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Kss, i licenziati si arrendono

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CORRIERE DI CHIERI<br />

VENERDÌ 25 GIUGNO 2010 - ANNO 66 - NUMERO 48<br />

NEI DINTORNI<br />

37<br />

POIRINO - Presentatori d’eccezione<br />

per l’inaugurazione<br />

del Teatro acquario San<br />

Pè. Questa sera, venerdì, il<br />

giornalista Rai Gianfranco<br />

Bianco e l’artista Arturo<br />

Brachetti saranno i cerimonieri<br />

dello spettacolo<br />

che presenterà la struttura<br />

all’aperto realizzata accanto<br />

all’agrigelateria.<br />

Sul palco, di oltre 300 metri<br />

quadrati, <strong>si</strong> e<strong>si</strong>biranno<br />

la Filarmonica Poirinese,<br />

gli attori della compagnia<br />

teatrale torinese Officina<br />

004 e i giovani gruppi mu<strong>si</strong>cali<br />

Enfa<strong>si</strong> e Waiting A-<br />

rea. A fare gli onori di casa<br />

ci saranno Giovanni<br />

Brachetti e Bianco inaugurano<br />

il Teatro acquario San Pè di Poirino<br />

Crivello e sua sorella Antonietta<br />

con il marito<br />

Alfonso Burzio: i tre proprietari<br />

del luogo che hanno<br />

realizzato il teatro acquario<br />

per celebrare i primi<br />

10 anni di attività dell’agrigelateria.<br />

Il teatro è stato realizzato<br />

in due anni. Alle spalle<br />

delle gradinate uno spazio<br />

verde sopraelevato, una<br />

sorte di belvedere all’incrocio<br />

di quattro campanili:<br />

a sud quello di Poirino,<br />

a nord Madonna delle Rovere,<br />

a est tenuta Banna e<br />

a ovest frazione Marocchi.<br />

"Una casualità – ammette<br />

Crivello – che rende questo<br />

posto molto suggestivo, soprattutto<br />

la sera quando è<br />

pos<strong>si</strong>bile ammirare anche<br />

la ba<strong>si</strong>lica di Superga".<br />

Il teatro sarà a dispo<strong>si</strong>zione<br />

di tutti coloro che ne<br />

faranno richiesta: gruppi<br />

e privati potranno utilizzare<br />

<strong>si</strong>a lo spazio che gli<br />

impianti luci e audio. "Durante<br />

la settimana o nei<br />

week-end possono richiederci<br />

lo spazio per organizzare<br />

concerti, spettacoli,<br />

saggi di danza, proiezioni".<br />

Ai lati del palco il camerino<br />

per gli artisti e un banco<br />

vendita per il gelato e i<br />

“panini di alta qualità”. E<br />

a breve sarà predisposto<br />

un telo amovibile per la<br />

proiezione di filmati o di<br />

grandi eventi sportivi.<br />

La nuova struttura è dotata<br />

di ulteriori attrattive.<br />

Prima di tutto l’acquario:<br />

alle spalle del palco è stata<br />

realizzata una peschiera, e<br />

un grande finestrone laterale<br />

dà la pos<strong>si</strong>bilità di<br />

spiare e conoscere la vicino<br />

la tinca, orgoglio dop<br />

delle campagne poirine<strong>si</strong>.<br />

A questo spazio verrà presto<br />

associato un percorso<br />

didattico per le scuole e i<br />

gruppi, fatto di pannelli e-<br />

splicativi che racconteranno<br />

le caratteristiche<br />

della “regina delle peschiere”.<br />

L’acqua è protagonista<br />

