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Aprile 2013 - Il Giornale dell'Arte

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Vederea<br />

©<br />

IL<br />

N. 45 APRILE <strong>2013</strong><br />

UMBERTO ALLEMANDI & C.<br />

Roma<br />

GIORNALE DELL’ARTE<br />

Massimo Giannoni, «Biblioteca Magliabechiana», <strong>2013</strong>, 130x180 cm (part.) in mostra dal 18 aprile presso la Galleria Russo (via Alibert, 20) a cura di Lea Mattarella<br />

TUTTA L’ARTE DA VEDERE IN APRILE


Tappeto rosso<br />

Pio Monti: «Io e Gino De Dominicis,<br />

nati nelle Marche e maleducati a Roma»<br />

Warhol, Albers e la neoavanguardia internazionale raccontati<br />

dall’inventore di una galleria come forma di ironia<br />

Marchigiano, 72 anni, Pio Monti è il gallerista<br />

più alto (metri 1,94) e più giocoso<br />

di Roma. Da quando aprì Artestudio<br />

nel ’69 nella sua Macerata, alla Galleria<br />

Pio Monti, dal ’74 in varie sedi di Roma (e<br />

ora in piazza Mattei, davanti alla Fontana<br />

delle Tartarughe), mostre, progetti editoriali,<br />

eventi in galleria hanno recato con sé sempre<br />

il vento della sapiente ironia. E così<br />

l’esercito di artisti passati per la sua galleria<br />

(Boetti, Buren, LeWitt, Vautier, Kosuth,<br />

Kounellis, Mochetti, Ontani, Alviani,<br />

Prini, De Dominicis, Chiari,<br />

Merz, Pisani, Mattiacci, De Maria,<br />

Cucchi, Lim, Spalletti, Vitone,<br />

Nunzio, Levini, Iaria, Di Fabio,<br />

Cannistrà ecc.) hanno dovuto tutti<br />

felicemente sottostare alle direttive<br />

di un mestiere vissuto come<br />

fosse un gioco di parole.<br />

Sul «Corriere della Sera» è apparsa recentemente una<br />

pubblicità a piena pagina della sua galleria costituita dall’elenco<br />

degli artisti con cui ha lavorato, sotto la scritta<br />

«Piografia». La sua biografia sono i «suoi» artisti?<br />

Io con gli artisti ho avuto sempre una grande complicità,<br />

un’intesa profonda. Con Gino De Dominicis c’è stata amicizia<br />

fraterna, convivenza nella stessa casa, viaggi, sostegno<br />

materiale e tanto, tanto lavoro. Pensi che quando parlava<br />

con me di entropia, diceva «entro-pio». Così io due anni<br />

fa ho scritto un libro di ricordi dal titolo «P’io e Gino».<br />

Che cosa vi accomunava, oltre a un’idea di vita come gioco<br />

serio?<br />

<strong>Il</strong> fatto di essere nati nelle Marche e maleducati a Roma,<br />

per prima cosa. Poi alcune profetiche coincidenze: lui che<br />

lavora sull’immortalità e io che, prima di diventare gallerista,<br />

faccio il rappresentante di creme contro l’invecchiamento.<br />

Una volta scrisse la parola «immortalità» su<br />

un mio diploma di campione di salto in alto, perché diceva<br />

che mentre superavo l’asticella ero uscito dalla situazione<br />

coercitiva della gravità. Ho ospitato in galleria sue<br />

otto mostre (mentre i galleristi che intendono occuparsi<br />

oggi delle sue autentiche ne hanno fatta una), ma le più<br />

belle sono le due mostre identiche che ha voluto fare da<br />

me a esattamente un anno di distanza, nel ’76-’77, per<br />

dare la sensazione che il tempo si fosse fermato.<br />

Mi racconti altri incontri importanti.<br />

Quando andai a trovare Josef Albers nel 1970 a New Haven<br />

per un lavoro che svolgemmo assieme, mi chiese di<br />

portargli l’acqua santa da San Pietro. Mi disse che prima<br />

di ogni opera d’arte faceva la comunione per purificare<br />

la mente. Ma Andy Warhol mi stupì ancora di più. Accompagnandolo<br />

in un viaggio nelle Marche vide un cartello<br />

Nelle sedi<br />

istituzionali<br />

Soulages XXI secolo<br />

In mostra una pittura catrame su vetro del 1948<br />

di Soulages, accanto a un’ampia selezione (circa<br />

70) di dipinti su tela e su carta datati a partire<br />

dal 2000, e selezionati dall’artista con i due<br />

curatori Eric de Chassey e Sylvie Ramond, direttrice<br />

del Museo di Belle Arti di Lione, città<br />

da cui la mostra arriva.<br />

Accademia di Francia a Roma - Villa<br />

Medici<br />

fino al 16 giugno; viale Trinità dei Monti<br />

1; tel. 06 67611; www.villamedici.it;<br />

orario: ma-do 10.45-13/14-19<br />

5 /****/••••/ mappa: 3<br />

ILLART<br />

Gli artisti in mostra sono accomunati dalla nascita<br />

nelle Isole Baleari, o dal particolare legame<br />

con esse. In mostra, con la cura di Gudi Moragues,<br />

opere di Erwin Bechtold, Ñaco Fabré,<br />

Robert Ferrer i Martorell, Pep Llambías e Guillem<br />

Nadal.<br />

Accademia Reale di Spagna a Roma<br />

dal 3 aprile all’8 maggio; piazza San Pietro<br />

in Montorio 3; tel. 06 5812806;<br />

www.raer.it; orario: ma-do 10-13 / 16-19<br />

5 /*/•••/ mappa: 13<br />

Jason Dodge - Martino<br />

Gamper<br />

Sono in mostra, grazie alla collaborazione con<br />

la galleria Franco Noero di Torino, opere di Jason<br />

Dodge e Martino Gamper.<br />

American Academy in Rome<br />

fino al 29 aprile; via Angelo Masina 5;<br />

tel. 06 58461; www.aarome.org<br />

5 /***/•••/ mappa: F<br />

Emiliano Esposto<br />

Banca Sistema, proseguendo nel suo intento di<br />

promozione di giovani artisti, ospita la personale<br />

del pittore Emiliano Esposto (Roma,<br />

1979). In mostra una selezione di dipinti realizzati<br />

tra il 2010 e il 2012.<br />

Banca Sistema<br />

fino al 28 maggio; piazzale delle Belle<br />

Arti 8; tel. 02 802801<br />

5 /***/•••/ mappa: 8<br />

Etty Bruni.<br />

Paesaggi fantastici n. 2<br />

La mostra di Etty Bruni, accompagnata dalla<br />

stradale che indicava Loreto, e lui: «Si fermi,<br />

a Loreto ci sono tre Lorenzo Lotto, voglio<br />

vederli!».<br />

Sono ancora possibili oggi incontri del genere?<br />

Le confesso che una parte di me non capisce<br />

i giovani artisti di oggi, ma sarà per<br />

mio difetto, io sono solo un mercante<br />

privo di sentimenti delicati,<br />

quindi largo ai giovani!<br />

Mi arrivano 50 e-mail al<br />

giorno di giovani che vorrebbero<br />

esporre da me, le<br />

leggo tutte, ma continuo<br />

a non capirli. Sa, dopo le<br />

Neoavanguardie e dopo la<br />

Transavanguardia, ora siamo<br />

in una fase di avanguardia<br />

in trance…<br />

Lei ha tre figli …<br />

Sì, Tre-monti, anche se non mi intendo di finanza.<br />

Non si intende di finanza, ma l’arte non è solo la spiritualità<br />

di Albers.<br />

E infatti io ho due siti: uno, quello raffinato, è www.piomonti.com,<br />

l’altro, più materiale, è www.vucumpra.com<br />

In galleria da lei c’è un pianoforte a coda che lei ama suonare<br />

quando non c’è nessuno.<br />

Io vengo dalla terra di Leopardi, anche io ogni tanto ho<br />

sentimenti delicati. Anzi, la galleria ha sede proprio nel<br />

palazzo dove abitò Leopardi nel suo unico soggiorno romano.<br />

Quando suono il pianoforte capita che la gente fuori<br />

si fermi e si metta in ascolto, perché la musica ferma<br />

il movimento. La musica va ancora più in profondità dell’arte.<br />

De Dominicis mi chiedeva sempre di suonare Edith<br />

Piaf e Satie.<br />

Prossime mostre in galleria?<br />

In aprile ho la mostra «E quindi uscimmo a riveder le stelle»,<br />

con opere di Chia, Prini, Iaria, Lisanti, Vitone e Dalí<br />

che hanno a soggetto le stelle. Ogni riferimento alla politica,<br />

se c’è, è puramente casuale. D’altronde, in una recente<br />

pubblicità sulla mia galleria, uscita quando venne<br />

varato il governo Monti, ho scritto «Per fortuna che c’è<br />

Monti», io intendevo me, altri avranno inteso altro, non<br />

importa.<br />

Dove nasce la sua concezione ludica della vita e dell’arte?<br />

Non ho capito quello che mi ha detto, ma mentre parlava<br />

ho visto una stella.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

presentazione di Sigfrido Oliva e organizzata e<br />

curata da Giovanna Foresio e dall’Associazione<br />

l’Anello, presenta circa trenta opere, acrilici<br />

e tecniche miste di piccole e grandi dimensioni,<br />

realizzati nel corso degli ultimi due anni<br />

e ispirati nei titoli alle musiche di Ludovico<br />

Einaudi.<br />

Biblioteca Angelica - Galleria Angelica<br />

dal 4 al 13 aprile; piazza di Sant’Agostino<br />

11; tel. 06 68408049; www.biblioangelica.it;<br />

orario: lu 10-16.30;<br />

ma-sa 12-19<br />

5 /*/•••/ mappa: 6<br />

Non sono solo nuvolette<br />

La mostra è dedicata al fumetto d’autore e, in<br />

particolare, a Guido Crepax, Hugo Pratt, Andrea<br />

Pazienza, Francesco Tullio Altan, Tiziano<br />

Sclavi.<br />

Biblioteca Nazionale Centrale<br />

fino all’11 maggio<br />

Gaspar van Wittel.<br />

I disegni<br />

Per la prima volta esposti, nel loro insieme, i<br />

cinquantadue disegni, di proprietà della Biblioteca<br />

Nazionale Centrale di Roma, di Gaspar van<br />

Wittel (1653-1736) acquistati nel 1893 dall’allora<br />

direttore della Biblioteca, Domenico Gnoli.<br />

Biblioteca Nazionale Centrale<br />

dal 17 aprile al 13 luglio; viale Castro<br />

Pretorio 105; tel. 06 49891; www.<br />

bncrm.librari.beniculturali.it<br />

4 /***/•••/ mappa: E<br />

Danièle Sulewic - Tonino<br />

Conte<br />

Le opere di Tonino Conte, regista, scrittore e<br />

fondatore del Teatro della Tosse, e di Danièle<br />

Sulewic, scenografa, costumista e ceramista,<br />

accompagnano lo spettatore in un viaggio attraverso<br />

la storia del Teatro della Tosse. In mostra<br />

collage, parole, costumi, oggetti e foto di<br />

scena.<br />

Casa dei Teatri<br />

fino al 21 aprile; villa Doria Pamphilj,<br />

largo 3 Giugno 1849; tel. 06 45430968 |<br />

06 0608; www.teatrodiroma.net; orario:<br />

ma-do 10-17<br />

11 /***/•••/ mappa: FM<br />

IL GIORNALE DELL’ARTE<br />

Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C. spa,<br />

via Mancini 8, 10131 Torino,<br />

tel. 011.8199111<br />

fax 011.8193090<br />

allemandi@allemandi.com<br />

Direttore responsabile<br />

Umberto Allemandi<br />

Vicedirettore<br />

Franco Fanelli<br />

Caporedattore<br />

Barbara Antonetto<br />

Corrispondenti da Roma<br />

Federico Castelli Gattinara<br />

Francesca Romana Morelli<br />

Impaginazione<br />

Elisa Bussi<br />

Direzione commerciale<br />

Antonio Marra, 011.8199114<br />

antonio.marra@allemandi.com<br />

Pubblicità<br />

Cinzia Fattori 011.8199118<br />

gda.pub@allemandi.com<br />

Stampa<br />

Centro Stampa Quotidiani S.p.A.,<br />

Erbusco (Bs)<br />

I voti delle mostre<br />

Successo<br />

****Grande successo ***Successo<br />

**Accoglienza positiva *Aspettativa positiva<br />

Qualità<br />

•••• Extra (da non perdere)<br />

••• Raccomandabile •• Interessante<br />

• Da scoprire<br />

Tipologia di mostra<br />

1 Antiquariato 2 Archeologia<br />

3 Architettura 4 Arte antica<br />

5 Arte contemporanea 6 Arte etnica<br />

7 Arte moderna 8 Arte Orientale<br />

9 Arti decorative 10 Design<br />

11 Miscellanea 12 Storia<br />

13 Fotografia<br />

Vederea<br />

2<br />

Roma<br />

è una testata edita<br />

dalla Società editrice<br />

Umberto Allemandi & C.<br />

nell’ambito della linea di periodici<br />

«Vedere a...»<br />

Curatore<br />

Paolo Serafini<br />

Coordinamento<br />

Rossella Meucci Reale<br />

rossella.reale@allemandi.com<br />

Mostre e musei<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

guglielmo.gigliotti@allemandi.com<br />

In redazione a Roma<br />

Arianna Antoniutti<br />

gda.roma@allemandi.com<br />

06.32651314, via Tacito 23 - 00193 Roma<br />

Hanno collaborato<br />

Margherita Criscuolo, Brigida Mascitti,<br />

Flavia Matitti, Roberta Petronio,<br />

Paola Ugolini<br />

Coordinamento redazionale<br />

Lina Ocarino<br />

Pubblicità<br />

Gabriele Marra, Mariangela Parrillo<br />

335.1719600<br />

Sommario<br />

3 Marco Tirelli all’Istituto nazionale<br />

per la grafica<br />

3 La donazione Hertz a Palazzo<br />

Barberini<br />

3 «Costantino 313 d.C.» al Colosseo<br />

4 Vasco Bendini al Macro<br />

4 Pierre Soulages a Villa Medici<br />

4 Louise Nevelson alla Fondazione<br />

Roma Museo<br />

5 Helmut Newton a Palazzo delle<br />

Esposizioni<br />

5 «White&Whit» al Museo Bilotti<br />

6 Massimo Giannoni alla Galleria Russo<br />

6 Elvio Chiricozzi da De Crescenzo<br />

& Viesti<br />

7 «Legami e corrispondenze» alla Gam<br />

8 «Dire quasi la stessa cosa» da Label<br />

201<br />

8 Danilo Bucchi da Emmeotto<br />

9 Howard Hodgkin da Gagosian<br />

9 Antonello Viola a <strong>Il</strong> segno<br />

10 Marilù Eustachio a La Nuova Pesa<br />

11 «Private» allo Studio Geddes<br />

11 Daniel Libeskind da Ermanno Tedeschi<br />

12 Gerold Miller da Giacomo Guidi<br />

13 Rob Sherwood da Federica Schiavo<br />

14 «È l’arte bellezza…» a Villa Carpegna<br />

IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRO-<br />

DOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI<br />

ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNA-<br />

NO ESCLUSIVAMENTE<br />

I RISPETTIVI AUTORI. SI CONSIGLIA DI VERIFICARE TELEFONICAMENTE GLI ORARI DELLE MA-<br />

NIFESTAZIONI.<br />

Roma città scattata.<br />

Fotografie e video<br />

di Christoph Brech<br />

<strong>Il</strong> fotografo tedesco Christoph Brech<br />

(Schweinfurt, 1964) ha realizzato a Roma, nel<br />

corso dell’anno passato, una serie di fotografie<br />

pensate appositamente per questa mostra.<br />

Gli scatti romani, tutti di grande formato, sono<br />

accostati a un video e al «diario fotografico»<br />

dell’artista (pubblicato da Wienand Verlag<br />

Köln nel 2009) nonché da alcuni scatti realizzati<br />

in Vaticano nel 2009.<br />

Casa di Goethe<br />

fino all’8 settembre; via del Corso 18<br />

(piazza del Popolo); tel. 06 32650412;<br />

www.casadigoethe.it; orario: ma-do<br />

10-18<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

15 artisti di due<br />

generazioni.<br />

Anni Trenta (GAT) - anni<br />

Quaranta (GAQ)<br />

Le due generazioni cui fa riferimento il titolo<br />

della mostra si riferiscono alle suddivisioni<br />

temporali su cui Giorgio Di Genova ha strutturato<br />

la sua «Storia dell’arte Italiana del 900»<br />

in dieci volumi. Afferma Di Genova: «Convinto<br />

che il confronto sia utile a far comprendere<br />

l’essenza dell’arte contemporanea, ho voluto<br />

riunire nella presente mostra 7 artisti nati<br />

negli anni Trenta e 8 nati negli anni Quaranta,<br />

generazioni che, nonostante l’individuale<br />

parcellizzazione espressiva, hanno diversi sostrati<br />

che le connotano». Per la GAT sono in<br />

mostra: Renato Fascetti, Antonio Fiore, Alba<br />

Gonzales, Luigi Mazzella, Fernando Rea,<br />

Francesco Varlotta, Mariangelo Zappitelli, per<br />

la GAQ: Corrado Bonicatti, Antonella Cappuccio,<br />

Franco Cilia, Gabriella Di Trani, Vittorio<br />

Fava, Franco Paletta, Renata Rampazzi, Edoardo<br />

Stramacchia. <strong>Il</strong> 18 aprile, alle ore 17,<br />

presso la sala Convegni, Giorgio Di Genova<br />

presenterà la sua «Storia dell’arte Italiana del<br />

900». La cura dell’esposizione è di Riccardo<br />

Tartaglia con testo critico di Di Genova.<br />

CASC-Banca d’Italia<br />

dal 12 al 22 aprile; via del Mandrione<br />

190; tel. 06 4884234; www.tartagliaarte.com;<br />

orario: lu-ve 10.30-18,30; sa<br />

15-18.30<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

www.allemandi.com<br />

Brueghel. Meraviglie<br />

dell’arte fiamminga<br />

Partendo dalle opere di Pieter Brueghel il Vecchio,<br />

la mostra indaga i percorsi artistici di<br />

una stirpe di pittori fiamminghi che ha attraversato<br />

e segnato l’arte del Seicento. In esposizione,<br />

con la cura di Sergio Gaddi e Doron<br />

J. Lurie, oltre cento opere, tra cui alcune mai<br />

prima esposte in Italia come «I sette atti di<br />

pietà» (1616-18 ca) di Pieter Brueghel il<br />

Giovane.<br />

Chiostro del Bramante<br />

fino al 2 giugno<br />

Mario Ceppi<br />

La Caffetteria del Chiostro del Bramante ospita<br />

«Stolen Dance» personale del fotografo<br />

Mario Ceppi.<br />

Chiostro del Bramante<br />

fino al 21 aprile; via della Pace; tel. 06<br />

68809035; chiostrodelbramante.it;<br />

orario: lu-ve 10-20, sa-do 10-21<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Costantino 313 d.C.<br />

