Edição 56 - Insieme

gua Doce, Nord-Est di
Santa Catarina, al confine
con il Paraná, ha Á
l’orgoglio di ostentare due titoli:
quello di “capitale dell’energia
eolica”, dovuto al grande numero
di mulinelli che si stanno installando
vicino a Palmas e quello
del comune con il maggior numero
di sorgenti di acqua, quasi
tutta pura e cristallina. Inquinamento,
per il momento, solo quello
che, storicamente, da il nome
al luogo – un camion di zucchero
caduto nella corrente del fiume
a causa di una mula spaventata
del buttero João Líbia. Ciononostante,
dicono, era zucchero
grezzo...
Difatti, se qualcuno crede nell’acqua
come un buon affare, deve
investire nell’antica Encruzilhada
(crocicchio). Troverà persino
acqua benedetta dal leggendario
profeta João Maria, il cui
nome di battesimo sarebbe Gianmaria
Di Agostinis. Alla ricerca
di soci di questo tipo, ed anche
per essere inclusa nella Rota Italiana
(Circuito Italiano, che aggrega
una dozzina di Comuni dell’altopiano
catarinense) la comunità
acquadolcense ha deciso di
mostrare che è anche italiana. E
oltre ad uno spettacolo di natura,
che vuole “vendere” ai turisti,
ha organizzato un Festival Italiano.
Quest’anno, dall’11 al 13 di luglio,
è stato il secondo. E, a prescindere
dal freddo (sotto zero alla
notte), ha riunito nella piccola
città una decina di gruppi folcloristici
di tutta la regione, cominciando
dal gruppo locale, chiamato
Acqua Dolce ed alcuni del Sud
dello Stato. Al sabato, una gioventù
colorata e rumorosa ha riempi-
• Cláudia Beal,
secretária de
Educação, Cultura,
Esporte e Turismo
do Município;
Zelaine Peliciolli,
da Secretaria de
Educação,
componentes dos
grupos em exibição
no ginásio de
esportes e a vista
parcial da barraca
gastronômica.
• Cláudia Beal,
segretaria
dell’Educazione,
Cultura, Sport e
Turismo del
Comune; Zelaine
Peliciolli, della
segreteria
dell’Educazione,
componenti dei
gruppi in esibizione
nel palazzetto dello
sport ed una veduta
parziale dello spazio
gastronomico.
to il palazzetto dello sport comunale
per disputarsi, nel ballo, i posti
migliori. C’erano anche lo Stelle
Danzanti, di Celso Ramos; il
Danças Italianas di Zortéa; l’Ítalo-Brasileiro
di Nova Veneza; il
Danc’Italia, di Arroio Trinta; il
Sapore d’Amore, di Capinzal, il
Ballo, Amore e Tradizione, di Concórdia;
i gruppi adulti e giovani
dell’Associazione Triveneta di Luzerna;
il gruppo Ballo delle Aquile,
di Herval d’Oeste, ed il Fuoco
di Gioia, di Luzerna.
Soddisfatta con il risultato,
era la Segretaria dello Sport e Turismo,
Cláudia Beal, per la quale
investire in questa gioventù che
fa dell’Italia e della cultura italiana
un motivo di divertimento,
con passione ed entusiasmo, è investire
nel futuro ed incentivare
la conservazione di una cultura
che ci è molto cara e speciale.
Per il momento, il festival di
Água Doce è solo un concorso di
balli, ma l’obiettivo finale e più
importante del Circuito Italiano
di cui la città è integrante, è “vendere”
il Comune e le sue bellezze
naturali ai catarinensi ed ai
brasiliani (turisti in generale). Ed
anche attrarre investimenti per
meglio strutturare, senza degradare
l’ambiente, luoghi come le
cascate del fiume Roseira, del Pau
Furado, di Pedras e tanti altri alberghetti
e sentieri che fanno di
Água Doce una delle regioni più
belle del Brasile.(Traduz. Claudio
Piacentini) ¢
Fotos: DePeron
9
AGOSTO 2003