anche sopra il palco,<br />

dove getti nascosti possono<br />

formare un muro alto<br />

fino a 4 metri, illuminato<br />

con led colorati che <strong>si</strong> accendono<br />

e <strong>si</strong> spengono a<br />

ritmo di mu<strong>si</strong>ca. Per il futuro<br />

c’è il progetto del “farmer<br />

market”, un mercato<br />

ortofrutticolo aperto tutte<br />

le domenche dove poter acquistare<br />

direttamente dai<br />

produttori del Pianalto.<br />

Celebrazioni a Poirino<br />

per Silvio Dissegna<br />

POIRINO - "Avrebbe 43 anni<br />

se fosse ancora in<strong>si</strong>eme<br />

a noi, ma il disegno<br />

di Dio è stato diverso".<br />

Don Lio De Angelis, parroco<br />

di La Longa, scrive<br />

così di Silvio Dissegna,<br />

il “servo di Dio” che domenica<br />

sarà ricordato<br />

nella chiesa della frazione<br />

poirinese.<br />

Un incontro di preghiera<br />

aperto a tutti per<br />

ricordare il giovane,<br />

morto di cancro alle ossa,<br />

all’età di 12 anni dopo<br />

20 me<strong>si</strong> di malattia. U-<br />

na malattia vissuta con<br />

fede e coraggio. "Silvio è<br />

esemplare non perché ha<br />

sofferto ed è morto giovanis<strong>si</strong>mo<br />

– continua don<br />

De Angelis. – Ma è esemplare<br />

per la sua fede, la<br />

sua amicizia con Gesù,<br />

per aver trasformato il<br />

suo lettino in altare, per<br />

esser<strong>si</strong> immede<strong>si</strong>mato<br />

con Gesù Sofferente".<br />

Per tutto questo, dal<br />

1995, è stato avviato il<br />

processo di beatificazione<br />

e per due volte l’anno<br />

<strong>si</strong> ritrovano gli “Amici<br />

di Silvio” per pregare e<br />

celebrare il ricordo del<br />

Domenica funzione<br />

religiosa in onore<br />

di Silvio Dissegna<br />

giovane. L’appuntamento<br />

è alle 15 presso l’oratorio<br />

di La Longa, nella<br />

campagna poirinese, dove<br />

verrà prima proiettato<br />

un video fotografico a<br />

cui seguirà il rosario meditato<br />

e alle 17 la Messa<br />

concelebrata. Per tutta<br />

la giornata, dalle 9 alle<br />

19, sarà pos<strong>si</strong>bile la vi<strong>si</strong>ta<br />

libera alla tomba presso<br />

il cimitero di Poirino.<br />

Per l’occa<strong>si</strong>one è stato<br />

ristampato anche il primo<br />

libro sulla vita del ragazzo,<br />

scritto da don Antonio<br />

Bellezza Prin<strong>si</strong>,<br />

con l’aggiornamento e la<br />

prefazione di tre cardinali.<br />

CASA DASSANO - Si inaugura il servizio che evita trasferte a Torino<br />

Uno sportello decentrato<br />

per il Catasto di Poirino<br />

Filo diretto con il Ruanda<br />

Il poirinese Luciano Longo nominato console onorario<br />

PRIMI NEL CHIERESE<br />

POIRINO - Viene inaugurato<br />

stamani, venerdì, alle<br />

10,30 lo sportello decentrato<br />

del Catasto. E’ all’ufficio<br />

edilizia privata<br />

dell’Ufficio tecnico comunale,<br />

al piano terreno<br />

di Casa Dassano (via Cesare<br />

Ros<strong>si</strong>, 12). Saranno<br />

gli stes<strong>si</strong> impiegati municipali<br />

a rilasciare, gratis,<br />

le visure catastali,<br />