La mostra dedicata all’imperatore Costantino,<br />

che giunge a Roma dopo la tappa milanese<br />

presso Palazzo Reale di Milano, si arricchisce<br />

di una sezione interamente dedicata a Roma,<br />

curata da Mariarosaria Barbera, soprintendente<br />

per i beni archeologici di Roma. La<br />

mostra, curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo<br />

Biscottini, ricorda l’anniversario dell’Editto<br />

di Milano del 313 d.c., con cui Costantino<br />

dichiarò il Cristianesimo «religio licita». Oltre<br />

centosessanta reperti provenienti da tutta<br />

Europa illustrano storia e arte del tempo in<br />

cui il Cristianesimo divenne unica religione<br />

dell’Impero.<br />

Colosseo<br />

dall’11 aprile al 15 settembre; piazza<br />

del Colosseo 1; tel. 06 39967700;<br />

www.il-colosseo.it<br />

2 /*/•••/ mappa: G<br />

Cubisti. Cubismo<br />

In mostra opere dei protagonisti del Cubismo<br />

come Georges Braque, Pablo Picasso, Blaise<br />

Cendrars, Albert Gleizes, Francis Picabia.<br />

Complesso del Vittoriano<br />

fino al 23 giugno


3<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

Le mostre<br />

Alessandra Zorzi.<br />

<strong>Il</strong> matto, la morte<br />

e il diavolo<br />

La Sala del Giubileo ospita la personale della<br />

pittrice Alessandra Zorzi. In mostra, con la cura<br />

di Claudio Strinati, circa 30 circa tra oli,<br />

disegni, acquerelli, arazzi digitali e videoproiezioni.<br />

Complesso del Vittoriano<br />

fino al 14 aprile; via San Pietro in Carcere;<br />

tel. 06 6780664<br />

5 /****/••••/ mappa: 11<br />

Santa Caterina<br />

A Santa Caterina Benincasa sono dedicate tre<br />

serate, ospitate presso il salone monumentale<br />

della Biblioteca Casanatense e la sagrestia della<br />

Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Questo<br />

il programma: «La rappresentazione di santa<br />

Caterina da Siena» (rappresentazione sacra),<br />

venerdì 19 aprile ore 20.30, salone monumentale<br />

– Biblioteca Casanatense; replica: sabato<br />

20 aprile ore 20.30, sagrestia della Basilica di<br />

Santa Maria sopra Minerva; »Caterina da Siena...<br />

una donna inCanto» (lettura delle lettere<br />

della santa e brani di musica classica), domenica<br />

21 aprile ore 20.30, Basilica S. Maria Sopra<br />

Minerva.<br />

Complesso di Santa Maria sopra<br />

Minerva<br />

dal 19 al 21 aprile; piazza della Minerva<br />

42<br />

11 /*/•••/ mappa: 2<br />

Donne tra passione<br />

e ragione<br />

Cinzia Folcarelli cura la collettiva a cui prendono<br />

parte le artiste Albalaura Arcello, Paola Marzano,<br />

Lina Passalacqua, Roberta Pugno e Antonella<br />

Ricci.<br />

eCampus<br />

fino al 15 aprile; via del Tritone 169; tel.<br />

06 69940111<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Seb Patane.<br />

The Foreigners stand still<br />

La Fondazione Giuliani presenta la prima mostra<br />

personale a Roma dell’artista Seb Patane,<br />

nato nel 1970 a Catania e da anni residente a<br />

Londra. Patane raccoglie e riscopre immagini<br />

e materiali riferendosi alla storia e alla politica<br />

per creare opere bidimensionali, installazioni e<br />

un video inedito.<br />

Fondazione Giuliani<br />

dal 20 aprile al 19 luglio; via Gustavo<br />

Bianchi 1; tel. 06 80690399; www.fondazionegiuliani.org<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Louise Nevelson<br />

La retrospettiva, curata da Bruno Corà e realizzata<br />

con il patrocinio dell’Ambasciata americana<br />

e in collaborazione con la Nevelson Foundation<br />

di Filadelfia e la Fondazione Marconi di<br />

Milano, presenta oltre 70 opere della scultrice<br />

americana di origine russa Louise Berliawsky<br />

Nevelson (Pereyaslav-Kiev, 1899; New York,<br />

1988). In catalogo testi di Bruno Corà, Thierry<br />

Dufrêne, Thomas Deecke, Aldo Iori e una conversazione<br />

con Giorgio Marconi, presidente<br />

della Fondazione Marconi, che ha diffuso in Italia<br />

l’opera della Nevelson.<br />

Fondazione Roma Museo - Palazzo<br />

Sciarra<br />

dal 16 aprile al 21 luglio; via Marco Minghetti<br />

22; tel. 06 39967888; www.fondazioneromamuseo.it<br />

5 /****/••••/ mappa: 7<br />

Athena Nike: la vittoria<br />

della dea. Marmi greci<br />

del V e IV secolo a.C.<br />

della Fondazione Sorgente<br />

Group<br />

La mostra, costituita da pezzi archeologici di<br />

proprietà della Fondazione Sorgente, ruota intorno<br />

all’Athena Nike in marmo pario del V secolo<br />

a.C. La statua è stata ricostruita «virtualmente»<br />

in 3D grazie a proiezioni tridimensionali<br />

realizzati dalla Mizar di Paco Lanciano.<br />

Fondazione Sorgente Group - Spazio<br />

Espositivo Tritone<br />

fino al 3 agosto; via del Tritone 132<br />

2 /***/•••/ mappa: 8<br />

Legami e corrispondenze.<br />

Immagini e parole<br />

attraverso il ’900 romano<br />

La mostra, a cura di Federica Pirani, Gloria Raimondi,<br />

Maria Catalano, è rivolta al tema dei «legami<br />

e corrispondenze» tra arte figurativa e let-<br />

Enrichetta innamorata<br />

dell’Italia<br />

La Biblioteca Hertziana,<br />

che lo scorso<br />

febbraio, dopo i<br />

restauri, ha riaperto<br />

la sua sede a Palazzo<br />

Zuccari in via<br />

Gregoriana, ricorda<br />

quest’anno il<br />

centenario della<br />

sua fondazione. Biblioteca<br />

e istituto di<br />

ricerca tra i più prestigiosi,<br />

forte dei<br />

suoi 295mila volumi<br />

e 800mila immagini<br />

possedute dalla<br />

fototeca, l’Hertziana<br />

nacque per<br />

L’«Annunciazione» di Filippo Lippi,<br />

una delle opere donate da Enrichetta Hertz<br />

volontà della collezionista tedesca Enrichetta Hertz che in Palazzo<br />

Zuccari, dal 1904, ebbe la propria residenza. Alla sua<br />

morte, avvenuta nel 1913, la mecenate lasciò il Palazzo alla<br />

società Kaiser Wilhelm (oggi Max Planck), al fine di creare<br />

un istituto di ricerca di storia dell’arte italiana, con biblioteca<br />

e fototeca «accessibili agli studiosi di tutte le nazioni».<br />

Nel medesimo anno, ulteriore lascito «verso il paese che io<br />

tengo in sì alta stima», come recita il titolo dell’esposizione<br />

che celebra proprio quel prezioso atto, fu la donazione allo<br />

Stato italiano della sua collezione di 43 dipinti, principalmente<br />

di epoca rinascimentale. La collezione passò alla Galleria<br />

Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, le cui sale ospitano<br />

per la prima volta in maniera unitaria tutti i dipinti che<br />

costituiscono la raccolta. Alcuni di essi, come la straordinaria<br />

«Annunciazione» di Filippo Lippi e la «Madonna con Bambino»<br />

di Giulio Romano sono parte integrante del percorso<br />

museale, altri, abitualmente conservati nei depositi, trovano<br />

ora collocazione, rispettando ambito e cronologia degli autori,<br />

negli ambienti del museo.<br />

Arianna Antoniutti<br />

«Segno del mio amore verso il paese che io tengo in sì alta stima».<br />

La donazione di Enrichetta Hertz 1913-<strong>2013</strong>, fino al 23 giugno<br />

Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, via delle Quattro<br />

Fontane 13, tel. 06 4824184, www.galleriaborghese.it/barberini/it<br />

Orario: ma-do 8.30-19<br />

teratura. Circa 100 opere, tra dipinti e sculture,<br />

di cui 85 lavori appartenenti alla collezione permanente<br />

della Gam, e altri provenienti dal Sistema<br />

Musei Civici o da collezioni private, sono<br />

organizzate in sei sezioni tematiche, ciascuna<br />

dedicata a un autore italiano del Novecento:<br />

Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti,<br />

Massimo Bontempelli, Luigi Pirandello,<br />

Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia. La sezione<br />

su Moravia prevede inoltre la mostra «Dalla<br />

finestra ti vedo» di Francesco Vaccaro, a cura<br />

di Federica Pirani, Gloria Raimondi, Claudio<br />

Libero Pisano, con la collaborazione di Nour<br />

Melehi. In essa, attraverso alcuni video girati in<br />

Casa Moravia, l’artista ha inteso realizzare un<br />

ritratto contemporaneo dello scrittore, ricostruendone<br />

lo sguardo più intimo. Una settima<br />

sezione ricorda infine i «Luoghi d’incontro» tra<br />

intellettuali: gallerie, spazi espositivi privati, o<br />

luoghi insoliti come pensioni, botteghe, negozi,<br />

caffè e trattorie.<br />

Galleria d’Arte Moderna di Roma<br />

Capitale<br />

fino al 29 settembre; via Francesco Crispi<br />

24; tel. 06 0608; www.museiincomuneroma.it<br />

7 /****/••••/ mappa: C<br />

Segno del mio amore<br />

verso il paese che<br />

io tengo in sì alta stima.<br />

Enrichetta Hertz<br />

1913-<strong>2013</strong><br />

Nel 1913 la collezionista tedesca Enrichetta<br />

Hertz lasciò in eredità alla Galleria Nazionale<br />

d’Arte Antica 43 dipinti di autori italiani, di<br />

epoca rinascimentale e di scuola veneta e toscana.<br />

L’esposizione che ricorda quell’importante<br />

lascito, oltre a evidenziare nel percorso<br />

di visita le tele donate dalla Hertz, ha offerto<br />

l’occasione di una revisione conservativa delle<br />

opere stesse.<br />

Galleria Nazionale d’Arte Antica di<br />

Palazzo Barberini<br />

fino al 23 giugno; via delle Quattro Fontane<br />

13; tel. 06 4824184; www.galleriaborghese.it;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

4 /****/••••/ mappa: 8<br />

Arte in Giappone<br />

1868-1945<br />

La mostra, organizzata in occasione del cinquantesimo<br />

anniversario della nascita dell’Istituto<br />

Giapponese di Cultura di Roma, con la collaborazione<br />

della Japan Foundation, propone<br />

un’ampia panoramica dell’arte giapponese del<br />

Novecento. L’arco di tempo preso in esame va<br />

dalla restaurazione dell’Imperatore Meiji, nel<br />

1868, alla fine della seconda guerra mondiale.<br />

Le opere esposte sono, complessivamente, 110<br />

dipinti e 60 opere d’arte applicata provenienti<br />

dai più importanti musei e collezioni private<br />

giapponesi.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte<br />

Moderna<br />

fino al 5 maggio<br />

<strong>Il</strong> fascino discreto<br />

dell’oggetto 1912-1950.<br />

La natura morta dalla<br />

collezione permanente<br />

della Gnam<br />

Centocinquanta tra dipinti, disegni e stampe,<br />

databili tra il 1910 e il 1950 e raccolti intorno<br />

al tema della natura morta, sono stati selezionati<br />

fra le raccolte della Gnam, per dare vita a<br />

un’esposizione che, accanto a nomi come De<br />

Chirico, Manzù, Morandi, de Pisis, Pirandello,<br />

presenta anche artisti meno noti dell’arte italiana<br />

del Novecento. La cura è di Massimo Mininni<br />

con la collaborazione di Flaminia Valentini<br />

e Stefano Marson.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte<br />

Moderna<br />

fino al 2 giugno<br />

Valerio Rocco Orlando.<br />

The Reverse Grand Tour<br />

La mostra di Valerio Rocco Orlando (Milano,<br />

1978) presso la Gnam è il prodotto di un progetto<br />

svolto nell’arco di un anno, un anno in cui<br />

l’artista ha potuto entrare in contatto con le realtà<br />

culturali delle accademie straniere presenti<br />

a Roma. Grazie a una residenza itinerante,<br />

Rocco Orlando ha realizzato una videoinstallazione<br />

in cui gli artisti stranieri raccontano il proprio<br />

punto di vista in prima persona, mentre<br />

una serie di fotografie con vedute degli interni<br />

degli studi rovesciano il concetto tradizionale<br />

di camera con vista. La cura è di Ludovico Pratesi<br />

e Angelandreina Rorro.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte<br />

