viva e si sostiene ed attiva se essa diviene sempre più illuminata, sentita, praticata. • Chi è fedele agli impegni della vita religiosa e cerca la gloria di Dio e la salvezza delle anime diventa anche molto creativo. E questo già nel campo dell’animazione vocazionale. SP, luglio 1949 Se si è riflessivi, fedeli alla pietà, desiderosi della gloria di Dio e di salvezza delle anime, si inventeranno tante industrie, iniziative, lavori...; si gettano piccoli semi che si svolgono, crescono, portano frutti... Da tali umili inizi nascono altre iniziative, industrie, lavori... finché si avrà una pianta che potrà rassomigliarsi ad un albero piantato lungo la corrente delle acque sorgenti dal Tabernacolo, che darà frutto a suo tempo. Il nostro apostolato ha inesauribili risorse e vie. Dove è chiusa una via, ve ne sono aperte altre. • D’altra parte, l’impegno vocazionale ha una ricaduta positiva sulla vita spirituale e sull’andamento comunitario sereno e caritatevole: SP, luglio 1949 La cura delle vocazioni e l’amore all’apostolato molto contribuiscono ad una vita pia, ad una convivenza caritatevole, alla serenità di spirito. 117
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