verbale CC 2 agosto - Comune di Treviglio

Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 02 agosto 2011
Segretario Generale – Dott. Carbonara – Appello nominale –
Punto n. 1)
PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEGLI ATTI COSTITUENTI IL
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) DEL COMUNE DI
TREVIGLIO AI SENSI DELL’ART. 13 DELLA L.R. 11 MARZO 2005 E
SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI.
CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI PRESENTATE.
Presidente Seduta – Consigliere Anziano Cologno
Diamo inizio ai lavori della seduta consiliare, proseguiamo con la
disamina delle osservazioni. È all’ordine del giorno l’osservazione n.
419. La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Buongiorno, l’osservazione n. 419 è stata presentata dalla Fondazione
Istituti Educativi di Bergamo e riguarda le aree di Castel Cerreto, è
composta da 14 punti:
1) Si chiede che venga precisata al punto n. 2 dell’articolo 4 delle
norme tecniche del Piano dei Servizi la nomenclatura e
numerazione delle tavole indicanti il perimetro del parco
territoriale. Questa si propone di accoglierla in quanto si tratta di
un errore proprio di copia-incolla che nella tavola è stato
sbagliato il numero.
2) Si chiede che venga chiaramente e inequivocabilmente precisato,
integrando il punto 2.1 dell’articolo 4 delle norme tecniche del
Piano dei Servizi, quale sia l’esatto perimetro delle aree
sottoposte a parco urbano del Cerreto. Anche per questa si
propone l’accoglimento.
3) Che venga modificato il punto 2.1 dell’articolo 4 norme tecniche
del Piano dei Servizi prevedendo la possibilità di eseguire e
realizzare da parte dei proprietari e/o utilizzatori tutte le opere e i
manufatti necessari alla regolare conduzione dei fondi e delle
attività agricole, rispettando soltanto gli obblighi della Legge
Regionale n. 12/2005; eventuali nuove realizzazioni e/o
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modificazioni potranno essere adeguate alle prescrizioni del PUA
una volta formato. Per il punto n. 3 non accoglibile.
4) Che venga modificato sempre il punto 2.1 articolo 4 norme del
Piano dei Servizi prevedendo la possibilità di realizzare sempre
serre e protezioni per colture in funzione del proprio andamento
stagionale col solo limite di copertura del 40% previsto dalla
Legge Regionale. Per questo punto n. 4 anche qua è non
accoglibile.
5) Che venga chiarito puntualmente, sia in termini di norme che di
cartografia, quali siano i fabbricati con parti di origine storica. E
per questa si richiede di accoglierla parzialmente e modificare la
voce della legenda delle tavole riportando “Cascine del PLIS n. 2”
con la medesima dizione delle norme.
6) Che venga chiarito puntualmente nelle norme tecniche cosa
s’intende in riferimento agli edifici rurali e quale sia la parte di
origine storica. E questo è accoglimento, per cui di specificare
meglio nelle norme qual è la parte di origine storica.
7) Che venga chiarito puntualmente e/o modificato il punto 2.1
sempre dell’articolo 4 delle norme tecniche del Piano di
Attuazione, la frase “appositamente individuati nelle tavole PL o
no...”. Qui si propone l’accoglimento, infatti di correggere
l’articolo come hanno proposto.
8) Che venga chiarito al punto 2.1 dell’articolo 2 del Piano dei
Servizi cosa s’intende per il mantenimento della destinazione
d’uso per edifici rurali dismessi alla data di adozione delle
presenti norme. E questo è accoglibile.
9) Che venga modificato sempre il punto 2.1 dell’articolo 4,
prevedendo la possibilità di ristrutturazione edilizia integrale per
gli edifici esistenti. E questo è non accoglibile, perché la norma
prevede già quali sono le modalità d’intervento che si possono
attuare.
10) Sempre il punto 2.1 articolo 4, chiedono che venga
modificato estendo la possibilità di inserire strutture agricole e
metodi di coltivazione di tipo didattico a tutto il perimetro del
PUA. Questo n. 10 non accoglibile in quanto tali interventi
dovranno essere appunto disciplinati dal PUA.
11) Che vengano modificati gli indici previsti per la
realizzazione delle strutture atte a promuovere un migliore
andamento dell’attività agricola eliminando l’indice di 0,05 metro
quadro su metro quadro e inserendo invece “secondo gli indici
previsti dalla Legge Regionale n. 12 e seguenti”. Per il punto n.
11 è accoglibile in quanto riteniamo che sia giusta la norma
regionale.
12) Venga integralmente modificato il punto 2.2 paragrafo 1 in
ordine agli edifici interni al parco territoriale, prevedendo per tutti
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gli edifici la non applicabilità del manuale del restauro previsto
dal Piano delle Regole ed inserendo semplicemente la possibilità
di ristrutturazione edilizia integrale nel rispetto dei caratteri
tipologici della zona e dei volumi. Questa non accoglibile in
quanto il Manuale del restauro è parte integrante del Piano delle
Regole, per cui dev’essere rispettato.
13) Venga chiarito al punto 3 se si prevede l’inserimento di
funzioni produttive o ricettive oppure produttive o direzionali. E
accogliamo dicendo che sono produttivi o direzionali.
14) Venga modificato comunque il punto 3 prevedendo per tutti
gli edifici rurali e parti di esso, per cui stalle, silos, eccetera, la
possibilità di inserire attività di tipo direzionale. Questo è non
accoglibile perché si può fare soltanto nell’edificio principale.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperta la discussione. C’è qualche Consigliere
che vuole intervenire? L’architetto è a disposizione per eventuali
spiegazioni. Ha chiesto la parola il Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
Non voglio contraddire il proponimento che ci eravamo dati di
accelerare i nostri lavori. Intervengo una sola volta su tutte le
osservazioni degli Istituti Educativi, e mi sembrava giusto intervenire su
quella più importante concernente il nucleo storico di Castel Cerreto.
Stiamo parlando di osservazioni che complessivamente, al di là degli
interventi puntiformi, le cascine sono inserite in un complesso fondiario
che è molto più grande di tutta la cosiddetta... Come si chiama? La
Vela?
(Intervento fuori microfono)
La Mezzaluna? Io pensavo di dargli un nome più cristiano, invece
bisogna dargli proprio un nome musulmano. Della Mezzaluna. La
Mezzaluna è 3 chilometri, qui siamo molto di più, infatti la sua superficie
va dal confine con Castel Rozzone al confine con Fara Gera d’Adda. E
alcuni di questi, dei sedimi dei terreni di proprietà di quest’Ente pubblico
sono in fregio alla Statale per Bergamo e dalla Cascina delle Monache
in giù potevano essere valorizzate con un’opportuna scelta urbanistica
in modo da finanziare un tronco di fognatura che servisse dalla
Farchemia fino alla fognatura esistente che parte dai campi di via Dei
Malgari. Si tratta di qualche chilometro di una spesa importante che
poteva essere finanziata solo attraverso una valorizzazione di una
porzione modesta di terreni intorno appunto alla via Bergamo, ripeto,
dalla Cascina delle Monache in giù, dalla Cascina delle Monache verso
il Castel Rozzone. Viceversa, la società è stata costretta, la fondazione
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è stata costretta a ricorrere alla furbizia di raccontarci delle storie anche
un po’ immaginarie, perché dire che queste cascine non hanno nessun
valore storico, quando la storia di Treviglio ha come nucleo importante
proprio il Cerreto, sia la storia antica per l’insediamento dei Rozzone,
famiglia più che millenaria. E non sto mica qui a farla lunga più di tanto.
Ma anche altre cascine per la funzione anche economica che hanno
avuto, quella di porto, ausilio al porto fluviale, la Pelisa, e alcune di
queste entità stanno crollando giù. Se fate la via Pontirolo, la prima
cascina a destra sta crollando, quella di sinistra è crollata la metà,
insomma si costringe anche un Ente pubblico a ricorrere alle furbizie e
noi qui a fare una discussione che non finisce più sui punti da n. 1 a n.
14 e tutti gli altri.
Ora io la faccio breve, soltanto volevo auspicare una modalità nuova di
rapporto tra istituzioni. Non solo, abbiamo visto quella della Provincia,
ma anche quella della Fondazione Istituti Educativi, per risolvere le
problematiche in modo da prevenire queste osservazioni che in parte
sono un po’ ipocrite. Ciò nondimeno io voterò esattamente come ho
sempre fatto, tranne una volta che mi sono sbagliato, e come da
istruzioni dall’Assessore e consiglierei anche i Colleghi, visto che si
avvicinano delle osservazioni pluripunti, di fare una votazione unica
evitando di farne 10, 20, 30, sennò quando arriva quella del mio amico
Mangano, ne dobbiamo fare 50 votazioni ci secca fuori.
Quindi voto favorevole, però invito alla Giunta a prendere in mano
questa situazione perché potrebbe, nella revisione dello strumento
urbanistico, derivarne un reciproco vantaggio per l’osservante e per la
comunità. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. A questo punto direi di porre in votazione
l’osservazione n. 419 Proposta di Istituti Educativi in un’unica
votazione, per cui chi è favorevole all’approvazione e alla proposta, o
meglio alla proposta dell’Assessore Nisoli e della Giunta voterà sì, chi è
contrario voterà no.
Direi che possiamo dichiarare aperta la votazione.
(Intervento fuori microfono)
Sospendiamo un attimo la votazione. Ha chiesto la parola la Consigliera
Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
(...) però volevo sapere se la proposta dell’Assessore ricalca
esattamente le osservazioni che abbiamo... cioè, la valutazione delle
osservazioni, per cui accoglierebbe la prima e la seconda, non la terza
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e la quarta, un accoglimento parziale della 5 e 6, sì alla 7, alla 8, no alla
9, no alla 10, 11 e 13 sì, 12 e 14 no, è così?
(Intervento fuori microfono)
Perché manca un pezzo.
Presidente
Grazie, Consigliere. Possiamo proseguire con la votazione? Dichiaro
chiusa la votazione. Presenti 12, votanti 12, favorevoli 10, astenuti 2. gli
astenuti sono Lingiardi e Ciocca Daniela.
Passiamo a questo punto all’osservazione n. 420, la parola
all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 420 presentata dalla Fondazione Istituti Educativi di
Bergamo e riguarda ancora le aree di Castel Cerreto. Allora:
1) Chiedono che venga precisato se per gli interventi siti in Castel
Cerreto, individuati nella tavola P2 del Piano delle Regole devono
essere utilizzate le norme e gli articoli 18 e 20 dell’NTA del Piano
delle Regole oppure quanto previsto dal Piano dei Servizi.
2) E di conseguenza che venga o meno corretta la cartografia del
P.G.T. nelle tavole P1-B del Piano dei Servizi e del Piano delle
Regole.
La risposta a queste due è di accogliere parzialmente, la disciplina
per la parte antica di Castel Cerreto è stabilita dal Piano delle
Regole, di conseguenza introdurre nella disciplina di parco
territoriale PLIS articolo 4, un richiamo al fatto che la disciplina
edilizia per gli edifici costituenti il nucleo antico di Castel Cerreto è
quella stabilita dagli articoli 18 e 20 del Piano delle Regole.
3) Chiedono che venga precisata al punto 2 dell’articolo 4 norme
tecniche del Piano dei Servizi la nomenclatura e numerazione
delle tavole indicanti il perimetro del parco territoriale. Questa è
accolta.
4) Che venga modificato il punto 2.1 articolo 4 norme tecniche del
Piano dei Servizi prevedendo la possibilità di eseguire e
realizzare da parte dei soggetti proprietari e/o utilizzatori tutte le
opere e i manufatti necessari alla regolare conduzione dei fondi e
delle attività agricole, fatti salvi i soli obblighi della Legge
Regionale n. 12 e seguenti; eventuali nuove realizzazioni o
modificazioni potranno essere adeguate alle prescrizioni del PUA
una volta formato. Questa non accoglibile, che è uguale al punto
n. 4 di prima.
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5) Si chiede che venga chiarito puntualmente sia in termini di norme
tecniche che in cartografia, tavole P1, quali siano i fabbricati con
origine storica.
6) Che venga modificata la cartografia indicando quali sono i
fabbricati con parti di origine storica e quali sono le cascine del
PLIS e quali gli edifici residenziali non rurali e produttivi.
7) Che venga chiarito puntualmente nelle norme tecniche cosa si
intende in riferimento agli edifici rurali e quali siano le parti di
origine storica.
Poi:
9) Che venga chiarito inequivocabilmente cosa s’intende per cascine
del PLIS come indicate nella tavole P1.
Per queste, n. 5. n. 6, n. 7 e n. 9, accoglibili parzialmente, modificando
la voce in legenda delle tavole del Piano dei Servizi che riportano
“Cascine nel PLIS con la medesima destinazione delle norme, fabbricati
e parti di origine storica”.
8) Che venga modificato il punto 2.1 dell’articolo 4 Piano dei Servizi
prevedendo la possibilità di ristrutturazione edilizia integrale per
gli edifici esistenti. Questo non è accoglibile, la ristrutturazione
edilizia può comportare la cancellazione integrale dell’edificio
preesistente.
10) Che venga chiarito inequivocabilmente, e quindi corretta la
cartografia relativa, che la cascina oggetto di osservazione è un
edificio rurale attualmente utilizzato come tale e senza presenza
di porzioni storiche. Questa non accoglibile in quanto la cascina
oggetto di osservazione è un edificio di origine storica e quindi
soggetto agli articoli 18 e 20 Piano delle Regole. Qualora fosse
dimostrata in sede d’intervento la totale assenza di parti storiche
si potrà procedere con la ristrutturazione.
11) Che venga modificato il punto 3 prevedendo per tutti gli
edifici rurali e parte di esso (stalle, silos, eccetera) la possibilità di
inserire attività di tipo direzionale. Questa non accoglibile in
quanto si può fare solo nel corpo principale.
12) Che venga modificato l’articolo 18 norme tecniche del Piano
delle Regole con l’introduzione all’ultimo paragrafo dell’articolo 18
la precisazione “Per gli edifici posti nelle frazioni Castel Cerreto o
Battaglie è ammessa anche la destinazione d’uso agricola, per
detti edifici è possibile l’intervento di ristrutturazione edilizia
globale con demolizione e ricostruzione dei sedimi esistenti,
modifica dei fronti e delle aperture, ricomposizione architettonica
delle superfetazioni legittime e/o legittimate”. Per questo punto si
propone l’accoglimento.
(Intervento fuori microfono)
Esatto. Ho sbagliato prima, il punto n. 4, quello che si chiede che venga
modificato il punto n. 2 prevedendo la possibilità di realizzare da parte
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dei soggetti proprietari o utilizzatori tutte le opere necessarie alla
conduzione dei fondi agricoli, la nostra proposta è di accoglierla. Prima
ho sbagliato a dir di no, invece è di accoglierla.
(Intervento fuori microfono)
Perché Benevolo dava questa impostazione di conservare tutto, invece
noi eravamo d’accordo che almeno gli agricoltori potevano sfruttare le
possibilità date dalla Legge Regionale n. 12.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito, l’Architetto Morabito è a
disposizione. Non c’è nessuno che si prenota. Dichiaro chiuso il
dibattito. Si è prenotata la Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Volevo chiedere una precisazione e cioè se i punti n. 1 e n. 2 c’entrano
qualche cosa con la perimetrazione del PLIS, cioè se queste cascine di
cui stiamo parlando sono quelle già dentro o sono quelle dei famosi
buchi.
(Intervento fuori microfono)
Sono già dentro.
(Intervento fuori microfono)
Sì.
Presidente
La parola all’Architetto Morabito.
Architetto Morabito
Il nucleo antico del Cerreto è all’interno del PLIS vigente approvato
dalla Provincia.
Presidente
Grazie, Architetto. Grazie, Consigliere. Non ci sono altri Consiglieri
iscritti. Pongo in votazione l’osservazione così come declinata
dall’Assessore, per cui chi è a favore vota sì, chi è contrario vota no.
Dichiaro aperte le votazioni. Si è prenotata la Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Nello scusarmi per il ritardo, mi asterrò sull’insieme perché non ho
sentito la presentazione. Grazie.
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Presidente
Grazie, Consigliere. Proseguiamo le votazioni. Dichiaro chiuse le
votazioni. Presenti 13, votanti 13, favorevoli 10, astenuti 3. Sono
astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi e Ciocca.
A questo punto passiamo all’osservazione n. 104, la parola
all’Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, l’osservazione n. 104, presentata dall’osservante Ciocca Claudia
via Del Bosco, riguarda le aree comprese nel Parco del Roccolo PLIS
all’articolo 4. Si chiede di non destinare espressamente tali aree a
campo nomadi, eliporti, spettacoli viaggianti.
Allora, la controdeduzione dice: non accoglibile, le indicazioni riportate
nella norma hanno un carattere esemplificativo e come infrastrutture a
servizio della comunità non si capisce come mai vadano giudicate
incompatibili. Mentre il parere della Maggioranza della Commissione
Consiliare propone l’accoglimento eliminando dall’articolo 4 comma 2.2
delle norme del Piano dei Servizi all’ultimo paragrafo le parole incluse
tra parentesi, per cui eliminare “ivi inclusi, eliporto, campo nomadi e
area attrezzata per spettacoli viaggianti”. Per cui la proposta è di
accoglierla.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito, si è prenotata la Consigliera
Borghi.
Consigliera Borghi
Non capisco per quale motivo non far rientrare questa in quella più
generale in cui si dice che nel PLIS è meglio evitare queste cose. Vorrei
chiedere poi all’Architetto Morabito quali sono gli effetti di tutte queste
richieste sull’intera Città, perché sono per parecchie zone, nella zona
sud-ovest e in altre, perché noi non siamo favorevoli, ovviamente, a
questi divieti, siamo del parere che nel PLIS ci vada una certa
salvaguardia perché un circo o comunque una struttura viaggiante può
deturpare il verde, però noi voteremo sì a quest’osservazione solo
perché rientrante in quella più ampia che è meglio evitare che nel PLIS
questo tipo di attività possano essere introdotte. Grazie.
Presidente
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Si è prenotata la Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Per un chiarimento. In pratica si toglie l’esemplificazione di queste
destinazioni, il che non vuol dire che poi non si possa procedere
egualmente a una decisione di questo genere. Allora richiamo anch’io la
decisione che abbiamo preso ieri, quando abbiamo ragionato sul PLIS,
un’osservazione di Lega Ambiente che giudicava - e credo che noi... mi
pare di aver votato a favore - che non fosse il caso di mettere nel PLIS
queste destinazioni.
Ribadisco che è una scelta legata alla qualità del territorio e non al fatto
che una Città deve comunque offrire un’opportunità, che sarà trovata da
qualche altra parte, per funzioni che le competono. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. La parola al Consigliere Giussani
Consigliere Giussani
Grazie, Presidente. Volevo appunto evidenziare la coerenza della
Consigliera Ciocca e della Consigliera Borghi, ieri sera sullo stesso
argomento al punto n. 280 punto n. 5 hanno votato all’unanimità con la
Maggioranza. Non capisco perché oggi a fronte dello stesso problema ci
sia una votazione completamente diversa.
(Intervento fuori microfono)
Questa è strumentale, come sempre.
(Intervento fuori microfono)
Anche di questa?
(Intervento fuori microfono)
Va bene, allora su tutte.
(Intervento fuori microfono)
Ah, va bene.
Presidente
La Presidenza non ha capito, traduca.
(Intervento fuori microfono)
Consigliere Giussani
Chiedo scusa, Presidente.
9

Presidente
Ah, è contento? Ah, okay! Non avevo capito. La parola nuovamente
all’Assessore per una specificazione.
Assessore Nisoli
Allacciandomi a quello che ha detto la Consigliera Ciocca, allora è il
caso di specificare che all’interno del PLIS è espressamente vietato fare
questo tipo di attrezzature, per cui eliporto, campo nomadi e area
attrezzata per spettacoli viaggianti, anziché solo eliminarle.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Ha la parola, Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Allora, ripeto, siccome non ricordavo come fosse configurata la richiesta
di Lega Ambiente, se c’è l’esclusione okay! Sia chiaro comunque che
rimane il problema di offrire una possibilità a funzioni che abbiamo o
avremo.
Presidente
Non ci sono altri Consiglieri prenotati. Dichiaro chiusa la discussione e
pongo in votazione l’osservazione. La Giunta, se non ho capito male,
propone l’accoglimento dell’osservazione. Grazie.
(Intervento fuori microfono)
Con l’integrazione specificata dall’Assessore. Vuole la parola,
Assessore? Prego.
Assessore Nisoli
Allora, propone l’accoglimento dell’osservazione escludendo
dall’articolo 4 comma 2.2 delle norme del Piano dei Servizi eliporto,
campo nomadi e area attrezzata per spettacoli viaggianti.
(Intervento fuori microfono)
Sì, all’interno del PLIS, perché questa norma riguarda il PLIS.
Presidente
Grazie, Assessore. Dichiaro aperte le votazioni. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 12, votanti 12, favorevoli 12.
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A questo punto passiamo all’altra osservazione che è la numero?
(Intervento fuori microfono)
L’osservazione n. 106, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
L’osservazione n. 106 è identica alla n. 104 che abbiamo appena visto,
poiché anche qua diceva di eliminare campo nomadi, eliporto e
spettacolo viaggiante. Io propongo di accoglierla anche qua alla luce di
quella prima, mettendo proprio “escludendo”.
Presidente
Grazie, Assessore. Chiedo se posso porla direttamente in votazione,
visto che è uguale all’altra, per cui dichiaro aperte le votazioni. Dichiaro
chiuse le votazioni. Presenti 12, votanti 12, favorevoli 12.
Passiamo alla successiva osservazione, che è la n. 108, la parola
all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 108 presentata dal signor Rota Guglielmo, è identica
alla n. 104 e alla n. 106, chiede di eliminare campo nomadi, eliporto,
spettacoli viaggianti dal PLIS. Anche per questa propongo di mettere
“escludendo” nell’articolo.
Presidente
Grazie, Assessore. Possiamo porre subito in votazione l’osservazione
n. 108. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, votanti 13, favorevoli 13.
Successiva osservazione, la n. 112, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Bazzurrini Battista e Paolo, anche questa è identica, anche qua dice di
eliminare eliporti, campo nomadi e area per spettacoli viaggianti, per cui
è uguale a quella di prima, la proposta è di accoglierla mettendo
“esclusi”.
Presidente
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Grazie, Assessore. Direi di porre in votazione anche l’osservazione n.
112. Dichiaro chiuse le votazioni. Presenti 13, votanti 13, favorevoli 13.
Successiva osservazione la n. 126, parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 126 presentata dal signor Barbeno Dario, è identica a tutte quelle
che abbiamo visto adesso, per cui accoglimento mettendo “escludendo
eliporto, campo nomadi e area attrezzata”.
Presidente
Grazie. Poniamo in votazione l’osservazione n. 126. Dichiaro chiuse le
votazioni. Favorevoli 13 su 13.
Successiva osservazione la n. 129.
Assessore Nisoli
N. 129 presentata dal signor Colombo Giovanni, è identica a quelle di
prima di specificare “escludere dal PLIS campo nomadi, eliporto e
spettacoli viaggianti”.
Presidente
Grazie, Assessore. Poniamo in votazione anche la n. 129. Dichiaro
chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 130, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 130, osservante signor Barbeno Marco, è identica a
quelle di escludere eliporto, campo nomadi e spettacoli viaggianti.
Presidente
Grazie, Assessore, poniamo in votazione l’osservazione n. 130.
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, non avevo visto. La parola alla Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Poiché il signor Barbeno chiede una migliore definizione su cosa... non
sto parlando di campo nomadi, eliporto, eccetera, una migliore
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definizione su cosa è ammissibile realizzare all’interno del Parco del
Roccolo PLIS, se adibire le aree per salvaguardia ai fini agricoli o per la
promozione di attività ricreative, volevo ricordare che nel P.G.T. il Parco
del Roccolo, senza escludere, ovviamente, le funzioni agricole,
vorrebbe avere una funzione anche ricreativa nel senso di non avere
strutture impattanti eccetera, però percorsi vita, campi di picnic,
insomma una possibilità di fruibilità per la socializzazione delle persone.
Presidente
Grazie, Consigliere. Non ci sono altre prenotazioni, per cui pongo in
votazione l’osservazione n. 130. Dichiaro chiuse le votazioni. Presenti
13, favorevoli 13.
Osservazione n. 131, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Anche questa è identica a quelle di prima, presentata dalla signora
Bonomi Gabriella, e anche qua si propone di escludere eliporto, campo
nomadi e area per spettacoli viaggianti.
Presidente
Grazie. Poniamo in votazione l’osservazione n. 131. Dichiaro chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 133, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 133 presentata dal signor Barbeno Andrea, anche questa è identica
alla n. 126, n. 129, n. 130, n. 131, per cui escludere eliporto, campo
nomadi e area per spettacoli viaggianti.
Presidente
Grazie, Assessore. Non ci sono prenotazioni, per cui poniamo in
votazione l’osservazione n. 133. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12,
favorevoli 12.
Osservazione n. 247, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
13

Osservazione n. 247, osservante signor Ciocca Natale, anche qui la
richiesta di escludere eliporto, campo nomadi e area attrezzata per
spettacoli viaggianti.
Presidente
N. 247, che è uguale alle altre. Grazie, Assessore. Poniamo in
votazione l’osservazione n. 247. Sono chiuse le votazioni. Presenti 11,
favorevoli 11.
Assessore Nisoli
Basta, queste sono finite, quelle del PLIS.
Presidente
Iniziamo adesso le osservazione del cosiddetto “Gruppo Santella”, la
prima è la n. 182, parola all’Assessore.
(Intervento fuori microfono)
Santella, la prima è la n. 182.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 182, l’osservante è Oggionni Barbara, riguarda la
Cappella Madonna delle Lacrime in via Casirate angolo via Fissi. La
richiesta è di spostare la rotatoria di previsione perché implicherebbe la
demolizione della cappella. La proposta è di accoglierla e correggere la
posizione della rotatoria.
Presidente
Grazie, Assessore. Se ci sono Consiglieri che vogliono intervenire. Non
ci sono prenotazioni, per cui direi di porre in votazione l’osservazione n.
182. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12, favorevoli 12.
La seconda osservazione di questo gruppo è la n. 183, la parola
all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 183 presentata dal signor Buga Giovanni, riguarda
sempre Cappella Madonna delle Lacrime, spostare la rotatoria di
previsione perché implicherebbe la demolizione della cappella.
Accoglibile spostando la rotatoria.
14

Presidente
Grazie, Assessore. Se non ci sono interventi, direi di porre in votazione
l’osservazione n. 183. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12, favorevoli
12.
La successiva è la n. 345, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 345, gli osservanti Bergamini Francesco e Verderio
Maria Rosa, riguarda sempre Cappella Madonna delle Lacrime, dice:
“Spostare la rotatoria perché implicherebbe la demolizione”. Accolta,
vedi anche le precedenti osservazioni.
Presidente
Grazie, Assessore. Se non ci sono interventi, direi di porre in votazione
l’osservazione n. 345. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12, favorevoli
12.
La successiva è la n. 365, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 365, osservante Bergamini Lorenzo, l’oggetto Cappella Madonna
delle Lacrime, anche qua spostare la rotatoria per mantenere la
posizione della cappella.
Presidente
Grazie, Assessore. Direi di porre subito in votazione l’osservazione n.
365. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12, favorevoli 12.
L’ultima di questo gruppo è la n. 422.
Assessore Nisoli
N. 422 presentata dall’Associazione trevigliese Amici del Santuario,
anche qua dice di spostare la rotatoria per mantenere la posizione della
Cappella Madonna delle Lacrime. Accoglibile.
Presidente
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Grazie. Poniamo in votazione l’osservazione n. 422, che è l’ultima del
Gruppo Santella ovviamente. Sono chiuse le votazioni. Presenti 12,
favorevoli 12.
(Intervento fuori microfono)
Sospendiamo per motivi tecnici.
Il Presidente sospende la seduta.
Il Presidente riprende la seduta.
Presidente
Possiamo cominciare con l’osservazione n. 128, la parola al Sindaco.
Sindaco
Credo che sia opportuno, vista la consistenza dell’osservazione, che
deriva dal Circolo Nuova Italia, una questione di metodo, perché
altrimenti ci perdiamo poi anche sui più di 80 punti da votare. Penso,
considerato il fatto che si tratta di un’osservazione che ha tratti tecnici e
tratti politici, se il Consiglio approva, che si possa definire una modalità
di discussione particolare proprio per la specifica significatività
dell’osservazione con una presentazione di massima lasciata
all’Assessore e poi una proposta di valutazione in merito ai
macrocontenuti dell’osservazione in maniera tale che si possano
sveltire i lavori del Consiglio. Grazie.
Presidente
Grazie, Sindaco. Se il Consiglio è d’accordo su questa modalità darei la
parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, osservazione n. 128 presentata dal Circolo Nuova Italia.
Quest’osservazione è composta da 90 punti, però sono suddivisi
principalmente in tre gruppi.
Il primo gruppo riguarda l’assetto urbanistico del Documento di Piano,
per cui fa tutto un esame di quella che è la proposta progettuale del
P.G.T. adottato, entra nel merito della viabilità proponendo una
proposta di bretella che intercetta la Statale 11 subito al confine con il
Comune di Cassano, portando il traffico previsto in arrivo da Cassano
direttamente a sud del paese, a sud del P.I.P.-1, a sud della Città sotto
il P.I.P.-1. E questa proposta non è accoglibile in quanto il Comune di
Cassano ha già espresso la sua contrarietà alla realizzazione di questa
strada. Sarà oggetto di analisi più approfondita in sede appunto di
16

tavolo interistituzionale anche con gli altri Enti, anche per capire perché
Cassano aveva dato questa proposta negativa.
Poi fa tutta un’analisi per quello che riguarda la viabilità della
Mezzaluna, entrando anche nel merito di alcune strade che risultano
superflue, per cui molto costose da realizzare, che però danno pochi
benefici, però tutto quello che riguarda questa parte della Mezzaluna,
essendo stata stralciata dall’osservazione della Provincia, non ha più
neanche un fondamento insomma, perché viene cancellata e si riporta a
quello che era il P.R.G. previgente.
Poi c’è un’altra proposta di realizzare una viabilità di collegamento
sfruttando quelle che sono le strade realizzate all’interno del Bollone in
direzione nord-sud, prolungando per la parte nord fino ad arrivare ai
campi sportivi di via Bergamo e scendo intercettando la via Brignano
per poi continuare verso sud fino ad arrivare o alla rotatoria per
Pagazzano oppure scendere ulteriormente, sovrapassare di nuovo la
ferrovia e immettersi sulla Statale all’altezza circa dell’incrocio
ospedale-casa di riposo.
La Commissione a maggioranza ha previsto di accogliere il
collegamento dalla via Brignano verso nord, per cui ai campi da calcio,
e addirittura prolungarlo fino ad arrivare alla rotatoria in progetto verso
via Da Verrazzano, in modo da portare ancora più all’esterno il traffico
di attraversamento e intercettarlo prima.
Mentre per quanto riguarda il prolungamento verso sud ci sarà da fare
un’attenta analisi perché in alcuni punti non risulta semplice il
passaggio, pressappoco dove c’è la concessionaria Mar Auto, in quella
zona, perché ci sono dei capannoni, per cui lì sarà un po’ da studiare
meglio, però la proposta è comunque interessante perché svincola i
traffici di solo attraversamento dalla Statale, che ormai è congestionata.
Hanno fatto delle considerazioni per quello che riguarda le destinazioni
d’uso della Mezzaluna, però, come ho detto prima, questa è stata tutta
stralciata e le utilizzeremo poi in sede di variante come spunti per
quelle che possono essere le destinazioni da proporre a sud della
ferrovia.
Altre considerazioni riguardavano la possibilità di inserire una fiera
sempre nell’area della Mezzaluna, il polo scolastico sempre a sud della
ferrovia, in modo che sia facilmente accessibile, e un parco sportivo che
va dalla stazione centrale a sud della ferrovia fino ad arrivare contro il
tracciato della Bre.Be.Mi. e comprendendo anche quella che è la ex
cava della Vailata.
Propongono un ampliamento della zona industriale, sempre nella parte
della Mezzaluna, e la formazione di un centro commerciale nelle
adiacenze della Bre.Be.Mi., vicino al casello. Fanno poi un’analisi sulle
zone residenziali previste nella Mezzaluna, che secondo loro sono
problematiche, però, anche su questo noi eravamo d’accordo, però
17

essendo stata stralciata tutta dalla Provincia non ha più senso di
esistere.
Chiedevano di lasciare una zona di filtro intorno all’ospedale di Treviglio
per la possibilità di futuri ampliamenti. Anche per questo si ritorna al
P.R.G. vigente.
Poi la seconda parte dell’osservazione che riguarda l’attuazione del
P.G.T., per quanto riguarda Documento di Piano e Piano delle Regole,
per cui fa alcune considerazioni su quelli che sono i dati generali del
Piano sullo sviluppo, facendo presente che comunque è stata previsto
un ampliamento notevole, considerato da quelli che erano i cittadini non
di Treviglio, ma quelli che sarebbero venuti a Treviglio lasciando le Città
o lasciando i paesi intorno. E quindi fa un po’ quest’analisi.
Poi entra nel merito di quelli sono alcuni articoli del Documento di Piano
e del Piano delle Regole, chiede di dare degli indici che sono molto più
vicini o comunque uguali a quelli che c’erano nelle diverse zone previsti
dal P.R.G., perché quasi tutti col P.G.T., tutti col P.G.T. sono stati
ridotti, per cui le possibilità che c’erano prima sono state ridotte, qui
viene chiesto di riportare i diritti edificatori che comunque uno aveva
acquisito da P.R.G.
Fanno presente comunque alcune considerazioni anche qua su
numerosi vincoli che sono stati inseriti nelle norme e i parecchi rimandi
da un articolo all’altro che possono creare confusione all’interpretazione
delle norme.
Poi loro chiedono un incremento delle destinazioni industriali e
artigianali all’interno del territorio, in controtendenza a quella che era
invece la previsione del P.G.T. di diminuirle e trasformarle in
residenziali.
Una parte di quest’osservazione riguarda la possibilità di inserire delle
normative che favoriscono e valorizzano la premialità degli edifici
costruiti in classe energetica A, per cui bioarchitettura, sistemi
alternativi per l’energia, costruzione di case a basso impatto e ad alto
isolamento e su questa siamo d’accordo anche alla luce della mozione
di ieri e anche per quello che riguarda dell’accoglimento di altre
osservazioni che hanno inserito questi indici premiali nelle norme.
Richiedono anche loro di ritornare al perimetro del PLIS approvato dalla
Provincia e anche questa è stata accolta già come osservazione della
Provincia, per cui si ritorna al perimetro originale.
E poi anche qua viene chiesto di eliminare quello che è il parco di
cintura che crea comunque numerosi vincoli per quello che riguarda
l’agricoltura e anche degli appesantimenti economici perché i terreni
che sono all’interno di questa Mezzaluna saranno soggetti a versare
l’ICI, comunque in quota parte, perché generano una volumetria che poi
doveva essere utilizzata dagli ambiti all’interno dell’AT3, AT2,
Mezzaluna, e cedere al Comune queste aree, e manifestavano anche
18

loro parecchie perplessità su quest’attuazione, come già era presentata
da altre osservazioni, che però anche questo decade avendo eliminato
gli ambiti AT2 e AT3 e anche avendo dato al parco la destinazione
agricola con restrizioni.
Fa alcune considerazioni su quelli che sono gli ambiti previsti dal
Documento di Piano come trasformazione, per cui ambito Geromina,
chiedono di ampliare quelle che sono le volumetrie di quest’ambito a
parità di superficie utilizzata. Anche in quello di via Da Verrazzano
chiedono di specificare meglio come sarà l’attuazione, in quanto una
parte di questa volumetria dev’essere acquisita dall’AT1 con il
trasferimento delle volumetrie.
Per quanto riguarda l’ambito Bianchi, anche qua fanno alcune
considerazioni su quelle che devono essere le destinazioni e le
modalità di attuazione.
Poi la terza parte è puntuale sulla normativa del Piano delle Regole e
anche qua già diverse osservazioni hanno fatto presente appunto
questo, principalmente quello che si può fare negli edifici in zona
agricola che non sono più cascine ma sono normati con la loro
destinazione, si chiede di ampliare gli indici e di portarli a quelli che
erano previsti nel P.R.G. vigente.
Per quanto riguarda il centro storico e il nucleo di antica formazione e le
frazioni, anche qua di incentivare il recupero-riuso, ampliando anche le
destinazioni d’uso.
Quelli che sono gli edifici in ambito urbano riportare gli indici che erano
previsti dal P.R.G., idem per gli edifici a blocco e così per tutte le
destinazioni d’uso, per cui articolo 26, articolo 27, articolo 28, articolo
29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, il 36, 38, 39, 40.
Chiede di riportare tutti gli indici a quelli che erano già previsti nel
P.R.G.
In parte tutti questi articoli sono già stati oggetto di modifica per
accoglimento di altre osservazioni, per cui si è cercato di riportare quasi
tutti gli indici a quelli che erano previsti.
Poi fanno presente anche qui alcune precisazioni, di specificare meglio
cosa s’intende col termine “densità”, cosa s’intende per “sostituzione
edilizia”, cosa s’intende per “superficie utile di pavimento” e anche qua
modificare alcuni riferimenti a dei rimandi di tavole perché sono errati e
creavano solo confusione.
La Maggioranza della Commissione ha esaminato e per ciascuno di
questi punti ha dato la sua proposta di o accoglimento o non
accoglimento per i motivi che abbiamo scritto nei verbali e di
accoglimento parziale.
Visto che sul Cd ci sono tutte queste, ci sono anche tutte le proposte
della Commissione, io direi di accoglierla parzialmente seguendo quella
19

che è stata la proposta della Maggioranza della Commissione, per chi è
favorevole.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Si è prenotata la Consigliera
Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Visto che il documento è estremamente complesso, non ho sentito
l’introduzione del Sindaco perché ero andata a procurarmi la possibilità
di sopravvivere per le prossime ore, quindi magari dico una cosa che è
già stata spiegata e me ne scuso. Però, è possibile avere una specie di
tabellina, come quella che abbiamo fatto ieri, su un’osservazione
complessa in modo che si capisca bene quali sono i sì e quali sono i
no? Perché complessivamente fanno accoglimento parziale, ma per
darci una possibilità di scelta mirata.
Io ce l’ho qui il documento, però non è un documento che mi consente
l’immediatezza della presa d’atto e quindi della decisione. Se c’è
sarebbe una cosa gradita.
Presidente
Si è prenotata la Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
È da alcuni giorni che faccio presente che i Consiglieri, almeno quelli
che guardano queste osservazioni riferendosi alle disposizioni comuni
al Piano delle Regole, hanno difficoltà a votare su queste osservazioni
perché per guardarle bene una per una, nonostante il lavoro fatto in
Commissione, servono ore. Io stamattina c’ho impiegato quattro ore per
fare due di queste osservazioni corpose compiutamente, cioè
guardando le norme, andando a vedere cos’era cambiato, cosa non era
cambiato.
Per cui l’ho segnalato, l’ho segnalato alcuni giorni prima del Consiglio,
forse ci voleva qualche giorno in più. Noi non abbiamo disertato l’Aula
come ha fatto la nostra Minoranza il 23 di dicembre, siamo qui, non
siamo andati in ferie, per cui, siccome siamo qui per senso di
responsabilità e quindi per rappresentare i cittadini che ci hanno eletto,
vorremmo fare le cose per bene, però io ritengo che non siamo in grado
di fare le cose per bene, perlomeno parlo per noi, del PDL, del PD ma
anche di Ariella Borghi Sindaco e credo che queste stesse difficoltà le
abbiano i Consiglieri del PDL e della Lega.
20

