Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ARTICOLO u ARTIGO<br />
• d i / p o r Ma r i o Lo r e n z i - SP<br />
IL MONDO VISTO DALLA MIA FINESTRA<br />
LA FE<br />
N<br />
on è mai come dovrebbe<br />
essere, completa e i tempi<br />
di oggi non aiutano…<br />
Quello che oggi consideriamo felicità<br />
è talmente relativo quanto il<br />
riduttivo significato che le danno<br />
gli avverbi e gli aggettivi che usiamo<br />
nello sforzo di adattarla ai nostri<br />
limiti che il mondo moderno ci<br />
impone, con le sue imprevedibili<br />
definizioni su quello che dovrebbe<br />
essere il nostro modo di vivere, limitato<br />
dalle differenti teorie economiche<br />
che, uniche, sorreggono i<br />
nostri poveri pensieri, sentimenti,<br />
sogni, obiettivi, speranze, tentativi,<br />
sempre insufficienti per, chi lo sa,<br />
ottenere un istante di felicità.<br />
Ho detto istante, perché nessuno<br />
degli stati d’animo di: fortunato,<br />
sfortunato, contento, allegro, soddisfatto,<br />
prospero, benedetto, che<br />
ci suggerisce il dizionario, corrisponde<br />
all’essere felice.<br />
Felicita era una Dea, si crede,<br />
della fecondità, la fertilità, la prosperità;<br />
sorte, soddisfazione, allegria,<br />
buon umore, successo, salvezza,<br />
gloria sono i possibili significati<br />
della parola felicità, ma allo stesso<br />
tempo sono insufficienti a definirla<br />
completamente.<br />
Felix, in latino, ancor meno lo<br />
spiega; significa favorito degli Dei,<br />
abile, di talento, fertile, che produce<br />
frutti; se è di buona situazione<br />
finanziaria l’attuale sinonimo di felicità,<br />
abbiamo già visto dove ciò<br />
ci porta…<br />
L’intensa ma instabile soddisfazione<br />
del benessere economico, la<br />
più sottile rinuncia ai beni materiali<br />
offerta dalla meditazione o la clausura,<br />
l’intensa emozione di stimoli<br />
persino illegittimi, la serenità di una<br />
sana ed affettuosa vita familiare,<br />
difficilmente definiscono la felicità,<br />
l’eudemonia dei greci.<br />
Aristotele diceva che la felicità<br />
era la virtuosa attività dello spirito<br />
in accordo con la ragione; il<br />
suo collega filosofo Epicuro ne aveva<br />
invece una visione un po’ più<br />
terrena; San Tommaso concepiva<br />
la felicità come la beatificante visione<br />
di Dio; per i buddisti la felicità<br />
è la libertà da sofferenze e desideri,<br />
raggiunta dopo un lungo e<br />
difficile percorso di saggezza e astrazione.<br />
Sono stati fatti tanti tentativi per<br />
misurare la felicità, ammesso che<br />
questo sia il giusto verbo, ma nessuno<br />
di essi è risultato convincente;<br />
i criteri sono troppo obiettivi,<br />
senza tenere in considerazione le<br />
varie manifestazioni dell’anima<br />
umana o troppo soggettivi.<br />
Ritornando al buddismo, in Buthan,<br />
piccolo regno isolato dell’Himalaya<br />
di 47.000 Km², buddista e<br />
con 700.000 abitanti, il volgare concetto<br />
di Prodotto Interno Lordo (PIL),<br />
così fortemente legato all’economia,<br />
è stato sostituito da 30 anni<br />
con Felicità Interna Lorda (FIL),<br />
cosa impensabile in tutte le altre<br />
parti del mondo, così materialiste.<br />
I principi che hanno ispirato e sorreggono<br />
questo insolito sistema di<br />
misurazione della ricchezza-felicità<br />
nazionale sono quattro:<br />
sviluppo socio economico sostenibile<br />
ed equo; tutela dell’ambiente;<br />
difesa e promozione della<br />
cultura del buon governo; cose secondo<br />
