qui montecampione nÂ° 2 ottobre - novembre - dicembre 2008

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Naturalmente, dopo ripetuti solleciti, abbiamo dovuto ancora ricorrere alle autorità competenti. 2 - Rispetto dello Statuto Come premesso, il nostro principale compito è quello di rispettare e far rispettare lo Statuto a tutti: alla data di andare in stampa abbiamo incassato circa il 90% del bilancio a dimostrazione che i Montecampionesi sono nella maggioranza legati a Montecampione e ne rispettano le regole, ma ancora una volta la società Alpiaz non ha ancora pagato la propria quota relativa alla parte B del bilancio, che ammonta a € 34,098, ed ha eseguito soltanto parzialmente i lavori di ripristino del manto stradale (ml 350 nel tratto Vissone-Bassinale, contro i due Km previsti, e ml 585 all’interno del villaggio, contro il Km previsto), lavori che le spettano annualmente a fronte della parte A del bilancio, così come previsti dal disciplinare. Anche in questo caso siamo stati costretti a ricorrere alle autorità competenti per far valere quei nostri sacrosanti diritti che oramai da anni vengono calpestati. 3 - Complesso la Splaza Pubblichiamo di seguito, ancora una volta, il perimetro in cui è delimitato il Consorzio così come previsto dallo Statuto con tutti i condomini a quel tempo già terminati o da costruire ex novo: ebbene, in quella planimetria non compare la Splaza; questo complesso è stato previsto con la convenzione del 1989 dal comune di Artogne che, con grande lungimiranza, aveva previsto, oltre alla multiproprietà, all’alberghiero e al commerciale, soltanto “residenza rotativa” e ciò per incrementare il ricambio turistico, appunto, rotativo e non residenziale puro. Pertanto questo complesso può rientrare nel Consorzio soltanto nella capienza dei 300 mila milionesimi di Alpiaz e non può prevedere la monoproprietà, così come più volte è stato confermato dagli stessi amministratori pubblici del Comune di Artogne. Come però abbiamo potuto tutti constatare, gran parte di quel complesso è stato venduto in monoproprietà e non solo, il progetto iniziale è stato addirittura modificato a tal punto da non più rientrare nei parametri previsti per le costruzioni, infatti l’ultima scala risulta essere a ridosso della strada oltre la distanza minima (3,5 ml contro i 5). Ora sembra che, per rispettare la distanza prevista dei 5 metri, sarà deviata la strada. Il rispetto delle tipologie costruttive del comparto 1 ove è posizionato La Splaza è una questione di fondamentale importanza per la sopravvivenza del Consorzio, soprattutto alla luce delle ipotizzate nuove costruzioni di cui tanto si parla e che comunque non sono previste nello Statuto Consortile e che quindi non potranno essere inserite nel Consorzio stesso. Chiediamo agli amministratori Comunali, in particolare al Comune di Artogne, ai quali abbiamo più volte fatto presente il problema, di valutare a pieno la sua delicatezza e la sua importanza per tutto il comprensorio. Non si può pretendere che a Montecampione si possa prescindere dallo Statuto consortile. Le amministrazioni comunali, nel rispetto delle leggi vigenti, sono libere di autorizzare tutte le costruzioni che vogliono, ma non possono pretendere che il Consorzio paghi per chi non ha il diritto di esserci. Se volessero imporci il cambio delle regole, ciò vorrà significare che finalmente hanno deciso di acquisire il territorio consortile al Comune con tutte le conseguenze del caso, ivi compresa la scomparsa del Consorzio. Ma su questo argomento, di fondamentale importanza per Montecampione, vi rimando al successivo approfondimento. 