Detto questo e comunque restando al mio posto e continuando, anzi
anche ringraziando l’Assessore e Mario Morabito perché la loro
pazienza è infinita, voglio dire che noi apprezziamo molto il contributo
che Nuova Italia ha dato nel corso dell’elaborazione del P.G.T. alla
stesura del Piano di Governo del Territorio, non siamo stati d’accordo
su tutto, ma ci hanno dato spunti di riflessione e di approfondimento che
sicuramente ci hanno aiutato a prendere in esame problematiche
complesse.
Non possiamo oggi votare così come la Giunta propone, anche se io
appunto stamattina in tre ore, punto per punto, mi sono messa i miei sì
e i miei no, e avrei avuto anche dei sì, onestamente parlando, non
possiamo votare per la proposta della Giunta perché essendo
complessiva e non avendo noi votato favorevolmente le prescrizioni
della Provincia, che tra l’altro ho letto per bene oggi il parere di Viviani,
non erano prescrizioni vincolanti se non per l’articolo 66, e quindi
Viviani lo dice chiaro e quindi è proprio scelta di questa Giunta
scegliere di mettere lì il polo industriale commerciale e non della
Provincia.
Detto questo, noi non possiamo aderire all’invito dell’Assessore di
votare come parzialmente accolta quest’osservazione complessiva, ma
esprimiamo apprezzamento per il contributo che Nuova Italia, in
particolare il Consigliere Mangano ci ha dato, anche perché il
Consigliere Mangano non è venuto il 23 dicembre in Consiglio, ma nel
Consiglio ha lasciato le proprie osservazioni e le proprie critiche
costruttive. Grazie, Assessore.
Presidente
Grazie, Consigliere. Se ci sono altri interventi. Non ci sono altri
interventi, per cui direi di porre in votazione l’osservazione n. 128
laddove la Giunta chiede e propone un accoglimento parziale. Sono
chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 10, astenuti 3. Astenuti i
Consiglieri Borghi, Lingiardi e Ciocca.
Si è prenotata la Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Solo per dire che la richiesta della Consigliera Ciocca di non andare a
votazioni così complessive su materia così complicata e complessa,
appunto questa richiesta andrebbe accolta da parte della Giunta e del
Sindaco.
Presidente
21

Grazie, Consigliere. Vediamo adesso l’osservazione n. 136, la parola
all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 136, osservante Ciocca Alessandro. Sono quattro punti, allora il
punto:
1) propone alcune variazioni all’articolo 4 comma 2.2;
2) si raccomanda un controllo sulla posizione delle fasce di rispetto
su taluni canali irrigui privati;
3) si propone di applicare fasce di tutela sui tracciati stradali al fine
di tutelare l’Amministrazione Comunale dagli spostamenti
dell’asse stradale che si verificano in fase di progettazione
esecutiva;
4) su tutte le tavole non viene riportato alcun cavalcavia o
sottopasso all’altezza dell’intersezione tra via Del Bosco e
bretella collegamento Statale 11 – Casello Bre.Be.Mi.
La proposta è accoglibile parzialmente. Al punto n. 1 accoglibile
parzialmente aggiungendo anche “alla norma per chiarire che
l’accorpamento è una possibilità e non un obbligo in caso di
demolizione/ricostruzione”. Poi chiedeva, sempre nel punto n. 1 di
togliere l’obbligo di avere almeno 20000 metri quadrati di superficie
aziendale per poter costruire delle residenze nel PLIS e questa non
accoglibile perché comunque 20000 metri quadrati è la superficie
minima dall’azienda che deve essere posseduta per poter costruire.
Al punto n. 2 non accoglibile, il reticolo idrico rappresentato è quello
redatto dal Servizio Rogge comunali che è in fase di definizione presso
la Regione Lombardia STER di Bergamo, per cui non possiamo
decidere noi quelle che sono le fasce di rispetto dei canali, ma saranno
oggetto di approvazione da parte dello STER.
N. 3 non accoglibile, il P.G.T. applica per le infrastrutture stradali e
ferroviarie in progetto le fasce di rispetto previste dalla Legge.
N. 4 non è un’osservazione, le opere di attraversamento di via Del
Bosco sono quelle previste nel progetto esecutivo della Bre.Be.Mi.
Grazie.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Si è prenotata la Consigliera
Borghi.
Consigliera Borghi
22

Per far presente che la Maggioranza in questo momento è sotto, nel
senso che sono presenti otto Consiglieri e non nove, ma non abbiamo
nessuna intenzione, per senso di responsabilità, di far mancare il
numero legale. Comunque la domanda è: vengono proposte alcune
variazioni all’articolo 4 comma 2.2, quali sono queste variazioni? Non
l’ho capito, mi scuso se è già stato detto.
(Intervento fuori microfono)
Aggiungere là anche... e questo non ho fatto in tempo a vederla,
l’articolo 4...
(Intervento fuori microfono)
No, del Piano dei Servizi non l’ho qua.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Grazie. La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
La proposta di modifica è quella di: per le parti del complesso
riconoscibili come aggiunte in epoca moderna, con l’esclusione dei
volumi tecnici quali silos, serbatoi, stalle di dimensione industriale
eccetera, è emesso un intervento di ristrutturazione edilizia, ivi inclusa
la possibilità di demolire e ricostruire i volumi esistenti, anche in
continuità dell’edificio principale. Invece prima era solo in continuità
dell’edificio principale.
Presidente
Grazie, Assessore. Non ci sono altri interventi, per cui metto in
votazione l’osservazione n. 136. Se non ho capito male la Giunta
propone un accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono)
Non lo so, io la metterei in votazione, se volete per punti, per punti,
sennò, visto che sono quattro punti, se possiamo votarli in un’unica
soluzione.
(Intervento fuori microfono)
Se volete uniti, però quella là era più grossa, mi sembra che questa è
più semplice, potevamo votarla in un’unica soluzione, insomma. Se
siete d’accordo. Se volete, ecco, possiamo fare così. Prego, la parola al
Segretario.
Segretario Generale
23

Il regolamento di funzionamento prevede la possibilità di spacchettare
la votazione su un punto pluriarticolato su richiesta di tre Consiglieri,
quindi si può seguire questo metodo, quando si avverte quest’esigenza,
si fa la richiesta e si va di conseguenza.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Ieri era ieri, oggi è oggi. Domani vedremo.
(Intervento fuori microfono)
Ci sarà una sorpresa domani, la voteremo nottetempo.
(Intervento fuori microfono)
Può essere. Per cui direi di porre in votazione l’osservazione n. 136
così come proposta dalla Giunta. Chiuse le votazioni. Presenti 12,
favorevoli 12.
Osservazione n. 162, parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 162 presentata da Oggionni Pieralessandro, è
un’osservazione di carattere generale. Si chiede: definire la disciplina
dei lotti liberi per consentire il completamento del tessuto urbano
esistente in maniera organica e controllata.
La proposta è di accoglierla, inserire nella disciplina dei tessuti urbani la
modalità di intervento della nuova costruzione e della sostituzione
edilizia.
Punto n. 2: modificare l’articolo 4, consentendo il recupero degli edifici
rurali a scopo residenziale, vincolandone piuttosto la tipologia e la
morfologia e lo stile. Punto n. 2 anche questo è accoglibile, la norma è
già stata modificata per effetto dell’osservazione n. 118.
Punto n. 3: rivedere il rapporto tra definizioni manutentive e di restauro,
consentire il recupero degli edifici esistenti in centro storico mediante
demolizione/ricostruzione, per una vera riqualificazione del centro nel
senso più ampio del termine, risanamento, recupero e risparmio
energetico. Punto n. 3 accoglibile parzialmente, rivedere le modalità di
intervento del risanamento conservativo per tutte le tipologie edilizie e
storiche, rendendole coerenti con la definizione di manutenzione
straordinaria, che consente sostituzioni strutturali senza vincoli.
Punto n. 4: rivedere anche la norma sull’andamento delle falde dei tetti
e l’altezza massima, riportando il parametro riferito all’imposta della
gronda con limiti di pendenze. Punto n. 4 è accoglibile per i motivi
addotti, vedi anche controdeduzione all’osservazione 6, punto n. 1 e
seguenti, perché abbiamo modificato la modalità di calcolo dell’altezza
degli edifici con altri tipi di limitazioni.
24

Punto n. 5: consentire i terrazzi a pozzo come alternativa degli abbaini.
Punto n. 5 non accoglibile, la disciplina del P.G.T. permette entrambe le
soluzioni senza esprimere preferenze. Le soluzioni da adottare
dovranno verificare la nuova norma per il calcolo dell’altezza. La nostra
proposta è di accoglierla parzialmente rispetto a questi cinque punti che
vi ho elencato.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito, si è prenotata la Consigliera
Borghi.
Consigliera Borghi
Non possiamo, credo, riferirci a un’osservazione che non abbiamo
ancora approvato, che è la n. 118, perché sulla n. 118 le mie note sono,
per il voto che ci compete, di accoglienza parziale perché la
conclusione era che si dovesse presentare... di accoglierla parzialmente
perché si dovesse presentare un Piano di Recupero, nel senso che la
modifica dell’articolo 4 si può demolire e ricostruire con la stessa
superficie più il 10% in caso di dismissione di attività, un Piano
Attuativo, recuperando almeno la metà ad uso residenziale con uno
standard non meno del 50%.
Quindi è un’osservazione che comporta un approfondimento, rispetto
alla quale non si può dire “L’accogliamo perché abbiamo già accolto la
n. 118”.
Per quanto ci riguarda il punto n. 1, che fa riferimento alla n. 118, è
accoglibile parzialmente. O la n. 2, qual è? La n. 2, scusate. Accoglibile
parzialmente.
Presidente
Grazie. La parola al Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Era esattamente la stessa osservazione, avevo notato anch’io che la n.
118 non l’abbiamo votata, quindi o facciamo prima la n. 118 e poi
questo può richiamarlo. Comunque, c’è qualcosa da sistemare.
Presidente
Grazie, Consigliere. Se l’Assessore vuole intervenire.
Assessore Nisoli
25

Metteremo nella risposta della... a questo punto n. 2 la stessa modifica
e lo stesso testo dell’osservazione n. 118, visto che l’abbiamo vista
prima la n. 162 della n. 118, nella controdeduzione scriviamo proprio
pari pari quello che abbiamo votato nella n. 118.
(Intervento fuori microfono)
Sindaco
Posso?
Presidente
Prego, parola al Sindaco.
Sindaco
Chiedo: non è possibile pensare a trascrivere con un copia-incolla le
motivazioni dell’osservazione non ancora esaminata all’interno di
questa, che va a sé e poi quelle che vengono a cascata rispetto alla n.
118? Dico, farla andare poi di seguito. Cioè, meccanicamente
ripeschiamo le motivazioni mantenendo l’ordine per evitare di riaprire la
questione. Sussumiamo che dall’osservazione posteriore le motivazioni
le mettiamo in questa, e poi le riconfermeremo all’interno di
quell’osservazione.
Presidente
La parola al Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Fila benissimo il discorso del Sindaco se si considera che ovviamente la
proposta della Giunta sarà accolta dalla Maggioranza, ma se la
Minoranza ha qualche cosa da dire? Cioè, non è automatico che... Io
non vedo problemi, non capisco perché se c’è un riferimento non
possiamo fare le altre due, che non credo che comporti nessun tipo di
problema e poi si fa quell’operazione lì, senza...
Mi sembra più chiaro, no? Più lineare.
Sindaco
A me sembrava più chiaro riportare quindi i tre contenuti dalla n. 118
fino...
(Interventi fuori microfono)
26

Presidente
Parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
A questo punto, per evitare confusioni, se partiamo dalla n. 1 e le
facciamo tutte in ordine di apparizione, naturalmente saltando quelle
che abbiamo già visto, così almeno le esaminiamo in ordine, i rimandi
sono tutti giusti e almeno le vediamo di conseguenza. Perché di
carattere generale noi ne avevamo estrapolate una trentina, però,
effettivamente, quella più grossa era la n. 128 e l’abbiamo fatta.
A questo punto, direi, andiamo in fila e le vediamo una a una. Non so,
se siete d’accordo!
Presidente
Si è prenotata la Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Nell’ottica di sbrogliare la matassa e non di complicarla, secondo me è
bene che invece andiamo avanti per famiglie, in quanto anche nelle
osservazioni maggiori ci sono dei rimandi che dobbiamo... “maggiori”
nel senso che sono generali, ci sono dei rimandi che dobbiamo avere
bene presenti. Quindi io credo che non ci sia nessun problema ad
analizzare queste due e poi sistemare le cose. Grazie.
Presidente
Quindi la Consigliera propone di sospendere questa e votare quelle
prima e poi ritornare qui?
(Intervento fuori microfono)
Okay! Va bene. Quindi sospendiamo la n. 162 e prendiamo la n. 118,
giusto?
(Intervento fuori microfono)
La n. 6 prima della n. 118. Quindi l’osservazione numero?
(Intervento fuori microfono)
Va bene. Chiedo scusa, parola alla Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
27

Faccio presente che al punto n. 4 della n. 162 si dice “accoglibile come
l’osservazione n. 6”, ma il parere della Commissione consiliare
all’osservazione n. 6 è accoglibile parzialmente.
Presidente
Quindi cominciamo con l’osservazione n. 6, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 6, presentata dai signori Pontiroli Elena e Pontiroli
Silvio, via Ghezzi n. 10. Allora, edificio ricadente in tessuto con
prevalenza di edifici singoli sul lotto, relativo all’articolo 26 del Piano
delle Regole. Si chiede:
1) aumentare altezza massima come edifici circostanti;
2) inserire la possibilità di recupero del sottotetto, loro dicono per
motivi familiari.
La controdeduzione tecnica. Per il punto n. 1 modificare definizione di
altezza riportandola all’imposta della copertura. Vi leggo quello che è il
nuovo articolo che riguarda l’altezza massima.
L’altezza massima è pari alla differenza tra la quota media del
marciapiede esistente sulla strada adiacente l’area di pertinenza del
fabbricato e una delle seguenti quote, senza tener conto di volumi
tecnici, di impianti solari termici e/o fotovoltaici, di torri di
raffreddamento, di camini di campanili di edifici religiosi e di eventuali
serbatoi che debbano essere collocati sulla copertura, per i fabbricati a
destinazione residenziale la quota del punto più alto tra l’intradosso
dell’ultimo solaio o la quota di imposta della gronda o del parapetto di
coronamento. Qualora la differenza tra l’altezza coma sopra misurata e
la quota del punto più alto del tetto sia maggiore di metri 2,50, l’altezza
dell’edificio è pari alla differenza tra la quota del marciapiede e il punto
più alto del tetto detratto di metri 2,50; oppure per i fabbricati a
destinazione diversa da quella residenziale, la quota del punto più alto
dell’extradosso del solaio inclinato o piano di copertura o parapetto di
coronamento.
Per cui abbiamo modificato la modalità di calcolo dell’altezza massima
in questo modo.
Il punto n. 2 è modificare l’articolo 46, che riguarda i sottotetti,
chiarendo la possibilità di applicare la Legge vigente senza aumenti
della quota di colmo e d’imposta del tetto.
Articolo 46 “Recupero dei sottotetti ai fini abitativi. Per conservare
l’equilibrio tra gli insediamenti realizzati e la dotazione di aree per
attrezzature e servizi pubblici d’interesse pubblico generale, il recupero
dei sottotetti ai fini abitativi all’interno del nucleo di antica formazione e
28

nell’ambito urbano centrale potrà avvenire senza alterazioni della forma,
della quota d’imposta e/o di colmo della copertura”.
Per cui si può recuperare il sottotetto senza modificare la sagoma
esterna, per cui spostandosi e cambiando le destinazioni all’interno.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Si è prenotata la Consigliera
Borghi.
Consigliera Borghi
Allora, va benissimo la nuova definizione di altezza che abbiamo visto e
rivisto, ma è accolta parzialmente perché non si aumenta l’altezza come
gli edifici circostanti, ma come la norma che l’Assessore ha appena
letto. Capisco bene? Quindi è accoglibile parzialmente.
Presidente
Grazie, Consigliere. Se ci sono altri interventi? A questo punto non ce
ne sono, per cui poniamo in votazione l’osservazione n. 6. Sono chiuse
le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 118, parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 118 D’Adda Enrica e Maria Rosa in via Calvenzano. Osservazione:
1) possibilità di eseguire interventi sugli immobili e relativi accessori
anche se non sono imprenditori agricoli;
2) si richiede inoltre di mantenere quanto previsto dall’articolo 50 del
P.R.G.
Accolta parzialmente, modificare la disciplina delle aree oggetto di
allevamenti intensivi, AL articolo 4 lettera a) delle norme tecniche del
Piano delle Regole.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito.
Assessore Nisoli
No, leggo la modifica.
Presidente
29

Ah, manca ancora un pezzo. Chiedo scusa. Troppa fretta.
Assessore Nisoli
Allora, la proposta di modifica dell’articolo 4 prevede per quanto
riguarda gli edifici individuati con la lettera AL, allevamenti di tipo
intensivo, di aggiungere “oltre agli interventi di recupero e di nuova
costruzione anche quello di sostituzione edilizia e/o di ristrutturazione” e
poi aggiungiamo una specifica dove diciamo “Nel caso di dismissione
dell’attività agricola, per conseguire le diverse destinazioni cui al
comma 3, è ammesso un PUA esteso ad almeno metà dell’unità
urbanistica con i medesimi parametri di cui sopra, con l’obbligo di
realizzazione e cessione di standard, a condizione che tali diverse
destinazioni occupino una superficie non inferiore al 50% delle superfici
dell’intero complesso, e siano ubicate in modo da non essere disturbate
dal mantenimento della destinazione agricola sulla parte restante del
complesso”. E nel comma 3 sono ammessi destinazioni d’uso agricole e
per la zootecnia di tipo intensivo in essere o comunque le ultime
insediate alla data di adozione delle presenti norme, sono inoltre
ammesse destinazioni residenziali e produttivo-commerciali
limitatamente agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni, per
cui direi di porre in votazione l’osservazione n. 118. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Ritorniamo adesso all’osservazione n. 162 di prima. Parola
all’Assessore.
(Intervento fuori microfono)
Accolta parzialmente, sì.
Assessore Nisoli
Per cui alla luce delle precedenti votazioni la nostra proposta è di
accoglierla parzialmente, dove punto n. 1 accolto, punto n. 2 accolto in
base alla modifica della n. 118, punto n. 3 accolto parzialmente, punto
n. 4 accolta per la votazione dell’osservazione n. 6 e punto n. 5 non
accolta.
Presidente
30

Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Si è prenotata la Consigliera
Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Solo una precisazione, al punto n. 3 il parziale accoglimento comprende
il non accoglimento dell’integrazione della sostituzione edilizia, giusto?
È una specie di media insomma. Ho capito bene? Grazie.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi, per cui direi di porre... Si è
prenotata la Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Allora, punto n. 2 è accolta parzialmente e il punto n. 4 è accolta
parzialmente?
Presidente
No.
Consigliera Borghi
Abbiamo accolto parzialmente la n. 118 e abbiamo accolto parzialmente
la n. 6.
Presidente
La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Questa viene accolta perché con la modifica dell’articolo come deciso
con la n. 118, sono consentite tutte le richieste che fanno loro, quindi
avendo già modificato l’articolo 4 l’accogliamo perché sono già... glieli
consentiamo. Il recupero degli edifici a scopo residenziale.
Presidente
Prego, Consigliere.
Consigliera Borghi
31

Trovo che come la n. 118 e come la n. 6 debbano avere accolta
parzialmente con la modificazione della norma, perché non è accolta, è
la norma che in generale cambia, ma tutte queste osservazioni sono
accolte parzialmente in relazione a una norma che è cambiata.
(Intervento fuori microfono)
Per me sì. Perché sennò possono ritenere che sia accolta così come
l’hanno chiesta, invece è accolta in base a una norma che cambia e
quindi è accolta parzialmente. Se io chiedo una cosa e mi si dice sì,
ritengo di averla ottenuta così come l’ho chiesta, invece se viene
cambiata una norma per dirmi di sì, ma questa norma dice: “Puoi fare
90, ma non il 100%”, logicamente, concettualmente è diverso. Non
cambia nulla nella sostanza, solo diciamo a chi fa l’osservazione, come
a quelli che hanno fatto la n. 118 e la n. 106 che è accolta parzialmente
in base alla norma che è cambiata.
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
In questo caso loro chiedono proprio di recuperarli per lo scopo
residenziale, vincolando la tipologia, la morfologia e lo stile. Per cui
viene accolta perché nell’articolo noi abbiamo proprio messo questo che
loro chiedono. Quelli di prima chiedevano una cosa più ampia per quello
che era parzialmente, invece questi chiedono proprio di mettere scopo
residenziale vincolando la tipologia, la morfologia e lo stile.
Presidente
Grazie, Assessore. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 162. La Giunta propone un accoglimento parziale.
Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 194, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 104, osservante Baratti Anna Giulia. Si chiede:
1) di cancellare il principio del decalage perché antitetico alla
conformazione storica di Treviglio Città Murata;
2) di sostituire la parola “resede” con un termine di facile
comprensione.
La proposta è per il punto n. 1 non accoglibile, in principio del decalage
è tutt’altro che antitetico rispetto all’evoluzione storica dell’insediamento
32

trevigliese; n. 2 accoglibile per i motivi addotti, sostituire il termine
“resede” con un altro meno equivocabile dall’impianto normativo, per cui
cambiare “resede” con “unità urbanistica”.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi pongo
in votazione l’osservazione n. 194. Sono chiuse le votazioni. Presenti
12, favorevoli 12.
Osservazione n. 201.
Assessore Nisoli
N. 201 Coldiretti Bergamo. Si chiede:
1) All’articolo 2 cassare con disponibilità della superficie minima di
20000 metri quadrati e prevedere gli indici dell’articolo 59 della
Legge Regionale n. 12/2005 e prevedere esplicitamente quanto
previsto dal comma 4 della Legge Regionale n. 12 del 2005.
Punto n. 1 accoglibile per i motivi esposti, per cui si rimanda a
quelle che sono le normative della Regione Lombardia.
2) All’articolo 3 cassare con disponibilità della superficie minima di
20000 metri quadrati e prevedere anche qui gli indici previsti dalla
Regione Lombardia. Questo non è possibile perché la capacità
edificatoria sui terreni periurbani è comunque garantita anche se
la stessa andrà esercitata al di fuori di tale fascia.
3) Articolo 8 correggere richiamo all’articolo 9 con il 7. Questa è
accolta perché era un errore.
4) All’articolo 9 prevedere Commissione esperti per valutazione
sull’unità edilizia esistente, ad esempio agronomi o associazioni
di categoria. N. 4 non accoglibile, il pronunciamento su una
diversa assegnazione tipologica rientra nel margine discrezionale
proprio degli uffici chiamati a valutare una pratica edilizia.
5) All’articolo 41, all’articolo 2 e all’articolo 3 cassare con
disponibilità della superficie minima di 20000 metri quadrati e
prevedere gli indici della Regione Lombardia. N. 5 accoglibile per
i motivi esposti.
6) Errore nel riferimento delle lettere punto c) dell’articolo 7
sull’articolo “aree disciplinate dal Piano dei Servizi”, tali aree
vengono ridefinite come agricole considerando l’aspetto fiscale
della cessione e prevedere gli indici come dall’articolo 59 della
Legge Regionale n. 12. N. 6 accoglimento perché comunque
quest’ultima n. 6 riguarda il Parco Agricolo. È stato eliminato il
Parco Agricolo per cui è ritornata agricola e abbiamo accolto
anche questa.
33

7) Parco Territoriale, chiedono che non vengano poste limitazioni
all’attività agricola, consentire ammodernamento e
potenziamento, eliminare la previsione di PUA, normare queste
aree del Parco Territoriale come l’articolo 2 del Piano delle
Regole “Aree agricole specializzate” con le modifiche sopra
richiamate. E poi chiedono il coinvolgimento degli Enti
rappresentanti gli agricoltori nella fase attuativa del PLIS. N. 7
non accoglibile a fronte dell’azzeramento della nuova proposta di
PLIS prescritta dalla Provincia.
Grazie.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito, si è prenotato il Consigliere
Lingiardi.
Consigliere Lingiardi
Grazie, Presidente. Solo per capire. Ho sentito che la n. 6 era
accoglibile, mentre io vedo che ho scritto accoglibile parzialmente, non
so se...
(Intervento fuori microfono)
È stata rimandata e quindi adesso è diventata accoglibile?
(Intervento fuori microfono)
Consigliera Borghi
Il punto n. 6 riguarda l’AT3 stralciato da questa Giunta ieri, per cui, visto
che l’AT3 non c’è più e quindi non possiamo esprimerci, noi abbiamo
votato no, ma non ci possiamo esprimere favorevolmente perché queste
previsioni non ci sono più, per noi c’è solo un voto di astensione, per la
Giunta cambia il parziale accoglimento con il sì perché ha accolto la
prescrizione della Provincia. Quindi chiediamo di votare uno per uno.
Presidente
Grazie, Consigliere. Non ci sono altri interventi. Chiedo scusa, non ho
capito.
(Intervento fuori microfono)
Punto per punto? Va bene. Allora poniamo in votazione il punto n. 1
dell’osservazione n. 201, la proposta della Giunta è per l’accoglimento.
Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
34

Punto n. 2 dell’osservazione n. 201, la proposta della Giunta è per il
non accoglimento. Sono chiuse le votazioni? Presenti 13, votanti 13,
contrari 12, favorevoli 1 (Consigliere Minuti).
Punto n. 3, la proposta della Giunta è per l’accoglimento. Sono chiuse
le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Punto n. 4, la proposta della Giunta è per il non accoglimento. Sono
chiuse le votazioni. Presenti 13, votanti 13, favorevoli 1, contrari 12.
Favorevole il Consigliere Minuti.
Punto n. 5, la proposta della Giunta è per l’accoglimento. Sono chiuse
le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Punto n. 6, accoglimento parziale è la proposta della Giunta.
Accoglimento, chiedo scusa. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13,
favorevoli 10, astenuti 3. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi e
Ciocca.
Punto n. 7, la Giunta propone il non accoglimento. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 13, contrari 10, astenuti 3 (Borghi, Lingiardi, Ciocca).
Osservazione n. 205.
Assessore Nisoli
Architetto Villa Fabio.
1) Definizione di unità urbanistica, chiede se coincide con l’isolato
oppure con la pertinenza catastale dell’immobile considerato.
2) Definizione di sup. gli interrati e seminterrati fanno sup. se di
altezza superiore a metri 2,40. Chiede di modificare il vincolo
legandolo alla funzione effettivamente dichiarata e non all’altezza
di Piano.
Punto n. 1 accoglibile, vedi anche osservazione n. 51 punto n. 1,
accolto il richiamo di inserire una definizione di unità urbanistica nelle
disposizioni comuni e nella legenda delle tavole Piano delle Regole e
Piano dei Servizi.
Punto n. 2 non accoglibile, non è possibile differenziare il calcolo della
sup. per funzioni, se volumi interrati superiori a metri 2,40 questi
andranno conteggiati.
Vediamo la n. 51, perché c’è il richiamo al punto n. 1.
Presidente
Si è richiamata la n. 51.
35

Assessore Nisoli
N. 51, presentata dalla Distilleria Fratelli S.n.c. in via Camillo Terni.
1) Definire esplicitamente unità urbanistica uguale limitare la stessa
alla proprietà catastale;
2) Prevedere la realizzazione del PUA per lotti funzionali.
La proposta è di accoglierla parzialmente, accolgo il punto n. 1, l’unità
urbanistica è quella individuata dalle tavole con apposito contorno
grosso. Inserire una definizione appropriata nella definizione delle
disposizioni comuni.
Punto n. 2 non accoglibile, il Piano Attuativo è evidentemente
necessario per la dotazione di standard per la coerenza della
ristrutturazione urbanistica, la sua attuazione, però, potrà avvenire per
comparti autonomi.
Con l’accoglimento di quest’osservazione sarà individuato nell’articolo 4
delle disposizioni comuni del Documento di Piano la definizione di unità
urbanistica. A tale scopo, con riferimento all’edificato esistente, gli
elaborati del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi individuato con
apposita perimetrazione tale area. L’unità urbanistica viene considerata
tanto per il calcolo del volume o della sup. realizzata o da realizzare,
quanto per la verifica del rapporto di copertura nel caso di intervento
diretto.
In caso di manufatti edilizi da realizzare su aree comprese in Piani
Attuativi, l’unità urbanistica o le sue subunità sono individuate con
apposita campitura o con apposito perimetro negli elaborati grafici dei
Piani medesimi.
Le aree e le relative superfici, che sono servite per il calcolo degli indici
di fabbricabilità territoriale e fondiaria, costituiscono le unità
urbanistiche, aree di pertinenza dell’intervento o delle costruzioni
realizzate.
Un’unità urbanistica si definisce satura quando le costruzioni realizzate
hanno utilizzato il massimo della sup. consentita dai rispettivi indici
urbanistico-edilizi. Per cui con l’accoglimento del punto n. 1
dell’osservazione n. 51 si va a specificare in questo modo l’unità
urbanistica dell’articolo 4.
(Intervento fuori microfono)
Allora, osservazione n. 51 è un accoglimento parziale, n. 1 accolto, n. 2
non accolto.
Presidente
Non ho capito, adesso votiamo la n. 51 e poi la n. 205?
(Intervento fuori microfono)
Okay! Prego, la parola al Consigliere Borghi.
36

Consigliera Borghi
Scusi, Assessore, davvero, ma ho bisogno di capire. Il non
accoglimento del punto n. 2 è perché un Piano Attuativo dev’essere
unico, anche se può essere fatto a compartimenti autonomi, ma non può
essere fatto un Piano differenziato per ogni funzione. Ho capito bene?
Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Non ci sono altre prenotazioni, per cui pongo in
votazione l’osservazione n. 51. Sono chiuse le votazioni. Presenti 14,
favorevoli 14.
Poniamo quindi adesso in votazione l’osservazione n. 205.
Assessore Nisoli
La proposta per l’osservazione n. 205 è accoglimento parziale, punto n.
1 sì a seguito dell’osservazione n. 51, il punto n. 2 è no, si lascia
l’altezza di 2,40 degli interrati.
Presidente
Grazie. Poniamo in votazione la n. 205. Sono chiuse le votazioni.
Presenti 14, favorevoli 14.
Osservazione n. 278.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 278 presentata da Lega Ambiente, Associazione La
Città invisibile e il Comitato Tutela Ambiente.
Punto n. 1, si chiede di inserire dei vincoli per evitare che si installino
impianti energetici su aree non idonee ed evitare che venga consumato
suolo.
Punto n. 2, si richiede una precisazione sul numero di veicoli che
costituiscono il traffico sulla prevista rete viaria.
Punto n. 3, si richiede di dimensionare una piantumazione tale da
assicurare un’abbondante ossigenazione di Treviglio.
Punto n. 4, si richiede inoltre di inserire nel P.G.T. gli obblighi derivanti
dall’adesione al Patto dei Sindaci.
Allora, il punto n. 1 accoglibile parzialmente e la Commissione propone
di introdurre nella norma l’esclusione di realizzare impianti fotovoltaici a
37

terra in tutte le zone a destinazione agricola e nei parchi, per cui la
nostra proposta è di non fare realizzare nessun impianto fotovoltaico a
terra, ma soltanto sulle coperture degli edifici, dei capannoni, delle
cascine, comunque sulle coperture.
Il punto n. 2 non è un’osservazione, perché il numero dei veicoli che
transiteranno non lo possiamo sapere come osservazione.
Il punto n. 3, si richiede di dimensionare una piantumazione tale da
assicurare un’ossigenazione di Treviglio, non accoglibile, la disciplina
della zona agricola ha in definitiva lo scopo richiamato, negli accordi
convenzionali stipulati con i proprietari conduttori dei fondi sarà
possibile inserire prescrizioni circa l’aumento delle aree alberate. A
seguito di un’osservazione accolta ieri abbiamo previsto che per ogni
metro quadrato di utilizzo di area agricola sia imposto di realizzare 0,25
metri quadrati di piantumazione.
Il punto n. 4 non accoglibile, perché la previsione del Patto dei Sindaci
non rientra nel P.G.T., ma sarà una normativa o comunque un
adeguamento delle regole.
Per cui accoglimento parziale, con l’aggiunta di vietare gli impianti
fotovoltaici a terra.
I quattro punti sono: il n. 1 accolto parziale; il n. 2 non è
un’osservazione; il n. 3, non accolta; il n. 4 non accolta.
Presidente
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Perché è accolta parzialmente la richiesta n. 1? Per l’esclusione della
realizzazione di tali impianti per le aree agricole del Roccolo e quelle
periurbane. Perché nel Roccolo e nelle aree periurbane sui tetti è
possibile? Capisco male? Cioè, a me va benissimo “esclusi i fotovoltaici
a terra”, tra l’altro sapete che c’è aperto quel problema proprio nell’oasi
del Roccolo a cui spero cerchiate, nei limiti della Conferenza dei Servizi
già avvenuta, porre rimedio. Però mi chiedo perché accolta
parzialmente.
Presidente
La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Accolta parzialmente era la controdeduzione tecnica, perché loro
dicevano di vietarli a terra solo nel parco del Roccolo e solo se superiori
38

a certi chilowatt, invece noi abbiamo detto l’accogliamo e in più vietiamo
in tutte le zone agricole...
(Intervento fuori microfono)
Esatto.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Grazie.
Consigliera Borghi
Posso continuare?
Presidente
Prego.
Consigliera Borghi
Solo per dare un’informazione rispetto alla piantumazione, che non so
se l’Ufficio Ambiente ha avuto già modo di riferire al Vicesindaco. Nella
stipula dei contratti che abbiamo fatto coi conduttori dei terreni
comunali, che si è conclusa, credo, circa sei, otto mesi fa, abbiamo
chiesto e ottenuto da parte di alcuni di loro di riservare una fascia di
ogni lotto agricolo, quindi sul margine sul confine del terreno che
conducono, dell’area che conducono, una fascia per la forestazione. E
quindi è un’informazione che vi do perché secondo me bisognerebbe
proseguire su questa strada perché sappiamo che un albero fa molto di
più di tanti stratagemmi per la salute dell’uomo, insomma, per dare
ossigeno. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Se non ci sono altri interventi pongo in votazione
l’osservazione n. 278. La proposta della Giunta è per l’accoglimento
parziale. Sono chiuse le votazioni. Presenti 14, favorevoli 14.
Osservazione n. 279, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 279 presentata da Lega Ambiente, Associazione La
Città invisibile e Comitato Tutela Ambiente. Sintesi dell’osservazione.
39

Punto n. 1, ridurre l’uso del suolo, stralciare gli ambiti AT3 e gli
insediamenti residenziali dell’AT2, nonché l’ambito di progettazione
unitaria A3 in quanto zona panoramica.
Punto n. 2, al fine di contenere l’uso del suolo si propone di incentivare
il recupero del patrimonio edilizio esistente e il recupero dei sottotetti.
Punto n. 3 si suggerisce anche di aumentare gli indici edilizi contenuti
negli articoli 30 e 34.
Allora, la Commissione a maggioranza, per quanto riguarda il punto n. 1
della prima parte, AT3 e AT2 propone il non accoglimento in quanto
questi sono stati azzerati da parte della Provincia. Per la seconda parte,
per quanto riguarda...
(Intervento fuori microfono)
Invece via Da Verrazzano non accoglibile perché comunque è un
ambito previsto dal Piano delle Regole.
Per quanto riguarda...
(Intervento fuori microfono)
No, ho detto n. 1 prima parte, AT2 e AT3, non accoglibile perché la
Provincia l’ha cancellato. Per quanto riguarda l’ambito 3 non accoglibile
in quanto fa parte del Piano delle Regole.
Osservazione n. 2 non accoglibile, il recupero del patrimonio edilizio
esistente è già opportunamente disciplinato e promosso.
Punto n. 3 accolta parzialmente, anche a seguito di altre osservazioni
sono stati rivisti gli indici e i parametri per tutto il tessuto consolidato.
(Intervento fuori microfono)
Articoli 30 e 34.
(Intervento fuori microfono)
Allora, articolo 30 “Tessuto con prevalenza di edifici singoli su lotto”,
l’indice è stato aumentato da 0,25 a 0,5 e l’altezza da 7 metri è stata
portata a 10 metri.
Articolo 34 “Tessuto con prevalenza di edifici su lotto”, l’indice è stato
aumentato da 0,2 a 0,4, l’altezza da 7 metri a 10 metri, il rapporto di
copertura da 35% al 40%, e il rapporto di permeabilità è stato ridotto dal
50% al 30%.
Questi sono stati modificati per avvicinarsi il più possibile agli indici già
previsti dal P.R.G.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Se ci sono Consiglieri che
vogliono intervenire, si è prenotata la Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
40

Volevo un’informazione. Suggeriva giustamente Giussani che in
Commissione la Maggioranza ha detto di accogliere la n. 3, non di
accogliere parzialmente, giusto?
(Intervento fuori microfono)
No, sto facendo una precisazione. Il mio problema è questo, mi pare di
ricordare, anzi sono quasi certa, che ci sono molte osservazioni di
cittadini, ai quali è stato risposto introducendo questa modifica. Ora,
siccome è una modifica, diciamo, regolamentare e quindi vale per tutti,
il problema che mi pongo io è: nel momento in cui viene accolta questa
variazione degli articoli 30 e 34, che automaticamente, per il principio
che la Legge è uguale per tutti, viene applicata, come si fa poi a
discriminare in base alla sua applicazione in zone diverse della Città o
in situazioni diverse in cui sarebbe auspicabile un aumento per un verso
e in un altro caso, per un altro verso non sarebbe auspicabile? È così
come ho capito?
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, modificando gli articoli 30 e 34 tutti gli edifici che ricadono
all’interno della norma di questi articoli, per cui il tessuto con
prevalenza di edifici singoli su lotto per il 30 e tessuto con prevalenza di
edifici singoli su lotto per il 34, che sono in territorio rurale, tutti gli
edifici che ricadono in queste due zone per tutti questi vale la normativa
modificata. Il territorio è stato suddiviso in circa dieci zone, ogni zona
ha i suoi indici e quindi l’edificio che ricade in quest’articolo dovrà
sottostare a questa norma, quello che ricade in un altro articolo, nel 36,
nel 35 e nel 29 avrà altre norme.
Presidente
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Chiedo anche un attimo l’intervento e l’attenzione dell’Architetto
Morabito, perché ciò che dice la Consigliera Ciocca va approfondito nel
senso che è vero che la norma tutela rispetto a un comportamento di
equità rispetto a tutti gli operatori, a tutti i proponenti, interventi edilizi o
urbanistici, ma è anche vero che talvolta una norma restrittiva può
essere buona in un determinato contesto specifico e invece può essere
resa più flessibile in un altro. Io, passando in rassegna - non sono
41

arrivata alla fine - le prime norme, mi sono resa conto, per esempio, che
una norma che vieta una certa cosa, non mi ricordo più quale, proprio
all’angolo di via Pagazzano potrebbe invece essere interpretata
flessibilmente per quell’area che è là in fondo, potrebbe anche essere
valorizzata senza questa restrizione. Per cui mi pare che fare sempre
parti uguali tra diversi non sia opportuno o quantomeno, se lo
scegliamo, siamo consapevoli che lo scegliamo.
Chiedo poi che quest’osservazione venga spacchettata perché noi al
punto n. 1 prima parte ci asterremo, visto che non abbiamo approvato le
prescrizioni della Provincia, al punto n. 1 seconda parte via Da
Verrazzano invece siamo d’accordo nel non accogliere, come il punto n.
2, e invece siamo contrari alla posizione della Giunta rispetto al punto
n. 3 e alla variazione dell’articolo 30 e 34, perché tutte le norme di
questo tipo vediamo che aumentano gli indici e noi eravamo proprio per
diminuirli. Grazie.
Presidente
Quindi chiede di votare il punto n. 1 diviso in due parti, giusto?
(Intervento fuori microfono)
Prego, Architetto.
Architetto Morabito
Volevo chiedere una cosa al Consigliere Borghi, non ho capito bene la
domanda che riguarda l’introduzione dei nuovi indici sulla zona ed è
normata dagli articoli 30 e 34, così prendo appunti per...
Consigliera Borghi
No, non è una domanda specifica sugli articoli 30 e 34, ma ci sono altri
articoli che aumentano gli indici sia di copertura, sia di edificabilità, sia
di permeabilità, eccetera, e mi pare ottima cosa, ovviamente, cambiata
la norma, che valga per tutti, però ci sono alcune situazioni di contesto
per cui la rigidità della norma può non valorizzare aree che sono già
magari degradate o comunque non ordinate da un punto di vista
urbanistico e potrebbero invece, con una normativa diversa, esserlo. Ma
è una riflessione questa ad alta voce, perché in Commissione abbiamo
detto tutti, io per prima, quando c’è la norma bisogna che sia equa.
Presidente
Prego, Architetto.
42

