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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />

Numero 94<br />

Febbraio 2011<br />

Primato ed<br />

infallibil<strong>it</strong>à di Pietro<br />

Salvami Regina


“Statua equestre di San<br />

Nuno di Santa Maria” -<br />

Monastero di Batalha<br />

(Portogallo)<br />

Nuno Moura / Ricardo Castelo Branco<br />

In qualsiasi s<strong>it</strong>uazione,<br />

anche<br />

di carattere mil<strong>it</strong>are<br />

e bellico, è possibile<br />

attuare e realizzare<br />

i valori e i principi<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a cristiana,<br />

soprattutto se questa<br />

è posta al servizio<br />

del bene comune e<br />

<strong>della</strong> gloria di Dio.<br />

(Benedetto XVI, Omelia <strong>della</strong><br />

canonizzazione, 26 aprile 2009)


SommariO<br />

Salvami<br />

Regina<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />

<strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />

Anno XIII, numero 94, Febbraio 2011<br />

Direttore responsabile:<br />

Zuccato Alberto<br />

Consiglio di redazione:<br />

Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />

Vasconcelos A. Campos, EP,<br />

Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />

Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />

Severiano Antonio de Oliveira<br />

Amministrazione:<br />

Via San Marco, 2A<br />

30034 Mira (VE)<br />

CCP 13805353<br />

Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione<br />

in Abbonamento Postale - D. L.<br />

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 2, DR PD<br />

Contiene I.R.<br />

www.araldi.org<br />

www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />

Con la collaborazione<br />

dell’Associazione<br />

Privata Internazionale di Fedeli<br />

di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />

Araldi del Vangelo<br />

Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />

00165 Roma<br />

Tel. sede operativa<br />

a Mira (VE): 041 560 08 91<br />

Montaggio:<br />

Equipe di arti grafiche<br />

degli Araldi del Vangelo<br />

Stampa e rilegatura:<br />

Pozzoni - Ist<strong>it</strong>uto Veneto<br />

de Arti Grafiche S.p.A.<br />

Via L. Einaudi, 12<br />

36040 Brendola (VI)<br />

Gli articoli di questa <strong>rivista</strong> potranno essere<br />

riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />

copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />

firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

Pietro e i nuovi carismi (Ed<strong>it</strong>oriale) ........5<br />

La voce del Papa –<br />

Creazione e Sacre Scr<strong>it</strong>ture<br />

nel mistero dell’Epifania<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />

Commento al Vangelo –<br />

Il vero compimento <strong>della</strong><br />

Legge è in ciò che dicono i<br />

farisei?<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />

Primato e<br />

infallibil<strong>it</strong>à di Pietro<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />

Araldi nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26<br />

Intervista con Mons. V<strong>it</strong>torio<br />

Formenti – Testimone<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Chiesa<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36<br />

È accaduto nella<br />

Chiesa e nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39<br />

Storia per bambini... –<br />

Salvato da una Messa<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44<br />

I Santi di ogni giorno<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />

San Claudio de La Colombière<br />

– Servo fedele e amico<br />

perfetto del Sacro Cuore<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48


Scrivono i lettori<br />

Valore culturale molto alto<br />

Ricevo la <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo<br />

e sono impressionata per la bellezza<br />

<strong>della</strong> stampa ed il contenuto,<br />

poiché essa ha un valore culturale<br />

molto alto che arricchisce la mia v<strong>it</strong>a<br />

e quella <strong>della</strong> mia famiglia. Spero<br />

in Dio che possa trarre vantaggio<br />

per molto tempo di questa lettura, e<br />

che Gesù e la Madonna continuino<br />

ad aiutarvi sempre più. Mi sento orgogliosa<br />

di far parte di questa esperienza.<br />

Dercy M. de C.<br />

São Fidélis – Brasile<br />

Pace e buon consiglio che<br />

giungono ad ognuno di noi<br />

La vostra opera è sublime e la vostra<br />

Rivista ci fa med<strong>it</strong>are su quanto<br />

è bello, poiché attraverso gli Araldi<br />

del Vangelo vediamo risplendere la<br />

luce di Dio.<br />

Apprezzo molto l’orientamento<br />

dato alla Rivista, in particolare le<br />

fotografie, che sono veramente belle.<br />

Le letture sono di una chiarezza<br />

estrema e in tutto c’è di che imparare.<br />

Leggendo la Rivista, mi immergo<br />

e vivo con intens<strong>it</strong>à le meraviglie che<br />

il cuore contempla. È tutto perfetto,<br />

sono le ricchezze di Dio che avvolgono<br />

i lettori, è la pace e il buon<br />

consiglio che giungono ad ognuno di<br />

noi. Tutto nella Rivista è santo; è la<br />

finestra aperta al mondo dell’annuncio<br />

<strong>della</strong> parola di Dio.<br />

Maria de L. dos S. C.<br />

Leiria – Portogallo<br />

Insegna e affascina<br />

La <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo è<br />

fondamentale per comprendere meglio<br />

gli insegnamenti <strong>della</strong> Santa<br />

Chiesa Cattolica Apostolica Romana.<br />

Essa possiede armonia di contenuto<br />

e bellezza, insegna con pedagogia,<br />

adeguando la dottrina al trasporto<br />

verso le meraviglie celesti, divenendo,<br />

per questo, fonte di ricerca<br />

e apprendistato singolare. E’ sempre<br />

imperdibile il Commento al Vangelo,<br />

di Mons. João, come le attiv<strong>it</strong>à<br />

degli Araldi nel mondo; insomma,<br />

è bella e completa perché insegna e<br />

affascina. Sempre avanti così e complimenti!<br />

Janel C. F. S.<br />

São Paulo – Brasile<br />

Messaggio rinnovatore<br />

che ci fortifica<br />

Nel corso del 2010 abbiamo ricevuto<br />

regolarmente la <strong>rivista</strong> Araldi<br />

del Vangelo, che teniamo come materiale<br />

di riflessione poiché ci inv<strong>it</strong>a<br />

a med<strong>it</strong>are, alla luce <strong>della</strong> Fede, su<br />

questo mistero tanto grande di Dio,<br />

che ci chiama alla sant<strong>it</strong>à e alla felic<strong>it</strong>à,<br />

garant<strong>it</strong>e negli insegnamenti<br />

<strong>della</strong> Santa Madre Chiesa.<br />

Desideriamo offrirvi un ricordo<br />

sincero nelle intenzioni delle nostre<br />

preghiere e durante la celebrazione<br />

del Santo Sacrificio <strong>della</strong> Messa.<br />

Siamo riconoscenti per i vostri sforzi<br />

nell’elaborare un materiale costruttivo,<br />

che ci incoraggia nella speranza<br />

e nella vera car<strong>it</strong>à. In un mondo che<br />

vive senza Dio — che Lo ha dimenticato<br />

e crede di poter vivere senza<br />

di Lui —, voi, che preparate la Rivista,<br />

presentate un messaggio rinnovatore<br />

che ci fortifica e ci anima a<br />

dare una risposta generosa alla chiamata<br />

del Signore.<br />

Nell’Eucaristia <strong>della</strong> Notte Santa<br />

di Natale, riunendoci per render<br />

grazie a Dio per il dono meraviglioso<br />

<strong>della</strong> sua Incarnazione, vi ricorderemo<br />

in modo speciale. Insieme al<br />

pane e al vino del Sacrificio, presenteremo<br />

anche le vostre v<strong>it</strong>e, quelle<br />

di tutti coloro che rendono possibile<br />

la Rivista e quelle delle persone che<br />

nel mondo intero la ricevono, affinché<br />

tutti crescano nella fede e nell’amore<br />

a Cristo Gesù, Signore Nostro.<br />

Suor Margar<strong>it</strong>a M. del S. C., OSC<br />

Badessa del Monastero delle<br />

Povere Clarisse<br />

Bello – Colombia<br />

Un tesoro per tutta la famiglia<br />

La sezione che più mi attrae è<br />

il Commento al Vangelo, elaborato<br />

da Mons. João, poiché la sua lettura<br />

mi prepara a vivere più intensamente<br />

la L<strong>it</strong>urgia <strong>della</strong> domenica<br />

che viene commentata. Un’altra sezione<br />

che leggo, sub<strong>it</strong>o dopo, è La<br />

voce del Papa: quanta chiarezza e<br />

sapienza espressa in modo così accessibile!<br />

I bambini, invece, corrono sub<strong>it</strong>o<br />

a leggere la Storia per bambini...<br />

o adulti pieni di fede! E ne rimangono<br />

incantati.<br />

La Rivista cost<strong>it</strong>uisce, così, un tesoro<br />

per tutta la famiglia.<br />

Adelina R. R. M.<br />

Campos dos Goytacazes – Brasile<br />

Forze per percorrere<br />

il cammino<br />

Ringrazio per l’invio <strong>della</strong> Rivista,<br />

che presenta insegnamenti con<br />

una bella fluid<strong>it</strong>à verbale, facendo<br />

in modo che i bambini e gli adulti<br />

sentano come rinfrescarsi l’anima<br />

e il cuore. Una brezza mattutina<br />

che ci inv<strong>it</strong>a ad approssimarci di<br />

più a Nostro Signore, in compagnia<br />

<strong>della</strong> Vergine Maria, con preghiere<br />

che scaturiscono dall’intim<strong>it</strong>à più<br />

profonda del nostro essere. Le ideee<br />

espresse illuminano i nostri pensieri<br />

e ci danno la forza di continuare<br />

a percorrere il cammino e vincere le<br />

nostre difficoltà.<br />

Amelia A. de A.<br />

Guayaquil – Ecuador<br />

4 Salvami Regina · Febbraio 2011


Numero 94<br />

Pietro<br />

E d<strong>it</strong>oriale<br />

e i nuovi carismi<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico de l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Ste la <strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />

Febbraio 2011<br />

Primato ed<br />

infallibil<strong>it</strong>à di Pietro<br />

Salvami Regina<br />

Benedetto XVI<br />

a Birmingham,<br />

Inghilterra. In<br />

fondo, l’altare<br />

<strong>della</strong> Cattedra di<br />

San Pietro.<br />

(Foto: Gustavo Kralj e<br />

Victor Toniolo )<br />

Nel corso dei secoli, superando tutte le viciss<strong>it</strong>udini, la barca di Pietro sta solcando<br />

i mari verso la pienezza del Regno di Cristo. Di questo ci danno testimonianza<br />

le sempre rinnovate ispirazioni dello Spir<strong>it</strong>o Santo che susc<strong>it</strong>a nuovi<br />

carismi, svelando un meraviglioso ventaglio di forme di amore a Dio nelle più diverse<br />

s<strong>it</strong>uazioni, come nuovi gioielli aggiunti al diadema <strong>della</strong> Sposa di Cristo, sempre<br />

bella, trionfante, luce del mondo e incanto del Creatore.<br />

Dieci anni fa, uno di questi nuovi carismi ha fatto un passo fondamentale nella<br />

sua storia: Giovanni Paolo II erigeva canonicamente gli Araldi del Vangelo come<br />

Associazione Internazionale di Fedeli di Dir<strong>it</strong>to Pontificio.<br />

Dopo l’incontro con il pontefice, gli Araldi hanno celebrato la loro nuova s<strong>it</strong>uazione<br />

con una Messa solenne all’altare <strong>della</strong> Cattedra di Pietro nella Basilica<br />

del Vaticano, presieduta dal Cardinale Jorge Maria Mejia, al tempo Archivista<br />

<strong>della</strong> Santa Romana Chiesa e Presidente <strong>della</strong> Biblioteca Vaticana. Nella sua<br />

omelia, l’insigne celebrante ha spiegato che la nostra associazione acquisiva “con<br />

la Cattedra di Pietro, con il centro <strong>della</strong> Chiesa Cattolica, un rapporto speciale”.<br />

A partire da quella occasione – ha affermato – gli Araldi diventavano “il braccio<br />

del Papa”.<br />

Tale circostanza avrebbe generato, infatti, numerose conseguenze per la nuova<br />

Associazione di Dir<strong>it</strong>to Pontificio, ottenendole abbondanti grazie dal Cielo per<br />

il suo sviluppo. Una volta stabil<strong>it</strong>o il vincolo intimo e particolare con il Dolce Cristo<br />

in Terra, l’opera degli Araldi del Vangelo ha continuato ad espandersi in decine<br />

di Paesi, mentre la crescente comprensione del proprio carisma favoriva nuovi<br />

sviluppi all’interno di questa famiglia religiosa.<br />

Tra i più eminenti vale la pena menzionare come, da un’associazione di laici –<br />

e che continua a coltivare il carisma laicale nei suoi impegni di evangelizzazione –<br />

sarebbe sorto anche un ramo sacerdotale (la Società di V<strong>it</strong>a Apostolica Virgo Flos<br />

Carmeli) ed una società di V<strong>it</strong>a Apostolica femminile (Regina Virginum).<br />

Tra le altre gioie di questo decennio, gli Araldi hanno visto il loro fondatore,<br />

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, essere onorato da Papa Benedetto XVI con la<br />

condecorazione Pro Ecclesia et Pontifice e con il t<strong>it</strong>olo di Canonico onorario <strong>della</strong><br />

Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Inoltre, nel suo più recente libro, il<br />

Santo Padre ci offre una menzione d’onore, quando afferma che stiamo assistendo<br />

“a una grande rinasc<strong>it</strong>a cattolica, a una dinamica <strong>della</strong> fior<strong>it</strong>ura di nuovi movimenti,<br />

come per esempio gli Araldi del Vangelo, giovani pieni di entusiasmo per<br />

aver riconosciuto in Cristo il Figlio di Dio e desiderosi di annunciarLo al mondo”.<br />

Tutto questo ci porta a rendere un gioioso rendimento di grazie alla Madonna,<br />

Madre insuperabile, che ci ha ottenuto questi doni, ringraziando in anticipo<br />

per quello che ancora farà. E, genuflessi, Le chiediamo che il suo Divino Sposo, lo<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo, susc<strong>it</strong>i sub<strong>it</strong>o nella Chiesa molti nuovi carismi, rifulgenti di entusiasmo<br />

e di amore per Dio, per contribuire a rinnovare la faccia <strong>della</strong> Terra. <br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 5


La voce del Papa<br />

Creazione e<br />

Sacre Scr<strong>it</strong>ture<br />

nel mistero dell’Epifania<br />

Di fronte all’incertezza dei discorsi e <strong>della</strong> scienza umana,<br />

è la Parola di Dio la vera stella che ci deve guidare,<br />

offrendoci l’immenso splendore <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à divina.<br />

Nel Vangelo abbiamo<br />

ascoltato che i Magi,<br />

venuti dall’Oriente,<br />

giunti a Gerusalemme<br />

dall’Oriente, domandano: “Dov’è<br />

colui che è nato, il re dei Giudei?<br />

Abbiamo visto spuntare la sua stella<br />

e siamo venuti ad adorarlo” (Mt<br />

2, 2). Che genere di persone erano,<br />

e che specie di stella era quella?<br />

Essi erano probabilmente dei sapienti<br />

che scrutavano il cielo, ma<br />

non per cercare di “leggere” negli<br />

astri il futuro, eventualmente per ricavarne<br />

un guadagno; erano piuttosto<br />

uomini “in ricerca” di qualcosa<br />

di più, in ricerca <strong>della</strong> vera luce, che<br />

sia in grado di indicare la strada da<br />

percorrere nella v<strong>it</strong>a. Erano persone<br />

certe che nella creazione esiste quella<br />

che potremmo definire la “firma”<br />

di Dio, una firma che l’uomo può e<br />

deve tentare di scoprire e decifrare.<br />

Forse il modo per conoscere meglio<br />

questi Magi e cogliere il loro desiderio<br />

di lasciarsi guidare dai segni<br />

di Dio è soffermarci a considerare<br />

ciò che essi trovano, nel loro cammino,<br />

nella grande c<strong>it</strong>tà di Gerusalemme.<br />

Non essere, come Erode, ciechi<br />

davanti ai segnali di Dio<br />

Anz<strong>it</strong>utto incontrarono il re Erode.<br />

Certamente egli era interessato<br />

al bambino di cui parlavano i Magi;<br />

non però allo scopo di adorarlo, come<br />

vuole far intendere mentendo,<br />

ma per sopprimerlo.<br />

Erode è un uomo di potere, che<br />

nell’altro riesce a vedere solo un rivale<br />

da combattere. In fondo, se riflettiamo<br />

bene, anche Dio gli sembra<br />

un rivale, anzi, un rivale particolarmente<br />

pericoloso, che vorrebbe<br />

privare gli uomini del loro spazio<br />

v<strong>it</strong>ale, <strong>della</strong> loro autonomia, del<br />

loro potere; un rivale che indica la<br />

strada da percorrere nella v<strong>it</strong>a e impedisce,<br />

così, di fare tutto ciò che si<br />

vuole. Erode ascolta dai suoi esperti<br />

delle Sacre Scr<strong>it</strong>ture le parole del<br />

profeta Michea (5,1), ma il suo unico<br />

pensiero è il trono. Allora Dio<br />

stesso deve essere offuscato e le persone<br />

devono ridursi ad essere semplici<br />

pedine da muovere nella grande<br />

scacchiera del potere.<br />

Erode è un personaggio che non<br />

ci è simpatico e che istintivamente<br />

giudichiamo in modo negativo<br />

per la sua brutal<strong>it</strong>à. Ma dovremmo<br />

chiederci: forse c’è qualcosa di Erode<br />

anche in noi? Forse anche noi, a<br />

volte, vediamo Dio come una sorta<br />

di rivale? Forse anche noi siamo<br />

ciechi davanti ai suoi segni, sordi alle<br />

sue parole, perché pensiamo che<br />

ponga lim<strong>it</strong>i alla nostra v<strong>it</strong>a e non ci<br />

permetta di disporre dell’esistenza a<br />

nostro piacimento?<br />

Cari fratelli e sorelle, quando vediamo<br />

Dio in questo modo finiamo<br />

per sentirci insoddisfatti e scontenti,<br />

perché non ci lasciamo guidare da<br />

Colui che sta a fondamento di tutte<br />

le cose. Dobbiamo togliere dalla nostra<br />

mente e dal nostro cuore l’idea<br />

<strong>della</strong> rival<strong>it</strong>à, l’idea che dare spazio<br />

a Dio sia un lim<strong>it</strong>e per noi stessi;<br />

dobbiamo aprirci alla certezza<br />

che Dio è l’amore onnipotente che<br />

non toglie nulla, non minaccia, anzi,<br />

è l’Unico capace di offrirci la possibil<strong>it</strong>à<br />

di vivere in pienezza, di provare<br />

la vera gioia.<br />

Studiosi che indicano il cammino,<br />

ma rimangono immobili<br />

I Magi poi incontrano gli studiosi,<br />

i teologi, gli esperti che san-<br />

6 Salvami Regina · Febbraio 2011


no tutto sulle Sacre Scr<strong>it</strong>ture, che<br />

ne conoscono le possibili interpretazioni,<br />

che sono capaci di c<strong>it</strong>arne<br />

a memoria ogni passo e quindi sono<br />

un prezioso aiuto per chi vuole<br />

percorrere la via di Dio. Ma, afferma<br />

sant’Agostino, essi amano essere<br />

guide per gli altri, indicano la<br />

strada, ma non camminano, rimangono<br />

immobili.<br />

Per loro le Scr<strong>it</strong>ture diventano<br />

una specie di atlante da leggere con<br />

curios<strong>it</strong>à, un insieme di parole e di<br />

concetti da esaminare e su cui discutere<br />

dottamente. Ma nuovamente<br />

possiamo domandarci: non c’è anche<br />

in noi la tentazione di r<strong>it</strong>enere<br />

le Sacre Scr<strong>it</strong>ture, questo tesoro ricchissimo<br />

e v<strong>it</strong>ale per la fede <strong>della</strong><br />

Chiesa, più come un oggetto per lo<br />

studio e la discussione degli specialisti,<br />

che come il Libro che ci indica la<br />

via per giungere alla v<strong>it</strong>a?<br />

Penso che, come ho indicato<br />

nell’Esortazione apostolica Verbum<br />

Domini, dovrebbe nascere sempre<br />

di nuovo in noi la disposizione profonda<br />

a vedere la parola <strong>della</strong> Bibbia,<br />

letta nella Tradizione viva <strong>della</strong><br />

Chiesa (n. 18), come la ver<strong>it</strong>à che ci<br />

dice che cosa è l’uomo e come può<br />

realizzarsi pienamente, la ver<strong>it</strong>à che<br />

è la via da percorrere quotidianamente,<br />

insieme agli altri, se vogliamo<br />

costruire la nostra esistenza sulla<br />

roccia e non sulla sabbia.<br />

L’universo non è<br />

il risultato del caso<br />

Veduta dell’Altare <strong>della</strong> Confessione durante la messa dell’Epifania del<br />

Signore<br />

E veniamo così alla stella. Che<br />

tipo di stella era quella che i Magi<br />

hanno visto e segu<strong>it</strong>o? Lungo i secoli<br />

questa domanda è stata oggetto di<br />

discussione tra gli astronomi.<br />

Keplero, ad esempio, r<strong>it</strong>eneva<br />

che si trattasse di una “nova” o<br />

una “supernova”, cioè una di quelle<br />

stelle che normalmente emanano<br />

una luce debole, ma che possono<br />

avere improvvisamente una violenta<br />

esplosione interna che produce<br />

una luce eccezionale. Certo, cose<br />

interessanti, ma che non ci guidano<br />

a ciò che è essenziale per capire<br />

quella stella. Dobbiamo riandare al<br />

fatto che quegli uomini cercavano le<br />

tracce di Dio; cercavano di leggere<br />

la sua “firma” nella creazione; sapevano<br />

che “i cieli narrano la gloria di<br />

Dio” (Sal 19,2); erano certi, cioè che<br />

Dio può essere intravisto nel creato.<br />

Ma, da uomini saggi, sapevano<br />

pure che non è con un telescopio<br />

qualsiasi, ma con gli occhi profondi<br />

<strong>della</strong> ragione alla ricerca del senso<br />

ultimo <strong>della</strong> realtà e con il desiderio<br />

di Dio mosso dalla fede, che è possibile<br />

incontrarlo, anzi si rende possibile<br />

che Dio si avvicini a noi.<br />

L’universo non è il risultato del<br />

caso, come alcuni vogliono farci credere.<br />

Contemplandolo, siamo inv<strong>it</strong>ati<br />

a leggervi qualcosa di profondo:<br />

la sapienza del Creatore, l’inesauribile<br />

fantasia di Dio, il suo infin<strong>it</strong>o<br />

amore per noi.<br />

Non dovremmo lasciarci lim<strong>it</strong>are<br />

la mente da teorie che arrivano<br />

sempre solo fino a un certo punto e<br />

che – se guardiamo bene – non sono<br />

affatto in concorrenza con la fede,<br />

ma non riescono a spiegare il senso<br />

ultimo <strong>della</strong> realtà. Nella bellezza<br />

del mondo, nel suo mistero, nella<br />

sua grandezza e nella sua razional<strong>it</strong>à<br />

non possiamo non leggere la razional<strong>it</strong>à<br />

eterna, non possiamo fare<br />

a meno di farci guidare da essa fino<br />

all’unico Dio, creatore del cielo e<br />

<strong>della</strong> terra.<br />

Se avremo questo sguardo, vedremo<br />

che Colui il quale ha creato<br />

il mondo e Colui che è nato in una<br />

grotta a Betlemme e continua ad<br />

ab<strong>it</strong>are in mezzo a noi nell’Eucaristia,<br />

sono lo stesso Dio vivente, che<br />

ci interpella, ci ama, vuole condurci<br />

alla v<strong>it</strong>a eterna.<br />

Dio ha cr<strong>it</strong>eri differenti da<br />

quelli degli uomini<br />

Erode, gli esperti delle Scr<strong>it</strong>ture,<br />

la stella. Ma seguiamo il cammino<br />

dei Magi che giungono a Gerusalemme.<br />

Sopra la grande c<strong>it</strong>tà la stella<br />

sparisce, non si vede più. Che cosa<br />

significa?<br />

Anche in questo caso dobbiamo<br />

leggere il segno in profond<strong>it</strong>à. Per<br />

quegli uomini era logico cercare il<br />

nuovo re nel palazzo reale, dove si<br />

trovavano i saggi consiglieri di corte.<br />

Ma, probabilmente con loro stupore,<br />

dovettero costatare che quel<br />

neonato non si trovava nei luoghi<br />

del potere e <strong>della</strong> cultura, anche se<br />

in quei luoghi venivano offerte loro<br />

preziose informazioni su di lui. Si re-<br />

L’Osservatore Romano<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 7


sero conto, invece, che, a volte, il potere,<br />

anche quello <strong>della</strong> conoscenza,<br />

sbarra la strada all’incontro con quel<br />

Bambino.<br />

La stella li guidò allora a Betlemme,<br />

una piccola c<strong>it</strong>tà; li guidò<br />

tra i poveri, tra gli umili, per trovare<br />

il Re del mondo. I cr<strong>it</strong>eri di Dio<br />

sono differenti da quelli degli uomini;<br />

Dio non si manifesta nella potenza<br />

di questo mondo, ma nell’umiltà<br />

del suo amore, che chiede alla<br />

nostra libertà di essere accolto per<br />

trasformarci e renderci capaci di arrivare<br />

a Colui che è l’Amore.<br />

Ma anche per noi le cose non<br />

sono poi così diverse da come<br />

lo erano per i Magi. Se ci venisse<br />

chiesto il nostro parere su come<br />

Dio avrebbe dovuto salvare il<br />

mondo, forse risponderemmo che<br />

avrebbe dovuto manifestare tutto<br />

il suo potere per dare al mondo un<br />

sistema economico più giusto, in<br />

cui ognuno potesse avere tutto ciò<br />

che vuole. In realtà, questo sarebbe<br />

una sorta di violenza sull’uomo,<br />

perché lo priverebbe di elementi<br />

fondamentali che lo caratterizzano.<br />

Infatti, non sarebbero chiamati<br />

in causa né la nostra libertà, né il<br />

nostro amore.<br />

La potenza di Dio si manifesta<br />

in modo del tutto differente: a Betlemme,<br />

dove incontriamo l’apparente<br />

impotenza del suo amore. Ed è<br />

là che noi dobbiamo andare, ed è là<br />

che r<strong>it</strong>roviamo la stella di Dio.<br />

La Parola di Dio è la vera stella<br />

Così ci appare ben chiaro anche<br />

un ultimo elemento importante <strong>della</strong><br />

vicenda dei Magi: il linguaggio del<br />

creato ci permette di percorrere un<br />

buon tratto di strada verso Dio, ma<br />

non ci dona la luce defin<strong>it</strong>iva. Alla<br />

fine, per i Magi è stato indispensabile<br />

ascoltare la voce delle Sacre Scr<strong>it</strong>ture:<br />

solo esse potevano indicare loro<br />

la via.<br />

E’ la Parola di Dio la vera stella,<br />

che, nell’incertezza dei discorsi<br />

umani, ci offre l’immenso splendore<br />

<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à divina.<br />

Cari fratelli e sorelle, lasciamoci<br />

guidare dalla stella, che è la Parola<br />

di Dio, seguiamola nella nostra v<strong>it</strong>a,<br />

camminando con la Chiesa, dove la<br />

Parola ha piantato la sua tenda. La<br />

nostra strada sarà sempre illuminata<br />

da una luce che nessun altro segno<br />

può darci. E potremo anche noi<br />

diventare stelle per gli altri, riflesso<br />

di quella luce che Cristo ha fatto risplendere<br />

su di noi. Amen.<br />

(Tratto dall’Omelia nella Messa<br />

dell’Epifania del Signore, 6/1/2011)<br />

La luminosa bellezza di Maria<br />

appoggia e alimenta<br />

la nostra speranza<br />

Riflessione teologica e spir<strong>it</strong>uale, l<strong>it</strong>urgia, devozione mariana e<br />

rappresentazione artistica formano un insieme realmente capace di<br />

susc<strong>it</strong>are una comprensione più profonda del mistero di Maria.<br />