spesso necessarie per le<br />

dichiarazioni dell’Ici o<br />

dei redditi.<br />

Il nuovo servizio è stato<br />

concordato fra il Comune<br />

e la direzione provinciale<br />

dell’Agenzia del<br />

territorio, come <strong>si</strong> chiama<br />

formalmente il Catasto.<br />

Tant’è che taglieranno<br />

in<strong>si</strong>eme il nastro il direttore<br />

provinciale dell’Agenzia,<br />

Giovanni Laganà,<br />

ed il <strong>si</strong>ndaco Sergio<br />

Tamagnone. «Cittadini e<br />

profes<strong>si</strong>onisti potranno così<br />

richiedere gratuitamente<br />

le visure catastali<br />

senza andare fino a Torino<br />

– è soddisfatto il primo<br />

cittadino – Siamo contenti<br />

di poter offrire un nuovo<br />

servizio nonostante le<br />

ristrettezze di bilancio.<br />

Tantopiù che <strong>si</strong>amo il primo<br />

paese della zona ad a-<br />

prire uno sportello decentrato».<br />

Gli altri quattro già avviati<br />

nei me<strong>si</strong> scor<strong>si</strong> in<br />

provincia di Torino sono<br />

nel Canavese (a Rivarolo),<br />

in bassa Val di Susa<br />

(Valdellatorre<br />

e Rivoli) e<br />

nel Monacalierese<br />

(La<br />

Loggia).<br />

Nessuno né<br />

nel Chierese<br />

né nel Carmagnolese.<br />

Al momento<br />

dell’avvìo<br />

non è<br />

pos<strong>si</strong>bile<br />

quantificare<br />

il costo per<br />

le casse comunali. «Si<br />

tratta di impegnare i nostri<br />

dipendenti, ma non<br />

sappiamo ancora quale<br />

spesa ne possa derivare –<br />

spiega Gianluca Visconti,<br />

responsabile del settore<br />

contabilità e finanze<br />

Allo sportello<br />

municipale disponibili<br />

visure gratuite<br />

fino a fine anno<br />

con i dati per compilare<br />

dichiarazioni dei redditi<br />

e moduli dell’Ici<br />

che ha concordato con il<br />

Catasto il servizio – Fino<br />

a fine anno non faremo<br />

pagare nulla. Se poi, tirate<br />

le somme, vedremo che<br />

la spesa per noi è <strong>si</strong>gnificativa,<br />

potremo chiedere<br />

al mas<strong>si</strong>mo 5 euro per atto».<br />

Anche chi non è esperto<br />

in materia potrà facilmente<br />

utilizzare il servizio:<br />

«Visure<br />

ed estratti di<br />

atti di mappa,<br />

i due documenti<br />

chiesti<br />

più spesso,<br />

non richiedono<br />

particolari<br />

conoscenze –<br />

ras<strong>si</strong>cura il<br />

<strong>si</strong>ndaco – E<br />

poi i nostri<br />

impiegati allo<br />

sportello hanno seguito<br />

un corso specifico in materia<br />

e sono pronti a risolvere<br />

tutti i problemi».<br />

La collaborazione col<br />

Catasto, concludono Tamagnone<br />

e Visconti, è<br />

stata proficua anche per<br />

Il <strong>si</strong>ndaco Tamagnone<br />

altri motivi: «In questi anni<br />

ci ha permesso di recuperare<br />

ingenti risorse<br />

combattendo elu<strong>si</strong>one ed e-<br />

va<strong>si</strong>one legate soprattutto<br />

all’Ici, ma anche alla tassa<br />

per la raccolta rifiuti».<br />

Tant’è vero che proprio<br />

nelle ultime settimane è<br />

stato avviato un ulteriore<br />

