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597 relazione stima - cop - Provincia di Ferrara

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PROVINCIA DI FERRARA<br />

Settore Tecnico<br />

U.O.C. Patrimonio<br />

RELAZIONE TECNICO-ESTIMATIVA<br />

relativa all’immobile denominato<br />

RISTORANTE CA’ ROMANINA<br />

Sito in<br />

GORO<br />

Catasto Terreni del Comune <strong>di</strong> Goro, foglio 4 mappale 22, foglio 9 mappale 40<br />

Catasto Fabbricati fg. 4 mappale 22 sub. 1 e 2, fg. 9 mappale 40<br />

Il Dirigente del Settore<br />

Tecnico e Patrimonio<br />

Ing. Mauro Monti<br />

Corso Isonzo, 26 - 44121 <strong>Ferrara</strong> - tel. 0532/299408 - fax 0532/299466 - e-mail provincia.ferrara@cert.provincia.fe.it<br />

http://www.provincia.fe.it/ - Co<strong>di</strong>ce Fiscale e Partita IVA 00334500386


PROVINCIA DI FERRARA<br />

Settore Tecnico<br />

Ufficio Patrimonio<br />

1. OGGETTO<br />

CAP. 1 - DATI SALIENTI<br />

Relazione e perizia <strong>di</strong> <strong>stima</strong> dell’immobile, identificato nel seguito, per la determinazione del più probabile<br />

valore <strong>di</strong> mercato finalizzato all’alienazione.<br />

2. IDENTIFICAZIONE IMMOBILE<br />

2.1 Anagrafica<br />

CODICE: <strong>597</strong><br />

DENOMINAZIONE: RISTORANTE CA’ ROMANINA<br />

2.2 Ubicazione<br />

Via Romanina, 1 – Goro (FE).<br />

2.3 Dati Catastali<br />

Catasto Terreni del Comune <strong>di</strong> Goro.<br />

- foglio 4 mappale 22, ente urbano, superficie mq. 5.590 ;<br />

- foglio 9 mappale 40, ente urbano, superficie mq. 2.850;<br />

Catasto fabbricati:<br />

- Foglio 4 mappale 22 sub 1, categoria D/8 Ren<strong>di</strong>ta €. 3.821,78;<br />

- Foglio 4 mappale 22 sub 2, categoria A/2, classe 3, vani 5, Ren<strong>di</strong>ta €. 451,90;<br />

- Foglio 9 mappale 40, area urbana;<br />

3. DATI DIMENSIONALI<br />

Lotto: mq. 8.440 (catastali).<br />

Superficie <strong>cop</strong>erta: 225 mq.<br />

Superficie lorda avente altezza agibile / abitabile:<br />

Attività commerciale<br />

piano terra<br />

1 - (area ristorante e locali <strong>di</strong> servizio funzionali all’attività) mq 168.00<br />

2 – porticato funzionale allo svolgimento dell’attività<br />

ed all’utilizzo dei servizi posti al piano primo mq 55,00<br />

piano primo<br />

3 - locali <strong>di</strong> servizio – deposito dell’attività mq 80,00<br />

uso abitativo<br />

4 – abitazione del custode mq 85,00<br />

4. TIPOLOGIA<br />

Ex Casa colonica con fienile e stalla, trasformata in ristorante ed alloggio del custode.<br />

5. ETA’ QUALITA’ STATO<br />

5.1 Epoca <strong>di</strong> costruzione<br />

Intorno al 1900.<br />

5.2 Qualità delle finiture<br />

Attività <strong>di</strong> ristorazione, le tipologie me<strong>di</strong>o – alte delle finiture esistenti al piano terra, all’interno dei locali<br />

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ricettivi aperti al pubblico, attestano l’esigenza primaria del gestore dell’ attività era finalizzata ad offrire un<br />

ambiente accogliente; al contrario le finiture esistenti al primo piano (abitazione e locali <strong>di</strong> deposito), sono <strong>di</strong><br />

tipo economico.<br />

5.3 Stato d’uso e con<strong>di</strong>zioni generali<br />

L’e<strong>di</strong>ficio nel suo insieme è stato oggetto <strong>di</strong> ristrutturazione e <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria negli anni ’80<br />

del secolo scorso.<br />

Allo stato attuale l’immobile nel suo insieme si presenta in cattivo stato <strong>di</strong> conservazione e manutenzione.<br />

