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Kss, i licenziati si arrendono

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CORRIERE DI CHIERI<br />

MARTEDÌ 29 GIUGNO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 49<br />

CHIERI E DINTORNI<br />

3<br />

Fobia da supermercato<br />

Poirino, ex magazzino può diventare locale commerciale<br />

PROCESSO - Vittima arignanese, imputato rivese<br />

▼ MUSEO<br />

Lavorazione dell’argilla<br />

Cambiano<br />

fra argilla<br />

e ceramica<br />

CAMBIANO - E’ l’argilla il fulcro<br />

del legame tra il nostro<br />

pianalto e Faenza.<br />

Legame che <strong>si</strong> è andato<br />

nel tempo consolidando<br />

grazie alla collaborazione<br />

tra il Munlab Ecomuseo<br />

dell’argilla e il M.I.C<br />

Museo Internazionale<br />

delle ceramiche di Faenza.<br />

Da quest’incontro di<br />

sette anni fa è nato “Terra<br />

che gira, terra che vola”,<br />

seminario della durata<br />

di tre giorni rivolto<br />

ad insegnanti ed operatori<br />

che vogliono approfondire<br />

le proprie conoscenze<br />

su una metodologia di<br />

didattica attiva dell’argilla.<br />

Anche quest’anno,<br />

il 2, 3 e 4 luglio, l’ecomuseo<br />

ospiterà nei propri laboratori<br />

di via Camporelle<br />

50, gli allievi che saranno<br />

seguiti da Dario<br />

Valli. Il corso sarà distribuito<br />

in sei incontri.Il costo<br />

è di 220 euro ed il numero<br />

mas<strong>si</strong>mo di partecipanti<br />

è di 25. Info: 011-<br />

944.14.39, www.spaziopermanente.it<br />

POIRINO - L’ex magazzino<br />

cantonieri in via Torino<br />

può diventare un locale<br />

commerciale. La variazione<br />

di destinazione d’uso<br />

(al momento l’edificio<br />

<strong>si</strong> trova in un’area a servizi)<br />

verrà approvata durante<br />

il Con<strong>si</strong>glio comunale<br />

in agenda per questa<br />

stasera, martedì.<br />

Tuttavia bisognerà a-<br />

spettare almeno l’autunno,<br />

prima di vederlo veramente<br />

trasformato in<br />

una struttura commerciale.<br />

«Quello previsto per<br />

questa sera è soltanto il<br />

primo passaggio in Con<strong>si</strong>glio<br />

comunale, dopo che<br />

abbiamo avuto il vialibera<br />

da parte della Regione<br />

e della Provincia – chiarisce<br />

il <strong>si</strong>ndaco Sergio<br />

Tamagnone – Poi la variante<br />

(che però comprende<br />

anche altre aree, non<br />

soltanto il magazzino) dovrà<br />

essere pubblicata per<br />

un mese affinché possano<br />

essere presentate osservazioni<br />

dai cittadini. Quindi<br />

deve tornare in Con<strong>si</strong>glio<br />

comunale per la risposta<br />

alle osservazioni e<br />

l’approvazione definitiva».<br />

Con<strong>si</strong>derando che ci<br />

sono di mezzo anche le<br />

vacanze estive, <strong>si</strong> tratta<br />

di un cammino burocratico<br />

che durerà almeno<br />

tre me<strong>si</strong>. Se ne riparlerà<br />

perciò in settembre o in<br />

ottobre.<br />

L’ex magazzino cantonieri,<br />

che nel passato era<br />

utilizzato come depo<strong>si</strong>to<br />

dei pullman della “Satti”,<br />

occupa una superficie di<br />

800 metri quadrati. Essendo<br />

alto circa sei metri,<br />

l’edificio potrebbe anche<br />

essere soppalcato. I-<br />

noltre l’alloggetto del custode<br />

potrebbe essere trasformato<br />

in uffici.<br />

Un paio d’anni fa il <strong>si</strong>ndaco<br />

Tamagnone pensava<br />

di ristrutturarlo per<br />

farne la nuova sede da<br />

Seminari<br />

Come contrastare la prostituzione<br />

CHIERI - Il Comune combatte la prostituzione.<br />

Anche se in città il fenomeno non<br />

è presente, il municipio partecipa al<br />