La XV Seduta Pubblica è<br />

stata preparata dalla Pontificia<br />

Accademia Mariana<br />

Internazionale e dalla<br />

Pontificia Accademia dell’Immacolata,<br />

le quali molto opportunamente<br />

hanno voluto che in questa solenne<br />

adunanza fosse ricordato il 60° anniversario<br />

<strong>della</strong> Proclamazione del<br />

Dogma dell’Assunzione di Maria,<br />

proponendo il tema: L’Assunzione di<br />

Maria, segno di consolazione e di sicura<br />

speranza. Il 1° novembre 1950,<br />

infatti, durante un memorabile Giubileo,<br />

il Venerabile Pio XII, promulgando<br />

la Cost<strong>it</strong>uzione Apostolica<br />

Munificentissimus Deus, proclamava<br />

solennemente, in Piazza San Pietro,<br />

tale Dogma. Qualche anno prima,<br />

nel 1946, Padre Carlo Balić, OFM,<br />

aveva fondato l’Accademia Mariana<br />

Internazionale proprio per sostenere<br />

e coordinare il movimento assunzionista.<br />

8 Salvami Regina · Febbraio 2011


Modello e paradigma <strong>della</strong><br />

nuova uman<strong>it</strong>à<br />

Nel difficile e delicato momento<br />

storico che seguì la conclusione<br />

<strong>della</strong> seconda guerra mondiale, Pio<br />

XII, con quel gesto solenne, volle<br />

indicare non solo ai cattolici, ma a<br />

tutti gli uomini e le donne di buona<br />

volontà, la singolare figura di Maria<br />

come modello e paradigma <strong>della</strong><br />

nuova uman<strong>it</strong>à redenta da Cristo:<br />

“Vi è da sperare - egli affermava -<br />

che tutti coloro che med<strong>it</strong>eranno i<br />

gloriosi esempi di Maria, abbiano a<br />

persuadersi sempre meglio del valore<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a umana [...] e che sia posto<br />

dinanzi agli occhi di tutti in modo<br />

luminosissimo a quale eccelso fine<br />

le anime e i corpi siano destinati;<br />

che infine la fede nella corporea<br />

Assunzione di Maria al Cielo renda<br />

più ferma e più operosa la fede nella<br />

nostra risurrezione” (Munificentissimus<br />

Deus: AAS 42, 1950, 753-771).<br />

R<strong>it</strong>engo quanto mai attuali questi<br />

auspici, e anch’io inv<strong>it</strong>o tutti voi<br />

a lasciarvi guidare da Maria per essere<br />

annunciatori e testimoni <strong>della</strong><br />

speranza che scaturisce dalla<br />

contemplazione dei Misteri di Cristo,<br />

morto e risorto per la nostra<br />

salvezza.<br />

Stella risplendente di<br />

luce e bellezza<br />

Maria, infatti, come insegna<br />

il Concilio Vaticano II<br />

nella Cost<strong>it</strong>uzione dogmatica<br />

Lumen gentium, è segno di<br />

speranza certa e di consolazione<br />

per il Popolo di Dio pellegrino<br />

nella storia: “La madre di Gesù,<br />

come in cielo, glorificata ormai<br />

nel corpo e nell’anima, è l’immagine<br />

e la primizia <strong>della</strong> Chiesa che dovrà<br />

avere il suo compimento nell’età<br />

futura, così sulla terra brilla come<br />

un segno di sicura speranza e di<br />

consolazione per il popolo di Dio in<br />

cammino, fino a quando non verrà il<br />

giorno del Signore (cfr. 2 Pt 3, 10)”<br />

(n. 68).<br />

Nella Lettera Enciclica Spe salvi,<br />

dedicata alla speranza cristiana,<br />

non potevo non richiamare il particolare<br />

ruolo di Maria nel sostenere<br />

e guidare il cammino dei credenti<br />

verso la patria del Cielo. Mi sono<br />

rivolto a lei, invocandola come Stella<br />

<strong>della</strong> Speranza per la Chiesa e per<br />

tutta l’uman<strong>it</strong>à (cfr. n. 49). Maria è<br />

la stella splendente di luce e di bellezza,<br />

che annuncia e anticipa il nostro<br />

futuro, la condizione defin<strong>it</strong>iva<br />

a cui Dio, Padre ricco di misericordia,<br />

ci chiama.<br />

I Padri e i Dottori <strong>della</strong> Chiesa,<br />

facendosi eco anche del comune<br />

sentire dei fedeli e riflettendo su<br />

ciò che la l<strong>it</strong>urgia celebrava, hanno<br />

proclamato il singolare privilegio di<br />

Maria, hanno illustrato la sua luminosa<br />

bellezza, che sostiene e nutre la<br />

nostra speranza. [...]<br />

Gustavo Kralj<br />

“Incoronazione <strong>della</strong> Madonna<br />

Assunta ai Cieli”, Basilica di Santa<br />

Maria Maggiore, Roma<br />

Inv<strong>it</strong>o a percorrere<br />

la “via pulchr<strong>it</strong>udinis”<br />

Percorrendo, allora, quella via<br />

pulchr<strong>it</strong>udinis che il Servo di Dio Paolo<br />

VI indicò come fecondo <strong>it</strong>inerario<br />

di ricerca teologica e mariologica,<br />

vorrei notare la profonda sintonia<br />

tra il pensiero teologico e mistico,<br />

la l<strong>it</strong>urgia, la devozione mariana<br />

e le opere d’arte, che, con lo splendore<br />

dei colori e delle forme, cantano<br />

il mistero dell’Assunzione di<br />

Maria e la sua gloria celeste accanto<br />

al Figlio. Tra quest’ultime, vi inv<strong>it</strong>o<br />

ad ammirarne due particolarmente<br />

significative in Roma: i mosaici<br />

absidali delle basiliche mariane<br />

di S. Maria Maggiore e di S. Maria<br />

in Trastevere.<br />

Riflessione teologica e spir<strong>it</strong>uale,<br />

l<strong>it</strong>urgia, devozione mariana, rappresentazione<br />

artistica formano davvero<br />

un tutt’uno, un messaggio completo<br />

ed efficace, capace di susc<strong>it</strong>are<br />

la meraviglia degli occhi, di toccare<br />

il cuore e di provocare l’intelligenza<br />

ad una comprensione ancora<br />

più profonda del mistero di Maria,<br />

in cui vediamo chiaramente riflesso<br />

e annunziato il nostro destino, la<br />

nostra speranza.<br />

Colgo, pertanto, questa occasione<br />

per inv<strong>it</strong>are gli studiosi di<br />

Teologia e di Mariologia a percorrere<br />

la via pulchr<strong>it</strong>udinis ed<br />

auspico che, anche ai nostri<br />

giorni, grazie a una maggiore<br />

collaborazione tra teologi, l<strong>it</strong>urgisti<br />

e artisti, si possano offrire<br />

all’ammirazione e alla contemplazione<br />

di tutti, messaggi incisivi<br />

ed efficaci.<br />

(Passi del messaggio del Papa<br />

Benedetto XVI al Cardinale<br />

Gianfranco Ravasi, per la XV<br />

Sessione Pubblica delle Accademie<br />

Pontificie, 15/12/2010)<br />

Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />

La <strong>versione</strong> integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 9


a Vangelo A<br />

“In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:<br />

17 ‘Non pensate che io sia venuto ad<br />

abolire la Legge o i Profeti; non son venuto<br />

per abolire, ma per dare compimento.<br />

18 In ver<strong>it</strong>à vi dico: finché non siano<br />

passati il cielo e la terra, non passerà neppure<br />

un iota o un segno dalla legge, senza<br />

che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque<br />

trasgredirà uno solo di questi precetti, anche<br />

minimi, e insegnerà agli uomini a fare<br />

altrettanto, sarà considerato minimo<br />

nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà<br />

e li insegnerà agli uomini, sarà considerato<br />

grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io<br />

vi dico: se la vostra giustizia non supererà<br />

quella degli scribi e dei farisei, non entrerete<br />

nel regno dei cieli. 21 Avete inteso<br />

che fu detto agli antichi: Non uccidere;<br />

chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.<br />

22 Ma io vi dico: chiunque si adira<br />

con il proprio fratello, sarà sottoposto a<br />

giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido,<br />

sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice:<br />

pazzo, sarà sottoposto al fuoco <strong>della</strong> Geenna.<br />

23 Se dunque presenti la tua offerta<br />

sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha<br />

qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo<br />

dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti<br />

con il tuo fratello e poi torna ad<br />

offrire il tuo dono. 25 Mett<strong>it</strong>i presto d’accordo<br />

con il tuo avversario mentre sei per<br />

via con lui, perché l’avversario non ti consegni<br />

al giudice e il giudice alla guardia e<br />

tu venga gettato in prigione. 26 In ver<strong>it</strong>à ti<br />

dico: non uscirai di là finché tu non abbia<br />

pagato fino all’ultimo spicciolo!<br />

27<br />

Avete inteso che fu detto: Non commettere<br />

adulterio. 28 ma io vi dico: chiunque<br />

guarda una donna per desiderarla,<br />

ha già commesso adulterio con legge<br />

nel suo cuore. 29 Se il tuo occhio destro<br />

ti è occasione di scandalo, cavalo<br />

e gettalo via da te: conviene che<br />

perisca uno dei tuoi membri, piuttosto<br />

che tutto il tuo corpo venga<br />

gettato nella Geenna. 30 E se<br />

la tua mano destra ti è occasione<br />

di scandalo, tagliala e gettala<br />

via da te: conviene che perisca<br />

uno dei tuoi membri, piuttosto<br />

che tutto il tuo corpo vada a finire<br />

nella Geenna.<br />

31<br />

Fu pure detto: Chi ripudia la propria<br />

moglie, le dia l’atto di ripudio.<br />

32 ma io vi dico: chiunque ripudia<br />

sua moglie, eccetto il caso di<br />

concubinato, la espone all’adulterio<br />

e chiunque sposa una ripudiata,<br />

commette adulterio.<br />

33<br />

Avete anche inteso che fu detto<br />

agli antichi: Non spergiurare, ma<br />

adempi con il Signore i tuoi giuramenti;<br />

34 ma io vi dico: non giurate affatto:<br />

né per il cielo, perché è il trono di Dio;<br />

35<br />

né per la terra, perché è lo sgabello<br />

per i suoi piedi; né per Gerusalemme,<br />

perché è la c<strong>it</strong>tà del gran re. 36 Non<br />

giurare neppure per la tua testa, perché<br />

non hai il potere di rendere bianco o<br />

nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro<br />

parlare sì, sì; no, no; il di più viene<br />

dal maligno’” (Mt 5, 17-37).<br />

Dettaglio del portico <strong>della</strong> Saint-Chapelle, Parigi<br />

10 Salvami Regina · Febbraio 2011


Commento al Vangelo – VI Domenica del Tempo Ordinario<br />

Il vero compimento<br />

<strong>della</strong> Legge<br />

è in ciò che dicono i<br />

farisei?<br />

Sergio Hollmann<br />

La L<strong>it</strong>urgia di questa domenica ci mostra che il<br />

Messia non è venuto ad abolire né a sminuire la<br />

Legge, ma a darle pieno compimento. Ora, ci dice<br />

San Paolo che nessuno si giustifica con la pratica<br />

<strong>della</strong> Legge, ma solo con la fede in Gesù Cristo.<br />

Come risolvere questa apparente contraddizione?<br />

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />

I – Il peccato e la Legge<br />

Nel Paradiso Terrestre, l’uomo rifletteva<br />

in modo mirabile il Creatore nella perfetta<br />

armonia regnante tra Fede e ragione, volontà<br />

e sensibil<strong>it</strong>à. La Fede illuminava l’intelletto,<br />

e questo governava una volontà interamente<br />

equilibrata, contro la quale la<br />

concupiscenza non si ribellava, poiché nel<br />

primo uomo – insegna San Tommaso – “l’anima<br />

era sottomessa a Dio, seguendo i precetti<br />

divini, e anche la carne era sottomessa in<br />

tutto all’anima e alla ragione”. 1<br />

I nostri progen<strong>it</strong>ori godevano anche del dono<br />

dell’integr<strong>it</strong>à, grazie al quale la loro anima<br />

tendeva al più elevato e aveva una propensione<br />

a scegliere il bene. L’assenza di confl<strong>it</strong>ti tra le<br />

diverse parti di questo micro universo chiamato<br />

uomo – minerale, vegetale, animale e spir<strong>it</strong>uale<br />

– gli concedeva la felic<strong>it</strong>à e gli offriva ogni aiuto<br />

per compiere la Legge Naturale.<br />

Ora, con il peccato, Adamo ed Eva hanno<br />

perso questo dono, l’armonia nella quale si trovavano,<br />

stabil<strong>it</strong>a grazie alla giustizia originale, è<br />

andata distrutta; si è rotto il dominio delle facoltà<br />

spir<strong>it</strong>uali sul corpo. 2 La carne, afferma San<br />

Tommaso d’Aquino, “ha cominciato ad esser disobbediente<br />

alla ragione, 3 e ognuna delle parti<br />

che compongono l’uomo ha voluto far valere la<br />

propria legge. Il disordine si è introdotto nel nostro<br />

intimo.<br />

Necess<strong>it</strong>à di precetti chiari e indiscutibili<br />

Dio ha introdotto nell’anima umana una luce<br />

intellettuale con la quale l’uomo conosce<br />

che il bene deve esser praticato e il male ev<strong>it</strong>ato.<br />

Questa luce – denominata sinderesi dalla<br />

Grazie al dono<br />

dell’integr<strong>it</strong>à<br />

l’anima<br />

dei nostri<br />

progen<strong>it</strong>ori<br />

aveva una<br />

propensione<br />

a scegliere<br />

il bene<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 11


R<strong>it</strong>enendosi<br />

gli unici<br />

detentori<br />

<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à,<br />

i Dottori<br />

<strong>della</strong> Legge si<br />

sono serv<strong>it</strong>i<br />

<strong>della</strong> propria<br />

autor<strong>it</strong>à<br />

per creare<br />

una morale<br />

basata sulle<br />

esterior<strong>it</strong>à<br />

Scolastica – non si è spenta con il primo peccato,<br />

ma permane nella nostra anima. Come afferma<br />

il Concilio Vaticano II, l’uomo “ha nel<br />

cuore una legge scr<strong>it</strong>ta da Dio stesso”, 4 la Legge<br />

Naturale.<br />

Considerando che il nostro spir<strong>it</strong>o è governato<br />

da una logica monol<strong>it</strong>ica, non riusciamo<br />

a praticare una qualsiasi azione senza tentare<br />

di giustificarla in qualche maniera. Per questo,<br />

per poter peccare, l’uomo ricorre a false ragioni<br />

che soffocano la sua retta coscienza e portano<br />

l’intendimento a presentare alla volontà<br />

l’oggetto desiderato come un bene. È questa<br />

l’origine dei sofismi e delle dottrine erronee<br />

con le quali cerchiamo di dissimulare le nostre<br />

cattive azioni.<br />

In vista di ciò, è diventata indispensabile –<br />

oltre al sigillo impresso da Dio: nel più intimo<br />

delle nostre anime – l’esistenza di precetti concreti<br />

che ci ricordino, in forma chiara e indiscutibile,<br />

il contenuto <strong>della</strong> Legge Naturale 5 sono i<br />

Dieci Comandamenti consegnati da Dio a Mosè<br />

sul monte Sinai. 6<br />

Infatti, in forma molto sintetica, il Decalogo<br />

compendia le regole poste da Dio nell’anima<br />

umana. Dio “ha scr<strong>it</strong>to su tavole” quello che gli<br />

uomini “non riuscivano a leggere nei loro cuori”,<br />

afferma Sant’Agostino. 7 L’essere stato inciso<br />

su pietra – elemento fermo, stabile e duraturo<br />

– simbolizza il carattere perenne del suo perdurare.<br />

I farisei deturpano la Legge di Mosè<br />

Rispetto ad ogni norma giuridica, ci sono<br />

sempre due correnti: quella dei lassisti che, in<br />

nome <strong>della</strong> “moderazione”, giustificano la loro<br />

inosservanza con ogni genere di stratagemmi<br />

e razionalizzazioni e quella degli esagerati,<br />

estimatori <strong>della</strong> legge per la legge, che astraggono<br />

dal suo vero spir<strong>it</strong>o e dal suo vincolo col Legislatore.<br />

Nella seconda categoria c’erano gli scribi e i farisei,<br />

che trascuravano il compimento dei più<br />

fondamentali precetti del Decalogo, ma hanno<br />

aggiunto alla Legge mosaica, nel corso dei<br />

tempi, numerosi obblighi e regole, portando<br />

la sua pratica a estremi ridicoli. Ora, questa<br />

Legge, scrive Fillion, “dovrebbe essere per<br />

gli israel<strong>it</strong>i un privilegio e non un peso; invece,<br />

per opera dei farisei e delle numerose prescrizioni<br />

da loro raccolte, pesava in modo oppressivo sulle<br />

spalle dei giudei”. 8<br />

II – Cristo è la pienezza <strong>della</strong> Legge<br />

17<br />

“Non pensate che io sia venuto ad<br />

abolire la Legge o i Profeti; non son venuto<br />

per abolire, ma per dare compimento”.<br />

Gesù si concentrava su alcune norme farisaiche<br />

in tal modo, molti avrebbero potuto immaginare<br />

che fosse venuto a revocare la Legge mosaica<br />

per sost<strong>it</strong>uirla con un’altra.<br />

I Dottori <strong>della</strong> Legge, per esempio, proibivano<br />

il contatto con i peccatori e i pubblicani, invece<br />

il Divino Maestro andava a cenare a casa<br />

loro. Rompeva anche i precetti farisaici del sabato,<br />

permetteva che i suoi discepoli omettessero<br />

le abluzioni r<strong>it</strong>uali prima <strong>della</strong> refezione e<br />

affermava che non c’era impur<strong>it</strong>à negli alimenti,<br />

quanto piuttosto nel cuore. Tutto questo potrebbe<br />

dare l’impressione che Egli fosse un lassista<br />

disposto ad abolire le antiche pratiche, eccessivamente<br />

rigorose.<br />

Il Decalogo è un riflesso del Creatore<br />

Non ignorando questa obiezione dei suoi<br />

ascoltatori, Gesù comincia col mostrar loro che<br />

la Buona Novella non è “una dottrina di facil<strong>it</strong>azioni<br />

né una religione a prezzi promozionali,<br />

meno ancora un’anarchia o una rottura rivoluzionaria<br />

col passato di Israele”. 9 Al contrario,<br />

Egli edificherà il Vangelo “sugli antichi fondamenti<br />

<strong>della</strong> Legge divina: nulla verrà meno, a<br />

meno che non si dica che un bocciolo di rosa finisce<br />

quando il fiore sboccia, o un abbozzo tracciato<br />

a mat<strong>it</strong>a è soppresso quando la p<strong>it</strong>tura defin<strong>it</strong>iva<br />

viene a completarlo, lo fisserà per sempre”.<br />

10<br />

In cosa consiste, allora, il “pieno compimento”<br />

annunciato dal Messia?<br />

L’antica Legge era, secondo San Tommaso,<br />

quella “dell’ombra”, poiché “figurava con alcuni<br />

atti cerimoniali e prometteva con parole” soltanto<br />

la giustificazione degli uomini. 11 La nuova,<br />

pertanto, è quella “<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à”, perché realizza<br />

in Cristo quanto la Legge antica prometteva<br />

e figurava. Ossia, la Legge nuova realizza l’antica<br />

in quanto sopperisce a quello che era mancato<br />

a questa. 12<br />

Nostro Signore non è solo l’Autore <strong>della</strong><br />

Legge, ma la Legge viva stessa. Come diciamo<br />

che “il Verbo di Dio Si è fatto carne”, così<br />

possiamo affermare che “la Legge di Dio Si<br />

è fatta carne ed ha ab<strong>it</strong>ato tra noi”. Nel Divi-<br />

12 Salvami Regina · Febbraio 2011


no Maestro si trovano i Dieci Comandamenti<br />

nello stato di divin<strong>it</strong>à, infatti, per esempio,<br />

che cosa Egli ha fatto nella sua v<strong>it</strong>a terrena se<br />

non praticare in ogni momento il Primo Comandamento:<br />

“Amerai il Signore tuo Dio sopra<br />

ogni cosa”?<br />

In questa prospettiva, è facile vedere nel Decalogo<br />

un riflesso del Creatore, comprendere la<br />

bellezza che esiste nei suoi precetti e osservarli<br />

con amore, in modo da creare nella nostra anima<br />

l’aspirazione a compierli con integr<strong>it</strong>à, come<br />

mezzo per approssimarci a Dio.<br />

Decalogo e morale di s<strong>it</strong>uazione<br />

18<br />

“In ver<strong>it</strong>à vi dico: finché non siano<br />

passati il cielo e la terra, non passerà<br />

neppure un iota o un segno dalla legge,<br />

senza che tutto sia compiuto”.<br />

Gli adepti <strong>della</strong> cosiddetta “morale di s<strong>it</strong>uazione”<br />

sostengono la mutabil<strong>it</strong>à dei principi etici<br />

in funzione del contesto nel quale essi sono<br />

applicati. Così, secondo questa filosofia, se i costumi<br />

evolvono nel corso dei tempi, lo stesso deve<br />

avvenire con le norme morali. Anche ammettendo<br />

che esse siano universali e perenni, si deve<br />

ev<strong>it</strong>are una loro applicazione in forma assoluta<br />

nelle s<strong>it</strong>uazioni concrete, riducendo il loro<br />

valore a quello di mere orientazioni da esser<br />

ponderate in funzione delle circostanze del momento.<br />

13<br />

Ora, la Legge sintetizzata nei precetti del<br />

Decalogo è assoluta e permanente, come insegna<br />

il Catechismo <strong>della</strong> Chiesa Cattolica: “Poiché<br />

enunciano i doveri fondamentali dell’uomo<br />

verso Dio e verso il prossimo, i dieci Comandamenti<br />

rivelano, nel loro contenuto essenziale,<br />

degli obblighi gravi. Sono sostanzialmente<br />

immutabili e obbligano sempre e dappertutto.<br />

Nessuno potrebbe dispensare da loro”. 14<br />

Pertanto, quello che era peccato quando<br />

Adamo ed Eva hanno lasciato il Paradiso, lo<br />

sarà anche fino all’ultimo giorno, quando sarà<br />

morto l’anticristo e verrà la fine del mondo.<br />

Il peccato di scandalo<br />

19<br />

“Chi dunque trasgredirà uno solo di<br />

questi precetti, anche minimi, e insegnerà<br />

agli uomini a fare altrettanto, sarà<br />

considerato minimo nel regno dei cieli.<br />

Chi invece li osserverà e li insegnerà agli<br />

uomini, sarà considerato grande nel regno<br />

dei cieli”.<br />

Ora, peggio del disobbedire ai precetti<br />

<strong>della</strong> Legge divina è creare o propagare una<br />

dottrina che inv<strong>it</strong>i a trasgredirli. Chi procede<br />

così perde, senza dubbio, la grazia di Dio<br />

e, nel caso non si emendi, “sarà considerato<br />

minimo nel momento del<br />

Giudizio; ossia, sarà condannato,<br />

sarà l’ultimo. E l’ultimo cadrà inesorabilmente<br />

nell’inferno”. 15<br />

La “giustizia” dei farisei<br />

20<br />

“Poiché io vi dico: se la vostra giustizia<br />

non supererà quella degli scribi<br />

e dei farisei, non entrerete nel regno<br />

dei cieli”.<br />

Gli scribi e i farisei conoscevano perfettamente<br />

la Legge e sapevano pesare ogni<br />

atto in sua funzione. Si presentavano come<br />

la “legge viva”, ma ciò non si poteva affermare<br />

di loro.<br />

Come è già stato detto sopra, la loro giustizia<br />

si fondava sull’esterior<strong>it</strong>à. “Quanto al<br />

riposo sabbatico, essi avevano moltiplicato<br />

le interdizioni, entrando nei più piccoli dettagli.<br />

Sulla questione delle impur<strong>it</strong>à, diedero<br />

libero corso all’immaginazione e aggiunsero<br />

alla legislazione mosaica le più minuziose<br />

prescrizioni”. 16<br />

Gesù ci ammonisce qui che, per entrare<br />

nel Regno dei Cieli, è indispensabile praticare<br />

una virtù “maggiore” di quella dei farisei e maestri<br />

<strong>della</strong> Legge. Ossia, non attaccarsi alle esterior<strong>it</strong>à,<br />