controllo delle superfici<br />

degli immobili commerciali,<br />

proprio riferito<br />

alla Tarsu del 2005.<br />

Le pratiche catastali <strong>si</strong><br />

possono ottenere dall’ufficio<br />

edilizia privata dell’ufficio<br />

tecnico in Casa<br />

Dassano al martedì e giovedì<br />

dalle 8,30 alle 12,30 e<br />

dalle 15 alle 17,30. Per ulteriori<br />

informazioni ci <strong>si</strong><br />

può rivolgere al ragionier<br />

Visconti al n. 011.945.01.14<br />

interno 207 oppure all’indirizzo<br />

e-mail finanze.resp@comune.poirino.to.it.<br />

M.Gr.<br />

Il ginecologo Luciano Longo<br />

oggi e, volontario in Africa,<br />

su una copertina della rivista<br />

“Famiglia cristiana” del<br />

1982<br />

Ufo sopra il cielo dei crop circle?<br />

Testimonianze e nuovi misteri sul grano ‘geometrico’di Poirino<br />

POIRINO - E’ sempre più fitto il<br />

mistero intorno al “crop circle”,<br />

apparso nei pres<strong>si</strong> di cascina<br />

Rivetta nella notte tra il<br />

12 e 13 giugno: con i suoi 150<br />

metri di diametro sarebbe il<br />

”cerchio nel grano” più grande<br />

d’Italia. Mentre studio<strong>si</strong> di<br />

ufologia, di discipline esoteriche<br />

o anche semplici curo<strong>si</strong><br />

arrivano da tutto il nord Italia,<br />

in Internet hanno iniziato<br />

a circolare le spiegazioni più<br />

disparate del misterioso disegno.<br />

E c’è chi scrive che in<br />

quei giorni volavano Ufo, nei<br />

cieli sopra Poirino.<br />

Il proprietario dei terreni,<br />

che abita a poche decine di metri<br />

di distanza, ancora non se<br />

ne spiega l’origine: «Non ho visto<br />

né sentito niente - dichiara<br />

Giorgio Vittone - Fatto ancora<br />

più strano i miei due cani<br />

da guardia, che sono liberi nel<br />

cortile, non hanno abbaiato o<br />

dato segnali di allarme. L’unica<br />

particolarità è che quella<br />

notte, nella stalla, due vitelli<br />

hanno rotto la catena che li tiene<br />

alla mangiatoia: ma non<br />

posso certo affermare che questo<br />

fatto <strong>si</strong>a in relazione col cerchio».<br />

Il "crop circle" ha una geometria<br />

perfetta: è un fiore a sei<br />

petali, il cui margine è disegnato<br />

da cerchi di dimen<strong>si</strong>one<br />

variabile, che ha al suo interno<br />

altrettanti cerchi e, al<br />

centro, una sorta di stella. Per<br />

gran parte <strong>si</strong> trova su un campo<br />

d’orzo, ma un lembo sborda<br />

su un confinante campo di<br />

grano: «L’orzo ormai è maturo,<br />

lo trebbieremo questa settimana<br />

- segnala Vittone - Anche<br />

per il grano non manca molto<br />

al raccolto».<br />

Se scomparirà fi<strong>si</strong>camente<br />

dal terreno, il ”cerchio di Poirino”<br />

continuerà a vivere a<br />

lungo sui <strong>si</strong>ti internet, dove<br />

circolano numerose fotografie.<br />

Alle prime, scattate da<br />

Mas<strong>si</strong>mo Mazzon, se ne sono<br />

poi aggiunte altre: «A più riprese<br />

abbiamo osservato aerei<br />

I cerchi nel grano poirinese visti da vicino e, a destra, fotografati in volo<br />