Architetto Morabito
Sì, adesso ho capito. Per le situazioni particolari da valorizzare, che
richiedono l’attenzione, è sempre possibile esercitare la facoltà del
Programma Integrato d’Intervento previsto dalla stessa Legge n. 12, poi
sarà il Consiglio Comunale, fatta l’istruttoria tecnica e tutti i passaggi
burocratici, a decidere se va bene o non va bene la modifica richiesta
per quella particolare situazione.
Presidente
Grazie, Architetto. Non ci sono altri interventi, per cui direi di porre in
votazione, così come proposto dalla Consigliera Borghi l’osservazione,
quindi il punto n. 1 lo dividiamo in due e mettiamo in votazione il punto
n. 1.1. La proposta della Giunta è per il non accoglimento. Sono chiuse
le votazioni. Presenti 14, contrari 11, astenuti 3 (Consiglieri Borghi,
Lingiardi e Ciocca).
Poniamo adesso in votazione il punto n. 1.2. La proposta della Giunta è
per il non accoglimento.
(Intervento fuori microfono)
Sempre la n. 279, sì.
(Intervento fuori microfono)
No, no, n. 279, abbiamo diviso in due. Sono chiuse le votazioni.
Presenti 14, contrari 14.
Poniamo adesso in votazione sempre dalla n. 279 il punto n. 2. La
proposta della Giunta è per il non accoglimento. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 14, contrari 13, astenuti 1 (Consigliere Merisi).
Poniamo adesso in votazione il punto n. 3 dell’osservazione n. 279. La
proposta della Giunta è per l’accoglimento parziale. Giusto, Assessore?
(Intervento fuori microfono)
Per l’accoglimento e basta. Sono chiuse le votazioni. Presenti 14,
favorevoli 11, contrari 3 (Consiglieri Borghi, Lingiardi e Ciocca).
Passiamo all’osservazione n. 263, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 283 presentata sempre da Lega Ambiente, Associazione La Città
invisibile e Comitato Tutela Ambiente.
Punto n. 1, si propone di estendere l’applicazione dell’articolo 24 del
Piano delle Regole a tutti i nuovi edifici.
43

Punto n. 2, includere nel suddetto articolo disposizioni finalizzate a
incrementare l’efficienza energetica degli edifici e a diffondere l’uso
delle fonti rinnovabili.
Punto n. 3, prevedere all’interno del Piano delle Regole disposizioni che
consentano di ridurre l’impatto ambientale dell’ambiente urbano.
Punto n. 4, prevedere misure d’incentivazione per la realizzazione di
interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, in misura
superiore ai requisiti minimi stabiliti dalle norme regionali.
Allora, la Commissione ritiene accoglibile anche il punto n. 1, cioè
l’applicazione dell’articolo 24 a tutti gli edifici di nuova costruzione.
L’articolo 24 prevede nel comma 3 che i nuovi fabbricati devono avere
criteri e sistemi di progettazione e costruzione tali da eliminare o
mitigare a livelli di sicurezza l’esposizione della popolazione al radon,
per i fabbricati residenziali appositi dispositivi per la riduzione del
consumo di acqua, quali frangigetto, erogatori, riduttori di portata,
cassette...
(Intervento fuori microfono)
Punto n. 3. Cassette di scarico a doppia cacciata. Negli edifici
condominiali con più di tre unità abitative e nelle singole unità abitative
con superficie superiore a 100 metri quadri bisogna realizzare la
circolazione forzata dell’acqua calda potabile, anche con regolazione ad
orario, sistemi di captazione, filtro accumulo delle piogge provenienti
dai tetti con vasche di invaso. Tutti i nuovi fabbricati verificare
l’osservanza ai limiti di esposizione del rumore. Verificare le distanze
previste dalla vigente legislazione da elettrodotti e prevedere adeguate
soluzioni tecniche al fine di ridurre l’esposizione della popolazione entro
i limiti previsti e verificare le distanze prescritte dagli allevamenti
zootecnici indicate dal regolamento locale d’igiene.
Per cui la nostra proposta, così come richiesto anche da Lega Ambiente
e da La Città invisibile e Comitato Tutela Ambiente, è di estendere
quest’articolo 24 a tutte le nuove costruzioni.
Il punto n. 2, il punto n. 3 e il punto n. 4 non sono accoglibili in quanto
queste prescrizioni, anche se auspicabili trovano collocazione all’interno
del regolamento energetico che dovrà essere fatto e anche nel
regolamento edilizio.
Per cui la nostra proposta è n. 1 accoglibile, n. 2, n. 3 e n. 4 non
accoglibili, ma da inserire nel regolamento energetico.
Presidente
Grazie, Assessore. La parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
44

Grazie, Presidente. Una semplice considerazione. Benissimo, siamo
tutti d’accordo risparmio energetico e tutte queste cose qua, ma poi chi
va a controllare che queste cose vengano effettivamente fatte? Il
controllo è demandato agli Uffici? È autocertificazione del costruttore o
del direttore dei lavori? Questo diventa un punto importante perché io
posso portarmi a casa per due ore e mezzo i frangiflutti, che non mi
costa niente, e poi non usarli. Quindi credo che una specifica in più in
qualsiasi regolamento che quest’Amministrazione vorrà approvare, tipo
ad esempio i regolamenti edilizi di cui si parlava ieri, sia non solo
necessaria ma anche obbligatoria. Poi rispetto agli altri punti non
accoglibilità, se gentilmente me li ripete perché...
(Intervento fuori microfono)
Ecco, sì, okay! Questa richiesta, se non accogliamo la richiesta viene
comunque motivata e viene poi riportata nell’atto formale del nuovo
regolamento. Quindi questa Giunta si fa carico poi di fare il
regolamento. Okay, grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. La parola al Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Io sono favorevole a votare sì al punto n. 1, quindi a estendere questa
norma dal Piano Attuativo a tutti gli edifici, anche se era già previsto dal
Piano di Governo del Territorio, ma mi va bene perché l’ARPA l’aveva
chiesto, mi va bene ribadirlo con grande forza con un sì. Io sarei per
votare anche sì all’altra richiesta, io ne ho due, Lei ne ha citate quattro,
noi ne abbiamo due di richieste di Lega Ambiente. Sarei favorevole a
votare sì anche se, come si dice qui, sono già norme presenti tra quelle
regionali, perché comunque un ribadirlo attraverso un atto di
pianificazione come quello del Piano di Governo del Territorio, secondo
me, ha la sua valenza e sarei per darlo questo segnale, quindi sarei per
sì sì punto n. 1 e punto n. 2. Non ho il punto n. 3 e il punto n. 4.
Presidente
La parola all’Assessore. Grazie, Consigliere.
Assessore Nisoli
Allora, il punto n. 3 dice: prevedere all’interno del Piano delle Regole
disposizioni che consentono di ridurre l’impatto ambientale
dell’ambiente urbano.
45

Il punto n. 4, prevedere misure d’incentivazione per interventi di
riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Allora, sì, siamo d’accordo anche noi che si potrebbero accogliere, però
essendo queste tutte norme che vanno demandate al regolamento
energetico che dev’essere definito e regolamento edilizio, nel P.G.T.
non trovano una loro disposizione normativa, per cui noi diciamo non
accoglibile, però rimandiamo al regolamento energetico e al
regolamento edilizio.
Presidente
Grazie, Assessore. Quindi anche questa la votiamo punto per punto? Va
bene. Non ci sono altri interventi, per cui pongo in votazione il punto n.
1 dell’osservazione n. 283. La proposta della Giunta è di accoglierlo.
Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Punto n. 2 in votazione. La proposta della Giunta è di non accoglierlo.
(Intervento fuori microfono)
N. 283 punto n. 2. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 3,
contrari 10. Favorevoli Borghi, Lingiardi, Ciocca.
Punto n. 3. La proposta della Giunta è di non accogliere. Sono chiuse le
votazioni. Favorevoli 3, contrari 10. Favorevoli Borghi, Lingiardi, Ciocca.
Punto n. 4. La proposta della Giunta è di non accogliere. Sono chiuse le
votazioni. Favorevoli 3, contrari 10. Favorevoli Borghi, Lingiardi, Ciocca.
(Intervento fuori microfono)
Favorevole al punto n. 2, vediamo subito. Favorevoli Borghi, Lingiardi,
Ciocca. Prego.
Osservazione n. 292, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
N. 292 proposta da Rozzoni Nicoletta. Osserva su alcuni aspetti del
P.G.T.
Punto n. 1, definizione di unità urbanistica e sui contenuti degli articoli
del Piano delle Regole. Allora, per quanto riguarda il punto n. 1
“Definizione di unità urbanistica”, l’abbiamo già visto prima con
l’osservazione n. 51, per cui è stato adeguato specificando meglio
quell’articolo.
N. 2 riguarda l’articolo 32, rivedere la percentuale di rapporto di
permeabilità inferiore a quello del 40%, in modo da evitare che il
rapporto di copertura 60% più permeabilità del 40% sia pari al 100%
non permette la realizzazione di marciapiedi e percorsi carrali
46

impermeabili e di permettere intervento non solo su intera unità
urbanistica, ma anche su parti di essa riperimetrando il PUA e di
aumentare la percentuale dal 35% al 50% della superficie ammessa per
destinazioni produttive e commerciali. Il punto n. 2 quindi è accoglibile
parzialmente, correggere la copia di parametri RC e RP secondo le
indicazioni, quindi RC rimane al 60% e invece RP scende al 30%; non è
accoglibile la possibilità d’intervento per le parti che pregiudicherebbero
gli effetti del recupero e la dotazione di standard, non accoglibile
l’aumento della percentuale delle destinazioni non residenziali in quanto
farebbe venir meno per l’ambito in oggetto l’obiettivo della ricucitura col
tessuto circostante.
N. 3, nell’articolo 22 inserire tra gli interventi possibili anche la
ristrutturazione. N. 3 accoglibile parzialmente, inserire la possibilità
della ristrutturazione edilizia per quegli edifici chiaramente moderni o
irrecuperabili.
Il n. 4 riguarda l’articolo 14, dare più flessibilità ad un possibile recupero
degli immobili ricadenti in quest’ambito. Non accoglibile, possibilità
operative superiori a quelle del risanamento conservativo sono possibili
utilizzando la procedura fissata dall’articolo 9.
Il n. 5 riguarda l’articolo 24 punto n. 1, poter adottare criteri più flessibili
per la progettazione dei comparti unitari. È accolta parzialmente,
inserire nelle norme generali riguardanti gli ambiti di progettazione
unitaria una norma che consenta limitate variazioni al disegno riportato
nelle schede.
Per cui n. 1 accolta perché è già stato specificato cos’è unità
urbanistica; n. 2 accolta parzialmente; n. 3 accolta parzialmente; n. 4
non accolta; n. 5 accolta parzialmente.
Presidente
Se volete possiamo fare una votazione unica oppure dite voi.
(Intervento fuori microfono)
Facciamo una votazione unica? Okay! Non ci sono Consiglieri prenotati,
quindi pongo in votazione l’osservazione n. 292. La proposta della
Giunta è l’accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono)
Sull’accoglimento parziale come proposto dalla Giunta.
(Intervento fuori microfono)
Sì, sì.
(Intervento fuori microfono)
Certo, come poi è declinato dall’Assessore nella proposta, chiaro.
Sono chiuse le votazioni. 13 presenti, 13 favorevoli.
Osservazione n. 375.
47

Assessore Nisoli
Osservazione n. 375 presentata dalla Libera Associazione Architetti
Trevigliesi. Si chiede di eliminare la distanza minima dai limiti di zona
urbanistica dall’articolo 5.3 delle disposizioni comuni. Si accoglie
parzialmente e si elimina questa distanza tranne che nel caso tra zone
agricole e ambiti urbani, per cui si toglie per tutte le altre zone, rimane
soltanto nelle zone agricole e nella distanza tra zone agricole e tra
ambiti urbani.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito, si è prenotata la Consigliera
Borghi.
Consigliera Borghi
Avevo aggiunto in Commissione, perché credo che l’avreste proposto
voi, “tranne il caso tra zone agricole e ambiti urbani e servizi”, va bene?
L’avevate proposto voi, credo.
Presidente
Quindi integriamo con?
Consigliera Borghi
E servizi.
Presidente
Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione l’osservazione n. 375
come precisata dalla Consigliera Borghi. La proposta è per
l’accoglimento parziale. Sono chiuse le votazioni. 13 presenti, 13
favorevoli.
(Intervento fuori microfono)
Il numero totale non lo so, credo più di una ventina comunque.
(Intervento fuori microfono)
Da ieri? Non lo so.
(Intervento fuori microfono)
Ne avremo fatte 80/90 fino adesso. Che ore sono?
(Intervento fuori microfono)
Allora, osservazione n. 375, quella che abbiamo fatto adesso, chiedo
scusa. N. 377.
48

Assessore Nisoli
Prego, Assessore. Chiedo scusa, l’Architetto Morabito che sostituisce
l’Assessore. Cambio tecnico.
Architetto Morabito
Osservazione n. 377, presentata dalla Libera Associazione degli
Architetti Trevigliesi, è di carattere generale, riguarda l’articolo 4 comma
2 lettera b) delle norme del Piano delle Regole. Chiarire se per
insediamenti produttivi isolati, articolo 4 del Piano delle Regole, sono da
intendersi solo quelli di tipo agricolo o tutti. La proposta è di
accoglimento per i motivi esposti, inserire una precisazione nell’articolo
che chiarisca il fatto che con la sigla P.I. (Produttivo Isolato) vanno
intesi gli stabilimenti produttivi e non agricoli, vedi anche la successiva
osservazione n. 413.
Presidente
Grazie, Architetto. È aperto il dibattito. Parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Scusi, Architetto Morabito, mi può precisare, perché mi sono perso,
nell’eloquio fluente suo, il commerciale, lì, cos’è che è?
Architetto Morabito
Allora, la Libera Associazione degli Architetti Trevigliesi chiede se
l’applicazione dell’articolo 4 del Piano delle Regole sono da intendersi
come produttivo isolato tutti gli edifici o solo quelli di tipo agricolo.
(Intervento fuori microfono)
Allora, infatti, la controdeduzione è: si inserirà una precisazione
nell’articolo 4 che chiarisca il fatto che con la sigla produttivo isolato
(P.I.) vanno intesi gli stabilimenti produttivi e non agricoli.
(Intervento fuori microfono)
Non agricoli.
(Intervento fuori microfono)
Sì. Perché i produttivi...
(Intervento fuori microfono)
Produttivi non agricoli. Cioè, con la sigla P.I. vanno intesi gli stabilimenti
produttivi non agricoli, perché gli stabilimenti agricoli si chiameranno AL
o AG a seconda di come vengono inquadrati.
Presidente
49

Grazie. Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione l’osservazione
n. 377. La proposta della Giunta è per l’accoglimento. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
(Intervento fuori microfono)
Sì, la votiamo al volo. N. 413, che è uguale. Grazie, l’osservazione n.
413 possiamo darla già per discussa, per cui direi di porla subito in
votazione. La proposta è per l’accoglimento. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 378, prego, Architetto.
Architetto Morabito
Presentata dai signori Bencetti e Agliati. È un’osservazione di carattere
generale e gli osservanti fanno presente che hanno problemi sulla
nuova terminologia senza definizione certa, quindi le definizioni che
vengono date dal Piano di Governo del Territorio; rimandi tra norme ed
elaborati incompleti e tortuosi; inapplicabile il manuale del restauro su
edifici degli anni Settanta; mancata chiarezza nella formulazione della
negoziazione tra Amministrazione e operatore privato; difficoltà di
applicazione di alcuni parametri come definiti nelle disposizioni comuni;
eccessiva prescrizione grafica negli elaborati di dettaglio degli ambiti
dei tre documenti; indici di edificabilità diversi per i vari ambiti che
generano trattamenti diversi delle proprietà; penalizzazione dei cittadini
che hanno proprietà classificate come tessuto con prevalenza di edifici
singoli su lotto.
Poi all’articolo 4, insediamenti in ambito agricolo sempre delle norme
tecniche di attuazione del Piano delle Regole limitante, prevedere un
cambio di destinazione agricola solo a favore di servizi e attrezzature
pubbliche. Non si capisce la necessità di modificare il perimetro del
PLIS, è troppo elevato l’indice di edificabilità delle aree a sud nel Parco
del Roccolo 0,1 metro quadro su metro quadro.
Quindi sono undici punti. Le proposte sono per il primo punto, che era
quello della nuova terminologia, di inserire definizioni di unità
urbanistica, sostituzione edilizia, eccetera, a compensare la carenza
individuata, questa è anche in altre osservazioni, l’abbiamo vista prima
quella di unità edilizia, eccetera. Poi n. 2 e n. 3, cioè i rimandi tra norme
ed elaborati incompleti e tortuosi, e inapplicabilità del manuale del
restauro sugli edifici anni Settanta, la proposta è di accoglierla
parzialmente, non si tratta di un’osservazione, non si ravvisano questi
elementi nell’apparato normativo. Restando all’esempio citato, edifici
antichi, manuale del restauro e sottotetti, è assolutamente chiaro che il
manuale del restauro si riferisce a tutti gli edifici antichi, intra ed extra
menia e che la realizzazione dei sottotetti è possibile negli ambiti
50

centrali laddove questi abbiano già altezze abitabili. Quarto punto, non
si tra...
(Intervento fuori microfono)
Sì, accoglibile parzialmente.
(Intervento fuori microfono)
La prima era accoglibile parzialmente. Il n. 2 e il n. 3 accoglibili
parzialmente.
(Intervento fuori microfono)
No, accoglibili parzialmente perché...
(Intervento fuori microfono)
Ecco, nelle disposizioni comuni si inseriranno le definizioni di unità
urbanistica, sostituzione edilizia, eccetera. Quindi non era
un’osservazione puntuale, quindi verranno aggiunti i vari punti come già
in altre osservazioni è stato richiesto. L’abbiamo già visto forse ieri, se
non ricordo male, la sostituzione edilizia.
(Interventi fuori microfono)
Sto cercando il punto. Ecco, perché hanno dato esempi, quindi,
sviluppo di edificio, unità urbanistica, sostituzione edilizia, mitigazione
dell’impatto odorigeno. Quindi loro hanno alcuni esempi, non sono stati
puntuali, quindi verrà accolta parzialmente laddove si ravvisa la
necessità di cambiare la terminologia, cioè di specificare la
terminologia. N. 2 e n. 3 allora accoglibili parzialmente. Punto n. 4 non
accoglibile perché non si tratta di un’osservazione. Punto n. 5, difficoltà
di alcuni parametri come definiti nelle disposizioni comuni, quindi
accogliere parzialmente, il rilievo sulla misurazione dell’altezza da
correggersi e riferirsi all’imposta, l’abbiamo già visto nella precedente.
Non accoglibile l’osservazione sui balconi in quanto le misure richieste
sono già contemplate nella norma. Poi accoglibile...
(Intervento fuori microfono)
Sì, tutto n. 5, sì.
(Intervento fuori microfono)
No, allora, n. 5 nella sua globalità è accoglibile parzialmente, quindi si
accoglie il rilievo della misurazione dell’altezza da correggersi e riferirsi
all’imposta, non si accoglie l’osservazione sui balconi in quanto le
misure richieste sono già contemplate nella norma.
(Intervento fuori microfono)
Sì, punto n. 5 sempre, sì. Se vogliamo dargli un numero, 5.1. Accolto il
rilievo sulle misure abitabili dei sottotetti, abbassare a 1 metro l’altezza
minima. Poi, accolta per i motivi addotti la misurazione delle
autorimesse interrate.
Sul punto n. 6 è accolta perché si preciserà che gli elaborati P2 del
Piano dei Servizi e P3 del Piano delle Regole sono indicativi e non
prescrittivi. Sono quegli elaborati di dettaglio che riguardano alcuni
ambiti previsti dal Piano delle Regole e Piano dei Servizi di
progettazione unitaria.
51

Poi, il punto n. 7 non accoglibile, gli indici assegnati rispecchiano la
situazione edificatoria di fatto e sono stati assegnati per offrire identità
di trattamento, edificio diverso uguale indice diverso.
Il punto n. 8 è accoglibile parzialmente, tali indici sono stati incrementati
accogliendo altre osservazioni, ne abbiamo vista qualcuna pochi minuti
fa.
(Interventi fuori microfono)
Sì, questa riguarda anche... Sì.
(Intervento fuori microfono)
Esatto. Poi, per quanto riguarda il punto n. 9 che riguardava l’articolo 4,
l’abbiamo trattato anche questo pochi minuti fa, quindi accogliere
modificando il regime delle destinazioni d’uso. È quella della residenza
che si può fare negli allevamenti, abbiamo letto la norma prima, l’ha
letta prima l’Assessore. La modifica dell’articolo 4.
(Intervento fuori microfono)
Sì, gli AL sono questi. Sono gli insediamenti in zona rurale classificati
dal Piano delle Regole come AL, quindi allevamenti. È stato precisato
già nella precedente osservazione che era limitante la possibilità di
trasformarli in caso di dismissione solo per servizi. L’Assessore prima
ha letto la modifica alla norma dov’è possibile anche prevedere altre
destinazioni, compresa anche la residenza.
(Intervento fuori microfono)
No, con i parametri che ha detto...
(Intervento fuori microfono)
Sì, sì, sì. No, non è quella, no.
(Intervento fuori microfono)
Eccola qua, era l’allegato all’osservazione n. 118 che abbiamo letto
qualche minuto fa. Era quello lì, dov’è possibile si inseriva la possibilità
della sostituzione edilizia negli allevamenti di tipo AL, tipo intensivo AL,
nel caso di dismissione dell’attività agricola, per conseguire diverse
destinazioni di cui al successivo comma 3 è ammesso un Piano
Attuativo esteso almeno la metà dell’unità urbanistica con i medesimi
parametri di cui sopra, cioè la possibilità di aumentare del 10% la sup.
esistente, il 110%, rapporto di copertura 65%, altezza 10 metri e
rapporto di permeabilizzazione 40%. Devo rieleggerla tutta o me la dà
per letta?
(Intervento fuori microfono)
Era allegata all’osservazione n. 118.
(Intervento fuori microfono)
Sì.
(Intervento fuori microfono)
Allora, il punto n. 9 era quello che abbiamo detto adesso.
Il punto n. 10 si propone il non accoglimento per effetto dell’inserimento
del perimetro del PLIS approvato con delibera n. 440 del 2007.
52

Il punto n. 11, che indicava come troppo elevato l’indice di edificabilità
nelle aree a sud del Parco del Roccolo in 0,1 metro quadro per metro
quadro, si propone di non accoglierlo trattandosi di opere pubbliche o di
interesse pubblico e come tali controllate e convenzionate dal Comune,
per le quali non conviene limitare il parametro edificatorio.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Sì, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Allora, per riassumere, voi accogliete parzialmente il n. 8, giusto? Che
prevede le modificazioni dell’articolo 30 e 34. Poi, accogliete
parzialmente il n. 9, che prevede la modificazione dell’articolo 4, no? 4?
(Intervento fuori microfono)
Comma 2 lettera a). E invece non accogliete il punto n. 11 perché si
tratta di opere pubbliche, va bene.
Cos’abbiamo fatto, la n. 118, noi?
(Intervento fuori microfono)
Architetto Morabito
Erano undici.
Consigliera Borghi
Cos’abbiamo fatto, la n. 118?
Presidente
Ha concluso, Architetto? Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere
Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Torno sulla questione di metodo alle votazioni. A
questo punto se io voto no, voto il no alla proposta della Giunta che è
diversificata. Se io voglio votare no a tutti gli undici punti, dodici che
siano, cosa faccio? Devo spacchettarla, ma se sono da solo non la
posso spacchettare, mi sembra di capire che avete deciso...
Presidente
53

Bisogna votarli...
Consigliere Merisi
Quindi?
Presidente
Uno per uno.
Consigliere Merisi
Vedi bene che quello che dicevo prima è il voto... Se io voto no, voto no
alla proposta della Giunta, che è ben diverso da votare no.
Presidente
Quindi votiamo punto per punto? Va bene? Chiedo.
(Intervento fuori microfono)
Punto per punto?
Consigliere Merisi
Se sono in tre, va bene.
Presidente
Okay! Quindi non ci sono...
(Intervento fuori microfono)
Undici punti.
Poniamo in votazione...
(Intervento fuori microfono)
Come?
(Intervento fuori microfono)
Undici punti, dal n. 1 al n. 11.
Poniamo in votazione il primo punto dell’osservazione n. 378. La
proposta della Giunta è per l’accoglimento parziale. Chiuse le votazioni.
Presenti 13, favorevoli 12, contrari 1. Contrario il Consigliere Merisi.
Poniamo in votazione il punto n. 2. La proposta è per l’accoglimento
parziale. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 12, contrari 1.
Contrario il Consigliere Merisi.
54

Punto n. 3. La proposta è per l’accoglimento parziale. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 12, contrari 1. Contrario il Consigliere
Merisi.
Punto n. 4 è da votare? Punto n. 4. Non accoglimento. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 1, contrari 12. Favorevole il
Consigliere Merisi.
Punto n. 5. La proposta della Giunta è accoglimento parziale. Chiuse le
votazioni. Presenti 13, favorevoli 12, contrari 1. Contrario il Consigliere
Merisi.
Punto n. 6. La proposta della Giunta è accoglimento.
(Intervento fuori microfono)
No, il punto n. 6. Accoglimento. Chiuse le votazioni. Presenti 13,
favorevoli 12, contrari 1. Contrario il Consigliere Merisi.
Punto n. 7. La proposta della Giunta è per il non accoglimento. Sono
chiuse le votazioni. Presenti 13, contrari 13.
Punto n. 8. La proposta è per l’accoglimento parziale. Chiuse le
votazioni. Presenti 13, contrari 4, favorevoli 9. Contrari Borghi,
Lingiardi, Ciocca, Merisi.
Punto n. 9. Accoglimento parziale è la proposta della Giunta. Chiuse le
votazioni. Favorevoli 12, contrari 1. Contrario il Consigliere Merisi.
Punto n. 10. La proposta è per il non accoglimento. Chiuse le votazioni.
Contrari 10, astenuti 3. Astenuti Borghi, Lingiardi, Ciocca.
Punto n. 11. La proposta è per il non accoglimento. Chiuse le votazioni.
Presenti 13, contrari 13.
Osservazione n. 379, la parola all’Architetto.
Architetto Morabito
Anche l’osservazione n. 379 è stata presentata dalla Libera
Associazione Architetti Trevigliesi e si chiede: consentire in tutti gli
ambiti di destinazione quali residenziale, produttivo, direzionale o
commerciale, senza limiti percentuali.
(Intervento fuori microfono)
Cioè togliere le percentuali da tutti gli ambiti, delle percentuali di
destinazione sia residenziale, produttivo, direzionale o commerciale.
Cioè ogni articolo delle norme prevede per determinate funzioni un
55

certo numero di percentuale in base all’ambito in cui si trovano, se è
l’ambito centrale, la corona periferica, eccetera.
La seconda domanda è che sia sempre possibile il cambio di
destinazione d’uso senza opere edilizie come da legislazione regionale.
Si propone l’accoglimento parziale, quindi limitare il limite percentuale
di destinazioni non residenziali negli ambiti centrali, conservando invece
le limitazioni per gli altri. Questo per il punto n. 1.
Per il punto n. 2 si propone il non accoglimento, perché il cambio d’uso
senza opere non è affrontato dal Piano di Governo del Territorio, ma
dalla legislazione regionale.
Presidente
Grazie, Architetto. La parola al Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Scusi, Assessore. Eliminare il limite percentuale di destinazioni non
residenziali negli ambiti centrali, non è quel mix di 35 più 65? No, non
c’entra?
Questo vuol dire che negli ambiti centrali le destinazioni che oggi non
sono residenziali, ma sono magazzini, capannoni, eccetera, possono
fare che cosa?
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, la richiesta è quella di eliminare nel comma 3 degli articoli 25,
26, 27 e 28 le percentuali che sono state scritte, perché nel comma 3...
(Intervento fuori microfono)
Comma 3, articolo 25, 26, 27 e 28. Nel P.G.T. adottato prevede che ci
sono destinazioni di tipo produttivo, di tipo direzionale o commerciale
fino al massimo del 35%, invece la richiesta è di togliere questo 35, per
cui si può fare residenza, servizi, attrezzature pubbliche, uso pubblico,
direzionale, commerciale, senza percentuali, per cui uno potrebbe fare
100% di residenza, 100% di direzionale o 100% di produttivo. Abbiamo
eliminato quest’obbligo di avere il 35% massimo di direzionale.
(Intervento fuori microfono)
Invece il commerciale quello è normato dalla normativa commerciale
che si può fare solo il tipo 1 qua, per cui comunque non c’è la
percentuale, che se fai un negozio da 600 basta, indipendentemente dal
volume.
56

(Intervento fuori microfono)
No.
(Intervento fuori microfono)
Ma eliminiamo le percentuali.
(Intervento fuori microfono)
Lasciamo le destinazioni libere.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Vuole intervenire, Consigliere Borghi?
Consigliera Borghi
Mi pare che togliere la destinazione fino al 35% sottraendola
principalmente alla residenza, è così? Sbaglio? Significa che si
favorisce un depauperamento degli abitanti del centro ed io non sono
proprio molto d’accordo, anzi incentiverei ad abitare in centro, forse il
35 è poco, ma la libertà assoluta mi sembra che non la si governi. E
quanto meno che non si possa prefigurare che cosa può capitare, quindi
se è conforme alle nostre aspettative, alle nostre, alle vostre, non lo so.
Assessore Nisoli
Allora, la questione della limitazione della percentuale, specialmente
per quello che riguarda il direzionale, risulta anche di difficile
applicabilità perché comunque se all’interno di un edificio già
ristrutturato vengono presentate tutta una serie di DIA per il cambio
destinazione d’uso senza opere d’appartamento ad ufficio, chi stabilisce
questo 35%? E così si farebbe una disparità perché se ci sono dieci
appartamenti i primi tre che arrivano sono fortunati, gli altri basta, non
possono più farlo. E quindi, parlando con l’edilizia privata, ci siamo
accorti che diventava molto difficile poi non si riusciva neanche a
governare bene perché o tieni un registro edificio per edificio quanti ti
hanno chiesto il cambio d’uso, altrimenti non si poteva fare. Per quello
che riguarda il suo pensiero, è vero, però da quello che abbiamo visto
noi effettivamente a Treviglio non esistono, perché l’abbiamo verificare
anche con Benevolo, casi di una palazzina uffici, totalmente di uffici
all’interno del centro oppure anche nelle zone limitrofe, per cui c’è
sempre la commistione residenza-ufficio e abbiamo visto che a Treviglio
è una tipologia abbastanza diffusa e che non ha dato problemi.
Presidente
Grazie. La parola alla Consigliera Ciocca.
57

Consigliera D. Ciocca
Io volevo capire questo: l’osservazione della LAAT chiede che
quest’eliminazione di percentuale valga per tutti gli ambiti e la Giunta, la
Maggioranza propone che invece l’indicazione percentuale sia tolto solo
per l’ambito centro? Ho capito bene? Quindi perché io ho segnato
accolta al numero 1.
(Intervento fuori microfono)
Parzialmente accolta.
Presidente
Sì, sì, è un errore di scrittura. Grazie. La parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. In parte mi ha già risposto l’Assessore sulla
richiesta del Consigliere Borghi, però volevo, così, sottolineare un paio
di cose, non vedo sinceramente la difficoltà di mantenere una specie di
archivio per i cambi di destinazione d’uso senza opere e quindi che
vanno in DIA. Potrebbe anche darsi che la cernita che ha fatto Benevolo
sia semplicemente dovuta al fatto che gli affitti di un commerciale e di
un direzionale siano il doppio o il triplo, per cui mi sembra evidente che
in certe zone... non bisogna essere cervelloni per dire che in certe zone
non ci sono queste cose qua. Quant’è un affitto a metro quadro di un
direzionale, di un ufficio a Treviglio e quant’è l’affitto di una casa più o
meno nuova, più o meno ristrutturata? Quindi, secondo me, quel
discorso qua non è tanto praticabile. Piuttosto invece il discorso del
cambio di destinazione d’uso senza opere, fatto esclusivamente con
DIA mi è sembrato di capire che rientra in quel discorso qui. Quindi uno
che fa il cambio di destinazione d’uso con DIA, gli è consentito da altra
normativa, che non questa. E quindi l’altra normativa in questo caso
supera il P.G.T., cosa che in altri casi, abbiamo visti ieri, non lo supera.
È giusto per chiarire qualche passaggio di tipo tecnico. E quindi questo,
secondo me, diventa importante. La limitazione al centro però, a mio
avviso, comporta anche un’altra difficoltà, se io faccio un ufficio qua in
via Roma, dove parcheggio?
(Intervento fuori microfono)
No, per carità, a me va bene che parcheggino fuori e facciano quattro
passi a piedi, se non otto, se non dodici, su questo non ci piove, mi
metto però dall’altra parte. Vediamo che la congiuntura economica e
magari anche tanti altri aspetti non legati allo specifico, ma magari la
simpatia del negoziante portano comunque, hanno portato qualche
problemino, c’è un po’ di difficoltà anche in ambito commerciale e
58

direzionale. Io personalmente non sono d’accordo a togliere questi limiti
né in centro né fuori, però lo esprimerò in votazione, è un parere
assolutamente personale.
Presidente
Grazie, Consigliere. L’Assessore vuole intervenire. Prego.
Assessore Nisoli
Sì, quello che riguarda la normativa, effettivamente la Legge Regionale
n. 12 sul cambio destinazione d’uso senza opere supera quella che è la
normativa del P.G.T. e anche per quello che riguarda i parcheggi la
norma espressamente dice che all’interno del centro storico è prevista
la monetizzazione, per cui non si può vietare il cambio d’uso perché il
parcheggio non c’è, la norma ti dice: “Se non lo trovi, lo monetizzi, poi il
Comune s’impegnerà a realizzarlo”. Do chel ga oia, però il negozio o...
il negozio nel centro storico è limitato ai 600 metri, l’ufficio invece quello
è sempre consentito.
Presidente
Prego, Consigliere.
Consigliere Merisi
No, Assessore, non era... probabilmente, anzi, sicuramente mi sono
espresso male, non era... quando io dicevo “Non c’è parcheggio”, non
era la spiegazione tecnica per cui uno non fa l’ufficio, è la spiegazione
pratica per cui magari certi uffici non ci sono, però da un punto di vista
professionale mio, io posso fare uno studio dentistico di 600 metri
quadri, direzionale, commerciale, sanitario, è equiparato secondo le
nostre norme, e allora va bene, okay? E quindi lì i parcheggi posso
monetizzarli. Questo è l’altro spunto, me l’ha dato Lei, per ritornare al
discorso di ieri, abbiamo un regolamento, tra virgolette, di centro
storico, oggi funziona, dev’essere per forza superiore a quello che dice
il P.G.T., ieri no col P.I.P. Quindi il P.G.T. ieri superava il regolamento
del P.I.P., oggi non supera il regolamento del centro storico. C’è
qualcosa che non va, regolamento del commercio e centro storico,
l’abbiamo fatto e l’abbiamo approvato.
Presidente
Prego, Consigliere Borghi.
59

Consigliera Borghi
Faccio davvero fatica a capire quali effetti questa norma possa avere
sul centro che ritengo sia una questione di attenzione, a cui credo
dobbiamo dare un’attenzione altissima. Non è possibile aumentarlo
quest’indice senza liberalizzarlo completamente?
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
La nostra proposta è proprio di eliminarlo, così si lascia la libertà al
mercato e comunque al proponente di trovare la destinazione migliore
per quell’edificio.
Presidente
Grazie. Se non ci sono altri interventi, poniamo in votazione
l’osservazione n. 379. La proposta è per l’accoglimento parziale. Chiuse
le votazioni. Favorevoli 10, contrari 3. Contrari Borghi, Ciocca, Merisi.
N. 381, prego Architetto.
Architetto Morabito
Osservazione n. 381 presentata ancora dalla Libera Associazione degli
Architetti Trevigliesi, suggeriscono di modificare l’articolo 46 sul
recupero dei sottotetti con questo testo “Il recupero ai fini abitativi dei
sottotetti all’interno del nucleo di antica formazione e nell’ambito urbano
centrale è consentito con il mantenimento delle quote esistenti di
gronda e del colmo del tetto”. La proposta è di accoglierla integralmente
così come proposta dalla LAAT.
Presidente
Grazie, Architetto. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Architetto Morabito, una cortesia, mi fa un esempio
pratico, numerico di che cosa succede con l’approvazione di questa
norma?
60