né fare ingannevoli ragionamenti, bensì<br />

compiere di fatto nella loro integr<strong>it</strong>à, amorevolmente,<br />

i Dieci Comandamenti.<br />

III – Gesù condanna la<br />

morale farisaica<br />

Nei versetti seguenti, il Signore Gesù utilizza<br />

varie volte le espressioni “Avete inteso...” e “Io<br />

vi dico...” per confrontare la morale di esterior<strong>it</strong>à<br />

praticata dai farisei con la vera morale. Cristo,<br />

Lui stesso, è la Parola eterna, posta qui in<br />

contrapposizione alla parola dei farisei. La Legge<br />

antica e immutabile sarà portata ora fino alle<br />

ultime conseguenze, denunciando le interpretazioni<br />

erronee di coloro che si presentavano davanti<br />

al popolo come “maestri” infallibili.<br />

La Legge<br />

sintetizzata<br />

nei precetti<br />

del Decalogo<br />

è assoluta e<br />

permanente,<br />

come insegna il<br />

Catechismo <strong>della</strong><br />

Chiesa Cattolica<br />

“Mosè” – Vetrate<br />

<strong>della</strong> Cattedrale di<br />

San Benigno, Dijon<br />

(Francia)<br />

Sergio Hollmann<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 13


Il rapporto<br />

tra gli uomini<br />

deve reggersi<br />

sul rispetto,<br />

considerazione<br />

e stima<br />

Partecipazione al peccato di omicidio<br />

21<br />

“Avete inteso che fu detto agli antichi:<br />

Non uccidere; chi avrà ucciso sarà<br />

sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico:<br />

chiunque si adira con il proprio fratello,<br />

sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice<br />

al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio;<br />

e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto<br />

al fuoco <strong>della</strong> Geenna. 23 Se dunque<br />

presenti la tua offerta sull’altare e lì<br />

ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa<br />

contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti<br />

all’altare e và prima a riconciliarti<br />

con il tuo fratello e poi torna ad offrire<br />

il tuo dono”.<br />

I farisei consideravano l’omicidio un peccato<br />

gravissimo, ma non reputavano una mancanza<br />

morale arrabbiarsi col fratello o dirgli ogni sorta<br />

di insolenze.<br />

Il Signore mostra loro che chi si comporta<br />

così sarà reo anche nel giorno del Giudizio,<br />

poiché, lasciandosi trascinare in questo modo<br />

dall’odio, ha già intrapreso le vie che conducono<br />

all’omicidio, partecipando, in una certa misura,<br />

a questo crimine e mer<strong>it</strong>ando per questo<br />

un analogo castigo.<br />

Più ancora. Con la sua parola ed esempio,<br />

Gesù ha insegnato che nella Nuova Alleanza il<br />

rapporto tra gli uomini deve, al contrario, reggersi<br />

sul rispetto, considerazione e stima per<br />

non dare occasione a qualsivoglia accusa reciproca.<br />

Prepariamoci per il giorno del Giudizio<br />

25<br />

“Mett<strong>it</strong>i presto d’accordo con il tuo<br />

avversario mentre sei per via con lui,<br />

perché l’avversario non ti consegni al<br />

giudice e il giudice alla guardia e tu<br />

venga gettato in prigione. 26 In ver<strong>it</strong>à ti<br />

dico: non uscirai di là finché tu non<br />

abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!”.<br />

L’“avversario” di cui parla il Signore<br />

Gesù in questo versetto simbolizza, da un<br />

certo punto di vista, Lui stesso: il Bene sostanziale<br />

di cui ci rendiamo nemici col peccato.<br />

17 La cosa più necessaria e urgente, pertanto,<br />

è cercare innanz<strong>it</strong>utto di riconciliarci con<br />

Lui, riconoscendo le nostre colpe, chiedendo<br />

perdono per esse e facendo un fermo propos<strong>it</strong>o<br />

di non deviare d’ora in poi dalla retta via<br />

del Redentore. Infatti, presto o tardi, terminerà<br />

la nostra peregrinazione terrena e compariremo<br />

dinanzi al Giudice Supremo, che<br />

pronuncerà una sentenza giustissima e inappellabile.<br />

Se quel giorno il nostro divino Avversario<br />

avrà ancora qualcosa da dichiarare<br />

contro di noi, il deb<strong>it</strong>o sarà saldato, nella migliore<br />

delle ipotesi, nel fuoco del Purgatorio,<br />

dal quale non si esce senza pagare fino all’ultimo<br />

centesimo.<br />

Si tratta, pertanto, di agire con totale integr<strong>it</strong>à<br />

nel cammino verso l’ultimo giudizio. A nulla<br />

varranno ragionamenti con i quali burliamo la<br />

nostra coscienza, perché non sarà mai più possibile<br />

ingannare Dio. Egli è dentro di noi e noi<br />

siamo dentro di Lui. Tutto si fa in sua presenza e<br />

tutti i nostri atti verranno a galla nel giorno del<br />

Giudizio Finale per essere conosciuti dall’uman<strong>it</strong>à<br />

e dagli angeli.<br />

Vigilanza e fuga dalle occasioni<br />

27<br />

“Avete inteso che fu detto: Non commettere<br />

adulterio. 28 ma io vi dico:<br />

chiunque guarda una donna per desiderarla,<br />

ha già commesso adulterio con<br />

legge nel suo cuore. 29 Se il tuo occhio<br />

destro ti è occasione di scandalo, cavalo<br />

e gettalo via da te: conviene che perisca<br />

uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto<br />

il tuo corpo venga gettato nella Geenna.<br />

30 E se la tua mano destra ti è occasione<br />

di scandalo, tagliala e gettala via<br />

da te: conviene che perisca uno dei tuoi<br />

membri, piuttosto che tutto il tuo corpo<br />

vada a finire nella Geenna”.<br />

La Legge di Mosè condannava l’adulterio e<br />

lo castigava con la morte (cfr. Lv 20, 10). Ma la<br />

morale farisaica, fondata su r<strong>it</strong>i ed esterior<strong>it</strong>à,<br />

non dava nessuna importanza alla lascivia degli<br />

sguardi o dei cattivi desideri.<br />

“Chiunque guardi una donna, con il desiderio<br />

di possederla, ha già commesso adulterio<br />

con lei nel suo cuore”: il Signore Gesù<br />

Si riferisce qui al nono Comandamento del<br />

Decalogo, il quale condanna anche il pecca-<br />

14 Salvami Regina · Febbraio 2011


Timothy Ring<br />

La Legge di Mosè condannava l’adulterio, ma la morale farisaica non dava nessuna importanza alla<br />

lascivia degli sguardi o dei cattivi desideri.<br />

Dettaglio del quadro “Nostro Signore con la donna adultera” – Cattedrale di Avila (Spagna)<br />

to interiore: “Non desiderare la donna d’altri”<br />

(Dt 5,21).<br />

Sub<strong>it</strong>o dopo, il Divino Maestro sottolinea<br />

la radical<strong>it</strong>à con cui devono essere praticati<br />

i Comandamenti, esortandoci a portare fino<br />

all’estremo il principio <strong>della</strong> fuga dalle occasioni<br />

di peccato. “Vegliate e pregate, per<br />

non cadere in tentazione” (Mt 26, 41), dirà<br />

nell’Orto degli Ulivi. La preghiera è indispensabile,<br />

ma non sufficiente: è anche necessario<br />

vigilare e allontanarsi completamente da<br />

quello che conduce al peccato, soprattutto in<br />

materia di cast<strong>it</strong>à.<br />

Una concessione temporanea in<br />

disaccordo con la Legge Naturale<br />

31<br />

“Fu pure detto: Chi ripudia la propria<br />

moglie, le dia l’atto di ripudio. 32 ma io<br />

vi dico: chiunque ripudia sua moglie,<br />

eccetto il caso di concubinato, la espone<br />

all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata,<br />

commette adulterio”.<br />

Mosè ha stabil<strong>it</strong>o nel Deuteronomio che<br />

“quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto<br />

con lei da mar<strong>it</strong>o, se poi avviene che lei non<br />

trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato<br />

nella stessa qualche cosa di vergognoso, scriva<br />

un libello di ripudio e glielo consegni in mano<br />

e la mandi via dalla casa” (Dt 24, 1). Ora,<br />

le interpretazioni lassiste di questo passo biblico<br />

hanno dato margine ad abusi scandalosi, al punto<br />

che il divorzio è, secondo il Cardinale Gomá,<br />

“un male gravissimo del popolo giudeo, ai tempi<br />

di Gesù”. 18<br />

Infatti, spiega Fillion: “Le parole ‘qualcosa<br />

di vergognoso’, utilizzate dal Deuteronomio,<br />

erano di per sé vaghe, ma avevano ricevuto<br />

da Hillel e da quelli <strong>della</strong> sua scuola un’interpretazione<br />

scandalosa, che spalancava le porte<br />

alla passione. Sostenevano che la donna, anche<br />

se fedelissima, poteva esser mandata via<br />

per qualsiasi motivo o, per meglio dire, per un<br />

qualsiasi frivolo pretesto: un piatto mal preparato,<br />

la vista di una donna più bella – si azzardavano<br />

a dire i rabbini – erano ragione per il<br />

divorzio”. 19<br />

Si aggiungeva a questo il fatto che il divorzio<br />

non era conforme alla Legge Naturale. 20 Come<br />

più avanti affermerà Gesù stesso, si trattava di<br />

una concessione temporanea fatta da Mosè dovuta<br />

alla durezza di cuore degli ebrei, “ma da<br />

principio non fu così” (Mt 19, 8).<br />

Commenta a questo propos<strong>it</strong>o San Cromazio<br />

di Aquileia: “A ragione, Nostro Signore e Salvatore,<br />

eliminato quel permesso, restaura ora<br />

i precetti <strong>della</strong> sua antica cost<strong>it</strong>uzione. Ordina,<br />

infatti, di conservare come legge indissolubile<br />

l’unione del matrimonio casto, mostrando<br />

che la legge coniugale è stata ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a originariamente<br />

da Lui”. 21<br />

La fede elimina il cattivo costume di giurare<br />

33<br />

“Avete anche inteso che fu detto agli<br />

antichi: Non spergiurare, ma adempi<br />

con il Signore i tuoi giuramenti; 34 ma<br />

io vi dico: non giurate affatto: né per il<br />

cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per<br />

la terra, perché è lo sgabello per i suoi<br />

Il Divino<br />

Maestro<br />

sottolinea<br />

la radical<strong>it</strong>à<br />

con cui<br />

devono essere<br />

praticati i<br />

Comandamenti,<br />

esortandoci a<br />

portare fino<br />

all’ultimo<br />

estremo il<br />

principio <strong>della</strong><br />

fuga dalle<br />

occasioni di<br />

peccato<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 15


L’Osservatore Romano<br />

“Imparate a chiamare<br />

peccato il peccato,<br />

e a non chiamarlo<br />

liberazione e<br />

progresso, anche<br />

se tutta la moda e la<br />

propaganda fossero<br />

contrarie” (Giovanni<br />

Paolo II)<br />

piedi; né per Gerusalemme,<br />

perché è la c<strong>it</strong>tà<br />

del gran re. 36 Non<br />

giurare neppure per la<br />

tua testa, perché non<br />

hai il potere di rendere<br />

bianco o nero un solo<br />

capello”.<br />

La Legge di Mosè, afferma<br />

padre Tuya, “proibiva<br />

espressamente il falso<br />

giuramento, ma, a parte<br />

questo, la casistica rabbinica<br />

ha fatto un prodigio<br />

di sottigliezze e distinzioni<br />

per giustificare i giuramenti”.<br />

22 Al tempo di Gesù, l’abuso<br />

di giurare a qualsiasi<br />

propos<strong>it</strong>o aveva raggiunto un livello incredibile,<br />

portandoLo a condannare espressamente,<br />

in questo Discorso <strong>della</strong> Montagna, ogni tipo<br />

di giuramento: “Non giurate per nessun motivo”.<br />

I tre versetti del sintetico testo di San<br />

Matteo, sopra trascr<strong>it</strong>ti, indicano bene la grav<strong>it</strong>à<br />

di questo male.<br />

È successo che, spinti dall’orgoglio, i farisei<br />

hanno creduto di avere maggior onore e<br />

mer<strong>it</strong>o nel “fare tutte le cose per Dio, obbligandosi<br />

per giuramento”; e dal precetto “non<br />

nominare il nome di Dio invano” hanno dedotto,<br />

con una interpretazione forzata: “dunque,<br />

nominerai il nome di Dio a condizione<br />

che sia come garanzia di qualcosa che non sia<br />

falso”. 23<br />

Tra i c<strong>it</strong>tadini, al contrario, devono regnare<br />

la sincer<strong>it</strong>à e la fiducia, frutto <strong>della</strong> rett<strong>it</strong>udine<br />

di anime ab<strong>it</strong>ualmente in stato di grazia,<br />

come insegna Sant’Ilario di Po<strong>it</strong>iers: “La<br />

fede elimina il costume di giurare. Basa sulla<br />

ver<strong>it</strong>à l’attiv<strong>it</strong>à <strong>della</strong> nostra v<strong>it</strong>a e, respingendo<br />

l’inclinazione a mentire, prescrive la lealtà<br />

tanto nel parlare quanto nell’ascoltare.<br />

[...] Pertanto, chi vive nella semplic<strong>it</strong>à <strong>della</strong><br />

fede non necess<strong>it</strong>a di ricorrere a giuramenti”.<br />

24<br />

“Imparate a chiamare peccato il peccato”<br />

37<br />

“Sia invece il vostro parlare sì, sì; no,<br />

no; il di più viene dal maligno”.<br />

La nostra v<strong>it</strong>a deve essere un perpetuo<br />

“sì” a tutto quanto Cristo si aspetta da noi,<br />

e un fermo “no” alle proposte e suggerimenti<br />

del demonio. A questo ci inv<strong>it</strong>a Papa Giovanni<br />

Paolo II: “Imparate a pensare, a parlare<br />

e agire secondo i principi <strong>della</strong> semplic<strong>it</strong>à<br />

e <strong>della</strong> chiarezza evangelica: ‘Sì, sì; no, no’.<br />

Imparate a chiamare bianco il bianco, e nero<br />

il nero – male il male, e bene il bene. Imparate<br />

a chiamare peccato il peccato, e a non<br />

chiamarlo liberazione e progresso, anche se<br />

1<br />

SÃO TOMÁS DE AQUINO.<br />

A Luz da Fé – Comentários<br />

ao Credo, Pai-nosso, Ave-Maria<br />

e Mandamentos. Lisboa:<br />

Verbo, 2002, pag.133. – Nello<br />

stesso senso, il Catechismo<br />

<strong>della</strong> Chiesa Cattolica insegna<br />

che l’uomo avrebbe<br />

allora il dominio di se stesso<br />

e “sarebbe intatto e ordinato<br />

in tutto il suo essere”<br />

(n.377).<br />

2<br />

Cfr. Catechismo <strong>della</strong><br />

Chiesa Cattolica, n.400.<br />

3<br />

SÃO TOMÁS DE<br />

AQUINO, op. c<strong>it</strong>., pag.134.<br />

4<br />

CONCILIO VATICANO<br />

II. Gaudium et spes, n.16.

<br />

5<br />

Insegna il Dottor Angelico:<br />

“Dato che, in questo modo,<br />

la legge naturale è stata<br />

distrutta dalla legge <strong>della</strong><br />

concupiscenza, era necessario<br />

che l’uomo fosse ricondotto<br />

alle opere <strong>della</strong> virtù<br />

e ristabil<strong>it</strong>o nella v<strong>it</strong>a. Per<br />

questo era necessaria la legge<br />

<strong>della</strong> Scr<strong>it</strong>tura”.(SÃO<br />

TOMÁS DE AQUINO, op.<br />

c<strong>it</strong>., pag.134).<br />

6<br />

Cfr. Catechismo <strong>della</strong> Chiesa<br />

Cattolica, n.2070.<br />

7<br />

SAN AGUSTÍN. Enarrationes<br />

in Ps. 57, 1. In: Obras de San<br />

Agustin. Madrid: BAC, 1965,<br />

v.XX, pag.417.<br />

8<br />

FILLION, Louis-Claude. Vida<br />

de Nuestro Señor Jesucristo.<br />

Madrid: Rialp, 2000, v.III,<br />

pag.53.<br />

9<br />

GRANDMAISON, SJ,<br />

Léonce de. Jésus-Christ, sa<br />

personne, son message, ses<br />

preuves. 6.ed. Paris: Beauchesne,<br />

1928, v.II, pag.14.<br />

10<br />

Idem, ibidem.<br />

11<br />

SAN TOMMASO<br />

D’AQUINO. Summa Teologica,<br />

I-II, q.107, a.2, resp<br />

12<br />

Cf. idem, ibidem.<br />

13<br />

Su questo tema si veda, per<br />

esempio, PIO XII. Soyez les<br />

Bienvenues – Discorso sopra<br />

gli errori <strong>della</strong> morale di s<strong>it</strong>uazione,<br />

18/4/1952.<br />

14<br />

Catechismo <strong>della</strong> Chiesa Cattolica,<br />

n.2072.<br />

15<br />

SAN JUAN CRISÓSTOMO.<br />

Homilías sobre el Evangelio<br />

16 Salvami Regina · Febbraio 2011


tutta la moda e la propaganda fossero contrarie”.<br />

25<br />

IV – Non dobbiamo fare concessioni<br />

in materia morale<br />

La lettura del Vangelo di questa domenica ci<br />

riporta ad uno dei problemi più gravi del mondo<br />

moderno: la terribile perd<strong>it</strong>a del senso morale<br />

che distrugge le anime di tanti nostri contemporanei.<br />

Infatti, afferma Papa Benedetto XVI, “viviamo<br />

in un contesto culturale segnato dalla mental<strong>it</strong>à<br />

edonistica e relativistica, che tende a cancellare<br />

Dio dall’orizzonte <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a, non favorisce<br />

l’acquisizione di un quadro chiaro di valori<br />

di riferimento e non aiuta a discernere il bene<br />

dal male e a maturare un giusto senso del peccato”.<br />

26<br />

Compagno inseparabile <strong>della</strong> mental<strong>it</strong>à descr<strong>it</strong>ta<br />

dal Santo Padre è un falso e deleterio<br />

concetto di libertà, sintetizzato da uno dei più<br />

famosi slogan del Maggio del 68: È proib<strong>it</strong>o<br />

proibire!, secondo il quale ogni regola o precetto<br />

devono essere band<strong>it</strong>i.<br />

Oggi, pertanto, più che mai, è necessario<br />

ricordare che la Legge di Dio non è un castigo<br />

per il peccato dei nostri progen<strong>it</strong>ori, quanto<br />

un prezioso mezzo per diventare più simili<br />

a Lui. Dunque, al contrario di quanto affermato<br />

dai rivoluzionari <strong>della</strong> Sorbona, sono le<br />

colpe praticate dall’uomo<br />

– e non i precetti divini –<br />

che impediscono la sua libertà:<br />

“Il peccatore diventa<br />

schiavo del peccato”<br />

(Gv 8, 34).<br />

Nel Cielo, la Legge risplenderà<br />

gloriosa per coloro<br />

che l’hanno praticata<br />

in questa v<strong>it</strong>a, i beati;<br />

invece si presenterà come<br />

eterna censura per coloro<br />

che si sono ribellati<br />

contro di essa e sono stati<br />

condannati al fuoco eterno.<br />

Da questa inesorabile<br />

alternativa, nessuno sfugge:<br />

chi non sta nella Legge<br />

<strong>della</strong> misericordia divina,<br />

cade nella Legge <strong>della</strong> giustizia di Dio.<br />

Non c’è una terza opzione.<br />

Approf<strong>it</strong>tiamo di questa L<strong>it</strong>urgia <strong>della</strong> 6º<br />

Domenica del Tempo Ordinario per analizzare<br />

la nostra coscienza alla ricerca di un ragionamento<br />

che ci conduca a concessioni morali, nella<br />

nostra v<strong>it</strong>a professionale o personale.<br />

Che Maria Santissima mai più permetta che<br />

ci sviamo dai benedetti sentieri dell’integr<strong>it</strong>à<br />

dell’anima, aiutandoci a non dare mai il consenso<br />

a nessuna relativizzazione <strong>della</strong> Legge di<br />

Dio. <br />

“Viviamo in un<br />

contesto culturale<br />

segnato dalla<br />

mental<strong>it</strong>à edonistica<br />

e relativistica,<br />

che non aiuta<br />

a discernere il<br />

bene dal male e a<br />

maturare un giusto<br />

senso del peccato”<br />

(Benedetto XVI)<br />

L’Osservatore Romano<br />

de Mateo, 16, 4, apud ODEN,<br />

Thomas C. e SIMONETTI,<br />

Manlio. La Biblia comentada<br />

por los Padres de la Iglesia.<br />

Madrid: Ciudad Nueva,<br />

2004, pag.153.<br />

16<br />

ROBERT, A. et TRICOT, A.<br />

In<strong>it</strong>iation Biblique. Tournai:<br />

Desclée & Cie., 1948,<br />

pag.729.<br />

17<br />

Altri commentatori, come<br />

Maldonado, considerano che<br />

l’avversario è “colui che feriamo,<br />

colui che chiamiamo<br />

stupido o ignorante, che ha<br />

motivi per accusarci davanti<br />

a Dio; il cammino è il tempo<br />

di questa v<strong>it</strong>a e il giudice<br />

è Cristo, il quale dirà: ‘Quello<br />

che avete fatto a uno di<br />

questi piccoli, lo avete fatto<br />

a Me’” (MALDONADO, SJ,<br />

Juan de. Comentarios a los<br />

cuatro Evangelios. Madrid:<br />

BAC, 1950, vol.I, pag.263).<br />

18<br />

GOMÁ Y TOMÁS, Isidro. El<br />

Evangelio explicado. Barcelona:<br />

Casulleras, 1930, v.II,<br />

pag.178.<br />

19<br />

FILLION, op. c<strong>it</strong>., v.II,<br />

pag.104-105.<br />

20<br />

Cfr. Catechismo <strong>della</strong> Chiesa<br />

Cattolica, n.2384.<br />

21<br />

CROMACIO DE AQUI-<br />

LEYA. Comentario al Evangelio<br />

de Mateo, 24, 1, 1-3,<br />

apud ODEN e SIMONETTI,<br />

op. c<strong>it</strong>., pag.169.<br />

22<br />

TUYA, OP, Manuel de. Biblia<br />

Comentada. Evangelios.<br />

Madrid: BAC, 1964, v.II,<br />

pag.115.<br />

23<br />

Idem, ibidem.<br />

24<br />

SAN HILARIO DE POI-<br />

TIERS. Sobre el Evangelio<br />

de Mateo, 4, 23, apud ODEN<br />

e SIMONETTI, op. c<strong>it</strong>.,<br />

pag.172.<br />

25<br />

GIOVANNI PAOLO II.<br />

Omelia nella Santa Messa<br />

in preparazione <strong>della</strong><br />

Pasqua degli univers<strong>it</strong>ari<br />

(26/03/1981).<br />

26<br />

BENEDETTO XVI. Discorso<br />

ai partecipanti nel corso<br />

annuale sul foro intimo, promosso<br />

dalla Pen<strong>it</strong>enziaria<br />

Apostolica, 11/3/2010.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 17


Primato e infallibil<strong>it</strong>à<br />

L’infallibil<strong>it</strong>à pontificia e il primato di giurisdizione del Pontefice,<br />

necessariamente un<strong>it</strong>i, devono essere, per ogni cattolico, centro di<br />

un amore preferenziale. Ma come fondamentarli nella Scr<strong>it</strong>tura, nella<br />

Tradizione e nella Storia?<br />

Don Eduardo<br />

“<br />

I<br />

o ti dico: tu sei Pietro, e<br />

su questa pietra edificherai<br />

la mia Chiesa; le porte<br />

dell’inferno non prevarranno<br />

contro di essa” (Mt 16, 18).<br />

Negli ultimi cent’anni, pochi passi<br />

del Vangelo sono stati oggetto di<br />

discussioni tanto veementi e appassionate,<br />

poiché, secondo quanto<br />

pretendono alcuni, la formulazione<br />

attuale non corrisponderebbe all’originale<br />

scr<strong>it</strong>to da Matteo, ma si tratterrebbe<br />

di un testo manipolato intorno<br />

all’anno 130 per giustificare il<br />

primato di Pietro e dei suoi successori<br />

sui suoi fratelli nell’episcopato.<br />

Invece, per secoli nessuno aveva<br />

messo in dubbio l’autentic<strong>it</strong>à di questo<br />

passo. È stato necessario aspettare<br />

l’infiltrazione del razionalismo<br />

nell’esegesi biblica nel secolo XIX e<br />

lo storicismo protestante del secolo<br />

XX, perché cominciassero i tentativi<br />

di squalificarla.<br />

Argomenti biblici a favore<br />

del primato di Pietro<br />

Dal punto di vista documentale,<br />

la tesi <strong>della</strong> supposta manipolazione<br />

di questo versetto non regge.<br />

I testi più antichi che riproducono<br />

il passaggio in questione non presentano<br />

nessuna traccia di falsificazione:<br />

né il Diatessaron (concordanza<br />

dei quattro Vangeli) di Taziano,<br />

<strong>della</strong> metà del secondo secolo, né gli<br />

scr<strong>it</strong>ti dei Padri <strong>della</strong> Chiesa anteriori<br />

al IV secolo e neppure i 4.000 codici<br />

dei primi otto secoli che oggi si<br />

conoscono.<br />

Di speciale importanza<br />

per gli studi del primato<br />

di Pietro è la storia dei<br />

primi secoli <strong>della</strong> Chiesa<br />

Al contrario, come si può vedere<br />

nel riquadro <strong>della</strong> prossima<br />

pagina, più di 160 passi del Nuovo<br />

Testamento menzionano Pietro<br />

che occupa, in molti di loro,<br />

una posizione di preminenza sugli<br />

altri Apostoli. Perfino San Giovanni,<br />

che tratta in misura ridotta<br />

del Principe degli Apostoli nel suo<br />

Vangelo, a causa delle circostanze<br />

storiche nelle quali fu scr<strong>it</strong>to – in<br />

piena polemica con gli gnostici –,<br />

contiene due importanti riferimenti<br />

alla consegna del primato petrino:<br />

“ti chiamerai Cefa (che vuol<br />

dire Pietro)” (Gv 1, 42); e “Simone<br />

di Giovanni, mi vuoi bene tu più di<br />

costoro? [...] Pasci i miei agnelli”<br />

(Gv 21, 15-17).<br />

Ora, è in Mt 16, 18-19 che si basa<br />

principalmente la dottrina sul Papato<br />

e si sottolinea normalmente<br />

nell’interpretazione di questi versetti<br />

la triplice metafora usata dal<br />

Signore Gesù: San Pietro è fondamento<br />

<strong>della</strong> Chiesa, poiché è comparato<br />

con le fondamenta che danno<br />

coesione e stabil<strong>it</strong>à a tutto l’edificio;<br />

il suo potere di giurisdizione<br />

è rappresentato dalle chiavi, le quali,<br />

nel linguaggio biblico e profano,<br />

sono simbolo del dominio e, infine,<br />

l’immagine del legare e dello sciogliere<br />

simbolizza la capac<strong>it</strong>à di creare<br />

o abolire leggi che obbligano in<br />

coscienza.<br />

Considerata isolatamente, l’interpretazione<br />

suddetta potrà susc<strong>it</strong>are<br />

scetticismo; ma un<strong>it</strong>a ad altri<br />

passi del Nuovo Testamento, come<br />

pure agli scr<strong>it</strong>ti dei Padri del-<br />

18 Salvami Regina · Febbraio 2011


di Pietro<br />

Caballero Baza, EP<br />

la Chiesa e alla prassi dei primi secoli<br />

del cristianesimo, cost<strong>it</strong>uisce<br />

un potente apparato argomentativo.<br />

Tutti questi indizi sommati insieme<br />

convergono nell’affermare il<br />

primato indiscutibile di San Pietro,<br />

dato da Cristo e riconosciuto ininterrottamente<br />

lungo la Storia <strong>della</strong><br />

Chiesa.<br />

Testimonianza che viene<br />

dai tempi apostolici<br />

Di speciale importanza per il tema<br />

che ci riguarda è la storia dei<br />

primi secoli <strong>della</strong> Chiesa, perché si<br />

scontra frontalmente con la gratu<strong>it</strong>a<br />

supposizione che il primato di<br />

giurisdizione universale del Romano<br />

Pontefice sia stato un’invenzione<br />

posteriore rispetto ai tempi apostolici.<br />

1<br />

Ora, già nella lettera inviata da<br />

Papa San Clemente ai fedeli di Corinto,<br />

a propos<strong>it</strong>o <strong>della</strong> ribellione<br />

avvenuta in questa comun<strong>it</strong>à intorno<br />

all’anno 96, è evidente il primato<br />

romano. Infatti, in essa il Pontefice<br />

non chiede scusa per essersi immischiato<br />

nelle questioni interne di<br />

un’altra Chiesa – come sarebbe normale,<br />

nel caso fosse un semplice<br />

Victor Toniolo<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 19


Gustavo Kralj Gustavo Kralj<br />

Sergio Hollmann<br />

Fondamento<br />

biblico del<br />

primato petrino<br />

S<br />

an Pietro occupa una posizione preminente nel Nuovo<br />

Testamento, dove è menzionato 114 volte nei Vangeli<br />

e 57 volte negli Atti degli Apostoli.<br />

Parla a nome di tutti gli Apostoli (Lc 12, 41, Mt 19, 27,<br />

Mc 10, 28, Lc 18, 28), risponde per loro (Gv 6, 68, Mt 16, 16,<br />

Mc 8, 29) e agisce per tutti (Mt 14, 28, Mc 8, 32, Mt 16, 22,<br />

Lc 22, 8, Gv 18, 10). Altre volte gli evangelisti si riferiscono<br />

agli Apostoli dicendo “Pietro e i suoi” (Mc 1, 36, Lc 8, 45;<br />

9, 32, Mc 16, 7, At 2, 14.37). Gesù lo elegge dopo aver fatto<br />

un grande miracolo (Lc 5, 1-11); Si serve <strong>della</strong> sua barca<br />

per predicare alle molt<strong>it</strong>udini (Lc 5, 3); alloggia in casa<br />

sua (Mc 1, 29); lo associa a Sé nel pagamento del tributo<br />

(Mt 17, 23-26); lo sceglie, con Giacomo e Giovanni, per assistere<br />

alla resurrezione <strong>della</strong> figlia di Giairo (Mc 5, 37), alla<br />

trasfigurazione (Mc 9, 2) e all’agonia nel Getsemani (Mc<br />

14, 33); è il primo a cui appare resusc<strong>it</strong>ato (Lc 24, 34). È l’unico<br />

dei Dodici che l’angelo nomina affinché sia loro comunicato<br />

il messaggio <strong>della</strong> Pasqua (Mc 16,7). San Giovanni<br />

aspetta l’arrivo di San Pietro, per lasciarlo entrare per primo<br />

nel Sepolcro di Gesù (Gv 20, 2-8).<br />

Dopo l’Ascensione e la Pentecoste, vediamo San Pietro<br />

eserc<strong>it</strong>are l’autor<strong>it</strong>à massima nella Chiesa. Completa il Collegio<br />