Moderna<br />

fino al 28 aprile<br />

Sean Scully.<br />

Change and horizontals<br />

Di Sean Scully, pittore nato a Dublino nel 1945,<br />

la Gnam propone una selezione di opere su carta.<br />

La mostra giunge a Roma dal Drawing Center<br />

di New York, e raccoglie opere in acrilico,<br />

nastro adesivo e grafite realizzate tra il 1974 e<br />

il 1975, tre acquerelli eseguiti da Scully nel<br />

2005 durante il suo soggiorno romano a Villa<br />

Massimo, e sessanta pagine di notebook. La<br />

cura è di Joanna Kleinberg, Brett Littman con<br />

la collaborazione di Peter Benson Miller.<br />

GNAM - Galleria Nazionale d’Arte<br />

Moderna<br />

fino al 9 giugno; via delle Belle Arti 131;<br />

tel. 06 322981; www.gnam.beniculturali.it;<br />

orario: ma-do 8,30-19,30<br />

5 /****/••••/ mappa: B<br />

Ulli Lust<br />

La mostra espone 25 tavole originali tratte dalla<br />

graphic novel di Ulli Lust dal titolo «Troppo<br />

non è mai abbastanza». Inoltre esposte alcune<br />

illustrazioni libere e una serie di ritratti che la<br />

Lust ha realizzato durante i giorni della sua residenza<br />

in Italia.<br />

Goethe Institut<br />

fino al 27 aprile; via Savoia 15; tel. 06<br />

84400541; www.goethe.de<br />

5 /***/•••/ mappa: D<br />

Ceramica contemporanea<br />

giapponese in Italia.<br />

Premio Faenza<br />

La mostra è organizzata in occasione del Concorso<br />

internazionale dell’arte ceramica - Premio<br />

Faenza. In esposizione, con la cura di Claudia<br />

Casali, direttore del Museo Internazionale<br />

delle Ceramiche di Faenza, opere di artisti giapponesi<br />

contemporanei realizzate dagli anni<br />

Sessanta a oggi.<br />

Istituto Giapponese di Cultura<br />

fino al 25 maggio; via Gramsci 74; tel.<br />

06 3224794; www.jfroma.it<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

Livio Ceschin.<br />

<strong>Il</strong> gioco serio dell’incisione<br />

<strong>Il</strong> Museo Didattico dell’Ing ospita la personale<br />

dell’artista Livio Ceschin (Pieve di Soligo,<br />

1962). Esposte circa 60 opere grafiche dell’incisore<br />

veneto raccolte intorno ai temi del paesaggio,<br />

del ritratto e del confronto con l’opera<br />

dei grandi maestri storici. Inoltre presenti in mostra<br />

fotografie e altro materiale grafico che testimoniano<br />

le fasi di lavorazione delle incisioni.<br />

Istituto Nazionale per la Grafica -<br />

Calcografia<br />

dal 19 aprile al 30 giugno; via della Stamperia<br />

6; tel. 06 69980230; www.grafica.beniculturali.it<br />

5 /*/•••/ mappa: 7<br />

Marco Tirelli.<br />

Immaginario<br />

Con la cura di Ludovico Pratesi sono esposte<br />

circa 500 opere grafiche di Marco Tirelli, che<br />

ripercorrono il processo creativo del suo lavoro.<br />

Esposti anche una serie di «diari» inediti<br />

degli ultimi anni.<br />

Istituto Nazionale per la Grafica -<br />

Palazzo Poli<br />

fino al 5 maggio; via Poli 54; tel. 06<br />

69980242; www.grafica.arti.beniculturali.it<br />

5 /****/••••/ mappa: 7<br />

Vasco Bendini 1966-1967<br />

<strong>Il</strong> 27 febbraio, giorno dell’inaugurazione della<br />

mostra, Vasco Bendini, uno dei padri dell’informale<br />

in Italia compie novantun anni. La mostra,<br />

curata da Gabriele Simongini, si concentra<br />

su due anni del percorso pittorico dell’artista:<br />

il 1966 e il 1967, periodo breve ma intensissimo<br />

in cui egli realizza »Oggetti e processi»,<br />

per citare il titolo dell’esposizione del 1968,<br />

curata da Giulio Carlo Argan e Maurizio Calvesi,<br />

all’In/Arch di Roma. Così Scrive Simongini<br />

sulla tecnica e sulla riflessione poetica di Bendini:<br />

«Porta avanti – con una coerenza non priva<br />

di ludica ironia – una riflessione purificatrice<br />

sui mezzi, sugli strumenti e sulle potenzialità<br />

della pittura, messi a nudo in molte opere<br />

di quel periodo: la tela, il telaio, i guanti di plastica,<br />

le spatole». Tra le opere in mostra: «Come<br />

è» (1966), «Ombre prime» (1966) «Icona»<br />

(1966), il dittico «La mano», il trittico «Le mani<br />

di Vasco» (1967) e «Cabina solare» (1967).<br />

Riguardo a quest’ultima opera, nota l’artista: «<strong>Il</strong><br />

visitatore viene chiamato a compiere un’esperienza<br />

psicologica in grado di dargli sensazioni,<br />

emozioni, sorprese, piacere, che implica<br />

uno spostamento del tipo tradizionale della<br />

fruizione-contemplazione a quello nuovo della<br />

fruizione-azione».<br />

MACRO<br />

fino al 5 maggio<br />

Foto di gruppo.<br />

Galleria Pieroni, Zerynthia,<br />

RAM. 1975-<strong>2013</strong><br />

Stefano Chiodi cura l’esposizione dedicata all’attività<br />

intrapresa, dal 1975 a oggi, da Mario<br />

Pieroni e Dora Stiefelmeier. Partendo dalle iniziative<br />

promosse dalla galleria Pieroni, per poi<br />

passare alle sue successive trasformazioni negli<br />

spazi e nei progetti Zerynhtia e Radio Arte<br />

Mobile (Ram), e attraverso una scelta di opere<br />

esemplificative e una selezione di centinaia<br />

di documenti (fotografie, pubblicazioni, registrazioni<br />

audio, video e memorabilia), la mostra<br />

fa il punto sia sull’attività della galleria sia<br />

sul clima storico e artistico degli anni presi in<br />

considerazione.<br />

Tirelli, le carte del mondo<br />

Fino al 5 maggio<br />

una mostra all’Istituto<br />

Nazionale per<br />

la Grafica scandaglia,<br />

nella persona<br />

di Marco Tirelli,<br />

processi e modalità<br />

della creazione<br />

estetica. Per la cura<br />

di Ludovico Pratesi,<br />

dell’artista romano<br />

verrà dispiegato,<br />

lungo le pareti<br />

di tre ampie sale<br />

espositive, un flusso<br />

continuo di disegni,<br />

appunti, impressioni<br />

e studi,<br />

che costituiscono Una delle carte di Marco Tirelli in mostra<br />

la materia prima<br />

della pittura di Tirelli. Forme, particolari figurativi, suggestioni<br />

astratte, aggregati segnici di varia natura rappresentano<br />

infatti l’humus di confronto riflessivo da cui scaturisce<br />

l’opera. Per la prima volta è in mostra quindi l’archivio di<br />

idee che costituisce la pre-opera, il magazzino di sguardi da<br />

cui fiorirà la visione. È così che Piranesi, l’artista più rappresentato<br />

nelle collezioni dell’Istituto nazionale per la grafica,<br />

assurge a nume tutelare di una mostra: è, infatti, artista tra<br />

i più amati da Marco Tirelli, che vede reificato nella sua opera<br />

incisoria il tentativo di trovare una sintesi tra modello classico<br />

e sua conformazione in frammento e rovina: «Piranesi<br />

è un artista tragico» dichiara Tirelli, «perché consapevole<br />

che della perfezione non si potesse fare altro che catalogarne<br />

brandelli, attraversati dal tempo e dalla dissoluzione».<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Marco Tirelli. Immaginario, fino al 5 maggio<br />

Istituto Nazionale per la Grafica, via Poli 54, tel. 06 69980230,<br />

www.grafica.beniculturali.it<br />

Orario: ma-do 10-19<br />

L’impero dei cristiani<br />

Dopo aver sconfitto Massenzio<br />

nella battaglia di Ponte Milvio,<br />

avvenuta nel 312 d.C.,<br />

Costantino divenne unico<br />

sovrano dell’Impero romano.<br />

L’anno seguente<br />

l’Imperatore, ribadendo<br />

l’editto del 311 di<br />

Galerio, promulgò un<br />

rescritto noto come<br />

Editto di Milano, con<br />

cui veniva riconosciuta<br />

piena libertà<br />

di culto: «Noi abbiamo<br />

risolto di accordare<br />

ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà<br />

di seguire la religione Un elmo che gemmato ciascuno<br />

crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa<br />

sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità». Anche<br />

il Cristianesimo divenne dunque «regio licita» ma, grazie<br />

soprattutto all’impulso costantiniano, da religione privata<br />

iniziò ad attestarsi come fede pubblica e ufficiale, per divenire<br />

infine nel 380, sotto Teodosio, unica religione di stato.<br />

La mostra, che celebra l’anniversario dell’editto del 313,<br />

giunge a Roma dopo la sede di Palazzo Reale a Milano e si arricchisce<br />

di una sezione, curata da Mariarosaria Barbera, soprintendente<br />

per i beni archeologici di Roma, dedicata alla<br />

città capitolina. Oltre centosessanta reperti, sculture, monete,<br />

gioielli, rilievi, illustrano la dimensione religiosa a Roma e<br />

nell’impero, e la coesistenza della fede cristiana con il paganesimo<br />

e con i culti misterici come il Mitraismo. Tra le novità<br />

della sezione romana, la scoperta di nuovi ambienti del Sessorium,<br />

la sede imperiale nell’area di Santa Croce in Gerusalemme,<br />

residenza di Elena, madre di Costantino. Grande spazio<br />

è infine riservato in mostra alle terme, alle basiliche e ai<br />

mausolei fatti erigere da Costantino a Roma, qui riprodotti in<br />

computer grafica. La cura dell’esposizione è di Gemma Sena<br />

Chiesa e Paolo Biscottini.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Costantino 313 d.C., dal 11 aprile al 15 settembre<br />

Colosseo, piazza del Colosseo 1, tel. 06 39967700, www.coopculture.it<br />

Orario: lu-do dalle 8.30 a un’ora prima del tramonto<br />

© MILICA DUKIC’


Le mostre<br />

L’arte povera del pittore<br />

Bendini<br />

«Come è», installazione del 1966 di Vasco Bendini<br />

Chiude il 5 maggio una mostra di Vasco Bendini, inaugurata il<br />

27 febbraio, giorno del suo 91esimo compleanno. L’esposizione,<br />

curata da Gabriele Simongini, non presenta tuttavia la produzione<br />

recente dell’artista, svolta secondo le canoniche modalità<br />

di pittura informale soffiata sulla tela, che da 60 anni<br />

caratterizzano l’arte di Bendini, ma un intervallo extra-pittorico<br />

di segno oggettuale e performativo: gli anni 1966-67. Cinque<br />

opere-installazioni di quegli anni sono state riunite dal curatore<br />

per portare alla conoscenza delle ultime generazioni<br />

una stagione poco nota del pittore, presentata nel 1968, presso<br />

l’In/arch di Roma con testi di Giulio Carlo Argan e Maurizio<br />

Calvesi («Oggetti e processi» il titolo del suo testo). Tornando<br />

alla pittura dopo questo affaccio nei territori dell’arte povera,<br />

dell’arte concettuale e partecipata, Bendini si rese conto di<br />

non averla mai abbandonata del tutto: la pittura era stata esplorata<br />

solo nella sua strumentazione oggettiva, scomposta negli<br />

elementi del telaio, della tela, dei guanti, delle spatole, si<br />

era aperta a una fruizione non più solo passiva e contemplativa,<br />

ma attiva e dialogica, si era spalancata allo spazio attraversabile.<br />

La mostra è un omaggio a un artista che è recentemente<br />

tornato a vivere a Roma, dopo avervi abitato dal 1973<br />

al 1999. Poi la scelta di Parma. E, infine, il ritorno alla sua seconda<br />

città, dopo Bologna, dove è nato nel 1922.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Vasco Bendini. 1966-1967, fino al 5 maggio<br />

Macro, via Nizza 138, tel. 06 671070400, www.museomacro.org<br />

Orario: ma-do 11-19, sa 11-22<br />

Tutti i colori del nero<br />

Cercare la luce nel nero,<br />

lavorando la tela<br />

con pennelli e pezzi di<br />

legno. A 93 anni, Pierre<br />

Soulages continua a<br />

indagare le vie della<br />

pittura astratta. Villa<br />

Medici gli dedica la prima<br />

importante personale<br />

realizzata in Italia:<br />

«Soulages XXI secolo»,<br />

aperta fino al 16<br />

giugno, riunisce alcuni<br />

lavori recenti del pittore<br />

francese che negli<br />

anni Cinquanta dialogò<br />

Un inchiostro su carta del 2003<br />

di Pierre Soulages<br />

con Rothko e Fontana. In mostra più di venti opere realizzate<br />

dal Duemila in poi, su tela e su carta; un unico quadro storico<br />

(dipinto a catrame su vetro e risalente agli anni Quaranta) e<br />

un unicum dal punto di vista dell’allestimento, ossia una tela<br />

interamente bianca, per la prima volta esposta non appaiata,<br />

come a formare un dittico, ma isolata. «Soulages era molto<br />

stressato e sotto pressione all’idea che la esponessimo da sola»,<br />

ha raccontato il direttore di Villa Medici, Éric De Chassey,<br />

durante l’inaugurazione a marzo, presenti il pittore e sua moglie<br />

Colette. La mostra è infatti dominata dal nero, il non colore<br />

che ha accompagnato il lavoro di Soulages per tutta la vita.<br />

Molto interessante il documentario di Agnès Varda, posto<br />

all’inizio del percorso di visita, in cui l’artista si racconta senza<br />

sovrastrutture. «Ogni quadro è un’esperienza specifica»<br />

continua De Chassey «sia per il pittore sia per chi guarda. La<br />

materia pittorica è trattata con pennelli e pezzi di legno per<br />

rendere la superficie sia opaca sia brillante. Lui sperimenta,<br />

lavora per terra, e non sa mai quale sarà il risultato finale».<br />

Margherita Criscuolo<br />

Soulages XXI secolo, fino al 16 giugno<br />

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, viale Trinità dei Monti 1,<br />

tel. 066761 311, www.villamedici.it<br />

Orario: ma-do 10.30-12.30 /14-17.30<br />

© GEORGES PONCET<br />

MACRO<br />

fino al 5 maggio<br />

Sam Durant<br />

Bartolomeo Pietromarchi cura la personale di<br />

Sam Durant, artista nato a Seattle nel 1961 e<br />

attivo a Los Angeles. I temi sociali e politici<br />

che contraddistingono la sua opera sono ben<br />

evidenziati dai lavori esposti, soprattutto da<br />

quelli più recenti, rivolti al movimento anarchico<br />

italiano della fine del XIX secolo. In questo<br />

nucleo tematico si segnala la serie di busti<br />

incompiuti di anarchici livornesi «Propaganda<br />

of the Deed» (2011), posti davanti a<br />

drappi neri e accompagnati da contenitori<br />

esplosivi con incise loro citazioni. In mostra,<br />

inoltre, disegni di grandi dimensioni come Pastoral<br />

Scene, provenienti da collezioni private<br />

italiane e realizzati tra il 2001 e il 2004, e alcuni<br />

progetti inediti pensati appositamente per<br />

il museo.<br />

MACRO<br />

dal 23 aprile all’1 settembre<br />

Hidetoshi Nagasawa.<br />

Ombra verde<br />

La mostra, patrocinata dell’Ambasciata del<br />

Giappone in Italia e realizzata con il sostegno<br />

della Fondazione Italia Giappone, è dedicata<br />

all’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa,<br />

nato in Manciuria nel 1940 e stabilmente in Italia<br />

dal 1967. In mostra sette grandi gruppi plastici,<br />

in marmo, legno e metallo, di cui alcuni<br />

mai esposti in Italia e un’opera inedita. I lavori<br />

presentati, tra cui «Iride» (1993), «Voluta»<br />

(1993), «Ombra verde» (2000), «Yugao Jole»<br />

(2005-<strong>2013</strong>), «Tate no me» (2007), «Selinunte<br />

Dormiveglia» (2009), rivelano il profondo<br />

legame tra Nagasawa e la città capitolina. La<br />

cura è di Bruno Corà e Aldo Iori.<br />

MACRO<br />

dal 23 aprile all’1 settembre; via Nizza<br />

138, angolo via Cagliari; tel. 06<br />

671070400; www.macro.roma.museum;<br />

orario: ma-do 11-22<br />

5 /****/••••/ mappa: C<br />

Enel Contemporanea.<br />

Doug e Mike Starn.<br />

Big Bambú<br />

L’enorme struttura in bambù, circa 25 metri di<br />

altezza, costruita dagli artisti americani, fratelli<br />

gemelli, Doug e Mike Starn, è l’opera ospitata<br />

dal Macro per la sesta edizione di Enel<br />

Contemporanea, edizione speciale per i cinquant’anni<br />

dell’azienda. La cura è di Francesco<br />

Bonami.<br />

MACRO Testaccio<br />

fino al 31 dicembre<br />

Extra Large<br />

Mostra interamente dedicata a opere e installazioni<br />

di grandi dimensioni, provenienti da importanti<br />

collezioni italiane. Tra i numerosi artisti<br />

in mostra: Micol Assaël, Pedro Cabrita Reis,<br />

Anna Franceschini, Avish Khebrehzadeh, Pietro<br />

Roccasalva, Jeff Wall.<br />

MACRO Testaccio<br />

fino all’11 maggio; piazza Orazio Giustiniani<br />

4; tel. 06 67107040; www.museomacro.org<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Proiezioni. Installazioni<br />

dalle collezioni del MAXXI<br />

Arte<br />

La Galleria 3 ospita lavori di artisti dalle collezioni<br />

del museo, Haluk Akakçe, Francis Alÿs,<br />

Kutlug Ataman, Massimo Bartolini, Olafur<br />

Eliasson, Lara Favaretto, Tony Oursler, Thomas<br />

Saraceno, selezionati in base a strumenti<br />

espressivi quali suono, immagini in movimento,<br />

elettricità, meccanica. La cura è di Monia<br />

Trombetta.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

fino al 5 maggio<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Alighiero Boetti a Roma<br />

La storia di «Alì Ghiero, il beduino in transito,<br />

accampato accanto al Pantheon» è la storia di<br />

un artista nomade, Alighiero Boetti, e di una città,<br />

Roma, raccontata attraverso trenta opere, alcune<br />

di esse inedite o raramente esposte.<br />

Aspetto particolarmente indagato dall’esposizione<br />

è il rapporto di Alighiero Boetti con<br />

l’Oriente, senza tralasciare l’interconnessione<br />

dell’artista con l’opera di altri autori come Francesco<br />

Clemente e Luigi Ontani, di cui verranno<br />

esposti una serie di lavori esemplificativi<br />

della temperie culturale degli anni Settanta. La<br />

cura è di Luigia Lonardelli.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

fino al 6 ottobre<br />

Energy. Architettura<br />

del petrolio e post petrolio<br />

Curata da Pippo Ciorra, la mostra è una riflessione<br />

sul tema dell’influenza dell’energia nella<br />

configurazione dello spazio fisico abitato. Tre<br />

mostre in una per raccontare sessant’anni di<br />

storia, attraverso il tema dell’impatto dell’energia<br />

sull’architettura e il paesaggio, dal boom del<br />

petrolio alle energie rinnovabili. In mostra più<br />

di 80 disegni, progetti storici e fotografie.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

fino al 29 settembre<br />

Fiona Tan. Inventory<br />

In esposizione tre importanti opere video dell’artista,<br />

«Correction», «Disorient» e «Cloud<br />

Island», più il suo ultimo lavoro «Inventory»<br />

in prima mondiale e una scelta di incisioni di<br />

Giovanni Battista Piranesi in dialogo con l’architettura<br />

di Zaha Hadid e fonte di ispirazione<br />

per «Correction».<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

fino all’8 settembre<br />

Luigi Ghirri.<br />

Pensare per immagini<br />

Una grande antologica composta da 300 lavori<br />

tra fotografie, libri d’artista, cartoline illustrate<br />

e cataloghi raccontano la vita e il lavoro del<br />

fotografo emiliano Luigi Ghirri. L’esposizione è<br />

realizzata in collaborazione con il Comune di<br />

Reggio Emilia, la città dove Ghirri ha vissuto e<br />

alla quale ha lasciato il proprio archivio. Particolare<br />

attenzione è rivolta in mostra ai vintage<br />

prints stampati direttamente dall’autore. La cura<br />

è di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano<br />

Sergio.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

dal 24 aprile al 28 ottobre<br />

TAV Bologna-Milano<br />

Fotografia, ricerca<br />

e territorio<br />

Gli scatti realizzati da dieci fotografi documentano<br />

i lavori per l’alta velocità sulla tratta Bologna-Milano.<br />

La cura è di Francesca Fabiani e<br />

William Guerrieri, per un progetto d’indagine<br />

dell’associazione Linea di Confine per la Fotografia<br />

Contemporanea.<br />

MaXXI - Museo Nazionale delle arti<br />

del XXI secolo<br />

fino al 21 aprile; via Guido Reni 4 A;<br />

tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it;<br />

orario: ma-me-ve-do 11-19;<br />

gi-sa 11-22<br />

11 /*]**/••••/ mappa: FM<br />

Maria Luisa Gaetani.<br />

Save Syria<br />

Le fotografie realizzate da Maria Luisa Gaetani<br />

mostrano la popolazione e l’antica storia della<br />

Siria, ricordando le drammatiche vicende attuali<br />

del paese. La mostra è accompagnata da<br />

un testo di Achille Bonito Oliva.<br />

Mercati di Traiano - Museo dei Fori<br />

Imperiali<br />

dal 10 al 28 aprile<br />

Marcello Mondazzi.<br />

Frammenti del tempo<br />

Metacrilato, policarbonato e perspex sono i<br />

materiali di cui si serve Marcello Mondazzi per<br />

realizzare anfore, ciotole, cesti, dall’aspetto di<br />

antichi manufatti. Queste sculture di grandi dimensioni<br />

trovano ora perfetta cornice, in dialogo<br />

con l’arte e l’architettura del passato, nei<br />

Mercati di Traiano.<br />

Mercati di Traiano - Museo dei Fori<br />

Imperiali<br />

fino al 9 giugno; via IV Novembre 94; tel.<br />

06 0608; www.mercatiditraiano.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 11<br />