4 - Aree a verde Oramai da anni il Consorzio gestisce tutte le aree a verde di proprietà di Alpiaz, quelle aree che le convenzioni prevedono debbano passare nella proprietà dei comuni a loro semplice richiesta; a lungo abbiamo chiesto ai comuni di acquisire tali aree che poi il Consorzio potrebbe gestire, senza oneri e senza benefici così come fa attualmente. Ma perché chiediamo ai comuni di acquisire quelle aree? È molto semplice, perché è previsto dalle convenzioni e perché vogliamo avere la garanzia che quelle aree rimangano sempre libere per lo sfogo dei nostri figli e dei nostri nipoti e perché vogliamo che su di esse non vi siano sorprese. Oggi possiamo richiederlo con maggiori argomenti dal momento che abbiamo appena scoperto che anche la strada Vissone-Bassinale è stata collaudata nel lontano 1986, pertanto chiediamo l’acquisizione non soltanto delle aree a verde, ma anche delle strade così come previsto dalle convenzioni: a semplice richiesta. Signori Montecampionesi, ho voluto illustrarvi la situazione nel modo più chiaro che mi è dato poter esporre affinché tutti voi possiate essere informati di quanto sta accadendo nella nostra bella località, con tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare per gestire correttamente il comprensorio. Di tutto ovviamente parleremo e discuteremo insieme alla prossima ASSEMBLEA CONSORTILE DEL 3 GENNAIO 2009 alla quale sarete presenti numerosi. Non ci resta che augurarci un inverno pieno di neve e di poter ancora gareggiare come e di più di quanto abbiamo fatto lo scorso anno. Un saluto a tutti e Buon Natale. Il Presidente Giuseppe Lanna La questione Splaza e il futuro di Montecampione I l problema Il complesso SPLAZA è stato assentito dal Comune di Artogne nel 1989 e cioè dopo la costituzione del Consorzio e la approvazione dello Statuto che lo regge. La finalità di natura pubblica che ha spinto il Comune a consentirne la realizzazione fu quella di aumentare le presenze di tipo turistico rispetto a quelle residenziali a Montecampione. E’ per questo motivo che le tipologie di destinazione degli immobili furono l’alberghiero, la multiproprietà ed il residenziale rotativo. Allo Splaza non è prevista alcuna tipologia di monoproprietà quale quella dei nostri appartamenti nei nostri condomini. Cosa significa “rotativo” Il rotativo è un vincolo che limita l’utilizzo dell’appartamento da parte del proprietario ad un periodo dell’anno e obbliga il proprietario medesimo a cederne l’utilizzo a terzi (sotto varie forme contrattuali) per il restante periodo. In che modo tali appartamenti possono essere inseriti nel Consorzio Il Consorzio non deve entrare nel merito delle specifiche vicende tra acquirenti, venditore e Comune. Per quello che gli compete, accertato, come il Consiglio ha potuto fare solo da poco e con grande difficoltà, come stanno le cose (ci sono lettere del CONSORZIO ALPIAZ MONTECAMPIONE PARTICOLARE COMPRENSORIO ZONA ALPIAZ A QUOTA 100/1200 mt. slm COMUNI DI PIAN CAMUNO - ARTOGNE (BS) - PLANIMETRIA ALLEGATA (SUB-A) ALLO STATUTO CONSORTILE RODODENDRI Condomini già edificati all’atto della prima revisione dello Statuto (1981) Condomini edificati successivamente o in via di edificazione all’atto del deposito dello Statuto ma già riportati nell’allegato Condomini non presenti nella cartografia ma previsti nello Statuto EDELWEISS PINETA LARICI FODESTAL_A ABETI FODESTAL_B PRAT_A FODESTAL_C FODESTAL_D VILLETTE ACERI ACERI PORTICO PALAZZINA LAGHETTO BETULLE PIAZZETTA PRAT_B FAGGI VILLETTE MALGHE SAN MAURIZIO PRADOSOLE HOTEL GINEPRO VALGRANDE fig. 1
Comune, diversi pareri legali ed altro), si è giunti alla conclusione che il “rotativo” dello Splaza può essere inserito, per analogia con la multiproprietà (ed al fine di risolvere il problema), nella quota convenzionale di Alpiaz. Se ci sarà una “sanatoria”? Le cose non cambierebbero perché la stessa riguarderebbe solo i rapporti tra i proprietari ed il comune. Per quanto riguarda il Consorzio, perché cambi qualcosa, dovrebbe cambiare lo statuto. E per il futuro, per le nuove costruzioni di cui si parla? Se dovessero essere assentite nel comparto 1, e cioè nella zona Splaza, visto che si tratterebbe di riprendere la convenzione del 1989, il vincolo “rotativo” rimarrebbe. Se invece venissero assentite altrove, o con una diversa convenzione, si porrebbe un altro grosso problema di carattere generale che riguarda anche il futuro di Montecampione per come oggi è amministrato e cioè attraverso il Consorzio. La tipologia del Consorzio Il Consorzio è una associazione non riconosciuta. È nato dunque da un accordo tra privati: da una parte Alpiaz (e solo Alpiaz e nessun altro) e dall’altra coloro che avevano già acquistato da