Apostolico con l’elezione di San Mattia (At 1, 5ss); parla<br />

in nome degli Apostoli nel giorno di Pentecoste (At 2, 14ss);<br />

difende davanti alle autor<strong>it</strong>à giudaiche il dir<strong>it</strong>to degli Apostoli<br />

di predicare la Fede in Cristo (At 4, 8-12); condanna<br />

Anania e Safira (At 5, 1-11); è ispirato ad aprire le porte <strong>della</strong><br />

Chiesa anche ai pagani, con la con<strong>versione</strong> del centurione<br />

Cornelio (At 10, 47); presiede il Concilio di Gerusalemme<br />

(At 15, 6ss); tutta la Chiesa pregava per la sua liberazione,<br />

quando fu incarcerato per ordine di Erode (At 12, 5).<br />

D’altra parte, San Paolo segnala in modo preminente<br />

l’importanza di San Pietro come capo <strong>della</strong> Chiesa. Dopo<br />

il suo soggiorno in Arabia, si dirige a Gerusalemme per<br />

vederlo (Gal 1, 18); riconosce in lui una delle colonne <strong>della</strong><br />

Chiesa (Gal 2, 9); lo colloca come il primo tra i testimoni<br />

delle apparizioni di Cristo resusc<strong>it</strong>ato (Cor 15, 5); anche<br />

quando gli si oppone “a viso aperto” ad Antiochia,<br />

agisce come chi riconosce la sua autor<strong>it</strong>à, pertanto, conferma<br />

in qualche modo il suo primato (Gal 2, 11-14).<br />

“Vocazione degli Apostoli Pietro e Andrea”, di Duccio di<br />

Buoninsegna – National Gallery of Art, Washington DC (Usa).<br />

“Cristo consegna le chiavi a San Pietro” Basilica di Paray le<br />

Monial (Francia). “Predicazione di San Pietro” – Cattedrale di<br />

Manresa (Spagna)<br />

20 Salvami Regina · Febbraio 2011


primus inter pares, capo di un’altra<br />

Chiesa sorella –, bensì per non avere<br />

avuto l’opportun<strong>it</strong>à di intervenire<br />

nella questione con più rapid<strong>it</strong>à;<br />

avverte che chiunque non obbedirà<br />

ai suoi ammonimenti correrà il pericolo<br />

di commettere peccato grave e<br />

si mostra convinto che la sua att<strong>it</strong>udine<br />

è ispirata dallo Spir<strong>it</strong>o Santo. 2<br />

D’altra parte, la lettera fu accolta a<br />

Corinto senza resistenze e considerata<br />

come un grande onore, al punto<br />

che sempre nell’anno 170, secondo<br />

testimoni, era letta nella l<strong>it</strong>urgia<br />

domenicale. 3<br />

Questi fatti acquistano particolare<br />

rilievo se si considera che l’Apostolo<br />

San Giovanni, ancora vivo,<br />

si trovava ad Efeso, ben più vicino<br />

a Corinto che a Roma. 4 e non risulta<br />

che né San Clemente, né i fedeli<br />

di Corinto, né lo stesso San Giovanni<br />

abbiano dub<strong>it</strong>ato dell’autor<strong>it</strong>à del<br />

Successore di Pietro per dirimere la<br />

questione.<br />

Un’altra importante testimonianza<br />

di quest’epoca a favore del primato<br />

del Successore di Pietro è la lettera<br />

inviata da Sant’Ignazio di Antiochia<br />

(†107) alla Chiesa di Roma.<br />

Anche in questa si manifesta in modo<br />

evidente e più esplic<strong>it</strong>o, che nel<br />

caso precedente, il primato <strong>della</strong> Sede<br />

Romana sulle altre. Infatti, questa<br />

missiva è sostanzialmente differente<br />

da quelle inviate da lui nelle<br />

stesse circostanze (prigioniero portato<br />

dalla Siria a Roma, dove sarebbe<br />

stato martirizzato) ad altre Chiese,<br />

come Efeso, Magnesia, Tralia,<br />

Filadelfia e Smirne. Nella prima, il<br />

santo Vescovo di Antiochia scrive in<br />

tono sottomesso, nelle altre, in tono<br />

autor<strong>it</strong>ario.<br />

Inoltre, Sant’Ignazio riconosce<br />

alla Chiesa di Roma il potere di dirigere<br />

le altre Chiese, istruendole<br />

come discepoli del Signore e raccomanda<br />

la sua diocesi in Siria alla sollec<strong>it</strong>udine<br />

pastorale <strong>della</strong> Sede Romana<br />

e non a quella di qualunque<br />

altra Chiesa, forse più vicina. 5<br />

Una terza testimonianza è<br />

quella di Sant’Ireneo di Lione,<br />

Padre <strong>della</strong> Chiesa. Nato<br />

tra il 130 e il 140, morto intorno<br />

al 202, fu discepolo<br />

di San Policarpo, il quale,<br />

a sua volta, era stato<br />

discepolo di San Giovanni.<br />

Pertanto, fu in contatto quasi diretto<br />

con l’età apostolica.<br />

Nel suo trattato Adversus hæreses,<br />

parla chiaramente ed esplic<strong>it</strong>amente<br />

del primato <strong>della</strong> Chiesa Romana<br />

su tutte le altre Chiese e fa riferimento<br />

alla suddetta lettera di<br />

San Clemente Romano ai fedeli di<br />

Corinto, che aveva tra gli altri obiettivi<br />

“rinnovare la loro Fede” e “dichiarare<br />

la tradizione che aveva ricevuto<br />

dagli Apostoli”. 6<br />

Eloquente è anche l’intervento<br />

di Papa V<strong>it</strong>tore I (189-199) a propos<strong>it</strong>o<br />

<strong>della</strong> data <strong>della</strong> commemo-<br />

Gustavo Kralj<br />

Gustavo Kralj<br />

David Santos Domingues<br />

Due Padri Apostolici e un Padre <strong>della</strong> Chiesa danno importante testimonianza del riconoscimento universale del<br />

primato del Vescovo di Roma nei primi secoli <strong>della</strong> Chiesa<br />

“San Clemente Romano” – Basilica di San Marco, Venezia. “Santo Ignazio di Antiochia” – Chiesa di Gesù Roma.<br />

“Sant’Ireneo di Lione” – Parrocchia di Sant’Ireneo, Centocelle<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 21


San Leone Magno – il cui pontificato,<br />

tra gli anni 440 e 461, cost<strong>it</strong>uisce<br />

un interessante punto di inflessione<br />

nella storia del primato petrino<br />

– si riferiva alla Chiesa di Roma<br />

come magistra (maestra) e non aveva<br />

dubbio alcuno riguardo l’autor<strong>it</strong>à<br />

del Papa sul concilio.<br />

In nome di questa autor<strong>it</strong>à confermò<br />

la dottrina defin<strong>it</strong>a dal Concilio<br />

di Calcedonia (451), iniziando<br />

così una pratica che sarà mantenuta<br />

dai suoi successori e considerata<br />

come necessaria per conferire valid<strong>it</strong>à<br />

a qualunque concilio ecumenico.<br />

10 La sua nota Epistola dogmatica<br />

11 fu acclamata con emp<strong>it</strong>i di enrazione<br />

di Pasqua, che<br />

egli decise di unificare.<br />

Nella Provincia dell’Asia<br />

si obbediva a un altro calendario.<br />

Per risolvere la<br />

questione, il Papa convocò<br />

un Sinodo dei Vescovi<br />

<strong>it</strong>aliani a Roma, scrisse ai<br />

Vescovi del mondo intero<br />

e, alla fine, inv<strong>it</strong>ò fermamente<br />

i Vescovi dell’Asia<br />

ad adottare la pratica<br />

<strong>della</strong> Chiesa universale,<br />

di celebrare sempre la<br />

Pasqua la domenica. Nel<br />

caso non lo avessero ubbid<strong>it</strong>o,<br />

egli li avrebbe dichiarati<br />

esclusi dalla comunione<br />

<strong>della</strong> Chiesa. 7<br />

Vari Vescovi tentarono<br />

di moderare la decisione<br />

papale, incluso Sant’Ireneo,<br />

senza risultato, a<br />

quanto pare. Fatto è che,<br />

poco a poco, il costume<br />

romano diventò pratica<br />

comune in tutta la Chiesa.<br />

Si tratta di un’altra dimostrazione<br />

del riconoscimento<br />

universale del<br />

primato del Papa.<br />

Gustavo Kralj<br />

Insospettabile testimonianza<br />

di un eretico<br />

sa testimonianza di quanto<br />

antica fosse la coscienza<br />

dell’origine divina di<br />

quest’autor<strong>it</strong>à.<br />

Un dettaglio importante:<br />

tentando di confutare<br />

il Papa, Tertulliano –<br />

acerrimo avversario <strong>della</strong><br />

Chiesa che prima aveva<br />

amato– c<strong>it</strong>a senza alcuna<br />

obiezione il passo<br />

del Vangelo di San Matteo<br />

contestato dai razionalisti<br />

diciotto secoli più<br />

tardi: sì, il Signore disse<br />

a Pietro che costui era la<br />

roccia sulla quale avrebbe<br />

costru<strong>it</strong>o la Chiesa; gli<br />

diede, di fatto, le chiavi,<br />

come il potere di legare<br />

e sciogliere e gli affidò<br />

le cure <strong>della</strong> Chiesa.<br />

Basta leggere le parole<br />

di Tertulliano per constatare<br />

che lui si riferiva<br />

ad un fatto pacificamente<br />

accettato da tutti alla sua<br />

epoca, tanto vicina ai tempi<br />

apostolici, non permettendosi<br />

alcun sospetto ri-<br />

“Cristo consegna le chiavi a San Pietro” – Parrocchia di Saint<br />

Patrick, Roxbury (Usa)<br />

guardo ad una falsificazione<br />

del testo biblico.<br />

San Leone Magno<br />

sviluppa il concetto<br />

di sovran<strong>it</strong>à petrina<br />

assumendo proprio<br />

come base il già c<strong>it</strong>ato<br />

versetto di San Matteo<br />

Ma gli argomenti non provengono<br />

solo dal campo cattolico.<br />

Verso l’anno 220, Tertulliano, già<br />

allora coinvolto nell’eresia montanista,<br />

scrisse un libello 8 attaccando<br />

Papa Callisto I, che aveva<br />

pubblicato un ed<strong>it</strong>to da essere letto<br />

in tutte le chiese, il quale rendeva<br />

più lieve la disciplina pen<strong>it</strong>enziale<br />

applicata agli adulteri e<br />

fornicatori.<br />

Attribuendo in modo sarcastico<br />

al successore di Pietro l’espressione<br />

“Pontefice Massimo, ossia, Vescovo<br />

dei Vescovi” 9 t<strong>it</strong>oli allora usati<br />

dall’Imperatore romano –, il malcap<strong>it</strong>ato<br />

scr<strong>it</strong>tore ecclesiastico mostra<br />

quanto ampio fosse il potere spir<strong>it</strong>uale<br />

del Papato. Inoltre, termina la<br />

sua lunga obiurgazione con una cr<strong>it</strong>ica<br />

alla rivendicazione di Calisto I<br />

del fatto che la sua autor<strong>it</strong>à “di legare<br />

e sciogliere” si basava su quella<br />

di San Pietro, dando una prezio-<br />

Supremazia fondata su<br />

una roccia divina<br />

22 Salvami Regina · Febbraio 2011


Gustavo Kralj<br />

tusiasmo dai Padri riun<strong>it</strong>i a Calcedonia,<br />

quasi tutti orientali, con<br />

la famosa sentenza: “Questo ha<br />

detto Pietro attraverso Leone!”.<br />

12<br />

Ora, San Leone Magno<br />

sviluppa il concetto di sovran<strong>it</strong>à<br />

petrina assumendo<br />

proprio come base il<br />

già c<strong>it</strong>ato versetto di San<br />

Matteo: “Io ti dico: tu sei<br />

Pietro, e su questa pietra<br />

edificherai la mia Chiesa;<br />

le porte dell’inferno non<br />

prevarranno contro di essa”<br />

(Mt 16, 18). Egli evidenzia<br />

il fatto che questa dichiarazione<br />

del Divino Maestro si<br />

applica effettivamente alla Sede<br />

Romana e che il Papa, come<br />

Successore di Pietro, ha la missione<br />

specialissima di guidare e governare<br />

la Chiesa universale, come pure<br />

il dir<strong>it</strong>to di intervenire e prendere<br />

decisioni sulle questioni ecclesiastiche<br />

delle Chiese locali.<br />

Purtroppo, fatti storici indicano,<br />

a partire dal secolo VII, un latente<br />

rifiuto del primato di giurisdizione<br />

universale del Vescovo di Roma da<br />

parte di alcuni leader <strong>della</strong> Chiesa<br />

d’Oriente, pur riconoscendo in generale<br />

l’autor<strong>it</strong>à papale in materia<br />

dottrinale. 13 L’esaltazione degli animi<br />

avrebbe avuto come triste sbocco<br />

lo scisma del 1054.<br />

Giurisdizione e universal<strong>it</strong>à<br />

Due importanti prerogative risultano<br />

dal primato di Pietro: il primato<br />

di giurisdizione universale e l’infallibil<strong>it</strong>à<br />

pontificia.<br />

La giurisdizione del Papa 14 si applica<br />

pienamente e supremamente<br />

alla Chiesa universale, perché essa<br />

comprende tutta la potestà concessa<br />

da Nostro Signore Gesù Cristo alla<br />

Chiesa. Questa giurisdizione è anche<br />

monarchica, poiché Cristo l’ha<br />

concessa a San Pietro e non agli altri<br />

Apostoli, e illim<strong>it</strong>ata, ciò significa<br />

che il Papa non rende conto se non<br />

Benedetto XVI a Birgmingham<br />

(Inghilterra), novembre 2010<br />

Cristo non ha chiamato<br />

San Pietro per le sue<br />

qual<strong>it</strong>à naturali; è stata<br />

la grazia di Dio che lo<br />

ha convert<strong>it</strong>o in una<br />

roccia ferma e solida<br />

a Dio, perché non esiste nella Chiesa<br />

alcuna istanza superiore a lui. 15<br />

Inoltre, comprende i poteri legislativo,<br />

giudiziario ed esecutivo. Si dice<br />

anche che è una potestà ordinaria<br />

in quanto è cost<strong>it</strong>utiva dello stesso<br />

esercizio del ministero petrino, immediata<br />

perché si eserc<strong>it</strong>a con dir<strong>it</strong>to<br />

proprio, senza necess<strong>it</strong>à di intermediari<br />

ed episcopale, visto che l’obiettivo<br />

del suo esercizio è eminentemente<br />

pastorale. 16<br />

Di conseguenza, il Papa è,<br />

da un lato, libero di entrare in<br />

contatto diretto con i suoi<br />

Pastori e con i fedeli,<br />

senza coercizione da<br />

parte del potere civile<br />

17 e dall’altro,<br />

è il giudice<br />

supremo dei<br />

fedeli, al quale<br />

tutti hanno il dir<strong>it</strong>to di ricorrere<br />

e che nessuno può<br />

contrastare, neppure un<br />

concilio ecumenico. 18<br />

Magistero ordinario<br />

e straordinario<br />

L’infallibil<strong>it</strong>à pontificia, da<br />

parte sua, è un carisma inerente<br />

allo stesso ministero petrino che<br />

conferisce un’assistenza speciale<br />

dello Spir<strong>it</strong>o Santo al Papa quando<br />

questi – parlando ex cathedra, ossia,<br />

come supremo Pastore <strong>della</strong> Chiesa<br />

universale – definisce una dottrina<br />

di Fede e morale. 19<br />

Su questa si è pronunciato chiaramente<br />

il Concilio Vaticano II nei<br />

termini seguenti: Le definizioni del<br />

Romano Pontefice “giustamente sono<br />

dette irreformabili per se stesse<br />

e non in virtù del consenso <strong>della</strong><br />

Chiesa, essendo esse pronunziate<br />

con l’assistenza dello Spir<strong>it</strong>o Santo<br />

a lui promessa nella persona di san<br />

Pietro, per cui non hanno bisogno di<br />

un’approvazione di altri, né ammettono<br />

appello alcuno ad altro giudizio.<br />

In effetti allora il romano Pontefice<br />

pronunzia sentenza non come<br />

persona privata, ma espone o difende<br />

la dottrina <strong>della</strong> fede cattolica<br />

quale supremo maestro <strong>della</strong> Chiesa<br />

universale, singolarmente insign<strong>it</strong>o<br />

del carisma dell’infallibil<strong>it</strong>à <strong>della</strong><br />

Chiesa stessa”. 20<br />

Insieme a questa forma di Magistero<br />

straordinario, il Papa eserc<strong>it</strong>a<br />

anche quello ordinario, per mezzo di<br />

orientamenti e insegnamenti attraverso<br />

encicliche, cost<strong>it</strong>uzioni, esortazioni<br />

apostoliche, discorsi, ecc.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 23


Victor Toniolo<br />

La festa <strong>della</strong><br />

Cattedra di Pietro<br />

L<br />

a Chiesa celebra la festa di San Pietro in due giorni differenti:<br />

il 29 giugno, insieme a San Paolo, e il 22 febbraio,<br />

la Cattedra di Pietro. L’antichissima origine di quest’ultima<br />

festa è documentata per la sua inclusione in un calendario<br />

dell’anno 354 e nel Martyrologium Hieronymianum, il più<br />

antico <strong>della</strong> Chiesa Latina, composto tra il 431 e il 450. Ci sono<br />

anche riferimenti ad essa in due omelie del V secolo. 24<br />

Questa lunga esistenza mostra la rilevanza del simbolo<br />

<strong>della</strong> Cattedra per la v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> Chiesa e rinforza con la testimonianza<br />

<strong>della</strong> Tradizione l’importanza data al primato<br />

petrino, per lo meno a partire dalla metà del IV secolo;<br />

infatti, come spiega il Martyrologium Romanum, la Sede di<br />

Pietro è “chiamata a presiedere la comunione universale<br />

<strong>della</strong> car<strong>it</strong>à”. Il Messale Romano aggiunge che la commemorazione<br />

<strong>della</strong> Cattedra di San Pietro mette in rilievo la<br />

missione di maestro e di pastore confer<strong>it</strong>a da Cristo a San<br />

Pietro che, nella sua persona e in quella dei suoi successori,<br />

è fondamento visibile dell’un<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Chiesa.<br />

Infallibil<strong>it</strong>à non significa<br />

impeccabil<strong>it</strong>à<br />

Conviene ricordare, infine, che<br />

neppure dall’esercizio del ministero<br />

petrino, né dal carisma dell’infallibil<strong>it</strong>à<br />

proviene al Romano Pontefice<br />

l’impeccabil<strong>it</strong>à o, in altre parole,<br />

la confermazione in grazia.<br />

Uno degli argomenti razionalisti<br />

contro il primato di Pietro è che il<br />

pescatore <strong>della</strong> Galilea era soggetto<br />

a peccare, come ogni uomo. E, senza<br />

dubbio, lo era. Invece, il suo primato<br />

non poggia su qual<strong>it</strong>à umane,<br />

ma sull’onnipotente forza del Fondatore<br />

<strong>della</strong> Chiesa.<br />

Cristo non ha chiamato San Pietro<br />

per le sue qual<strong>it</strong>à naturali; è stata<br />

la grazia di Dio che lo ha convert<strong>it</strong>o<br />

in una roccia ferma e solida. “Simone,<br />

Simone, ecco satana vi ha cercato<br />

per vagliarvi come il grano; ma<br />

io ho pregato per te, che non venga<br />

meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto,<br />

conferma i tuoi fratelli” (Lc<br />

22, 31-32).<br />

Nel suo libro-intervista recentemente<br />

pubblicato, Benedetto XVI<br />

ha ricordato che il comp<strong>it</strong>o eserc<strong>it</strong>ato<br />

dal Romano Pontefice non se lo è<br />

attribu<strong>it</strong>o da solo. 21<br />

L’amore all’anello più debole<br />

di una corrente mistica che<br />

unisce la Terra al Cielo<br />

Il primato di Pietro e la sua infallibil<strong>it</strong>à<br />

sono le garanzie dell’invincibil<strong>it</strong>à<br />

<strong>della</strong> Chiesa, in modo<br />

che si possa vedere nel Papa l’espressione<br />

dell’un<strong>it</strong>à e ver<strong>it</strong>à ecclesiali.<br />

Ma la soggezione all’autor<strong>it</strong>à<br />

suprema di un uomo, non rappre-<br />

1<br />

Curiosamente, le manifestazioni<br />

contro il primato<br />

di giurisdizione universale<br />

del Romano Pontefice<br />

sono di gran lunga maggiori<br />

di quelle contro l’infallibil<strong>it</strong>à<br />

pontificia. Entrambi<br />

sono dogmi di Fede<br />

defin<strong>it</strong>i solennemente<br />

nel Concilio Vaticano I<br />

(cfr. Dz 3050-3075)..<br />

2<br />

Cf. QUASTEN, J. Patrología.<br />

Hasta el Concilio<br />

de Nicea. Madrid: BAC,<br />

1961, v.I, pag.55.<br />

3<br />

Cf. ORLANDIS, J. El Pontificado<br />

Romano en la Historia.<br />

Madrid: Palabra,<br />

1996, p.36; BEATRICE,<br />

P.F., Clemente Romano<br />

(Lettere di). In: Nuovo<br />

Dizionario Patristico e<br />

di Antich<strong>it</strong>à Cristiane. Genova-Milano:<br />

Marietti,<br />

2008, pag.1073-1077.<br />

4<br />

Sant’Ireneo afferma che<br />

San Giovanni rimase nella<br />

Chiesa di Efeso fino<br />

al regno dell’Imperatore<br />

Traiano (98-117). (Cfr.<br />

Adversus hæreses, III, 3,<br />

4).<br />

5<br />

Cf. SANTO IGNACIO DE<br />

ANTIOQUÍA. Epístola<br />

a los Romanos, III, 1;<br />

IV, 3; IX, 1. In: D. RUIZ<br />

BUENO. Padres Apostólicos.<br />

Madrid: BAC, 1950,<br />

pag.476-477.480.<br />

6<br />

Cf. SANTO IRINEU DE<br />

LYON, op. c<strong>it</strong>., III, 3, 2-3.<br />

7<br />

Eusebio di Cesarea fa la<br />

descrizione di questa polemica.<br />

Cfr. EUSEBIO<br />

DI CESAREA. Storia<br />

<strong>della</strong> Chiesa, l.5, 23-25.<br />

In: Eusebius – The Church<br />

History. A new translation<br />

w<strong>it</strong>h commentary by Paul<br />

L. Mayer. Grand Rapids<br />

(MI): Kregel, 1999,<br />

pagg.197-200.<br />

8<br />

TERTULIANO. De pudic<strong>it</strong>ia,<br />

21. In: QUASTEN, J.,<br />

op. c<strong>it</strong>., pag.631.<br />

9<br />

Idem, ibidem.<br />

10<br />

Cf. SESBOÜE, B. –<br />

THEOBALD, C. Historia<br />

de los dogmas. La Palabra<br />

24 Salvami Regina · Febbraio 2011


senta una umiliazione per tutti<br />

i fedeli?<br />

A questa domanda dà un’illuminante<br />

risposta un leader<br />

cattolico di peso internazionale,<br />

che ha avuto due dei<br />

suoi numerosi libri elogiati dalla<br />

Santa Sede: il brasiliano Plinio<br />

Corrêa de Oliveira (1908-<br />

1995). 22 L’amore per la sua condizione<br />

di sudd<strong>it</strong>o del Papa, come<br />

cattolico, era uno dei principali<br />

tratti <strong>della</strong> sua personal<strong>it</strong>à<br />

e non perdeva occasione di<br />

manifestarlo, perché tale sottomissione<br />

al Romano Pontefice,<br />

lungi dall’essere umiliante, è<br />

motivo di elevazione e gioia per<br />

tutto il genere umano.<br />

L’insigne pensatore in un’occasione<br />

ha affermato che, come<br />

tutti gli orologi <strong>della</strong> terra devono<br />

regolarsi con l’ora solare, allo<br />

stesso modo anche i cattolici hanno<br />

bisogno di orientarsi con un altro<br />

“sole”: l’infallibil<strong>it</strong>à pontificia, nella<br />

quale possono depos<strong>it</strong>are tutta la loro<br />

fiducia.<br />

Infatti, colp<strong>it</strong>a dal peccato originale,<br />

la ragione umana è soggetta<br />

ad ogni specie di incertezze ed errori,<br />

dai quali nascono il caos e la<br />

discordia. Per questo – concludeva<br />

Plinio Corrêa de Oliveira –, il Papa,<br />

infallibile in virtù dell’assistenza<br />

Il Professore Plinio Corrêa de Oliveira<br />

negli anni 1980<br />

Il Papa è il punto<br />

di riferimento<br />

indispensabile per<br />

guidare la ragione<br />

umana in funzione<br />

<strong>della</strong> Fede, soggetta<br />

ad ogni specie di<br />

incertezze ed errori<br />

dello Spir<strong>it</strong>o Santo e con potere<br />

di giurisdizione in universo<br />

orbe, è il punto di riferimento<br />

indispensabile<br />

per guidare la ragione<br />

umana in funzione<br />

<strong>della</strong> Fede.<br />

Così, l’infallibil<strong>it</strong>à<br />

pontificia ed il<br />

primato di giurisdizione<br />

del Pontefice, necessariamente<br />

un<strong>it</strong>i, devono essere, per<br />

ogni cattolico, centro di un amore<br />

preferenziale.<br />

Come dice il Prof. Plinio,<br />

“nella gloriosa corrente cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

dalla Santissima Trin<strong>it</strong>à, la<br />

Madonna e il Papato, quest’ultimo<br />

viene ad essere l’anello meno<br />

forte: perché più terreno, più<br />

umano e, in un certo senso, essendo<br />

avvolto da aspetti che lo possono<br />

scred<strong>it</strong>are. Si costuma dire che<br />

il valore di una corrente si misura<br />

esattamente dal suo anello più fragile.<br />

Così, il modo più eccellente di<br />

amare questa straordinaria catena è<br />

baciare il suo anello meno forte: il<br />

Papato. È consacrare alla Cattedra<br />

di Pietro, in rapporto alla quale vengono<br />

meno tante fedeltà, la nostra<br />

fedeltà intera!”. 23<br />

A questo stesso atteggiamento di<br />

spir<strong>it</strong>o, tutti siamo inv<strong>it</strong>ati dalla grazia.<br />