L’Età dell’Equilibrio<br />

L’esposizione, curata da Eugenio La Rocca e<br />

Claudio Parisi Presicce, parte del progetto<br />

quinquennale «I giorni di Roma», racconta gli<br />

ottant’anni che vanno dal 98 al 180 d.C.: un periodo<br />

di stabilità politica che vide una produzione<br />

artistica di qualità elevatissima. In mostra<br />

opere come il Fauno in rosso antico e la statua<br />

di Centauro anziano.<br />

Musei Capitolini<br />

fino al 5 maggio<br />

Tiffany & Gallé<br />

e i maestri dell’Art<br />

Nouveau nella collezione<br />

del Museo di Arti<br />

Applicate di Budapest<br />

In mostra oltre 100 oggetti d’arte del periodo<br />

che va dall’Esposizione Universale di Parigi del<br />

1889 alla Prima Esposizione Internazionale<br />

d’Arte Decorativa Moderna di Torino del 1911,<br />

in prevalenza oggetti d’ornamento in vetro e ceramica,<br />

gioielli e tessuti realizzati da Louis<br />

Comfort Tiffany, Emile Gallé, i fratelli Daum,<br />

József Rónai Rippl, Otto Eckmann e la manifattura<br />

Zsolnay.<br />

Musei Capitolini<br />

fino al 28 aprile; piazza del Campidoglio<br />

1; tel. 06 67102475; www.museicapitolini.org;<br />

orario: ma-do 9-20<br />

9 /****/••••/ mappa: 11<br />

White&White nel dialogo<br />

tra Corea e Italia<br />

Vittoria Biasi si occupa, da molti anni, del tema<br />

della monocromia bianca. In questa occa-<br />

sione espositiva, affiancata da Hyung-Min<br />

Chung, direttrice del National Museum of Contemporary<br />

Art della Corea, ha selezionato opere<br />

significative del Novecento, tra Corea e Italia,<br />

come recita il titolo della mostra, dando vita<br />

a una «riflessione su due distanti culture che<br />

s’incontrano sul pensiero e sui linguaggi del<br />

bianco». Tra gli artisti presenti: Licia Galizia/Michelangelo<br />

Lupone, Dae-Hun Kwon,<br />

Fabrizio Corneli, Min-Ha Yang, Nam June Paik.<br />

Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa<br />

Borghese<br />

fino al 2 giugno; viale Fiorello La Guardia;<br />

tel. 06 0608; www.museocarlobilotti.it;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

Tutti De Sica<br />

L’esposizione è dedicata al grande regista e attore<br />

Vittorio De Sica e ne ripercorre la carriera<br />

cinematografica attraverso fotografie, manifesti,<br />

oggetti, abiti di scena, sequenze di film e<br />

apparizioni televisive.<br />

Museo dell’Ara Pacis<br />

fino al 7 aprile; lungotevere in Augusta,<br />

angolo via Tomacelli; tel. 06 0608;<br />

www.arapacis.it; orario: ma-do 9 – 19<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Letterio Scalia e Roma<br />

La retrospettiva, curata da Silvana Bonfili, responsabile<br />

del Museo e da Francesca Romana<br />

Morelli, autrice del catalogo ragionato di Scalia<br />

(De Luca Editore), documenta l’opera di un<br />

artista molto moderno, avendo operato tra pittura<br />

e illustrazione di pubblicità, manifesti di<br />

film prodotti da case cinematografiche come la<br />

Paramount, e copertine per letteratura pulp.<br />

Museo di Roma in Trastevere<br />

fino al 5 maggio<br />

Francesco Zizola.<br />

Uno sguardo inadeguato<br />

<strong>Il</strong> forte impegno civile del fotografo Francesco<br />

Zizola (Roma, 1962) è al centro dell’esposizione,<br />

curata da Deanna Richardson e prodotta da<br />

10b Photography, allestita presso il Museo di<br />

Roma in Trastevere. La mostra raccoglie una<br />

selezione di fotografie realizzate da Zizola nel<br />

Legno scabro<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

4<br />

corso dell’ultimo decennio.<br />

Museo di Roma in Trastevere<br />

fino al 28 aprile; piazza Sant’Egidio 1/b;<br />

tel. 06 0608; www.museodiromaintrastevere.it;<br />

orario: ma-do 10-20<br />

13 /***/•••/ mappa: 13<br />

Giuliano Giuman.<br />

Virus Vitreum<br />

Ventitré opere, per la maggior parte inedite e di<br />

recente realizzazione, illustrano la produzione<br />

di Giuliano Giuman dedicata al vetro. Antesignano<br />

della ricerca con tale materiale, Giuman<br />

vi fa confluire i presupposti concettuali del suo<br />

lavoro, uniti a una grande perizia tecnica. Tra le<br />

opere esposte «Polifemo», «Chiodo», «Carovana»,<br />

«Volare senza ali» e «Narciso».<br />

Museo di Villa Torlonia - Casina delle<br />

Civette<br />

fino al 28 aprile; via Nomentana 70; tel.<br />

060608; www.museivillatorlonia.it;<br />

orario: ma-do 9-17,30<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Andrea Fogli. Ogni cosa<br />

Andrea Fogli (Roma 1959) espone, con la cura<br />

di Claudia Terenzi, sculture, grandi carte a<br />

carboncino e dipinti, opere recenti e tutte legate<br />

dal comune filo della riflessione poetica.<br />

Museo di Villa Torlonia - Casino dei<br />

Principi<br />

fino al 7 aprile; via Nomentana 70;<br />

www.museivillatorlonia.it; orario: mado<br />

9-17.30, dopo il 28/03 ma-do 9-19<br />

5 /****/••••/ mappa: C<br />

Hannu Palosuo.<br />

Memoria Obliterata<br />

La personale dell’artista finlandese Hannu Palosuo<br />

(Helsinki, 1966) si concentra sulla sua<br />

produzione più recente. Con la cura di Marco<br />

Ancora sono esposte tele in cui si confondono<br />

fiori, lampade, figure umane in una suggestiva<br />

mescolanza.<br />

Museo Hendrik Christian Andersen<br />

fino al 26 maggio; via Pasquale Stanislao<br />

Mancini 20; tel. 06 3219089;<br />

www.museoandersen.beniculturali.it<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

«Ancient Secrets II», un’opera del 1964 di Louise Nevelson<br />

L’esposizione dedicata a Louise Nevelson attraversa e definisce,<br />

dalle prime opere in terracotta degli anni Trenta, in cui<br />

già prendeva corpo un’energica volontà di governare la struttura<br />

plastica, sino agli ultimi lavori degli anni Ottanta, una ricerca<br />

formale tra le più interessanti della scultura del Novecento.<br />

Nata Louise Berliawsky a Pereyaslav (Kiev) nel 1899,<br />

e giunta a New York nel 1905, la Nevelson (dal cognome del<br />

primo marito) pervenne intorno al 1950 all’elaborazione di<br />

grandi strutture in legno dipinto di bianco o di nero opaco.<br />

Monumentali ed enigmatiche nel loro accumulo di oggetti, in<br />

esse si sommano numerose suggestioni che vanno dall’objet<br />

trouvé all’assemblage, componendo una meditata riflessione<br />

sullo spazio. A cura di Bruno Corà l’esposizione, realizzata<br />

con il patrocinio dell’Ambasciata americana, in collaborazione<br />

con la Nevelson Foundation di Filadelfia e la Fondazione<br />

Marconi di Milano, offre al pubblico la visione di circa settanta<br />

opere, proveniente da istituzioni quali il Louisiana Museum<br />

of Modern Art di Humlebæk in Danimarca, il Centre National<br />

des arts plastiques in Francia e la Pace Gallery di New York.<br />

In mostra, inoltre, scatti realizzati da fotografi come Pedro E.<br />

Guerrero e Robert Mapplethorpe, che ritraggono l’artista, dal<br />

volto severo e asciutto, tanto simile alle superfici scabre delle<br />

sue sculture, nel suo studio. In catalogo, un saggio del curatore,<br />

testi di Thierry Dufrêne, Thomas Deecke, Aldo Iori e<br />

una conversazione con Giorgio Marconi, presidente della Fondazione<br />

Marconi.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Louise Nevelson, dal 16 aprile al 21 luglio<br />

Fondazione Roma Museo - Palazzo Sciarra, via Marco Minghetti 22,<br />

tel. 06 697645599, www.fondazioneromamuseo.it<br />

Orario: lu-do 10-20<br />

© FONDAZIONE MARCONI, MILANO


5<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

Le mostre<br />

Grandi nudi al Palaexpo<br />

<strong>Il</strong> ritratto di Andy Warhol<br />

colto nella stessa posizione<br />

di una statua della<br />

Madonna fotografata in<br />

una chiesa toscana e la<br />

foto di Nastassja Kinski<br />

che abbraccia una bambola<br />

dalle sembianze di<br />

Marlene Dietrich sono<br />

solo due delle 180 immagini<br />

presenti nella<br />

mostra dedicata a Helmut<br />

Newton: «White Women,<br />

Sleepless Nights,<br />

«Autoritratto con la moglie e le<br />

modelle», uno scatto di Newton del<br />

1981<br />

Big Nudes». <strong>Il</strong> progetto espositivo raccoglie le immagini dei<br />

primi tre libri di fashion photography pubblicati alla fine degli<br />

anni ’70: «White Women» (1976), volume leggendario che<br />

porta il nudo all’interno del mondo della moda e che crea delle<br />

immagini così sorprendenti e provocanti da rivoluzionare lo<br />

stesso concetto di fotografia di moda, testimonianza della trasformazione<br />

del ruolo della donna nella società occidentale;<br />

«Sleepless Nights» (1978) che trasforma le immagini femminili<br />

da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage da scena<br />

del crimine. Ma è con «Big Nudes» (1981) che arriva a<br />

inaugurare una nuova dimensione fotografica, quella delle gigantografie.<br />

Newton stesso definisce la storia che vuole raccontare<br />

al suo pubblico: la realtà analizzata tocca un’ambiguità<br />

di fondo in cui erotismo e morte non sono che due aspetti<br />

della stessa ricerca. In sequenza, l’uno accanto all’altro, gli<br />

scatti realizzati per varie committenze con quelli realizzati liberamente<br />

per se stesso creano una narrazione in cui la ricerca<br />

dello stile e la scoperta del gesto elegante sottendono l’esistenza<br />

di una realtà ulteriore, di una vicenda che sta allo spettatore<br />

stesso interpretare.<br />

Brigida Mascitti<br />

Helmut Newton. White Women, Sleepless Nights, Big Nudes, fino al 21<br />

luglio<br />

Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, tel. 06 39967500,<br />

www.palazzoesposizioni.it<br />

Orario: do-ma-me-gio 10-20; ve-sa: 10-22.30<br />

Felice Giani<br />

Otto grandi disegni acquerellati di Felice Giani,<br />

di proprietà del Museo e parte di una più<br />

ampia serie di vedute dedicate da Giani alla residenza<br />

francese del conte Antonio Aldini, segretario<br />

di stato del Regno d’Italia, sono ora in<br />

mostra a seguito del ritrovamento sul mercato<br />

antiquario romano di una serie di cimeli, tra i<br />

quali alcuni documenti e un ritratto del conte<br />

Aldini.<br />

Museo Napoleonico<br />

fino al 30 giugno; piazza di Ponte Umberto<br />

I; tel. 060608; www.museonapoleonico.it;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

4 /***/•••/ mappa: 5<br />

Lucilla Catania.<br />

Stareeandare<br />

Lucilla Catania coniuga, attraverso le sue sculture,<br />

la tradizione (lo stare) e l’innovazione (l’andare).<br />

<strong>Il</strong> progetto espositivo ideato da Luca Barreca<br />

e Roberto Gramiccia ricapitola il percorso<br />

artistico dell’artista dagli anni ‘80 ad oggi, nelle<br />

due sedi espositive del Mnao e di Palazzetto<br />

Venezia. Presso il Mnao sono esposte, per<br />

la cura di Francesco di Gennaro, Paola D’Amore<br />

e Gabriella Manna, 14 sculture in marmo,<br />

pietra e terracotta riferibili a un arco cronologico<br />

che va dagli anni ’90 al <strong>2013</strong>.<br />

Museo Nazionale d’arte Orientale<br />

Giuseppe Tucci<br />

fino al 16 maggio; via Merulana 248; tel.<br />

06 46974850; www.museorientale.beniculturali.it;<br />

orario: ma-me-ve 9-14,<br />

gio-sa-do 9-19.30<br />

5 /****/••••/ mappa: E<br />

<strong>Il</strong> cammino di Pietro<br />

Nell’Anno della Fede la mostra ripercorre la<br />

storia della cristianità dal IV fino al XX secolo<br />

con opere di autori quali Lorenzo Veneziano,<br />

Vitale da Bologna, Marco Basaiti, Garofalo,<br />

Jan Brueghel, Giorgio Vasari, Georges de<br />

La Tour, Guercino, Gerard van Honthorst, Dirk<br />

Van Baburen, Luca Giordano, Mattia Preti,<br />

Guido Reni, Vasilij Dmitrievic Polenov, Eugène<br />

Burnand.<br />

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo<br />

fino all’1 maggio; lungotevere Castello<br />

50; tel. 06 6819111; www.castelsantangelo.com;<br />

orario: ma-do 9-19<br />

11 /***/•••/ mappa: 5<br />

Lucilla Catania.<br />

Stareeandare<br />

Con il Museo Nazionale d’Arte Orientale G. Tucci,<br />

il Palazzetto Venezia ospita una mostra dedicata<br />

alle sculture di Lucilla Catania. Seguendo<br />

un progetto espositivo di Luca Barreca e Roberto<br />

Gramiccia, sono qui visibili, con la cura<br />

di Anna Imponente, cinque sculture («Voluta»,<br />

«Occhio», «Delfino», «Goccia», «Atmosferica»),<br />

della metà degli anni ’80.<br />

Palazzetto Venezia - Giardino degli<br />

Aranci<br />

fino al 23 maggio; piazza San Marco 49<br />

5 /**]*/••••/ mappa: 11<br />

Empire State.<br />

Arte e New York oggi<br />

Venticinque artisti newyorkesi, appartenenti a<br />

generazioni diverse, analizzano il ruolo della<br />

città di New York in relazione all’arte contemporanea.<br />

Pittura, scultura, fotografia, video e<br />

installazioni di Michele Abeles, Uri Aran, Darren<br />

Bader, Antoine Catala e altri, sono in mostra<br />

con la cura di Norman Rosenthal e Alex<br />

Gartenfeld. In catalogo, oltre ai contributi dei<br />

curatori, saggi di Tom McDonough, John Miller<br />

e Eileen Myles, Bruce Hainley, Hans Ulrich<br />

Obrist, Tina Kukielski e un saggio per immagini<br />

di Matt Keegan.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

dal 23 aprile al 21 luglio<br />

Helmut Newton.<br />

White Women, Sleepless<br />

Nights, Big Nudes<br />

<strong>Il</strong> titolo dell’esposizione riprende i titoli dei primi<br />

tre libri di Helmut Newton pubblicati alla fine<br />

degli anni Settanta. Le foto qui in mostra,<br />

duecento scatti, sono difatti le stesse immagini<br />

che compaiono in quelle pubblicazioni. La<br />

mostra dedicata al grande fotografo tedesco<br />

giunge a Roma dopo le tappe al Museum of Fine<br />

Arts di Houston e il Museum für Fotografie<br />

di Berlino.<br />

Palazzo delle Esposizioni<br />

fino al 21 luglio; via Nazionale 194; tel.<br />

06 68301087; www.palazzoesposizioni.it;<br />

orario: do-gio 10-20; ve-sa 10-<br />

22.30<br />

13 /****/••••/ mappa: 8<br />

<strong>Il</strong> segreto del movimento<br />

In mostra una selezione di automi, prodotti da<br />

artisti Italiani e internazionali, parte della collezione<br />

del Modern Automata Museum di Castelletto<br />

di Vezzano (Montopoli di Sabina, Rieti).<br />

Le piccole sculture meccaniche, realizzate in<br />

carta, legno o metallo, sono messe in movimento<br />

attraverso una manovella.<br />

Sala Santa Rita<br />

dal 5 aprile al 3 maggio; via Montanara<br />

Bianca Corea in bianca Italia<br />

Al Museo Bilotti la<br />

mostra «White&White<br />

nel dialogo tra Corea<br />

e Italia» propone<br />

una riflessione su<br />

due distanti culture<br />

che si incontrano sul<br />

pensiero e sui linguaggi<br />

del bianco.<br />

Curata da Vittoria<br />

Biasi, critica e storica<br />

dell’arte che da<br />

anni conduce un’approfondita<br />

ricerca attorno<br />

alla monocromia<br />

bianca del Novecento,<br />

e da Hyung-<br />

Min Chung, direttrice<br />

del National Museum<br />

of Contemporary Art<br />

of Korea, la rassegna<br />

«Senza Spazio», scultura del 2009<br />

di In-Kyum Kim<br />

mette a confronto i lavori di ventisei artisti italiani e coreani<br />

in una ricognizione sul bianco che evidenzia affinità, corrispondenze<br />

e dissonanze tra le varie poetiche. Così la creatività<br />

emergente italiana, rappresentata dai lavori di Carlo<br />

Bernardini, Fabrizio Corneli, Paolo di Capua, Emanuela Fiorelli,<br />

Licia Galizia, Franco Ionda, Michelangelo Lupone, Cristiana<br />

Palandri, Paolo Radi e Stato Di Famiglia dialoga con<br />

le opere di Insu Choi, Man-Lin Choi, Chang-Sup Chung,<br />

Kwang-Ho Jeong, In-Kyum Kim, Shin <strong>Il</strong> Kim, San-Keum Koh,<br />

Bohnchang Koo, Dongwan Kook, Dae Hun Kwon, Young-Woo<br />

Kwon, Oan Kyu, Dong-Youb Lee, Seo-Bo Park e Min-Ha Yang.<br />

Alla figura di Nam June Paik, pioniere della videoarte internazionale,<br />

la mostra affida il compito simbolico di raccordare<br />

i vari universi del bianco.<br />

Flavia Matitti<br />

White&White nel dialogo tra Corea e Italia, fino al 2 giugno<br />

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, viale Fiorello La Guardia,<br />