Sulle murature portanti e <strong>di</strong> tamponamento è riscontrabile la presenza <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> risalita così come le<br />

tinteggiature interne ed esterne.<br />

La <strong>cop</strong>ertura non evidenzia particolari segni <strong>di</strong> degrado e non è compromessa da infiltrazioni <strong>di</strong> sorta.<br />

Non sono presenti lesioni alle strutture portanti ed alla <strong>cop</strong>ertura pertanto non sembrebbero necessari<br />

interventi massivi <strong>di</strong> restauro, ferma restando l’opportunità <strong>di</strong> una manutenzione generale alle tinteggiature,<br />

agli infissi ed alle dotazioni impiantistiche.<br />

INTERNI PIANO TERRA<br />

Al piano terra si ravvisa l’opportunità <strong>di</strong> una manutenzione generale agli intonaci, alle tinteggiature, ai<br />

pavimenti e rivestimenti, ai sanitari, agli infissi ed agli impianti tecnologici.<br />

INTERNI PIANO PRIMO<br />

Lo stato d’uso al piano primo si presenta in cattivo stato <strong>di</strong> manutenzione e conservazione, con impianti<br />

obsoleti che necessitano <strong>di</strong> totale rifacimento.<br />

I locali al piano primo necessitano <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> ristrutturazione generale compresi gli impianti<br />

tecnologici.<br />

6. VANDALISMI DELLA PRIMAVERA 2011<br />

Nella primavera del 2011 l’immobile è stato oggetto <strong>di</strong> un’incursione <strong>di</strong> sconosciuti che hanno prodotto<br />

devastazione alle finiture ed agli arre<strong>di</strong> presenti.<br />

I danni constatati consistono nella totale <strong>di</strong>struzione delle stufe a legna, <strong>di</strong> scaffalature, della teca espositiva<br />

del Parco del Delta, <strong>di</strong> innumerevoli vetri <strong>di</strong> porte e finestre, <strong>di</strong> interi infissi, <strong>di</strong> suppellettili e degli arre<strong>di</strong> in<br />

generale mentre non sono stati riscontrati danni alle strutture.<br />

Tali danni non sono stati riparati pertanto lo stato d’uso dell’immobile è con<strong>di</strong>zionato da tali devastazioni.<br />

7. CONFORMITA’ URBANISTICO EDILIZIA E CATASTALE<br />

E’ in corso lo stu<strong>di</strong>o della documentazione urbanistico e<strong>di</strong>lizia e catastale dell’immobile.<br />

Dal confronto tra la documentazione catastale in atti e lo stato dei luoghi accertato con sopralluogo sono<br />

emerse delle <strong>di</strong>fformità per la correzione delle quali è già stata redatta documentazione tecnica <strong>di</strong><br />

aggiornamento.<br />

Per la verifica della conformità urbanistico e<strong>di</strong>lizia è stato contattato l’ufficio tecnico del Comune <strong>di</strong> Goro<br />

per il reperimento della documentazione in atti.<br />

Qualora dovessero essere riscontrate delle <strong>di</strong>fformità l’ufficio procederà alla regolarizzazione prima della<br />

alienazione.<br />

8. ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA D.A.L. E-R 156/08 - (A.C.E.)<br />

Sulla base delle caratteristiche costruttive ed impiantistiche, si desume che l’immobile appartenga alla classe<br />

G.<br />

Gli oneri per l’acquisizione dell’ACE sono posti a carico dell’eventuale acquirente.<br />

9. CONFORMITA’ CATASTALE art. 19, comma 14, D.L. n.78/10<br />

Dopo la presentazione degli aggiornamenti catastali già pre<strong>di</strong>sposti sarà possibile <strong>di</strong>chiarare la conformità<br />

catastale come previsto dalla normativa vigente in materia catastale.<br />

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10. ZONIZZAZIONE URBANISTICA<br />