²<br />

de la Salvación. Salamanca:<br />

Secretariado Trin<strong>it</strong>ario,<br />

1997, v.IV, pag.59.<br />

11<br />

Anche denominata Tomus<br />

ad Flavianum, nella quale<br />

espone con ispirata chiarezza<br />

la dottrina cattolica<br />

sulle due nature, divina<br />

e umana, di Cristo (cfr.<br />

TREVIGIANO, R. Patrologia.<br />

Madrid: BAC, 2004,<br />

pag.314).<br />

12<br />

Cf. CONCILIUM CHAL-<br />

CEDONENSE, Actio<br />

II(III), n.23.<br />

13<br />

Cf. DE VRIES, W. Orient<br />

et Occident. Paris: Les<br />

ed<strong>it</strong>ions du Cerf, 1974.<br />

14<br />

Cf. Dz 3064.<br />

15 “La Sede Prima non può<br />

esser giudicata da nessuno”<br />

(CDC, c.1404).<br />

16<br />

Cf. Dz 3059.<br />

17<br />

Cf. Dz 3062; CONCÍLIO<br />

VATICANO II. Lumen<br />

gentium, n.22.<br />

18<br />

Cf. Dz 3063.<br />

19<br />

Cf. Dz 3073-3075.<br />

20<br />

CONCÍLIO VATICANO<br />

II. Lumen gentium, n.25.<br />

21<br />

Cf. BENEDETTO XVI –<br />

SEEWALD, Peter. Licht<br />

der Welt. Der Papst, die<br />

Kirche und die Zeichen<br />

der Ze<strong>it</strong>. Freiburg-Basel-Wien:<br />

Herder, 2010,<br />

pag.166.<br />

22<br />

Le idee del Prof. Corrêa<br />

de Oliveira qui esposte<br />

sono tratte da conversazioni<br />

e conferenze ined<strong>it</strong>e,<br />

pronunciate nei decenni<br />

80 e 90.<br />

23<br />

CORRÊA DE OLIVEI-<br />

RA, Plinio. “Non prævalebunt”.<br />

In: Dr. Plinio. São<br />

Paulo. N.47 (Fev., 2002);<br />

pag.2.<br />

24<br />

Cf. J. DRESKEN-WEI-<br />

LAND. Cattedra. In: BE-<br />

RARDINO A. Di (ed.).<br />

Nuovo Dizionario Patristico<br />

e di Antich<strong>it</strong>à Cristiane.<br />

Genova-Milano: Marietti,<br />

2008, pag.965-969;<br />

SAXER, V. – HEID, S.<br />

Martirologio. In: BER-<br />

NARDINO, op c<strong>it</strong>.,<br />

p.3098-3101.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 25


Dieci anni fa...<br />

Nel febbraio 2001, il Venerabile Giovanni Paolo II erigeva<br />

canonicamente gli Araldi del Vangelo come Associazione<br />

Privata di Fedeli di Dir<strong>it</strong>to Pontificio. Era il punto di partenza<br />

per una decade prodiga di attiv<strong>it</strong>à missionarie.<br />

Roma, febbraio 2001. Più<br />

di mille araldi si sono<br />

riun<strong>it</strong>i nella C<strong>it</strong>tà<br />

Eterna per partecipare<br />

all’anelata approvazione come Associazione<br />

di Dir<strong>it</strong>to Pontificio.<br />

I punti culminanti di quegli storici<br />

giorni furono la semplice cerimonia<br />

di consegna del documento di erezione,<br />

avvenuta nella sede del Pontificio<br />

Consiglio per i Laici, nello stesso<br />

giorno 22; la Celebrazione Eucaristica<br />

presieduta dal Cardinale Jorge<br />

María Mejía nella Basilica di San<br />

Pietro, il giorno 27; il saluto concesso<br />

dal Papa Giovanni Paolo II a Mons.<br />

João Scognamiglio Clá Dias, EP,<br />

nell’Udienza Generale del giorno 28.<br />

“Il braccio del Papa”<br />

Nel messaggio rivolto agli Araldi<br />

in quell’occasione, il Papa li ha inc<strong>it</strong>ati<br />

a essere “messaggeri del Vangelo<br />

con l’intercessione del Cuore Immacolato<br />

di Maria”. E il Cardinale<br />

Mejía, nell’omelia <strong>della</strong> Messa solenne<br />

nell’Altare <strong>della</strong> Cattedra, ricordando<br />

che l’erezione canonica dava<br />

all’associazione “una relazione speciale”<br />

con la Santa Sede, ha sottolineato:<br />

“Quanto che voi avete voluto<br />

fare, quello che è espresso nei vostri<br />

26 Salvami Regina · Febbraio 2011


L’Osservatore Romano<br />

statuti e nelle vostre tradizioni,<br />

questo riceve ora, a partire<br />

da adesso, una benedizione<br />

speciale. Ciò è incluso nel<br />

gran numero di ist<strong>it</strong>uzioni di<br />

religiosi, di religiose, ma anche<br />

di associazioni laiche che<br />

il Papa, con i suoi organi speciali,<br />

in questo caso il Consiglio per i<br />

Laici, approva e invia”.<br />

Così, gli Araldi del Vangelo diventavano,<br />

usando le parole del Cardinale,<br />

“il braccio del Papa”, e la loro missione<br />

evangelizzatrice si trasformava<br />

in un mandato pontificio.<br />

La più recente sfida<br />

Mons. João saluta Giovanni Paolo II nel 2001<br />

Ma occorre pensare anche<br />

al presente. I dieci anni<br />

trascorsi sono soltanto un segno<br />

sempre più numerosi sacerdoti e suore,<br />

ded<strong>it</strong>i interamente al servizio del<br />

prossimo.<br />

Sarebbe troppo lungo enumerare le<br />

attiv<strong>it</strong>à svolte in questi dieci anni, molte<br />

delle quali sono state sinteticamente<br />

riassunte in questa sezione, nel corso<br />

per un’Associazione che traboc-<br />

ca di attiv<strong>it</strong>à e guarda al futuro con<br />

speranza.<br />

Oltre ad avere l’incarico <strong>della</strong><br />

chiesa di San Benedetto in Piscinula,<br />

a Roma, e <strong>della</strong> Parrocchia Madonna<br />

delle Grazie, a San Paolo, in Brasile,<br />

Dieci anni di attiv<strong>it</strong>à<br />

dei 94 numeri <strong>della</strong> nostra Rivista. gli Araldi del Vangelo hanno ricevuto<br />

Menzioniamo soltanto le Missioni recentemente una nuova sfida pastorale<br />

Da quel benedetto momento, le attiv<strong>it</strong>à<br />

degli Araldi assunsero un rinnovato<br />

vigore.<br />

Si moltiplicarono le vocazioni per<br />

questa Associazione Privata di Fedeli<br />

di Dir<strong>it</strong>to Pontificio, nel cui seno<br />

sbocciarono anche due Società di V<strong>it</strong>a<br />

Apostolica: una clericale, l’altra femminile.<br />

Al lavoro missionario proprio<br />

dei laici, si sommava, così, quello dei<br />

Mariane, l’Apostolato dell’Icona, Maria<br />

Regina dei Cuori, il Fondo Misericordia,<br />

il progetto Futuro e V<strong>it</strong>a, destinato<br />

ad attrarre le nuove generazioni<br />

in seno alla Chiesa.<br />

Dal punto di vista accademico, mer<strong>it</strong>a<br />

menzionare la fondazione di tre<br />

ist<strong>it</strong>uzioni di scuola superiore a San<br />

Paolo, in Brasile: l’Ist<strong>it</strong>uto Teologico<br />

San Tommaso d’Aquino, l’Ist<strong>it</strong>uto Fi-<br />

– missionaria: l’amministrazione<br />

del Vicariato Apostolico di San Michele<br />

di Sucumbios, in Ecuador, un<br />

esteso terr<strong>it</strong>orio di 18.000 km² s<strong>it</strong>uato<br />

nell’Amazzonia equatoriale.<br />

Le prossime pagine di questa sezione<br />

verranno dedicate alle attiv<strong>it</strong>à<br />

lì svolte.<br />

losofico Aristotelico-Tomista e<br />

l’Ist<strong>it</strong>uto Filosofico-Teologico<br />

Santa Scolastica.<br />

Timothy Ring<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 27


Nel cuore dell’Ama<br />

Nel Vicariato Apostolico di Sucumbíos – regione<br />

amazzonica dell’ Ecuador –, a carico degli<br />

Araldi del Vangelo, dal 30 ottobre passato, il<br />

lavoro pastorale è stato intenso, nonostante le difficoltà<br />

inerenti alle precarie condizioni locali.<br />

I sacerdoti araldi cercano di celebrare la Messa<br />

con l’assidu<strong>it</strong>à che è loro possibile, persino nelle cappelle<br />

più lontane, assistendo i fedeli con tutti i sacramenti.<br />

L’accoglienza <strong>della</strong> popolazione ha superato<br />

le aspettative: “La c<strong>it</strong>tà intera è con voi! Continuate<br />

ad andare avanti e a fare il bene”, ha detto un signore.<br />

Un altro ha aggiunto: “Stiamo con il Papa, stiamo<br />

con voi!”. Una commerciante ha così commentato,<br />

vedendo un araldo entrare nel suo negozio: “Che<br />

onore per me, avervi qui. Rendo grazie a<br />

Dio perché siete giunti in c<strong>it</strong>tà. Ora sono<br />

tranquilla perché so che con voi i<br />

miei nipoti riceveranno una buona<br />

formazione e i sacramenti”.<br />

Una giovane ha concluso:<br />

“Quanto voi fate ha qualcosa<br />

di speciale: siete più prossimi<br />

a Dio”.<br />

A propos<strong>it</strong>o dell’apostolato<br />

degli Araldi, un padre di famiglia<br />

ha affermato: “Molto bello<br />

il lavoro con i bambini. Il coro, i<br />

chierichetti, tutto meraviglioso!”. Al che ha aggiunto<br />

una signora: “Non serve stare molto ad osservarvi per<br />

capire il bene che fate”.<br />

Nel mese di dicembre, sono state vis<strong>it</strong>ate in barca,<br />

lungo il fiume San Miguel, varie comun<strong>it</strong>à indigene<br />

che hanno ricevuto i missionari con entusiasmo.<br />

“Grazie per il lavoro che state facendo! È di questo<br />

che avevamo bisogno: spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à!”, diceva una signora<br />

in uno di questi villaggi.<br />

In ogni comun<strong>it</strong>à, si celebrano Messe, si servono<br />

confessioni, si amministrano altri sacramenti e si catechizzano<br />

i bambini, tutto in un clima di molta ricettiv<strong>it</strong>à<br />

e grat<strong>it</strong>udine da parte di quella sofferta popolazione<br />

indigena. “Molte grazie per essere venuti! Voi sarete<br />

sempre benvenuti qui e, per favore, tornate<br />

altre volte!”, è stato l’emozionato saluto<br />

in una delle comun<strong>it</strong>à Kichwa.<br />

In quel soffocante calore e nelle<br />

condizioni più inosp<strong>it</strong>ali, queste<br />

manifestazioni, provenienti<br />

dal fondo di quei cuori, sono<br />

un’autentica consolazione per<br />

tutti gli araldi che si dedicano<br />

all’arduo comp<strong>it</strong>o di diffondere<br />

nella regione la Buona Novella,<br />

la devozione alla Santa<br />

Chiesa, a Maria e al Papa.<br />

Attiv<strong>it</strong>à dell’Amministratore Apostolico – D. Rafael Ibarguren, EP, ha cercato di partecipare a tutti gli eventi del<br />

Vicariato. Nelle foto: con gli alunni del Collegio Tecnico Pacifico, mentre presiede la processione in onore di Santa<br />

Barbara e con il Vice Presidente <strong>della</strong> Repubblica, Lic. Lenín Moreno, durante l’inaugurazione <strong>della</strong> scuola Yanbal,<br />

per bambini speciali, a Shushufindi.<br />

28 Salvami Regina · Febbraio 2011


zzonia equatoriale<br />

Confessioni a Lago Agrio<br />

Comun<strong>it</strong>à Vergine del Rosario<br />

Comun<strong>it</strong>à interculturale bilingue Kassent i<br />

Domingo<br />

Benedizione dei taxi a Lago Agrio<br />

Benedizione dei bambini a Puerto Aguarico<br />

Comun<strong>it</strong>à Vergine del Carmine<br />

Battesimo nella Cattedrale<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 29


Lago Agrio – L’Amministratore Apostolico, Mons.<br />

Rafael Ibarguren, EP, presenta il Bambino Gesù ai fedeli,<br />

alla fine <strong>della</strong> Messa dell’Aurora nella Cattedrale.<br />

Feste di Natale<br />

N<br />

nel Vicariato<br />

ella Cattedrale di Lago Agrio, ancora in<br />

costruzione, oltre un migliaio di fedeli<br />

hanno partecipato alla solenne Messa dell’Aurora,<br />

presieduta dall’Amministratore Apostolico.<br />

Nelle comun<strong>it</strong>à è stato un alternarsi di: Messe,<br />

novene, presepi viventi e consegna di regali ai<br />

bambini. Sedici bambini e bambine sono stati battezzati<br />

nella comun<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Divina Provvidenza,<br />

a Puerto El Carmen, durante la Messa di Natale.<br />

Anche lì, la giornata è stata coronata da canti e<br />

consegna di doni.<br />

Lago Agrio – Il 23 dicembre Don Marlon Jiménez, EP, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica ed ha<br />

benedetto le dipendenze del Centro de Educación Inicial di Lago Agrio (CEILA). La Messa è stata animata dagli<br />

alunni e professori. Alla fine <strong>della</strong> cerimonia, tutti sono andati a venerare il Bambino Gesù.<br />

Puerto El Carmen – Un araldo racconta storie natalizie<br />

ai bambini di questa comun<strong>it</strong>à, s<strong>it</strong>uata alla frontiera<br />

con la Colombia.<br />

Palma Roja – Prima di procedere alla<br />

consegna dei doni, Don Ryan Murphy, EP,<br />

prega insieme ai giovani.<br />

30 Salvami Regina · Febbraio 2011


A<br />

Lungo il<br />

Putumayo<br />

ccompagnando i responsabili per il mon<strong>it</strong>oraggio<br />

delle strutture educative delle comun<strong>it</strong>à Kichwa,<br />

s<strong>it</strong>uate lungo il fiume Putumayo, Don Ryan<br />

Murphy, EP e l’araldo Roberto Vega si sono imbarcati<br />

su una canoa per un percorso fluviale di cinque giorni.<br />

Il viaggio è iniziato a Puerto El Carmen ed è prosegu<strong>it</strong>o<br />

nei diversi villaggi fluviali fino all’ab<strong>it</strong>ato di Tres<br />

Fronteras.<br />

Oltre a collaborare con gli istruttori nel lavoro<br />

pedagogico, Don Ryan ha celebrato l’Eucaristia in<br />

diverse comun<strong>it</strong>à. Gli araldi hanno impart<strong>it</strong>o anche<br />

lezioni di catechesi, oltre a distribuire medaglie e<br />

altri oggetti religiosi.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 31


Brasile – Il Coro e l’Orchestra Internazionale degli Araldi del Vangelo si sono esib<strong>it</strong>i in un concerto natalizio<br />

nella Cattedrale di San Paolo, prima <strong>della</strong> Messa dell’Aurora. Al termine, il Arcivescovo,<br />

Cardinale Odilo Pedro Scherer ha rivolto ai musicisti parole di ringraziamento (foto a sinistra).<br />

Concerti in Centro America<br />

G<br />

li hotel Crowne Plaza a San Salvador (sotto, a destra) e<br />

Westin Camino Real a Ciudad de Guatemala (sotto a<br />

sinistra) sono serv<strong>it</strong>i da palco per la piéce “Artabam: il quarto<br />

Re Magio” e un bel concerto natalizio. Mons. Fabio Colindres,<br />

Vescovo Castrense, e Mons. Luis Morao Andreazza, Vescovo<br />

di Chalatenango (foto a destra), hanno onorato, con la<br />

loro presenza, l’evento a San Salvador.<br />

32 Salvami Regina · Febbraio 2011


I<br />

Natale dei<br />

bambini<br />

l 23 dicembre, un animato pomeriggio di giochi ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o la festa<br />

per 510 bambini delle comun<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Parrocchia Madonna delle<br />

Grazie, affidata dal Vescovo di Bragança Paulista, Brasile, agli Araldi<br />

del Vangelo.<br />

Dopo ore di giochi, eccellentemente organizzati dal settore femminile,<br />

è apparso San Nicolò su un carro portando doni ai piccini. Alcuni<br />

fortunati sono stati addir<strong>it</strong>tura chiamati a riceverli sul palco dalle<br />

mani del santo in persona.<br />

Brasile – Fedeli hanno partecipato con gioia ai concerti<br />

offerti dal Coro e dall’Orchestra degli Araldi in diverse<br />

chiese di Recife (nella foto, Madonna di Fatima,<br />

Boa Viagem).<br />

Brasile – Le musiche natalizie interpretate dal coro di<br />

giovani araldi sono state accolte calorosamente nelle<br />

chiese di V<strong>it</strong>toria (Nella foto: Maria Ausiliatrice).<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 33


Stati Un<strong>it</strong>i – Oltre cento persone, preparate spir<strong>it</strong>ualmente dagli araldi, hanno pronunciato la loro consacrazione<br />

a Maria secondo il metodo di San Luigi Maria Grignion de Montfort. L’evento è stato presieduto da<br />

Mons. Felipe de Jesús Estévez, Vescovo Ausiliare di Miami. Durante la cerimonia sono state consegnate delle icone<br />

del Cuore Immacolato di Maria ai nuovi coordinatori e ai nuovi Cooperatori la tunica degli Araldi (centro).<br />

Perù – In una cerimonia presieduta dal Vescovo Castrense, Mons. Salvador Piñeiro, il Comandante Generale <strong>della</strong><br />

Forza Aerea, Generale Aeronautico Carlos Eduardo Samamé Quiñones, in presenza del suo Stato Maggiore<br />

e dei membri <strong>della</strong> Scuola Ufficiali, ha rinnovato la consacrazione dell’Arma alla Madonna<br />

nella base aerea di Las Palmas.<br />

Repubblica Dominicana – Gli araldi su richiesta di oltre cento<br />

giovani alunni del gruppo Pace e Bene, hanno esegu<strong>it</strong>o la lezione di<br />

chiusura del corso realizzato lungo il 2010, nel collegio Serafín de Asís.<br />

Cile – La Statua Pellegrina del Cuore<br />

Immacolato di Maria ha portato consolazione<br />

ai malati dell’Ospedale dell’Univers<strong>it</strong>à<br />

Cattolica, a Santiago.<br />

34 Salvami Regina · Febbraio 2011


Brasile – Novanta coordinatori dell’icona e quattro giovani aspiranti araldi di Maringá hanno pronunciato la<br />

consacrazione alla Madonna secondo il metodo di San Luigi Maria Grignion de Montfort. La cerimonia, presieduta<br />

dal Rev.mo Don Walmir Bortoletto, EP, è stata esegu<strong>it</strong>a nella Parrocchia di San Francesco Saverio.<br />

Brasile– Con un concerto del Coro e Orchestra<br />

Internazionale degli Araldi del Vangelo si è chiuso l’anno<br />

di attiv<strong>it</strong>à nel Tribunale di Giustizia dello Stato<br />

di San Paolo.<br />

Brasile – Il Coro e l’Orchestra Santa Cecilia hanno<br />

partecipato alla Messa e alla processione in occasione<br />

del 50º anniversario <strong>della</strong> Parrocchia di<br />

Santa Caterina d’Alessandria, a Santo Amaro.<br />

Inghilterra – Cooperatori degli Araldi hanno pronunciato<br />

la loro consacrazione a Maria nella chiesa <strong>della</strong><br />

Madonna del Rosario, nel centro di Londra.<br />

Colombia – Cooperatori hanno percorso il quartiere<br />

El Cod<strong>it</strong>o, a Bogotá, per portare ai bisognosi indumenti,<br />

giochi e alimenti.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 35


Intervista con Mons. V<strong>it</strong>torio Formenti<br />

Testimone<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à<br />

<strong>della</strong> Chiesa<br />

Gonzalo Raymundo<br />

Dietro l’arduo lavoro di raccolta e<br />

catalogazione di dati, il lavoro nell’Ufficio<br />

Centrale di Statistica <strong>della</strong> Chiesa rivela un<br />

aspetto straordinario del Corpo Mistico di<br />

Cristo: la sua universal<strong>it</strong>à, ricchezza culturale<br />

e complessa organizzazione.<br />

Don José Francisco Hernández Medina, EP<br />

L’autore dell’intervista e Mons. Formenti conversano davanti alla<br />

Basilica Papale di Santa Maria Maggiore<br />

Monsignore, come è<br />

stato possibile che un<br />

sacerdote di Brescia abbia<br />

cominciato a lavorare nella<br />

Segreteria di Stato?<br />

Il mio ideale di sacerdote da giovane<br />

contemplava solo la v<strong>it</strong>a pastorale<br />

diretta, alla quale mi sono dedicato<br />

con ampie gratificazioni nei primi<br />

dodici anni come vicario parrocchiale<br />

e direttore di un animato oratorio<br />

nella periferia <strong>della</strong> mia c<strong>it</strong>tà<br />

e diocesi, Brescia: catechesi, gruppi<br />

giovanili, attiv<strong>it</strong>à sportive, campeggi,<br />

iniziative a non finire. Ma un casuale<br />

incontro nel 1980 con l’allora Assessore<br />

alla Segreteria di Stato, Mons.<br />

Giovanni Battista Re, oggi Cardinale,<br />

determinava la mia chiamata al<br />

servizio diretto <strong>della</strong> Santa Sede.<br />

Per sedici anni ho svolto la direzione<br />

dell’Ufficio ove giunge e viene<br />

smistata l’intera corrispondenza<br />

che perviene al Santo Padre dal mondo<br />

intero. Si tratta di norma di duetre<br />

sacchi di lettere ogni giorno e piccoli<br />

doni che possono essere inviati<br />

per corrispondenza. E’ stato toccante<br />

il constatare l’affetto crescente<br />

e la devozione che un’infin<strong>it</strong>à di persone,<br />

credenti e non, hanno tributato<br />

al Servo di Dio Giovanni Paolo II.<br />

Il comp<strong>it</strong>o era quello di provvedere,<br />

con la collaborazione dei settori linguistici<br />

<strong>della</strong> Segreteria di Stato, ad<br />

un appropriato riscontro a tali lettere,<br />

talvolta accompagnato dal dono di<br />

una corona del Santo Rosario benedetta<br />

dal Papa, soprattutto per i sofferenti<br />

o quanti sono stati colp<strong>it</strong>i da gravi<br />

lutti<br />

Potrebbe raccontare qualche<br />

episodio che l’ha segnato in modo<br />

speciale, in questa funzione?<br />

Un ricordo fra i tanti. Un’anziana<br />

signora esprimeva al Santo Padre<br />

il desiderio di inv<strong>it</strong>arlo nella sua<br />

modesta casa per un the pomeridiano.<br />

Ben consapevole del sogno irrealizzabile,<br />

ha fatto pervenire un involucro<br />

con un pentolino, una bustina<br />

di the, un pacchetto di biscotti<br />

e una tovaglietta da lei ricamata. Il<br />

36 Salvami Regina · Febbraio 2011


tutto destinato alle Religiose al servizio<br />

nell’appartamento papale perché<br />

si realizzasse anche solo in parte,<br />

come poi è avvenuto, il suo desiderio.<br />

Ma le lettere più toccanti e spontanee<br />

sono state quelle dei bambini.<br />

Rammento quella di un bimbo che<br />

viveva in un isolato cascinale di campagna.<br />

Aveva come unico compagno<br />

di giochi il suo asinello, che tuttavia<br />

era morto per un improvviso malore.<br />

Il bimbo chiedeva, in termini accorati,<br />

al Santo Padre il miracolo di<br />

ridare v<strong>it</strong>a al suo “amichetto”.<br />

Un’emergenza di tale lavoro arrivò<br />

con il tragico attentato a Giovanni Paolo<br />

II nel 1981. I sacchi di corrispondenza<br />

per alcuni mesi si moltiplicarono<br />

a dismisura: a tutti, in tutto il mondo<br />

e in tutte le lingue dei destinatari,<br />

anche le meno conosciute, venne inviato<br />

un riscontro di ringraziamento a<br />

nome e per conto del Santo Padre.<br />

Sua Reverendissima è l’attuale<br />

responsabile dell’Ufficio<br />

Centrale di Statistica <strong>della</strong><br />

Chiesa. Come ha iniziato a<br />

svolgere questo incarico?<br />

Dopo sedici anni trascorsi a leggere<br />

lettere e a stendere le “minute”<br />

per le risposte, i Superiori mi<br />

destinarono, sempre nell’amb<strong>it</strong>o<br />

<strong>della</strong> Segreteria di Stato, ad un altro<br />

incarico: responsabile dell’Ufficio<br />

Centrale di Statistica <strong>della</strong><br />

Chiesa. Pensavo che si trattasse di<br />

un lavoro arido, di raccolta e conservazione<br />

di numeri e dati statistici.<br />

Tale incarico mi ha invece rivelato<br />

uno straordinario volto <strong>della</strong><br />

Chiesa a me sconosciuto: la sua vera<br />

universal<strong>it</strong>à, la complessa organizzazione<br />

delle circoscrizioni ecclesiastiche<br />

nel mondo, la ricchezza<br />

delle ist<strong>it</strong>uzioni culturali, educative<br />

e di solidarietà, il rodato organismo<br />

<strong>della</strong> Curia Romana.<br />

Negli archivi vaticani esistono<br />

da sempre le memorie dei missionari,<br />

con le statistiche dei convert<strong>it</strong>i<br />

che nei secoli hanno ampliato i<br />

confini numerici e geografici <strong>della</strong><br />

Chiesa. Ma si deve alla lungimiranza<br />

di Papa Paolo VI l’ist<strong>it</strong>uzione e<br />

l’organizzazione in termini scientifici<br />

di una raccolta di dati che forniscono<br />

e aggiornano annualmente<br />

la “radiografia” <strong>della</strong> Chiesa nel<br />

mondo in tutte le sue componenti<br />

di numeri e di persone.<br />

Come si espleta la raccolta dei<br />

dati che risultano nell’Annuario<br />

Pontificio e nell’Annuario<br />

Statistico <strong>della</strong> Chiesa?<br />

Il metodo, in estrema sintesi, è<br />

semplice: l’invio di novemila questionari<br />

cartacei (ma è già in atto anche<br />

il metodo di raccolta via e-mail)<br />

mediante i quali tutte le diocesi assemblano<br />

e inviano i dati numerici<br />

raccolti dalle parrocchie aggregate:<br />

numero di cattolici, battezzati, cresimati,<br />

matrimoni ecc. Si aggiungono i<br />

dati relativi a tutte le Congregazioni<br />

religiose del mondo.<br />

Potrebbe fornire alcuni<br />

dati più significativi, tratti<br />

da queste statistiche?<br />

Da questi dati, per esempio,<br />

emerge quello negativo di un consistente<br />

e persistente calo numerico<br />

delle Religiose di v<strong>it</strong>a attiva, mentre<br />

“tiene” sostanzialmente il numero<br />

di quelle di v<strong>it</strong>a contemplativa.<br />

Si evince invece, in pos<strong>it</strong>ivo, che<br />

dall’anno 2000 si cammina in controtendenza<br />

per il numero <strong>della</strong> compagine<br />

sacerdotale. Dopo una crisi durata<br />

alcuni decenni, il saldo tra i nuovi<br />

presb<strong>it</strong>eri diocesani e religiosi ordinati<br />

e quelli defunti o che hanno lasciato<br />

l’esercizio del sacerdozio è in<br />

sensibile cresc<strong>it</strong>a. In otto anni abbiamo<br />

risal<strong>it</strong>o la china con circa 4.000<br />

un<strong>it</strong>à, (da 405.178 a 409.166) con una<br />

sorpresa: nell’anno 2008 hanno ripreso<br />

ad eserc<strong>it</strong>are circa 400 sacerdoti<br />

che in precedenza per vari motivi<br />

erano stati sospesi a divinis.<br />

Anche il numero dei seminaristi<br />

è sensibilmente cresciuto negli ulti-<br />

Alcune pagine dell’Annuario Statistico <strong>della</strong> Chiesa pubblicato nel<br />