Quindi io ho un sottotetto non praticabile che è alto 1,90, cosa ci posso
fare?
Architetto Morabito
Allora, no, non è così, all’interno del nucleo storico non è possibile
modificare le altezze di colmo e di gronda del tetto, quindi se si ha il
sottotetto che già presenta le altezze abitabili previste per i sottotetti
della Legge n. 12 è possibile recuperarlo, non è possibile alzare le
quote di colmo e di gronda.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione l’osservazione
n. 381. La proposta è per l’accoglimento. Sono chiuse le votazioni.
Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 383, prego.
Architetto Morabito
Allora, l’osservazione è sempre presentata dalla Libera Associazione
Architetti Trevigliesi, sono due punti: chiede di chiarire esattamente
cosa s’intende per sviluppo di un edificio in modo da non lasciare
interpretazioni alla sua esatta definizione e com’è possibile mitigare
l’impatto odorigeno senza intervenire sulla fonte dell’odore molesto.
Allora, è accoglibile parzialmente, il primo punto è da accogliere e
quindi da inserire nelle disposizioni di cui all’articolo 25 una
precisazione circa il fatto che lo sviluppo dell’edificio vada inteso come
sviluppo del fronte; mentre la seconda non è accoglibile perché bisogna
intervenire alla fonte e gli interventi in oggetto se ne dovranno fare
carico.
Presidente
Grazie, Architetto. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi, quindi...
(Intervento fuori microfono)
Sì. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Posso avere il testo integrale? Grazie.
Presidente
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Posso metterla lo stesso in votazione?
(Intervento fuori microfono)
Va bene. Pongo in votazione, se non ci sono altri interventi,
l’osservazione n. 383. La proposta è l’accoglimento parziale. Favorevoli
12, contrari 1. Contrario il Consigliere Merisi.
N. 386, prego Architetto.
(Intervento fuori microfono)
L’osservazione n. 386, sempre della LAAT.
Architetto Morabito
Sì, sempre della Libera Associazione Architetti Trevigliesi. Allora, si
propone di prevedere incentivi volumetrici ai proprietari degli immobili
che vogliono intervenire sugli stessi con azioni volte alla riqualificazione
energetica. La proposta è di non accoglimento perché la materia viene
disciplinata dall’apposito regolamento da allegare al regolamento
edilizio. Tuttavia non si capisce quale nesso possa intercorrere tra
l’adozione di principi di risparmio energetico, già premianti in sé, e
maggior volumetria possibile, si ritiene adeguato uno sgravio
contributivo.
Presidente
Grazie, Architetto. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Architetto Morabito, mi scusi, la seconda parte, da
quando dice “non si capisce, non si vede... però si potrebbe fare lo
sgravio contributivo”, è la spiegazione che va nel testo
dell’accoglimento o del non accoglimento? O viene tradotto
automaticamente in una norma? Grazie.
Presidente
Prego.
Architetto Morabito
Il Consiglio Comunale l’ultima volta che ha adeguato gli oneri di
urbanizzazione ha previsto uno sgravio fiscale in funzione del risparmio
energetico rispetto alle tabelle regionali che può arrivare fino a un
massimo del 30% degli oneri.
(Intervento fuori microfono)
Sì.
62

Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi, per cui poniamo in votazione. La
proposta è per il non accoglimento, con la specificazione testé
presentata. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, contrari 13.
Osservazione n. 388, prego, Architetto.
Architetto Morabito
Si richiede di chiarire bene cosa s’intende per unità urbanistica
inserendo la possibilità di riperimetrare tale unità fino a farla coincidere
con la particella catastale. La proposta è di accoglimento parziale. È
accoglibile inserire una definizione di unità urbanistica, già fatto con
altre osservazioni presentate; non è accoglibile la richiesta di far
coincidere questa con la proprietà catastale in quanto questa risponde
ad altre ragioni.
Presidente
Grazie, Architetto. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Poniamo
in votazione l’osservazione n. 388. La proposta è per l’accoglimento
parziale. Sono chiuse le votazioni. Favorevoli 11, presenti 11.
(Intervento fuori microfono)
Abbiamo votato la n. 388 adesso.
(Intervento fuori microfono)
Accolta parzialmente, sì, come da proposta.
Osservazione n. 392, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
N. 392, sempre Libera Associazione Architetti Trevigliesi.
L’osservazione: al fine di garantire una maggiore libertà progettuale,
nell’ottica di favorire il risparmio energetico attraverso accorgimenti
architettonici, si richiede di eliminare l’articolo 2.5 delle disposizioni
comuni. Accolta per i motivi addotti eliminare le limitazioni percentuali
all’esclusione delle sup. delle superfici indicate, logge, balconi, porticati
eccetera.
Presidente
63

Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi, poniamo in
votazione, la proposta è per l’accoglimento. Sono chiuse le votazioni.
Favorevoli 12, presenti 12.
N. 395, prego Assessore.
Assessore Nisoli
Libera Associazione Architetti Trevigliesi. Si sottolinea un refuso da
correggere nel testo dell’articolo 8 del Piano delle Regole. Accolta,
dev’essere corretto in sette.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Pongo in votazione
l’osservazione n. 395. La proposta è per l’accoglimento. Chiuse le
votazioni. 11 presenti, 11 favorevoli.
N. 397, prego Assessore.
Assessore Nisoli
Sempre Libera Associazione Architetti Trevigliesi. Si osserva come la
somma degli indici RC più RP 65% più 40% all’interno dell’articolo 4
comma 2, sia superiore al 100%. Accolta per i motivi addotti, vedi anche
altre osservazioni, correggere la coppia di parametri come
precedentemente indicato, per cui si porta a 60% e 30%.
Presidente
Grazie.
(Intervento fuori microfono)
60 e 30 sì. È aperto il dibattito.
Assessore Nisoli
Non deve fare 100. Non può far 100.
Presidente
Non ci sono interventi. Poniamo in votazione la n. 397. La proposta è
per l’accoglimento. Sono chiuse le votazioni. Favorevoli 13, presenti 13.
N. 399, sempre la LAAT, grazie.
64

Assessore Nisoli
Si osserva sull’opportunità di modificare l’articolo 44 del Piano delle
Regole, introducendo la facoltà di sostituire all’interno dei giardini di
pregio essenze arboree non autoctone e non appartenenti al tessuto
agronomico locale. Accoglibile per i motivi addotti, inserire nel disposto
una deroga che consente l’eliminazione di specie arboree non pertinenti
con la tradizione locale.
Presidente
Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Scusi, Assessore, perché deroga? Tecnicamente
sarebbe una riformulazione del dettato.
Assessore Nisoli
Perché l’articolo 44 dice: “È prescritto il mantenimento dell’apparato
arboreo presente alla data di adozione delle presenti norme”. Invece noi
diciamo che si possono togliere solo le piante non autoctone.
(Intervento fuori microfono)
Sì, una modifica dell’articolo.
Presidente
Quindi?
Assessore Nisoli
Per cui non scriviamo una deroga, ma una modifica dell’articolo che
consente...
Presidente
Grazie.
(Intervento fuori microfono)
Una resede. Grazie. Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione la
n. 399 con la modifica proposta dal Consigliere Merisi. La proposta è
per l’accoglimento. Chiuse le votazioni. Favorevoli 13, presenti 13.
Sempre la magica LAAT, l’osservazione n. 402.
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Assessore Nisoli
È divisa in due punti. Punto n. 1, si richiede la modifica dell’articolo 2.7
delle disposizioni comuni al fine della modifica del criterio di calcolo
delle altezze degli edifici. Punto n. 2, si suggerisce una maggiore
chiarezza nell’espressione dell’altezza massima in alcuni articoli
dell’NTA. Accolta per i motivi addotti, correggere la modalità di
misurazione dell’altezza massima riferendole al punto d’imposta della
copertura, come abbiamo già modificato l’articolo.
Presidente
Grazie. Non ci sono interventi. Poniamo in votazione la n. 402. La
proposta è per l’accoglimento. Favorevoli 13.
N. 405, non vi dico di chi è.
Assessore Nisoli
LAAT, si richiede di specificare nell’articolo 37 del Piano delle Regole la
destinazione prevista per gli edifici esistenti e dismessi alla data di
adozione del P.G.T. Accolta parzialmente, il paragrafo 3 dell’articolo in
oggetto viene modificato per effetto di altre osservazioni accolte, al fine
di consentire altre destinazioni. Dunque verrà superata la questione
circa l’accertamento della destinazione in essere.
Presidente
Grazie, Assessore. Parola alla Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Viene modificato per effetto di altri... Allora, vengono modificati questi
parametri? Rapporto di copertura e altezza?
(Intervento fuori microfono)
E il comma, sì. E che zona è? Questi sono tessuto produttivo isolato.
Presidente
Ha finito, Consigliere Borghi?
Consigliera Borghi
Sì, Grazie.
66

Presidente
Grazie a Lei. Non ci sono altri interventi, poniamo in votazione
l’osservazione n. 405. La proposta è per l’approvazione parziale. Sono
chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
N. 407, prego.
Assessore Nisoli
LAAT. Si richiede la modifica del comma 2.5 dell’articolo 2 delle
disposizioni comuni, al fine di specificare meglio la percentuale di locali
accessori da escludere dal calcolo della sup., in particolare viene
richiesto di escludere sempre la prima quota di tali superfici dal calcolo.
Non accoglibile perché è in contrasto con la precedente n. 392 che
abbiamo accolto e la precedente osservazione chiedeva di eliminare il
limite del 20%, per cui avendo tolto il limite non c’è più bisogno di
accogliere questa.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi, per cui poniamo in
votazione la n. 407. La proposta è per non accoglierla. Chiuse le
votazioni. 13 presenti, 13 contrari.
N. 409.
Assessore Nisoli
LAAT. Si chiedono di chiarimenti sui termini “sostituzione edilizia” e
“ampliamento”. Accolta, inserire la nuova costruzione tra gli interventi
ammessi negli ambiti urbani consolidati e laddove possibile la
sostituzione edilizia e richiamare tali nozioni nelle disposizioni comuni,
vedi anche altre osservazioni accolte sull’argomento. Era quella di
Architetto Rozzoni Nicoletta, adesso non mi ricordo il numero, ma
l’abbiamo fatta un’ora fa.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Pongo in
votazione. La proposta è l’accoglimento. Chiuse le votazioni. 12
favorevoli, un astenuto. Astenuta la Consigliera Borghi.
N. 411, prego.
67

Assessore Nisoli
LAAT. Si richiede la modifica dell’articolo 4 del Piano delle Regole al
fine di consentire a tutti i cittadini interessati di poter recuperare il
patrimonio edilizio di tipo rurale nel territorio trevigliese. Accolta,
accoglibile, inserire una norma che consente il recupero degli
allevamenti intesivi AL e anche degli edifici produttivi P.I. in territorio
agricolo una volta dismessi, vedi anche altre osservazioni accolte.
Presidente
Grazie.
Assessore Nisoli
Era la n. 118.
Presidente
È aperto il dibattito. Si prenoti, Consigliere, se vuole intervenire. Non si
prenota. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Qui c’è il combinato disposto dei 200 metri di ieri.
(Intervento fuori microfono)
Come no? Uno dice di no e l’altro dice di sì?
(Intervento fuori microfono)
I 200 metri valevano dappertutto.
(Intervento fuori microfono)
Come no? Ieri sera avete detto...
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Ho davanti l’articolo 4, chiedo quali di questi indici cambiano.
(Intervento fuori microfono)
Ma io ho avuto dei problemi a votare la n. 118, questa cosa continua a
ricomparire, se avessi una norma dell’articolo 4 riscritta chiaramente,
non romperei l’anima a nessuno. Ma siccome non ho questa norma.
Prima mi sono astenuta perché non ho capito, però qui mi sembra
assurdo astenermi.
68

Presidente
Ha finito, Consigliere Borghi?
Consigliera Borghi
Sì, sì, ho finito, però non...
Presidente
No, ho visto che era acceso il microfono, pensavo...
(Intervento fuori microfono)
Ah! Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
La norma dei 200 metri era la limitazione che veniva messa per le zone
agricole, quelle ex parco di cintura, avendo eliminato il parco di cintura,
che era quello che generava un volume da utilizzare negli ambiti della
Mezzaluna, non ci sono più gli ambiti della Mezzaluna, non ha più
necessità di esistere questo parco di cintura, allora mettiamo in quelle
zone la limitazione che si può costruire soltanto nel raggio di 200 metri,
mentre nelle altre zone agricole vale la normativa previgente.
Presidente
Grazie. Aspettiamo un attimino le fotocopie. Posso proseguire,
Consigliere Borghi? Grazie.
Non ci sono altri interventi, per cui pongo in votazione l’osservazione n.
411. La proposta è per l’accoglimento. Sono chiuse le votazioni. 12
favorevoli, 12 presenti.
N. 415.
Assessore Nisoli
LAAT. Punto 1, si osserva come non sia mai stata presa in
considerazione l’ipotesi di un intervento su un lotto libero, non
prevedendo di conseguenza una tipologia definita d’intervento.
Domandando di riconsiderare quest’aspetto si chiede inoltre, comma 2,
di fornire una definizione inequivocabile di lotto libero. Accolta,
aggiungere il caso della nuova edificazione tra le modalità di intervento
ammesse negli ambiti urbani consolidati, chiarendo ulteriormente che
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trattasi di lotto libero quell’appezzamento di terreno mai utilizzato ai fini
edificatori e disponibile al momento dell’adozione del P.G.T.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Poniamo
in votazione l’osservazione n. 415. La proposta è per l’accoglimento.
Aspettiamo Ferri. Prego, Consigliere Borghi.
(Intervento fuori microfono)
Non c’è problema. Facciamo dopo?
(Intervento fuori microfono)
Prego, abbiamo sospeso. Prego, intervenga pure.
Consigliera Borghi
No, non c’era problema.
Presidente
Sì, sì. No, va benissimo.
Consigliera Borghi
Siccome avevo sentito che si era in attesa. Volevo chiedere se è
possibile avere copia di tutte le norme, così come sono state modificate,
in modo tale che possiamo, prima di venire in Consiglio, conoscerle
adeguatamente e comportarci di conseguenza, visto che questa
dell’articolo 4 era pronta, se le altre sono pronte credo che non costi
nulla fare delle fotocopie e darcele. Grazie.
Presidente
Prego, Architetto.
Architetto Morabito
Le norme che sono state modificate in sede di controdeduzione tecnica
sono disponibili sul Dvd che avete avuto, insieme alla convocazione c’è
una cartella con su scritto “allegati e osservazioni 6, 51”, eccetera.
Mentre per quelle che sono state modificate durante il corso della
discussione con la Seconda Commissione consiliare non sono state
aggiornate, le stiamo aggiornando man mano, ma preferiremmo avere
prima l’approvazione del Consiglio Comunale prima di fare il lavoro due
volte.
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Presidente
Prego, Consigliere.
Consigliera Borghi
È un serpente che si morde la coda, perché il Consiglio Comunale per
decidere ha bisogno di capire qual è la modificazione della norma.
Credo che il Consiglio Comunale sia in grado di comprendere che la
proposta della Giunta è una proposta e che diventa operativa solo dopo
che il Consiglio l’ha deliberata, ma non conoscerla ci mette in condizioni
di non votare consapevolmente.
Presidente
Grazie. Proseguiamo con la votazione. Mancano quattro voti. No, la
Consigliera Ciocca non ha votato.
(Intervento fuori microfono)
No, Ferri Giulio nemmeno, lo Sghirlanzoni. Prego, Sghirlanzoni. Grazie.
Ferri non vota in questo giro? Ha tolto, okay!
(Intervento fuori microfono)
No, no, lasci stare. Sono chiuse le votazioni. 11 favorevoli.
N. 426. Ferri è attivo. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
N. 426, osservante Casa Amica. Si richiede:
1) modificare la dicitura da residenza per l’affitto a residenza
sociale;
2) inserire nelle norme tecniche del Piano dei Servizi la definizione
di residenza sociale dettagliata come espresso nell’osservazione;
3) inserire in tutti gli ambiti del Piano dei Servizi una quota
consistente di residenza sociale;
4) inserire l’obbligo della residenza sociale negli ambiti di
trasformazione e non come facoltà.
La Commissione propone l’accoglimento parziale dei punti n. 1, n. 2 e
n. 3. Allora, il punto n. 1 non accoglibile, le previsioni residenziali
individuate dal Piano dei Servizi comprendono soluzioni abitative per
l’affitto a canone sociale, fino a soluzioni a canone a valori quasi di
mercato; di conseguenza si ritiene più appropriata la definizione
adottata. Il punto n. 2, accoglibile per i motivi addotti, per cui di inserire
la definizione di residenza sociale dettagliata come l’hanno specificata
loro. Il punto n. 3, non accoglibile, tali aree sono subordinate alla
formazione in uno specifico accordo convenzionale con
71

l’Amministrazione Comunale entro il quale verrà stabilito l’assortimento
dei canoni rispettando le dotazioni minime definite per legge. Il punto n.
4, la proposta della Maggioranza è di non accoglierlo e di lasciare la
residenza sociale come facoltativa e non obbligatoria. N. 4, no.
Presidente
Grazie, Assessore. N. 4 non accolto, sì. È aperto il dibattito.
Assessore Nisoli
Sono n. 1, n. 2 e n. 3 come Benevolo e n. 4 è no.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Sì, sì, le votiamo una per una. Non ci sono prenotazioni, per cui
poniamo in votazione il primo punto dell’osservazione n. 426. La
proposta della Giunta è di non accogliere. 12 contrari.
Punto n. 2. La proposta è per l’accoglimento. Chiuse le votazioni. 11
favorevoli, 1 contrario. Contrario Oreste Risi.
(Intervento fuori microfono)
Vuole cambiare la sua votazione, verbalmente?
Punto n. 3. La proposta è per non accogliere. Chiuse le votazioni.
Presenti 12, contrari 12.
Punto n. 4. La proposta della Giunta è per l’accoglimento.
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, ho sbagliato. Sì, sì, non accoglimento la proposta della
Giunta. Chiuse le votazioni. 10 contrari, 2 favorevoli. Favorevoli Borghi,
Ciocca.
N. 443.
Assessore Nisoli
N. 443, osservante Bottinelli Enzo. Si osserva sulla difficoltà di
applicare la norma del Piano delle Regole che prevede un certo
rapporto di destinazione d’uso all’interno degli edifici del nucleo antico
dell’ambito centrale e della corona periferica. Si propone di elencare
all’interno delle norme solo le destinazioni non ammesse in quanto non
compatibili con la residenza. Si propone inoltre di emendare le
percentuali relative alle destinazioni ammesse. La proposta è di
72

accoglierla parzialmente, nelle disposizioni comuni non è possibile
inserire una gamma di destinazioni compatibili, in quanto lo scopo è
quello di definire le destinazioni. Per effetto di altre osservazioni accolte
è stata ampliata la gamma delle utilizzazioni ammesse nelle singole
zone, ambiti centrali, Zona P4, Zone PT4, Zone P.I., AL, eccetera. Qui a
seguito di altre osservazioni abbiamo tolto le percentuali, per cui non ha
più senso questa... Sì, viene integrata con questa.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono iscritti a parlare.
Poniamo in votazione l’osservazione n. 443. La proposta è per
l’accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. 10 favorevoli, 2 contrari.
Contrari Borghi, Ciocca.
A questo punto, come d’accordo, sospendiamo i lavori per un quarto
d’ora, venti minuti. Alle sei e dieci ricominciamo. Grazie.
Il Presidente sospende la seduta.
Il Presidente riprende la seduta.
Presidente
Riprendiamo i lavori. Invito i Consiglieri a prendere posto, grazie.
Osservazione n. 445, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 445, presentata dal signor Giussani Francesco. Punto
n. 1, eliminare la destinazione residenziale nell’area della Mezzaluna,
favorendo le attività artigianali, il terziario e il commercio. La vocazione
della zona a sud di Treviglio è prevalentemente produttiva. La presenza
di numerose attività produttive esistenti e in fase di espansione e di
nuova realizzazione provocherebbe una difficile convivenza con la
residenza. Le aree residenziali esistenti e in fase di attuazione
soddisfano abbondantemente le richieste per i prossimi anni. Si chiede
di consentire la realizzazione della residenza del titolare dell’azienda e
del custode. La controdeduzione per quanto riguarda il punto n. 1.
Punto n. 1 non accoglibile in quanto l’accoglimento della prescrizione
della Provincia elimina totalmente gli ambiti della Mezzaluna con
qualsiasi destinazione.
Punto n. 2, eliminare l’area per spettacoli viaggianti, ambulanti, posta a
sud ovest, in quanto tale area è dislocata troppo lontano dal centro
cittadino, con conseguenti difficoltà di raggiungimento da parte dei
73

fruitori, se non esclusivamente con autoveicoli. La posizione così
periferica di tale area, utilizzata solo per pochi giorni l’anno, andrebbe a
creare un luogo vuoto di difficile controllo anche ai fini della sicurezza.
(Intervento fuori microfono)
È in fondo al P.I.P.-1 dove c’è l’Eurogravure.
Anche per questo punto non accoglibile perché la posizione dell’area
per spettacoli viaggianti è già stata stralciata dall’accoglimento di
un’osservazione di quelle della Provincia in quanto in contrasto con
l’articolo 66 del P.T.C.P.
Punto n. 3, eliminare la possibilità di realizzare nuove aree per
l’esercizio di culto, questo in funzione della richiesta al numero 1 di
eliminare le aree residenziali nella Mezzaluna, i luoghi di culto già
esistenti nella Città consolidata soddisfano appieno queste esigenze. La
proposta è di accogliere il punto n. 3 eliminando i luoghi di culto.
Punto n. 4, riduzione al 10% dell’edilizia residenziale pubblica di tipo
convenzionato e/o agevolato dall’articolo 24 del Piano delle Regole, in
quanto attualmente sul territorio comunale è in corso la realizzazione e
la previsione di diversi Piani Attuativi e inoltre esistono già oltre 400
appartamenti di edilizia convenzionata che si aggiungono agli esistenti.
Questa è la n. 4, la proposta è di accoglimento.
N. 5, spostare lo stadio dall’AT1 e inserire il proseguimento della
bretella di collegamento via Verrazzano-Bollone, con l’attuazione del
Bollone saranno realizzate strade e rotonde di svincolo con la via
Brignano, al fine di alleggerire il traffico in transito tra la ex Strada
Statale 42 e la Strada Provinciale 128, si propone il proseguimento
della dorsale del Bollone in corso di realizzazione, fino all’innesto della
via Da Verrazzano, incrociando via Bergamo sulla rotonda prevista dal
P.G.T. Tale viabilità viene in soccorso del congestionato incrocio di
Largo Dante Alighieri. Anche per questa si propone l’accoglimento e
questa era già stata fatta anche dall’osservazione Nuova Italia.
N. 6, eliminare la previsione del parco di cintura meridionale, normato
dal Documento di Piano e dal Piano dei Servizi, e inserire le aree come
agricole AGR-1, con la limitazione che le nuove edificazioni solo di tipo
rurale dovranno essere realizzate esclusivamente nel raggio di 200
metri dagli edifici agricoli esistenti dell’azienda agricola stessa. Anche
per questa si propone l’accoglimento in quanto già state accolte altre
osservazioni di questo tipo.
E poi il punto n. 7 fa presente che sono stati trovati degli errori formali
negli elaborati del P.G.T., che vengono tutti elencati nelle pagine a
seguire dell’osservazione. E anche per queste si propone
l’accoglimento in quanto errori di cartografia e di copia-incolla.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Borghi.
74

Consigliera Borghi
Allora, punto n. 2, eliminare area per spettacoli viaggianti e ambulanti,
questa volta manca campo nomadi. È un’omissione casuale o è proprio
omessa per zona sud ovest?
(Intervento fuori microfono)
Chiedo, non lo so. Mi basta che diciate sì, non c’è... Poi, per quanto
riguarda, ovviamente, eliminare la possibilità di realizzare nuove aree
per l’esercizio del culto, noi non siamo assolutamente d’accordo,
un’area, uno spazio di culto c’è già, voluto dalla precedente
Amministrazione di Centrodestra, anche se molto ambiguamente celato
da quest’Amministrazione sotto il nome di Centro Culturale Islamico. È
un problema che la Città ha, che il Comitato di via Vittorio Veneto pone
con molta forza, che abbiamo in modo equilibrato gestito e siamo
arrivati oggi a tre turni di preghiera con la Polizia locale che controlla e
noi abbiamo sempre dato conto al Comitato di via Vittorio Veneto della
situazione sull’ordine pubblico. Devo dire che non ci sono mai state
situazioni di ordine pubblico particolarmente evidenti. Con il Comitato di
via Vittorio Veneto c’è stato un accordo di programma che vi prego di
considerare, che ha portato a togliere ai cittadini di via Vittorio Veneto
la scuola di lingua araba la domenica mattina come sollievo ed è stata
portata alla Tommaso Grossi, che ha portato appunto ad una preghiera
cadenzata, perché lo spazio non consentiva e c’era un assembramento
particolare di persone; che ha portato all’uso di un mediatore culturale
per tutti i rapporti tra il Comitato di via Vittorio Veneto e
l’Amministrazione anche El Badere, cioè l’associazione che gestisce il
Centro Culturale Islamico e in questo protocollo d’intesa c’è anche la
promessa o la dichiarazione di disponibilità da parte
dell’Amministrazione Comunale di favorire la dislocazione, quindi di
trovare una nuova localizzazione al centro per la preghiera.
Quindi la questione è delicata, il garantire, in una nuova pianificazione,
delle aree di culto anche per la religione cristiana, anche per la nostra
religione, a noi pare corretto il diritto di esercitare liberamente il culto
garantito dalla Costituzione. Ci troviamo una Sala del Regno piantata in
mezzo ad un parcheggio dietro i palazzi Turro, anche questa situazione
andrà affrontata, noi abbiamo concesso di stare lì fino alla scadenza del
nostro mandato, se fossimo stati eletti, ovviamente, l’avremmo
affrontato questo problema. Quindi la questione per noi non è
ideologica, è una questione di rapporti con fasce importanti di vecchi e
nuovi cittadini.
Per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica l’abbiamo già detto.
Invece ci tenevo a sottolineare al punto n. 5 il nostro disaccordo perché,
come dice la controdeduzione tecnica, questa bretella porta a quello
sviluppo della Città che proprio noi non auspichiamo perché lo porta ad
75

essere concentrico, richiederebbe lo spostamento dei campi sportivi in
un’altra area, in quella a sud in questo momento è stata stralciata l’area
sud e la prosecuzione a nord della strada di gronda del Bollone
comporta una compromissione delle aree agricole in adiacenza all’AT1
che è proprio il polo sportivo. Come sapete, credo, accanto all’AT1 c’è
proprio un parco pubblico, che resterà agricolo, quindi che resterà in
mano agli agricoltori, cui noi teniamo particolarmente, come cuscinetto
proprio tra i campi e il resto degli ambiti urbani. Credo di aver detto
tutto. Chiedo di votare quest’osservazione spacchettandola. Grazie.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Praticamente ha detto tutto la mia collega. Io volevo sottolineare due
cose, primo che quest’osservazione generale è tardiva, ci riporta alla
riflessione sul parere della Provincia, cioè è in perfetta linea con le
indicazioni della Provincia, per cui vale quello che abbiamo detto. La
seconda cosa è una raccomandazione, la questione del Centro
Culturale El Badere è un problema amministrativo, da risolvere. Noi ci
siamo tenuti, diciamo, il decorso di una malattia, cioè un inserimento
sbagliato nel posto sbagliato di una struttura che lì non ci poteva stare
con quelle funzioni, malattia innestata non da noi, di cui ci siamo
beccati i problemi. Il fatto che come tanti altri problemi piccoli, anche
molto piccoli della Città, non salga alle cronache, perché
improvvisamente quelli che avevano da ridire sull’Amministrazione
Borghi ad ogni scritta sui muri, in particolare a quelli che fronteggiano il
piazzale del Santuario, o ad ogni persona che inciampava in un
marciapiede o ad ogni problema di affollamento di gente in via Vittorio
Veneto improvvisamente... si vede che con l’estate si è evaporato
l’inchiostro perché non ne abbiamo più visti.
Va beh, comunque, battute a parte, il discorso è che lì c’è un problema
grosso, c’è un Comitato che presumo continui a sussistere, che chiede
da tempo di risolvere radicalmente il problema. La soluzione radicale
non è chiudere cementificando la porta d’ingresso di una sala in cui la
gente, in parte cittadini anche italiani, svolgono un diritto sancito dalla
Costituzione.
Allora, senza fare tanti discorsi di principio, prevedere l’eliminazione di
un’area destinata al culto, primo, non risolve il problema
dell’impossibilità di avere un centro islamico con uso sala di preghiera,
perché è oggettivamente... la famosa moschea che tutti dicono “Non
vogliamo che la Giunta Borghi la porti”, la ghera (...), semmai si
chiamava in un altro nome, come dire Giuseppe e Peppino, ma sempre
76

lui era. Secondo, c’è il problema, come ricordato, della Sala del Regno.
Terzo, a noi, non so se verranno anche da voi, si erano presentati, non
mi ricordo più di che nazionalità, di religione ortodossa, che chiedevano
anche loro un luogo di culto. Quindi c’è un problema. Non va bene
quest’area? Individuatene un’altra, ma comunque non possiamo stare a
fare i giochini, perché tutte le volte cosa succede? Che gente che cerca
un posto adeguato per queste funzioni, riconosciute alla persona, poi
incappa in una serie di disavventure, mettono, prendono in
considerazione un capannone, tre giorni prima viene venduto ad un
altro. È considerato un problema, sarà anche un problema, però non
possiamo far finta che oggi noi non ne abbiamo uno peggiore.
Allora, perché questa scelta doverosa di riservare un’area in cui
possano svolgere il loro diritto alla religione più religioni, non
necessariamente una? L’area non è mica piccolina. Non va bene
questa? Se ne sceglie un’altra, ma non è pensabile che questo
problema ci scoppi in mano. E siccome la soluzione non è eliminarla,
quella che c’è, a qualche soluzione dovrete pensare.
Ecco, vi invito in questo contesto a mantenere, sempre se la Scuola
media Grossi è d’accordo come sempre è stata d’accordo, la possibilità
comunque di alleggerire l’attività che svolgeva sempre lì in Vittorio
Vento al Centro El Badere della scuola di lingua araba per i bambini
arabi o comunque maghrebini, perché non diventassero tagliati fuori
dalla comunità due volte, qui perché sono marocchini o egiziani o
tunisini e tornati nei rispettivi paesi d’origine non avere la possibilità
della lingua di tutti gli altri che sono lì. Fra l’altro il progetto è inserito in
un progetto più ampio, multiculturale, che è gestito da un gruppo, da un
team che vede la presenza di assistenti sociali, della Diocesi di
Bergamo, dell’Università e di altri formatori, quindi non è una cosa
banale, vale la pena di continuarlo.
Ultima cosa, questa è una mia curiosità, è cominciato il Ramadan, dove
si svolge attualmente la preghiera? Noi, visto che il Ramadan per
fortuna capitava in estate, nelle palestre, per quel periodo lì, adesso è
la stessa cosa?
(Intervento fuori microfono)
Alla Vespucci. Va bene. Controllerò se anche a voi arrivano le lettere.
(Intervento fuori microfono)
Sì, va beh, ma arriverà un altro Ramadan, non è che... Sì, quindi.
(Interventi fuori microfono)
Sì, lo so, però per adesso è lì, che sta tra luglio e agosto, però credo
che nel corso degli anni si possa spostare e diventa un problema.
Ecco, quindi ribadisco la sua richiesta, però siamo in due, se qualcuno
ci fa il terzo, di spacchettare.
Presidente
77

No, non c’è bisogno, va bene comunque.
(Intervento fuori microfono)
Prego.
Consigliera Borghi
Per aggiungere, a titolo informativo, primo che in via Vittorio Veneto c’è
un’insofferenza per tanti motivi, anche perché c’è lo Station, anche se
adesso sembra che gli accordi presi con il dottor Nocera abbiano un po’
attenuato questo problema, c’è il fatto che è una strada chiusa, c’è il
fatto che di giorno ci sono i pendolari, quindi attenzione perché è una
situazione delicata.
Volevo dire che è un’area non stralciata dalla Provincia per la possibilità
di spazi di culto, credo ci sia – però Mario mi può correggere – perché il
P.R.G. prevede quell’area nella zona oltre il P.I.P., verso l’Eurogravure,
che era già prevista dal P.R.G. e quindi lì potrebbe essere mantenuto.
Terzo, ci sono anche dei gruppi di religioni più di nicchia che esercitano
o praticano i loro riti presso la sede di Diversamente e Lega Ambiente di
solito la domenica o mattino o pomeriggio. Ecco, per darvi il panorama
completo. Grazie.
Presidente
Grazie. La parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Solo per un fatto tecnico, chiedo gentilmente
all’Assessore o al Presidente del Consiglio, nel momento in cui mette in
voto le proposte spacchettate, di richiamarci almeno il titolo del punto,
perché sono dieci, mi pare.
Presidente
Sette.
Consigliere Merisi
Per cui non vorrei confondermi o quant’altro. Grazie.
Presidente
Non ci sono altri interventi, per cui mettiamo in votazione punto per
punto l’osservazione n. 445. Primo punto, che è quello che riguarda
eliminazione della destinazione residenziale della Mezzaluna. La
78

proposta della Giunta è di non accogliere. Chiuse le votazioni. 9
contrari, 3 astenuti. Astenuti Borghi, Ciocca, Merisi.
Mettiamo in votazione il punto n. 2 dell’osservazione, che è
l’eliminazione dell’area per spettacoli viaggianti, ambulanti, eccetera, la
proposta della Giunta è di non accogliere.
(Intervento fuori microfono)
N. 445 punto n. 2.
(Intervento fuori microfono)
Prego, prego.
Consigliera Borghi
Posso chiedere? No, proprio non ricordo in questo momento un voto.
Qual era la prescrizione della Provincia che diceva che su tutta l’area a
sud non ci potevano essere spettacoli viaggianti?
(Intervento fuori microfono)
E allora ci dobbiamo astenere. Non mi ricordo, proprio ho un vuoto.
Presidente
Mettiamo in votazione il punto n. 2. Chiuse le votazioni. 10 contrari, 2
astenuti. Astenuti Borghi, Ciocca.
Punto n. 3, l’eliminazione della possibilità di realizzazione nuove aree
per il culto. La proposta della Giunta è di accogliere l’osservazione.
Chiuse le votazioni. 10 favorevoli, 2 contrari. Contrari Borghi, Ciocca.
Punto n. 4, riduzione al 10% dell’edilizia residenziale pubblica di tipo
convenzionale e/o agevolata. La proposta della Giunta è di accogliere
l’osservazione. Chiuse le votazioni. Favorevoli 9, contrari 2. Contrari
Borghi, Ciocca. C’è anche un astenuto. Astenuto Merisi.
Punto n. 5, spostamento dello stadio. La proposta della Giunta è di
accogliere l’osservazione.
(Intervento fuori microfono)
No.
(Intervento fuori microfono)
Non è il vecchio stadio.
(Intervento fuori microfono)
Infatti.
(Intervento fuori microfono)
Questa è la n. 5, sì. 10 favorevoli, 2 contrari. Contrari Borghi, Ciocca.
Punto n. 6. La proposta sul punto n. 6 della Giunta è di accogliere.
79

(Intervento fuori microfono)
Il titolo non l’ho trovato.
(Interventi fuori microfono)
Siamo in votazione, chiedo scusa. Sono chiuse le votazioni. 10
favorevoli, 2 astenuti. Astenuti Borghi, Ciocca.
L’ultimo punto n. 7 parla della correzione di errori formali dagli elaborati,
quindi la proposta è di accogliere. 12 favorevoli.
Abbiamo finito l’osservazione n. 445. Partiamo adesso dalle
osservazioni singole, quindi dalla n. 1. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 1, osservanti Tanzi Leonildo, Nembri Emilia. Chiedono
la modifica della destinazione...
(Intervento fuori microfono)
No, basta, adesso si parte dalla n. 1, si va in ordine.
(Intervento fuori microfono)
Esatto.
(Intervento fuori microfono)
È il paccone.
(Intervento fuori microfono)
Ne mancano 350.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Chiedono la modifica della destinazione urbanistica del terreno recintato
a nord dell’area Same da agricola 2 area di prossimità urbana a NR3
tessuto non residenziale articolo 36.
La controdeduzione tecnica è: l’osservazione può essere accolta
riclassificando l’area con la medesima destinazione d’uso della Same,
per la presenza in tale ambito e negli altri di cui al capo V dell’NTA del
Piano delle Regole, negli articoli 25 e 41 inserire tra gli interventi
ammessi quello di nuova costruzione e sostituzione edilizia, integrare
l’articolo 3 delle disposizioni comuni introducendo la seguente
definizione di sostituzione edilizia. I Piani Attuativi e gli atti di
programmazio... Allora, integrare l’articolo 3 mettendo questa dicitura
“nonché di sostituzione edilizia (l’intervento consiste nella
demolizione/ricostruzione di manufatto avente impronta e sagoma
80

diversi da quelli preesistenti da ricondurre alla nuova edificazione)”. La
proposta è di accogliere.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. La parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Una specifica tecnica di confini tra
quest’appezzamento, questo lotto con quello della Same, perché mi
sembra che ci fosse qualcosa di mezzo, non sono continui, non sono
attaccati.
(Intervento fuori microfono)
Sono attaccati?
(Intervento fuori microfono)
Quindi vuol dire che il pezzo della Same...
(Intervento fuori microfono)
No, il pezzo della Same costruito non arriva fino al limite di confine
dell’inferriata di questi signori qua.
(Intervento fuori microfono)
Però non è... No, la recinzione adesso non arriva vicino... Il costruito
della Same non arriva attaccato alla recinzione.
(Intervento fuori microfono)
Appunto. Allora, il nuovo Same arriva al confine con questo, okay,
grazie.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione. La proposta
della Giunta è di accogliere l’osservazione. Sono chiuse le votazioni.
Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 2, prego Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Consorzio Cooperative Edilizie e Cooperativa Edilizia
Glassi Arte A.r.l. in via Cassani. Richiedono di riportare il calibro
stradale della via Cassani come da convenzione di lottizzazione a 7,5
metri, la proposta è di accogliere e correggere come da intervento in
corso.
Presidente
81

Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni.
Pongo in votazione l’osservazione n. 2. La proposta della Giunta è di
accogliere. Sono chiuse le votazioni. Presenti 13, favorevoli 13.
Osservazione n. 3. Prego.
Assessore Nisoli
Osservante Colombo Rinaldo, via Trento n. 53. Chiede di ripristinare gli
indici di edificabilità del P.R.G. L’edificio era inserito in zona B-2 adesso
è inserito in IS-2 tessuto con edifici singoli su lotto normato dall’articolo
30, che ha un rapporto di 0,25 metro quadrato su metro quadrato. La
proposta è di accoglierla parzialmente rivedendo l’indice della zona IS-2
normata dall’articolo 30, avvicinandolo a quello delle altre zone vicine,
per cui portarlo da 0,25 a 0,4 metri quadrati su metro quadrato. È la
controdeduzione tecnica. Mentre il parere della Commissione a
maggioranza dice di incrementare l’indice da 0,25 a 0,50 per andare il
più possibile vicino a quello che c’era già col P.R.G. e l’altezza
massima portarla a 10 metri.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Quindi la Giunta accoglie abbondantemente la richiesta di
quest’osservante, mentre l’osservante mi pare che non dica niente, non
ho il testo con me per esteso, per l’altezza aumenta anche l’altezza,
cioè, in pratica in questi lotti si raddoppia la residenza. Allora, o
restiamo alla richiesta dell’osservante con l’indice dello 0,40, che io
sono per accogliere, perché da 0,25 a 0,40 mi sembra equilibrato, ma a
0,70 è un grandissimo aumento e vuol dire...
(Intervento fuori microfono)
Sì, scusate, ho guardato il 7, 0,50 mi pare davvero tanto.
(Intervento fuori microfono)
Non l’ha chiesta l’altezza. Per noi sarebbe accoglibile la richiesta se
non ci fosse questo 0,50 e i 10 metri di altezza. Per cui ci asterremo.
Presidente
Grazie. Prima, chiedo scusa Assessore, la parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
82