progetto “Tra i due fuochi”, promosso<br />

dal gruppo Abele con la collaborazione<br />

dell’assessorato regionale alla polizia<br />

locale.<br />

L’iniziativa è pensata per favorire lo<br />

scambio di competenze tra i Comuni,<br />

in modo da capire quali sono le armi<br />

per affrontare il problema della prostituzione<br />

di strada. Sono in programma<br />

incontri e seminari nei quali gli enti<br />

partecipanti possono ascoltare e recepire<br />

i metodi di contrasto utilizzati dagli<br />

altri.<br />

A “Tra i due fuochi” partecipano, oltre<br />

a Chieri, la Provincia di Torino, i<br />

Comuni e le polizie municipali di Cuneo<br />

Grugliasco, Ivrea, Pavone, Rivoli,<br />

Vialfrè, Alba, Alessandria, Pianezza, A-<br />

L’ex magazzino cantonieri di via Torino<br />

vigliana, Candiolo, Collegno, None, Rosta,<br />

Moncalieri, Rivalta, Torino, Volpiano.<br />

Spiega l’assessore chierese alla <strong>si</strong>curezza<br />

Antonio Zullo: «Questo progetto è<br />

un buon tavolo di lavoro nel contrasto<br />

alla prostituzione: permette il confronto<br />

tra i Comuni».<br />

Ma Chieri come può parteciparvi visto<br />

che non soffre di questo fenomeno?<br />

«E’ vero che non ce l’abbiamo ma dobbiamo<br />

fare in modo che rimanga così.<br />

Dobbiamo comunque essere informati.<br />

E gli altri Comuni possono prendere e-<br />

sempio da noi per capire come contrastare<br />

il problema. In realtà noi non abbiamo<br />

grandi segreti però diamo il nostro<br />

contributo. E ci può servire per il futuro:<br />

se il problema delle prostitute <strong>si</strong><br />

presentassero, come pos<strong>si</strong>amo affrontarlo?<br />

Meglio imparare per tempo».<br />

destinare alla Croce Rossa.<br />

Ma a conti fatti risulta<br />

più conveniente venderlo<br />

e, per quanto riguarda<br />

la Croce Rossa,<br />

costruire un edificio nuovo.<br />

La trasformazione dell’ex<br />

magazzino cantonieri<br />

in locale commerciale,<br />

già annunciata me<strong>si</strong> fa,<br />

ha fatto scendere sul sentiero<br />

di guerra i commercianti<br />

del paese. Il loro<br />

timore è che a Poirino<br />

possa arrivare un altro<br />

supermercato. «Ce ne sono<br />

già quattro, in paese:<br />

il “Famila”, l’“Ipergross”,<br />

il “Dì per dì” e<br />

“Da mi a ti - Dal produttore<br />

al consumatore” di<br />

strada Savona – segnalava<br />

il gestore del negozio<br />

di alimentari Adamo di<br />

via Amaretti, che sulla<br />

questione aveva anche<br />

avviato una raccolta di<br />

firme, poi interrotta in<br />

attesa di ulteriori sviluppi<br />

della vicenda – Se<br />

venisse aperto un altro,<br />

supermercato molti negozi<br />

rischierebbero la chiusura.<br />

Già adesso è difficile<br />

restare in piedi perché<br />

le spese vive (affitto, luce,<br />

raccolta rifiuti e tasse varie)<br />

<strong>si</strong> mangiano gran<br />

parte dell’incasso».<br />

Il gruppo d’oppo<strong>si</strong>zione<br />

La Svolta ha sostenuto<br />

le ragioni dei commercianti.<br />

«Un supermercato<br />

vicino al centro<br />

sarebbe un colpo mortale<br />

per i negozi – sostengono<br />

i con<strong>si</strong>glieri di minoranza<br />

– E sarebbe un danno<br />

anche per la vivibilità del<br />

paese: senza negozi, il centro<br />

storico rischia di diventare<br />

un deserto».<br />

Ma per il momento, il<br />

primo cittadino Sergio<br />

Tamagnone invita a non<br />

fasciar<strong>si</strong> la testa:<br />

«Interessate a comperare<br />

quella struttura ci sono<br />

già quattro società, ma<br />

nessuna fa capo a un supermercato<br />

– as<strong>si</strong>cura il<br />

<strong>si</strong>ndaco – Tra loro ci sono<br />

un autosalone e un mobilificio».<br />

Mario Grieco<br />