a bassa quota sorvolare i nostri<br />

campi, probabilmente per<br />

osservare e fotografare i cerchi»,<br />

commenta l’agricoltore.<br />

Due sono gli interrogativi<br />

più gros<strong>si</strong>: chi ha disegnato il<br />

cerchio? perché? «Non posso<br />

davvero rispondere- ribadisce<br />

Vittone - Non ho idea di chi<br />

possano essere gli autori né, ovviamente,<br />

io sono d’accordo con<br />

loro, nè ho mai ricevuto soldi<br />

in risarcimento del danno, che<br />

stimo in un migliaio di euro<br />

con<strong>si</strong>derando anche il danno<br />

delle persone che hanno calpestato<br />

l’orzo andando a vi<strong>si</strong>tare<br />

i cerchi». Un bel viavai...<br />

«Non per questo abbiamo vietato<br />

e non vogliamo vietare alla<br />

gente di andare a curiosare.<br />

L’amministrazione locale potrebbe<br />

invece con<strong>si</strong>derare questo<br />

fenomeno come un’opportunità:<br />

forse sarebbe il momento<br />

di aggiornare il cartello<br />

all’ingresso del paese, e scrivere<br />

“Benvenuti a Poirino, paese<br />

delle tinche, degli asparagi<br />

e… dei cerchi nel grano”».<br />

Chiunque <strong>si</strong>a ad aver disegnato<br />

il cerchio, ha fatto proprio<br />

un bel lavoro. Sia per la<br />

comples<strong>si</strong>tà della geometria,<br />

<strong>si</strong>a per l’orientamento delle<br />

spighe piegate: una sorta di<br />

spirale nei cerchi, e una doppia<br />

fila sovrapposta nei ”petali”.<br />

«Al mattino, quando sono<br />

entrato nel campo per vedere<br />

da vicino il cerchio, non ho<br />

notato tracce del passaggio di<br />

persone, nemmeno lungo le<br />

”roere”, cioè i segni che lasciano<br />

le gomme dei trattori quando<br />

<strong>si</strong> effettuano i trattamenti».<br />

Se <strong>si</strong> esclude però l’intervento<br />

dei ”circle makers”, cioè<br />

i costruttori di cerchi che, in<br />

questo modo, hanno dato vita<br />

a una nuova e curiosa forma<br />

d’arte, bisogna per forza guardare<br />

in altre direzioni. O in su,<br />

a cercare forme di vita aliene<br />

che cercano di metter<strong>si</strong> in contatto<br />

con i terrestri, o in giù, a<br />

cercare energie sotterranee<br />

che genererebbero i fenomeni.<br />

«Alcuni ricercatori che hanno<br />

vi<strong>si</strong>tato il cerchio dicono di<br />

aver rilevato sulla sua superficie<br />

un “magnetismo” sei volte<br />

superiore alla media», rivela<br />

Vittone.<br />

Sul <strong>si</strong>to www.ufoonline.it,<br />

un corrispondente che <strong>si</strong> firma<br />

”andre” segnala: «La notte<br />

del 12 ero all’Agrigelateria<br />

di Poirino e ho ripreso con il<br />

cellulare quattro sfere color a-<br />

rancio proprio lì sopra: i cerchi<br />

mi pare <strong>si</strong>ano lì vicino,<br />

no?». Margherita Campaniolo,<br />

che sul suo <strong>si</strong>to (www.margheritacampaniolo.it)<br />

è stata<br />

la prima ad annunciare la<br />

comparsa del cerchio: può essere<br />

con<strong>si</strong>derata un’autorità<br />

in materia, dato che ai ”crop<br />

circle” ha dedicato il suo saggio<br />

”Cum grano salis” (edizioni<br />

Upiar). La ricercatrice<br />

segnala come, sul cerchio di<br />

Poirino, <strong>si</strong>ano in circolazione<br />

le spiegazioni più disparate:<br />

c’è chi vi ha visto una mappa<br />

stellare e chi la rappresentazione<br />

dei cicli lunari, chi ha<br />

letto la formula di Einstein<br />

sulla relatività e chi un annuncio<br />

dell’eclis<strong>si</strong> totale di sole<br />

che <strong>si</strong> verificherà l’11 luglio<br />

di quest’anno. C’è inoltre chi<br />

legge nei cerchi di grano un<br />

tentativo di metterci in guardia<br />

contro una immane catastrofe<br />

che coinvolgerebbe tutta<br />

la terra (e che potrebbe verificar<strong>si</strong><br />

il 12 dicembre 2012):<br />