Alpiaz prima dello statuto sulla base delle convenzioni (che avevano già delineato Montecampione e le costruzioni da edificare) e quelli che hanno acquistato da Alpiaz dopo la approvazione dello statuto che ha recepito le medesime convenzioni. Va ribadito il principio secondo cui possono, in astratto, essere inseriti in sarebbe costruito solo quello che risultava dal piano edificatorio all’epoca approvato (era per questo che le case costavano di più che in altre località: il rapporto tra il verde e la parte edificata, quale esso risulta dalle convenzioni e dallo statuto lo abbiamo dunque, ovviamente e come è giusto, pagato). La necessità di un nuovo statuto Sono anni che proponiamo la riforma dello statuto, riforma che ci permetterà di affrontare e risolvere i problemi passati e quelli che si porranno (anzi si sono già posti) nell’immediato futuro. Confidiamo che ora che è emerso che la strada Vissone - Plan è collaudata dal 1986 (il mancato collaudo impediva secondo quello che ci hanno raccontato i vari amministratori succedutisi, l’acquisizione della strada!) si possa risolvere anche questo problema. Comprensorio di Montecampione Siamo partiti da una idea globale e abbiamo preso una intera montagna - la montagna di Monte Campione - per realizzarla. Il piano che mette in pratica questa idea interessa 1.500 ettari ed è tutelato dalla regione. Su un’enorme superficie vincolata a verde (demanio sciistico) c’è solo un 2% di area edificabile: una garanzia di conservazione urbanistica nel tempo unica in montagna. C’è solo un 2% di area edificabile Nel comprensorio qui illustrato sono sorti due centri: 1) Alpiaz - zona residenziale completata da attrezzature sportive. 2) Plan di Montecampione - centro sportivo studiato per il turismo giornaliero. I due centri verranno collegati da un Carosello sciistico di eccezionale ampiezza, che permetterà di sciare su piste sempre diverse, entusiasmanti, da novembre a maggio. fig. 2 Consorzio immobili solo se di proprietà di Alpiaz o costruiti e venduti da Alpiaz. Conseguentemente in Consorzio, con l’attuale statuto non possono entrare ulteriori edifici residenziali in monoproprietà per i motivi sopra detti e che qui riassumiamo: 1) lo statuto fa riferimento alle convenzioni ed elenca i condomini: non possono dunque entrare altri condomini in consorzio; 2) il complesso Splaza non è costituito in condominio, non ha i presupposti giuridici per esserlo, è retto da un ente di gestione proprio per la peculiarità delle sue caratteristiche; 3) c’è poi la mappa di Montecampione allegata allo statuto con inseriti i condomini: lo Splaza non era previsto sotto nessuna tipologia (fig. 1); 4) c’è inoltre il principio giuridico posto ai fondamenti del diritto per cui in un contratto ci si può impegnare solo se si conosce l’ambito esatto dell’impegno: pertanto se abbiamo acquistato su determinati presupposti e se su questi ci troviamo ad essere obbligati alla partecipazione al Consorzio, se dovessero cambiare i presupposti per fatto dell’autorità comunale (altre concessioni edificatorie), non vi sarebbe più l’obbligo alla partecipazione al Consorzio; 5) a riprova di tutto quanto sopra la notissima (e scritta anche sui manifesti che sono ancora oggi affissi in tutti gli uffici immobiliari di Montecampione, fig. 2) offerta pubblica formulata da Alpiaz sul fatto che a Montecampione si La carenza di informazioni Vogliamo chiamarla carenza di informazioni per carità di patria e per non alimentare polemiche. E’ un fatto però che sia sul collaudo della strada Vissone-Plan, sia sulla tipologia della Splaza solo il Consorzio era legittimato a non sapere come stavano le cose, e chi doveva informarlo non lo ha fatto. E non solo. C’è da dire anche che su entrambi gli argomenti sono stati pure forniti all’amministrazione consortile, dei dati che erano all’opposto della realtà effettiva delle cose. Quanto allo Splaza possiamo dunque ritenere che siano state proprio alcune di queste comunicazioni che hanno indotto la precedente gestione del Consorzio (presidenza Franceschini) ad iniziare l’inserimento di alcune scale dello Splaza.
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