Morì contro il trattore<br />

Assolto l’agricoltore che lo guidava<br />

La scena dell’incidente, sulla provinciale 121<br />

Davide Favaro<br />

RIVA - Concluso con una “battaglia” a colpi di<br />

perizie il processo sulla morte di Davide Favaro,<br />

il 37enne di Arignano deceduto due anni<br />

fa in un tragico incidente sulla provinciale<br />

121. Alla fine il Tribunale di Moncalieri ha<br />

assolto con formula piena l’unico imputato,<br />

Domenico Benedicenti, 56enne di Riva, finito<br />

alla sbarra con l’accusa di omicidio colposo.<br />

Il 6 marzo 2008 l’agricoltore rivese era alla<br />

guida del suo trattore in frazione San Giovanni<br />

quando <strong>si</strong> trovò di fronte la Nissan Micra di<br />

Favaro, lanciata a velocità sostenuta. Per il<br />

pubblico ministero a causare lo schianto fu<br />

un concorso di colpa nelle condotte<br />

dell’imputato e della vittima<br />

e per questo motivo ha chiesto<br />

una codanna a 6 me<strong>si</strong> di reclu<strong>si</strong>one.<br />

Ieri mattina, lunedì, il<br />

giudice Silvana Podda ha invece<br />

accolto la te<strong>si</strong> difen<strong>si</strong>va, secondo<br />

la quale non vi fu nessuna<br />

responsabilità da parte di Benedicenti.<br />

«A fronte di un fatto che rimane<br />

comunque tragico <strong>si</strong>amo<br />

soddisfatti dell’e<strong>si</strong>to del dibattiento<br />

- ha comentato il legale<br />

della difesa, Sergio Bersano -<br />

Manca la prova che Benedicenti abbia indotto<br />

la vittima a compiere una manovra d’emergenza».<br />

L’incidente avvenne pochi minuti dopo le<br />

14, all’altezza del civico 7 di borgata San Giovanni.<br />

Favaro, che lavorava alla Marti di Pes<strong>si</strong>one,<br />

era alla guida della sua Nissan Micra diretto<br />

ad Arignano. Probabilmente stava tornando<br />

verso casa, ma dopo aver superato l’abitato<br />

della frazione rivese ha perso il controllo<br />

della piccola utilitaria all’imbocco di u-<br />

na curva stretta e in leggera discesa. Secondo<br />

la ricostruzione dei periti Favaro sarebbe finito<br />

su un tratto di ghiaia, andando poi a sbattere<br />

contro un terrapieno. L’auto sarebbe infine<br />

rimbalzata all’indietro ribaltando<strong>si</strong> sul<br />

fianco destro, proprio quando, dalla direzione<br />

opposta, sopraggiungeva il trattore New Holland<br />

guidato da Domenico Benedicenti.<br />

Se fino a questo punto i consulenti sono<br />

pressocchè concordi, opposte appaiono invece<br />

le conclu<strong>si</strong>oni. Il pubblico ministero riconosce<br />

che la velocità della Micra (tra i 60 e 75<br />

km/h) non era appropriata allo<br />

stato dei luoghi, ma afferma u-<br />

na corresponsabilità dell’imputato<br />

che avrebbe parzialmente<br />

invaso la carreggiata opposta.<br />

Secondo l’accusa Favaro, alla vista<br />

del trattore, avrebbe tentato<br />

una sterzata in extremis perdendo<br />

il controllo dell’autovettura.<br />

Per la difesa, invece, <strong>si</strong> tratta<br />

di congetture: «L’utilitaria era<br />

già destabilizzata prima dell’impatto<br />

e non è pos<strong>si</strong>bile affermare<br />

con certezza che Favaro abbia<br />

visto il trattore del mio as<strong>si</strong>stito - ha sostenuto<br />

l’avvocato Bersano - C’era una curva con<br />

vi<strong>si</strong>bilità ridotta e poco prima aveva incrociato<br />

un altro mezzo agricolo in una strada larga<br />

circa 4 metri».<br />

I familiari di Favaro, sposato e con un bimbo<br />

che va alle elementari, hanno rinunciato alla<br />

costuituzione di parte civile e sono già stati<br />

risarciti prima della sentenza.<br />

Mas<strong>si</strong>mo Massenzio

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