«Queste immagini meravigliose,<br />

vi<strong>si</strong>bili fi<strong>si</strong>camente, sono<br />

tracce evidenti di “esseri” molto<br />

più evoluti di noi - scrive il<br />

ricercatore Gabriele Frigerio<br />

- Attraverso di esse, ci parlano<br />

con un linguaggio cosmico per<br />

risvegliarci, per salvare il nostro<br />

pianeta e noi stes<strong>si</strong>». ”Artisti<br />

umani”, creature aliene,<br />

”esseri” spirituali, anomalie<br />

del terreno? La questione sull’origine<br />

dei cerchi resta a-<br />

perta. A Margherita Campaniolo<br />

l’ultima battuta: «Penso<br />

che <strong>si</strong>a importante e interesse<br />

di tutti quanti amano i cerchi<br />

nel grano riuscire ad attuare,<br />

finalmente, alcuni distinguo<br />

tra ciò che può essere indagato<br />

e spiegato e ciò che potrebbe rimanere<br />

nel campo dell’insondabile;<br />

è da qui che i ricercatori<br />

dovrebbero partire».<br />

E. B.<br />

▼ SCIOLZE<br />

Dono d’arte<br />

per valorizzare<br />

il Comune<br />

SCIOLZE - Il Comune incrementa<br />

il suo patrimonio<br />

culturale grazie<br />

alla donazione di sei o-<br />

pere realizzate da giovani<br />

artisti della Scuola<br />

di Decorazione dell’Accademia<br />

Albertina<br />

di Torino.<br />

Si tratta di sei lavori<br />

di Gianluca Bonanni,<br />

Angela Guiffrey, Dora<br />

Paiano, Maria Pia Petrini,<br />

Moreno Pisapia,<br />

Serena Racca che, al<br />

termine dell’espo<strong>si</strong>zione<br />

della mostra “Senza<br />

confini”, gli artisti<br />

hanno deciso di donare<br />

all’Amministrazione<br />

comunale. “L’espo<strong>si</strong>zione<br />

curata da Angelo<br />

Mistrangelo e Francesco<br />

Preverino è stata<br />

l’inizio di un percorso<br />

che vuole da un lato arricchire<br />

l’offerta culturale<br />

nella nostra comunità<br />

– ha commentato<br />

l’assessore alla Cultura,<br />

Katia Venturi – e<br />

dall’altro vuole creare<br />

le condizioni perché anche<br />

i talenti del nostro<br />

territorio possano avvicinar<strong>si</strong><br />

alla pittura”.<br />

Le opere donate saranno<br />

al momento collocate<br />

all’interno della<br />

Sala del Con<strong>si</strong>glio Comunale,<br />

in attesa dell’individuazione<br />

di un<br />

più idoneo luogo espo<strong>si</strong>tivo.<br />

POIRINO - I rapporti del Ruanda<br />

con il Nord Italia d’ora in poi<br />

faranno base a Poirino, nella<br />

casa di un ginecoloco. Luciano<br />

Longo è infatti il nuovo console<br />

onorario dello Stato africano<br />

e la sede della rappresentanza<br />

nella sua abitazione,<br />

in via Cavour 21.<br />

La sua competenza territoriale<br />

<strong>si</strong> estenderà a tutta l’Italia<br />

Settentrionale. Il suo compito?<br />

«Se un ruandese in Italia<br />

ha dei problemi, devo fare in<br />

modo di risolverli. Inoltre dovrò<br />

mettere in contatto imprenditori<br />

italiani col governo<br />

di Kigali», <strong>si</strong>ntetizza Longo.<br />

Medico specializzato in o-<br />

stetricia e ginecologia, 68 anni,<br />

ancora attivo nella profes<strong>si</strong>one,<br />

il neo-console abita con<br />

la moglie Rosella Delbosco, da<br />

cui ha avuto 2 figli: Riccardo,<br />

medico dentista, e Mas<strong>si</strong>mo,<br />

laureando in Architettura.<br />

Come <strong>si</strong> diventa consoli,<br />

<strong>si</strong>a pure onorari?<br />

L’intermediario è stato un<br />

ruandese che, conoscendo la<br />

mia esperienza in Africa, mi<br />

ha presentato al suo governo.<br />

Esperienza di che tipo?<br />

Dal 1970 in poi, tutti gli anni,<br />

ho prestato servizio volontario<br />

per un mese con i padri<br />

della Consolata o con i Camilliani:<br />

come ginecologo, mi inviavano<br />

negli ambulatori più<br />

sperduti.<br />

Il suo servizio in Alto Volta<br />