Il certificato <strong>di</strong> destinazione urbanistica rilasciato dal Comune <strong>di</strong> Goro in data 09/03/2012 n.1139 prot. 896,<br />

in allegato, costituisce parte integrante della presente <strong>relazione</strong>. In sintesi la classificazione urbanistica è la<br />

seguente:<br />

- Zona “A” – e<strong>di</strong>fici singoli <strong>di</strong> importanza storico – architettonica.<br />

Prescrizioni urbanistiche <strong>di</strong> cui agli artt. 28-29-30 delle N.T.A.<br />

11. VINCOLI D.LGS.42/2004<br />

Con nota del 6/10/2006 prot. 14924 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia<br />

Romagna ha <strong>di</strong>chiarato che l’immobile non presenta i requisiti <strong>di</strong> interesse culturale ai sensi della parte<br />

seconda, artt. 10-12 del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.<br />

12. DISPONIBILITA’<br />

L’immobile è nella piena <strong>di</strong>sponibilità della <strong>Provincia</strong>.<br />

13. TITOLI DI PROPRIETA’ E STATO GIURIDICO<br />

13.1 Proprietà<br />

L’immobile è al 100% <strong>di</strong> proprietà della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>.<br />

13.2 Atto <strong>di</strong> acquisto<br />

L’immobile è pervenuto al patrimonio della <strong>Provincia</strong> con atto <strong>di</strong> cessione a titolo gratuito a carico dell’Ente<br />

Regionale <strong>di</strong> Sviluppo Agricolo come da rogito dott. Antonio Baral<strong>di</strong> in data 20/9/1985 n. 7760/2267 <strong>di</strong> rep.<br />

trascritto alla Conservatoria RR.II. <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> il 19/10/1985 part. 7774 reg. gen. 11371;.<br />

13.3 Stato giuri<strong>di</strong>co<br />

Il bene appartiene al patrimonio <strong>di</strong>sponibile dell’Ente ai sensi dell’art. 58 della L. 133/2008 come mo<strong>di</strong>ficato<br />

dall'art. 33-bis, comma 7, D.L. 6 luglio 2011, n. 98, come mo<strong>di</strong>ficato dall'art. 27, comma 1, D.L. 6 <strong>di</strong>cembre<br />

2011, n. 201, convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni, dalla L. 22 <strong>di</strong>cembre 2011, n. 214.<br />

13.4 Servitù costituite<br />

A carico dell’immobile risultano costituite le seguenti servitù:<br />

a) servitù <strong>di</strong> elettrodotto e <strong>di</strong> servitù <strong>di</strong> passaggio sulla particella <strong>di</strong>stinta al catasto terreni del comune <strong>di</strong><br />

Goro al foglio 9 mappale 40, a favore dell’ENEL contro la <strong>Provincia</strong>, costituita con atto notaio dott.<br />

Sergio Cacchi rep. n. 26944 del 19/3/1992<br />

13.5 Trascrizioni in conservatoria RR.II.<br />

L’ispezione ipotecaria informatizzata alla Conservatoria dei Registri Immobiliari <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> ha rilevato che<br />

l’immobile è stato oggetto delle seguenti trascrizioni:<br />

a) Nota <strong>di</strong> trascrizione del 8/4/1992 reg. gen.5931 reg. part. 4093, costituzione <strong>di</strong> servitù <strong>di</strong> elettrodotto<br />

(ve<strong>di</strong> punto 13.4 lett. a).<br />

13.6 Vincoli d’uso<br />

Con l’atto <strong>di</strong> donazione, la Regione Emilia Romagna ha imposto all’ Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong><br />

l’onere, accettato dal donatario per sé e per i propri aventi causa, <strong>di</strong> non mutare la destinazione dei beni,<br />

salvo preventivo ed espresso consenso dell’Ente donante.<br />

Tale destinazione è rappresentata dall’utilizzo coerente con la gestione delle oasi <strong>di</strong> protezione della fauna e<br />

degli interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> valorizzazione degli ambienti umi<strong>di</strong> del Basso Ferrarese secondo le finalità<br />

in<strong>di</strong>cate nell’ultimo comma dell’art. 11 della Legge 386 del 30/4/1976 1 .<br />