Grazie, Presidente. Solo una richiesta, Assessore, di tipo visivo. Quali
sono queste zone? Perché in questo momento mi sono perso un attimo.
(Intervento fuori microfono)
La via Trento?
(Intervento fuori microfono)
Già edificati?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Grazie. Ha concluso, Consigliere Merisi? Prego, la parola al Consigliere
Ciocca. Chiedo scusa, Assessore, poi una risposta unica. Ciocca
Alessandro.
Consigliere A. Ciocca
Due considerazioni per far capire a chi magari non è tecnico. 10 metri
sono tre piani fuori terra, lì penso che ci siano tre/quattro piani, se non
erro, in quella via lì. E altra cosa, il P.R.G. attuale cosa prevedeva lì di
altezza?
(Intervento fuori microfono)
13, quindi abbiamo diminuito. Basta.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Merisi. Niente?
(Intervento fuori microfono)
Okay! Prego, Assessore, per la risposta.
Assessore Nisoli
Sì. Allora, il P.R.G. dava 0,7 e un’altezza di 13, per cui quattro piani, lui
richiedeva di riportarlo a questo, Benevolo aveva detto che gli dava al
massimo 0,4, però non si... E noi invece abbiamo detto portiamo a 0,5,
che è comunque un po’ meno rispetto a quello che avevano e anche
l’altezza la portiamo a 10, per cui tre piani fuori terra. Per cui non è
abbondantemente, ma gli abbiamo dato comunque qualcosa meno.
Presidente
Grazie, Assessore. Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione
l’osservazione. La proposta della Giunta è dell’accoglimento parziale.
Sono chiuse le votazioni. 13 presenti, 11 favorevoli, 2 astenuti. Astenuti
Borghi, Ciocca.
83

Osservazione n. 4, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Defendini Silvio, chiede di chiarire il termine di ampliamento
in modo che comprenda l’edificazione autonoma rispetto all’edificio
preesistente. Accoglibile, vedi anche controdeduzione all’osservazione
n. 1, inserire anche l’intervento di nuova costruzione tra gli interventi
ammessi negli articoli dal 25 al 41.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Pongo in
votazione l’osservazione n. 4. La proposta è di accoglimento. Sono
chiuse le votazioni. 12 favorevoli, 1 contrario. Contrario il Consigliere
Merisi.
Osservazione n. 5, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservanti Valsecchi Piergiuseppe, Tiloni Elena, Agliardi Giovanni,
Conti Angela, Impresa Edile fratelli Brambilla, ubicazione via Bressana.
L’area di 2700 metri quadrati è un reliquato derivato dall’attuazione del
comparto di Bollone, non affittabile dal punto di vista agricolo. Si chiede
la modifica dall’articolo 3 agricolo ad articolo 4 insediamenti in ambito
agricolo. Non accoglibile in quanto la destinazione richiesta RS non può
riguardare lotti liberi da edificazione o reliquati agricoli, non accoglibile.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono richieste
d’intervento. Pongo in votazione l’osservazione n. 5. La proposta è di
non accogliere. 13 presenti, 13 contrari.
Osservazione n. 7. Prego.
Assessore Nisoli
Architetto Dario Zuccotti, Ingegner Stefano Penone, Saint Gobain Isover
Italia, Strada Provinciale n. 129. Chiedono la modifica della
destinazione urbanistica dei terreni adiacenti ad ovest dello stabilimento
della Isover, che è sul Comune di Caravaggio e Vidalengo, da agricolo
a produttivo. Non accoglibile in quanto è molto distante dall’abitato e si
propone alla società osservante che se hanno necessità di ampliamento
84

per la produzione aziendale possono effettuare una procedura di
Sportello Unico Attività Produttive.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Ma qui si configura, in parte perlomeno, quello che
non so se è già stato fatto o sarà oggetto di futuro e di prossima
discussione, per l’altro confine che abbiamo a Castel Rozzone. Quindi,
una richiesta di modifica di destinazione d’uso urbanistica sul nostro
territorio laddove, al di là della strada, è già modificato.
Io ho letto sui giornali la necessità di espansione della ditta di cui
parlavamo prima. Mi sembra comunque, a questo punto, solo un fatto
procedurale, cioè, se non ho capito male, non accogliamo la richiesta di
mutamento di destinazione d’uso urbanistico dell’area a confine, però
con il SUAP loro lo possono fare, ahimè o per fortuna questo poi
decideranno i posteri. Grazie.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione l’osservazione
n. 7. La Giunta propone di non accogliere. 13 presenti, 13 contrari.
N. 8, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Boschiroli Monica, Agrofer S.r.l., l’ubicazione è in via
Brignano n. 49 e n. 53. L’osservazione chiede di inserire parametri
specifici per i lotti liberi nell’articolo 4, insediamenti in ambito agricolo,
per quanto riguarda la lettera b) del comma 2, dando un indice di
edificabilità di un metro quadrato su un metro quadrato e destinazioni
complementari massimo un quinto della superficie complessiva. La
nostra proposta è di accoglierla parzialmente, integrando la lettera b)
del comma 2 articolo 4 con la modalità d’intervento della nuova
costruzione e aumentando il parametro del rapporto di copertura al 50%
e non al 100% come hanno chiesto loro. Grazie.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Pongo in...
(Intervento fuori microfono)
85

Prego, Consigliere.
Consigliera Borghi
Intanto vorrei sottolineare che ancora una volta, e credo che sia figlio
della stessa scelta, si parla di altezza quando il proponente non lo
chiede. Si stanno aumentando tutti gli indici, da 30 a 50 il rapporto di
copertura, l’altezza da 7 a 10 metri, di fatto si ottiene quasi una
superficie di un metro quadro su metro quadro. Ci facevano presenti le
primitive controdeduzioni tecniche che bisognerebbe garantire la
permanenza dei lotti edificati a fini non agricoli in territorio rurale, lotti
liberi, cintati e non coltivati, o utilizzati al minimo. Questi andranno
mantenuti come sono per frenare la proliferazione di stabili incoerenti
con il contesto.
Credo che queste siano osservazioni rispetto la quale una riflessione va
fatta, per noi quest’osservazione non è accoglibile, così come aveva
proposto in prima battuta la controdeduzione tecnica.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Ancora una volta per capire dov’è l’insediamento.
Agrofer in questo momento mi confonde, 49 e 53 più o meno dovrebbe
essere lì nella mia mente, però se gentilmente, Assessore, mi dice, mi
fa vedere qual è? Grazie.
(Interventi fuori microfono)
Presidente
Assessore, niente? Siamo in votazione. La proposta è l’accoglimento
parziale. Chiuse le votazioni. 11 favorevoli, 2 contrari. Contrari Borghi,
Ciocca.
N. 10, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Frigerio Gianbattista, ubicazione via Pasturana n. 33.
Attualmente classificata come AS-3 si chiede di inserire la possibilità di
convertire la volumetria florovivaistica del capannone in superficie
residenziale. Non accoglibile, lo scopo della norma è garantire la
86

conservazione di episodi speciali in territorio agricolo mantenendo la
situazione esistente e non quello di creare nuove opportunità.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni. Pongo in
votazione l’osservazione n. 10. La proposta è di non accogliere. Chiuse
le votazioni. 13 presenti, 13 contrari.
N. 11, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Lauritano Michele, ubicazione via Aldo Moro n. 26. Chiede
di inserire la destinazione commerciale nel P.I.P.-1, ove questa non sia
l’ultima funzione insediata con modifica dell’articolo 38. La
Commissione consiliare a maggioranza propone di modificare il comma
3 dell’articolo 38 in questo modo “Sono ammesse destinazioni d’uso
produttivo, industriale o artigianale P.I., ivi inclusa l’attività commerciale
all’ingrosso, le attività direzionali, l’attività ricettiva PR, le attività
commerciali PC, fino alla media struttura di vendita tipo 2, purché venga
dimostrata la dotazione di standard pubblici. Poi, pubblici esercizi che
non occupino superficie superiore a metri quadrati 500. Destinazioni
diverse o in misura maggiore ai limiti sopra elencati saranno ammesse
se preesistenti all’adozione delle presenti norme”.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Accoglibile parzialmente,
giusto?
Assessore Nisoli
No, accoglibile con la modifica.
Presidente
Dell’articolo? Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Questo si riallaccia a quello che dicevamo ieri,
quindi la modifica del regolamento P.I.P. che viene superato dalla
modifica di un articolo dei testi allegati o facenti parti, comunque
costituenti quello che è il P.G.T. Ho già espresso il mio parere contrario
87

sia alla procedura che alla necessità di arrivare ai 2500 metri quadri, lo
esporrò anche questa sera e anche, o stasera o domani sera, sulle altre
due osservazioni che riguardano in un modo o nell’altro questo tipo di
modifica.
Chiedevo però, da un punto di vista tecnico... Le altre due le avevo
capite perché sono più generali, questa qui, quest’osservazione qua è
specifica dell’attività di questo signore?
(Intervento fuori microfono)
Sì, questo signore non ha attività al P.I.P.? È solo una curiosità perché
probabilmente è un caso di omonimia.
(Intervento fuori microfono)
Ah, ecco, ha un’attività al P.I.P. che non c’entra niente... No, scusa, che
non c’entra niente con le altre due osservazioni.
(Intervento fuori microfono)
No, le altre due osservazioni che riguardano il P.I.P.
(Intervento fuori microfono)
Okay! Grazie.
Presidente
Grazie. La parola al Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Come diceva il dottor Merisi, ne abbiamo già parlato ieri, noi siamo per
accoglierla parzialmente, introducendo sicuramente una flessibilità di
destinazioni, ma non siamo assolutamente d’accordo nell’introdurre, per
quanto riguarda il commerciale, la media struttura di vendita tipo 2 e per
gli esercizi pubblici fino a 500 metri quadri. La nostra preoccupazione,
al di là del fatto che riteniamo, come la prima controdeduzione dice, che
possano essere sviluppate tutte le altre funzioni tranne, secondo noi, il
ricettivo, che in mezzo ai capannoni non so che cosa significhi.
Secondo noi poco per volta se è vero quello che con questa
controdeduzione la Commissione e la Giunta fa, hanno bisogno di
cambiare destinazione e di passare a commerciale perché la crisi ha
portato a chiudere parecchie piccole aziende manifatturiere eccetera, il
P.I.P. poco per volta al confine con la Bre.Be.Mi. diventerà quello che io
non mi auguro diventi, cioè un grande polo commerciale.
Poi anche la monetizzazione degli stand secondo noi ha dei lati negativi
perché va bene che avete detto che possono farlo sui tetti, sui balconi, i
parcheggi e sottoterra, però, insomma, l’area del P.I.P. è quella che è e
chi primo arriva bene alloggia, gli altri devono arrangiarsi. Quindi non
c’è neanche questo criterio di equità e quindi noi, se voi non siete per
accogliere parzialmente così come la controdeduzione diceva, siamo
per il voto negativo.
88

Ricordiamo ancora che chi si è insediato sul P.I.P. l’ha fatto anche
grazie al contributo dei cittadini trevigliesi che appunto hanno favorito
con soldi pubblici l’insediamento di queste aziende sul P.I.P.
Presidente
Grazie. La parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Una domanda semplice semplice: per caso è stata
consultata Asso P.I.P. o comunque qualcun altro per questa e le altre
due osservazioni? O non era necessario? Non era nella procedura?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Noi non abbiamo sentito Asso P.I.P., però Asso P.I.P. ha presentato
altre osservazioni che erano del tenore simile a questo come richieste
per cui...
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi, per cui pongo in votazione
l’osservazione n. 11. La proposta è di accogliere con la modifica
dell’articolo come proposta dalla Giunta. Sono chiuse le votazioni. 13
presenti, 10 favorevoli, 3 contrari. Contrari Borghi, Ciocca, Merisi.
Una breve comunicazione di servizio. I lavori della Presidenza verranno
portati avanti da me fino alla fine, perché il Presidente Pignatelli
purtroppo ha avuto un prolungamento dell’impegno che aveva prima,
non riesce ad arrivare, si scusa e augura al Consiglio comunque una
serena prosecuzione dei lavori. Grazie.
(Intervento fuori microfono)
No, è all’unanimità.
Osservazione n. 12, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
89

Minini Fausto, via Calvenzano, via Lodi. Chiede l’inserimento di un’area
commerciale in adiacenza con l’autolavaggio esistente, modificando in
parte la destinazione urbanistica prevista come verde di connessione e
di rispetto ambientale. La proposta è di accoglierla parzialmente,
individuare un ampliamento pari al 50% dell’esistente area destinata ad
autolavaggio, senza inserire una nuova zona commerciale, per la quale
non è garantita nel tempo la connessione all’impianto al servizio della
mobilità.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni. Prego,
Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Scusi, Assessore, mi sono distratto quell’attimo
perché Giussani mi ha dato un cartone sulle caviglie. Allora, il
proponente chiede di inserire una parte X commerciale, giusto?
(Intervento fuori microfono)
Okay! La controproposta è niente commerciale, aumenta il lavaggio del
50%. Ho capito bene?
(Intervento fuori microfono)
Eh! Io non sono d’accordo, è un parere mio, assolutamente mio
personale, a implementare un’attività potenzialmente pericolosa, anche
se il termine forse non è giusto, nei confronti di un pozzo che abbiamo lì
a due passi. Lì è stato consentito, per carità, nel rispetto delle regole, di
un certo tipo di regole, inserire un autolavaggio a 10 metri a filo del
pozzo. Quindi non è stata fatta neanche... questo è un pozzo pubblico,
non c’è neanche l’area di tutela assolu... siamo solo all’area di tutela
assoluta è probabilmente è stato fatto con un discorso di tipo geologico
e non di perimetrazione sul Piano, diciamo così. In quella sede non ci fu
neanche una Conferenza di Servizi fatta come Dio comanda.
Io non ho niente contro Minini, contro il proponente che conosco, con
cui ho avuto anche rapporti di tipo lavorativo quando aveva la palestra.
Non sono però d’accordo a consentire l’ampliamento in quella zona.
Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Non ci sono altre prenotazioni. Prego, Consigliere
Borghi.
Consigliera Borghi
90

Chiederei al Consigliere Minuti di ampliare un po’, perché credo che
abbia le informazioni, quanto adesso dichiarato e illustrato dal
Consigliere Merisi. Perché noi eravamo per accogliere parzialmente,
come la Giunta, quest’osservazione, ma le informazioni che ci ha dato il
Consigliere Merisi vanno prese in considerazione, secondo me, per cui
chiediamo a Minuti, se può, di dirci dov’è questo pozzo, se appunto un
autolavaggio può essere pericoloso accanto ad un pozzo pubblico di
acqua potabile, di acqua... Grazie.
Presidente
Prego, Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
Se quest’attività imprenditoriale è stata autorizzata lo è stata con i sacri
crismi del parere dell’ASL, degli altri pareri, con una stretta Conferenza
dei Servizi. Se poi l’ASL ha delle correnti interne è una ragione di più
per abolirla.
(Intervento fuori microfono)
Se poi l’ASL ha delle correnti interne, è come il PD, è una ragione in più
per abolirla. Naturalmente sono favorevole alla proposta dell’Assessore
di consentire questo modesto ampliamento, che non credo che
l’autolavaggio che (...) passa l’acqua per farla andare in un riale che lì
porta già tutte le acque del P.I.P., passano di lì per andare nella
vecchia cava della Vailata. Madona signur, sarà mia l’acqua de tre
macchine, quel por disgrazià lì l’ha tre macchine al de, quel por
disgrazià che l’ha tre macchine al de’.
(Intervento fuori microfono)
Ma na l’hai seis, na l’hai seis, almeno i sui costi rientrano.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Credo che le correnti ogni tanto aumentino di velocità e spazzino via
determinati atteggiamenti, determinate correnti ancora di pensiero che
magari vengono considerate non certo per quello che sono, ma al di là
della polemica che non posso fare in questa sede con Minuti perché
evidentemente non è il caso, ma non si può far polemica, qui si tratta di
qualcos’altro. Chiedo a questo punto che si vadano a prendere in mano
gli atti di quella Conferenza dei Servizi e vedere chi c’era e chi ha
espresso parere. Okay? In modo tale che sia chiaro per tutti.
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Io non ho detto, caro Consigliere Minuti, che è stato approvato non con i
sacri crismi, ho solamente detto che a mio modesto parere la procedura
di quella Conferenza dei Servizi poteva e doveva andare in un altro
modo. Ho anche detto, se Lei mi ha sentito, ma sicuramente sì, che non
è stato utilizzato, e questo lo prevede la norma, non è stata utilizzata la
perimetrazione sul Piano, ma è stato utilizzato il parametro di tipo
geologico. Sono due cose completamente diverse, ammesse comunque
dalla Legge, se permette, in qualità di Capo corrente o Capo torrente,
veda Lei, mi mantengo i miei dubbi e pur apprezzando quello che Lei ha
detto da un punto di vista di tipo imprenditoriale, su cui non ho
nient’altro da dire, io mantengo la mia idea e verificherò poi se questo
pozzo continuerà a mantenere, speriamo nel tempo, le caratteristiche di
potabilità, indipendentemente dalle correnti dell’ASL.
Presidente
Grazie, Consigliere.
Consigliere Merisi
Fino a quando non c’è più cromo, ci sarà qualcos’altro, ci sarà
qualcos’altro.
Presidente
Speriamo di no. Grazie, Consigliere. Non ci sono altre prenotazioni.
Pongo in votazione l’osservazione n. 12. La proposta della Giunta è per
l’accoglimento parziale. 13 presenti, 12 favorevoli, 1 contrario. Contrario
Merisi.
Osservazione n. 13, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Gusmini Ermanno, ubicazione via Petrarca n. 9. Edificio
classificato nell’articolo 26 tessuto con prevalenza di edifici singoli su
lotto e contrassegnato con apposito simbolo articolo 43 edificio di
pregio storico testimoniale. Presenta una dichiarata inagibilità, si
richiede di ammettere la demolizione con ricostruzione con pari
volumetria e stesso numero di piani fuori terra. Accolta parzialmente, si
propone di modificare il comma 2 dell’articolo 43 nella definizione di R e
RC ammettendo un intervento di ristrutturazione anche nel caso di
degrado materico irreversibile del manufatto; nuova definizione del
comma 2, per tali corpi di fabbrica è prescritto l’intervento di restauro e
risanamento conservativo nei casi di sostanziale integrità delle
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caratteristiche tipologiche. Qualora si dimostri l’alterazione più o meno
estesa delle strutture o il loro irreversibile degrado materico mediante
idonea documentazione storica catastale di rilievo è ammesso un
intervento di ristrutturazione edilizia senza incrementi di superficie,
tranne quelli possibili all’interno dell’involucro edilizio mediante
soppalcature o altro.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Pongo in
votazione l’osservazione n. 13. Chiuse le votazioni. Presenti 13,
favorevoli 13.
N. 14, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Chierichetti Carlo Antonio, ubicazione via Monte Santo n. 9.
Chiede l’inserimento della destinazione urbanistica commerciale
direzionale nelle aree produttive normate dall’articolo 37 del Piano delle
Regole così come prevede il P.R.G.
La Commissione propone di accoglierla modificando il comma 3
dell’articolo 37 in questo modo “Sono ammesse destinazioni d’uso
produttivo, industriali o artigianali, ivi inclusa l’attività commerciale
all’ingrosso, le attività direzionali PD, le attività commerciali PC, fino
alla media struttura di vendita tipo 2, purché venga dimostrata la
dotazione di standard pubblici, i pubblici esercizi che non occupino
superficie superiore a metri quadrati 500. Destinazioni diverse o in
misura maggiore ai limiti sopra elencati saranno ammesse se
preesistenti all’adozione delle presenti norme”.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Quindi stiamo approvando per il P.I.P.-2, cioè, state approvando, noi
non siamo d’accordo, quello che abbiamo approvato per il P.I.P.-1. Nel
Piano di Governo del Territorio adottato c’è tutto un equilibrio tra le
funzioni e un rispetto o una tendenza ad andare nella direzione delle
medie provinciali e regionali per aree affini alla nostra.
Non vi pare che in questo modo ci sarà una grandissima esplosione?
Tra l’altro si vuol fare un polo industriale, perché si parla di questa
vocazione assolutamente industriale di Treviglio e stiamo dicendo che
93

le due zone industriali per definizione, che sono quelle del P.I.P.,
possono fare il commerciale, il direzionale, quindi che c’è bisogno di
questo ed è per andare incontro alle esigenze degli operatori che
facciamo queste scelte.
La butto lì, lo so che il dibattito l’abbiamo già fatto, scusate se l’ho
ripetuto, però riguarda anche il P.I.P.-2 ed io sono un po’ preoccupata.
Grazie.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
(...) l’area del P.I.P.-2, però è fronti stante, se l’è mia supa l’è pan
bagnà. E però è l’esempio questa di un’area di Treviglio che con la
flessibilità si è trasformata da stabilimento per la fabbrica dei concimi
artificiali, la vecchia Curletti, poi la Montedison, dopo la pausa dei
bombardamenti della guerra, la ripresa, la buon cammino e ci sono
insediamenti di attività diverse comprese anche attività alimentari. E il
cambio di destinazione che viene proposto adesso è soltanto formale
perché sostanzialmente lì già si esercita un’attività quasi
esclusivamente commerciale.
Chierichetti Carlo Antonio vende mobili, mobili su misura, quindi cambia
(...) insomma dobbiamo guardare le cose realistiche. Un po’ di
flessibilità ci vuole, fa bene Ariella Borghi a dire “Ma valutiamo ogni
tanto, fermiamoci a valutare gli effetti di questa flessibilità, gli effetti
della modifica delle norme”. Va bene, sono d’accordo, però con
un’apertura iniziale a questi cambiamenti, perché l’economia si
modifica, noi non possiamo essere schiavi dei nostri regolamenti.
Quindi sono favorevole, ecco, e sono per tranquillizzare Ariella che non
succede mica niente con questa roba qui, perché quello continuerà a
vendere i mobili come vendeva adesso, ma penso che se lì si venda
qualche cosa di diverso... Oltretutto non avendo la possibilità di ricavare
gli standard perché è l’elemento che contempera questa concessione di
cambio di destinazione, ma se non ha gli standard non lo può fare.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Io credo che il signor Chierichetti possa andare avanti a fare quello che
ha sempre fatto, sono per una flessibilità governata, non sono per aprire
94

senza un minino di governo della situazione. Poiché qui non si risponde
al signor Chierichetti ma si cambia una norma, noi continueremo ad
essere contrari.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Prego, Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Volevo precisare che i termini del no in realtà sono l’accoglimento
parziale così come previsto nel testo che la Commissione ha esaminato
in via preliminare, quindi non è un no tout court, no? È un no alla
modifica di un regolamento che va oltre quello che ci era stato indicato
come soluzione dotata di accettabilità. Grazie.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione l’osservazione n.
14. La proposta della Giunta è per l’accoglimento con la modifica
dell’articolo come presentato. Sono chiuse le votazioni. 11 favorevoli, 2
contrari. Contrari Borghi, Ciocca.
N. 15, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservanti Legnani Mario, ubicazione via Bergamo. Area attualmente
classificata nel P.R.G. come insediamento produttivo B8, edificio
demolito a confine con Arcene. Nel P.G.T. è stato inserito come AGR-1
normato dall’articolo 2 aree produttive specializzate. Si chiede di
confermare la destinazione del P.R.G. inserendola nell’articolo 4 con
possibilità di insediarvi anche attività commerciali e deposito
all’ingrosso di frutta e verdura. Accoglibile parzialmente, assegnare
all’area una speciale destinazione produttiva P.I. normata dall’articolo 4
comma 2 lettera b) con parametri edificatori pari a edificazione
preesistente e destinazione d’uso P.I. commerciale all’ingrosso per
frutta e verdura.
Presidente
Grazie. È aperta la discussione. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
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Grazie, Presidente. Una curiosità, Legnani Mario è uno dei Legnai di
Pontirolo? È una curiosità, eh! Secondo, in questo caso resterebbe
commerciale all’ingrosso per frutta e verdura, quindi solo ed
esclusivamente quello?
(Intervento fuori microfono)
Lui ha chiesto quello, per cui diventa e rimane fino a eventuale. Okay!
Presidente
Grazie.
(Intervento fuori microfono)
Grazie. Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione l’osservazione n.
15. La proposta è l’accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. Presenti
13, favorevoli 13.
N. 16, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Figuera Maria, ubicazione via Grossi n. 5. È un’area
comunale, chiede la modifica di destinazione urbanistica a verde
pubblico perché nel sottosuolo sono stati realizzati dei box concessi in
diritto di superficie dal Comune di Treviglio. Accoglibile, azzonare come
BL-1 tessuto con prevalenza di edifici a blocco normato dall’articolo 25
del Piano delle Regole come fabbricato principale.
Presidente
Grazie. È aperta la discussione. Non ci sono prenotazioni. Pongo in
votazione l’osservazione. La proposta è per l’accoglimento. Sono chiuse
le votazioni. 13 presenti, 13 favorevoli.
N. 17, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservanti Manzoni Renzo, Ghilardi Gianfranco, Tiozio Ombretta,
ubicazione via Oberdan n. 7/9. Chiedono la modifica dell’articolo 26 IS-
1 aumentando le capacità volumetriche relativa all’ampliamento,
sopralzo dell’edificio, uno, utilizzando l’indice del comma 2.2
sostituzione edilizia; in alternativa si chiede di comprendere l’area nel
tessuto con caratteri architettonici uniformi. Chiedono inoltre una
definizione di altezza massima articolo 2.7 disposizioni comuni simile a
quella del P.R.G., quota di gronda come riferimento perché con H max 7
metri non è possibile realizzare copertura a falde.
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Accoglibile parzialmente, la Commissione propone di incrementare tutti i
valori del comma 2.1 dell’articolo 26 facendoli diventare come quelli del
comma 2.2, per cui IF-05, altezza 10 metri, rapporto di copertura 45% e
rapporto di permeabilità 40% e inserire che se si fa un intervento
tramite PUA c’è un ulteriore incremento dell’IF del 20%.
(Intervento fuori microfono)
Articolo 26, comma 2.1 diventa “IF-05”.
(Intervento fuori microfono: “Il comma?”)
2.1. “IF-05, H 10 metri, RC 45, RP 40”. Praticamente gli stessi indici del
punto 2.2 li mettiamo anche al 2.1.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se ci sono interventi? Non ci sono
interventi. Pongo in votazione l’osservazione n. 17. La proposta è per
l’accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono: “Quindi anche PUA?”)
Assessore Nisoli
Il punto 2.2 mediante PUA.
(Intervento fuori microfono: “Quindi questi valori mediante...?”)
No, questi sempre, mediante PUA più 20%, come il Piano Casa.
(Intervento fuori microfono: “Il Piano Casa? Quale Piano Casa?”)
No, adesso è decaduto e noi lo inseriamo.
(Intervento fuori microfono)
No, usiamo gli stessi indici, li normiamo.
Presidente
Chiuse le votazioni. Favorevoli 11, astenuti 2. Astenuti Borghi, Ciocca.
N. 18, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Immobiliare Bornaghi e Società Bornaghi S.r.l., ubicazione via Bergamo
n. 139 e via Dei Livelli. L’osservazione è composta da tre punti, si
chiede:
1) di modificare la norma consentendo ampliamenti e nuove
costruzioni con indice 50% della superficie edificabile;
2) valutare l’altezza massima considerando intradosso delle
strutture più 30%, come da P.R.G.;
3) di considerare le distanze di sicurezza esterne come da
precedente richiesta.
97

Allora, il punto n. 1 accoglibile aumentando il parametro della RC al
50%. N. 2, si modificano le norme comuni per il calcolo dell’altezza, per
cui anche questa viene modificata. N. 3, viene aggiunta la distanza di
sicurezza nella tavola dei vincoli E-1A.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Una domanda tecnica: la tavola di sicurezza è
relativa all’attività specifica, quindi c’è l’imposizione dei Vigili del Fuoco,
se non ricordo male.
(Intervento fuori microfono)
Del Ministero. Okay, Grazie.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Vorrei capire che differenza c’è, scusate, tra le... No, scusate, ho preso
un granchio. Scusate.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione l’osservazione n.
18. La proposta è per l’accoglimento. Chiuse le votazioni. Presenti 13,
favorevoli 13.
N. 19, prego.
Assessore Nisoli
Etra Costruzioni S.r.l. via Montenero angolo via Vittorio Veneto. L’area
è individuata come ambiti urbani consolidati e ambiti centrali normati
dall’articolo 25, si chiede di poter convertire tutta la superficie
realizzabile e realizzata in destinazioni produttive o direzionale e
commerciale come da P.R.G. senza limitazioni percentuali. Accoglibile,
la Commissione, vista l’osservazione e la controdeduzione tecnica, che
è favorevole a eliminare le percentuali dagli articoli 25 fino al 28,
propone di eliminare le percentuali anche dagli articoli 29, 30, 31, 32,
33, 34, 35 e 40.
98

Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
Scusa, quest’area è contigua alla moschea?
(Intervento fuori microfono)
È un pezzo di qua? Prima? All’angolo?
(Intervento fuori microfono)
Ah, quella di (...). Quindi è l’area vicina alla stazione, un’area
insufficientemente dotata di parcheggi, ma è prevista la non
monetizzazione degli standard? Questa è la domanda.
(Intervento fuori microfono)
Quindi c’è un incremento di direzionale e terziario che sostituisce una
residenza, ma senza l’obbligo di ricavare parcheggi con la
monetizzazione. Non è brillante, però è un intervento modesto.
(Intervento fuori microfono)
Come cambia tutta la normativa?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Chiedo scusa, Consigliere Borghi, facciamo finire il Consigliere Minuti,
poi interviene.
Consigliere Minuti
Sì. No, la mia domanda era se era previsto l’obbligo di reperire gli
standard, atteso che lì gli standard sono insufficienti, è il punto più
intasato di Treviglio in assoluto. Quindi meno si creano attività
economiche lì, in questa fase, in una revisione dello strumento
urbanistico, realizzato il parcheggio nella aree abbandonate dei binari,
ancora sulla via Veneto o quelle che poi confluiscono nel Turro o il
parcheggio fatto dietro, allora queste questioni, anche se cambia tutta
la normativa, non è un dramma. Però se voi avete valutato bene...
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
99

Allora, c’era una proposta di accettare da parte delle prime
controdeduzioni tecniche, questa Giunta cambia la normativa, non solo
degli articoli 25 e 28, ma del 29, 30, 31, 32, 33, 34 e 35, per cui
secondo noi non c’è più limite a un equilibrio di destinazioni funzionali
nella Città consolidata, non ci sarà equa distribuzione delle funzioni in
Città. Noi siamo contrari.
Presidente
Grazie. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Sì, per rispondere a Minuti, il tipo di commerciale che può entrare è solo
media struttura di tipo 1, per cui fino a 600 metri quadrati, in questo
caso da normativa è possibile monetizzare.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Scusi, Assessore, ma a quale normativa si
riferisce? Con 600 metri quadri è possibile monetizzare? Qual è?
(Intervento fuori microfono)
Ah, è sulla 12? Non la norma locale. Okay! Per noi vale solo per il
centro storico.
Presidente
Grazie. Non ci sono altri interventi.
(Intervento fuori microfono)
Vuole intervenire, Consigliere Borghi?
Consigliera Borghi
No.
Presidente
Allora ho sentito male. Pongo in votazione l’osservazione n. 19. La
proposta è per l’accoglimento. Chiuse le votazioni. Favorevoli 10,
contrari 3 (Borghi, Ciocca, Merisi).
100

N. 20, prego.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 20, osservante LA Gestioni S.r.l. via Trento n. 38/C,
riguarda l’ambito di riqualificazione ex Enel. Chiedono modifica del
perimetro nel rispetto dell’esistente cabina primaria. E questa è
accoglibile. Punto n. 2, ammettere nella norma fino all’80% anziché
20% di altre funzioni tra cui comprendere anche quelle residenziali,
incrementare la sup. realizzabile del 15% e l’altezza massima di un
ulteriore piano.
Allora, punto n. 1 accoglibile; n. 2 accoglibile però fino al 50% di
destinazioni; n. 3 non accoglibile l’incremento della capacità edificatoria
che è ingiustificato e aumenterebbe lo scompenso con il contesto e con
le altre aree in condizioni analoghe del Piano dei Servizi; n. 4 è
accoglibile, incrementare l’altezza da 3 a 4 piani fuori terra. In più la
Commissione propone a maggioranza di non rendere prescrittivi
l’elaborato P2 del Piano dei Servizi, che è da riportare nelle norme
tecniche, l’articolo 5 comma 2, e di cassare le percentuali delle
categorie di destinazione previste negli articoli 5.1, 5.3, 5.4 e 5.5.
(Intervento fuori microfono)
Questo è nel Piano dei Servizi, sì.
Presidente
Quindi qui la proposta è di accogliere?
(Intervento fuori microfono)
Assessore Nisoli
Allora, articolo 5 delle norme tecniche del Piano dei Servizi. Ambiti di
riqualificazione, ambito 1 Enel, abbiamo confermato le destinazioni e le
quantità urbanistiche previste, abbiamo tolto la percentuale nelle
destinazioni e abbiamo messo esercizi commerciali solo fino al tipo 1.
(Intervento fuori microfono)
E prima non era specificato, diceva “esercizi commerciali” senza dire di
che tipo.
(Intervento fuori microfono)
Poi 5.3 ambito dell’Oberdan. Anche qua abbiamo tolto le percentuali
delle destinazioni mantenendo le stesse quantità.
5.4 ambito dell’Istituto Agrario Cantoni. Anche qui abbiamo tolto le
percentuali mantenendo le stesse quantità.
Ambito 5, via Vespucci. Anche qui stesse quantità togliendo le
percentuali.
101