(che dall’84 in poi <strong>si</strong> è<br />

chiamato Burkina Faso), le<br />

è anche valso una foto in copertina<br />

su “Famiglia Cristiana”,<br />

nel 1982.<br />

Pelobate poirinese<br />

La fondazione Crt<br />

investe nella tutela<br />

POIRINO - Anche alla banca<br />

interessa il rospo. La Fondazione<br />

Cassa di Risparmio<br />

di Torino ha assegnato nei<br />

giorni scor<strong>si</strong> un contributo<br />

di 26.000 euro all’Associazione<br />

Natura Cascina Bellezza,<br />

con sede nell’omonima<br />

fattoria della borgata<br />

Favari, per creare un ambiente<br />

adatto al Pelobate Fosco,<br />

il raro rospetto a rischio<br />

estinzione.<br />

«In marzo abbiamo partecipato<br />

ad un bando della<br />

Fondazione con il progetto<br />

per rinaturalizzare la zona<br />

umida di Cascina Lai, nella<br />

campagna fra Santena e i<br />

Favari. Un’area<br />

adatta al<br />

Pelobate ma<br />

anche ad altre<br />

specie –<br />

spiega soddi-<br />

CASCINA BELLEZZA<br />

Il contributo<br />

di 26 mila euro<br />

servirà<br />

per rinaturalizzare<br />

la zona umida<br />

di Cascina Lai<br />

tra Santena e Favari<br />

sfatto Costanzo<br />

Ruella,<br />

portavoce<br />

ed anima dell’associazione<br />

– Il bando<br />

paga metà del<br />

costo del progetto<br />

presentato. Chi riceve<br />

il contributo deve poi dar<strong>si</strong><br />

da fare per trovare gli altri<br />

soldi. Ed è quello che stiamo<br />

facendo, ma direi che <strong>si</strong>amo<br />

a buon punto. Quel che manca<br />

lo aggiungiamo noi dell’associazione».<br />

Il progetto è stato stilato<br />

per la parte scientifica dall’erpetologo<br />

Roberto Sindaco,<br />

per la parte tecnica dal<br />

geometra Giuseppe Marocco<br />

(da anni socio della Bellezza)<br />

e per la parte descrittiva<br />

da Elisa Vallinotto. Che<br />

spiega: «Innazitutto ripristiniamo<br />

la peschiera e<strong>si</strong>stente<br />

vicino ai ruderi di Cascina<br />

Lai. E questa è destinata<br />

essenzialmente al Pelobate,<br />

e poi creeremo tre<br />

nuovi piccoli stagni uno diverso<br />

dall’altro per caratteristiche<br />

e profondità, in modo<br />

da renderli graditi ad altre<br />

varietà di anfibi, come i<br />

tritoni».<br />

Tutt’attorno agli inva<strong>si</strong> ci<br />

saranno prati lasciati selvatici,<br />

o seminati per attirare<br />

le farfalle, seminativi<br />

a perdere per gli uccelli, un<br />

campo con trifoglio ed erba<br />

medica, <strong>si</strong>epi, macchia boscata<br />

con arbusti, <strong>si</strong>epe con<br />

bacche per uccelli e piccoli<br />

mammiferi, come il moscardino<br />

e il toporagno, un<br />

filare di salici bianchi.<br />

«Tutto questo verrà attrezzato<br />

per ricevere scolaresche<br />

e altri vi<strong>si</strong>tatori – prosegue<br />

Vallinotto – Sono previsti<br />

un capanno per<br />

“birdwatching”<br />

vicino<br />

alla peschiera<br />

ed un ponticello<br />

per attraversarla,<br />

un sentiero<br />

percorribile<br />

anche da disabili».<br />

Il lavoro costa<br />

comples<strong>si</strong>vamente<br />

63.000 euro. Potrà essere avviato<br />

non appena il denaro<br />

ci sarà tutto.<br />

Il procedere dei lavori<br />

verrà pubblicato periodicamente<br />

sul <strong>si</strong>to dell’associazione<br />

(www.cascinabellezza.it)<br />

in modo che tutti i soci,<br />

ma soprattutto gli sponsor,<br />

possano vedere come<br />

viene speso il denaro.<br />

Alla Cascina Lai era prevista<br />

anche la costruzione<br />

di un centro Studi sulla biodiver<strong>si</strong>tà.<br />

Il progetto è già<br />

pronto da tempo ed è stato<br />

anche già vagliato dalla<br />

commis<strong>si</strong>one edilizia. Come<br />

mai non va avanti?<br />

«Abbiamo ancora alcuni<br />

problemi burocratici da risolvere<br />

– resta nel vago<br />