tel. 060608, www.museocarlobilotti.it<br />

Orario: ma-ve 10-16; sa-do 10-19<br />

LaStellina ArteContemporanea<br />

Presenta<br />

G<br />

G<br />

Son of the South<br />

P<br />

R<br />

Gianfranco Grosso vs Paul Russotto<br />

Testo critico di Alan Jones<br />

Mercoledì 8 Maggio ore 19,00<br />

La mostra prosegue fino al 9 giugno<br />

LaStellina ArteContemporanea<br />

Via Braccio da Montone 93-Roma<br />

3342906204 lastellina05@gmail.com<br />

www.LaStellinaArteContemporanea.com<br />

orari galleria lun-ven 17,30-20,00


Le mostre<br />

Nelle sedi istituzionali<br />

6<br />

Librerie delle meraviglie<br />

Librerie e biblioteche,<br />

borse d’affari,<br />

piazze e grandi vedute<br />

sulle città: sono i<br />

soggetti prediletti da<br />

Massimo Giannoni,<br />

le cui opere sono<br />

esposte alla Galleria<br />

Russo dal 18 aprile.<br />

La mostra curata da<br />

Lea Mattarella riunisce<br />

25 oli su tela di<br />

piccole, medie e<br />

grandi dimensioni,<br />

tutti inediti, realizzati<br />

tra il 2011 e il <strong>2013</strong>. La sua poetica si arricchisce di<br />

nuovi soggetti: una «wunderkammer» (camera delle meraviglie)<br />

che dimostra come l’artista tragga ispirazione dal passato<br />

per rileggere il presente. Nella storia dell’arte, ha raccontato<br />

Giannoni, non si può prescindere da «Caravaggio,<br />

con i suoi neri pieni e i rossi cinabro e, sempre nel ’600,<br />

Mattia Preti; Rembrandt con le sue ossessioni per la materia;<br />

Picasso e l’onnipotente vitalità; le affascinanti periferie<br />

di città del periodo prefuturista di Boccioni e Balla; Morandi<br />

e la sua ossessiva ripetitività; la semplice genialità di Domenico<br />

Gnoli, fino ai fin troppo acclamati Richter e Kiefer».<br />

E se la «wunderkammer» si può considerare lo stadio embrionale<br />

del concetto di museo, Giannoni dedica alla raffigurazione<br />

delle bacheche di zoologia della Specola (Museo<br />

di storia naturale di Firenze) altre tre opere. «Sono rimasto<br />

affascinato dai corridoi pieni di animali illuminati da luci<br />

artificiali», ha spiegato, «il concetto di fondo è sempre<br />

l’accumulo». La mostra anticipa una collettiva a maggio,<br />

nella libreria degli Uffizi di Firenze, e una personale nel Palazzo<br />

dei giureconsulti di Milano, che sarà presentata il 28<br />

giugno.<br />

Margherita Criscuolo<br />

Massimo Giannoni, fino al 16 maggio<br />

Galleria Russo, via Alibert 20, tel. 06 6789949, www.galleriarusso.com<br />

Orario: lu 16.30-19.30; ma-sa 10-19.30<br />

8; tel. 06 67105568; www.salasantarita.culturaroma.it<br />

11 /***/•••/ mappa: 15<br />

Tiziano<br />

Con la cura di Giovanni C.F. Villa sono in mostra<br />

straordinarie tele di Tiziano Vecelio (Pieve<br />

di Cadore 1485 circa-Venezia 1576) come «<strong>Il</strong><br />

Concerto» e la «Bella» di Palazzo Pitti, la «Flora»<br />

degli Uffizi, la «Pala Gozzi» di Ancona, la<br />

«Danae» di Capodimonte, il «Carlo V con il<br />

cane» e l’«Autoritratto» del Prado o lo «Scorticamento<br />

di Marsia» di Kromeriz.<br />

Scuderie del Quirinale<br />

«La Specola», opera del <strong>2013</strong> di Massimo<br />

Giannoni<br />

fino al 16 giugno; via XXIV Maggio 16;<br />

tel. 06 39967500; www.scuderiequirinale.it;<br />

orario: do-gi 10-20; ve-sa 10-<br />

22.30<br />

4 /****/••••/ mappa: 11<br />

A Theatre Cycle.<br />

Nomas Foundation<br />

al Teatro Valle Occupato<br />

La Nomas Foundation, in collaborazione con il<br />

Teatro Valle Occupato, propone un ciclo di interventi<br />

in cui si confrontano e si sovrappongono<br />

i codici dell’arte figurativa e quelli del teatro.<br />

Questi gli artisti coinvolti nell’arco di tre<br />

mesi e in tre eventi dal vivo e due laboratori:<br />

Karina Bisch, Luigi Coppola & Marzia Migliora,<br />

Keren Cytter, Linda Fregni Nagler, Anja Kirschner<br />

& David Panos, Laurent Montaron, Tino<br />

Sehgal, Marinella Senatore, Marcella Vanzo,<br />

Ulla von Brandenburg, Clemens von Wedemeyer<br />

& Maya Schweizer. La cura è di Cecilia<br />

Canziani e <strong>Il</strong>aria Gianni.<br />

Teatro Valle<br />

fino al 31 maggio; www.teatrovalleoccupato.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 11<br />

Marco Delogu.<br />

Ritratti di Ritratti<br />

<strong>Il</strong> Tempio di Romolo, edificato da Massenzio<br />

nel Foro romano per ricordare il proprio figlio<br />

scomparso in giovane età, ospita dieci fotografie<br />

di Marco Delogu. I volti ritratti sono quelli<br />

di imperatori, letterati e filosofi immortalati dalla<br />

statuaria romana: Cicerone, Epicuro, Ganimede,<br />

Pitagora, Omero, Salonina, Caracalla,<br />

Alessandro Severo e Traiano Decio. L’allestimento<br />

è di Fabio Fornasari.<br />

Tempio di Romolo<br />

fino al 5 maggio; foro Romano<br />

13 /***/•••/ mappa: G<br />

Paolo Delle Monache -<br />

Benoit Felici.<br />

Non – finito, Infinito<br />

Le sculture in bronzo di Paolo Delle Monache<br />

sono affiancate dal cortometraggio «Unfinished<br />

Italy» di Benoit Felici proiettato sull’antica<br />

muratura di una delle monumentali aule delle<br />

Terme di Diocleziano. <strong>Il</strong> volume (Electa)<br />

«Non-finito, Infinito» si avvale della prefazione<br />

dell’antropologo francese Marc Augé, che<br />

con il suo libro Rovine e macerie ha ispirato in<br />

particolare il lavoro di Paolo Delle Monache.<br />

Ancora, il volume contiene un testo di Marco<br />

Meneguzzo.<br />

Terme di Diocleziano<br />

fino al 30 giugno<br />

Vespasiano e la scuola<br />

La mostra didattica multimediale presenta il risultato<br />

di due anni di collaborazione tra dieci<br />

scuole del Lazio e dell’Umbria, i docenti di Sapienza-Università<br />

di Roma, dell’Istituto di Storia<br />

Antica e gli archeologi della Soprintendenza<br />

Speciale per i Beni Archeologici di Roma. I<br />

materiali in esposizione, realizzati dagli studenti,<br />

sono dedicati alla figura di Vespasiano in occasione<br />

delle celebrazioni del bimillenario della<br />

nascita dell’imperatore.<br />

Terme di Diocleziano<br />

fino al 26 maggio; piazza Della Repubblica;<br />

tel. 06 4880530<br />

2 /***/•••/ mappa: E<br />

Tülay Gürses.<br />

I colori dell’opera<br />

Mesnevi di Rumi su tela<br />

L’artista turca Tülay Gürses illustra con la sua<br />

pittura i versi del «Mesnevi», l’opera in 6 volumi<br />

e 25mila versi di Jalal al-Din Muhammad<br />

Rumi, il poeta mistico vissuto nel XIII secolo e<br />

morto a Konya nel 1273, fondatore della confraternita<br />

Sufi dei Dervisci Rotanti.<br />

Turchia - Ufficio culturale<br />

e informazioni<br />

fino al 19 aprile; piazza della Repubblica,<br />

55/56; tel. 064871190; www.turchia.it;<br />

orario: lu-ve 9-17<br />

5 /***/•••/ mappa: E<br />

Ardea e Manzù<br />

attraverso la fotografia<br />

di Roberto Galasso<br />

Oltre cinquanta fotografie, organizzate in quattro<br />

sezioni (Gli affetti, L’atelier, La raccolta, <strong>Il</strong> territorio),<br />

raccontano Manzù e la sua arte attraverso<br />

gli occhi del fotografo Roberto Galasso.<br />

La mostra è curata da Marcella Cossu e Silvana<br />

Freddo.<br />

Raccolta Manzù<br />

fino al 30 aprile; Ardea, via Laurentina<br />

km. 32; tel. 06 9135022; www.museomanzu.beniculturali.it;<br />

orario: lu 14-<br />

19, ma-do 9-19<br />

13 /***/•••/ mappa: FM<br />

Marguerite Yourcenar.<br />

Adriano, l’antichità<br />

immaginata<br />

<strong>Il</strong> nome della scrittrice franco-belga Marguerite<br />

Yourcenar (1903-87), è indissolubilmente<br />

legato al romanzo Memorie di Adriano, e ora la<br />

Villa dell’imperatore ospita un’esposizione dedicata<br />

alla scrittrice ripercorrendo le fasi della<br />

creazione del suo celebre libro. In mostra carteggi,<br />

fotografie d’epoca, sculture e incisioni<br />

che documentano l’approfondito lavoro di studio<br />

che ha preceduto e accompagnato la nascita<br />

dell’opera, pubblicata a Parigi nel 1951.<br />

Villa Adriana<br />

fino al 3 novembre; Tivoli; tel. 0774<br />

382733<br />

11 /****/••••/ mappa: FM<br />

Nelle sedi<br />

private<br />

Romeo<br />

Lo street artist Romeo espone recenti lavori realizzati<br />

per la personale dal titolo «Clausura».<br />

999Contemporary<br />

dal 6 aprile al 30 maggio; via Volta 48;<br />

www.999gallery.com<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Stefano Giogli.<br />

Small Italy - Fake<br />

Acta International e LuminUp presentano la<br />

personale del fotografo Stefano Giogli: gli scatti<br />

in mostra sono stati realizzati a Rimini all’interno<br />

del parco tematico Italia in Miniatura, giocando<br />

sulla contrapposizione tra vero e falso,<br />

reale e ideale.<br />

Acta International<br />

fino al 17 maggio; via Panisperna, 83<br />

13 /***/•••/ mappa: 13<br />

Veronica Botticelli.<br />

Sono tutto quello che vedo<br />

Tele, lamiere e carte, sono queste le superfici<br />

su cui Veronica Botticelli traccia il proprio<br />

segno pittorico, a un tempo poetico e vigoro-<br />

Disegnare l’infinito<br />

Seguendo la suggestione<br />

dei versi di<br />

Cesare Pavese: «Ritroverai<br />

le nubi / e il<br />

canneto, e le voci /<br />

come un’ombra di<br />

luna. / Ritroverai<br />

parole / oltre la vita<br />

breve / e notturna<br />

dei giochi, / oltre<br />

l’infanzia accesa»,<br />

uniti alla voce della<br />

poetessa Mariangela<br />

Gualtieri, Elvio<br />

Chiricozzi ha realizzato,<br />

per la galleria<br />

L’opera di Chiricozzi allestita in galleria<br />

De Crescenzo & Viesti, un lavoro di grandi dimensioni (4x2,50<br />

m) in cui la materia evanescente e incorporea delle nubi occupa<br />

interamente, con segni realizzati a grafite, la superficie<br />

della tela. L’impermanenza della natura, il suo continuo<br />

frammentarsi e ricomporsi in forme incessantemente mutevoli,<br />

è resa dall’artista con la consueta sensibilità e levità di<br />

tratto con cui, da anni, si dedica alla definizione delle intangibili<br />

traiettorie aeree degli stormi d’uccelli. <strong>Il</strong> grande disegno,<br />

solcato da linee minutissime che solo a distanza si ricompongono<br />

nell’occhio del riguardante, invita al tempo lungo<br />

della meditazione e della contemplazione perché, come<br />

afferma l’artista: «tutto accade nello spazio tra la tela e la<br />

panca posta di fronte a essa». La cura è di Alberto Dambruoso<br />

e Marco Tonelli.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Elvio Chiricozzi. Ritroverai le nubi, fino al 10 maggio<br />

De Crescenzo & Viesti, via Ferdinando di Savoia, 2, tel. 06 95226414,<br />

www.decrescenzoeviesti.com<br />

Orario: ma-ve 11-13/16-19; sa 11-13<br />

so, delineando i contorni di oggetti come<br />

macchine, biciclette e divani. Così Botticelli<br />

definisce la propria pittura: «Lo spazio della<br />

mia pittura è uno spazio mentale. È il dialogo<br />

che io instauro con ricordi, tracce, musica,<br />

colori e passaggi che mi hanno interessato<br />

nella vita. <strong>Il</strong> pubblico c’è o se n’è appena<br />

andato. Io sono lì, nello sfondo, sempre.<br />

A luci un po’ spente. A dire in ogni caso e malgrado<br />

tutto». La cura dell’esposizione è di<br />

Giorgia Calò.<br />

Anna Marra Contemporanea<br />

dal 16 aprile al 23 maggio; via Sant’Angelo<br />

in Pescheria, 32; www.annamarracontemporanea.it<br />

5 /*/•••/ mappa: G<br />

Alberto Parres.<br />

<strong>Il</strong> Suono del re<br />

Con la cura di Giuseppe Ussani d’Escobar, il<br />

pittore Alberto Parres, nato a Tangeri nel 1953,<br />

espone una selezione di sue recenti opere, di<br />

medie e grandi dimensioni.<br />

Anteprima d’arte contemporanea<br />

fino al 21 aprile; piazza Mazzini, 27,<br />

Scala A, terzo piano; tel. 06 5454545;<br />

www.anteprimadartecontemporanea.it<br />

5 /***/•••/ mappa: A<br />

Alessio Deli<br />

RvB Arts, con la sua politica di «Accessible<br />

Art», presenta le opere di Alessio Deli, sculture<br />

realizzate con la resina e il metallo, la plastica<br />

e il legno riciclati, nelle due sedi di via delle<br />

Zoccolette e via Giulia.<br />

Antiquariato Valligiano<br />

fino all’11 maggio; via Giulia, 193; tel.<br />

06 6869505<br />

5 /***/•••/ mappa: 2


7<br />

Nelle sedi private<br />

Le mostre<br />

Christophe Bourguedieu<br />

In mostra lavori del fotografo francese Christophe<br />

Bourguedieu realizzati nell’arco degli ultimi<br />

dieci anni, come le serie «Tavastia»,<br />

«Eden», «Les Passagers» e «La Montagne».<br />

Bloo Gallery<br />

fino al 13 aprile; via Tiburtina,149; tel.<br />

06 93374150; www.bloogallery.it<br />

13 /***/•••/ mappa: 5<br />

Elena Giustozzi.<br />

Tranches de Vie<br />

La pittrice Elena Giustozzi (Civitanova Marche,<br />

1983) espone alcune tele recenti. La cura è di<br />

Paola Ballesi.<br />

Centro Luigi Di Sarro<br />

dal 19 aprile all’11 maggio; via Paolo<br />

Emilio, 28; tel. 06 3243513; orario: masa<br />

17-20<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Gianni Politi.<br />

From the studio<br />

(Nightrider)<br />

<strong>Il</strong> «viaggiatore notturno» del titolo è lo stesso<br />

artista, Gianni Politi che, seguendo la suggestione<br />

di un ritratto del 1770 del pittore Gaetano<br />

Gandolfi, cerca di ricomporre il ricordo<br />

del volto paterno. In mostra una selezione di<br />

oli su tela.<br />

CO2 contemporary art<br />

fino al 30 aprile; via Piave, 66; tel. 06<br />

45471209; www.co2gallery.com; orario:<br />

lu-sa 11-19<br />

5 /***/•••/ mappa: C<br />

NOW art before the future.<br />

NOW#1_segno / forma /<br />

colore<br />

La rassegna d’arte, ideata da Claudio Crescentini<br />

e Massimo Domenicucci, prevede per l’anno<br />

<strong>2013</strong> quattro appuntamenti espositivi dedicati<br />

ai linguaggi dell’arte contemporanea. La<br />

prima mostra vede esposte opere di Enzo Cucchi,<br />

Carlo Lorenzetti, Marco Lodola, Michele<br />

Fiore, Tarcisio Pingitore, Alessandro Di Cola,<br />

Yayoi Kusama e Michael Sailstorfer.<br />

DAI Studio Architettura e Ingegneria<br />

dal 19 aprile al 26 maggio; viale Trastevere<br />

143; tel. 347.1006230<br />

5 /*/•••/ mappa: G<br />

Elvio Chiricozzi.<br />

Ritroverai le nubi<br />

Seguendo la suggestione tracciata dai versi<br />

della poetessa Mariangela Gualtieri e di Cesare<br />

Pavese, («Ritroverai le nubi / e il canneto, e<br />

le voci / come un’ombra di luna. / Ritroverai parole<br />

/ oltre la vita breve / e notturna dei giochi,<br />

/ oltre l’infanzia accesa»), con la consueta sensibilità<br />

e levità di tratto, Elvio Chiricozzi espone<br />

un lavoro di grandi dimensioni realizzato con<br />

la tecnica a grafite su tela, con cui l’artista ci<br />

rammenta la poetica e spiazzante mutevolezza<br />

della natura. La cura è di Alberto Dambruoso e<br />

Marco Tonelli.<br />

De Crescenzo & Viesti<br />

fino al 10 maggio; via Ferdinando di Savoia<br />

2; tel. 06 9522641414; www.decrescenzoeviesti.com;<br />

orario: lu-sa 11-<br />

13/16-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Concrete. Simon d’Exéa<br />

