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La patologia dell'agevolazione "prima casa" - Notaio-Busani.It

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CAPITOLO IX 675<br />

un anno dalla alienazione della casa acquistata con l’agevolazione ‘‘<strong>prima</strong> casa’’,<br />

la nuova casa debba essere, se non proprio ‘‘ultimata’’, almeno completata in una<br />

misura che consenta di ritenerla ‘‘venuta ad esistenza’’ (concetto ricorrente<br />

nell’articolo 1472 del codice civile, in tema di vendita di cosa futura, e nell’articolo<br />

2645-bis del codice civile, in tema di trascrizione del contratto preliminare<br />

e che è definito nel medesimo articolo 2645-bis, comma 6, nel modo<br />

seguente: «si intende esistente l’edificio nel quale sia stato eseguito il rustico,<br />

comprensivo delle mura perimetrali delle singole unità, e sia stata completata la<br />

copertura») (88) .<br />

Ma non v’è chi non veda come questa pretesa di realizzazione, entro un solo<br />

anno, del nuovo rustico, sia oltremodo eccessiva, in quanto è ben difficile che, in<br />

poco tempo, una nuova costruzione possa trovarsi in uno stato così avanzato di<br />

realizzazione (anche considerando i tempi tecnici richiesti per il rilascio degli<br />

occorrenti provvedimenti comunali o comunque per l’espletamento delle necessarie<br />

formalità burocratiche): molto meglio ritenere sufficiente che entro l’anno<br />

venga iniziato l’iter per ottenere le prescritte abilitazioni (e che, se tali abilitazioni<br />

sussistano, sia pure avvenuto l’inizio dei lavori) e che la realizzazione del<br />

marzo 2004, inil fisco, 17/2004, p. 2544; PETRELLI, Riacquisto di terreno e agevolazioni ‘‘<strong>prima</strong><br />

casa’’, inNotariato, 3/2004, p. 284). Invero, è la stessa Amministrazione che rintuzza tale esito<br />

interpretativo quando afferma, nella stessa Circolare Agenzia delle Entrate n. 38/E del 12 agosto<br />

2005, capitolo 5.2, come «necessario che entro il termine di un anno il beneficiario non solo<br />

acquisti il terreno, ma sullo stesso realizzi un fabbricato ‘‘non di lusso’’ da adibire ad abitazione<br />

principale»; e, nella Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 44/E del 16 marzo 2004, che «è da<br />

ritenere confermata l’agevolazione fruita al momento dell’acquisto del fabbricato ceduto, nel caso<br />

in cui sul terreno acquistato venga realizzato, entro un anno dalla vendita, un fabbricato utilizzabile<br />

come abitazione principale».<br />

(88)<br />

Cfr. Circolare Agenzia delle Entrate n. 38/E del 12 agosto 2005, capitolo 5.2, secondo<br />

cui «il comma 4 della nota II bis del Testo Unico Registro dispone, tra l’altro, che qualora entro un<br />

quinquennio la casa di abitazione acquistata con le agevolazioni de qua sia rivenduta, l’acquirente<br />

decade dal regime di favore nel caso in cui entro un anno dall’alienazione non acquisti un altro<br />

immobile da adibire a propria abitazione principale. Infatti, il comma 4 della nota II-bis all’articolo<br />

1 della Tariffa sul punto è tassativo in quanto prevede che: ‘‘... le predette disposizioni (di<br />

decadenza dall’agevolazione) non si applicano nel caso in cui il contribuente, entro un anno<br />

dall’alienazione dell’immobile acquistato con i benefici di cui al presente articolo, proceda all’acquisto<br />

di altro immobile da adibire a propria abitazione principale’’. <strong>La</strong> salvaguardia del diritto<br />

all’agevolazione, ad avviso della scrivente, trova applicazione anche nell’ipotesi in cui il soggetto<br />

alienante, entro un anno compri un terreno sul quale costruisca la propria abitazione principale. Si<br />

ricordi che la scrivente, nell’enunciare un principio di carattere generale, ha precisato che per<br />

l’acquisto di terreni tout court non si applica, in ogni caso, il regime agevolato previsto per la<br />

‘‘<strong>prima</strong> casa’’ (risoluzione del 16 marzo 2004, n. 44/E). Di conseguenza, per conservare l’agevolazione<br />

in commento, è necessario che entro il termine di un anno il beneficiario non solo acquisti<br />

il terreno, ma sullo stesso realizzi un fabbricato ‘‘non di lusso’’ da adibire ad abitazione principale.<br />

In conclusione, come già detto nella risoluzione 44/E del 2004 richiamata si ricorda che il diritto<br />

alla agevolazione in esame non viene meno qualora il nuovo immobile non sia ultimato; infatti è<br />

sufficiente che il fabbricato sia venuto ad esistenza, e cioè che esista un rustico comprensivo delle<br />

mura perimetrali delle singole unità e che sia ultimata la copertura (art. 2645 bis, comma 6, c.c.)».

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