Ruella - Appena pronto potrà<br />

attirare turisti e studio<strong>si</strong>».<br />

Mi hanno dedicato un articolo<br />

per sottolineare come, nelle<br />

mis<strong>si</strong>oni, anche i laici iniziassero<br />

ad avere spazi.<br />

Lei è stato anche in Sudafrica<br />

e vanta un curioso<br />

primato.<br />

Nel 1975, a Città del Capo,<br />

per due me<strong>si</strong> ho operato all’ospedale<br />

Groote Schur, quello<br />

del cardiologo Christian Barnard<br />

che ho conosciuto di persona.<br />

Lì mi occupavo di trapianti<br />

delle salpingi, dato che<br />

all’epoca non <strong>si</strong> parlava ancora<br />

di fecondazione artificiale.<br />

In Sudafrica non conoscevano<br />

ancora il parto indolore, che<br />

in Europa era appena agli e-<br />

sordi. Però, a un certo punto<br />

ho notato che un anestetico<br />

che impiegavano per le operazioni<br />

aveva la stessa compo<strong>si</strong>zione<br />

della sostanza che u-<br />

savamo noi per il parto indolore.<br />

E allora?<br />

Ho chiesto di provare su u-<br />

na ricoverata, per insegnare<br />

loro la tecnica. E così sono stato<br />

il primo a praticare il parto<br />

indolore in Sudafrica.<br />

Ora che è console, di<br />

quante persone <strong>si</strong> dovrà occupare?<br />

In Italia i ruande<strong>si</strong> sono circa<br />

600, tutti tut<strong>si</strong>, sfuggiti al genocidio<br />

del 1994 che causò circa<br />

un milione di morti nell’arco<br />

di 100 giorni.<br />

Com’è la <strong>si</strong>tuazione politica<br />

in Ruanda?<br />

Si è stabilizzata. Il pre<strong>si</strong>dente<br />

Paul Kagame ha posto<br />

fine al dualismo tra hutu e tut<strong>si</strong>:<br />

inoltre il 65% dei parlamentari<br />

sono donne. Ora <strong>si</strong><br />

parla del Ruanda come della<br />

“Svizzera dell’Africa”.<br />

Però lei sostiene che "chi<br />

ha visto solo il Ruanda, non<br />

ha mai visto l’Africa". Perché?<br />

E’ un paese verdeggiante,<br />

collinare: sembrano le Langhe.<br />

Anche il clima è favorevole,<br />

una sorta di eterna primavera:<br />

una loro leggenda afferma<br />

che Dio, durante il giorno,<br />

va a spasso per il mondo.<br />

Però la sera, per dormire, torna<br />

in Ruanda.<br />

Perché ha scelto di fare il<br />

medico?<br />

Quando ho compiuto 18 anni,<br />

ho chiesto a mio padre di<br />

comperarmi un’auto. Lui mi<br />

ha risposto: quando lavorerai,<br />

te la comprerai da solo. Così<br />

ho iniziato a fare il fattorino<br />

per la ditta Cappa, a Torino,<br />

mentre la sera frequentavo il<br />

liceo all’istituto Bertola: in<br />

quattro anni mi sono diplomato.<br />

Poi mi sono iscritto a<br />

Medicina: ma lì pretendevano<br />

la frequenza.<br />

Un bel problema.<br />

Ho cominciato a vendere libri<br />

porta a porta, con la Garzanti.<br />

Ma ho anche messo su<br />

un <strong>si</strong>stema a piramide, di gente<br />

che lavorava per me: alla fine<br />

avevo 600 collaboratori e<br />

guadagnavo abbastanza bene.<br />

La sua carriera medica,<br />

che ora continua in ambulatorio<br />

privato, l’ha portata<br />

a diventare primario di<br />

ostetricia e ginecologia all’ospedale<br />

di Asti. E’ lì che<br />

ha scoperto che altri colleghi,<br />

come lei, erano appas<strong>si</strong>onati<br />

di mu<strong>si</strong>ca?<br />

Io suono fisarmonica e pianoforte.<br />

Così avevamo formato<br />

un comples<strong>si</strong>no, chiamato<br />

“Illos vaselinas". Grazie alla<br />

mu<strong>si</strong>ca abbiamo potuto fare le<br />

vacanze gratis.<br />

Oltre alla mu<strong>si</strong>ca, un altro<br />

hobby.<br />

E’ la navigazione. Ho una<br />

imbarcazione tutta in legno<br />

che <strong>si</strong> chiama Lady Rose.<br />

Enrico Bas<strong>si</strong>gnana

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