Per la sua prima mostra personale, il fotografo<br />

Simon d’Exéa (Parigi 1983, vive e lavora a Roma)<br />

espone quattordici opere con cui mette a<br />

fuoco dettagli di architetture moderne e contemporanee.<br />

Doozo<br />

fino al 12 maggio; via Palermo 51; tel.<br />

06 4815655; www.doozo.it; orario: mave<br />

11-22, sa 11-16<br />

5 /***/•••/ mappa: 8<br />

Salvatore Giunta,<br />

Clara Janes, Carla Vasio.<br />

Ombre<br />

L’ombra, nelle sue declinazioni, viene indagata<br />

da tre artisti: Giunta, in dieci acrilici su carta,<br />

affronta la presenza inconsistente dell’ombra,<br />

tema che Clara Janes e Carla Vasio esplorano<br />

in forma di poesia. Presentazione di Nicoletta<br />

Cardano.<br />

Edizioni Empiria<br />

dal 9 al 20 aprile; via Baccina, 79; tel.<br />

06 69940850<br />

5 /*/•••/ mappa: E<br />

Danilo Bucchi<br />

La mostra, curata da Gianluca Marziani, si concentra<br />

intorno a tre nodi tematici: la scultura, il<br />

cerchio, le bambole.<br />

Emmeotto<br />

dal 18 aprile all’1 giugno; palazzo Taverna,<br />

via di Monte Giordano 36; tel. 06<br />

68301127; www.emmeotto.net; orario:<br />

ma-sa 11-14/15-20<br />

5 /*/•••/ mappa: 10<br />

Daniel Libeskind. Never<br />

Say the Eye is Rigid<br />

La mostra è dedicata all’architetto Daniel Libeskind,<br />

nato in Polonia nel 1946 e divenuto cittadino<br />

americano nel 1965. In mostra i disegni<br />

che hanno generato alcune delle sue opere architettoniche<br />

più famose. Dopo la tappa romana,<br />

l’esposizione, grazie al contributo della Mapei,<br />

si sposterà nelle altre sedi della Ermanno<br />

Tedeschi Gallery: prima a Milano, poi a Torino<br />

e infine in Israele, presso la Ermanno Tedeschi<br />

Gallery di Tel Aviv.<br />

Ermanno Tedeschi Gallery<br />

fino al 30 aprile; via del Portico d’Ottavia<br />

7; tel. 06 45551063; www.etgallery.it;<br />

orario: lu-ve 10-13/15-19<br />

3 /***/•••/ mappa: 14<br />

Alis/Filliol.<br />

Spaces-Non Spaces<br />

Primo appuntamento del ciclo, dedicato al concetto<br />

del non-luogo, secondo la concezione di<br />

Marc Augé, ideato da Benedetta Carpi De Resmini<br />

per Ex Elettrofonica. Alis/Filliol, alias Davide<br />

Gennarino e Andrea Respino, duo nato a<br />

Torino nel 2007, la cui ricerca ruota attorno alla<br />

scultura in un processo elementare di decostruzione<br />

e costruzione della forma, aprono,<br />

con la loro personale, il progetto espositivo.<br />

Ex Elettrofonica<br />

fino al 15 maggio; vicolo Sant’Onofrio<br />

10-11; tel. 06 64760163; www.exelettrofonica.com;<br />

orario: ma-ve 16-20<br />

5 /***/•••/ mappa: D<br />

Marc Shoul. Brakpan<br />

Extraspazio ospita la prima personale italiana<br />

del fotografo sudafricano Marc Shoul (Port Elizabeth,<br />

1975). In mostra foto, in un asciutto<br />

bianco e nero, che ritraggono la vita quotidiana<br />

della città di Brakpan, vicina a Johannesburg<br />

dove Shoul vive e lavora.<br />

Extraspazio<br />

fino al 19 aprile; via San Francesco di<br />

Sales 16/a; tel. 06 68210655; www.extraspazio.it;<br />

orario: ma-sa 15.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: D<br />

Rob Sherwood.<br />

How much does the earth<br />

weigh?<br />

«How much does the earth weigh?» è il titolo<br />

della seconda personale di Rob Sherwood a<br />

Roma, presso la Galleria Federica Schiavo. L’artista<br />

inglese continua la sua indagine sulla<br />

composizione creativa all’interno di una struttura<br />

predefinita: la griglia. <strong>Il</strong> titolo della mostra<br />

nasce dal semplice inserimento, su un motore<br />

di ricerca, della formula interrogativa inglese<br />

«how much does», traducibile come «quanto»,<br />

e che ha restituito, come primo risultato,<br />

una domanda completata automaticamente dagli<br />

algoritmi dello stesso motore di ricerca.<br />

Federica Schiavo Gallery<br />

fino all’11 maggio; piazza Montevecchio<br />

16; tel. 06 45432028; www.federicaschiavo.com;<br />

orario: ma-sa 12-19<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Collettiva<br />

In mostra, con la cura di Fausto Fiume, opere<br />

di Accardi, Boetti, Perilli, Fioroni, Prampolini,<br />

Chia, Pizzi Cannella e altri.<br />

Fidia Arte Moderna<br />

dall’1 al 30 aprile; via Angelo Brunetti<br />

49; tel. 06 3612051; www.artefidia.com<br />

5 /*/•••/ mappa: 2<br />

Stefano Baroni - Giovanna<br />

Biondi<br />

Fino al 6 aprile la galleria ospita la personale<br />

«Animula» di Stefano Baroni, otto fotografie di<br />

grande e medio formato. I testi che accompagnano<br />

la mostra sono di Rosetta Loy, Giorgio<br />

Novecento con la penna<br />

e il pennello<br />

L’installazione di Francesco Vaccaro dedicata a Moravia<br />

© CLAUDIO ABATE<br />

«Legami e corrispondenze. Immagini e parole attraverso il<br />

’900 romano» è una mostra aperta fino al 29 settembre alla<br />

Galleria d’arte moderna e contemporanea di Roma Capitale,<br />

che prende a oggetto personalità, luoghi, eventi e produzione<br />

della cultura a Roma nel periodo 1900-1960. I curatori,<br />

Federica Pirani, Gloria Raimondi e Maria Catalano,<br />

hanno inteso mettere sotto la lente d’ingrandimento il rapporto<br />

tra scrittori e artisti, in un percorso di un centinaio di<br />

opere, scandito in sei sezioni, quanti sono gli scrittori messi<br />

a fuoco: Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti,<br />

Massimo Bontempelli, Luigi Pirandello, Giuseppe Ungaretti,<br />

Alberto Moravia. Per ciascuno di essi è stato ricostruito l’ambiente<br />

relazionale e produttivo, mediante documentazione di<br />

pubblicazioni e riviste (e offerta di strumenti multimediali di<br />

ricerca da effettuarsi con «schermo a contatto»), ma soprattutto<br />

con la presentazione di opere di pittori e scultori di cui<br />

hanno scritto o con i quali erano in sintonia. Coleman e Sartorio<br />

sono così abbinati a D’Annunzio, Dottori e Prampolini<br />

inquadrati con Marinetti, Bontempelli con Donghi e Casorati,<br />

Ungaretti avvicinato a Scipione e Mafai, Moravia presentato<br />

con opere, tra altri, di Ceroli e Schifano. La sezione di<br />

Moravia è peraltro arricchita da un’appendice di interventi<br />

installativi del 45enne Francesco Vaccaro, articolati in una<br />

distesa di parallelepipedi lignei contenenti ritratti di scrittori<br />

del ’900 e da proiezioni di foto e video che «illustrano»<br />

l’ultima abitazione di Moravia, attraverso gli occhi dello stesso<br />

scrittore. «Dalla finestra ti vedo» (questo il titolo dell’operazione,<br />

curata da Federica Pirani, Gloria Raimondi e Claudio<br />

Libero Pisano) presenta infatti le visuali che aveva Moravia<br />

dalle finestre della sua abitazione, verso il Tevere e verso<br />

il quartiere Prati. Fotografie si soffermano invece sulla<br />

spalliera lisa dall’uso dell’ultimo letto dell’autore de «Gli indifferenti».<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Legami e corrispondenze. Immagini e parole attraverso il ’900 romano,<br />

fino al 29 settembre<br />

Galleria d’arte moderna di Roma Capitale, via Francesco Crispi 24, tel.<br />

060608, www.galleriaartemodernaroma.it<br />

Orario ma-do 10-18


Le mostre<br />

8<br />

Nelle sedi private<br />

Parole mutanti<br />

Una collettiva da Label201,<br />

curata da<br />

Elena Giulia Abbiatici<br />

e Valentina G. Levy,<br />

prende lo spunto,<br />

oltre che il titolo, dalla<br />

raccolta di saggi di<br />

Umberto Eco «Dire<br />

quasi la stessa cosa»,<br />

con lo scopo di<br />

riflettere sulla comprensione<br />

corretta di<br />

una parola scritta e<br />

la decodificazione di<br />

questo «segno» passibile<br />

d’interpretazioni<br />

infinite. A trattare<br />

anche della ritualità<br />

dello scrivere,<br />

che trova esempi dalla<br />

filosofia al cinema,<br />

Un particolare di «Fine a se stesso»<br />

di Afterall<br />

sono, dal 16 aprile al 23 maggio, il canadese Carl Trahan, il<br />

norvegese Øystein Wyller Odden, il duo partenopeo Afterall,<br />

tutti impegnati a indagare sulle problematiche legate alla scrittura<br />

e alla sua comunicazione. Per tre giorni Trahan partirà<br />

dalla parola «bouleversement» per creare un diagramma ad<br />

albero, dove scriverà sinonimi della parola originaria, cercando<br />

di tradurli in italiano. Rinvenuta una lettera scritta nel 1975<br />

sotto dettatura di una donna analfabeta che vive a New York<br />

e indirizzata a un’altra analfabeta nell’hinterland napoletano,<br />

gli Afterall (i fratelli Enzo e Silvia Viola Esposito) riscriveranno<br />

il testo fino a renderlo incomprensibile. Odden, infine, mostrerà<br />

il frutto di un’azione compiuta nell’intimità dello studio,<br />

dove, su uno stesso foglio ha sovrapposto con l’uso di una<br />

macchina per scrivere quello che gli era capitato di scrivere<br />

nel corso della sua formazione.<br />

Francesca Romana Morelli<br />

Dire quasi la stessa cosa, dal 16 aprile al 23 maggio<br />

Label201, via Portuense 201, press@label201.co, www.label201.com<br />

Orario: lu-ve 16.30-19.30<br />

Amitrano, Giosetta Fioroni, Diego Mormorio,<br />

Eileen Romano, Massimo Vitali. A seguire, dal<br />

19 aprile, la mostra di Giovanna Biondi «Trilogia.<br />

Venezia - Pisa - Roma», con testi di Corrado<br />

Augias, Marco Filippeschi, Italo Zannier.<br />

Fondaco. Arte e Architettura<br />

fino al 3 maggio; via degli Zingari 37;<br />

tel. 06 4873050<br />

5 /***/•••/ mappa: G<br />

Ghitta Carell<br />

La mostra raccoglie oltre 150 scatti realizzati<br />

dalla fotografa ungherese Ghitta Carell (1899-<br />

1972), autrice, tra gli anni Trenta e Cinquanta,<br />

di eleganti ritratti fotografici. <strong>Il</strong> percorso dell’esposizione,<br />

curata da Diego Mormorio, si<br />

snoda attraverso gli spazi del Pastificio Cerere:<br />

alcuni scatti sono esposti nel silos del grano,<br />

oggi spazio espositivo della Fondazione<br />

Pastificio Cerere, i ritratti di ecclesiastici nella<br />

Galleria Pino Casagrande, i soggetti femminili<br />

presso il ristorante Pastificio San Lorenzo, e le<br />

restanti opere presso lo Spazio Cerere.<br />

Fondazione Pastificio Cerere<br />

dal 18 aprile al 17 maggio; via degli Ausoni<br />

7; tel. 06 45422960; www.pastificiocerere.com;<br />

orario: lu-ve 15-19<br />

13 /*/•••/ mappa: FM<br />

Alessandro Palmigiani.<br />

Toglietemi tutto,<br />

ma lasciatemi l’Estasi<br />

<strong>Il</strong> titolo della nuova mostra di Alessandro Palmigiani<br />

è un verso della poetessa Emily Dickinson.<br />

In esposizione immagini fotografiche,<br />

presentate con la cura di Rosetta Gozzini, in cui<br />

la dimensione poetica dell’artista emerge con<br />

un taglio »realistico visionario: «Osservando<br />

l’opera di Palmigiani ci si può sentire smarriti,<br />

la mente ha difficoltà a riconoscere quello che<br />

le appare dinanzi, scatta così la necessità di individuare<br />

un altro reale, quello legato ai pensieri,<br />

alle emozioni e soprattutto alla ricerca di<br />

spazi interiori congiunti a ipotetici universi paralleli».<br />

Frammenti d’Arte<br />

dal 9 aprile al 3 maggio; via Paola 23;<br />

tel. 06 93571441; www.fdaproject.com<br />

5 /*/•••/ mappa: 9<br />

John Henry Newton -<br />

Yonatan Vinitsky.<br />

Speed Corner Poster 40<br />

Fino al 6 aprile la galleria ospita «Maximum<br />

quality for everyday», personale di John Henry<br />

Newton. A seguire, Frutta ospiterà a rotazione<br />

progetti espositivi di gallerie di diverse città<br />

europee. <strong>Il</strong> primo appuntamento è la personale<br />

di Yonatan Vinitsky, dall’11 al 25 aprile, in<br />

collaborazione con la Limoncello di Londra.<br />

Frutta<br />

fino al 25 aprile; via della Vetrina 9;<br />

tel. 06 68210988<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Arte: Affari, Lavoro<br />

o Perditempo<br />

La mostra presenta video, disegni e installazioni<br />

degli artisti Nemanja Cvijanović, Deimantas<br />

Narkevicus, Cesare Pietroiusti, Fokus G., ABS<br />

G., Vlado Martek, Société Réaliste, per una riflessione<br />

sul ruolo dell’artista e sulla funzione<br />

dell’arte nella nostra epoca. Durante l’opening<br />

Cesare Pietroiusti eseguirà una performance.<br />

Furini Arte Contemporanea<br />

dal 10 aprile al 31 maggio; via Giulia 8;<br />

tel. 06 68307443; www.furiniartecontemporanea.it;<br />

orario: me-ve 13-19, sa<br />

15-19<br />

5 /*/•••/ mappa: 13<br />

Howard Hodgkin.<br />

New Paintings<br />

Howard Hodgkin (Londra, 1932) espone a Roma<br />

una selezione di lavori recenti, contraddistinti<br />

da pennellate corpose che giungono a invadere<br />

le cornici. Scrive Alberto Fiz nel saggio<br />

in catalogo: «La sua indagine assorbe il tempo<br />

e, nello stesso tempo, ritrova la linea diacronica<br />

della pittura che può contemplare Piero della<br />

Francesca e Turner; Constable e Cézanne;<br />

Vuillard e De Kooning: l’opera d’arte s’irradia<br />

lentamente e partecipa a un grande rito collettivo<br />

dove la memoria citazionista ripercorre i<br />

sentieri della rappresentazione, così come ha<br />

fatto per la natura appercepita. Siamo in presenza<br />

di oggetti significanti, di forme ansiose che<br />

nascono da un processo di consapevolezza».<br />

Gagosian Gallery<br />

fino al 4 maggio; via Francesco Crispi<br />

16; tel. 06 42086498; www.gagosian.com;<br />

orario: ma-sa 10.30-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 7<br />

