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27.10.2014 Views

Padre che è anche Re Come Gesù si è fatto tenero e piccino, o maestoso e compassionevole, nella sua vita terrena, così nel Santissimo Sacramento Egli Si rivela ora Padre, ora Re. Emelly Tainara Schnorr “G emendo e piangendo in questa valle di lacrime”... La preghiera di San Bernardo – la Salve Regina – riflette bene le difficoltà che, come una tempesta in alto mare, dobbiamo attraversare in questa vita per giungere al porto felice del Cielo. Nel percorso, la nostra povera imbarcazione dà spesso segnali che sta per naufragare, agitata dai marosi dei drammi e delle afflizioni. E non poche volte siamo portati a ritenerci abbandonati e senza direzione. Intanto, lo stesso sguardo divino che ha fissato gli Apostoli per tre anni ci accompagna a ogni passo, invitandoci a cercare rifugio presso di Lui nelle gioie o nei rovesci della vita, così prossimo quanto con i Dodici, nella sacra comunione dell’Eucaristia. Nel Santissimo Sacramento Gesù è realmente presente, e lì permane giorno e notte in nostra attesa, sia nei magnifici sacrari delle imponenti cattedrali, sia nei raccolti tabernacoli delle semplici chiesette o cappelle. E per incontrarci con Lui non è necessario fissare un appuntamento... Presi da faccende e preoccupazioni, forse passiamo davanti a una chiesa e decidiamo di entrarvi. Chi ci ha incitato a varcare le soglie della casa di Dio, senza il timore che la nostra visita sia importuna? Forse pensiamo che sia stata un’iniziativa personale. Invece è stato il Celeste Prigioniero del sacrario che ci ha invitato a stare con Lui per alcuni istanti. Inginocchiamoci davanti all’altare e sentiamoci oggetto di uno sguardo buono e nascosto, o ascoltati da orecchi pronti ad esaudirci. Ci avvolge un silenzio benefico, rotto appena dal crepitare del fuoco del lumino che, continuamente acceso, indica l’augusta presenza di Colui che è la Luce del mondo. Persino i discreti crepitii del piccolo stoppino sembrano portare l’anima ad ascoltare la voce del Redentore, desideroso di entrare in contatto con noi e comunicarci la sua grazia. Davanti a Lui non ci deve intimorire l’abisso che esiste tra la sua grandezza infinita e le nostre miserie, poiché Lui si è fatto Uomo, come noi, e ci aspetta per esaudire la nostra preghiera, purché sia sincera. Uscendo da tale visita, ci sentiamo confortati da Gesù Eucaristico, con più forza per continuare la nostra vita affaccendata. Se cerchiamo sempre questo affettuoso stimolo, non ci scoraggeremo mai davanti agli ostacoli che sorgono nel nostro cammino. Ora, quanti si dimenticano di questo Medico Onnipotente che cura le miserie passate, dà vigore per affrontare le lotte presenti e prepara per la vita futura nel Cielo! E cercano, al contrario, una vana soluzione alle loro fatiche nelle ricchezze e piaceri materiali che lasciano l’anima vuota... La Santa Chiesa, però, non si accontenta di adorare Cristo-Ostia nel sacrario. Essa ha creato anche l’ostensorio. In esso Gesù sembra esser rivestito di splendore, e lo stesso cerimoniale prescritto per l’esposizione del Santissimo ricorda che è presente il Re dei re, che intronizzato nella cristallina custodia riceve gli omaggi dei suoi sudditi fedeli e su loro versa i suoi abbondanti doni. Questa breve riflessione può suggerire al lettore una domanda: esiste, allora, una differenza tra il contatto che abbiamo con Gesù nel sacrario e quello che fruiamo quando Lo incontriamo nell’ostensorio? Strettamente parlando, la risposta è no, poiché in entrambe le situazioni c’è la sua presenza reale, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Ma come nella sua vita era Gesù stesso che, tenero Bambino, in una povera mangiatoia causò paura a Erode e attirò a Sè i re dell’Oriente, e con insuperabile maestà provava compassione per le miserie umane, al punto da toccare i lebbrosi o restituire la vista ai ciechi, così anche nell’Eucaristia Egli si presenta con aspetti differenti: “nell’ostensorio, è un Re che è anche Padre. Nel sacrario della cappella è un Padre che è anche Re. E la nostra anima vuole ora una, ora l’altra relazione”. 1 1 CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Palestra. São Paulo, 29 set. 1979. 50 Araldi del Vangelo · Agosto 2013 _Madonna_di_Fatima_124_RAE140.indb 50 24/07/2013 09:54:16

Gustavo Kralj Cappella del Santissimo Sacramento – Parrocchia di Saint Giles, Cheadle (Inghilterra) Agosto 2013 · Araldi del Vangelo 51 _Madonna_di_Fatima_124_RAE140.indb 51 24/07/2013 09:54:20

Gustavo Kralj<br />

Cappel<strong>la</strong> del Santissimo Sacramento – Parrocchia <strong>di</strong> Sa<strong>in</strong>t Giles, Cheadle (Inghilterra)<br />

Agosto <strong>2013</strong> · Aral<strong>di</strong> del Vangelo 51<br />

_Madonna_<strong>di</strong>_Fatima_124_RAE140.<strong>in</strong>db 51 24/07/<strong>2013</strong> 09:54:20

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