noi vaghe ma, nelle classifiche<br />
che si occupano di calcolare<br />
l’impalpabile felicità degli Stati, il<br />
Buthan è l’unico paese povero a figurare<br />
ai primi posti; è impossibile<br />
discordare con l’esigenza di conciliare<br />
lo sviluppo economico con la<br />
tutela dell’ambiente e della cultura<br />
tradizionale. Il concetto di Felicità<br />
Interna Lorda è stato persino oggetto<br />
di studio e dibattito in Conferenze<br />
Internazionali, ricevendo<br />
l’interessamento dei media più accorti.<br />
Ci sono ricerche che dicono che<br />
il 50% delle cause della tristezza<br />
sono dovute ad eredità genetica, indipendentemente<br />
dalle circostanze<br />
della vita. Se abbiamo la sfortuna<br />
di avere dei geni negativi, né ricchezza,<br />
né serenità di spirito, né piaceri<br />
della tavola o della carne o una<br />
vita familiare allegra ci potranno<br />
assicurare l’impalpabile ed illusoria<br />
felicità.<br />
Quanto a me, come ho già scritto,<br />
posso affermare che me ne andrò<br />
– un bel giorno – contento, la<br />
mia vita cominciò bene, l’ho vissuta<br />
bene e la sto finendo come ho<br />
sempre voluto. Ho vissuto innamorato<br />
del mio angolo di terra di antiche<br />
storie, sole e mare e, poi, per<br />
il mio lavoro, i miei amici, le persone<br />
speciali che ho incontrato nel<br />
mio cammino, la donna che amo.<br />
Confesso che in questa vita la cosa<br />
che ho più cercato è stata vivere innamorato.<br />
Esiodo parlava di una razza dorata,<br />
una razza di esseri felici, impeccabili,<br />
etici e quindi erotici, perché<br />
l’essere umano che non è erotico<br />
non merita di vivere. L’essere<br />
ideale era colui che sapeva conciliare<br />
la giusta misura, colui che sapeva<br />
mettere in equilibrio Apollo<br />
e Dioniso, Yin e Yang.<br />
C’è chi cerca quello che è “oltre”,<br />
l’estasi. Comprendo perché<br />
quando ascolto buona musica mi<br />
dimentico persino di respirare; quando<br />
leggo un buon libro mi emoziono,<br />
guardo nel vuoto con le ultime<br />
parole lette che mi ronzando in testa<br />
e rileggo la stessa pagina che<br />
aveva causato una così forte emozione;<br />
certi quadri o sculture mi affascinano,<br />
alcune rappresentazioni<br />
teatrali, certi film mi innalzano.<br />
Quando ho visto, varie volte, il sorgere<br />
o il tramontare del sole a Machu<br />
Picchu, mi sono sentito pervaso<br />
da un’immensa felicità; anche<br />
quando la donna che amo mi da la<br />
mano per la strada sono felice; idem<br />
quando un amico mi conferma la<br />
sua vicinanza in qualsiasi situazione<br />
o quando ho la sensazione che<br />
qualcosa di buono nasce nella testa<br />
degli esseri umani, anche se ad un<br />
numero minimo di loro.<br />
Non sento il bisogno di cercare<br />
qualcosa oltre a ciò o nell’aldilà:<br />
a prescindere tutto credo nell’essere<br />
umano, è da lui che nascono amicizia<br />
e amore.<br />
E le idee.<br />
Penso di aver già trovato molto<br />
di quello che cercavo nel mio<br />
mondo, grazie ai mezzi che la mia<br />
cultura mi ha messo a disposizione<br />
che, giustamente, provengono<br />
dai greci, ossia coloro che ci hanno<br />
preceduto ed hanno fatto quello<br />
che siamo e grazie a chi, questa<br />
ragione, ci ha tramandato. Torniamo<br />
a lottare per il trionfo della ragione,<br />
l’essere umano ha i mezzi<br />
per farlo, non c’è bisogno di Dei<br />
per essere felici o, almeno, sentirsi<br />
felici.*<br />
Outubro - Ottobre 2008 - INSIEME - 28