Giulio Ciampi. Steel Novo<br />

Giulio Ciampi presenta le sue opere-sperimentazioni<br />

in acciaio accompagnate dal catalogo<br />

«Steel Novo» con testi di Isabella Bossi Fedrigotti,<br />

Philippe Daverio e Gabriele Simongini.<br />

Galleria 20 Artspace<br />

dal 18 aprile al 18 maggio; via XX Settembre<br />

122; tel. 06 4824334; www.20artspace.it<br />

5 /*/•••/ mappa: C<br />

Alluminio e bambole<br />

Danilo Bucchi torna a Roma, da<br />

Emmeotto, con una personale<br />

curata da Gianluca Marziani.<br />

La mostra è esemplificativa<br />

della varietà e della molteplicità<br />

dell’ultima produzione del<br />

giovane artista romano, incentrata<br />

su tre temi fondanti: la pittura,<br />

col segno fluido delle siringhe che<br />

sostituiscono il pennello; le «bambole»,<br />

come soggetto privilegiato di un corpo<br />

dal sapore teatrale e la scultura, come<br />

novità che si aggiunge per ampliare<br />

la visuale linguistica. <strong>Il</strong> tutto attraverso<br />

l’utilizzo di tre materiali: l’alluminio,<br />

la carta e tela. L’artista trasforma<br />

il mondo reale in tanti altri mondi<br />

concentrici e immersivi, galleggianti<br />

e cosmici, evocativi e riconoscibili,<br />

in cui si mescolano le varie<br />

anime d’autore, caricate di cinema<br />

e fumetto, moda e design,<br />

letteratura e tecnologia.<br />

«Man in charge», scultura<br />

di Danilo Bucchi<br />

La prima scultura firmata Bucchi è un autoritratto in alluminio<br />

a tre dimensioni in cui l’artista si racconta attraverso la<br />

postura, l’abbigliamento, il cappello, dove il dettaglio diventa<br />

chiave denotativa e connotativa. Le bambole melanconiche,<br />

dagli occhi imponenti, dai volti beckettiani da teatro muto<br />

che ci fissano mentre rivelano la loro ammaliante sensualità,<br />

incarnano il lato «femminile» di una pittura al contempo<br />

fortemente emotiva e ludica. Infine il segno nero e continuo<br />

del cerchio sulle tele come «mattone elaborativo», la cui<br />

rotazione segnica diventa un intrico di figura, massa e racconto,<br />

una sorta di perimetro organico che sviluppa la fisicità<br />

in «negativo» attraverso il bianco piatto del fondale.<br />

Brigida Mascitti<br />

Danilo Bucchi, dal 18 aprile al 1° giugno<br />

Emmeotto Living Gallery, Palazzo Taverna, via di Monte Giordano 36,<br />

tel. 06 68301127, www.emmeotto.net<br />

Orario: ma-sa 10.30-13.30 / 14.30-19.30


9<br />

Nelle sedi private<br />

Le mostre<br />

Citazioni vibranti<br />

Pennellate corpose<br />

che invadono<br />

le cornici<br />

e colori vibranti<br />

contraddistinguono<br />

l’arte<br />

di Howard<br />

Hodgkin, al<br />

quale la Gagosian<br />

Gallery dedica<br />

una mostra<br />

di lavori recenti,<br />

visitabile<br />

fino al 4 maggio.<br />

«Non credo<br />

«Moss», opera del 2011-12 di Howard Hodgkin<br />

si possa dipingere con leggerezza, è un’attività che prendo<br />

molto sul serio», ha dichiarato l’artista britannico con alle<br />

spalle un lungo percorso di mostre in musei internazionali,<br />

dal MoMA alla Tate Britain, al Reina Sofía. Difatti, la qualità<br />

apparentemente casuale e travolgente dei suoi dipinti<br />

contraddice un lungo processo di esecuzione, che può durare<br />

anni. Scrive Alberto Fiz nel saggio in catalogo: «La sua<br />

indagine assorbe il tempo e, nello stesso tempo, ritrova la<br />

linea diacronica della pittura che può contemplare Piero della<br />

Francesca e Turner; Constable e Cézanne; Vuillard e De<br />

Kooning: l’opera d’arte s’irradia lentamente e partecipa a<br />

un grande rito collettivo dove la memoria citazionista ripercorre<br />

i sentieri della rappresentazione, così come ha fatto<br />

per la natura appercepita. Siamo in presenza di oggetti significanti,<br />

di forme ansiose che nascono da un processo di<br />

consapevolezza». Tramite i titoli delle opere, l’artista dà un<br />

nome alle tracce vibranti delle sue esperienze. «Su superfici<br />

accidentali e diseguali, frastagliate e imperfette – spiega<br />

Fiz - Hodgkin trasmette i propri segni pittorici infinitamente<br />

ricchi di suggestioni e di vibrazioni dove appare, come<br />

un miraggio, l’immagine proposta dai suoi titoli incisivi<br />

e concreti».<br />

Margherita Criscuolo<br />

© HOWARD HODGKIN / FOTO PRUDENCE CUMING ASSOCIATES /<br />

COURTESY GAGOSIAN GALLERY<br />

Wood, Glass & Paper<br />

Legno, vetro e carta sono i materiali che fungono<br />

da filo conduttore dell’esposizione. In<br />

mostra tavoli, sedie, lampade, librerie, tappeti<br />

e altri elementi d’arredamento realizzati da artisti<br />

che abitualmente collaborano con la galleria:<br />

Andrea Anastasio, Alighiero Boetti, Franco<br />

Dellerba, Sol LeWitt, Neal Jones, Luigi Ontani,<br />

Tristano di Robilant, Annie Ratti, David Tremlett,<br />

Richard Tuttle e Orsina Sforza.<br />

Galleria Alessandra Bonomo<br />

fino al 31 maggio; via del Gesù 62; tel.<br />

06 69925858; www.bonomogallery.<br />

com; orario: lu-ve 15-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 10<br />

Collezione di galleria<br />

Tra le proposte della galleria, sono in mostra<br />

lavori di Alexander Jakhnagiev, Marco Tamburro,<br />

Minya Mikic, Ana Maria Laurent, Sandro<br />

Trotti, Sigfrido Oliva, Achir, Otello Scatolini, Lino<br />

Tardia, Germano Paolini, Giosetta Fioroni,<br />

Ennio Calabria.<br />

Galleria della Tartaruga<br />

dall’1 al 30 aprile; via Sistina 85A; tel.<br />

06 6788956; www.galleriadellatartaruga.com<br />

5 /*/•••/ mappa: 3<br />

Progetto MM 2012<br />

<strong>Il</strong> Primo Progetto Mixed Media, a cura di Carlo<br />

Gallerati e Noemi Pittaluga, prevede, nella<br />

seconda sala della Galleria Gallerati, le videoproiezione<br />

di artisti quali Roberto Adani, Barbara<br />

Calcei, Davide Canepa, Gianluca Caputi,<br />

Adriano Coschiera, Riccardo D’Amico, Lella De<br />

Marchi, Dario Di Lernia, Annalisa Di Meo, Simona<br />

Morgantini.<br />

Galleria Gallerati<br />

fino al 8 novembre<br />

Gianfranco Gallucci.<br />

RomaCONTRO.<br />

Immagini dalla Città<br />

La personale di Gianfranco Gallucci è dedicata<br />

alle contrapposizioni e contraddizioni<br />

della città di Roma. La mostra si compone di<br />

due serie differenti di scatti: »Sleeping by the<br />

roadside» e «ROMApolaroids», che mettono<br />

a confronto la realtà più nascosta degli emarginati<br />

e quella più conosciuta della Roma<br />

quotidiana. La cura è di Serena Silvestrini.<br />

Galleria Gallerati<br />

fino al 16 aprile<br />

Anna Di Prospero. With you<br />

Per la sua prima personale Anna Di Prospero<br />

espone un ciclo di scatti in cui si autoritrae accanto<br />

a persone a lei care.<br />

Galleria Gallerati<br />

dal 18 aprile al 29 maggio; via Apuania<br />

55; tel. 06 44258243; www.galleriagallerati.it;<br />

orario: lu-ve 17-19<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Carlo Venturi<br />

Scultore e stimato incisore, Carlo Venturi qui<br />

presenta una serie di sculture in cui è ben evidente<br />

lo spirito surreale che caratterizza la sua<br />

arte. Testo di Carlo Fabrizio Carli.<br />

Galleria Incontro d’Arte<br />

fino al 15 aprile; via del Vantaggio 17/a;<br />

tel. 06 3612267<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Marco Barozzi.<br />

People of Rome<br />

Roma e i suoi abitanti sono i protagonisti delle<br />

immagini presentate da Marco Barozzi, dodici<br />

lavori di stampa fotografica in copia unica<br />

e non riproducibili, realizzati mediante la tecnica<br />

delle esposizioni multiple e stampati da<br />

negativo 6x6 al lith ai sali d’argento. La cura è<br />

di Alessandra Forastieri.<br />

Galleria Local/Push<br />

fino al 13 aprile; via Giulia 107<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Nina Fischer & Maroan<br />

el Sani<br />

Per la loro seconda personale presso la galleria<br />

romana, il due tedesco formato da Nina Fischer<br />

& Maroan el Sani presenta una videoinstallazione<br />

che racconta la vita in Giappone dopo<br />

l’11 marzo 2011, data dello tsunami che ha<br />

colpito la nazione.<br />

Galleria Marie-Laure Fleisch<br />

fino al 20 aprile; vicolo Sforza Cesarini<br />

3A; tel. 06 68891936; www.galleriamlf.com<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Vasco Bendini, Lorenzo<br />

Guerrini, Sandro Sanna.<br />

Origine<br />

Attraverso il lavoro di tre astrattisti di differenti<br />

generazioni, Vasco Bendini, Lorenzo Guerrini e<br />

Sandro Sanna, Tiziana D’Acchille e Gabriele Simongini,<br />

curatori dell’esposizione, propongono<br />

una riflessione sul tema dell’astrazione.<br />

Galleria Porta Latina<br />

fino al 20 aprile; via Latina 15a<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Howard Hodgkin. New Paintings, fino al 4 maggio<br />

Gagosian Gallery, via Francesco Crispi 16, tel. 0642086498,<br />

www.gagosian.com<br />

Orario: ma-sa 10.30-19<br />

Carte aperte come l’aria<br />

«<strong>Il</strong> mio sogno è<br />

dipingere nell’aria<br />

con la leggerezza<br />

dell’aria».<br />

Sono<br />

parole del pittore<br />

romano Antonello<br />

Viola,<br />

alla sua seconda<br />

personale<br />

alla Galleria <strong>Il</strong><br />

Segno. L’artista<br />

presenta lavori<br />

recentissimi:<br />

circa una cinquantina<br />

di oli<br />

su carta, una<br />

sola tela e una<br />

decina di dipinti<br />

su vetro. Le<br />

Un’opera di Antonello Viola in mostra<br />

a <strong>Il</strong> segno<br />

carte, esclusivamente di due formati, sono dipinte con preziosi<br />

pigmenti a olio, quando rossi, quando neri, blu o bianchi,<br />

secondo andamenti di colore stratificato all’interno di<br />

rettangoli monocromi. Talvolta sono anche dorate «a foglia».<br />

Le opere sono circoscritte da leggeri e precari «confini» segnati<br />

a pastello, per una delimitazione che intende «aprire»<br />

e non chiudere, ma secondo una chiara visione delle cose:<br />

di qui il titolo «Aperto con fine». L’esposizione si offre anche<br />

come opportunità di riflessione sul senso profondo della pittura<br />

oggi, sui «perché» più che sui «come» dell’essere pittore,<br />

nel contesto di una società in crisi. Su questi temi la<br />

galleria ospiterà a metà maggio una tavola rotonda. La mostra<br />

è a cura di Guglielmo Gigliotti. In catalogo anche un testo<br />

di Claudia Cieri Via.<br />

Flavia Matitti<br />

Antonello Viola. Aperto con fine, dall’ 11 aprile al 19 luglio<br />

Galleria <strong>Il</strong> Segno, via Capo le Case 4, tel. 06 6791387,<br />

www.galleriailsegno.com<br />

Orario: lu 17-19.30; ma-ve 10.30-13/17-19.30; sa 17-19.30


Le mostre<br />

HANNO IN TESTA<br />

L’arte contemporanea è antica e universale<br />

L’arte di Lucilla Catania riceve l’omaggio di due<br />

mostre in due musei pubblici romani, per dialogare<br />

con l’antico. Diciannove sculture dagli esordi<br />

dei primi anni Ottanta ai giorni nostri, verranno<br />

inserite nei contesti plurisecolari rappresentati<br />

dalle opere del Museo Nazionale Orientale<br />

«Giuseppe Tucci» e del Lapidarium sito nel cortile rinascimentale<br />

di Palazzetto Venezia (appendice di Palazzo Venezia), sede<br />

della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici<br />

del Lazio. Ideate da Luca Barreca e Roberto Gramiccia,<br />

le mostre sono curate da Francesco di Gennaro, Paola<br />

D’Amore e Gabriella Manna, per la parte del Mnao, e da Anna<br />

Imponente, per la parte di Palazzetto Venezia. Al Mnao la<br />

mostra di 14 sculture è aperta fino al 16 maggio, mentre la<br />

mostra di Palazzetto Venezia è visitabile fino al 23 maggio.<br />

«Stareeandare» è il titolo di entrambe le mostre. Stare e andare<br />

dove?<br />

Con «Stareeandare» intendo «stare» sui binari della storia della<br />

scultura, rivendicare un’appartenenza, non pretendere che<br />

l’arte nasca dal nulla, ma poi anche «andare» avanti su quei<br />

binari, procedere, nel presente, nel futuro. I binari sono sempre<br />

quelli, non si prescinde dal passato, anzi, passato, presente<br />

e futuro sono un’unica ruota, antico e contemporaneo sono<br />

filosoficamente alla pari.<br />

È questo il motivo per cui ha deciso di confrontarsi con la millenaria<br />

arte del Museo d’arte orientale?<br />

L’arte arcaica è universale. Più si va indietro nel tempo e più<br />

quella primarietà ci è vicina. Forse perché sono linguaggi e<br />

morfologie molto sedimentati nei numerosi passaggi storici fino<br />

a noi. Al Mnao, dieci lavori sono collocati nelle tre sale del<br />

museo che vengono inaugurate<br />

nell’occasione, e<br />

quattro lungo il percorso<br />

della collezione: sono lavori<br />

fatti appositamente<br />

per tentare un rapporto,<br />

una sintonia, con opere e<br />

manufatti antichissimi.<br />

Per il cortile rinascimentale<br />

di Palazzetto Venezia<br />

ho scelto invece cinque<br />

terrecotte degli anni Ottanta,<br />

per creare un contrasto<br />

cromatico con il<br />

bianco del travertino, ma<br />

anche con la regolarità<br />

dei colonnati.<br />

Lucilla Catania<br />

Una scultura di Lucilla Catania in<br />

mostra al Mnao<br />

Lei è scultrice di opere in pietra. Che cosa stiamo perdendo<br />

nella rinuncia alla manualità dell’esecuzione artistica?<br />

Stiamo perdendo un piacere fondamentale: il piacere della materia.<br />

Per rinunciare alla materia bisogna avere un pensiero fortissimo<br />

che possa giustificare questa rinuncia, un pensiero alla<br />

Paolini, per fare un esempio. Altrimenti l’opzioni per l’immaterialità<br />

è solo una perdita. Noi siamo fondamentalmente corpo.<br />

Si può ipotizzare un ritorno generalizzato al corpo della<br />

scultura?<br />

Non escludo in futuro un recupero generalizzato di questo linguaggio.<br />

<strong>Il</strong> corpo della scultura ha ancora molto da dire. I giochi<br />

non sono per nulla chiusi.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

A casa di Marilù<br />

10<br />

Nelle sedi private<br />

Una sala della personale di Marilù Eustachio alla Nuova Pesa<br />

La casa è per Marilù Eustachio «la mia pelle, il mio rifugio, il<br />

mio silenzio»; la galleria, al contrario, è «il luogo della verifica,<br />

del difficile confronto». Per la personale presso la Nuova<br />

Pesa l’artista, nata a Merano nel 1934, ha unito le due differenti<br />

dimensioni, trasferendo in galleria oggetti e opere d’arte<br />

contenuti nella propria abitazione e nel proprio studio. La<br />

selezione compiuta sull’accumulo di oggetti, libri, tele, fotografie,<br />

ha originato un’armonia distillata e rarefatta, in cui piccole<br />

installazioni, disegni e acquerelli si combinano in delicato<br />

equilibrio. L’incontro ad angolo di due pareti accoglie, ad<br />

esempio, una ritmica composizione nata da questo «processo<br />

lento di stratificazioni», come scrive in catalogo Daniela<br />

Lancioni, in cui si allacciano figure evanescenti, volti fantasmatici,<br />

piccoli paesaggi creati con tocchi minuti e frammentati.<br />

<strong>Il</strong> 23 aprile la galleria ospita, alle ore 19, la «Grande Asta<br />

per i Martedì Critici» che tornano a Roma, al Chiostro del Bramante,<br />

dal 9 aprile, ore 20, con Gianni Dessì.<br />

Arianna Antoniutti<br />

Marilù Eustachio. Di luogo in luogo. Trasferimenti, fino al 19 aprile<br />

La Nuova Pesa. Centro per l’Arte Contemporanea, via del Corso 530,<br />

tel. 06 3610892, www.nuovapesa.it<br />

Orario: lu-ve 10-13/15.30-19<br />

Tra Ottocento e Novecento<br />

Tra gli artisti selezionati dalla galleria per questa<br />

esposizione figurano: F. Anivitti, O. Carlandi,<br />

A. Carosi, G. Carosi, D. Colao, G. De Chirico.<br />

Sarà inoltre presentato un olio su tela di<br />

Domenico Morelli, studio preparatorio per<br />

«Torquato Tasso legge la Gerusalemme Liberata<br />

a Eleonora d’Este» conservato presso la<br />

Gnam di Roma.<br />

Galleria Ricerca d’Arte<br />

fino al 20 aprile; via di Monserrato 121<br />

a; tel. 06 6893728; orario: ma-sa 10.30-<br />

13 / 16.30-20<br />

7 /***/•••/ mappa: 9<br />

Massimo Giannoni<br />

La mostra curata da Lea Mattarella riunisce 25<br />

oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni,<br />

tutti inediti, realizzati tra il 2011 e il <strong>2013</strong> da<br />

Massimo Giannoni. Ai temi consueti come librerie<br />

e biblioteche, borse d’affari, piazze e<br />

grandi vedute sulle città, si aggiunge ora una<br />

«Wunderkammer» in cui si mescolano suggestioni<br />

del passato utili per rileggere il presente.<br />

La mostra anticipa l’antologica dell’artista<br />

che verrà presentata il prossimo 28 giugno<br />

presso Palazzo dei Giureconsulti a Milano.<br />

Galleria Russo<br />

dal 18 aprile al 16 maggio; via Alibert<br />

20; tel. 06 6789949; www.galleriarusso.com;<br />

orario: lu 16.30-19.30; ma-sa<br />

10-13 / 16.30-19.30<br />

5 /*/•••/ mappa: 3<br />

Charles Avery<br />

Nella mostra precedente, sempre ospitata da<br />

S.A.L.E.S., l’artista scozzese Charles Avery aveva<br />

immaginato un’isola e i suoi singolari abitanti.<br />

Ora espone una serie di nuove opere sempre<br />

incentrate sul progetto Islanders: un grande disegno<br />

raffigurante il molo dell’isola, disegni, di<br />

formato minore, raffiguranti dettagli della vita intorno<br />

al molo, e le sculture Hat Sculptures.