Abbiamo uniformato tutti questi ambiti di trasformazione con la stessa
normativa.
Presidente
Quindi la proposta della Giunta qual è, Assessore?
Assessore Nisoli
Allora, n. 1 accoglibile; n. 2 accoglibile fino al 50%; n. 3 non accoglibile;
n. 4 accoglibile; e poi la Giunta è di mettere che l’elaborato P2 non è
prescrittivo, ma è solo indicativo e togliere le percentuali dagli articoli
5.1, 5.3, 5.4 e 5.5. Accoglibile.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Questa volta domando all’Architetto Morabito: tutta questa flessibilità di
funzioni, che in questo punto, va beh, sull’Oberdan e sul... Noi non
siamo stati d’accordo nell’aumentare la volumetria di Oberdarn e
Agraria, però, per l’amor del cielo, è in quella zona lì in fondo a Viale
Merisio, però che effetti avrà se non governiamo minimamente in Città
gli equilibri tra le funzioni? Io continuo a chiedermelo perché vedo che
le osservazioni servono non per rispondere al cittadino, ma per fare
norme che andranno già a soddisfare quella variantona di cui non
sappiamo nulla, ma che forse è nella testa di qualcuno, perché non
riesco a capire, è un continuo aderire o non aderire alle richieste degli
osservanti, ma aumentando sempre, andando sempre oltre queste cose
qua. Io chiedo all’Architetto Morabito: ma un Piano di Governo del
Territorio deve avere un equilibrio tra le funzioni o quello che in questi
anni ci hanno fatto capire tutti, da Viviani, a tutti gli esperti di questo
mondo, è un optional? Non lo so.
Presidente
Grazie. Prego, Architetto.
Architetto Morabito
Il P.G.T. era stato studiato con dei parametri in cui si individuava una
diminuzione delle attività produttive, il fatto di ammettere delle superfici
inferiori o superiori, cioè, in questo caso superiori, per anche altre
102

attività oltre la residenza, potrebbe anche essere accettabile, perché
alla fine non siamo... cioè, il Piano di Governo del Territorio cerca di
governare il territorio, però il fatto anche di avere destinazioni diverse
nella Città contribuisce anche di non avere i quartieri dormitorio. Quindi
la possibilità di intervenire inserendo anche... liberalizzando anche le
percentuali di destinazioni diverse dalla residenza non dovrebbe
comportare uno stravolgimento completo del territorio, perché
comunque queste attività possono essere... Cioè, erano previste anche
prima, attività di servizio, attività per alimenti e bevande, attività
direzionali, erano comunque previste nel Piano Regolatore senza
nessun indice.
(Intervento fuori microfono)
No, nel Piano Regolatore, ho detto, non c’era nessun indice. Il P.G.T.
aveva previsto un blocco, chiamiamolo così, nelle aree di espansione
che sono queste qui. Negli ambiti di previsione, di trasformazione, di
riqualificazione, prediligendo l’attività residenziale rispetto a quella
commerciale o direzionale, tranne che in alcuni casi, come l’ambito
Enel, che mi pare prevedeva un 80% di destinazioni diverse contro il
20% della residenza, ma mi pare che anche qui l’architetto Benevolo
fosse arrivato a una mediazione del 50%, e la stessa cosa anche, mi
pare, per l’ambito delle Poste, anche qui è prevista una diversa
differenziazione delle funzioni tra residenziale e altre attività.
Presidente
Grazie. La parola al Sindaco.
Sindaco
Io credo che non si stia andando verso la deregulation, io credo che si
stiano ripristinando quello che dovrebbe essere lo spirito del Piano di
Governo del Territorio, che supera la pianificazione rigida che non ha
funzionato in alcuni casi del Piano Regolatore Generale nel momento in
cui consente di costruire alla Città in un dialogo che non è quello in cui
qualcuno comanda e impone, in questo l’Amministrazione Comunale, e
tutti gli altri subiscono, ma insieme si costruisce la Città.
Le normative che stiamo modificando le stiamo modificando non
aumentando mai rispetto alle previsioni, comunque, che erano del Piano
Regolatore Generale, quindi con un contesto di equilibrio che ha
garantito lo sviluppo di Treviglio di cui tutti, penso, si vada fieri.
Dall’altra parte mi pare che se vogliamo arrivare a una modalità di
gestione dell’urbanistica, che è quella più vicina alle dimensioni attuali,
alle esigenze attuali e alle richieste attuali, imporre le miscelazioni
preventive dal punto di vista delle funzioni, significa ritornare a un
103

concetto normativo vecchio che ha già dato brutti effetti nel suo
passato. Quindi io credo che in questo momento noi stiamo operando
nella linea di quella che è l’evoluzione dell’urbanistica, grazie alla quale
cerchiamo di portare occasioni e opportunità all’interno di un contesto
regolatorio largo, che non prevede i vincoli che erano stati imposti
finora e che garantisce una crescita ordinata della Città qualche con i
limiti che comunque erano già previgenti e dall'altra parte aprendo
qualche possibilità in più.
Quindi chiederei di non parlare di deregulation o di mancanza di
qualsiasi programmazione, dall'altra parte dico anche più vincoli, più
limiti, più condizioni si pongono, più difficile diventa ogni intervento.
Presidente
Grazie. La parola alla Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Sì, ho capito benissimo, Sindaco, voi non volete aumentare quello
previsto dal P.R.G., a voi sta bene, a noi non è stato proprio bene. Noi
avevamo l’obiettivo opposto perché riteniamo che tante cose buone
grazie al P.G.T., belle anche, siano state fatte, ma siano state introdotte
a Treviglio delle iniziative immobiliari che non solo non hanno
mantenuto la memoria storica e collettiva di Treviglio, ma hanno fatto
dei grandi casermoni e dei grandi insediamenti rispetto ai quali noi non
siamo assolutamente d’accordo.
Dopodiché credo che si chiami Piano di Governo del Territorio proprio
perché deve governare e non lasciare né a chi governa né a chi
propone di insediarsi, di introdurre attività, la libertà di dire sì a uno e
no all’altro. E allora, secondo me, se la residenza, come dice
l’Architetto Morabito, può portare a quartieri dormitorio, abbiamo la
Geromina che può essere un esempio, anche se adesso pian piano ne
sta uscendo, le altre funzioni in assenza di residenza provocano lo
spopolamento serale e lo spopolamento in periodi particolari, la
domenica, in periodi feriali eccetera.
Quindi mi sembra che governare significhi che fare in modo che queste
funzioni stiano in equilibrio tra loro. Si figuri se noi, che volevamo la
mixité nella zona a sud, siamo contrari a una certa flessibilità di funzioni
e a un’introduzione di funzioni che non siano solo residenza. Non siamo
contro le attività, anzi, siamo qui a sperare che le attività ripartano, però
sapendo come governare lo sviluppo, la trasformazione della nostra
Città.
Io ritengo che in questo modo stiamo usando le osservazioni per
introdurre norme che si potrebbero intanto approfondire di più, perché io
non riesco neanche a star dietro a questo ritmo e mi trovo penalizzata
104

nel mio ruolo di Consigliere. Sarò una piti, ma le cose voglio capirle, mi
scuso, non sempre capisco e quindi avrò fatto degli errori nelle
votazioni, sono qui per rappresentare i cittadini che mi hanno votato e
quindi con tutto il senso di responsabilità che posso avere.
Però riflettiamo su questo cambio di norme quando il proponente non lo
chiede.
Presidente
Prego, Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Io ho prenotato l’intervento prima che intervenisse il Sindaco per dire
una cosa molto più semplice.
Presidente
No, ha prenotato prima il Sindaco, Consigliera.
Consigliera D. Ciocca
No, credevo io di aver...
Presidente
Chiedo scusa.
Consigliera D. Ciocca
No, lo so che è andato in fila. Va bene, ricomincio da capo, mi spiace,
ho perso il filo. Stavo dicendo che avevo scelto di parlare perché volevo
fare un’osservazione, diciamo, molto più semplice, che però poi
l’intervento del Sindaco farebbe diventare complicato.
Allora, al di là dell’antinomia tra rigidità da una parte e invece contesto
regolatorio largo, che è un’espressione che mi piace molto, perché
attenua questo concetto di regola che sembra che dia una qualche
irritazione. Quello che volevo dire io, l’abbiamo già chiesto più di una
volta in Commissione, in particolare le reclute dell’urbanistica, che
sarebbe la sottoscritta e la Consigliera Simona Bussini, che adesso è in
ferie e il concetto era: si può avere un quadro chiaro della
regolamentazione così come viene modificata, in modo che si possa
cercare di intuire quali sono le concrete variazioni rispetto al progetto
iniziale o rispetto alla controdeduzione tecnica originaria? Perché è vero
che mentre si cercava in Commissione di capire quale fosse la
105

controdeduzione originaria c’era sempre il famoso largo, contesto
regolatorio però largo.
Allora, quest’allargamento non mi disturba nel momento in cui
garantisce flessibilità, ma il mio problema è: se diventano tutti flessibili,
orientandosi allo stesso modo, cosa succede?
Cioè, se la flessibilità, che è doverosa in un momento di crisi
economica, perché i tempi dell’Amministrazione sono molto più lenti di
quelli della vitalità del mondo economico, tutte queste robe che ci siamo
già detti, però com’è possibile riuscire un minimo a prevedere se questa
flessibilità si apre poi a una realizzazione univoca? E questo che si
chiede di sapere. Quando mi si dice che non si sta facendo altro che
rispettare le previsioni del Piano Regolatore Generale, il Piano
Regolatore Generale prevedeva una paccata di abitanti, una roba tipo
38 mila, non vorrei dire una stupidaggine, no? 38 mila abitanti...
(Intervento fuori microfono)
No. E in quanti anni. Sotto il quale si pone persino il P.G.T. con un
Piano Regolatore Generale concepito quando non c’erano infrastrutture,
non c’era la previsione di fare di Treviglio il polo, superpolo di tutto e
robe di questo genere. Allora, la preoccupazione da che cosa nasce?
Dall’incertezza. Voi avrete anche le idee chiare su che cosa diventa nel
puzzle futuro quest’allargamento delle norme, noi non ce l’abbiamo, da
qui le nostre perplessità.
Ora, mi va bene tutto ma non che si valuti in termini negativi
un’esigenza di chiarezza. È difficile riuscire a votare certe volte, io sto
cercando di tenere un minimo di coesione, di coerenza, anzi, tra la
votazione di un’osservazione che implica una variazione di
regolamento, va bene? E poi la sua applicabilità in un’altra situazione.
Queste difficoltà, dovete darcene atto, nascono dal fatto che non
abbiamo sott’occhio né le variazioni complessive di tutte le regole, né le
ricadute che hanno su come si sta configurando la Città in attesa della
sua sistemazione futura.
Questo è un dato di fatto. E da qui vengono le perplessità per cui si
capisce che già l’analisi tecnica e la proposta tecnica sull’osservazione
si rivolge alla... è un qualche cosa di... è un’apertura nei confronti
dell’osservante, se poi io l’apertura, per via del contesto regolatorio
largo, l’allargo ancora di più, una come me, faccio il Consigliere
Comunale, piuttosto le competenze che ho, non riesce a vedere che
ricadute ha. Per cui, per forza di cose, uno non può che prendere atto di
questa mancanza di chiarezza e votare di conseguenza, magari poi
sentirsi dire, perché poi queste cose si fanno, non è che siamo nati
l’altro giorno, che di fronte alle esigenze dei cittadini quelli là delle
regole hanno votato no, o quelli là delle regole non hanno risposto alla
giusta esigenza, aspetta, come l’ha chiamata il Sindaco che non ricordo
più? Di dialogo, che non è quello in cui si comanda, che non è il nostro
caso, ma è quello in cui ci si incontra delle esigenze.
106

Del resto questa roba l’ha prevista la Legge stessa nel momento in cui
si è inventata le osservazioni ai Piani, perché è lo strumento del famoso
dialogo. Noi l’abbiamo avuto prima, e non è stato di facciata, ce
l’abbiamo adesso, però vorremmo avere questi riferimenti precisi, quindi
vi prego di considerare fondate queste nostre preoccupazioni e non
strumentali a dire che voi con la storia del regolamento ampliate
l’universo.
Possono esserci 50 mila interpretazioni nel momento in cui non c’è la
chiarezza e questa non ce l’avete data. Sarà stata un’impossibilità
tecnica, saranno stati i tempi, però per una come me che non sta
facendo le ferie, finire il 5 o finire il 10 non è che fosse molto diverso,
eh! Grazie.
Presidente
Grazie. La parola al Consigliere Sghirlanzoni.
Consigliere Sghirlanzoni
Rispetto a quest’esigenza di chiarezza che è già emersa un paio di
volte, a me pare che più che un’esigenza di chiarezza rispetto alle
ricadute del cambio delle regole, che peraltro è legittimo, è stata
avanzata più volte anche in Commissione, però di fondo mi sembra che
ci sia appunto questo continuare a mettere avanti la preoccupazione su
quello che la Giunta, cambiando la regola, vada a fare. A mio avviso
non è tanto il problema di una chiarezza sugli esiti futuri o sulla
plausibile o è la possibilità che improvvisamente tutti si mettano a fare
commerciale laddove si tolgano le... perché grossomodo, non sempre,
ma il mercato si autoregola, non abbiamo dei quartieri dove ci sono solo
ed esclusivamente...
(Intervento fuori microfono)
Grossomodo il mercato, diciamo, la libera iniziativa dei cittadini dentro
un contesto di regole trova poi modo di comporsi, è giusto che chi
governa cerchi di controllare, però adesso non...
Però era per dire che mi sembra più che altro che denoti un’anche
comprensibile non dico mancanza di fiducia, ma preoccupazione
rispetto a quello che vuol fa... a chi propone il cambiamento, mentre
prima si era più rassicurati dal fatto di aver deciso e di aver condiviso
delle impostazioni e delle regole, adesso ogni cambiamento desta
grande preoccupazione ed è difficile ipotizzare quali saranno
esattamente le ricadute, si propongono dei cambiamenti che a volte
accolgono, a volte no, delle osservazioni perché si ipotizza che possano
portare al bene della Città, ma non è che ogni volta si mette davanti la
preoccupazione per quello che succederà. Adesso non mi sembra che
si stia stravolgendo l’impianto. Era questo, su questo insomma.
107

Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Nell’apprezzare l’intervento della Consigliera Ciocca, faccio presente
che talvolta è anche positivo, ma anche per chi governa, avere delle
regole, perché l’accusa di clientelismo è dietro la porta e la mancanza
di regole chiare e precise, anche se flessibili e quindi interpretabili da
contesto a contesto, può dar luogo a clientele.
Io mi limito a dire che il mercato di guai ne ha fatti tanti e quindi vorrei
poter politicamente governare un pochino di più anche questo mercato.
Non sono assolutamente d’accordo con lasciare che il mercato faccia il
suo corso. No, non faremmo il nostro dovere di rappresentanti dei
cittadini.
Dice il Consigliere Sghirlanzoni che ci rassicura il fatto di mettere le
regole. No, noi abbiamo fatto delle scelte, le abbiamo elaborate, le
abbiamo approfondite, siamo qui perché noi siamo assolutamente
contrari alla variantona e siamo qui solo per senso del dovere rispetto ai
cittadini e quindi per aprirci a tutti i cambiamenti possibili e per riparare
a tutti gli errori che abbiamo fatto, ma mi pare che rassicuri tanto voi il
fatto di tornare al P.R.G.
Noi l’abbiamo cambiato il P.R.G., noi abbiamo dato nuovi indici e
abbiamo preso strade diverse dal P.R.G. Quindi non siamo
assolutamente rassicurati dalle norme che noi abbiamo introdotte,
umilmente riteniamo di aver potuto fare quello che lì trovate scritto, che
potrà essere contestabile, ma sono norme che noi crediamo che anche
voi, anche se diverse, dobbiate darvi, ma non attraverso l’osservazione
del cittadino, ma presentando al Consiglio Comunale un quadro di
norme che cambia sull’intera Città e chiarendo quali sono gli effetti che
queste norme comportano o come queste norme impattano sulla Città
intera. Non è possibile andare avanti in questo modo cambiando fino a
sette/otto articoli per un’osservazione che non chiedeva quella cosa e
metterci in questa condizione di disagio. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliera Borghi. Non ci sono altri interventi. Pongo in
votazione l’osservazione n. 20. La proposta della Giunta è per
l’accoglimento parziale. Sono chiuse le votazioni. Presenti 14,
favorevoli 10, contrari 1, astenuti 3. Astenuti Borghi, Lingiardi, Ciocca.
Contrario Merisi.
108

Aveva chiesto, Consigliere Giussani, la parola in fase di votazione? No?
(Intervento fuori microfono)
N. 21, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Bornaghi Giovanni, Paola, Ida Maria e Ciocca Maria, via
Bergamo n. 139 via Dei Livelli. Area individuata come insediamento
produttivo isolato, si chiede di considerare il fabbricato in oggetto come
residenziale B2-1 nel P.R.G. vigente con indice di fabbricabilità pari al
30% della SF per consentire il sopralzo fino a 8,30 metri di altezza.
La Commissione a maggioranza prevede di accoglierla e propone di
modificare i parametri dell’articolo 4 comma 2 lettera c) riscrivendolo
così “Per gli insediamenti residenziali SR sono consentiti interventi
estesi all’intera unità urbanistica o a parti di questa, sono consentiti,
oltre agli interventi manutentivi, interventi di recupero, nuova
costruzione e/o ristrutturazione nel rispetto dei seguenti parametri IF
0,25 metro quadrato su metro quadrato con un massimo di 250 metri
quadrati di sup., altezza 10 metri, rapporto di copertura 30% e rapporto
di permeabilità 50%. Le unità urbanistiche sulle quali si riscontri di fatto
alla data di adozione delle presenti norme un indice maggiore di quanto
ammesso per la zona, potranno mantenere tale maggiore valore negli
interventi di ristrutturazione e/o sostituzione e conserveranno la
possibilità di realizzare ampliamenti nella misura del 20% con un
massimo di 100 metri quadrati di sup. Per le unità urbanistiche
contrassegnate da apposita simbologia, che presentano giardini privati
di pregio e/o con alberature importanti, gli interventi edilizi devono
osservare le disposizioni di cui al successivo articolo 44”.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se ci sono interventi? Non ci sono
interventi. Pongo in votazione l’osservazione n. 21. La proposta è per
l’accoglimento.
Merisi è uscito?
(Intervento fuori microfono)
Assessore Nisoli
C’è un’altra parte della votazione che prevede di ammettere il cambio di
destinazione d’uso da produttivo isolato P.I. a residenziale RS con i
suoi indici e parametri edificatori. Per cui si vota anche questa, che è la
controdeduzione tecnica.
109

Presidente
Merisi è uscito?
(Intervento fuori microfono)
Grazie. Chiusa la votazione. Favorevoli 10, astenuti 3. Astenuti Borghi,
Lingiardi, Ciocca.
N. 22, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Immobiliare Iberis S.r.l., via Manzoni n. 16. L’immobile è classificato
dall’articolo 32 delle NTA del Piano delle Regole, l’osservazione chiede
di mantenere gli indici volumetrici del P.R.G. vigente.
Il parere della Seconda Commissione, vista l’osservazione, a
maggioranza propone l’accoglimento dell’osservazione proponendo
altresì la modifica dell’articolo 32 comma 2.1 e 2.2 con i seguenti indici:
- comma 2.1 IT 07, H 13 metri, rapporto di copertura 60% e
rapporto di permeabilità 30%;
- nel comma 2.2 prevedere che qualora l’intervento sia effettuato
mediante PUA è consentito un ulteriore incremento di IT del 20%.
La Commissione a maggioranza propone altresì di cassare dal comma
2.2 le seguenti parole del primo paragrafo “finalizzati a conseguire
destinazioni d’uso diverse” e di cassare completamente l’ultimo
paragrafo del comma 2.2 dalle parole “i parametri di densità e altezza”
alle parole “verde pubblico 1,25 ogni 10 metri quadrati di sup.”.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni. Pongo in
votazione l’osservazione...
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, non ho visto. Federico, la parola.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Assessore, gentilmente, ci può riassumere,
allungando un po’ il discorso in termini meno tecnici, la proposta? La
cassazione di un pezzo di articolo e la cassazione di un altro pezzo di
articolo, se magari ci legge l’articolo intero, giusto per avere un’idea un
pochettino più chiara. Grazie.
Assessore Nisoli
110

Articolo 32 del Piano delle Regole, tessuto non residenziale. Allora, la
proposta è di modificare gli indici, attualmente è 0,6, portarlo a 0,7
l’indice territoriale, l’altezza è di 10 metri, portarla a 13, mantenere lo
stesso rapporto di copertura che è del 60% e ridurre quello permeabile
dal 40 al 30 perché sennò non si possono fare i viali e i corselli
d’accesso. E portare invece, in caso di Piano Attuativo, un aumento del
20% della IT.
(Intervento fuori microfono)
Sì, esatto. Mentre quello che riguarda da cancellare le parti di articolo,
allora l’articolo diventa “per interventi estesi all’intera unità urbanistica
mediante la formazione d’idoneo Piano Attuativo PUA, è consentito un
incremento del 20% dei parametri di IT”, mentre prima diceva che
questo si poteva fare solo per cambio di destinazione d’uso, invece noi
diamo che il Piano Urbanistico è possibile farlo anche per mantenere la
stessa destinazione.
E poi c’era una specifica dove negli standard diceva che doveva esserci
un metro quadrato ogni 10 di parcheggio pubblico e 1,25 metri quadrati
di verde ogni 10 di destinazione. Invece noi lasciamo che dev’essere
reperito un metro quadrato di parcheggio o di verde ogni 10 metri
quadrati di sup. Poi sarà il Piano Attuativo che deciderà se voglio più
verde in quella zona oppure voglio più parcheggio.
Presidente
Grazie. Resta prenotato, Consigliere? Prego, la parola.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Di fatto prima era parcheggio e verde, adesso
diventa parcheggio o verde. Mentre la prima frase, il primo punto di cui
mi ha gentilmente dato ulteriori specifiche, lì si parla, se non ho capito
male, di zona non residenziale, quindi da 10 metri a 13 metri cosa viene
su? Il raddoppio del capannone? Zona non residenziale.
(Intervento fuori microfono)
Appunto, quindi non posso fare il capannone lì.
(Intervento fuori microfono)
Viceversa no.
(Intervento fuori microfono)
Okay, okay! Viceversa no.
(Intervento fuori microfono)
No, se io vado a 13 metri faccio una bella palestrona. Era quello, che a
7 metri è limitato all’omologazione, se faccio 13 può venir su il
palazzetto lì.
(Intervento fuori microfono)
111

No, il Palazzetto dello Sport, intendevo tutt’altro, zona non residenziale.
È un’ipotesi, eh! Sicuramente non percorribile, però tecnicamente si può
fare. Grazie.
Presidente
Grazie. Ci sono altri interventi? Non ci sono altre prenotazioni. Pongo in
votazione l’osservazione n. 22, con la proposta della Giunta che è
l’accoglimento con la modifica dell’articolo 32 come suggerito
dall’Assessore. Chiuse le votazioni. Favorevoli 10, contrari 4. Contrari
Borghi, Lingiardi, Ciocca e Merisi.
N. 26, prego.
Assessore Nisoli
Società Adelaide S.r.l., ubicazione via Pontirolo angolo via Bignamini. I
richiedenti chiedono di completare l’edificazione secondo quanto
stabilito nel Piano Attuativo in fase di realizzazione. Si propone di
accoglierlo, non si tratta di Piano Attuativo, bensì riguarda l’attuazione
delle possibilità edificatorie previste dalla variante al P.R.G. Dovrà
essere modificato il perimetro dell’area edificabile e confermare per la
realizzazione del completamento della via Pontirolo le possibilità e i
perimetri previsti nella specifica variante al P.R.G. approvata il
23.02.2006 n. 13. Tale possibilità potrà essere esercitata entro dieci
anni dall’approvazione della suddetta variante del 23.02.2006.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono prenotazioni. Pongo in
votazione l’osservazione n. 26. La proposta è per l’accoglimento.
(Intervento fuori microfono)
Siamo in votazione, Consigliere Borghi. Finiamo la votazione e poi può
intervenire eventualmente.
Sono chiuse le votazioni. Favorevoli 13, presenti 13.
Osservazione n. 27. Prego, Consigliere Borghi, se vuole intervenire.
Consigliera Borghi
Non ha più senso dopo il voto, ma volevo spiegare al Consigliere
Lingiardi che avevamo precisato in Commissione che quest’intervento
potrà consentire l’allargamento di via Pontirolo sul pezzo del
marciapiede e l’allargamento di via Del Maglio.
112

Presidente
Grazie. Osservazione n. 27, prego.
Assessore Nisoli
Il proponente è Manenti S.r.l., Via Marco Polo n. 35. L’immobile, con in
corso modifiche a destinazione d’uso da artigianale a commerciale, ora
è in contrasto con l’articolo 32. Si propongono le seguenti modifiche
all’articolo 32:
1) togliere dal comma 2.1 la specifica che confermino le destinazioni
d’uso in essere;
2) togliere dal comma 3 la specifica destinazioni d’uso in essere;
3) si chiede infine che venga autorizzata la modifica della
destinazione d’uso in struttura con norma transitoria.
La Commissione, vista l’osservazione e la controdeduzione tecnica,
accoglie parzialmente e propone che siano applicate le norme
dell’articolo...
(Intervento fuori microfono)
Controdeduzione tecnica. Accoglibile parzialmente considerata la
prevalente utilizzazione terziario commerciale dell’unità urbanistica già
in atto, si riclassifica l’unità in una nuova destinazione terziario
commerciale, con mantenimento del carico urbanistico, destinazioni
produttive e terziarie, possibilità di intervento diretto.
La Commissione propone accoglibile parzialmente e propone che siano
applicate le norme dell’articolo 32 del Piano delle Regole come
proposto dalla modifica relativa all’osservazione n. 22.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Non ci sono interventi. Prego, Consigliere
Minuti.
Consigliere Minuti
Volevo che traducesse in italiano perché non ho capito. Mi pare che in
Commissione sia emerso l’orientamento di far soggiacere l’intervento al
Piano Attuativo, voglio sapere se così è.
(Intervento fuori microfono)
Questo era l’orientamento emerso in Commissione. Infine, sempre in
Commissione era emerso l’orientamento senza monetizzazione degli
standard, cioè realizzando gli standard. Se avete cambiato idea ditelo.
Presidente
113

Prego, Assessore.
(Intervento fuori microfono)
Prego, Consigliere Borghi. Consigliere Borghi, ha la parola.
Consigliera Borghi
Per confermare quello che ha detto il Consigliere Minuti. Anch’io ho
preso queste note, anzi ho anche aggiunto per tutti gli articoli 32,
cambio d’uso con PUA, ma mi pare che il lavoro fatto successivamente
alla Commissione da parte dell’Assessore sia stato di andare ben oltre
per tanti di questi articoli di quanto discusso in Commissione.
Noi, ovviamente, votiamo no, si tratta ancora dell’articolo 32, si tratta
ancora di andare ben oltre le richieste dell’osservante. Non siamo qui a
dare l’okay a questa Giunta sulla propria regolamentazione di un Piano
che non c’è. Il Piano non c’è, cambiare le regole è davvero scorretto,
rispondiamo ai cittadini e non andiamo oltre.
E sottolineo la scorrettezza di non tener conto di quanto si è detto in
Commissione e di non tener conto del fatto che in Commissione si sono
dette certe cose e poi qui risultano scritte altre. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, la modifica prevista all’articolo 32 comma 2.1 dice che “interventi
estesi all’intera unità urbanistica o a parti di questa sono consentiti per
interventi di manutenzione, di recupero e/o di ristrutturazione edilizia nel
rispetto dei parametri edilizi di cui IT 0,7, H 13, RC 60, RP 30%. Per
interventi estesi all’intera unità urbanistica mediante la formazione di un
idoneo Piano Attuativo PUA è altresì consentito un intervento di
recupero, ristrutturazione e sostituzione edilizia con premio del 20%.”
E poi nel comma 3 è specificato che la commerciale di tipo 2 non è
possibile monetizzare i parcheggi.
Presidente
Grazie, Assessore. Ci sono altri interventi? Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Chiedo all’Architetto Morabito o al Segretario se è possibile, va beh che
avete avuto, siete stati così scaltri da non mettere che quel 20% in più lì
si riferisce al Piano Casa, perché il Piano Casa è decaduto, quello
114

nuovo non c’è, il P.G.T. non può, credo, assumere norme come quelle
del Piano Casa, non è suo compito perché sono norme transitorie, sono
norme che valgono, per cui mi domando se è possibile. Va beh,
l’escamotage è non chiamarlo Piano Casa, un aumento del 20%
comunque. Noi avevamo deliberato sul Piano Casa che non poteva
essere attuato fin dentro la ferrovia.
Presidente
Grazie. Prego, Architetto, se vuole dare... Non ha niente da dire.
Assessore, se può rispiegare un attimino.
Assessore Nisoli
Allora, per il Consigliere Minuti. Noi abbiamo messo che è consentita la
destinazione residenziale per servizi e attrezzature pubbliche o di uso
pubblico, sono ammesse destinazioni produttivo o direzionale,
commerciale di tipo 2, per cui fino a 2500, con obbligo di reperimento
dei parcheggi e basta.
(Intervento fuori microfono)
Beh, Piano Attuativo se uno vuole sfruttare la possibilità di fare il 20%
in più.
(Intervento fuori microfono)
Ma solo per questo quindi e non per tutta la norma del 32. Non mi
ricordo.
(Interventi fuori microfono)
Presidente
Scusate, prenotatevi. Si è prenotata la Consigliera Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Se possono servire i miei appunti io ho scritto “Sostituire con okay ad
altra destinazione purché ci sia una garanzia di standard, fare Piano
Attuativo”.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Si prenota, Consigliere Minuti. Prego.
Consigliere Minuti
115

Si considerava che il volume insistente su quest’area è di notevole
portata, cioè sarebbe un grosso intervento, diciamo tre volte il SAI,
l’intervento della SAI. Tre volte l’intervento della SAI, per intenderci. Se
non facciamo un Piano Attuativo obbligatorio per un intervento di questa
natura dove lo facciamo un Piano Attuativo? Glielo consigliamo
dicendo: “Se fai il Piano Attuativo hai un premio?” No, a me sembra...
No?
Presidente
Prego, Assessore, a Lei la parola.
Assessore Nisoli
Potremmo inserire nell’articolo 32 un comma che per interventi superiori
a 15 mila metri cubi è obbligatorio intervenire solo con Piano Attuativo,
fino a interventi di 15 mila metri cubi si può fare un...
(Interventi fuori microfono)
Beh, magari con 20 è tanto, non so quanti arrivano a 20 mila, però 15
mila! Chi è inferiore a 15 mila può fare l’intervento edilizio diretto e se fa
il PUA ha un premio del 20%, chi è superiore a 15 mila è obbligato a
intervenire solo con PUA.
Presidente
Grazie, Assessore. Non ci sono altri interventi.
(Intervento fuori microfono)
No, se l’Assessore lo propone e lo fa proprio automaticamente nella
votazione si voterà l’osservazione come integrata poi dalla modifica
proposta dall’Assessore. Quindi questo...
Prego, si prenoti, Consigliera, così la sente.
Consigliera D. Ciocca
Siccome mi sembra una cosa grossa, cioè non una variantina da niente,
non riesco a concepire una modifica di questo genere con quest’alto
livello di prescrittività, che diventi l’esito di un dibattito. Non lo so, tutte
le previsioni che l’Assessore ha citato di volta in volta sono passate in
Commissione, giusto? Ecco, c’è un qualche forma di ufficialità. Se voi
mi dite che è sufficiente che una prescrizione di questo genere compaia
nel dibattito e sia a verbale, boh, non so.
(Interventi fuori microfono)
Presidente
116

Sì, sì, Luigi, se ti prenoti. Chiedo scusa, facciamo un minimo di ordine.
Prego, Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
Se la proposta di delibera è di accoglimento parziale con la modifica
della normativa che prevede per tutti gli interventi superiori a 15 mila
metri cubi l’obbligo del Piano Attuativo. Se la proposta è questa è
coerente con quanto si è discusso in Commissione, io sono soddisfatto
e voto a favore, non mi preoccupo della forma. Se questa è la proposta,
è stata letta così, quindi... se invece è diversa, no, chiariamo.
Presidente
Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Chiedo, se – a memoria – ci sono altri interventi di
questo tipo, se a memoria ci sono, uno. Secondo, questo è l’articolo 32
di cui abbiamo già parlato. Quindi il combinato disposto, come mi
suggeriva il Sindaco ieri, come si configura? Cioè, sempre a memoria,
le altre modifiche dell’articolo 32 comportavano interventi di questo
peso, di questa volumetria? Erano più piccoli per cui a questo punto –
terza cosa – la modifica così suggerita ed eventualmente recepita da
questo dibattito va a rimodificare la precedente modifica sulle altre
pratiche, sulle altre attività. Quindi volevo capire un momentino come si
sistema il tutto.
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, aggiungendo alla fine del punto 2.1 “per interventi comportanti
una volumetria superiore a 15 mila metri cubi è obbligatorio intervenire
solo con PUA”, cambia solo la modalità di attuazione, ma non cambia
quelli che sono... né i parametri che abbiamo discusso prima, né
tantomeno le destinazioni d’uso, cambia solo la modalità di attuazione,
che prima era un permesso di costruire o una DIA che devi sempre
rispettare gli stessi parametri, stavolta diventa un Piano Attuativo che si
va in Consiglio, 30 più 30 e dopo (...) era de fa prima.
Presidente
117

Grazie, Consigliere.
Consigliere Merisi
Chesto l’ere capit, Assessur, chesto l’ere capit, direi che l’era ciar per
töc. Seconda roba, rimane, perché adesso Lei, Assessore, non l’ha
letto, ma rimane il premio del 20% se faccio il PUA?
(Intervento fuori microfono)
No, stavo pensando, su 15 mila sono 3 mila metri cubi in più.
(Intervento fuori microfono)
Cioè, sono due piani. No, ho capito.
(Interventi fuori microfono)
Assessore Nisoli
Perché la possibilità del 20%... Perché il 20% è l’aumento solo
dell’indice territoriale, per cui da 0,7 diventa 0,84, però devi sempre
rispettare rapporto di copertura, distanze dai confini, distanze dalle
strade, l’altezza massima di 13 metri, comunque magari il 20 non si
riuscirà mai a fare o in pochi casi, io lo lascerei ugualmente il 20%.
(Intervento fuori microfono)
Per tutti i Piani Attuativi.
Presidente
Grazie, Assessore. Quindi, riassumendo, mettiamo in votazione
l’osservazione.
(Intervento fuori microfono)
Prego, la parola al Sindaco per un intervento.
Sindaco
Chiedo scusa, però siccome ho sentito ieri rimostranze nei confronti del
fatto che questa Maggioranza bistratta i tecnici e tutti, per il rispetto del
lavoro che è stato fatto dalla struttura tecnica chiederei di non scrivere,
di non dire che le osservazioni che sono uscite dalla Commissione sono
diverse rispetto a quelle che state analizzando adesso e che qualcuno,
come si può dire, non ha fatto il suo mestiere.
Penso di dover difendere i lavori della Commissione pur non avendo
partecipato e credo che se c’è stato un errore, eventualmente, di
trascrizione si possa parlare di questo, ma non di mancanza di buona
fede, cosa che mi è sembrato da un paio di interventi intravedere.
Presidente
118

Grazie. Se non ci sono altri interventi...
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, Consigliere Ciocca, si prenoti se vuole intervenire, così
sentiamo anche noi. Prego.
Consigliera D. Ciocca
Semplicemente perché mi è stato chiesto, quindi ufficializzo. Respingo
assolutamente le interpretazioni del Sindaco sulla presunta mancanza
di buona fede che noi daremmo a... Ho detto, la prima rilevazione di
una difformità tra quello che veniva detto qui e quello che è stato detto
in Commissione l’ha fatta Minuti. Io ho letto i miei appunti e li ho
confermati, loro hanno fatto la stessa roba, dov’è? La nostra
osservazione di fondo è un’altra, e cioè che si fanno dei grossi
cambiamenti, legittimi, ma che a noi non risultano chiari e non perché io
sono una psicoconsigliere che c’ha i problemi della sicurezza personali,
perché non sono messa nella situazione di capire bene cosa sta
succedendo, diciamo che gli strumenti per cambiare non sono quelli
usuali, ma sono indiretti. Questo è un mio giudizio, non è un’illazione, è
un giudizio personale, d’accordo? Però dategli la patente di giudizio e
non altro, attraverso le modifiche dei regolamenti. Siccome, ripeto, non
riesco a vedere dove va a parare questa roba, ma non perché voi siate
in malafede, perché voi probabilmente avete capito cosa sta
succedendo, visto che lo state facendo, ed io no. Posso rilevare questa
differenza senza essere, diciamo, accusata di mettere la buona... È la
scelta di altri strumenti, non mi risultano chiari, non ci risultano chiari,
non sono spesso leggibili, basta, tutto qua, ma nelle loro conseguenze.
Il discorso buona fede e malafede... Credo che ci possiate dare atto di
una cosa, che se pensiamo una cosa la diciamo.
Presidente
Grazie. La parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, la proposta è di aggiungere alla fine del punto 2.1 “interventi con
volumetria superiore a 15 mila metri cubi si dovranno attuare
esclusivamente con PUA, nel rispetto del comma 2.2”.
Presidente
Quindi questa è la proposta da mettere in votazione?
119

Assessore Nisoli
Non so come la può chiare il Segretario.
Segretario Generale
Proposta di adeguamento della Giunta. Quindi si va in votazione
coordinata e aggiornata la proposta.
Presidente
Grazie, Segretario. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 27 con l’integrazione proposta dall’Assessore.
Pertanto è sempre la proposta della Giunta per l’accoglimento parziale
così come integrata dalla proposta della Giunta.
(Intervento fuori microfono)
Siamo in votazione. Sì, grazie. Sono chiuse le votazioni. Favorevoli 10,
contrari 3. Contrari Borghi, Lingiardi, Ciocca.
N. 28. Prego, Assessore, se è pronto, la n. 28.
Assessore Nisoli
N. 28, osservante Società Ma.Ar. Auto S.p.A. Mazzoleni, ubicazione via
Carlo Porta. Trattasi di lotto inedificato soggetto alla disciplina
dell’articolo 36. Si chiede: disciplinare i lotti liberi senza subordinarli a
PUA e parametri del 2.2 ricucitura tessuto, destinazioni d’uso ammesse,
prevedere la produttiva, direzionale, commerciale, artigianale, di
servizio e residenza. Accoglibile parzialmente dalla Commissione, a
maggioranza la Commissione propone di modificare il testo dell’articolo
36 nel seguente modo “Inserire nella norma di cui al comma 2.1 la
possibilità di intervento edilizio per i lotti liberi con le procedure dirette,
anche senza PUA, con parametri di destinazioni stabilite al comma 2.2,
modificando il parametro dell’altezza riportandolo a metri 13”. Articolo
36, nuovo testo del comma 2.2 “per interventi estesi all’intera unità
urbanistica mediante la formazione di un idoneo Piano Attuativo PUA è
altresì consentito un intervento di recupero nuova costruzione,
ristrutturazione o sostituzione edilizia, nel rispetto dei parametri
urbanistici del comma 2.1, aumentando il parametro IT del 20%”,
inserire tale nuova definizione anche per articolo 28 e articolo 32.
Cassare completamente il penultimo paragrafo dalle parole “i parametri
di densità e altezza” fino a “verde pubblico 1,25 metri quadrati ogni 10
metri quadri di sup.”. Sostituire il comma 3 con il seguente testo “Per gli
interventi di cui i precedenti commi, 2.1 e 2.2, sono ammesse le
seguenti destinazioni d’uso: produttivo artigianale P.I., commerciale fino
120

alla media struttura tipo 2 con obbligo di reperimento dei parcheggi
senza possibilità di monetizzazione, direzionale e per servizi; sono
ammesse destinazioni residenziali fino al raggiungimento del 35% della
sup. ammessa”. Specificare all’articolo 6.1.5 delle disposizioni comuni
che per le medie strutture di vendita di tipo 2 è necessario il
reperimento del 100% dello standard senza possibilità di monetizzare.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Credo che questa modifica non valga solo per
Ma.Ar. Auto, ma per tutti quelli che... Per cui mi auguro che qualcuno
inventi di fare su un palazzetto un qualcosa di nuovo in ambito sportivo,
tipo la pelota piuttosto che lo squash, ci starebbe, non è una battuta, ci
starebbe vista la destinazione d’uso. Quindi coi 13 metri il palazzetto mi
pare che sia qualcosina di più, poco poco. Ci potrebbe stare.
La domanda sorge spontanea anche in questo caso: in queste
osservazioni o quantomeno in questo P.G.T. quali sono le altre
situazioni a memoria, sennò magari dopo le ferie ci torniamo su, che
rientrano in questa situazione? Grazie.
Presidente
Grazie. Volete rispondere? Prego. Assessore, a Lei la parola.
(Intervento fuori microfono)
Si era prenotata la Borghi? Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Non dico più niente perché credo di aver detto abbastanza sul fatto che
bisogna approfondire queste norme, io ho cominciato a dirlo giorni fa e
ho scritto anche se mettendo solo in copia al Sindaco, ma ho scritto al
Segretario, ho scritto a Pignatelli, ho scritto a tutti dicendo “Non
abbiamo strumenti per capire”. Ho anche accolto l’emergenza dei tempi
e quindi mi sono resa disponibile per, ma mi rendo conto che non c’è
apertura alcuna per la comprensione, non dico dei Consiglieri di
Maggioranza, ma credo che anche quelli di Minoranza se le norme si
fanno addirittura qui, è vero che il dibattito può cambiare la norma, ma
qui la cambia notevolmente senza sapere quali effetti avranno sulla
Città.
Non lo dico più, dico semplicemente che mi piacerebbe capire dai
tecnici se una volta terminata la delibera di queste osservazioni, quindi
121

l’accettazione o no o la parziale accettazione, valgono le regole del
P.R.G., le regole del P.G.T. e anche queste regole. Per cui...
(Intervento fuori microfono)
Quindi valgono tre tipi di regole e la vostra dichiarazione è quella di
facilitare lo sviluppo delle attività economico...
Tre regole con il contenzioso che questo può creare. Io credevo che
queste controdeduzioni, queste osservazioni, approvate o meno, non
diventassero operative fino all’approvazione del P.G.T., per questo ho
chiesto e chiedo che mi sia spiegato se sono operative o no queste
regole dopo che abbiamo terminato il voto delle osservazioni.
Presidente
Grazie, Consigliera Borghi. La parola al Segretario per una spiegazione
tecnica.
Segretario Generale
Allora, non può decidere il Consiglio quando, come entrano in vigore
queste regole, si applica la disciplina della salvaguardia, quindi si valuta
sulla stratificazione di norme qual è quella più restrittiva e sino
all’approvazione definitiva si applica la norma più restrittiva.
(Intervento fuori microfono: “Quindi vigeranno tre regole?”).
Si deve fare, com’è normale in fase di approvazione di uno strumento
urbanistico generale, un confronto tra la norma vigente e la norma
adottata e si deve applicare quella più restrittiva. È un principio
generale del diritto urbanistico. Ed è fisiologico nelle dinamiche di
adozione di nuove regole urbanistiche.
Presidente
Grazie, Segretario. Prego, Assessore, se vuole intervenire. Allora, per
rispondere al Consigliere Merisi. All’interno di quest’articolo 36 ricade
anche la Same come zona più grossa. La finalità o comunque l’intento
del P.G.T. Borghi era quello di trasformare queste aree produttive in
residenziali e consentire solo il 35% di attività produttive dentro in
queste zone, però noi avevamo anche manifestato nelle linee di
indirizzo che secondo noi dove c’è la zona produttiva è giusto che resti
produttiva e industriale e che non ci vada la commistione con la
residenza perché dopo arriva quello di Milano che gli dà fastidio l’odore
della vernice, gli dà fastidio che alle cinque iniziano a lavorare, per cui
chiama l’ASL, chiama l’ARPA e diventa ingestibile. Per cui la nostra
idea è quella di dire: le zone produttive di queste dimensioni, per cui, ad
esempio, Same e tutta questa zona qua di via Porta, mantengano
122

prevalentemente destinazioni produttive, commerciali, comunque legate
al lavoro e molto meno alla residenza.
Presidente
Grazie, Assessore. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 28 secondo le indicazioni fornite dall’Assessore e la
Giunta è per l’accoglimento parziale. Sono chiuse le votazioni. 10
favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto. Astenuto il Consigliere Merisi; contrari
Borghi, Lingiardi, Ciocca.
N. 29, prego.
Assessore Nisoli
Tollini Matteo Francesco, Lumini Lucia, Famiglia Lazzarini, via Dei Mille
n. 20. Il percorso carrale di proprietà è stato erroneamente inserito
come sede stradale pubblica, si chiede la correzione degli elaborati.
Accoglibile per le motivazioni addotte dall’osservante, si procederà alla
correzione dell’errore materiale nella tavola n. P-1H.
Presidente
Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi, pongo
in votazione l’osservazione n. 29 come proposto dalla Giunta che è per
l’accoglimento. Chiusa la votazione. 14 presenti, 14 favorevoli.
N. 30, prego.
Assessore Nisoli
Osservante Pianetti Umberto, Viale Merisio n. 24. Area compresa nel
Piano di Recupero L Grande e permesso di costruire numero 644 del
2010. Si chiede:
1) Di specificare che si tratta di un Piano Attuativo non attuato, ma
richiesto, ossia in fase di attuazione. E questo è accoglibile.
2) Che la fascia bianca, se il permesso non fosse rilasciato, venga
inclusa nell’ambito “tessuto con caratteri architettonici uniformi”
articolo 31. N. 2 non accoglibile, la fascia bianca individua il
prolungamento della via Tiepolo come previsto dal P.R.G. e da
attuarsi come previsto dal Piano Attuativo in corso.
Presidente
123