2010, con i dati relativi all’anno 2008<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 37


M<br />

mi anni, sia pure non nelle<br />

nazioni di lunga tradizione<br />

cristiana come quelle<br />

europee e nord-americane.<br />

In questo momento il<br />

continente che dà più soddisfazione<br />

per il numero<br />

dei candidati al sacerdozio<br />

è l’Asia, laddove, paradossalmente,<br />

è più accentuata<br />

la persecuzione contro<br />

i cristiani. Nonostante<br />

la ridottissima percentuale<br />

dei cattolici, vi sono fiorenti<br />

seminari in India, in<br />

Viet-Nam, in Corea, perfino<br />

in Myanmar e, naturalmente,<br />

nelle Filippine,<br />

unica nazione asiatica<br />

a maggioranza cattolica.<br />

Anche l’Africa e l’America<br />

Latina continuano a<br />

rappresentare un buon serbatoio di<br />

vocazioni, sia pure a macchia di leopardo.<br />

Una curios<strong>it</strong>à: la diocesi che<br />

nel mondo vanta il numero più alto<br />

di vocazioni è la messicana Guadalajara,<br />

con 654 (dati 2008) seminaristi<br />

di filosofia e teologia.<br />

Per la cronaca: nell’Annuario<br />

2010 è stata inser<strong>it</strong>a, per la prima<br />

volta, la Società Clericale “Virgo<br />

Flos Carmeli”, con i seguenti dati:<br />

18 case, 319 membri dei quali 77<br />

sacerdoti, i quali hanno come scopo<br />

“l’evangelizzazione e la santificazione<br />

del mondo attraverso la cura sacramentale<br />

e spir<strong>it</strong>uale del popolo<br />

di Dio e facendo risplendere tutti gli<br />

atti <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a quotidiana”. E’ entrato<br />

naturalmente nell’Annuario anons.<br />

V<strong>it</strong>torio Formenti, nato a Castrezzato<br />

(Brescia), il 29 dicembre 1944, è<br />

stato ordinato sacerdote nell’agosto del 1968.<br />

È Dottore in Teologia presso la Pontificia Univers<strong>it</strong>à<br />

Lateranense, professore univers<strong>it</strong>ario,<br />

giornalista, scr<strong>it</strong>tore e poeta. Tra i suoi numerosi<br />

t<strong>it</strong>oli onorifici spiccano quelli di Commendatore<br />

al mer<strong>it</strong>o <strong>della</strong> Repubblica Italiana e Pre-<br />

L’Osservatore Romano<br />

Dopo la stampa, l’Annuario Pontificio è presentato<br />

prima di tutto al Santo Padre, in alcuni esemplari<br />

rilegati per l’occasione in cuoio bianco<br />

lato d’Onore di Sua Sant<strong>it</strong>à. Nel 1980 comincia<br />

a lavorare come Officiale nella Segreteria<br />

di Stato del Vaticano. Dal 1996, è responsabile<br />

dell’Ufficio Centrale di Statistica, avendo<br />

a suo carico l’edizione dell’Annuario Pontificio<br />

e dell’Annuario Statistico <strong>della</strong> Chiesa. È<br />

anche coadiutore del Cap<strong>it</strong>olo Liberiano <strong>della</strong><br />

Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.<br />

che il nome del Superiore Generale<br />

degli Araldi del Vangelo, Mons João<br />

Scognamiglio Clá Dias, c<strong>it</strong>ato anche<br />

nel lungo indice dei nomi del volume<br />

(circa 25.000) nella sua dign<strong>it</strong>à<br />

di Protonotario Apostolico in quanto<br />

Canonico onorario <strong>della</strong> Basilica<br />

Papale Liberiana di Santa Maria<br />

Maggiore in Roma. Ed è bello constatare<br />

come la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Chiesa<br />

si arricchisce costantemente di nuovi<br />

e fecondi virgulti di v<strong>it</strong>a religiosa,<br />

a fronte di altri che, per varie ragioni,<br />

vanno declinando.<br />

Oggi i battezzati nella Chiesa cattolica<br />

cost<strong>it</strong>uiscono una percentuale<br />

del 17,4% <strong>della</strong> popolazione mondiale.<br />

Con i fratelli ortodossi, evangelici<br />

ed anglicani, pur escludendo<br />

le sette, la percentuale<br />

dei credenti in Cristo si sfiora<br />

il 33%. Il cristianesimo resta<br />

la religione di gran lunga<br />

con più seguaci nel mondo, in<br />

lenta, ma mai interrotta e costante<br />

cresc<strong>it</strong>a.<br />

Potrebbe delucidarci<br />

sull’Annuario Pontificio<br />

e l’Annuario Statistico<br />

<strong>della</strong> Chiesa?<br />

Tutti i dati statistici relativi<br />

alla struttura organizzativa<br />

ecclesiale, con raffronti anche<br />

di anni precedenti, si possono<br />

leggere nell’Annuarium Statisticum<br />

Ecclesiae, una pubblicazione<br />

con didascalie esplicative<br />

in latino, francese ed inglese.<br />

Ma il libro più conosciuto<br />

nel mondo intero è l’Annuario<br />

Pontificio, “le pét<strong>it</strong>, grand livre<br />

rouge”: così lo ha defin<strong>it</strong>o il quotidiano<br />

francese “La Croix”. In 2.550<br />

pagine (in cresc<strong>it</strong>a ogni anno!) offre<br />

i dati statistici essenziali riguardanti<br />

le Diocesi, le Famiglie religiose, ma<br />

soprattutto elenca nomi e mansioni<br />

di quanti nella Chiesa rivestono responsabil<strong>it</strong>à<br />

di governo o di servizio,<br />

con un documentato corredo di note<br />

storiche. Il volume, dopo la stampa,<br />

viene annualmente presentato in<br />

anteprima al Santo Padre in alcune<br />

copie, le uniche in pelle bianca, e sub<strong>it</strong>o<br />

dopo omaggiato a tutti i Capi di<br />

Stato, ai Primi Ministri e agli Ambasciatori<br />

delle 178 nazioni che intrattengono<br />

relazioni diplomatiche con<br />

la Santa Sede. ²<br />

38 Salvami Regina · Febbraio 2011


Lanciata opera in tre volumi<br />

sul pensiero di San Josemaría<br />

È stato pubblicato recentemente<br />

il primo volume <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a quotidiana<br />

e sant<strong>it</strong>à negli insegnamenti di San<br />

Josemaría, scr<strong>it</strong>to dai sacerdoti Ernst<br />

Burkhart e Javier Lopez Díaz, entrambi<br />

<strong>della</strong> Prelatura dell’Opus Dei e professori<br />

di Teologia Spir<strong>it</strong>uale nella Pontificia<br />

Univers<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Santa Croce.<br />

In questo primo volume, gli autori<br />

presentano teologicamente,<br />

in modo sistematico, l’insieme del<br />

messaggio di San Josemaría sulla<br />

santificazione del lavoro professionale<br />

e <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a quotidiana. I tomi<br />

seguenti – che sono in fase di preparazione<br />

e devono esser pubblicati<br />

sempre quest’anno –, saranno dedicati<br />

a esporre “l’identificazione del<br />

Cristiano con Cristo” e “il cammino<br />

di santificazione in questa Terra”.<br />

Museo missionario <strong>della</strong><br />

“Propaganda Fide”<br />

www.legionariesofchrist.org<br />

In una conferenza stampa realizzata<br />

nella sede <strong>della</strong> Congregazione per<br />

l’Evangelizzazione dei Popoli, è stato<br />

presentato ai giornalisti il “Museo<br />

Missionario <strong>della</strong> Propaganda Fide”.<br />

Esso occupa quasi 1.250 m²<br />

nell’edificio del dicastero, a Roma<br />

ed “è stato concep<strong>it</strong>o e strutturato,<br />

soprattutto, in funzione di un valore<br />

propriamente pastorale”, ha spiegato<br />

Don Massimo Cenci, sottosegretario<br />

<strong>della</strong> Congregazione.<br />

A sua volta, il coordinatore del<br />

Com<strong>it</strong>ato Scientifico del Museo,<br />

Francisco Paleari, ha messo in risalto<br />

il grande patrimonio di informazioni,<br />

documenti e opere d’arte<br />

raccolti nel corso dei quattro secoli<br />

di esistenza del dicastero, sottolineando<br />

che, nella sala multimedia,<br />

può esser consultata una selezione<br />

di 10mila immagini dell’archivio fotografico<br />

dell’agenzia Fides, scattate<br />

durante viaggi in terre di missione,<br />

dall’inizio del sec. XX.<br />

Libro del Nunzio<br />

Apostolico in Brasile<br />

Alla presenza di numerose personal<strong>it</strong>à<br />

civili e religiose, il Nunzio<br />

Apostolico in Brasile, Mons. Lorenzo<br />

Baldisseri ha presentato il suo libro<br />

Il coraggio di annunciare Cristo<br />

– Cammino, Ver<strong>it</strong>à e V<strong>it</strong>a nella sede<br />

<strong>della</strong> CNBB, a Brasilia.<br />

Il Presidente <strong>della</strong> CNBB, Mons.<br />

Geraldo Lyrio Rocha, ha aperto l’evento,<br />

manifestando la gioia di tutti a<br />

riceverlo: “La sua presenza riafferma<br />

la nostra profonda comunione con<br />

Papa Benedetto XVI”, ha dichiarato.<br />

L’opera di 200 pagine trascrive 41<br />

omelie nelle quali Mons. Baldisseri<br />

affronta diversi temi concernenti le<br />

sfide <strong>della</strong> Chiesa in Brasile. “È quasi<br />

un libro tascabile”, ma “ ricco di riferimenti<br />

biblici che richiedono tempo<br />

per la med<strong>it</strong>azione” – ha spiegato.<br />

La Legione di Cristo ha<br />

61 nuovi sacerdoti<br />

Circa tremila fedeli hanno partecipato<br />

alla cerimonia realizzata il 24<br />

dicembre nella Basilica di San Paolo<br />

fuori le Mura, a Roma, durante la<br />

quale il Cardinale Velasio De Paolis<br />

ha confer<strong>it</strong>o l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />

a 61 diaconi <strong>della</strong> Legione di<br />

Cristo.<br />

Nella sua omelia, il Cardinale ha<br />

ricordato che il sacerdote “non può<br />

presentare se stesso, ma la dottrina<br />

e l’amore di Cristo”. Di conseguenza,<br />

ha affermato, deve avere come<br />

principale preoccupazione l’annuncio<br />

del nostro Salvatore.<br />

Mons. Velasio De Paolis dirige la<br />

Prefettura degli Affari Economici<br />

<strong>della</strong> Santa Sede ed è Delegato Pontificio<br />

per la Congregazione dei Legionari<br />

di Cristo.<br />

Apparizioni <strong>della</strong> Madonna<br />

negli Stati Un<strong>it</strong>i sono<br />

dichiarate “degne di fede”<br />

Mons. David Ricken, Vescovo di<br />

Green Bay, negli Stati Un<strong>it</strong>i, ha dato<br />

l’8 dicembre l’approvazione ufficiale<br />

alle apparizioni <strong>della</strong> Madonna<br />

del Buon Soccorso nella c<strong>it</strong>tà di<br />

Champion. “Dichiaro con certezza<br />

morale e in conform<strong>it</strong>à con le norme<br />

<strong>della</strong> Chiesa, che queste apparizioni<br />

presentano sostanza di carattere soprannaturale,<br />

pertanto, sono degne<br />

di fede per il popolo cristiano, sebbene<br />

non obbligatoriamente” – ha<br />

affermato il Vescovo, nel decreto di<br />

approvazione.<br />

Nell’ottobre 1859, la Vergine Maria<br />

è apparsa tre volte ad Adele Brise,<br />

giovane immigrante di origine<br />

belga, che La descrisse come una signora<br />

vest<strong>it</strong>a con uno splendido vest<strong>it</strong>o<br />

bianco, con una fascia gialla come<br />

cintura e una corona di stelle sul<br />

capo. La Madonna l’ha incoraggiata<br />

a pregare per la con<strong>versione</strong> dei<br />

peccatori e le ha dato una missione:<br />

insegnare il Catechismo ai bambini.<br />

Nello stesso decreto, Mons. David<br />

Ricken ha elevato la chiesa <strong>della</strong><br />

Madonna del Buon Soccorso alla<br />

categoria di Santuario diocesano.<br />

La Comun<strong>it</strong>à Nuovi Orizzonti<br />

riceve approvazione pontificia<br />

Il Presidente del Pontificio Consiglio<br />

per i Laici, Cardinale Stanisław<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 39


Ryłko, ha firmato il 27 dicembre il<br />

decreto di approvazione ad experimentum<br />

degli statuti <strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à<br />

Nuovi Orizzonti, informa la Radio<br />

Vaticana.<br />

Fondata in Italia nel 1993 da<br />

Chiara Amirante, la nuova Associazione<br />

di Fedeli di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />

opera a favore di giovani in difficoltà,<br />

in modo speciale nel recupero di<br />

tossicodipendenti.<br />

“Riceviamo la notizia con grande<br />

emozione e gioia”, ha dichiarato<br />

Chiara Amirante alla Radio Vaticana.<br />

“Si tratta di un nuovo e importante<br />

sigillo <strong>della</strong> Chiesa, che ci assicura<br />

che questo carisma è un dono<br />

dello Spir<strong>it</strong>o Santo”, ha aggiunto.<br />

Aperto processo di beatificazione<br />

di una coppia con 21 figli<br />

La Diocesi di Roma ha aperto il<br />

processo di beatificazione di Settimio<br />

Manelli e sua moglie Licia Gualandris,<br />

presentandoli come modello<br />

di gen<strong>it</strong>ori cattolici e di matrimonio<br />

benedetto da Dio. La coppia ha<br />

avuto 21 figli, tra i quali il fondatore<br />

dei Frati Francescani dell’Immacolata,<br />

Don Stefano Maria Manelli<br />

e conta oggi su più di 200 discendenti<br />

diretti.<br />

Settimio nacque il 25 aprile 1886,<br />

si laureò in Lettere e Filosofia,<br />

combatté nella Prima Guerra Mondiale<br />

e fu riformato come cap<strong>it</strong>ano.<br />

Morì il 26 aprile 1978. Licia nacque<br />

il 13 luglio 1907 e morì il 18 gennaio<br />

2004. Contrassero matrimonio nel<br />

1926, quando lui aveva 38 anni e lei<br />

soltanto 17.<br />

Dub<strong>it</strong>ando sulla convenienza del<br />

matrimonio, consultarono Padre Pio<br />

di Pietrelcina, consigliere spir<strong>it</strong>uale<br />

di entrambi, che benedisse l’unione<br />

e profetizzò che avrebbero avuto<br />

“più di 20 figli”.<br />

Durante la Seconda Guerra<br />

Mondiale, la carenza di alimenti rese<br />

molto dura la v<strong>it</strong>a di quella famiglia<br />

così numerosa. Ma “papà e<br />

mamma sempre ci inv<strong>it</strong>avano a confidare<br />

nella Provvidenza, ad aspettare<br />

la sua venuta come se fosse una<br />

persona”, ha dichiarato al quotidiano<br />

La Repubblica suo figlio Stefano.<br />

Il Movimento di<br />

Shönstatt inaugura nuovo<br />

santuario a Miami<br />

È stato consacrato a Miami<br />

(USA) il santuario mariano Via ad<br />

Patrem Misericordem (Cammino al<br />

Padre Misericordioso), eretto dal<br />

Movimento Apostolico di Schönstatt<br />

in questo Paese. Il suo nome indica<br />

“la missione che la Santissima<br />

Vergine vuole portare avanti qui in<br />

Florida”, ha dichiarato all’agenzia<br />

Zen<strong>it</strong> la giornalista Belsay Henning.<br />

Il nuovo santuario aperto al pubblico<br />

è un inv<strong>it</strong>o a tutti i fedeli a partecipare<br />

alle abbondanti grazie proprie<br />

del carisma di Don Josè Kentenich,<br />

fondatore del Movimento Internazionale<br />

di Schönstatt: accoglienza,<br />

trasformazione e invio apostolico.<br />

Beatificazione di Suor Dulce<br />

Papa Benedetto XVI ha autorizzato<br />

il 10 dicembre la promulgazione<br />

del decreto di riconoscimento di<br />

un miracolo attribu<strong>it</strong>o alla Serva di<br />

Dio Suor Dulce, conosciuta popolarmente<br />

come l’“Angelo Buono di<br />

Bahia”, per le sue intense attiv<strong>it</strong>à a<br />

favore <strong>della</strong> popolazione bisognosa.<br />

È ora libero il cammino per la cerimonia<br />

di beatificazione, prevista per<br />

il primo semestre di quest’anno.<br />

Nata il 26 maggio 1914 nella c<strong>it</strong>tà<br />

di Salvador, Maria R<strong>it</strong>a de Souza<br />

Br<strong>it</strong>o Lopes Pontes sentì a 13 anni il<br />

richiamo alla v<strong>it</strong>a religiosa ed entrò<br />

nel 1933 nella Congregazione delle<br />

Suore Missionarie dell’Immacolata<br />

Concezione <strong>della</strong> Madre di Dio.<br />

Morì il 13 marzo 1992.<br />

Il Santo Padre ha autorizzato la<br />

promulgazione dei decreti di riconoscimento<br />

di miracoli di altri tre Servi<br />

di Dio: Francesco Paleari (1865-<br />

1931), sacerdote <strong>it</strong>aliano dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />

Cottolengo; Ana María Janer<br />

Anglarill, (1800-1885), suora spagnola,<br />

fondatrice dell’Ist<strong>it</strong>uto delle<br />

Suore <strong>della</strong> Sacra Famiglia di Urgell;<br />

e Maria Clara do Menino Jesus<br />

(1843-1899), suora portoghese,<br />

fondatrice <strong>della</strong> Congregazione delle<br />

Suore Francescane Ospedaliere<br />

dell’Immacolata Concezione.<br />

Più di 200.000 giovani seguono<br />

la GMG su Facebook<br />

“La Giornata Mondiale <strong>della</strong><br />

Gioventù (GMG) ha raggiunto i<br />

200.000 fan su Facebook, i quali si<br />

mantengono costantemente informati<br />

sulle nov<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Giornata, oltre<br />

a partecipare con le loro opinioni<br />

e contributi”. Così informa la pagina<br />

web dell’organizzazione dell’evento.<br />

Con l’aggiunta dell’ungaro e del<br />

romeno, sono ormai 20 le lingue nelle<br />

quali si possono seguire le notizie<br />

<strong>della</strong> GMG attraverso questa rete<br />

sociale. Più di 70 volontari animano,<br />

traducono e rispondono alle<br />

questioni che sorgono in ognuno dei<br />

profili di Facebook.<br />

D’altra parte, dal suo debutto nel<br />

novembre 2009, le vis<strong>it</strong>e alla pagina<br />

web dell’organizzazione (http://<br />

www.madrid11.com) non hanno<br />

mai smesso di crescere, giungendo a<br />

quasi 200 mila in novembre 2010. In<br />

totale, il s<strong>it</strong>o – che è ora disponibile<br />

in otto idiomi – ha ricevuto più di un<br />

milione di vis<strong>it</strong>e.<br />

All’inizio di dicembre, più di<br />

200.000 giovani avevano già confermato<br />

la loro presenza alla GMG a<br />

Madrid. Tra questi, 45 mila france-<br />

40 Salvami Regina · Febbraio 2011


Nuovo Prefetto <strong>della</strong><br />

Congregazione per i<br />

Religiosi<br />

I<br />

l Santo Padre ha nominato Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />

per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e le Società di V<strong>it</strong>a<br />

Apostolica il brasiliano Mons. João Braz de Aviz, finora<br />

Arcivescovo di Brasilia.<br />

“So che non si tratta di una dign<strong>it</strong>à, ma soltanto di un<br />

servizio più vicino al Papa nella Chiesa”, ha dichiarato<br />

nel medesimo giorno all’Assessorato <strong>della</strong> Stampa <strong>della</strong><br />

CNBB (Conferenza Episcopale Brasiliana).<br />

Dottore in Teologia Dogmatica e professore univers<strong>it</strong>ario,<br />

il nuovo Prefetto <strong>della</strong> Congregazione dei Religiosi<br />

ha una lunga lista di servizi prestati alla Chiesa in Brasile.<br />

Ordinato nel 1972, è stato parroco in diverse parrocchie.<br />

Ha eserc<strong>it</strong>ato la carica di direttore spir<strong>it</strong>uale in tre<br />

seminari maggiori: di Apucarana, di Londrina e di Ipiranga,<br />

nella cap<strong>it</strong>ale paulista. È stato membro del Consiglio<br />

di Presb<strong>it</strong>eri, del Collegio di Consultori e, infine, Coordinatore<br />

generale di Pastorale <strong>della</strong> Diocesi di Apucarana.<br />

Papa Giovanni Paolo II lo aveva nominato Vescovo<br />

Ausiliare di V<strong>it</strong>oria, nel 1994, elevandolo alla dign<strong>it</strong>à arciepiscopale<br />

quattro anni dopo, affidandogli l’Arcidiocesi<br />

di Maringa; qui è rimasto fino al 27 marzo 2004, quando<br />

è stato designato Arcivescovo di Brasilia.<br />

Mons. João Braz de Aviz, con il Vicepresidente<br />

del Brasile, Michel Temer ed il Presidente del<br />

Senato, José Sarney<br />

“Gioie e difficoltà” hanno segnato i sette anni di<br />

Mons. João nell’Arcidiocesi <strong>della</strong> Cap<strong>it</strong>ale Federale.<br />

“Abbiamo qui una realtà bella, ma complessa. È stata<br />

una grande missione” – ha dichiarato nell’intervista<br />

all’Assessorato di Stampa <strong>della</strong> CNBB.<br />

Mons. João Braz de Aviz guarda con seren<strong>it</strong>à alla s<strong>it</strong>uazione<br />

delle Ist<strong>it</strong>uzioni religiose, ora sotto la sua giurisdizione.<br />

“Esistono certamente segni di difficoltà, come<br />

ad esempio la diminuzione delle vocazioni”, ha dichiarato<br />

al giornale americano National Catholic Reporter. Ma<br />

vede anche molti segnali di speranza. “Ogni carisma concesso<br />

alla Chiesa è una semente <strong>della</strong> Parola, dato in un<br />

momento particolare. Mirando ad aiutarli a perseverare<br />

e crescere, dobbiamo accompagnarli, non con autor<strong>it</strong>arismo,<br />

ma con misericordia e fedeltà”, ha aggiunto.<br />

Il nuovo Prefetto ha ricordato anche che le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

ecclesiastiche hanno bisogno dell’orientamento del<br />

Papa, e devono riceverlo “non come una imposizione<br />

dell’autor<strong>it</strong>à, ma come una sicura luce che ci aiuta a percepire<br />

quello che Dio ci sta chiedendo”.<br />

si, 41 mila <strong>it</strong>aliani, 25 mila spagnoli e<br />

13 mila nord-americani.<br />

Il Cardinale Cañizares<br />

è proclamato Dottore<br />

“Honoris Causa”<br />

Il Cardinale Antonio Cañizares,<br />

Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per il<br />

Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti,<br />

ha ricevuto il 9 dicembre il<br />

dottorato Honoris Causa, confer<strong>it</strong>o<br />

dall’Univers<strong>it</strong>à Cattolica di Valencia,<br />

in Spagna.<br />

Nel suo discorso di invest<strong>it</strong>ura,<br />

int<strong>it</strong>olato In difesa dell’uomo e <strong>della</strong><br />

strutturazione <strong>della</strong> società: l’attuazione<br />

di un Vescovo, il Porporato ha<br />

affermato: “La mancanza di fede, la<br />

perd<strong>it</strong>a del senso di Dio, che dilania<br />

il nostro mondo, io le concepisco come<br />

la maggior indigenza, la minaccia<br />

più grave e dalle più disastrose<br />

conseguenze per il nostro tempo”.<br />

L’atto è stato presieduto da Mons.<br />

Carlos Osoro, Arcivescovo di Valencia<br />

e Gran Cancelliere dell’Univers<strong>it</strong>à,<br />

ed ha contato sulla presenza di<br />

numerose personal<strong>it</strong>à ecclesiastiche<br />

e civili, tra le quali il presidente <strong>della</strong><br />

General<strong>it</strong>at Valenciana, Francisco<br />

Camps, e la presidente delle Corti<br />

Valenciane, Milagrosa Martínez.<br />

Santiago de Compostela ha accolto<br />

270.000 pellegrini nel 2010<br />

Fino al 28 dicembre, 269.742 persone<br />

hanno fatto vis<strong>it</strong>a all’Arcivescovato<br />

di Santiago de Compostela<br />

per ricevere il certificato di aver percorso<br />

in pellegrinaggio per lo meno<br />

cento chilometri del cammino di<br />

Santiago a piedi, o duecento in bicicletta.<br />

Questo numero supera di un<br />

84,9% quello dell’anno precedente<br />

e cost<strong>it</strong>uisce un record storico.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 41