1 L. 30-4-1976 n. 386 - Norme <strong>di</strong> principio, norme particolari e finanziarie concernenti gli enti <strong>di</strong> sviluppo. Pubblicata nella Gazz. Uff. 8 giugno<br />

1976, n. 149. (…)I terreni e le opere <strong>di</strong> proprietà degli enti <strong>di</strong> sviluppo destinati e destinabili ad uso <strong>di</strong> pubblico generale interesse, o a fini <strong>di</strong><br />

assistenza <strong>di</strong> educazione, <strong>di</strong> culto, possono essere trasferiti gratuitamente, previa approvazione della regione, in proprietà delle amministrazioni<br />

pubbliche o degli enti interessat.i<br />

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CAP. 2 - PROCESSO DI VALUTAZIONE<br />

14. SCOPO DELLA STIMA E CRITERI ESTIMALI<br />

La presente perizia è finalizzata alla in<strong>di</strong>viduazione del prezzo da porre a base d’asta nella gara che sarà<br />

esperita per l’alienazione dell’immobile oggetto <strong>di</strong> <strong>stima</strong>; tale prezzo rappresenta l’aspetto economico che<br />

guida l’indagine e<strong>stima</strong>tiva, espressione del piu’ probabile valore attribuibile all’immobile in sede <strong>di</strong><br />

compraven<strong>di</strong>ta, salvo eventuali rialzi e/o ribassi che si dovessero verificare in sede <strong>di</strong> gara previsti dalla<br />

specifica normativa.<br />

La determinazione del valore si basa sul criterio e<strong>stima</strong>le della determinazione del “più probabile valore <strong>di</strong><br />

mercato” attribuibile al bene oggetto <strong>di</strong> alienazione.<br />

15. DESCRIZIONE DEL BENE<br />

15.1 Il territorio <strong>di</strong> Cà Romanina<br />

Il complesso <strong>di</strong> Cà Romanina è inserito in una delle zone più suggestive della costa ferrarese.<br />

Cà Romanina<br />

Porto <strong>di</strong> Goro<br />

Situato sotto l’argine <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa a mare alla foce del canal Bianco, a poche centinaia <strong>di</strong> metri dalla Marina <strong>di</strong><br />

Goro, nuovo porto turistico, e a 1,5 km. dal Gran Bosco della Mesola è immerso nella natura in un’oasi <strong>di</strong><br />

raro fascino naturalistico. Intorno è circondato da boschi, argini e campi coltivati ed è raggiungibile solo<br />

percorrendo strade bianche consortili e interpoderali.<br />

Il fabbricato sorge nelle vicinanze <strong>di</strong> Valle Scolà, ai margini dell’argine <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa a mare della Sacca <strong>di</strong> Goro.<br />

E’ ubicato in prossimità della foce del Canal Bianco, in corrispondenza dell’impianto idrovoro e <strong>di</strong>sta 900 m.<br />

dal Gran Bosco della Mesola.<br />

15.2 Tipologia e morfologia<br />

Assetto originario : vecchia casa colonica con annessa stalla e deposito <strong>di</strong> foraggio ed area<br />

agricola/cortiliva pertinenziale.<br />

Il complesso è stato oggetto <strong>di</strong> intervento finalizzato al recupero strutturale, manutentivo e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

destinazione d’uso, da fabbricato agricolo ad attività ricettiva .<br />

Sono state consolidate alcune strutture murarie principali e secondarie ed al piano primo è stato realizzato un<br />

alloggio.<br />

Assetto post lavori : piano terra sala da pranzo, cucina, servizi e locali <strong>di</strong> deposito al piano primo;<br />

piano primo zona alloggio.<br />

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Ufficio Patrimonio<br />

Il terreno circostante tenuto a ghiaia ingresso è utilizzato quale ingresso alla struttura, zona <strong>di</strong> parcheggio<br />

esclusiva all’attività ed in parte come giar<strong>di</strong>no delle unità facenti parte del complesso.<br />

Nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze sono ubicati un boschetto <strong>di</strong> oltre 3 ettari <strong>di</strong> ampiezza ed un’area sott’argine <strong>di</strong><br />

circa 6,7 ha <strong>di</strong> proprietà provinciale.<br />

15.3 Destinazione d’uso dell’immobile<br />

Come sopra in<strong>di</strong>cato, l’immobile è pervenuto alla <strong>Provincia</strong> con atto <strong>di</strong> donazione vincolato all’uso <strong>di</strong><br />

utilizzo per fini <strong>di</strong> utilità pubblica consistenti nella valorizzazione e tutela del territorio.<br />

Tale finalità è stata perseguita dalla donataria negli anni ’80, me<strong>di</strong>ante trasformazione del complesso in<br />

ristorante a servizio della zona <strong>di</strong> grande pregio naturalistico finalizzata alla realizzazione <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong><br />

attrazione per il territorio.<br />

Il ristorante, locato a soggetti privati, ha conosciuto andamenti alterni sotto l’aspetto economico, con<br />

l’epilogo della chiusura per mancanza <strong>di</strong> avventori.<br />

NOTA BENE: La destinazione d’uso dell’immobile non potrà essere mo<strong>di</strong>ficata salvo preventivo ed<br />

espresso consenso dell’Ente donante e tale vincolo sarà reiterato nell’atto <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta eventuale.<br />

16. GIUDIZIO DI VALORE<br />

Per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> <strong>stima</strong> dell’immobile verranno considerati i seguenti aspetti:<br />

b) il bene è composto da una porzione dominante in grado <strong>di</strong> produrre red<strong>di</strong>ti e da una porzione<br />

marginale ad uso abitazione del gestore;<br />

c) nella zona non esiste un mercato degli immobili aventi la medesima destinazione d’uso;<br />

d) nella zona sono reperibili attraverso indagini <strong>di</strong> mercato i valori attribuibili alle abitazioni.<br />

Per quanto sopra esposto il valore del bene verrà determinato dalla sommatoria dei valori <strong>di</strong> mercato delle<br />

due porzioni che lo compongono:<br />

Vm = Vmr + Vma<br />

Vm = VALORE DI MERCATO DEL BENE OGGETTO DI STIMA<br />

Vmr = VALORE DI MERCATO DEL RISTORANTE<br />

Vma = VALORE DI MERCATO DELL’ABITAZIONE<br />

I valori saranno determinati con i seguenti aspetti economici:<br />

a) Valore <strong>di</strong> mercato per capitalizzazione dei red<strong>di</strong>ti (ristorante);<br />

b) Valore <strong>di</strong> mercato per comparazione <strong>di</strong>retta ed attribuzione del valore <strong>di</strong> mercato (abitazione).<br />

16.1 Metodo del valore <strong>di</strong> mercato per capitalizzazione dei red<strong>di</strong>ti (ristorante)<br />

Il valore della porzione "ristorante" (Vmr) si ricava dalla proiezione delle ren<strong>di</strong>te future che l'investitore<br />

or<strong>di</strong>nario, dotato <strong>di</strong> capacità impren<strong>di</strong>toriale sopra la me<strong>di</strong>a (tale caratteristica è fondamentale per poter<br />

valorizzare l'immobile in quanto la red<strong>di</strong>tività è con<strong>di</strong>zionata dalla capacità <strong>di</strong> trarre profitto dalla<br />

straor<strong>di</strong>narietà dell'immobile stesso per caratteristiche estrinseche), può ragionevolmente trarre dall'utilizzo<br />

dell'immobile.<br />

La straor<strong>di</strong>narietà risiede nella particolarità dell'ubicazione, comodo negativo per le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso, la<br />

quale può peraltro trasformarsi in opportunità (comodo positivo) rappresentata dalla possibilità <strong>di</strong> esercitare<br />

attività anche impattanti (sul piano acustico ed entro i limiti <strong>di</strong> legge, ovviamente) e <strong>di</strong> offrire un ambiente<br />

particolrmente usggestivo proprio per l'isolamento e l'immersione nella natura più "selvaggia". La bellezza<br />