Ha finito, Assessore? Grazie, è aperto il dibattito. Se non ci sono
interventi, pongo in votazione l’osservazione n. 30, così come proposta
dalla Giunta. 13 presenti, 13 favorevoli.
N. 31, prego.
Assessore Nisoli
Nantesi Maurizio, via Gera d’Adda n. 8. Modifica destinazione
urbanistica del terreno recintato a nord della propria abitazione da AGR-
2 area di prossimità urbana articolo 3 a zona residenziale con indice
come zona B-4 del P.R.G. Accolta parzialmente, anche se trattasi di
diminuzione dell’area agricola di prossimità è ammissibile la richiesta di
riclassificazione in zona IS-3, con indice fondiario di 0,2 per le sue
ridotte dimensioni. Ammesso intervento di nuova costruzione per effetto
della controdeduzione all’osservazione n. 1 e seguenti.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi, pongo in
votazione l’osservazione n. 31. La proposta è per l’accoglimento
parziale. 13 presenti, 13 favorevoli.
N. 32, prego.
Assessore Nisoli
Nadesi Adelmo, via Gera d’Adda n. 8. Modifica destinazione urbanistica
del terreno recintato a nord della propria abitazione da AGR-2 area di
prossimità urbana articolo 3 a zona residenziale come indice B4/2. La
Commissione propone di accogliere parzialmente limitando l’area
edificabile fino al raggiungimento dell’area azzonata come BL-3 posta
ad est del lotto.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito.
(Intervento fuori microfono)
La proposta è di accoglierla parzialmente. La poniamo in votazione. 13
presenti, 13 favorevoli.
N. 34.
Assessore Nisoli
124

No, n. 33.
Presidente
Scusi, n. 33.
Assessore Nisoli
Possenti Gianpaolo, area a confine con Castel Rozzone. Chiede la
modifica a destinazione urbanistica del terreno recintato a nord della
propria abitazione da AGR-2 aree produttive specializzate articolo 2 a
zona residenziale. Non accoglibile, trattasi di area distante dal centro
abitato e non integrabile con esso.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la pongo in votazione. La proposta
della Giunta è di non accogliere. Sono chiuse le votazioni. 12 presenti,
12 contrari.
N. 34, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Riva Italo, via Brignano n. 50. Uno, modifica destinazione urbanistica
dell’area attualmente destinata a insediamenti in ambito agricolo RS-4 a
residenziale, per permettere la realizzazione di due ville di superficie
coperta uguale a 150 metri quadrati e due piani fuori terra. Per il
mappale 12-124 da aree produttive specializzate articolo 2 a
insediamenti in ambito agricolo RS articolo 4. Non accoglibile, la norma
già consente la realizzazione di edifici di due piani per complessivi 250
metri quadrati di superficie, non accoglibile, la modifica richiesta non
corrisponde alla condizione di fatto del mappale. È no.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è di
non accogliere. Chiuse le votazioni. 13 presenti, contrari 12, favorevoli
1. Favorevole il Consigliere Giussani.
(Intervento fuori microfono)
Vuole rettificare?
(Intervento fuori microfono)
Quindi c’è sotto una... Ho capito. Una storia? Ah, ecco.
(Intervento fuori microfono)
Niente, è sufficiente, prendiamo atto della dichiarazione contraria.
125

N. 35.
(Intervento fuori microfono)
13 su 13, sì, contrari. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
N. 35, Giuliani Anna Maria, via Isser. Modifica destinazione urbanistica
da AGR-2 area di prossimità urbana ad articolo 3 zona residenziale.
Non accoglibile, trattasi di area distante dal centro abitato e non
integrabile con esso.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la pongo in votazione. La proposta è di
non accogliere. 13 presenti, 13 contrari.
N. 36.
Assessore Nisoli
Alletto Armida, Conti Carlo, Francesco Alessandra e Samuele, via
Bergamo n. 83. Modifica destinazione urbanistica da insediamenti in
ambito agricolo RS articolo 4 a zona residenziale, per consentire la
realizzazione di due villette di 100 metri quadrati. Non accoglibile,
trattasi di area di contenimento della capacità edificatoria stante la sua
collocazione in territorio agricolo.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la porrei subito in votazione. La
proposta è di non accogliere. Votazione conclusa. 13 presenti, 13
contrari.
N. 37.
Assessore Nisoli
Galbiati Tarcisio, via Bergamo n. 76. Modifica destinazione urbanistica
da cascine e edifici in ambito rurale articolo 23 a zona residenziale. Non
accoglibile, la trasformazione della destinazione d’uso dell’intera area
occupata dalla cascina non è giustificabile e contrasta con le necessità
di tutela del bene. La norma ammette anche interventi per funzioni
residenziali.
126

Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, metto in votazione. La proposta è di
non accogliere.
(Intervento fuori microfono)
N. 37, sì. Chiuse le votazioni. 13 presenti, 13 contrari.
N. 38.
Assessore Nisoli
Già fatta.
Presidente
Già fatta?
(Intervento fuori microfono)
N. 39.
Assessore Nisoli
Ornaghi Liliana, via Pontirolo n. 61. Modifica destinazione urbanistica
del mappale 3503 da AGR-2 area di prossimità urbana articolo 3 a zona
residenziale articolo 34. Non accoglibile, l’area è gravata da vincoli di
inedificabilità dovuti al rispetto delle distanze della ferrovia, delle strade
e della Roggia Mulini.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la poniamo subito in votazione. La
proposta è di non accogliere. Sono chiuse le votazioni, 13 presenti, 13
contrari.
N. 40.
Assessore Nisoli
Ferri Cesare, via Don Minzoni n. 119. Modifica destinazione urbanistica
da aree con presenza di attività agricola, articolo 41, a zona
residenziale com’era previsto dal P.R.G. Accoglibile parzialmente,
aggiungere la destinazione residenziale R tra le destinazioni ammesse
al comma 3 dell’articolo 41.
Presidente
127

Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta
è accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono)
Assessore Nisoli
È quello che dice Benevolo.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Sospendo un attimo? Volete intervenire, Francesco?
(Intervento fuori microfono)
Sono chiuse le votazioni. 12 presenti, 12 favorevoli.
N. 41, prego.
Assessore Nisoli
Parigi Augusto, via Pagazzano n. 54. Si chiede:
1) di uniformare tutta la proprietà sotto la destinazione urbanistica
insediamenti in ambito agricolo P.I. articolo 4;
2) inserire l’opzione al comma 2 b) di ampliamento.
Accoglibile parzialmente. Punto n. 1 accoglibile, l’area sarà classificata
dall’articolo 4 comma 2 lettera b) indicante P.I.; n. 2 accoglibile
parzialmente, l’articolo 4 del Piano delle Regole sarà modificato
consentendo anche ampliamenti delle attività produttive.
Presidente
Grazie.
(Intervento fuori microfono)
N. 41, sì. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi, la porrei in
votazione. La proposta è per... Chiedo scusa, si è prenotata la
Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Scusate, ma l’articolo 4 comma 2 è cambiato, bisognerebbe anche dirlo,
così come modificato, perché se noi andiamo a... Se non ci accorgiamo
noi non ci dite neanche che l’articolo 4 comma 2 è cambiato e non lo
so, insomma, perché qui bisogna anche renderci conto che non
possiamo rappresentare i cittadini votando nel buio. Qui o una riesce a
tenere nove ore l’attenzione, perché vorrei che almeno laddove si fa
riferimento ad articoli cambiati si dica che sono cambiati, perché nella
128

controdeduzione “accoglibile parzialmente l’articolo 4, sarà modificato
consentendo ampliamenti delle attività produttive”, però non si dice che
l’articolo 4 è cambiato.
Presidente
Ha finito, Consigliera Borghi?
Consigliera Borghi
Sì, sì.
Presidente
Grazie. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 41. La proposta è per l’accoglimento parziale. Sono
chiuse le votazioni, 10 favorevoli, 3 astenuti. Astenuti Borghi, Lingiardi,
Ciocca.
N. 42, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Galimberti Maria, via Brasside n. 15. Modifica destinazione urbanistica
da AGR-2 area di prossimità urbana normata dall’articolo 3 a zona
residenziale. Non accoglibile, trattasi di area distante dal centro abitato
e non integrabile con esso.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi la poniamo subito
in votazione. La proposta è di non accogliere. Sono chiuse le votazioni.
13 presenti, 13 contrari.
N. 43.
Assessore Nisoli
Rivoltella Giovanni, Mario e Paola, via Solferino n. 6. Sintesi
dell’osservazione. Chiede di aumentare i parametri edificatori
dell’articolo 34 portando IF a 0,5, altezza 10,50, rapporto di copertura
35, rapporto di permeabilità 30. Se è già satura l’edificazione,
ampliamento una tantum pari al 20% della sup. esistente. La
Commissione a maggioranza propone di elevare l’indice fondiario
129

dell’articolo 34 da 0,20 a 0,40, non 0,50 come chiesto da loro, e di
aggiungere alle modalità d’intervento anche la nuova costruzione.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se ci sono interventi dei Consiglieri invito a
prenotarsi. Se non ci sono interventi, pongo in votazione l’osservazione
così come proposta dalla Giunta.
(Intervento fuori microfono)
Sei prenotato, Francesco? Siamo già in votazione.
(Intervento fuori microfono)
Sì, sì. No, intervieni pure, sospendiamo un attimo, non c’è problema.
Siamo partiti prima,
Consigliere Lingiardi
Grazie. Solo per dire che la grossa difficoltà nel votare, specialmente
per chi non ha partecipato alla Commissione. Io adesso vedo una
modifica a un articolo, all’articolo 34, giusto? E poi guardo per caso
l’articolo 34 che era già stato modificato nei parametri, è giusto? Da 0,2
a 0,4. E quindi adesso?
(Intervento fuori microfono)
Ma qui c’era scritto 0,35, “Per i motivi addotti elevare l’indice fondiario
da 0...”
(Intervento fuori microfono)
Ah, ho capito, quindi chi mi ha passato queste schede non aveva
scritto... Okay, ho capito. Grazie.
Presidente
Possiamo chiudere la votazione? Mancano la Consigliera Borghi e il
Consigliere Lingiardi.
N. 44, prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Osservante Ferranti Luigi, via Pasturana n. 10. Segnala che
erroneamente è stata indicata come strada la sua proprietà, area
congiunzione della via Mulitsch e via Pasturana. Accoglibile per le
motivazioni addotte dall’osservante.
Presidente
130

Grazie. Direi di porla subito in votazione, dato lo spavento, immagino,
dell’osservante. La proposta è di, ovviamente, accogliere
l’osservazione. Chiusa la votazione. 13 presenti, 13 favorevoli.
N. 45, prego.
Assessore Nisoli
Sant’Ambrogio Giuseppina, via Canonica. Modifica destinazione
urbanistica da AGR-2 a zona residenziale come completamento del
margine. Non accoglibile, l’osservazione presa in esame con le
osservazioni n. 47, n. 288 e n. 390 produce un nuovo insediamento
lungo la via Brusadelli, angolo via Canonica. In assenza di valutazioni
circa la dotazione di servizi. La proposta è no.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la poniamo subito in votazione, la
proposta è di non accogliere. Chiusa la votazione. 13 presenti, 13
contrari.
N. 46.
Assessore Nisoli
Sicatef S.p.A. Mozzari Luisa Teresa, via Brignano n. 81. Proposta di
riorganizzazione e riordino dell’area compresa tra la Sicatef e la RCK0,
trasformando in edificabile parte della proprietà della ditta richiedente
per consentire l’ampliamento con nuovi fabbricati, che realizzerebbe
una nuova rotatoria sulla via Brignano, area a verde attrezzato e
parcheggio pubblico. Non accoglibile, la modifica richiesta investe il
Documento di Piano e la VAS, facendo nascere l’esigenza di un nuovo
ambito di trasformazione e di una nuova polarità da consolidare. Si
raccomanda di seguire la procedura dello Sportello Unico Attività
Produttive autorizzando man mano gli ampliamenti necessari in cambio
delle necessarie opere di urbanizzazione.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Quando abbiamo visto quest’osservazione in Commissione, non era
ancora venerdì e quindi non avevate ancora la possibilità di dirci che
131

cosa pensavate della Mezzaluna perché aspettavate il parere della
Provincia, quindi l’abbiamo affrontata senza sapere che comunque il
Piano, il Documento di Piano è o sarebbe stato completamente
modificato per le sensibili modificazioni introdotte e la VAS, ovviamente,
dovesse avere un adeguamento agli stralci che la Provincia ha proposto
e che questa Giunta ha accolto. Quindi io mi chiedo in nome di quella
stessa volontà vostra di facilitare le attività economiche, soprattutto
l’occupazione, per quale motivo in questo momento io non devo a una
fabbrica storica come la Sicatef dire che può farlo perché comunque il
Documento di Piano dev’essere ripubblicato, parti del Documento di
Piano devono essere ripubblicate, e la VAS quasi sicuramente
dev’essere adeguata. Le condizioni sono molto cambiate, io ho chiesto
il primo giorno di Commissione di sapere obiettivi e strategie del vostro
P.G.T., non li ho mai saputi neanche adesso, ma abbiamo saputo ciò
che la Provincia vi ha chiesto il sabato mattina dopo cinque giorni di...
dopo quattro giorni di Commissione, adesso chiedo se è possibile
cambiare quest’orientamento perché è cambiata la situazione.
Presidente
Prego, la parola all’Assessore.
Assessore Nisoli
Non è possibile inserire nuovi ambiti di trasformazione in sede di
accoglimento delle osservazioni, il parere della Provincia diceva di
togliere e quindi di ritornare all’agricolo e quindi non è possibile inserire
nuovi ambiti di trasformazione. In più noi abbiamo detto alla società che
se loro hanno necessità di espandersi possono seguire la procedura
dello Sportello Unico, come quella che ha fatto Tomasini Auto, che
abbiamo portato in Consiglio l’altro giorno e quindi può realizzare gli
ampliamenti necessari.
Presidente
Grazie. Grazie, Assessore. Se non ci sono altri interventi. Prego,
Consigliera D. Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Non mi ricordo una cosa, gli ambiti di trasformazione si possono togliere
a seguito dell’indicazione della Provincia? Ma in assenza di qualsiasi
altra indicazione non è possibile mettercelo l’ambito di trasformazione?
La normativa non lo prevede?
(Intervento fuori microfono: “Possono togliere e non mettere”.).
132

Presidente
Grazie. Prego, la parola al Sindaco.
Sindaco
Sono concorde sulla difesa degli interessi di Sicatef, che abbiamo
incontrato, e che pensava di avere magari anche dell’Amministrazione
precedente qualche sponda in più. Sono particolarmente contento che
nel momento in cui presenta uno Sportello Unico per le Attività
Produttive questo Consiglio Comunale possa garantire la disponibilità di
quest’Amministrazione a proseguire un’attività d’indubbio interesse. Mi
sarebbe piaciuto, e questo è il motivo per cui sono un pochino... siamo
fermi da questo punto di vista, poter inserire ambiti di trasformazione
che invece la normativa non ci consente. Per questo motivo e dal punto
di vista tecnico dobbiamo dire al momento no.
Ribadisco il concetto che la disponibilità di quest’Amministrazione per
questo tipo d’insediamento c’è ed è forte.
Presidente
Grazie al Sindaco. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 46. La proposta è di non accogliere. Sono chiuse le
votazioni. 3 favorevoli, 10 contrari. Favorevoli Borghi, Lingiardi, Ciocca.
N. 47, prego.
Assessore Nisoli
Osservanti Moro Claudia, Maraniello Christian, via Brusadelli. Si chiede
che il mappale sia interamente inserito con la destinazione residenziale
tessuto con prevalenza di edifici singoli sul lotto IS articolo 34. Non
accoglibile perché l’osservazione, presa in esame con le osservazioni n.
45, n. 288 e n. 390, produce un nuovo insediamento lungo la via
Brusadelli e angolo via Canonica, in assenza di valutazioni circa la
dotazione di servizi.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta
è di non accogliere. Chiuse le votazioni. 13 presenti, 13 contrari.
N. 48, prego.
133

Assessore Nisoli
Società RCK0 S.r.l. via Brignano n. 51. Proposta di riorganizzazione e
riordino dell’area compresa tra la Sicatef e la RCK0, trasformando in
edificabile parte della proprietà della ditta richiedente per consentire
l’ampliamento con nuovi fabbricati, che realizzerebbe una nuova
rotatoria sulla via Brignano area verde attrezzato e parcheggio pubblico.
Non accoglibile, vedi osservazione Sicatef, anche qua non è possibile
accoglierla in questo momento, se presentano una pratica di Sportello
Unico per l’ampliamento lo possono fare. Possono fare l’ampliamento
con lo Sportello Unico.
Presidente
Grazie. Prego Consigliere Giussani.
Consigliere Giussani
Un chiarimento, Assessore. Di quanti metri parliamo?
Presidente
Tra tutti e due?
Consigliere Giussani
Sì.
Assessore Nisoli
Il totale tra RCK0 e Sicatef arriva quasi a 100 mila metri quadrati.
Presidente
Prego, Consigliere Ciocca, a Lei la parola.
Consigliera D. Ciocca
Volevo sapere se questa RCK0 corrisponde oggi a un’attività o è una
finanziaria o è un’immobiliare o è un qualcosa che ha comprato
qualcos’altro, perché cambiano le cose, cioè se c’è una logica nel
forzare le norme rispetto a un incremento di possibilità economiche per
un’azienda florida che assume, se non c’è questo requisito qui uno ci
pensa due volte insomma.
Presidente
134

C’ha i mattoni a vista?
(Intervento fuori microfono)
Prego, Assessore, aspetti un attimo.
Assessore Nisoli
È una ditta presente sul territorio, è l’edificio in mattoni a vista che c’è
sulla via che porta a Brigna...
(Intervento fuori microfono)
Io non lo so.
(Intervento fuori microfono. “Se la società è una società...”)
Presidente
Prego, la parola...
(Intervento fuori microfono)
Scusi un attimo, si è prenotato prima il Consigliere Merisi, poi può
intervenire, sennò si sovrappone la...
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Volevo rispondere al Consigliere Ciocca. RCK0 è
un’attività immobiliare, edile-immobiliare. Io non posso partecipare alla
votazione in quanto medico competente aziendale.
Presidente
Prego, Consigliere.
(Intervento fuori microfono)
Ha già risposto, quindi, benissimo. Grazie. Annulliamo la prenotazione.
Non ci sono altri interventi. Poniamo in votazione la proposta di non
accogliere. 13 presenti, 3 favorevoli, 10 contrari. Favorevoli Borghi,
Lingiardi, Ciocca.
N. 49, prego.
Assessore Nisoli
Società immobiliare Marconi S.r.l., ubicazione via Marconi, via Moroni.
Perimetrazione del Piano di Recupero di via Marconi errata, se ne
chiede la rettifica. Accoglibile per i motivi addotti, correggere
perimetrazione del Piano di Recupero di via Marconi.
Presidente
135

Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta
è di accogliere. Federico, tu partecipi a questa?
Consigliere Merisi
Sì.
Presidente
Perfetto.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente.
Presidente
Siamo in votazione. Prego, Consigliera Borghi, può intervenire.
Consigliera Borghi
Devo votare? Ho votato.
Presidente
No, no, si era prenotata. Manca la Consigliera Ciocca.
(Intervento fuori microfono: “Quale stiamo votando?”)
La n. 49. Risulta prenotata, Consigliere Borghi, si è prenotata?
Consigliera Borghi
No.
Presidente
Grazie. Chiusa la votazione. Favorevoli 14 su 14.
N. 50, prego.
Assessore Nisoli
Richiedente Zoccoli Piergiorgio, via Trieste. Si chiede di modificare la
previsione di Piano relativa all’articolo 43 delle NTA perché l’edificio in
oggetto è stato fortemente rimaneggiato nel tempo e non ha pregio
136

storico. Non accoglibile, la norma viene già modificata contemplando il
caso della ristrutturazione edilizia, vedi osservazione n. 13.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la mettiamo subito in votazione. La
proposta è di non accogliere. Presenti 14, contrari 14.
N. 53, prego.
Assessore Nisoli
N. 53, Facchetti Emilio, via Canonica. Si chiede la modifica della
destinazione urbanistica da AGR-2 area di prossimità urbana a zona
residenziale per costruire la casa di abitazione. La Commissione, vista
l’osservazione e la controdeduzione tecnica, propone il non
accoglimento dell’istanza in quanto ritiene di mantenere la destinazione
urbanistica attuale.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Purtroppo ho terminato le schede che avevo provveduto a far
fotocopiare, ma mi risulta che la controdeduzione tecnica reciti “Accolta
parzialmente. Considerata la situazione d’interclusione dell’area tra F e
S strada e lotto già edificato; è ammissibile la modifica richiesta per una
striscia parallela alla strada di profondità”. Non possiedo la scheda per
capire in che cosa vari la posizione della Seconda Commissione, ho
solo scritto “sospesa per Lega”, non lo so per quale ragione.
Presidente
Ha concluso, Consigliere Borghi?
Consigliera Borghi
Sì. Vorrei però conoscere...
Presidente
Sì. No, ci sono altri prenotati, se può spegnere cortesemente.
137

Consigliera Borghi
Sì.
Presidente
Grazie. La parola alla Consigliera D. Ciocca.
(Intervento fuori microfono: “Il Consigliere”.).
Il Consigliere Ciocca, chiedo scusa. Prego.
Consigliere A. Ciocca
Presidente, inizialmente era un sì, l’abbiamo lasciata lì alla fine, poi
quando abbiamo visto che anche ai lotti confinanti gli era stato dato un
no secco abbiamo detto “Come mai a lui sì e agli altri no?” Alla fine
all’unanimità per tutti uguale, senza fare distinzioni.
Presidente
Grazie.
Consigliere A. Ciocca
Prego.
(Intervento fuori microfono)
I lotti confinanti. Perché questo qui era uno dei primi, l’abbiamo lasciato
lì per il dubbio “parcheggio, non parcheggio, è utilizzato come catino”
eccetera, eccetera, poi ci siamo spostati un po’ più a nord e abbiamo
detto: “Ma come a questi qua no e a lui sì? Succede un pandemonio”.
Da lì abbiamo detto: “No, vedremo più in là magari”.
(Intervento fuori microfono)
Quelli più in là no, sicuro.
Presidente
Grazie. Prego, Assessore, si era prenotato. Niente. Grazie. Se non ci
sono altri interventi, la poniamo in votazione. La proposta è di
respingere. Chiusa la votazione. 11 contrari, 3 astenuti. Astenuti Borghi,
Lingiardi, Ciocca.
N. 54, prego.
Assessore Nisoli
138

Osservante Facchetti Emilio, via Canonica. Chiede la modifica della
destinazione urbanistica da Agricola 2 area di prossimità urbana a zona
residenziale. Non accoglibile, l’area è troppo grande a ridosso di una
cascina esistente e disimpegnata da una strada congestionata che è
bene che non venga caricata di ulteriori funzioni.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta
è di non accogliere. Chiuse le votazioni. 14 contrari su 14.
N. 55.
Assessore Nisoli
Facchetti Emilio, Gemma, Osanna Alberto, via Canonica. Chiede la
modifica della destinazione urbanistica da AGR-2 area di prossimità
urbana a zona residenziale. Non accoglibile, trattasi di area distante dal
centro abitato, non integrabile con esso e interessata anche da fascia di
rispetto ferroviario.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi la poniamo in votazione. La proposta è
di non accogliere. 14 contrari su 14.
N. 56.
Assessore Nisoli
Riva Francesco e Riva Angelo, via Caravaggio n. 43. Parte dei mappali
di proprietà oggetto di permesso di costruire n. 154 del 2004 sono stati
inseriti nell’ambito di trasformazione AT3-F del Documento di Piano, si
chiede di correggere. Accoglibile per i motivi addotti, errore grafico,
correggere tavola F-2 punto n. 2, F.2 punto n. 4, F-3 e Piano delle
Regole P1-M.
Presidente
Grazie. La poniamo subito in votazione. La proposta è di accogliere.
(Intervento fuori microfono)
N. 56, un errore grafico.
Chiuse le votazioni. 14 favorevoli su 14.
N. 57.
139

Assessore Nisoli
Mondelli Italo, Metano Autotrazione Treviglio di via Brignano, via
Brignano n. 48. Modifica destinazione urbanistica da area di assistenza
alla viabilità articolo 42 a zona artigianale. Non accoglibile in quanto le
attività compatibili con impianto di distribuzione carburanti sono tutte
ammissibili senza attribuzione di zona artigianale.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la mettiamo in votazione. La proposta
è di non accogliere. Chiuse le votazioni. 14 contrari su 14.
N. 58.
Assessore Nisoli
Tocco Adriana, Architetto Gasperini, via Felice Cavallotti n. 1.
L’immobile ricade in edifici in ambito urbano CAU normati dall’articolo
22.
(Intervento fuori microfono: “Cosa vuol dire CAU?”)
Non lo so cosa vuol dire, l’ha scritto Benevolo.
(Interventi fuori microfono)
Si chiede di consentire il recupero del sottotetto anche nell’ambito
urbano centrale, perché l’immobile in oggetto ha già subito parziale
recupero e rispetta le caratteristiche di abitabilità. Differenziare il
termine “solaio” come parte strutturale dell’edificio o come
controsoffitto, tamponamento orizzontale che non divida i piani abitabili.
Accoglibile, la Commissione a maggioranza propone di accogliere
parzialmente la controdeduzione e inserire come proposta di nuovo
articolo 2 comma 4 del Manuale del restauro le parole “per funzioni
abitative solo ove tali vani già posseggano misure abitabili, in caso
contrario tali vani saranno disponibili solo per funzioni non abitative,
essendo esclusa ogni altra destinazione che non sia quella originaria di
soffitta o di vano di servizio”.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Se non ci sono interventi. Chiedo scusa, è
già data la parola. Prego.
Consigliere Merisi
140

Grazie, Presidente. Chiedo formalmente di ricordare su
quest’osservazione quello che abbiamo detto ieri per le rogge. Allora,
questo è un discorso un po’ diverso perché comunque non si allargano,
va su e non si... Sì, la richiesta è di andar su, però questo qui è uno
degli edifici storici di via Cavallotti, è uno degli edifici di cui anche ieri
sera il Consigliere Minuti diceva: “Attenzione che la norma specifica, poi
ricordata, 5 metri, 2 metri, quello che è, va comunque rivista”,
prendiamo spunto anche da questo. Grazie.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Ho seguito la lettura e ho visto che l’Assessore non ha continuato la
lettura delle ultime cinque righe, di quello che ho io. Volevo sapere se
sono state cassate, se sono superflue, se invece hanno una loro
sostanza dove si dice “Ai sensi dell’articolo 46 delle presenti norme, il
recupero stesso deve avvenire nel rispetto delle quote, dell’andamento
originario della copertura oltre che delle disposizioni speciali del
presente manuale”. Non è stato riportato, così, per una dimenticanza,
per scelta? Non so.
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
No, ho fatto il contrario. Allora, quello che ho letto io era quello da
togliere. Allora, il nuovo articolo 2 comma 4 del Manuale del restauro
diventa “L’eventuale recupero dei sottotetti è ammesso ai sensi
dell’articolo 46 delle presenti norme. Il recupero stesso deve avvenire
nel rispetto delle quote e dell’andamento originali della copertura, oltre
che delle disposizioni speciali del presente manuale”. Per cui, noi
diciamo, non è possibile modificare la sagoma esterna del tetto,
all’interno, se riesci a sfruttarlo, ti sposti e ci fai la destinazione d’uso.
(Intervento fuori microfono)
Sì. Sì, però dice solo che si può recuperare senza modificare la sagoma
del tetto.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Merisi.
141

Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Una curiosità di tipo tecnico. Nel momento in cui è
fatta salva, ovviamente, la norma che andremo ad approvare adesso.
Nel momento in cui è fatta salva la facciata, quindi io non posso toccare
niente, è quello che si diceva in Commissione, ma dentro io posso
toccare come voglio, fatti salvi, evidentemente, eventuali altri requisiti di
altre norme tipo quella igienico sanitario che anche se non è più
richiesto comunque vige e vale, per cui noi potremmo trovarci nella
condizione che la struttura, la scatola esterna non viene modificata,
viene modificato l’interno e da due piani ne saltano fuori tre.
(Intervento fuori microfono)
Come no? Le scuole? È stato fatto così.
(Intervento fuori microfono)
Non cambia la facciata. Io non tocco la...
(Intervento fuori microfono)
No, io non tocco la... Le finestre io non le tocco, l’abbiamo fatto con la
scuola, abbasso i soffitti, semplice. E quindi io una finestra la uso... Le
finestre io le uso metà per sotto e metà per sopra. È possibile
tecnicamente.
(Intervento fuori microfono)
No, tecnicamente è possibile, l’abbiamo fatto con la scuola di Viale del
Partigiano, ragazzi!
(Intervento fuori microfono)
Questo è un altro discorso, 1,10.
(Intervento fuori microfono)
Però lo posso fare.
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Allora, è possibile spostare le solette all’interno della sagoma, però nel
Manuale del restauro c’è scritto che la soletta non può capitare in
mezzo a una finestra, per cui se uno la sposta...
(Intervento fuori microfono)
Beh, però la soletta non ci può stare. Una finestra non posso dividerla
in due per fare come diceva Lei, piano terra usa la parte alta e il piano
primo usa il sotto. Se prima l’abitazione era di tre livelli, perché aveva
tre corsi di finestre, ne avrà sempre tre, magari il piano terra una volta
era alto 4 metri, riesco ad abbassarlo a 3,50, rubo un pezzo di quello di
142

sopra e mi salta fuori il solaio abitabile, però non modifico
l’impostazione esterna.
Presidente
Grazie. Se non ci sono altri interventi, la pongo in votazione. Per cui la
proposta è per l’accoglimento parziale. Sono chiuse le votazioni. 14
favorevoli su 14.
N. 59, prego.
Assessore Nisoli
Richiedente Assanelli Marco Attilio, via Fara. L’immobile ricade in
tessuto con prevalenza di edifici singoli su lotto articolo 34, diminuzione
capacità edificatoria e altezza massima, si chiede che la proprietà sia
individuata come tessuto con prevalenza di edifici a blocco articolo 33.
Accolta parzialmente, lasciare la classificazione dell’area che meglio
rispetta la situazione, le controdeduzioni all’osservazione n. 43 ha
incrementato i parametri urbanistico edilizi.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione.
(Intervento fuori microfono)
Prego, aspetto. Sì, sì, non avevo visto. Ci sono interventi? Se non ci
sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta è accoglimento
parziale. Chiuse le votazioni, 14 favorevoli su 14.
N. 60, prego.
Assessore Nisoli
Tassi Domenica, Luigia, Giuseppina, Maria, Romilda e Annamaria, Ditta
Belloli Building S.r.l., via Monzio Compagnoni. Chiede la modifica della
destinazione urbanistica del terreno da area agricola AGR-1 a zona per
insediamenti in ambito agricolo. Non accoglibile, area troppo estesa e
poco integrata con l’area urbanizzata. Potranno sorgere opportunità per
effetto del Piano di riqualificazione di Castel Cerreto.
Presidente
Grazie.
(Intervento fuori microfono. “Aggiungere Battaglie”.)
143

Barra Battaglie. Se non ci sono interventi la poniamo in votazione. Il
parere è non accogliere. Chiuse le votazioni. 14 contrari su 14.
N. 61, prego.
Assessore Nisoli
Danelli Ornella, via Canonica n. 46/A. Edificio disciplinato dall’articolo
35 tessuto con caratteri uniformi. Si richiede:
1) uniformare il colore dei lotti disciplinati dall’articolo 35;
2) precisare che per gli immobili soggetti a tale articolo sia
consentita la sostituzione edilizia e la nuova costruzione;
3) consentire tutte le destinazioni compatibili con la residenza,
direzionali, commerciali, artigianato di servizio con eventualmente
limitazioni di tipo logiche o di superficie massima;
4) eliminare la fascia di rispetto stradale in centro abitato;
5) modificare le metodologie di calcolo relative a superfici, altezze e
distanze, introducendo correttivi e variazioni per risolvere i
problemi applicativi del P.R.G. vigente, questo al fine di agevolare
il confronto tra le capacità edificatorie già utilizzate e le nuove
possibilità da P.G.T.
Accoglibile parzialmente, punto n. 1 accoglibile per i motivi addotti;
punto n. 2 accoglibile parzialmente, vedi anche osservazione n. 4;
punto n. 3 accoglibile per i motivi addotti, eliminare per questa strada la
classificazione come strada urbana di scorrimento e la relativa fascia di
rispetto; n. 5, osservazione generica e non circostanziata, le nuove
disposizioni hanno l’ambizione di rendere più semplice, meno
discrezionali e più chiare le modalità di calcolo della capacità
edificatoria.
La Commissione propone inoltre di modificare l’articolo 35 delle NTA del
Piano delle Regole introducendo nel comma 2.1 gli stessi indici del 2.2
e, qualora gli interventi siano effettuati tramite PUA, aumentare il
parametro del 20% limitatamente all’indice territoriale.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Volete che si spacchetta tutto? Prego,
Consigliera D. Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Non è che io chiedo all’Assessore perché io ho preso un appunto, però
a proposito di quest’osservazione avevo scritto come Benevolo, che, se
vi ricordate bene, era una delle formule utilizzate per dire “Va bene alla
controdeduzione tecnica che c’è”, no? Però mi pare che nella relazione
144

della... Non so se ciò che l’Assessore ha detto di modifica dell’articolo è
uno sviluppo di uno di questi punti del famoso “come Benevolo” oppure
no. Vorrei un chiarimento su questo.
Presidente
Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
(...) della domanda n. 3 delle destinazioni compatibili con la residenza e
del n. 5 “modificare le metodologie di calcolo relative a superfici, altezze
e distanze”.
Presidente
Prego, Consigliere.
Consigliera D. Ciocca
Quindi è vedi controdeduzione alle osservazioni n. 19 e seguenti? Cioè,
sono le stesse comparse in queste... Quella di Etra Costruzioni? Sì.
Grazie.
Presidente
Grazie. Quindi come modalità di votazione facciamo una votazione
unica o...? Prego, Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Anche a me non risulta che in Commissione si sia andati in questa
direzione, almeno dai miei appunti, ma riconosco la buona fede di tutti,
per l’amor del cielo, e annuncio il mio voto contrario, perché l’articolo 35
è un altro articolo cambiato probabilmente per consentire qualche cosa
di più rispetto a quello che l’osservante ha chiesto.
Presidente
Grazie. Se non ci sono altri interventi. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Scusi, Assessore, però vorrei capire da un punto di
vista metodologico come procediamo. Allora, se la Commissione decide
145

un certo tipo di percorso, poi arriviamo in Aula, per carità, si può fare
tutto e il contrario di tutto, però gradirei, vista l’esperienza passata, non
ce l’ho con Lei, non me ne voglia, vista l’esperienza passata della
Commissione gradirei capire come ci dobbiamo comportare. Allora, se
la logica è che da parte dell’Assessore, quindi degli Uffici e di questa
Giunta si prende per buono la base di quello che viene deciso in
Commissione e la si sviluppa, va bene, okay! Però dettagliatecelo nel
momento in cui ci fate la proposta. Tutto qua. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione n. 61 così come proposta dalla Giunta, che è per
l’accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono)
Chiedete lo spacchettamento?
(Intervento fuori microfono)
Una cosa alla volta, prima la parola al Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Siccome la risposta all’osservazione è articolata, non è che ci sia
convergenza su tutto, chiedevo lo spacchettamento, se era possibile.
Presidente
Sì, sì, l’avevamo chiesto. Va bene, non c’è problema. Consigliere
Borghi, si era prenotata, voleva intervenire?
(Intervento fuori microfono)
Lingiardi.
(Intervento fuori microfono)
Ha la parola il Consigliere Lingiardi in questo momento.
Consigliere Lingiardi
Grazie. Io non voto per questa.
Presidente
Grazie. Quindi, Consigliere Borghi.
Consigliera Borghi
Era solo per chiedere di darci un numero a cui arrivare perché io sto
facendo davvero fatica a seguire questo ritmo e dopo otto ore di
146

attenzione io credo che si debba avere il rispetto dei cittadini di cui
stiamo guardando le osservazioni e ci vuole un pochino più di serenità e
soprattutto di capacità di concentrazione.
(Intervento fuori microfono: “Tempi per pensare”.)
Tempi per pensare, sì.
Presidente
Va bene. Beh, l’orario del Consiglio è fissato per le 23.00.
Consigliera Borghi
Ecco, chiedo di anticipare dicendo, non so, “Siamo alla n. 61, alla n. 80
ce ne andiamo”.
Presidente
Ma l’orario, ripeto, è fissato per le 23.00, per cui credo che sia
opportuno proseguire fino alle 23.00. Se volete possiamo fare una
piccola pausa, visto che abbiamo effettivamente dalle sei e mezza
proceduto a un ritmo effettivamente, come dire, agevolato e veloce. Se
volete ci possiamo fermare dieci minuti, un quarto d’ora finita
quest’osservazione.
Consigliera Borghi
Chiedo al Sindaco la cortesia di prendere in considerazione (...) nove
ore al giorno per cinque giorni non sono sostenibili nella mancanza di
chiarezza del quadro informativo in cui ci muoviamo.
Sindaco
Chiedo alla Consigliera di rendersi conto che siete stati voi a chiedere
di posticipare il Consiglio per garantire la presenza, perché avremmo
potuto farlo la settimana scorsa.
Consigliera Borghi
(...) proprio nuovissima.
Presidente
Prego, Consigliere Merisi, a Lei la parola.
Consigliere Merisi
147

No, assolutamente, tant’è vero che io dovevo andare in ferire.
Presidente
Chiedo scusa, la parola al Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Accolgo la richiesta di pausa e faccio la proposta di
fare pausa di un’ora. Grazie.
Presidente
Non posso accogliere la sua proposta, la prendo con lo spirito giusto.
Dieci minuti, va bene? Finiamo quest’osservazione, dopodiché ci
fermiamo un attimo. Spacchettata.
Quindi, prego, Consigliera Borghi, ancora...
Consigliera Borghi
Sono contraria a qualsiasi intervallo.
Presidente
Beh, possiamo votare la sospensione. Se la Maggioranza è favorevole a
sospendere dieci minuti dopo l’osservazione, ci fermiamo. Quindi? Ci
fermiamo dieci minuti dopo questa? Per alzata di mano. Va bene. Basta
alzare le mani, non c’è bisogno di votare... Chi vuole fermarsi dieci
minuti alza la mano. Mettiamo anche in votazione la proposta del
Consigliere Merisi di sospendere fino a giovedì prossimo.
(Intervento fuori microfono)
Ah, un’ora, chiedo scusa. Due voti, tre voti, quattro voti. Va beh, è
passata la proposta della Maggioranza, per cui finiamo l’osservazione n.
61, per cui poniamo in votazione il primo punto.
(Intervento fuori microfono)
Chiede ancora la parola la Consigliera Borghi.
Consigliera Borghi
Chiedo che venga messa in votazione anche la proposta di darci un
numero a cui arrivare, che ho lasciato che decidesse il Consiglio
Comunale, tenendo conto di una resistenza psichica che credo anche
voi non abbiate per essere lucidi, perché non siete molto lucidi neanche
voi, e quindi di fissare un’osservazione a cui arrivare e lì arrivare.
148