Più del 90% dei recens<strong>it</strong>i dall’Ufficio<br />

dei Pellegrinaggi hanno dichiarato<br />

di aver fatto il cammino per motivi<br />

religiosi o religioso-culturali. Agosto<br />

è stato il mese che ha visto il maggior<br />

numero di pellegrini: 60.327, dei quali<br />

55% uomini e 45% donne.<br />

Inaugurata statua <strong>della</strong><br />

Madonna di Loreto<br />

all’Aeroporto di Fiumicino<br />

Dopo una solenne Celebrazione<br />

Eucaristica presieduta dall’Arciprete<br />

<strong>della</strong> Basilica di San Pietro, Cardinale<br />

Angelo Comastri, è stato intronizzata<br />

nell’Aeroporto di Fiumicino<br />

la statua <strong>della</strong> Madonna di Loreto<br />

di 2,5 metri di altezza, che era<br />

stata benedetta da Papa Benedetto<br />

XVI, alla fine dell’udienza generale<br />

del 1º dicembre.<br />

Hanno partecipato all’evento autor<strong>it</strong>à<br />

religiose, civili e mil<strong>it</strong>ari, oltre<br />

ad una numerosa delegazione<br />

di operatori aeroportuali. “Questo<br />

evento religioso si coniuga con<br />

una opzione culturale dell’aeroporto<br />

<strong>della</strong> cap<strong>it</strong>ale d’Italia e del centro<br />

<strong>della</strong> Cristian<strong>it</strong>à, che desidera evidenziare<br />

la ver<strong>it</strong>à storica di un’Europa<br />

con imprescindibili radici cristiane”<br />

– afferma la pagina web <strong>della</strong><br />

Società Aeroporti di Roma (http://<br />

www.adr.<strong>it</strong>).<br />

La Vergine di Loreto è stata proclamata<br />

Patrona dell’aviazione, per<br />

decreto <strong>della</strong> Congregazione per la<br />

Disciplina dei Sacramenti, il 24 marzo<br />

1920.<br />

Il Santo Padre effettuerà quattro<br />

viaggi internazionali quest’anno<br />

Con gli ultimi aggiustamenti<br />

sulle date del viaggio di Benedetto<br />

XVI in Germania, si è completato<br />

il calendario dei viaggi apostolici<br />

del Papa per l’anno 2011,<br />

ha informato la Radio Vaticana<br />

(14/12/2010). Complessivamente,<br />

sono previsti quattro viaggi internazionali<br />

e quattro vis<strong>it</strong>e a diocesi<br />

<strong>it</strong>aliane.<br />

Nei giorni 4 e 5 giugno, il Papa<br />

sarà in Croazia, dove si tratterrà in<br />

preghiera sulla tomba del Beato Stepinac.<br />

Il 19 giugno, vis<strong>it</strong>erà lo Stato<br />

di San Marino, s<strong>it</strong>uato nelle Montagne<br />

Appenniniche. Dal 18 al 21 agosto,<br />

Sua Sant<strong>it</strong>à farà un nuovo viaggio<br />

in Spagna, per la Giornata Mondiale<br />

<strong>della</strong> Gioventù. Infine dal 22 al<br />

25 settembre, andrà nelle c<strong>it</strong>tà tedesche<br />

di Berlino, Friburgo e Erfurt.<br />

Sérgio Miyazaki<br />

Cardinale Scherer nominato<br />

membro del Pontificio Consiglio<br />

per la Nuova Evangelizzazione<br />

Papa Benedetto XVI ha nominato,<br />

il 5 gennaio, il Cardinale Odilo<br />

Pedro Scherer, Arcivescovo di San<br />

Paolo, membro del neonato Pontificio<br />

Consiglio per la Promozione <strong>della</strong><br />

Nuova Evangelizzazione.<br />

La fondazione di questo nuovo<br />

dicastero è in linea col Concilio<br />

Vaticano II per “ricominciare verso<br />

nuovi orizzonti” in una società secolarizzata,<br />

ha spiegato il suo Presidente,<br />

Mons. Rino Fisichella, in dichiarazioni<br />

alla Radio Vaticana, il<br />

giorno 14 gennaio.<br />

Oltre al Cardinale brasiliano, il<br />

Papa ha nominato come membri di<br />

questo dicastero altri 18 Cardinali e<br />

Vescovi, dell’Europa, delle Americhe<br />

e dell’Australia, aree di cultura<br />

occidentale e di antica cristianizzazione,<br />

le più colp<strong>it</strong>e dall’indifferentismo<br />

religioso, dall’avanzata delle<br />

sette e dal neoateismo, e bisognose<br />

per questo di una nuova evangelizzazione.<br />

Sacra Bibbia: <strong>versione</strong><br />

ufficiale <strong>della</strong> Conferenza<br />

Episcopale Spagnola<br />

La Sacra Bibbia – Versione ufficiale<br />

<strong>della</strong> Conferenza Episcopale<br />

Spagnola è stata presentata al grande<br />

pubblico a Madrid, il giorno 14<br />

dicembre. Si tratta di un’opera di<br />

2.160 pagine, con ampie introduzioni<br />

ai libri <strong>della</strong> Sacra Scr<strong>it</strong>tura, c<strong>it</strong>azioni<br />

di testi paralleli, mappe, più di<br />

6.000 note e un indice l<strong>it</strong>urgico delle<br />

letture per l’Eucaristia.<br />

“Per la prima volta, abbiamo una<br />

Bibbia in spagnolo per tutte le attiv<strong>it</strong>à<br />

ufficiali <strong>della</strong> Chiesa. A partire<br />

da questo momento, la traduzione<br />

del testo biblico che si proclama<br />

nella celebrazione <strong>della</strong> Messa sarà<br />

esattamente la stessa che si usa nel<br />

Catechismo e nelle pubblicazioni ecclesiali”<br />

– ha dichiarato Mons. Juan<br />

Antonio Martínez Camino, Segretario<br />

Generale <strong>della</strong> CEE.<br />

Cardinale Herrera Oria: un altro<br />

passo verso la beatificazione<br />

Il Cardinale Antonio María Rouco<br />

Varela ha presieduto a Madrid, il<br />

giorno 14 dicembre, la cerimonia solenne<br />

di chiusura del processo diocesano<br />

di canonizzazione del Cardinale<br />

Angel Herrera Oria.<br />

Il Servo di Dio nacque a Santander,<br />

in Spagna, il 19 dicembre 1886.<br />

Prima di esser ordinato sacerdote, a<br />

53 anni di età, eserc<strong>it</strong>ò le professioni<br />

di avvocato e giornalista. Fondò,<br />

insieme al sacerdote Angel Ayala,<br />

l’Associazione Cattolica Nazionale<br />

di Propagandiste e ha diretto per più<br />

di 20 anni il giornale El Debate. Nel<br />

1947 ricevette l’ordinazione episcopale,<br />

assumendo la Diocesi di Malaga.<br />

Papa Paolo VI lo creò Cardinale<br />

nel 1965. Scomparve il 28 luglio 1968.<br />

I responsabili delle Car<strong>it</strong>as<br />

europee in r<strong>it</strong>iro spir<strong>it</strong>uale<br />

Eccomi qui, Signore! (Is 6, 8) è<br />

stato il tema del r<strong>it</strong>iro spir<strong>it</strong>uale per i<br />

responsabili delle Car<strong>it</strong>as diocesane<br />

42 Salvami Regina · Febbraio 2011


I<br />

Sollec<strong>it</strong>udine del Papa<br />

per i fratelli poveri<br />

l Santo Padre ha partecipato il 26 dicembre al<br />

pranzo da lui offerto alle persone assist<strong>it</strong>e dalle<br />

diverse comun<strong>it</strong>à romane delle Missionarie <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à,<br />

in occasione del 100º anniversario di nasc<strong>it</strong>a <strong>della</strong><br />

Beata Teresa di Calcutta.<br />

Il pranzo è cominciato all’una del pomeriggio,<br />

nell’atrio <strong>della</strong> Sala Paolo VI. Oltre a 350 indigenti, vi<br />

hanno partecipato circa 180 religiose e religiosi <strong>della</strong><br />

famiglia fondata da Madre Teresa.<br />

In un breve discorso, Suor Mary Prema, Superiora<br />

Generale delle Missionarie <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à, ha manifestato<br />

al Santo Padre la gioia di tutti i presenti per aver<br />

potuto partecipare a questo “momento di festa particolarmente<br />

bello”. Ha concluso ricordando “il grande<br />

amore che tutti hanno per il Successore di Pietro”.<br />

“Cari amici, mi sento felice di stare oggi con voi”,<br />

per “vivere insieme questo momento fraterno”, ha<br />

detto il Papa. Ricordando che il Bambino reclinato<br />

nel presepio “è lo stesso Dio fatto uomo per mostrarci<br />

quanto ci ama”, Benedetto XVI ha esortato i suoi<br />

ascoltatori a invocarLo con totale fiducia, certi di essere<br />

ascoltati, anche nelle s<strong>it</strong>uazioni più difficili.<br />

Ha anche ricordato la testimonianza <strong>della</strong> Beata<br />

Teresa di Calcutta, che ha defin<strong>it</strong>o come “un riflesso<br />

<strong>della</strong> luce dell’amore di Dio”. E ha affermato che<br />

commemorare il suo centesimo anniversario è un<br />

motivo di grat<strong>it</strong>udine e riflessione per un rinnovato e<br />

gaudioso impegno al servizio del Signore e dei fratelli,<br />

specialmente dei più bisognosi.<br />

“Care sorelle e fratelli, è grande la nostra grat<strong>it</strong>udine<br />

per la vostra presenza umile, discreta, nascosta<br />

agli occhi umani, ma straordinaria e preziosa al Cuore<br />

di Dio”, ha detto, rivolgendosi alle Missionarie e<br />

Missionari <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à.<br />

* * *<br />

Anche i bambini malati sono stati oggetto di un<br />

gesto d’affetto del Vicario di Cristo, che ha vis<strong>it</strong>ato il<br />

5 gennaio il Centro Pediatrico dell’Ospedale Gemelli,<br />

dove ha consegnato personalmente ricordi a circa<br />

cinquanta pazienti, accompagnati dai loro gen<strong>it</strong>ori.<br />

“Vi ho portato alcuni doni per farvi sentire, per<br />

mezzo di questo piccolo gesto, la simpatia, la vicinanza<br />

e l’affetto del Papa. Ma desidero che in questo<br />

tempo di Natale tutti, adulti e bambini, ricordino<br />

che il maggior regalo è stato fatto da Dio a ognuno<br />

di noi”.<br />

Sua Sant<strong>it</strong>à ha rivolto ancora parole di ringraziamento<br />

ai gen<strong>it</strong>ori, ai dirigenti e a tutto il personale di<br />

servizio del Policlinico Gemelli “che con competenza<br />

e car<strong>it</strong>à si prendono cura delle sofferenze umane”.<br />

L’Osservatore Romano<br />

e di altre agenzie ecclesiali del continente<br />

europeo, realizzato dal 29 novembre<br />

al 3 dicembre, nel Santuario<br />

Mariano di Jasna Gora, in Polonia.<br />

Hanno partecipato all’evento,<br />

promosso dal Pontificio Consiglio<br />

Cor Unum, 320 responsabili delle<br />

organizzazioni car<strong>it</strong>ative cattoliche<br />

europee, oltre a cinque Cardinali<br />

e 50 Vescovi, tra i quali il Cardinale<br />

Robert Sarah, Presidente del Cor<br />

Unum.<br />

In un messaggio ai partecipanti,<br />

Papa Benedetto XVI ha sottolineato<br />

che il fattore che differenzia le opere<br />

di car<strong>it</strong>à cristiana è lo spir<strong>it</strong>o con cui<br />

offrono il loro servizio ai più necess<strong>it</strong>ati:<br />

col cuore e i sentimenti di Gesù.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 43


Storia per bambini... o adulti pieni di fede?<br />

Salvato da una Messa<br />

Disprezzando quella Messa, Pietro decise di viaggiare da solo, per<br />

poter avvantaggiarsi sull’amico e fare buoni affari. Non sapeva,<br />

però, ciò che lo aspettava lungo il cammino...<br />

Fernanda Cordeiro da Fonseca<br />

Nelle piccole c<strong>it</strong>tà tutti<br />

conoscono tutti. I legami<br />

di amicizia diventano<br />

più stretti ed i buoni<br />

amici si trattano come veri fratelli.<br />

Questo è ciò che è successo a Marco e<br />

Pietro. I due erano cresciuti nell’accogliente<br />

Lagoa Dourada: insieme avevano<br />

fatto la Prima Comunione nella<br />

Matrice del Buon Gesù, avevano studiato<br />

presso la Scuola Municipale ed<br />

avevano partecipato attivamente alle<br />

attiv<strong>it</strong>à parrocchiali, essendo chierichetti<br />

in tutte le Messe solenni.<br />

Marco proveniva da una famiglia<br />

molto cattolica da cui aveva ricevuto<br />

una grande devozione per la Santa<br />

Donna Matilde insegnava il catechismo ai due inseparabili bambini<br />

Messa. Fin da molto piccolo, donna<br />

Matilde, sua nonna, lo portava al<br />

mattino presto in chiesa per assistere<br />

alla Santa Eucaristia e gli spiegava<br />

ogni passaggio del Santo Sacrificio,<br />

lasciandolo incantato per l’amore<br />

di Gesù verso ognuno di noi.<br />

Pietro, invece, non aveva ricevuto<br />

in famiglia influenze così pietose. I<br />

suoi gen<strong>it</strong>ori erano cattolici, tuttavia,<br />

poco devoti; si preoccupavano solo<br />

di avere una buona salute e successo<br />

negli affari. Era stata donna Matilde,<br />

la nonna dell’amico, che gli aveva dato<br />

una formazione religiosa. Era lei<br />

che insegnava il catechismo ai due inseparabili<br />

bambini. Fu lei a prepararli<br />

alla Prima Comunione e ad incoraggiarli<br />

ad essere chierichetti.<br />

Passò il tempo e i due amici diventarono<br />

uomini adulti. Formarono<br />

una famiglia ed ebbero dei figli,<br />

continuando a vivere nella stessa<br />

Lagoa Dourada.<br />

Marco era un padre devoto e<br />

cercava di trasmettere ai figli la buona<br />

formazione ricevuta da donna<br />

Matilde. Si sforzava, soprattutto, di<br />

dare loro l’esempio di un buon cristiano:<br />

pregava il Rosario in famiglia,<br />

insegnava il catechismo ai piccoli<br />

e andava a Messa tutti i giorni,<br />

perché questa era sempre stata la<br />

sua più grande devozione.<br />

Pietro, al contrario, si dimenticò<br />

degli insegnamenti ricevuti e cominciò<br />

a preoccuparsi, come i suoi gen<strong>it</strong>ori,<br />

solo del benessere materiale<br />

<strong>della</strong> famiglia. In materia di religione<br />

il suo comportamento non era<br />

dei migliori: non pregava mai con<br />

i figli e andava a Messa soltanto la<br />

domenica ... nel caso non fosse stata<br />

organizzata per questa giornata una<br />

qualche g<strong>it</strong>a alle fattorie degli amici.<br />

Tutte le mattine, Marco lasciava i<br />

bambini a scuola e andava a Messa.<br />

44 Salvami Regina · Febbraio 2011


Dopo il Santo Banchetto, si dirigeva<br />

alla sua panetteria per mangiare un<br />

panino caldo con delizioso burro fuso,<br />

fatto col latte puro e grasso <strong>della</strong><br />

sua fattoria.<br />

Di tanto in tanto Pietro andava a<br />

fargli vis<strong>it</strong>a, ma l’amicizia tra i due<br />

diventò un po’ alla volta meno solida.<br />

Le conversazioni si ridussero ad<br />

essere quasi esclusivamente d’affari<br />

e, sebbene cercasse di mantenere<br />

le apparenze, si notava che i suoi interessi<br />

erano sempre più distanti da<br />

quelli di Marco.<br />

Dal raffreddamento, mancava<br />

soltanto un passo perché si tramutasse<br />

in invidia. Marco non viveva per<br />

gli affari, come Pietro; comunque<br />

sia, la sua panetteria era invidiabile,<br />

la sua fattoria molto produttiva e l’azienda<br />

di latticini, un modello di fabbrica<br />

ben condotta. Quale sarà la ragione<br />

del successo di Marco, pensava<br />

Pietro, mentre lui, che non risparmiava<br />

sforzi per rendere prosperi i<br />

suoi affari, soffriva per lo scarso raccolto,<br />

il logoramento <strong>della</strong> terra e le<br />

malattie del bestiame? Senza parlare<br />

dei deb<strong>it</strong>i crescenti, al punto da minacciargli<br />

il patrimonio...<br />

Un giorno, i due amici furono inv<strong>it</strong>ati<br />

ad un incontro di fattori, che si realizzava<br />

nella cap<strong>it</strong>ale <strong>della</strong> regione.<br />

Marco propose di fare il viaggio insieme<br />

e Pietro accettò per puro interesse,<br />

poiché così le spese sarebbero state<br />

minori. La partenza fu fissata per<br />

mercoledì, dopo la Messa mattutina.<br />

Ma, quel giorno, il parroco non<br />

poté celebrarla alla sol<strong>it</strong>a ora perché<br />

era stato chiamato al capezzale di<br />

un infermo in un villaggio vicino. Fece<br />

avvisare, pertanto, che ci sarebbe<br />

stata Messa a mezzogiorno. Marco<br />

decise di r<strong>it</strong>ardare il viaggio, ma Pietro<br />

tentò di dissuaderlo, dicendo:<br />

– Che stupidaggine! Che male<br />

c’è se salti la Messa soltanto per un<br />

giorno?<br />

– La Messa ha un valore infin<strong>it</strong>o –<br />

gli replicò Marco – Preferisco aspettare.<br />

– Bene, allora tu vieni da solo più<br />

tardi. Io parto adesso...<br />

E prima di separarsi dall’amico<br />

aggiunse:<br />

– Come è possibile che tu r<strong>it</strong>ardi<br />

un viaggio del genere solo a causa di<br />

una Messa? Hai la v<strong>it</strong>a intera per assisterne<br />

a molte altre...<br />

In realtà, Pietro si sentiva soddisfatto<br />

<strong>della</strong> s<strong>it</strong>uazione creata. Pensava<br />

che, arrivando in c<strong>it</strong>tà prima<br />

di Marco, avrebbe avuto lui gli affari<br />

migliori e avrebbe ottenuto risultati<br />

superiori. Però, nel mezzo <strong>della</strong><br />

strada piena di curve che univa Lagoa<br />

Dourada alla c<strong>it</strong>tà vicina, ci fu<br />

uno smottamento di terra, proprio<br />

durante il passaggio di Pietro con la<br />

sua camionetta. La valanga gli fece<br />

perdere il controllo del veicolo, che<br />

cappottò giù per il pendio.<br />

Pietro fu portato in ospedale e trascorse<br />

vari giorni in coma. Quando<br />

recuperò la coscienza e riuscì a ricordarsi<br />

di quanto accaduto, fece sub<strong>it</strong>o<br />

un bilancio <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a: aveva cap<strong>it</strong>o<br />

quanto si era allontanato da Dio e<br />

dai Sacramenti, si chiese se quell’incidente<br />

d’automobile non fosse un<br />

segnale d’allerta venuto dall’etern<strong>it</strong>à.<br />

Che pazzia era stata l’aver sottovalutato<br />

così una Messa! Quanto vicino<br />

era stato dal non poter partecipare<br />

più a nessuna!<br />

Fece chiamare il suo amico Marco,<br />

e quando questi entrò nella sua<br />

camera d’ospedale, gli disse:<br />

– Tu sei stato salvato da una Messa!<br />

Io sono stato molto avido, disprezzando<br />

il valore supremo e infin<strong>it</strong>o di<br />

un’unica Celebrazione Eucaristica...<br />

Marco cercò sub<strong>it</strong>o di incoraggiarlo<br />

e Pietro gli raccontò di come era<br />

pent<strong>it</strong>o <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a che conduceva. Gli<br />

confidò che l’incidente avuto gli aveva<br />

fatto venire in mente tutto quanto<br />

aveva imparato con donna Matilde,<br />

soprattutto, quella frase ripetuta da<br />

lei con tanta serietà: “Se sapessi che<br />

c’è una Messa nell’angolo più remoto<br />

<strong>della</strong> Terra, e non avessi l’opportun<strong>it</strong>à<br />

di partecipare ad un’altra, farei qualunque<br />

cosa per andare fin là!”<br />

Quando Pietro si riprese e tornò<br />

a casa, cambiò radicalmente la sua<br />

v<strong>it</strong>a. Tornò ad essere un amico leale<br />

e tornò a frequentare di nuovo i Sacramenti,<br />

con tutta la famiglia. Anche<br />

i suoi affari migliorarono e la<br />

sua anima, libera da invidie ed egoismi,<br />

r<strong>it</strong>rovò nuovamente la pace.<br />

Quell’unica Messa salvò Marco<br />

da un incidente, ma diede anche<br />

nuova v<strong>it</strong>a all’anima di Pietro! <br />

Io sono stato molto avido, disprezzando il valore supremo ed<br />

infin<strong>it</strong>o di un’unica Messa<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 45


I Santi di ogni giorno _ _______<br />

©Santiebeati.<strong>it</strong><br />

Beata Rosalia Rendu<br />

1. Santa Brigida d’Irlanda, vergine<br />

(†circa nel 525). Fondò il monastero<br />

di Kildare, in Irlanda, di cui fu<br />

badessa. Continuò l’opera evangelizzatrice<br />

di San Patrizio.<br />

2. Presentazione del Signore.<br />

Beato Stefano Bellesini, sacerdote<br />

(†1840). Religioso agostiniano<br />

che, come parroco a Genazzano, si<br />

distinse per la sua ardente devozione<br />

alla Madre del Buon Consiglio.<br />

3. San Biagio, Vescovo e martire<br />

(† circa nel 316).<br />

Sant’Oscar, Vescovo (†865).<br />

Beata Maria Elena Stollenwerk,<br />

vergine (†1900). Collaborò con<br />

Sant’Arnaldo Janssen nella fondazione<br />

<strong>della</strong> Congregazione delle<br />

Serve Missionarie dello Spir<strong>it</strong>o Santo<br />

a Steyl, in Olanda. Dopo aver lasciato<br />

l’incarico di superiora passò<br />

al ramo conventuale <strong>della</strong> Congregazione,<br />

dedicandosi all’Adorazione<br />

perpetua.<br />

4. San Gilberto di Sempringham,<br />

sacerdote (†1189). Consacrato al<br />

servizio di Dio e <strong>della</strong> Chiesa dalla<br />

sua fanciullezza, fondò in Inghilterra<br />

l’Ordine Gilbertino, con una doppia<br />

disciplina di v<strong>it</strong>a: la regola di San<br />

Benedetto per le suore e quella di<br />

Sant’Agostino per i chierici.<br />

5. Sant’Agata, vergine e martire<br />

(†circa nel 251).<br />

San Gesù Mendez Montoya, sacerdote<br />

e martire (†1928). Fucilato,<br />

perché sacerdote, durante la persecuzione<br />

messicana nell’arcidiocesi<br />

di Morelia.<br />

6. V Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Paolo Miki e compagni, martiri<br />

(†1597).<br />

Sant’Amando di Elnon, Vescovo<br />

(† circa nel 679). Fu eletto Vescovo<br />

dopo lunghi anni di v<strong>it</strong>a erem<strong>it</strong>ica.<br />

Predicò missioni nella regione delle<br />

Fiandre e lungo il Danubio. Morì<br />

nel monastero di Elnon, in Francia,<br />

da lui fondato.<br />

7. Beata Rosalia Rendu, vergine<br />

(†1856). Religiosa delle Figlie <strong>della</strong><br />

Car<strong>it</strong>à, lavorò nel sobborgo più povero<br />

di Parigi, vis<strong>it</strong>ando le case dei<br />

più bisognosi. Incentivò molti giovani<br />

ricchi alla pratica <strong>della</strong> car<strong>it</strong>à.<br />

8. San Girolamo Emiliani, sacerdote<br />

(†1537).<br />

Santa Giuseppina Bakh<strong>it</strong>a, vergine<br />

(†1947).<br />

San’Invenzio (o Evenzio), Vescovo<br />

(†397). Fu eletto Vescovo di Pavia<br />

da Sant’Ambrogio. Partecipò ai<br />

concili di Aquileia e Milano.<br />

9. San Michele Febres Cordero,<br />

religioso (†1910). Membro <strong>della</strong><br />

Congregazione dei Frati delle Scuole<br />

Cristiane, nato a Cuenca, in Ecuador.<br />

Si dedicò per quasi quarant’anni<br />

alla formazione dei giovani e dei<br />

professori.<br />

10. Santa Scolastica, vergine<br />

(†547).<br />

©Santiebeati.<strong>it</strong><br />

Beato Ugo di Fosses, abate (†<br />

circa nel 1163). Il suo maestro San<br />

Norberto, nell’esser eletto Arcivescovo<br />

di Magdeburgo, gli affidò la<br />

direzione dell’Ordine Premonstratense,<br />

che governò per 35 anni.<br />

11. Beata Vergine Maria di Lourdes.<br />

San Pasquale I, Papa (†824).<br />

Promosse le prime missioni nei paesi<br />

scandinavi e traslò molte reliquie<br />

dei martiri dalle catacombe alle<br />

chiese. Ricostruì la Basilica di Santa<br />

Cecilia, a Roma.<br />

12. Beati Tommaso Hemmerford,<br />

Giacomo Fenn, Giovanni Nutter,<br />

Giovanni Munden e Giorgio Haydock,<br />

sacerdoti e martiri (†1584). Eviscerati<br />

ancora vivi a Tyburn, a Londra,<br />

durante il regno di Elisabetta I.<br />

13. VI Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Paolo Lê-Văn-Lôc, sacerdote<br />

e martire (†1859). Decap<strong>it</strong>ato alle<br />

porte <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà vietnam<strong>it</strong>a di Thị-<br />

Nghè durante il regno dell’imperatore<br />

Tu Ðúc.<br />

Beata Raffaela Ybarra<br />

46 Salvami Regina · Febbraio 2011


___________________<br />

Febbraio<br />

14. San Cirillo, monaco (†869) e<br />

San Metodio, Vescovo (†885).<br />

Santo Aussenzio, sacerdote e archimandr<strong>it</strong>a<br />

(†sec. V). Dopo aver<br />

abbandonato la carriera mil<strong>it</strong>are,<br />

fondò un monastero vicino a Costantinopoli<br />

e diresse, sulle vie <strong>della</strong><br />

sant<strong>it</strong>à, un gran numero di discepoli.<br />

15. San Claudio de La Colombière,<br />

sacerdote (†1682). Sacerdote gesu<strong>it</strong>a,<br />

superiore del Collegio di Paray-le-Monial,<br />

in Francia. Grande apostolo <strong>della</strong><br />

devozione al Sacro Cuore di Gesù.<br />

16. Beato Giuseppe Allamano, sacerdote<br />

(†1926). Alunno di San Giovanni<br />

Bosco e nipote di San Giuseppe<br />

Cafasso. Fondò le Congregazioni<br />

maschile e femminile dei Missionari<br />

<strong>della</strong> Consolata.<br />

17. Sette Santi Fondatori dei Serv<strong>it</strong>i(†1310).<br />

San Bonoso, Vescovo (†circa nel<br />

373). Mentre era Vescovo di Treviri,<br />

in Germania, si impegnò, insieme a<br />

Sant’Ilario di Po<strong>it</strong>iers, a mantenere<br />

l’integr<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Fede in Gallia.<br />

18. Sant’Elladio, Vescovo (†632).<br />

Abbandonò l’incarico di amministratore<br />

<strong>della</strong> corte visigota per farsi monaco.<br />

Fu eletto abate del monastero, e<br />

poi Arcivescovo di Toledo, in Spagna.<br />

19. Beato Giuseppe Zapłata, martire<br />

(†1945). Religioso <strong>della</strong> Congregazione<br />

del Sacro Cuore di Gesù,<br />

preso in Polonia dalla polizia nazista<br />

e incarcerato nel campo di concentramento<br />

di Dachau, dove morì v<strong>it</strong>tima<br />

di maltrattamenti.<br />

20. VII Domenica del Tempo Ordinario.<br />

Beata Giacinta Marto, vergine<br />

(†1920). La più giovane dei tre veggenti<br />

di Fatima, in Portogallo. Morì<br />

a dieci anni, dopo aver sopportato<br />

con pazienza atroci<br />

sofferenze, offerte per la con<strong>versione</strong><br />

dei peccatori.<br />

21. San Pier Damiani, Vescovo<br />

e Dottore <strong>della</strong> Chiesa<br />

(†1072).<br />

San Germano, abate<br />

(†667). Assassinato da ladri,<br />

dai quali tentava di difendere,<br />

con parole pacifiche, gli<br />

ab<strong>it</strong>anti vicini al monastero di<br />

Grandfelt, in Svizzera.<br />

22. Cattedra di San Pietro<br />

Apostolo.<br />

San Massimiano di Ravenna,<br />

Vescovo (†556). Diede un<br />

grande impulso alla Diocesi di<br />

Ravenna, difese con audacia<br />

l’un<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Chiesa contro gli<br />

eretici dell’epoca.<br />

23. San Policarpo, Vescovo<br />

e martire (†circa nel 155).<br />

Beata Raffaella Ybarra, religiosa<br />

(†1900). Madre di sette figli, ottenne<br />

il consenso del mar<strong>it</strong>o per emettere<br />

i voti religiosi e fondò a Bilbao,<br />

in Spagna, l’Ist<strong>it</strong>uto delle Suore degli<br />

Angeli Custodi, per l’assistenza<br />

e formazione delle bambine bisognose.<br />

24. Beato Tommaso Maria Fusco,<br />

sacerdote (†1891). Spinto da un<br />

grande amore per i poveri e malati,<br />

fondò a Nocera, l’Ist<strong>it</strong>uto delle Figlie<br />

<strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à del Preziosissimo<br />

