Edição 56 - Insieme

te, mas, acima de tudo, acho que
ser italiano é ser diferente, sintome
sempre uma proposta às pessoas
que encontro por aí, vejo no
rosto, sejam brancos, negros, amarelos...
parece-me que um italiano
foi feito para transmitir alegria aos
outros. O Senhor de fato fez-me
uma figura diversa de todas, uma
coisa para fazer as pessoas rirem.
E sou contente por isso porque, se
agrado ao Senhor, muito mais agradarei
às pessoas.
Tenho amigos que me criticam
porque falo e escrevo em Talian.
Mas não dou bola, porque eu
quero manter a língua de meus
pais que, vindos da Itália, sabiam
falar apenas dessa maneira e no
Brasil, mesmo se eles falavam somente
o Talian, eram considerados
brasileiros de primeira categoria,
por causa do trabalho, da
• A igreja
matriz de Água
Doce-SC
(Foto DePeron)
• La chiesa
madre di Água
Doce-SC
força de vontade e da fé. Pessoas
convencidas e alegres. Suas palavras
não posso esquecer, porque
elas conservam sua vida e sua história.
Então sou Italiano porque
sou Talian, e sou Talian porque sou
Italiano, e não tenho vergonha de
ser nem uma coisa, nem outra.”
Eduardo Grigolo foi claro, dispensa
ulteriores comentários. Todos
nós somos, em realidade, cada
um do seu ponto de vista, e do seu
modo, italianos de primeira categoria!
Até os céus assim nos consideram,
escolhendo, mediante a
Igreja, uma mulher imigrante (Santa
Madre Paulina) para nossos altares,
que está a nos dizer que no
coração de Deus não há categorias.
“Quero que todos sejam um, diz
Cristo, como eu e o pai somos um”
(Jo 17, 21). (trad. DePeron) ¢
Dice Grigolo:
“Mio padre è gaúcho e la
mia povera mamma è originaria
di Belluno, nel Veneto.
Loro si sono sposati il 2 luglio
1938, e sono andati a Paranaguà-PR,
dopo a Videira-SC,
dove stanno fino ad oggi. Hanno
avuto 11 figli – 4 femmine
e 7 maschi. Alcuni sposati, altri
no e, anche così, la famiglia
Ilia e Giulia Grigolo si è sparsa
un po’ da queste parti.
Sono a Jundiaì-SP con i Padri
Salvatori, perché volevo essere
prete. Mi piaceva suonare
la campanella, alzando la tonaca
del prete che diceva la Messa.
Ma poi ho pensato meglio
e mi sono sposato con Eliane
ed abbiamo tre bei figli, un
bambino e due bambine, ed
uno che è morto nel giorno della
nascita. Dopo di questi “abbiamo
chiuso la fabbrica”.
Io e mia moglie ci consideriamo
un papà ed una mamma
italiani. Come discendenti,
mi piace tutto quello che si
riferisce all’Italia ed agli italiani:
la lingua, la musica, l’arte,
L’ITALIANO
CHE È (C’È) IN TE
nche se discendente,
sono italiano! essere italiano è differente, mi
ma, prima di tutto, penso che
A Eduardo Grigolo, sento sempre una novità per
autore della serie El Ritorno di le persone che incontro, lo vedo
nel viso, siano bianchi, di
Nanetto Pipetta, nella Posta
Riograndense di Caxias do Sul, colore, gialli...sembra che un
riferisce il sentire ed il sentirsi
di molti discendenti, con o smettere allegria agli altri
italiano sia stato fatto per tra-
senza la doppia cittadinanza, Nostro Signore, di fatto,
che l’Italia li considera cittadini
di seconda categoria. Doptri,
una cosa per fare ridere le
mi ha fatto differente dagli alpia
cittadinanza significa che la persone. E sono contento di
cittadinanza italiana non è territoriale,
non è nelle vie stra-
Signore, molto di più lo fac-
ciò perché, se faccio piacere al
dali, aeree, ferroviarie, nemmeno
nelle mulattiere, ma nelle Ho amici che mi criticano
cio alle persone.
vie del sangue. Ma anche se perché parlo e scrivo in Talian.
considerati di seconda categoria,
siamo orgogliosi del nostro ché io voglio mantenere la lin-
Ma non me ne preoccupo, per-
modo di essere italiani. gua dei miei genitori che, venendo
dall’Italia, sapevano parlare
solo in questo modo ed in
Brasile, anche se loro parlavano
solo il Talian, erano considerati
brasiliani di prima serie,
a causa del lavoro, della forza
di volontà e della fede. Persone
decise ed allegre. Non
posso dimenticare le loro parole,
perché conservano la loro
vita e la loro storia. Quindi sono
Italiano perché sono Talian,
e sono Talian perché sono Italiano,
e non ho vergogna di essere
né una cosa né l’altra”.
Eduardo Grigolo è stato
chiaro, evita altri commenti.
Tutti noi siamo, in realtà, ognuno
dal suo punto di vista, ed a
suo modo, italiani di prima serie!
Persino i cieli ci considerano
così, scegliendo, tramite
la Chiesa, una donna emigrante
(Santa Madre Paulina) per i
nostri altari, che ci sta a dire
che nel cuore di Dio non ci sono
categorie. “Voglio che tutti
siano uno, dice Cristo, come
Io ed il Padre siamo uno”.(Giovanni
17,21) (Traduz. Claudio
Piacentini) ¢
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AGOSTO 2003
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