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Edição 56 - Insieme

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INSIEME AGOSTO 2003 34<br />

Centro<br />

di Cultura<br />

Italiana<br />

PARANÁ-SANTA CATARINA<br />

fig. 4<br />

sabbia dove i protagonisti si esibivano<br />

è andata distrutta in vari<br />

incendi nei secoli successivi).<br />

Due le entrate principali all’arena:<br />

la Porta Triumphalis e la<br />

Porta Libitinaria (la prima per<br />

l’entrata trionfale, la seconda<br />

per fare uscire i morti).<br />

LE FESTE - I Ludi, i divertimenti<br />

per il popolo romano. Potevano<br />

essere di 4 tipi: teatrali,<br />

circensi, atletici e venatori. Erano<br />

questi ultimi che si svolgevano<br />

negli anfiteatri. Ve ne erano di<br />

diversi tipi. Munera o ludi gladiatori,<br />

dove due o più uomini combattevano<br />

alla morte armati di<br />

spada (gladio, un tipo di corta<br />

spada per permettere una lotta<br />

più cruenta), o tridente o rete (fig.<br />

4 - l’elmo dei gladiatori). È qui che<br />

nasce l’uso del pollice verso ad<br />

indicare la richiesta di morte del<br />

gladiatore sconfitto da parte dell’Imperatore<br />

o del pubblico. Venationes<br />

o ludi venatori, dove uomini<br />

cacciavano ed uccidevano<br />

elefanti, coccodrilli, tigri, cervi,<br />

bufali, leopardi, serpenti, leoni,<br />

zebre, ippopotami, ecc. che erano<br />

portati a Roma dalle più remote<br />

provincie dell’Impero, in<br />

mezzo ad una coreografia che ricostruiva<br />

gli ambienti di caccia.<br />

Naumachiae, battaglie navali spettacolari<br />

creando un invaso d’acqua<br />

nell’anfiteatro stesso ma nel<br />

C., queste ultime, erano meno<br />

Foto AGI/<strong>Insieme</strong><br />

frequenti.<br />

I gladiatori, popolarissimi e<br />

che arrivavano da tutte le provincie<br />

dell’Impero, erano ospitati<br />

in quattro scuole: Ludus Matutinus,<br />

Ludus Gallicus, Ludus Dacicus<br />

e Ludus Magnus. Tra tutti<br />

possiamo ricordare Spartaco, un<br />

gladiatore che guidò una rivolta<br />

a Roma nel 72 aC. circa.<br />

Quando entravano nell’arena,<br />

rivolti all’Imperatore, dicevano<br />

morituri te salutant, i futuri morti<br />

ti salutano, perchè era il saluto<br />

di persone che probabilmente sarebbero<br />

morte dopo poco.<br />

Durante i festeggiamenti, che<br />

potevano anche durare settimane<br />

o mesi, venivano uccisi migliaia<br />

di animali e tantissimi gladiatori<br />

davano la loro vita per il<br />

divertimento del popolo romano.<br />

Non vi sono molte certezze<br />

storiche sul fatto che nel C. si<br />

compiessero i martiri dei primi<br />

cristiani.<br />

IL DECLINO - Chiusi i giochi<br />

gladiatori nel IV secolo dC.<br />

dall’Imperatore Costantino, convertitosi<br />

al cristianesimo, il C. assistette<br />

ad un suo progressivo declino.<br />

Saccheggi dei barbari a seguito<br />

della caduta dell’Impero,<br />

danneggiamenti da differenti incendi<br />

e terremoti, utilizzazione<br />

di sue parti per costruire o abbellire<br />

residenze (trafugazione di<br />

marmi, statue, parti metalliche,<br />

pavimenti, pietre), lo portarono<br />

quasi al collasso. Usato come fortificazione<br />

difensiva della famiglia<br />

Frangipane nel XII e XIII<br />

secolo, fu luogo anche di prostitute<br />

e ladri. Ritornato al papato,<br />

Papa Benedetto XIV (1740-<br />

1758), decise di dedicarlo alla<br />

Passione di Cristo facendo erigere<br />

il Crocifisso che è ancora<br />

presente al suo interno (è tradizione<br />

che il Papa termini la Via<br />

Crucis pasquale nell’edicola-stazione<br />

finale del C.).<br />

Il C., simbolo della grandezza<br />

ma anche dei difetti nei gusti<br />

dell’avanzatissima e sofisticata società<br />

romana dell’Impero.<br />

Foto fornita<br />

GIORNO DELL’AFRICA - Il 25 maggio è stato dichiarato<br />

dall’ONU il Giorno dell’Africa. A Curitiba-PR, il 29 maggio<br />

scorso, nell’Auditorium John Henry Newman della PUC-PR,<br />

al suono di tamburi, è iniziata la serata di commemorazione<br />

della data, con una conferenza organizzata dal Prof. Mario<br />

Borges della PUC-PR e dalla Sig.ra Conceição Barindelli,<br />

Coordinatrice Generale del CCI PR/SC. La conferenza aveva<br />

per tema “L’importanza del continente africano per il Brasile e<br />

gli Afro-discendenti”. Sono intervenuti il Dott. Ozeil Santos,<br />

Console del Senegal, il Prof. Massimo della Giustina,<br />

coordinatore del “Pro-Ação PUCPR”, Rubens Gennaro,<br />

cineasta, Marcilene Garcia de Souza, Presidente del progetto<br />

Adebori, il Prof. Marcello Siena, dell’Università di Roma e il<br />

Dott. Luigi Barindelli, Presidente del CCI PR/SC. Hanno<br />

partecipato con danze tipiche la Compagnia di Danza<br />

Gandaya della Federazione Paranaense di Umbanda e<br />

Candomblè ed il Gruppo Congada di Lapa-PR (foto). Nella<br />

serata è stato anche ricordato Martin Luther King.<br />

FLORIANÓPOLIS-SC - La Sig.ra Ireni ci invia la foto del<br />

16° gruppo che ha concluso il corso di italiano al CCI PR/SC<br />

nella capitale catarinense. Al centro della foto, dietro agli<br />

alunni, il Prof. Henrique Burigo.<br />

Corso di italiano a distanza<br />

Il Centro di Cultura Italiana PR/SC, tra i vari corsi offerti, ne ha<br />

uno a distanza. Il semplice acquisto del CD-ROM del corso dà<br />

diritto ad un accompagnamento settimanale da parte del Prof.<br />

Alvaro Grites, organizzatore del corso. Informatevi presso la<br />

nostra segreteria allo 041/332 1332 o via e-mail all’indirizzo<br />

cciprsc1@rla13.pucpr.br con il Professore stesso.<br />

Foto Jader Rocha

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