Sangue.<br />

25. San Nestore di Magydos, Vescovo<br />

e martire (†circa nel 250). Per<br />

aver professato la sua Fede in Cristo<br />

Crocifisso, fu condannato dal governatore<br />

<strong>della</strong> Panfilia, nell’attuale<br />

Turchia, allo stesso supplizio del Divino<br />

Redentore.<br />

“Santi Cirillo e Metodio”,<br />

Basilica di San Clemente, Roma<br />

26. Santa Paola di San Giuseppe<br />

di Calasanzio, vergine (†1889). Dotata<br />

di uno straordinario carisma di<br />

educatrice, aveva come motto: Pietà<br />

e lettere. Fondò a Barcellona, in Spagna,<br />

la Congregazione delle Figlie di<br />

Maria delle Scuole Pie.<br />

27. VIII Domenica del Tempo Ordinario.<br />

Beata Maria <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à dello<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo Brader, vergine<br />

(†1943). Religiosa francescana svizzera<br />

inviata a Pasto, in Colombia,<br />

dove fondò la Congregazione delle<br />

Suore Francescane di Maria Immacolata.<br />

Seppe conciliare la v<strong>it</strong>a contemplativa<br />

con l’attiv<strong>it</strong>à missionaria.<br />

28. San Romano, abate (†463).<br />

Visse inizialmente come erem<strong>it</strong>a nella<br />

regione dello Jura, in Francia. La sua<br />

fama di sant<strong>it</strong>à attirò numerosi seguaci,<br />

coi quali fondò due monasteri.<br />

Victor Toniolo<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 47


San Claudio de La Colombière<br />

Servo fedele e amico<br />

perfetto del Sacro Cuore<br />

Confessore e confidente di Santa Margher<strong>it</strong>a Maria<br />

Alacoque, San Claudio de La Colombière fu scelto da<br />

Dio per propagare l’amore e la fiducia, per mezzo <strong>della</strong><br />

devozione al Sacro Cuore di Gesù.<br />

Suor Juliane Vasconcelos Almeida Campos, EP<br />

Nell’anno 1675, un nuovo<br />

superiore fu designato<br />

per la casa dei gesu<strong>it</strong>i a<br />

Paray-le-Monial. Essendo<br />

anche confessore straordinario delle<br />

vicine suore <strong>della</strong> Vis<strong>it</strong>azione, andò<br />

dalla superiora, Madre de Saumaise,<br />

per mettersi a disposizione del monastero.<br />

Questa gli presentò tutta la comun<strong>it</strong>à<br />

e, mentre il sacerdote dirigeva<br />

alle religiose brevi parole di incentivo<br />

alla pratica <strong>della</strong> virtù eroica, una di loro,<br />

Suor Margher<strong>it</strong>a Maria Alacoque,<br />

sentì una voce interiore che le diceva:<br />

– Ecco chi ti mando!<br />

La suora apparteneva alla Congregazione<br />

da pochi anni ed era già<br />

stata beneficiata dal Sacro Cuore di<br />

Gesù con numerose visioni e rivelazioni.<br />

In quel momento, però, lei<br />

stava vivendo il dramma del dubbio.<br />

I suoi superiori ed alcune autor<strong>it</strong>à<br />

ecclesiastiche la consideravano<br />

“una visionaria”, e questo la portava<br />

a chiedersi se non era v<strong>it</strong>tima dell’illusione<br />

o dell’inganno del demonio.<br />

Il Divino Maestro le aveva fatto,<br />

allora, una promessa: “Io ti mande-<br />

rò un mio servo fedele e amico perfetto”.<br />

1 Si trattava di padre Claudio<br />

de La Colombière, che Gesù inviava<br />

in quel momento a Suor Margher<strong>it</strong>a,<br />

per confermarla “nel suo cammino e<br />

per renderlo partecipe delle grandi<br />

grazie del suo Sacro Cuore”. 2<br />

Formazione in collegi<br />

<strong>della</strong> Compagnia<br />

Dell’infanzia di padre de La Colombière,<br />

poco si conosce. Nacque<br />

il 2 febbraio 1641, nel villaggio di<br />

Saint Symphorien, ma a nove anni si<br />

trasferì con la famiglia a Vienne, dove<br />

i benedettini di Saint Andrés-le-<br />

Bas gettarono nella sua anima le prime<br />

sementi <strong>della</strong> sua ardente devozione<br />

alla Sacra Eucaristia e gli amministrarono<br />

la Prima Comunione.<br />

Poco dopo essere giunto nella c<strong>it</strong>tà,<br />

cominciò a studiare grammatica<br />

con i padri gesu<strong>it</strong>i e, tre anni dopo,<br />

si trasferì a Lione, per frequentare<br />

il corso di Lettere, nel collegio<br />

<strong>della</strong> Compagnia. Fu sempre in questa<br />

c<strong>it</strong>tà, dove ab<strong>it</strong>ò per cinque anni,<br />

che cominciò a prender contatto con<br />

l’opera del grande Francesco di Sales,<br />

attraverso le Suore <strong>della</strong> Vis<strong>it</strong>azione<br />

di Bellecour, nel cui convento<br />

era morto il santo fondatore.<br />

Compiuti ormai diciassette anni,<br />

mentre trascorreva alcuni giorni<br />

di vacanza nella casa paterna, Claudio<br />

decise di farsi gesu<strong>it</strong>a. Di temperamento<br />

riservato, un po’ timido e<br />

molto affettuoso, gli costò separarsi<br />

dalla famiglia. Ma lo fece di buon<br />

grado e completamente, comprendendo<br />

che la vera felic<strong>it</strong>à consisteva<br />

nel consegnarsi a Dio con un amore<br />

esclusivo.<br />

Più tardi avrebbe affermato: “Gesù<br />

Cristo ha promesso cento in cambio<br />

di uno, e posso dire che io non<br />

ho mai fatto nulla senza aver ricevuto,<br />

non cento in cambio di uno, ma<br />

mille volte di più rispetto a quanto<br />

avevo abbandonato”. 3<br />

Dal noviziato al sacerdozio<br />

Correva l’anno 1658, quando<br />

Claudio fece il suo ingresso nel Noviziato<br />

di Avignone. Lì si alternarono<br />

difficoltà e gioie, periodi di aridi-<br />

48 Salvami Regina · Febbraio 2011


tà alternati ad altri marcati da<br />

una luce traboccante. Due anni<br />

più tardi proferì i primi voti<br />

e, dopo aver concluso il corso<br />

di Filosofia, si dedicò al magistero<br />

nel collegio <strong>della</strong> Compagnia,<br />

come esigevano le regole,<br />

prima di proseguire gli studi<br />

per il sacerdozio.<br />

Per la sua grande capac<strong>it</strong>à<br />

intellettuale, estro letterario ed<br />

eloquenza nelle prediche, nel<br />

1666 il Superiore Generale decise<br />

di inviarlo a studiare Teologia<br />

al Collegio di Clermont,<br />

a Parigi. Qui si rivelò un esimio<br />

oratore ed eccellente professore<br />

di retorica. Il suo valore accademico<br />

e l’esempio illibato<br />

di v<strong>it</strong>a religiosa gli valsero l’incarico<br />

di precettore dei figli di Colbert,<br />

il celebre Ministro del Tesoro di Luigi<br />

XIV. Dovette così frequentare gli<br />

ambienti <strong>della</strong> corte, facendosi molti<br />

amici e dando mostra di un grande<br />

talento, tratto fine ed elevata educazione,<br />

oltre a distinguersi per la fermezza<br />

di principi e l’esimia virtù.<br />

La Terza Prova<br />

Il padre de La Colombière<br />

non sapeva quello che avrebbe<br />

trovato in questa piccola c<strong>it</strong>tà,<br />

ma i suoi superiori, al corrente<br />

delle visioni di Santa Margher<strong>it</strong>a<br />

Maria Alacoque e delle<br />

polemiche che avevano provocato,<br />

lo scelsero esattamente<br />

a causa del suo equilibrio d’animo.<br />

Padre Claudio era perfettamente<br />

capace di sostenere i<br />

buoni cr<strong>it</strong>eri di fronte alle controversie<br />

create, dentro e fuori<br />

il convento.<br />

Infatti, senza badare alle cr<strong>it</strong>iche<br />

e ai giudizi sfavorevoli, vide sub<strong>it</strong>o<br />

la mano di Dio nelle visioni di Suor<br />

Margher<strong>it</strong>a Maria e la tranquillizzò<br />

e appoggiò, ricevendo, come ricompensa,<br />

messaggi e favori dal Divino<br />

Maestro.<br />

Uno di questi avvenne, una volta,<br />

durante la Messa celebrata per la<br />

comun<strong>it</strong>à, quando la religiosa vide,<br />

nell’ora <strong>della</strong> Comunione, il Sacro<br />

Cuore di Gesù come una fornace ardente<br />

e due altri cuori che sprofondavano<br />

in Lui: quello di padre de La<br />

Colombière e il suo proprio, udendo<br />

nel contempo queste parole: “È così<br />

che il mio amore puro unisce questi<br />

tre cuori per sempre. Questa unione<br />

è destinata alla gloria del mio Sacro<br />

Cuore. Voglio che tu scopra i suoi<br />

tesori, lui farà conoscere il suo prezzo<br />

e util<strong>it</strong>à. A tale scopo, siate come<br />

fratello e sorella, condividendo<br />

ugualmente i beni spir<strong>it</strong>uali”. 5<br />

Lei si affrettò a trasmettere il fatto<br />

al sacerdote e dopo riferì la sua reazione.<br />

“Le manifestazioni di umiltà<br />

e le azioni di grazie con cui egli ha<br />

ricevuto questa comunicazione e varie<br />

altre cose che gli ho trasmesso da<br />

parte del mio sovrano Signore e che<br />

lo riguardavano, mi hanno commoswww.vatican.va<br />

Il 6 aprile 1669, Claudio ricevette<br />

gli ordini sacri e cinque anni dopo<br />

arrivò per lui il tempo chiamato da<br />

Sant’Ignazio “Scuola dell’Affetto”.<br />

La saggezza del fondatore vedeva<br />

bene quanto i lunghi anni di studio,<br />

magistero e apostolato potessero<br />

essere per i suoi figli spir<strong>it</strong>uali<br />

motivo di diminuzione del fervore<br />

iniziale, contaminato da aspirazioni<br />

mondane, quando non da sentimenti<br />

di vanagloria per i successi ottenuti.<br />

Per questo, stabilì che ogni gesu<strong>it</strong>a<br />

passasse per questo nuovo periodo di<br />

noviziato, chiamato anche Terza Prova,<br />

prima di fare la professione solenne.<br />

In questo tempo, sotto l’orientazione<br />

paterna di un istruttore, il religioso<br />

faceva un bilancio <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a,<br />

al fine di staccarsi da ogni preoccupazione<br />

umana, per lasciarsi condurre<br />

interamente dalla luce divina.<br />

San Claudio de La Colombière<br />

La Casa San Giuseppe, a Lione,<br />

fu il luogo dove padre Claudio<br />

trascorse questo periodo, durante<br />

il quale fece un voto particolare<br />

di compimento esimio delle regole<br />

dell’Ist<strong>it</strong>uto, “senza riserve”, disponendosi<br />

ad accettare con gioia quanto<br />

determinato dalla Santa Obbedienza<br />

e rompere una volta per tutte<br />

le catene dell’amor proprio. Allo<br />

stesso tempo si consolidò nella<br />

sua anima la fiducia – anch’essa senza<br />

riserve – nella misericordia divina,<br />

senza la quale gli sarebbe stato<br />

impossibile mantenersi fedele ai<br />

propos<strong>it</strong>i fatti a favore <strong>della</strong> propria<br />

santificazione e di quella degli altri.<br />

Questo tempo di sol<strong>it</strong>udine e raccoglimento<br />

lo fece anche allontanare<br />

da tutti i contatti umani, ai quali era<br />

estremamente sensibile, per avere Nostro<br />

Signore come unico e vero amico:<br />

“Mio Gesù [...] ho la certezza di essere<br />

amato, se vi amo. [...] Per quanto miserabile<br />

io sia, non mi toglierà la tua<br />

amicizia nessun individuo più nobile di<br />

me, né più colto o più santo”. 4<br />

Prima ancora di concludere il<br />

tempo regolamentare, fu ammesso<br />

ai voti solenni, pronunciati quando<br />

compiva 34 anni, il 2 febbraio 1675.<br />

Sub<strong>it</strong>o dopo, ricevette l’incarico di<br />

superiore <strong>della</strong> casa dei gesu<strong>it</strong>i a Paray-le-Monial.<br />

La sua anima<br />

aveva la tempra ideale per intraprendere<br />

la grande missione<br />

che lo aspettava.<br />

Tre cuori un<strong>it</strong>i per sempre<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 49


so e mi sono state più proficue di tutti<br />

i sermoni che potrei udire”. 6<br />

Apostolato <strong>della</strong> fiducia<br />

e dell’infervoramento<br />

Nel breve periodo di diciotto mesi<br />

<strong>della</strong> sua permanenza a Paray-le-Monial,<br />

forse padre de La Colombière<br />

ha fatto alle anime più che in tutti gli<br />

anni precedenti <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a.<br />

Il giansenismo, allora in piena<br />

espansione in Francia, minava nei<br />

cuori la fiducia nella bontà di Nostro<br />

Signore e di sua Madre Santissima<br />

e allontanava i fedeli dai Sacramenti,<br />

specialmente dalla Santa Comunione.<br />

L’apostolato fatto da San Claudio<br />

nelle sue lettere, predicazioni e direzioni<br />

spir<strong>it</strong>uali andava proprio nella<br />

direzione opposta: incoraggiava<br />

la fiducia in Maria e la devozione al<br />

Santissimo Sacramento. Attirò così<br />

molte pecorelle smarr<strong>it</strong>e, riportandole<br />

all’ovile del Salvatore.<br />

Fondò una Congregazione Mariana<br />

per nobili e borghesi, nella<br />

quale raggruppò i signori cattolici<br />

<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, e riorganizzò quella degli<br />

alunni del collegio <strong>della</strong> Compagnia.<br />

Ristrutturò l’ospedale per i pellegrini<br />

e gli indigenti, e predicò missioni<br />

nelle c<strong>it</strong>tà vicine, con grandissimi<br />

frutti di infervoramento.<br />

“Ecco il Cuore che tanto<br />

ha amato gli uomini”<br />

La sua più alta missione fu quella<br />

di partecipare, per disegno dello<br />

stesso Gesù, alla cosiddetta “Grande<br />

Rivelazione” fatta a Santa Margher<strong>it</strong>a<br />

Maria, un giorno dell’Ottava<br />

del Corpus Domini del 1675, mentre<br />

pregava davanti al Santissimo Sacramento:<br />

la diffusione <strong>della</strong> devozione<br />

al Sacro Cuore di Gesù, come pure<br />

l’ist<strong>it</strong>uzione <strong>della</strong> sua festa e <strong>della</strong><br />

consacrazione riparatrice.<br />

Così trascrisse la santa le celebri<br />

parole profer<strong>it</strong>e dal Signore Gesù,<br />

mentre le mostrava il suo Divino<br />

Cuore: “Ecco il Cuore che tanto<br />

ha amato gli uomini, che non si è risparmiato<br />

in nulla fino ad esaurirSi<br />

e consumarSi, per manifestare loro<br />

il suo amore. Come riconoscimento,<br />

non ricevo dalla maggior parte di loro<br />

che ingrat<strong>it</strong>udine, disprezzo, irriverenza,<br />

sacrilegi, indifferenza che<br />

mi riservano in questo Sacramento<br />

d’amore. Ed è ancor più ripugnante,<br />

perché sono cuori a Me consacrati”. 7<br />

In segu<strong>it</strong>o, il Signore le chiese<br />

che il primo venerdì dopo l’Ottava<br />

del Corpus Domini fosse consacrato<br />

come festa speciale per onorare<br />

il suo Cuore, con un atto pubblico<br />

di dispiacere e comunioni riparatrici.<br />

Aggiunse la promessa formale di<br />

concedere abbondanti favori spir<strong>it</strong>uali<br />

a chi praticasse tale devozione.<br />

La religiosa addusse alla sua indegn<strong>it</strong>à<br />

e incapac<strong>it</strong>à di realizzare la<br />

missione, e ricevette questa risposta:<br />

“Rivolg<strong>it</strong>i al mio servo Claudio<br />

e digli, da parte mia, che faccia tutto<br />

il possibile per stabilire questa devozione<br />

e dare questo piacere al mio<br />

Divino Cuore; che non si scoraggi di<br />

fronte alle difficoltà che incontrerà,<br />

poiché queste non mancheranno,<br />

ma lui deve sapere che è onnipotente<br />

chi diffida di se stesso per confidare<br />

unicamente in Me”. 8<br />

Così, il venerdì seguente, San<br />

Claudio, Santa Margher<strong>it</strong>a e la comun<strong>it</strong>à<br />

<strong>della</strong> Vis<strong>it</strong>azione di Parayle-Monial<br />

celebrarono, per la prima<br />

volta, la Festa del Sacro Cuore di Gesù,<br />

consacrandosi interamente a Lui.<br />

Missione presso<br />

la Duchessa di York<br />

Quando si trovava nell’auge <strong>della</strong><br />

sua attiv<strong>it</strong>à a Paray-le-Monial, padre<br />

de La Colombière ricevette l’ordine<br />

di partire per Londra, come cappellano<br />

<strong>della</strong> Duchessa di York, Maria<br />

da Modena, che era cattolica fervente<br />

e aveva consent<strong>it</strong>o di sposarsi col<br />

Duca, fratello di Carlo II, solo dopo<br />

aver ricevuto l’autorizzazione del<br />

governo inglese ad avere sempre un<br />

sacerdote vicino a lei.<br />

Per mezzo <strong>della</strong> santa veggente,<br />

il Cuore di Gesù raccomandò a San<br />

Claudio alcune att<strong>it</strong>udini da osservare<br />

nella sua nuova missione: non<br />

spaventarsi per l’attacco dell’inferno<br />

contro il suo carisma per attrarre<br />

le anime, ma confidare interamente<br />

nella bontà di Dio, poiché Egli<br />

sarebbe stato il suo sostegno; usare<br />

dolcezza e compassione verso i peccatori;<br />

aver cura di non separare mai<br />

il bene dalla sua fonte. 9<br />

La sua partenza fu molto dolorosa<br />

per Santa Margher<strong>it</strong>a, tanto che<br />

le valse un rimprovero di Nostro Signore:<br />

“Non ti basto Io, che sono il<br />

tuo principio e il tuo fine?”. 10<br />

Da parte sua, San Claudio rimase<br />

fedele al voto e ai propos<strong>it</strong>i fatti<br />

nel periodo <strong>della</strong> Terza Prova, mantenendosi,<br />

“senza riserve”, ai margini<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> Corte. Essendo<br />

cappellano <strong>della</strong> Duchessa di York,<br />

viveva nel palazzo Saint James, ma<br />

lo faceva in un regime di profondo<br />

raccoglimento e grandi mortificazioni.<br />

Si preoccupava solo di diffondere<br />

la devozione alla Sacra Eucaristia e<br />

al Sacro Cuore di Gesù, nonostante<br />

le difficoltà create dall’ostil<strong>it</strong>à contro<br />

la Chiesa.<br />

Riuscì, nel frattempo, a convertire<br />

famiglie intere e attrarre alla v<strong>it</strong>a<br />

consacrata molti membri dell’aristocrazia<br />

londinese. Alcuni di questi<br />

li indirizzò verso ist<strong>it</strong>uzioni religiose<br />

in Francia; altri, li riunì nella stessa<br />

Londra, in un monastero clandestino,<br />

da lui fondato, vicino alla Cattedrale<br />

di San Paolo.<br />

Fu in quest’epoca che T<strong>it</strong>us Oates<br />

accusò ingiustamente i gesu<strong>it</strong>i e altri<br />

membri <strong>della</strong> Chiesa di tramare l’assassinio<br />

di Carlo II, al fine di sost<strong>it</strong>uirlo<br />

con suo fratello, il Duca di York,<br />

convert<strong>it</strong>osi al cattolicesimo. Sebbene<br />

lo stesso re considerasse assurda<br />

questa denuncia, essa diede origine<br />

a violente persecuzioni contro i cattolici,<br />

ingiustamente accusati di aver<br />

partecipato al cosiddetto “complotto<br />

papista”.<br />

50 Salvami Regina · Febbraio 2011


Col pretesto di tali avvenimenti,<br />

San Claudio fu denunciato e incarcerato<br />

per il crimine di prosel<strong>it</strong>ismo<br />

religioso. Si compiva, così, la premonizione<br />

che aveva avuto quattro anni<br />

prima, quando si era visto “coperto<br />

di ferri e catene, e trascinato in<br />

prigione, accusato e condannato per<br />

aver predicato Cristo crocifisso”. 11<br />

Le pessime condizioni <strong>della</strong> segreta<br />

dove venne gettato finirono<br />

col minare la sua salute, già debil<strong>it</strong>ata<br />

da una tubercolosi incipiente.<br />

Lì sarebbe morto in poco tempo, se<br />

non fosse stato liberato in virtù di un<br />

intervento di Luigi XIV.<br />

Consumazione dell’olocausto<br />

Fece r<strong>it</strong>orno in Francia intorno alla<br />

metà del 1679, quasi senza forze.<br />

Dopo aver recuperato un po’ la salute,<br />

si diresse al Collegio <strong>della</strong> Santissima<br />

Trin<strong>it</strong>à, a Lione, dove un tempo<br />

aveva compiuto i suoi primi studi, per<br />

assumere l’incarico di direttore spir<strong>it</strong>uale<br />

degli alunni di Filosofia. Qui,<br />

sebbene fisicamente molto provato,<br />

non smetteva di diffondere la devozione<br />

al Cuore Divino, difendendola<br />

contro i numerosi attacchi e incomprensioni<br />

di cui era oggetto.<br />

Nell’inverno del 1681, r<strong>it</strong>ornò a Paray-le-Monial,<br />

il cui clima sembrava risultargli<br />

un po’ più benefico. Di fronte,<br />

tuttavia, all’intenso freddo di quella<br />

stagione rigida, si pensò di trasferirlo<br />

a Vienne, sotto le cure di suo fratello,<br />

arcidiacono di quella Diocesi. Il superiore<br />

<strong>della</strong> casa lo fece<br />

rimanere, dopo che<br />

San Claudio ebbe ricevuto<br />

un biglietto di Santa<br />

Margher<strong>it</strong>a, con questo<br />

messaggio del suo<br />

Divino Amico: “Egli<br />

mi ha detto che vuole<br />

il sacrificio <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a<br />

qui”. 12<br />

L’olocausto non<br />

www.vatican.va<br />

avrebbe tardato a consumarsi.<br />

Il 15 febbraio<br />

1682, a soli 41 anni di<br />

età, Claudio de La Colombière<br />

andò ad incontrare<br />

Colui di cui<br />

era stato servo fedele e<br />

amico perfetto in questa<br />

Terra. Alcune ore<br />

dopo i funerali, Suor<br />

Margher<strong>it</strong>a, il cui cuore<br />

rimaneva un<strong>it</strong>o al suo,<br />

nel Sacro Cuore di Gesù,<br />

poté fare questa raccomandazione:<br />

“Smettetela<br />

di affliggervi; invocatelo<br />

con tutta la vostra<br />

fiducia perché lui<br />

può soccorrerci”. 13<br />

Tuttavia, la grande<br />

missione di San Claudio si sarebbe realizzata<br />

pienamente molti anni dopo,<br />

l’8 maggio 1928, quando Pio XI elevò<br />

alla suprema categoria l<strong>it</strong>urgica la Solenn<strong>it</strong>à<br />

del Sacro Cuore di Gesù, per<br />

mezzo dell’Enciclica Miserentissimus<br />

Redemptor.<br />

“Ecco chi ti mando!”, disse il Sacro Cuore di Gesù a<br />

Santa Margher<strong>it</strong>a Maria Alacoque, a propos<strong>it</strong>o dell’arrivo<br />

di San Claudio de La Colombière<br />

“Apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margher<strong>it</strong>a Maria”<br />

– Basilica di Santa Cecilia in Trastevere (Roma)<br />

Un anno più tardi, Claudio de La<br />

Colombière sarebbe stato beatificato<br />

dallo stesso Papa. Toccò a Giovanni<br />

Paolo II, il 31 maggio 1992, l’onore<br />

di includere nel libro dei santi il nome<br />

di questo sacerdote gesu<strong>it</strong>a, tanto<br />

amato dal Cuore Divino di Gesù. <br />

1<br />

DUFOUR, Gérard. Na Escola do Coração<br />

de Jesus com Cláudio de La Colombière.<br />

São Paulo: Loyola, 2000,<br />

pag.7.<br />

2<br />

SANTA MARGHERITA MARIA ALA-<br />

COQUE. Autobiografia. São Paulo: Loyola,<br />

1985, pag.59.<br />

3<br />

SAN CLAUDIO DE LA COLOMBIÈ-<br />

RE. Oeuvres, II, 99, apud GUITTON,<br />

SJ, Jorge. El Beato Cláudio La Colombière:<br />

su medio y su tiempo. Bilbao: El<br />

Mensajero del Corazón de Jesús, 1956,<br />

pag.26.<br />

4<br />

SAN CLAUDIO DE LA COLOMBIÈ-<br />

RE. Reflexões cristãs, Oeuvres, V, 429,<br />

apud GUITTON, op. c<strong>it</strong>., pag.121.<br />

5<br />

DUFOUR, op. c<strong>it</strong>., p.14-15.<br />

6<br />

SANTA MARGHERITA MARIA ALA-<br />

COQUE, op. c<strong>it</strong>., pag.61.<br />

7<br />

SANTA MARGHERITA MARIA ALA-<br />

COQUE, Ouevres complètes, VI, 118<br />

s, apud GUITTON, op. c<strong>it</strong>., pag.156.<br />

8<br />

Idem, p.157.<br />

9<br />

Cf. DUFOUR, op. c<strong>it</strong>., p.19.<br />

10<br />

SANTA MARGHERITA MARIA<br />

ALACOQUE, Autobiografia, op. c<strong>it</strong>.,<br />

pag.68.<br />

11<br />

GUITTON, op. c<strong>it</strong>., pag.116.<br />

12<br />

DUFOUR, op. c<strong>it</strong>., pag.20.<br />

13<br />

ECHEVERRÍA, Lamberto de. San<br />

Cláudio de La Colombière. In: ECHE-<br />

VERRÍA, L., LLORCA, B., BETES,<br />

J. (Org.). Año Cristiano. Madrid: BAC,<br />

2003, v.II, pag.340.<br />

Febbraio 2011 · Salvami Regina 51


Statua del Cuore Immacolato di<br />

Maria appartenente agli Araldi<br />

del Vangelo<br />

Consacrare<br />

il mondo al<br />

Cuore Immacolato<br />

di Maria significa<br />

avvicinarci, mediante<br />

l’intercessione <strong>della</strong><br />

Madre, alla stessa<br />

Sorgente <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a,<br />

scatur<strong>it</strong>a sul Golgota.<br />

Questa Sorgente<br />

ininterrottamente<br />

zampilla con la<br />

redenzione e con la<br />

grazia.<br />

(Omelia del Servo di Dio Giovanni Paolo II,<br />

Fatima, 13 maggio 1982)<br />

Timothy Ring

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