Presidente
Grazie, Consigliera. A questo punto... Vuole intervenire prima,
Consigliera Ciocca, o posso porre in votazione la mozione della
Consigliera Borghi?
(Intervento fuori microfono)
Vuole intervenire? Prego.
Consigliera D. Ciocca
Pensavo che una mediazione potesse essere trovata nel fatto che come
insegnano i lavoratori della Same è una questione di tempi della catena
di montaggio. Per cui, se il numero lo fissate voi in base a una
tempistica di attenzione che può essere anche estremamente limitata in
quanto c’è un vostro fiduciario che conosce a memoria tutte queste
cose, quindi sa benissimo cosa dice, dove va a parare e cosa
costruisce, tutte cose che a noi sfuggono e che facciamo fatica a
seguire.
Io direi che, d’accordo sul... Dice giustamente, quando un consiglio
viene... Vedo che c’è ilarità e questo mi fa felice.
(Intervento fuori microfono: “Non sto ridendo, sto ridendo di un’altra
cosa, non delle cose che sta dicendo Lei, Consigliera Ciocca”.)
Va beh, ma la cosa mi farebbe piacere lo stesso, non c’è problema.
Stavo dicendo, credo che la cosa fondamentale sia non andare a
manetta, come stiamo andando, perché d’accordo, si possono anche
fare otto ore di lavoro, ma è un conto con certi ritmi e un conto con altri,
tutto qua.
Presidente
Quindi, vuole, Consigliera Borghi, che votiamo la sua proposta?
(Intervento fuori microfono)
Pongo in votazione la proposta della Consigliera Borghi di...
Consigliera Borghi
Vorrei aggiungere un’osservazione a quelle fatte dalla Consigliera
Ciocca, che probabilmente, visto che tra l’altro alcune variazioni di
norme vengono decise seduta stante, i Consiglieri di Maggioranza non
stanno facendo il lavoro faticoso che stiamo facendo noi, ma l’abbiamo
provato anche noi, in quanto hanno fiducia in ciò che la loro Giunta
propone, quindi hanno meno esigenza di approfondimenti, eccetera;
mentre da parte nostra, ripeto, senza avere un quadro informativo
chiaro, e questo devono saperlo i cittadini di Treviglio che stiamo
149

votando al buio, con atti di fede, senza questo quadro informativo chiaro
non reggiamo questi ritmi di nove ore al giorno. Se avessimo un quadro
normativo chiaro forse sì.
Presidente
Grazie. Per cui votiamo la proposta della Consigliera Borghi per alzata
di mano di fissare un limite alle osservazioni da vedere stasera.
(Intervento fuori microfono)
Il limite che la Consigliera lascia a noi di decidere, giusto?
Consigliera Borghi
No, io l’ho proposto, di arrivare intorno alle 80, 85.
Presidente
Alle 80, okay!
Consigliera Borghi
Quindi farne altre 25, 30, non di più.
Presidente
Ma probabilmente non arriviamo neanche a 80.
Consigliera Borghi
Siamo al n. 60.
Presidente
Quindi votiamo la proposta della Consigliera Borghi. Chiedo scusa. Chi
è favorevole a che ci si fermi a 80, come propone la Consigliera Borghi,
indipendentemente dall’orario? Il Consigliere Merisi si astiene.
(Intervento fuori microfono)
Ne abbiamo fatte 61, questa è la n. 61, che è in votazione.
(Intervento fuori microfono)
Il termine ovviamente è fino alle undici, chiaramente.
(Interventi fuori microfono)
Per cui, chiedo scusa, la mia proposta visto che, come dire, ci siamo un
attimino soffermati a discutere, possiamo riprendere la n. 61 e andare
avanti.
150

A questo punto, se non ci sono altri interventi, poniamo in votazione
l’osservazione n. 61 spacchettata, per cui il primo punto. La proposta
della Giunta è di accogliere. Chiusa la votazione. 11 favorevoli, 1
contrario. Contrario il Consigliere Merisi.
Mettiamo in votazione il punto n. 2 dell’osservazione n. 61. La proposta
della Giunta è di accogliere parzialmente per i motivi di cui
all’osservazione n. 4. Chiuse le votazioni. 11 favorevoli, 1 contrario.
Contrario il Consigliere Merisi.
Punto n. 3. La proposta è quella di accogliere l’osservazione con la
modifica dell’articolo 35. Favorevoli 10, contrari 2. Contrari Ciocca e
Merisi.
Punto n. 4. La proposta è di accogliere. Chiuse le votazioni. 11
favorevoli, 1 contrario. Contrario il Consigliere Merisi.
N. 5. Di non accogliere è la proposta della Giunta. Chiusa la votazione.
Allora, 12 contrari su 12.
C’è un altro punto? Finito. Per cui possiamo sospendere dieci minuti i
lavori. Grazie.
Il Presidente sospende la seduta.
Il Presidente riprende la seduta.
Presidente
Grazie, ci siamo tutti, possiamo riprendere con l’osservazione n. 62.
Prego, Assessore. Chiedo scusa, la parola alla Consigliera Borghi che
si è prenotata.
Consigliera Borghi
Allora, in questi due giorni abbiamo assicurato il massimo di impegno e
abbiamo dato contributi, tutti i contributi di cui siamo stati capaci
nonostante, ripeto, non abbiamo un quadro di riferimento.
Oggi vi abbiamo dato anche la possibilità di votare mozioni in cui la
Maggioranza non aveva il numero legale. Sì, forse Minuti poteva darvi
una mano, però voi... Noi abbiamo avuto una Minoranza della vostra
parte politica che questo non l’ha mai concesso, noi abbiamo dato
anche questa collaborazione.
151

Adesso, alla mia cortese richiesta di fissare un termine, per una
stanchezza legata a otto ore di lavoro, avete risposto con l’arroganza
tipica di chi si sente autosufficiente e non si pone assolutamente il
problema di rappresentare anche i 5 mila e più cittadini che non vi
hanno votato.
Avete in questo modo, con questo comportamento arrogante, detto
chiaramente che della nostra collaborazione e dei nostri contributi non
ve ne fate assolutamente niente. Vi abbiamo chiesto informazioni e non
ce ne avete date, vi abbiamo chiesto di cambiare metodologicamente il
modo di condurre alcuni momenti del Consiglio Comunale e ci avete
risposto picche.
Se vi si chiede la cortesia di considerare le obiettive difficoltà di chi non
ha avuto modo di fare un approfondimento sufficientemente rilevante,
rispondente con posizioni di forza e con acredine. Questa per voi è la
democrazia.
La sottoscritta lascia l’Aula perché questa Maggioranza non ha bisogno
del contributo che questa Minoranza può dare.
Presidente
Prego, Consigliere Lingiardi.
Consigliere Lingiardi
Grazie, Presidente. Anch’io veramente, l’ho già detto anche prima, sono
in estrema difficoltà anche perché, insomma, qui ci sono tanti
pensionati, ma c’è qualcuno che al mattino prende alle otto, va e timbra
e lavora e poi se non mi avete visto per circa due ore, sono andato in
un altro Consiglio di Amministrazione, quello della banca dove lavoro.
Quindi sono veramente in difficoltà, anche perché non ho seguito la
Commissione consiliare. Mi dispiace perché... queste posizioni si
possono anche tenere, ma mi dispiace quanto dice il Sindaco, perché
ho sentito veramente un po’ di acredine. Se sono io la colpa di aver
spostato avanti di una settimana, mi dispiace ancora, però io sono
venuto qui veramente con la voglia di capire un po’ di più, cioè, certo,
con le difficoltà appunto di non aver seguito la Commissione consiliare
e mi dispiace che vi abbia fatto spostare il tutto, mi sembra di essere
sempre stato corretto.
Sindaco, tutte le volte che parla mi sembra che sia stanco anche Lei,
però... Quindi le chiedo di poter parlare anche in Consiglio Comunale
come ci parliamo quando siamo fuori o quando sono a colloquio con
Lei.
Io anche in determinate situazioni quando c’erano altri Consiglieri anche
nel... forse Lei non è mai venuto in Consiglio, non ho mai cercato di
reagire anche... non ho reagito anche a certe provocazioni, però questa
152

sera veramente sono stanco e me ne andrò a casa anch’io. Domani
sarò qui ancora presente e cercherò di andare avanti fino a che posso,
perché il fisico umano ha anche un limite, io ho dei limiti, lo riconosco,
dei limiti fisici, oltre una certa ora, dopo tante ore di lavoro, non ce la
faccio. Quindi grazie a voi, ci vedremo domani.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Ciocca.
Consigliera D. Ciocca
Non è nel mio stile tirarmi mai indietro dal lavoro, però devo rilevare,
come hanno rilevato i miei Colleghi, che nonostante le richieste
pressanti non sono messa nelle condizioni di poter fare decentemente
quanto gli elettori mi hanno consegnato di fare, cioè un’operazione, una
funzione di controllo, senza nulla togliere a chi ha vinto e chi governa,
però chiedendo il rispetto della funzione.
Il rispetto della funzione consiste soprattutto nell’avere informazioni,
non l’ho inventato io che sapere è potere, a maggior ragione nessuno
può esercitare un diritto dovere di controllo se le informazioni non le ha.
Vorrei rassicurare circa il fatto delle possibili illazioni che si leggono
nelle mie parole. Ho la brutta abitudine, dato il mio noto splendido
carattere, di dire quello che penso, però vedo che tutte le accortezze
che ho cercato di mettere in atto per evitare questo rischio di malevola
interpretazione, però per dire che problemi ci sono, perché delle
difformità ci sono state, vengono interpretate in una maniera che non
serve assolutamente a niente. Insomma, se volessimo prenderci per i
capelli ci potremmo anche divertire, non credo che sia questo il ruolo.
Io sono abbastanza convinta, in qualsiasi lavoro che ho fatto, che posso
dare un contributo, vorrei che questo contributo fosse, se non
apprezzato, perché non è dovuto, perlomeno tollerato perché questo è
dovuto.
Mi spiace, ma seguo gli altri. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. La parola al Sindaco.
Sindaco
Grazie, Presidente. Prendo atto di quello che sembra un’acredine, io
credo che noi dobbiamo garantire il rispetto dei tempi per portare a casa
uno strumento urbanistico nelle modalità con cui sono stati concordati i
lavori. Prendo anche atto del fatto che un abbandono dell’Aula è
153

significativo, ma dal mio punto di vista la disponibilità alla
collaborazione c’è e c’è stata, il calendario dei lavori è stato fissato in
questo modo, in funzione proprio di alcune delle esigenze. Prendo atto
del fatto che non si riconosca il fatto che durante il corso delle sedute la
normativa può essere rinnovata, che è quello che la normativa prevede
in termini di approvazione del Piano di Governo del Territorio.
Mi dispiace perché non è generalmente il clima che mi piacerebbe,
dall’altra parte mi pare che siano state ascoltate tutte le osservazioni
che sono state fatte, fermo restando che ribadisco anche gli interventi
che sono proposti sono condivisi. Non mi è sembrato che ci fosse
questa linearità, però eventualmente se può discutere anche in altre
circostanze, non mi pare neanche di aver cambiato atteggiamento nei
confronti di nessuno, quindi ringrazio i Consiglieri per l’apporto che
hanno dato finora, ma chiedo di proseguire fino al termine della
giornata. Grazie.
Presidente
Grazie. Quindi la parola all’Assessore. Chiedo scusa, prego, Federico.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Onde evitare che come al solito la colpa sia del
sottoscritto, perché ce ne ho veramente piene le scatole. Ritengo
opportuno precisare la mia posizione qua questa sera. Scusate se alzo
un attimino il tono, ma mi sposto così mi tranquillizzo, visto che qualcun
altro invece è dalle due che c’ha il tono alto ed io lo devo sopportare e
oltre che le orecchie anche le orecchie basse, come si dice quando
siamo studenti di medicina, cominciano ad essere gonfie.
Allora, io credo che il ruolo effettivo di un Consigliere sia quello, sì, di
rappresentare 5 mila, beata Lei, io ero fermo solo a 1932, ma sia anche
quello di andare avanti, sempre, comunque difendendo le proprie
caratteristiche, il proprio sapere e la propria voglia di spendere tempo e
denaro per la nostra Città.
Io non entro in merito sulla resistenza fisica, io sono in piedi da questa
mattina alle sei, però è riconosciuto urbi et orbi, a Treviglio e anche non
solo a Treviglio, che c’ho un fisico della Madonna, per cui posso
reggere fino a mezzanotte, anche fino all’una, adesso devo andare a
casa a stirare, ad esempio, ma questo è un problema mio.
Quello che non mi piace è, e mi spiace che non ci siano, ma non me ne
può fregar di meno, quello che non mi piace è abbandonare poi l’agone
nel momento in cui effettivamente serve. Allora, io la gamba la tiro
indietro quando gioco a calcio, perché gioco, ho sempre giocato col
numero 10 sulle spalle, quindi fosforo, piedi di velluto, sono stato
154

ammonito solo una volta nella mia lunghissima, per modo di dire,
carriera.
Allora, questo era il momento di far capire che noi c’eravamo, era il
momento di far capire il peso della Minoranza, era il momento di far
capire che comunque, indipendentemente dal fatto che non ci sono le
prerogative, non ci sono le caratteristiche che secondo noi avrebbero
portato a un confronto più articolato e più chiaro, sotto certi aspetti,
dicevo, questo era il momento per cui si doveva comunque andare
avanti.
Se vogliamo scendere sul formale bisogna anche dire effettivamente
che senso ha chiedere dieci minuti e poi andar via? Non lo so
sinceramente. Che senso ha dire “Me ne vado adesso, però domani
torno”? E soprattutto che senso ha non riconoscere il fatto che questi
Consigli Comunali sono stati spostati, io ero presente in Seconda
Commissione, quindi come le sure prendono note, anche il cretino
prende nota di quello che è stato detto.
Io non ho bisogno di scrivere, io ricordo di aver detto al signor Sindaco,
che era seduto alla mia destra “Scusa, Beppe, ma perché per Lingiardi
sì e per Federico no?” Signor Sindaco, Lei me lo può confermare. È
evidente che non avremmo fatto cinque Consigli dalle due alle undici,
ne avremmo fatti otto dalle quattro alle undici e quindi la resistenza di
lor signori sarebbe stata quella garantita forse, forse, anche per chi ha
un fisico mediocre, per chi ha un Iri, che non è quello dell’Assessore
Imeri, di cui si parlava ieri, un indice di recupero dopo lo sforzo
decisamente più alto rispetto a quello che è stato dimostrato.
Mi spiace davvero non poterle dire in faccia queste cose che penso, ma
sono contento che queste cose vengano registrate. Ricordo solamente
che pur avendo solo una competenza, e questo è noto a tutti, il 23 di
dicembre è stato il sottoscritto, che aveva ben altri impegni, aveva ben
altre resistenze fisiche, a garantire per tre minuti di orologio l’adozione
di questo Piano. E tutti voi avete letto quello che ho scritto sui giornali,
chi me l’ha fatto fare? Se il risultato è questo, chi me l’ha fatto fare? Ma
io questa sera sto qua e ci sarò anche domani.
Anch’io piuttosto oggi per motivi di lavoro, e l’Assessore Imeri ne è a
conoscenza, sono potuto arrivare tardi. Anch’io ho dovuto tornare a
casa alle nove perché avevo un appuntamento telefonico, ma questi
sono problemi miei. I 1932 Trevigliesi che mi hanno votato credo che
siano non dico contenti, ma soddisfatti che io sia qua a votare una volta
per quello che dice la Giunta, a votare una volta contro, a votare
un’astensione. L’ho sempre fatto e lo farò secondo scienza e coscienza,
come mi ha insegnato Ippocrate che, come sapete tutti, era mio zio.
Questa non è una battuta, mio zio Carlo, per chi sé lo ricorda, è seduto
per otto mesi su quella sedia e ha fatto tanto per questo Comune.
Grazie, e scusate se l’ho fatta lunga.
155

Presidente
Grazie.
Sindaco
Posso permettermi di ringraziare rubando la parola, perché credo che
siano le parole che testimoniano la disponibilità e il fatto che quello che
si era detto non era una parziale verità come mi pare ogni tanto si
faccia da parte di qualcuno/a in quest’Aula.
Presidente
Grazie. Proseguiamo quindi con l’osservazione n. 62. Prego,
Assessore.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 62, osservante Gatti Francesco, SAO S.r.l. ubicata in
via Pietro Nenni. L’immobile è a destinazione tessuto produttivo
omogeneo. Si chiede:
1) Che vengano esplicitati al comma 2 dell’articolo 38, tra gli
interventi possibili, la nuova costruzione, demolizione,
ricostruzione e ampliamento. La proposta è di accoglierla.
2) Altezza massima innalzata a 12 metri come nell’attuale P.R.G. E
anche per questa la proposta è di accoglierla.
3) Inserire nell’articolo 6.2 delle disposizioni comuni del Documento
di Piano, come destinazioni ammesse, residenziale, direzionale,
sanitarie e sport. Il punto n. 3 non è accoglibile perché sono tutte
destinazioni già previste, compresa quella Sanitaria che, anche
se non è esplicitata, ricade tra i servizi e attrezzature pubbliche o
di uso pubblico.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Colgo ancora l’occasione, Assessore, mi scusi se
sono petulante anch’io, ma probabilmente il confine, il trasbordamento,
l’esondazione mi ha contagiato. Non è roba radioattiva per cui sono
tranquillo, ho competenze anche in quello.
Chiedo ancora una volta: è possibile, sulla base di questo, andare poi
comunque a modificare il regolamento del P.I.P.? Seppure, come Lei mi
156

ha assicurato, il P.G.T. soprastà alle norme del P.I.P.? Abbiamo un
regolamento, l’abbiamo già modificato, modifichiamolo con questo, che
sia settembre, che sia ottobre, quello che è. Grazie.
Presidente
Grazie, Consigliere. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Sì, anche in sede di Commissione abbiamo preso quest’impegno, come
Amministrazione, di modificare il regolamento del P.I.P., quello per
quanto riguarda gli obblighi e la convenzione che ha fatto funzionare il
P.I.P. per questi venti e passa anni. Quello che sono invece le
destinazioni d’uso ammissibili sono strettamente di competenza del
P.G.T., per cui il P.G.T. su quelle che sono le destinazioni supera...
(Intervento fuori microfono)
Sì, sì, ma l’impegno mi sembra che l’abbia preso anche il Sindaco con
Asso P.I.P. di portare delle modifiche a questo regolamento e
attualizzarlo, perché comunque è vecchio di più di vent’anni.
Presidente
Grazie, Assessore. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione
l’osservazione così come proposta dalla Giunta. Sono chiuse le
votazioni. Presenti 11, favorevoli 11.
N. 64, prego.
Assessore Nisoli
Osservante Virgilio Riganti, via Ceradelli. Chiede la modifica a
destinazione urbanistica prevista come parco agricolo articolo 6 del
Piano dei Servizi in zona residenziale. Non accoglibile, l’area è troppo
estesa per la motivazione richiesta, pregiudica la formazione e
l’integrità del Parco Territoriale Agricolo e non è integrabile con
l’aggregato urbano.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione l’osservazione n.
64. La proposta è di non accogliere. Chiuse le votazioni. 11 contrari su
11.
N. 65.
157

Assessore Nisoli
Società Fama S.n.c., via Del Bosco n. 21. Si chiede punto:
1) recepire l’accordo con Baslini inserito nel Piano Integrato
d’Intervento relativo alla nuova perimetrazione dell’area di Fama
S.n.c.;
2) modificare il comma 2.2 dell’articolo 32 prevedendo di
mantenere il volume consolidato all’adozione delle norme del
P.G.T., anche in caso di sostituzione edilizia e su un’intera unità
urbanistica, finalizzati a conseguire destinazioni d’uso diverse.
La proposta è accoglibile parzialmente. Il punto n. 1 accoglibile per i
motivi addotti; punto n. 2 non accoglibile, la nuova norma mira ad
assentire interventi di cambio di destinazione d’uso a condizione di
garantire un’adeguata integrazione tipologica e quantitativa con il
contesto urbano di riferimento.
Presidente
Grazie. È aperto il dibattito. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Assessore, una cortesia, l’ultima frase era riferita...
“il contesto urbano” è riferita al confine che ha fama con Baslini e quindi
tutto quello che esiste dietro Baslini o sbaglio?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Grazie. Pongo in votazione l’osservazione n. 65. La proposta è
accoglimento parziale. 11 favorevoli su 11.
N. 66, prego.
Assessore Nisoli
Ferri Bartolomeo Edilferri S.p.A. a confine con Castel Rozzone. Modifica
della destinazione urbanistica da edifici singoli su lotto, articolo 34 a
tessuto con caratteri architettonici uniformi, per realizzazione della
scuola del legno. Ammissibile la riclassificazione dell’area in zona NR
normata dall’articolo 36.
Presidente
158

Grazie. Se non ci sono interventi pongo in votazione. La proposta è di
accogliere. Chiusa la votazione. 10 favorevoli su 10.
N. 67, prego.
Assessore Nisoli
Osservante Alvaro Valli Ral Gom S.r.l via Isser n. 15. Si chiede:
1) riqualificazione ramo occidentale di via Isser con sistemazione
dell’incrocio;
2) ampliamento aree della sede della Ditta Ral Gom Italia,
disponibile a realizzare parcheggi da asservire a uso pubblico.
Punto n. 1 accoglibile, prevedere come da P.R.G. lo sbiancamento della
strada fino allo stabilimento Ral Gom; n. 2 non accoglibile,
l’ampliamento potrà essere effettuato secondo la procedura dello
Sportello Unico autorizzando gli ampliamenti necessari in cambio delle
relative opere di urbanizzazione.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è per
l’accoglimento parziale.
(Intervento fuori microfono)
La n. 67. Chiuse le votazioni. 10 favorevoli su 10.
N. 68, prego.
Assessore Nisoli
Obori Sergio via Gera d’Adda. Chiede la modifica della destinazione
urbanistica da Agricolo 2 a zona artigianale per ampliamento attività.
Non accoglibile, l’ampliamento potrà essere effettuato secondo la
procedura dello Sportello Unico Attività Produttive, autorizzando gli
ampliamenti necessari in cambio delle relative opere di urbanizzazione.
Presidente
Grazie. Poniamo in votazione, se non ci sono interventi, la proposta è di
non accogliere. Chiuse le votazioni. 11 contrari su 11.
N. 69, prego.
Assessore Nisoli
Galimberti Annunciata, via Da Verrazzano. Si chiede:
159

1) rettifica confini ambito di progettazione unitaria di via Da
Verrazzano in corrispondenza della rotatoria via Vasco De Gama;
2) correggere discordanza tra articolo 24 Piano delle Regole,
superficie 3660, mentre nelle disposizioni comuni la superficie è
indicata come 3720;
3) definire con chiarezza modalità attuative, tempi e modi del PUA
Da Verrazzano rispetto all’ambito AT1-A;
4) la parte di proprietà esclusa dal Piano rimarrebbe area interclusa,
è possibile modificare sagoma edifici all’interno del PUA;
5) la rete di acquedotto della tavola B2-6-2, quadro conoscitivo,
manca la rete dell’acquedotto ma c’è nel PUGS.
La proposta è accoglibile parzialmente dove: punto n. 1 accoglibile; n. 2
accoglibile, correggere il Piano delle Regole e la cifra giusta è quella
riportata nel Documento di Piano, per cui 3720; n. 3 accoglibile
parzialmente, le due ipotesi conservano la loro indipendenza, la
capacità edificatoria trasferita è ovviamente di pertinenza dei proprietari
delle aree dell’AT1-A, chiarire nella norma che il comparto di margine
può lasciare un’are a disposizione della capacità edificatoria trasferita;
n. 4 non è un’osservazione; n. 5, nel P.G.T. la ricognizione esatta delle
infrastrutture a rete è quella riportata nel PUGS dove l’acquedotto
richiamato è presente.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione secondo i
suggerimenti della Giunta. Che è di accoglimento parziale, giusto?
Assessore Nisoli
Sì.
Presidente
Chiuse le votazioni. 11 favorevoli su 11.
N. 70.
Assessore Nisoli
Dario De Ponti Treviza S.a.s., via Quinto Alpini n. 30 Laghetto Treviza.
Si chiede:
1) eliminare il vincolo del lago di origine artificiale dagli atti di
P.G.T.;
2) intraprendere i rapporti con la Regione Lombardia per modificare i
dati riportati nelle elaborazioni regionali.
160

Non accoglibile, il vincolo derivante dal Piano Territoriale Regionale va
riportato e osservato nel P.G.T. È forse possibile avviare una
procedura, indipendente dall’iter approvato del P.G.T. per chiedere una
rettifica del Piano Regionale. Ad esito positivo e iter concluso tale
vincolo potrà essere eliminato dal P.G.T.
Il problema è che erroneamente la Regione Lombardia nel Piano
Territoriale Regionale ha equiparato il laghetto Treviza agli altri laghi
della Lombardia e quindi gli ha assegnato una fascia di rispetto assoluta
di 150 metri dalla sponda e 300, per cui è equiparato al Lago d’Iseo e di
Garda.
È stato un errore, non possiamo modificarlo noi, la Regione Lombardia
ha dato l’avvio del procedimento per il P.T.R., adesso spiegheremo agli
osservanti come devono fare per farlo togliere.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è di
non accogliere.
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa. Risi Oreste, prego.
Consigliere Risi
Ma è riconosciuto come area sportiva oppure no?
(Intervento fuori microfono)
Quindi non è né il laghetto né tutta l’area attorno.
(Intervento fuori microfono)
Però ufficialmente non lo è.
(Intervento fuori microfono)
Grazie.
Presidente
Grazie. Pongo in votazione. La proposta è di non accogliere. Chiuse le
votazioni. 11 contrari su 11.
N. 72.
Assessore Nisoli
Barzago Giulia, Bergamini Andrea, Bergamini Angelo e Clementina, via
Casirate Vecchia n. 25, Cascina Palazzo. Parte delle aree è compresa
nell’articolo 22 del Piano delle Regole edifici in ambito urbano e parte
nell’AT3-B, parte nel parco di cintura. Si chiede:
161

1) di ampliare l’area di pertinenza degli edifici per dare più
consistenza all’area cortilizia;
2) integrare l’articolo 22 consentendo per alcuni casi demolizione
delle superfetazioni e riutilizzo del volume anche secondo un
nuovo assetto da sottoporre alla Commissione del Paesaggio;
3) uniformare l’indice territoriale di 0,12 metri quadrati per tutte le
aree a servizi pubblici e a infrastrutture pubbliche.
La Commissione, vista la controdeduzione tecnica, propone
accoglimento parziale della n. 1 come da controdeduzione tecnica, per
cui ampliare l’ambito CAU di 10 metri; punto n. 2 accoglimento; punto n.
3 propone l’accoglimento uniformando l’indice IT di 0,12 metro quadrato
sia per i nuovi servizi pubblici sia per le infrastrutture pubbliche, vedi
osservazione n. 432.
Il P.G.T. adottato prevede una perequazione per quanto riguarda le
aree che vengono cedute per realizzare standard pubblici e quelle che
vengono cedute per strade. Quelle per standard avevano un indice di
0,12, quelle per le strade di 0,06.
Tanti osservanti dicono “Visto che anch’io le devo cedere per
attrezzature, se dai 12 agli altri dai 12 anche a me” e noi abbiamo
proposto di accoglierla per equità.
Per cui quest’osservazione è: accolta parzialmente punto n. 1, accolto il
n. 2 e accolto il n. 3.
Presidente
Grazie. Prego, Consigliere Merisi.
Consigliere Merisi
Grazie, Presidente. Ma l’oggetto dell’intervento non è la Mezzaluna?
(Intervento fuori microfono)
Posso?
Presidente
Posso mettere in votazione, se non ci sono interventi. Grazie. Pongo in
votazione l’osservazione secondo il suggerimento della Giunta di
accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. 11 su 11 favorevoli.
N.73.
Assessore Nisoli
162

Osservazione n. 73, osservante Ciocca Luigi, via Canonica n. 44.
L’immobile è classificato come edificio di pregio storico testimoniale
normato dall’articolo 43, si chiede:
1) a) che venga tolto il simbolo relativo al pregio storico consentendo
interventi di manutenzione, recupero, ampliamento e sostituzione
edilizia; b) il simbolo a stella sia mantenuto solo sull’edificio
originario del 1930 consentendo rifacimenti fedeli alla ricostruzione
tipologica;
2) modifica dei parametri IF 0,30, confermare la sup. esistente, H 10
metri e H 10 metri;
3) rapporto di permeabilizzazione 30% come da regolamento locale di
igiene, parte del mappale è stato inserito come tessuto non
residenziale anziché come area di prossimità urbana.
La proposta è accoglibile parzialmente. N. 1-A non accoglibile, non ci
sono gli estremi per l’eliminazione del vincolo apposto; n. 1-B non
accoglibile, il vincolo non è riferito all’intero immobile ma solo alla parte
avente tale valore, articolo 43.6, per le parti restanti si applica la
disciplina di zona IS-3 che già contempla il caso di ristrutturazione
edilizia o sostituzione; n. 2 e n. 3 accoglibili parzialmente, ammissibili
incrementi dei parametri urbanistici, vedi anche osservazione n. 43.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la poniamo in votazione. La proposta
è accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. 10 favorevoli su 10.
Assessore Nisoli
Osservazione n. 74, Carminati Guido e Augusto, via Sant’Agnese n. 18.
Edificio classificato come tessuto con prevalenza di edifici singoli su
lotto, l’attuale volume già supera l’indice di P.G.T., non è quindi
consentito l’ampliamento, si chiede di ripristinare i parametri urbanistici
del P.R.G. vigente IF 0,7, H 10,50 in gronda, 12 al colmo, rapporto di
copertura 35 e rapporto di permeabilità 30% come regolamento locale di
igiene. Accoglibile parzialmente, gli indici sono già stati aumentati a
seguito dell’osservazione n. 3 e seguenti.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è
l’accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. 11 su 11 favorevoli.
N. 75, prego.
Assessore Nisoli
163

Carminati Augusto, Silvia, Federica e Maramani Rossella, l’indirizzo è
via Pagazzano n. 23. Edificio classificato come insediamenti in ambito
agricolo area residenziale articolo 4 Piano delle Regole, l’attuale
volume già supera l’indice di P.G.T., non è quindi consentito
l’ampliamento. Si chiede di modificare i parametri urbanistici per
consentire ampliamenti, nuove costruzioni e anche di volumi autonomi,
addizionando il 50% della superficie esistente, altezza come l’esistente,
rapporto di copertura 30, permeabilità 30. Accoglibile, a maggioranza la
Commissione propone di modificare i parametri dell’articolo 4 comma 2
lettera c) riscrivendolo nel seguente modo c) “per gli insediamenti
residenziali RS sono consentiti interventi estesi all’intera unità
urbanistica o a parti di questa, sono consentiti, oltre agli interventi
manutentivi, interventi di recupero, nuova costruzione e/o di
ristrutturazione nel rispetto dei seguenti parametri: IF 0,25 con un
massimo di 250 metri quadrati di sup., H 10, RC 30, permeabilità 50%.
Le unità urbanistiche sulle quali si riscontri di fatto alla data di adozione
delle presenti norme un indice maggiore di quanto ammesso per la zona
potranno mantenere tale maggiore valore negli interventi di
ristrutturazione e/o sostituzione e conserveranno la possibilità di
realizzare ampliamenti nella misura del 20% con un massimo di 100
metri quadrati di sup. Per le unità urbanistiche contrassegnate da
apposita simbologia, che presentano giardini privati di pregio e/o con
alberature importanti, gli interventi edilizi devono osservare le
disposizioni di cui al successivo articolo 44”, vedi osservazione n. 21.
Presidente
Invito il Consigliere Anziano Risi a prendere il mio posto, perché per
opportunità non posso votare. Può rimanere comunque lì.
Presidente –Consigliere Anziano Risi
Ci sono domande? Osservazioni? Allora possiamo votare. La proposta è
quella di accogliere. Presenti 10, votanti 10, favorevoli 9, contrari 1
(Merisi). Quindi la proposta è approvata.
Presidente – Consigliere Cologno
N. 76, prego.
Assessore Nisoli
Rottola Maria Rosa, via Verga n. 29. Classificazione dell’edificio, tavola
prescrittiva edificio con preminenza di carattere a corte, nella tavola R2-
164

B Palazzetto. Si chiede per le costruzioni esistenti sia consentito un
effettivo recupero del patrimonio, consentendo tutto ciò che è atto ad
adeguare l’edificio alle moderne esigenze, statiche, antisismiche ed
energetiche, i vincoli saranno relativi alla giacitura, orientamenti,
allineamenti, distanze, arretramenti, superfici, volumi, caratteristiche
materiche esteriori. Non accoglibile, la classificazione dell’edificio è
quella della tavola della Serie P, vedi anche osservazione n. 231 circa
la riclassificazione parziale degli edifici del centro storico; assoggettare
ogni edificio alla ristrutturazione edilizia equivale all’irreversibile
cancellazione delle presenze storiche. Non accoglibile.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, la pongo in votazione. La proposta è
di non accogliere. 11 favorevoli, grazie.
(Intervento fuori microfono: “11 no”.)
Contrari, scusa, sì, sì. chiedo scusa, Assessore.
N. 77.
Assessore Nisoli
Oggionni Pieralessandro, Viale Armando Diaz n. 5. Si chiede:
evidenziare separazione tra il giardino di proprietà e il mappale di altra
proprietà, che venga cambiata la destinazione urbanistica da tessuto
con prevalenza di edifici a blocco articolo 25 a tessuto con prevalenza
di edifici singoli articolo 26. Accoglibile per i motivi esposti.
Presidente
Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è di
accogliere. Chiusa la votazione. 11 favorevoli su 11.
Assessore Nisoli
N. 78, Serfim S.r.l., via Del Bosco. Richiesta all’articolo 24.7.2 altezza
massima 13 metri per realizzare tre piani fuori terra; nell’elaborato P3
non è stata inserita l’area residenziale del PUA in via Del Bosco come
previsto dall’articolo 24, è stata invece classificata come area a
disposizione; correggere il numero dell’ambito sulla tavola che è il n. 7.
Accoglibile parzialmente, punto n. 1 non accoglibile perché a seguito di
accoglimento osservazione n. 6 è cambiata la modalità di calcolo
dell’altezza e quindi con 10 metri si possono già fare i tre piani fuori
terra; n. 2 e n. 3 accoglibili in quanto trattasi di errori grafici.
Presidente
165

Grazie. Se non ci sono interventi, pongo in votazione. La proposta è di
accoglimento parziale. Chiuse le votazioni. Favorevoli 11 su 11.
N. 79.
Assessore Nisoli
Carioli Battista, Manenti Giuseppina, via Brignano. Area occupata nel
precedente P.R.G. dalla previsione della Tangenziale Est, vincolo non
reiterato, la proprietà chiede di mutare la destinazione urbanistica in
produttivo commerciale. Non accoglibile, l’edificazione proposta per il
lotto di terreno contribuirebbe a compattare e ingigantire oltre misura
l’edificazione su via Brignano.
Presidente
Grazie. Ridò la parola al Consigliere Risi, che mi deve sostituire.
Presidente – Consigliere Anziano Risi
Dunque, mettiamola allora in votazione. Ci sono prima domande?
Rilievi? Nessuno. Allora, prego di votare. La proposta della Giunta è la
non accoglibilità. Presenti 10, votanti 10, contrari 10, astenuti 0. Il
Consiglio respinge la proposta.
Presidente – Consigliere Cologno
Grazie, Presidente. Osservazione n. 81.
Assessore Nisoli
Camozzi Enzo, Gianfranco e Manenti Rosa, via Pagazzano n. 9,
Cascina California.
(Intervento fuori microfono)
La n. 80 è già fatta.
Presidente
La n. 81 è questa.
(Intervento fuori microfono)
Quella è prima, questa è la n. 81. Due minuti ancora di pazienza.
Assessore Nisoli
166

Allora, gli osservanti fanno presente che è l’unica cascina dell’intorno
non classificata come insediamento residenziale in ambito agricolo
normata dall’articolo 3, chiedono che la cascina e l’area di pertinenza
siano classificati come RS. Non accoglibile, l’area è oggettivamente
composta da una cascina con la sua regolamentazione edilizia e da
aree agricole non certo assimilabili alla disciplina degli insediamenti
diversi in ambito agricolo.
Presidente
Grazie. Pongo in votazione. La proposta è di non accogliere.
(Intervento fuori microfono)
Chiedo scusa, non avevo visto. Parola la Consigliere Minuti.
Consigliere Minuti
Mi sembrava che siccome questa cascina quasi si affaccia sulla via
Pagazzano, è chiaro che è spropositata la richiesta di far diventare
edificabile l’intera proprietà dei richiedenti che saranno 60/80 pertiche,
però la Cascina California è molto vicina alla via Pagazzano, se si
considerasse edificabile oltre alla cascina la corte, siccome si tratta di
due famiglie possono ravvisare... ognuna con dei diversi figli, magari
anche gli alloggi dei figli mantenendo l’unità della famiglia nel sito
originario, quindi era un accoglimento parziale, almeno la cortile, mi
pare. Però se non è possibile tecnicamente.
Presidente
Grazie. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
Non è possibile inserire la richiesta limitata al cortile. Comunque la
norma dell’articolo 3 delle cascine consente ugualmente ampliamenti e
ristrutturazioni, comunque all’interno di questa comunque è possibile
recuperare altre due o tre unità abitative.
Presidente
Grazie. Pongo in votazione. La proposta quindi è di non accogliere.
Chiuse le votazioni. 11 contrari su 11.
Facciamo l’ultima, la n. 82, velocissima. Prego, Assessore.
Assessore Nisoli
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Osservante Ferri Carlo, via Monzio Compagnoni. Destinazione da
P.R.G. vigente residenziale zona B2-2, nel P.G.T. è classificata come
ambito agricolo aree produttive specializzate normata dall’articolo 2. si
chiede che venga mantenuta la destinazione prevista dal P.R.G. La
Commissione a maggioranza propone l’accoglimento con attribuzione di
tessuto con prevalenza di edifici singoli su lotto normata dall’articolo 34,
in relazione alla precedente possibilità edificatoria prevista dal P.R.G.
per cui accoglibile.
Presidente
Grazie. La poniamo in votazione. La proposta è l’accoglimento. Chiuse
le votazioni. 11 su 11 favorevoli.
I lavori sono chiusi, ringrazio personalmente il Consigliere Anziano Risi.
Sindaco
Ed io tutti quelli che sono rimasti. Grazie.
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