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del contorno offre ai potenziali utenti un complemento <strong>di</strong> valore turistico non replicabile altrove.<br />

L'impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> capacità superiori alla me<strong>di</strong>a deve essere in grado <strong>di</strong> mettere a red<strong>di</strong>to i como<strong>di</strong> positivi.<br />

Al red<strong>di</strong>to percepibile verranno dedotti i costi dei necessari per il riavvio dell’attività:<br />

a - acquisto immobile, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia per la riparazione dei danni cagionati da atti vandalici,<br />

acquisto e messa in esercizio <strong>di</strong> mobilio ed attrezzature e <strong>di</strong> riparazione;<br />

b – oneri pubblicitari e <strong>di</strong> avviamento commerciale stante il lungo periodo <strong>di</strong> inattività.<br />

Il valore <strong>di</strong> mercato della porzione ristorante sarà dunque dato da:<br />

Rn<br />

Vmr = - K<br />

r<br />

nella quale<br />

Vmr = VALORE DI MERCATO DEL RISTORANTE<br />

Rn = REDDITI MEDI ANNUI ATTESI DALL’ATTIVITA’ COMM.LE<br />

r = SAGGIO DI REDDITIVITA’<br />

K = COSTI NECESSARI PER LAVORI E AVVIAMENTO<br />

L’espressione sopra riportata è sviluppata in ogni sua voce nel foglio <strong>di</strong> calcolo allegato come sub 1 alla<br />

presente <strong>relazione</strong>.<br />

16.2 Metodo per comparazione <strong>di</strong>retta (abitazione)<br />

Il Valore della porzione “abitazione “ (Vma) è ricavato dal prodotto della superficie commerciale (Sc) per il<br />

prezzo unitario or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> mercato (Po) dell’immobile e viene rappresentato dalla seguente espressione:<br />

Vma = Po * Sc<br />

Il prezzo unitario or<strong>di</strong>nario Po viene rilevato dalle seguenti fonti:<br />

- bollettini commerciali<br />

- Consulente immobiliare<br />

- O.M.I.<br />

Il valore sarà determinato come me<strong>di</strong>a dei valori sopra in<strong>di</strong>viduati, ragguagliati e corretti in considerazione<br />

delle con<strong>di</strong>zioni intrinseche ed estrinseche del bene oggetto <strong>di</strong> <strong>stima</strong>.<br />

L’espressione sopra riportata è sviluppata in ogni sua voce nel foglio <strong>di</strong> calcolo allegato come sub 1 alla<br />

presente <strong>relazione</strong>.<br />

CAP. 3 - VALORE DI MERCATO<br />

Il valore <strong>di</strong> mercato risultante dalla <strong>stima</strong> è <strong>di</strong> €. 160.000,00.=<br />

CAP. 4 - ELENCO ALLEGATI<br />

Allegato sub 1: <strong>stima</strong> economica<br />

Allegato sub 2: corografia e planimetrie<br />

Allegato sub 3: visure catastali per immobile ed estratto <strong>di</strong> mappa catastale<br />

Allegato sub 4: visure ipotecarie<br />

Allegato sub 5: certificato <strong>di</strong> destinazione urbanistica<br />

Allegato sub 6 – <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> non interesse Dlgs. 42/2004<br />

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CAP. 5 - FOTOGRAFIE<br />

Foto 1 – Vista del prospetto anteriore (anno 2004)<br />

Foto 2 – Vista posteriore del complesso (anno 2009)<br />

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Foto 3 – vista dell’area verde (anno 2004)<br />

Foto 4 – dettaglio della sala intera (anno 2004, gli arre<strong>di</strong> non sono presenti)<br />

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Foto 5 – danni vandalici 2011<br />

foto 6 – (sala da pranzo) danni vandalici 2011<br />

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foto 7 – sala da pranzo interna (con danni vandalici 2011)<br />

foto 8 – zona cucina (con danni vandalici 2011)<br />

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