11<br />

Nelle sedi private<br />

<strong>Il</strong> teatro delle non mostre<br />

Un’opera di Giuseppe Pietroniro, artista ideatore del ciclo di mostre<br />

allo Studio Geddes<br />

Otto giovani artisti e una non galleria. <strong>Il</strong> progetto espositivo<br />

«Private», ideato da Giuseppe Pietroniro, consiste in una serie<br />

di mostre concepite come riscrittura soggettiva di un vano<br />

che lo Studio Geddes, ex Studio Sotis, mette a disposizione<br />

della più libera inventiva. Ha iniziato Luca Trevisani, in<br />

aprile continua Andrea Salvino, a settembre Pietroniro, seguito<br />

da Luca Vitone, Olaf Nicolai, Simone Berti, Flavio Favelli<br />

e Yto Barrada. Mai come in questo caso, l’abusato anglismo<br />

«site specific» è da adottare con cognizione di causa:<br />

lo Studio di Silvia Geddes, usualmente non aperto al pubblico,<br />

si fa palestra di una nuova possibilità di relazione tra<br />

attori del cosiddetto «sistema dell’arte», a partire dall’ideazione<br />

affidata a un artista (in previsione di una rinnovata centralità<br />

di pensiero che questa figura si appronta a recuperare)<br />

per arrivare all’offerta di un grande ambiente, privo di<br />

porte e finestre, da interpretare con opere proprie o altrui,<br />

oggetti trovati o segni inventati, «affinché diventi la rappresentazione<br />

tangibile di una personale idea di spazio, sia esso<br />

spazio vitale, mentale, o domestico», come recita la presentazione.<br />

Quanto ne risulta non costituirà opera conchiusa<br />

in sé, ma opportunità di incontro e scambio tra operatori<br />

del mondo dell’arte, a partire dalla programmata partecipazione<br />

di Luca Lo Pinto, in forma di cartolina inviata a ogni<br />

artista ed esposta con le sue opere.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

Galleria S.A.L.E.S.<br />

dal 12 aprile al 31 maggio; via dei Querceti<br />

4/5; tel. 06 77591122; www.galleriasales.it;<br />

orario: ma-sa 15.30-19.30<br />

5 /*/•••/ mappa: H<br />

Antoni Tàpies<br />

Le opere esposte comprese tra gli anni 1960 e<br />

2006, ben esemplificano la varietà di tecniche<br />

e materiali adoperati dall’artista catalano Antoni<br />

Tàpies (Barcellona, 1923-2012): carta, cartone,<br />

inchiostri, pittura acrilica, frottage, collage<br />

e tempera.<br />

Gallerja<br />

fino al 25 maggio; via della Lupa 24; tel.<br />

06 68801662; www.gallerja.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 6<br />

Gerold Miller. Set<br />

L’artista tedesco Gerold Miller (Berlino,1961)<br />

espone, con la cura di Laura Cherubini, opere<br />

in cui si mescolano e confondono disegno, pittura,<br />

scultura e architettura: «Le sue installazioni<br />

dette “Anlagen” sono costruite in alluminio<br />

e lacca o smalto industriale. Non definiscono<br />

un’immagine, ma piuttosto un confine, tra<br />

scultura e pittura, tra spazio interno ed esterno.<br />

Tutte le opere di Gerold Miller (...) si configurano<br />

come oggetto, stabiliscono uno spazio<br />

attivo». In catalogo un testo della curatrice.<br />

Giacomo Guidi Arte Contemporanea<br />

dal 12 aprile al 21 maggio; palazzo Sforza<br />

Cesarini; corso Vittorio Emanuele II<br />

282/284; tel. 06 68801038; www.giacomoguidi.it;<br />

orario: ma-sa 16-20<br />

5 /*/•••/ mappa: D<br />

Matt Marello<br />

L’artista americano Matt Marello espone dipinti<br />

e disegni di recente produzione, «capricci<br />

pseudoiconografici per una inesistente religione»,<br />

tra Kitsch, Espressionismo e Graffiti art.<br />

<strong>Il</strong> Ponte Contemporanea<br />

fino al 4 maggio; via di Panico, 55-59;<br />

tel. 06 68801351; www.ilpontecontemporanea.com;<br />

orario: lu-sa 12-20<br />

5 /***/•••/ mappa: 13<br />

Antonello Viola.<br />

Aperto con fine<br />

Cinquanta carte e una decina di vetri illlustrano<br />

la più recente produzione di Antonello Viola.<br />

Le opere insistono su una pittura stratificata<br />

e d’assetto monocromo, inscritta in rettangoli<br />

di concentrata densità, fino a una riduzione<br />

dell’opera-oggetto ai minimi termini materiali.<br />

La cura è di Guglielmo Gigliotti, in catalogo testi<br />

del curatore e di Claudia Ceri Via. La mostra<br />

si offre anche come opportunità di riflessione,<br />

nello scambio con altri compagni di fruizione e<br />

umana condivisione, sul senso profondo della<br />

pittura oggi, sui «perché», più che sui «come»,<br />

dell’essere pittore, nel contesto di una società<br />

in crisi, ma nella certezza che l’arte non conosce<br />

crisi. Su questo tema, la galleria ospiterà, a<br />

metà maggio, una tavola rotonda.<br />

<strong>Il</strong> segno<br />

dall’11 aprile al 19 luglio; via Capo le<br />

Case 4; tel. 06 6791387; www.galleriailsegno.com;<br />

orario: lu 17.00-19.30;<br />

ma-ve 10.30-13.00 / 17.00-19.30<br />

5 /*/•••/ mappa: 7<br />

Francesco Zizola<br />

In contemporanea col Museo di Roma in Trastevere,<br />

la galleria <strong>Il</strong>ex propone una personale<br />

del fotografo Francesco Zizola (Roma, 1962).<br />

In mostra stampe vintage baritate e pigment<br />

prints.<br />

ILEX Exhibitions space<br />

dal 9 aprile al 15 maggio; via in Piscinula<br />

21; tel. 333 3047434; orario: lu-ve<br />

10 - 13.30<br />

13 /*/•••/ mappa: G<br />

Marilù Eustachio.<br />

Di luogo in luogo.<br />

Trasferimenti<br />

Per la mostra a La Nuova Pesa, Marilù Eustachio<br />

ha sottratto al «paesaggio» della sua abitazione<br />

un materiale vario e multiforme: oli, disegni,<br />

fotografie, sculture e collage, realizzati<br />

nell’arco degli ultimi anni. «Sfilate dalla trama<br />

e dall’ordito del suo habitat, queste opere sono<br />

accostate in mostra rispettando, almeno in<br />

parte, le loro affinità: la serie “astratta” delle tavolozze,<br />

i ritratti (Proust e Benjamin), alcuni<br />

paesaggi a tratto, le teste e le altre visioni con<br />

i segni a china che delimitano e irradiano le<br />

campiture dell’acquarello». In catalogo testi<br />

dell’artista e di Daniela Lancioni.<br />

La Nuova Pesa<br />

fino al 19 aprile<br />

Grande Asta<br />

per i Martedì critici<br />

<strong>Il</strong> 23 aprile, alle 19, presso la galleria La Nuova<br />

Pesa, si svolgerà un’asta a sostegno dei<br />

«Martedì critici», incontri curati da Alberto<br />

Dambruoso e Marco Tonelli (che da aprile sarà<br />

sostituito da Guglielmo Gigliotti). Le opere<br />

in mostra domenica 20 e lunedì 21 dalle 11 al-<br />

Private. Progetto di otto mostre, dal 13 aprile a marzo 2014<br />

Studio Geddes, via del Babuino 125, tel. 06 6781463, info@silviageddes.it<br />

Orario: lu-ve 10-13/16-20<br />

La centralità del disegno<br />

<strong>Il</strong> progetto di Libeskind per il Museo Ebraico di Berlino<br />

Daniel Libeskind arriva a Roma con il peso di una contemporaneità<br />

globalizzata, mondiale, enorme e lungimirante, quasi<br />

in contrasto con il luogo dove è approdato: via del Portico d’Ottavia,<br />

il centro del Ghetto, il centro dell’antichità dell’Urbe. Un<br />

contrasto incisivo, uno strappo netto, ricucito grazie a quella<br />

forza che l’uomo sa conferire alla linea che genera un disegno,<br />

prima come ora, dall’antichità a oggi. Libeskind considera<br />

il disegnare un atto che «sblocca ricordi e visioni e che conduce<br />

alla vera arte». Una passione la sua, coltivata fin dall’infanzia<br />

in modo «ossessivo» e sapientemente sostenuta dalla<br />

madre. Dal progetto più «intimo» dedicato al Museo Ebraico<br />

di Berlino all’irruenza e maestosità visionaria del masterplan<br />

del World Trade Center, sono cinquantadue i disegni in mostra<br />

che documentano la sua attività riconosciuta a livello mondiale.<br />

La sua poetica parte dall’idea rinascimentale per la quale<br />

«il disegno è fine a se stesso, è il vero cuore, la linfa dell’architettura».<br />

Senza timore di guardare al passato.<br />

Rossella Reale<br />

Daniel Libeskind. Never Say the Eye is Rigid. Architectural Drawings,<br />

fino al 30 aprile<br />

Ermanno Tedeschi Gallery, via del Portico d’Ottavia 7, tel. 06 45551063,<br />

www.etgallery.it<br />

Orario: lu-ve 10-13/15-19


Le mostre<br />

1 2<br />

3<br />

4<br />

C<br />

A<br />

B<br />

12<br />

Nelle sedi private<br />

Prati<br />

Parioli Nomentano<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

D<br />

E<br />

9<br />

10 11<br />

12<br />

Città del<br />

Vaticano<br />

Centro storico<br />

Esquilino<br />

F G H<br />

13<br />

14 15<br />

16<br />

Portuense<br />

Trastevere<br />

Aventino<br />

le 19 sono, tra altri, di Renato Mambor, Luca<br />

Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti,<br />

Giosetta Fioroni, Luigi Ontani, Giovanni<br />

Albanese, Vittorio Messina, Piero Pizzi Cannella,<br />

H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo,<br />

Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti,<br />

Flavio Favelli, Gianni Dessì, Gregorio Botta,<br />

Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio,<br />

Maurizio Cannavacciuolo, Goldiechiari,<br />

Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Giancarlo<br />

Limoni, Andrea Fogli, Luana Perilli, Maurizio<br />

Donzelli, Mauro Di Silvestre, Giuseppe<br />

Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello<br />

Viola, Giancarlo Neri e Gianfranco Gorgoni.<br />

In asta, inoltre, un’opera donata da Fabio<br />

Sargentini. Dal 9 aprile i «Martedì critici» tornano<br />

al Chiostro del Bramante con Gianni Dessì,<br />

ore 20.<br />

La Nuova Pesa<br />

23 aprile; via Del Corso 530; tel. 06-<br />

3610892; orario: lu-ve 10.30-13/15.30-<br />

19<br />

5 /***/•••/ mappa: B<br />

Dire quasi la stessa cosa<br />

Prendendo spunto dal libro Dire quasi la stessa<br />

cosa di Umberto Eco, gli artisti Carl Trahan,<br />

Afterall e Øystein Wyller Odden riflettono sulla<br />

difficoltà di comprensione della parola scritta e<br />

sulla possibilità di errore nel processo di decodificazione<br />

del segno.<br />

Label 201<br />

dal 16 aprile al 23 maggio; via Portuense<br />

201; www.label201.com<br />

5 /***/•••/ mappa: F<br />

G G - Son of the South -<br />

P R - Gianfranco Grosso<br />

vs Paul Russotto<br />

La galleria cambia il proprio nome in LaStellina<br />

ArteContemporanea e si prepara ad ospitare<br />

nei suoi spazi, dall’8 maggio al 9 giugno, la<br />

mostra «G G - Son of the South - P R - Gianfranco<br />

Grosso vs Paul Russotto». Testo critico<br />

di Alan Jones. Vernissage mercoledì 8 maggio<br />

ore 19.<br />

LaStellina ArteContemporanea<br />

dall’8 maggio al 9 giugno; via Braccio<br />

da Montone, 93; tel. 334 2906204;<br />

www.LaStellina-ArteContemporanea.com;<br />

orario: lu-ve 17.30-20<br />

5 /*/•••/ mappa: FM<br />

Manfredi Beninati.<br />

<strong>Il</strong> Sei Novembre del<br />

Duemilatrentanove<br />

I nuovi lavori dell’artista palermitano Manfredi<br />

Beninati sono intrisi di memorie infantili che<br />

traspaiono dalle forme vaghe e indistinte e dai<br />

colori fluidi.<br />

Lorcan O’Neill<br />

fino al 15 aprile; via Orti D’Alibert 1E;<br />

tel. 06 68892980; www.lorcanoneill.<br />

com; orario: lu-ve 12-20, sa 14-20<br />

5 /***/•••/ mappa: D<br />

Elia Cantori. E=mc 2<br />

Le opere di Elia Cantori (Ancona, 1984), esposte<br />

con la cura di Gino Pisapia, si raccolgono<br />

intorno ai principi espressi dalla formula E=mc 2 .<br />

La trasformazione della materia attraverso la<br />

formalizzazione dell’energia è espressa dall’artista<br />

attraverso la fotografia e la scultura.<br />

Lu Mi Project<br />

fino al 24 maggio; palazzo Montoro, via<br />

di Montoro 8; tel. 331 2264176<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Kostis Velonis. Grammary<br />

of Puppetry<br />

L’artista greco Kostis Velonis espone il proprio<br />

sguardo filosofico sul mondo del teatro attraverso<br />

disegni, stampe fotografiche e sculture.<br />

Monitor<br />

fino al 4 maggio; via Sforza Cesarini<br />

43/a-44; tel. 06 39378024; www.monitoronline.org<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Angela Pellicanò.<br />

La pagina dei giochi<br />

L’esercizio della memoria è il tema della mostra<br />

di Angela Pellicanò che, per questa personale<br />

curata da Jasper Wolf, ha tratto spunto da riviste<br />

del periodo compreso tra il 1936 e il 1945.<br />

In catalogo testi del curatore, di Valentina Moncada<br />

e di Emmanuele F.M. Emanuele.<br />

Monogramma Arte Contemporanea<br />

fino al 13 aprile; via Margutta 57; tel.<br />

06 32650297; www.monogramma.it;<br />

orario: lu-sa 10-13 / 16-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 2<br />

Alfonso Fratteggiani<br />

Bianchi. Qua Coloris<br />

Naturam Declarat<br />

La mostra, curata da Ursula Hawlitschka, raccoglie<br />

23 lavori di varie dimensioni, compresi<br />

dittici e trittici, di Alfonso Fratteggiani Bianchi.<br />

Montoro 12<br />

fino al 27 aprile; via di Montoro 12; tel.<br />

06 68308500; www.montoro12.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 13<br />

Che cos’è un quadro?<br />

«Set 104», opera del <strong>2013</strong> di Gerold<br />

Miller<br />

Che cos’è un quadro?<br />

E una scultura? Hanno<br />

ancora senso queste<br />

definizioni di genere<br />

quando la ricerca<br />

di un artista supera<br />

i meri concetti di<br />

forma e di materia<br />

per includere nella<br />

rappresentazione il<br />

concetto del tutto? <strong>Il</strong><br />

tedesco Gerold Miller<br />

(1961) espone per la<br />

prima volta a Roma,<br />

nella mostra «Set»,<br />

la sua serie di lavori<br />

che si pongono in bilico<br />

tra pittura, scultura<br />

e architettura. In<br />

essi esprime una non<br />

figurazione geometrica<br />

e minimale, in cui l’opera è il frutto di una studiata sovrapposizione<br />

seriale di superfici di colore monocrome. L’opera<br />

di Miller è una filiazione dell’arte minimale e concreta, con<br />

una sensibilità per una componente «relazionale» che si completa<br />

nel rapporto con lo spazio che la ospita, da quello vuoto<br />

e assoluto della galleria o del museo a quello vissuto di un’abitazione<br />

privata. La frontalità dei suoi lavori riflette la frenetica<br />

cultura visiva bidimensionale che ci bombarda quotidianamente.<br />

Dichiara Miller: «Penso che lo spazio piatto sia la maniera<br />

corretta per riflettere su questa nostra epoca, dominata<br />

dall’eccesso d’informazione e di immagini; ecco perché per me<br />

è importante elaborare quella sottile linea in cui la dimensione<br />

scultorea tridimensionale si trasforma in superficie».<br />

Paola Ugolini<br />

Gerold Miller. Set, dal 12 aprile al 21 maggio<br />

Giacomo Guidi Arte Contemporanea, Corso Vittorio Emanuele II 282/284,<br />

tel 06 68801038, www.giacomoguidi.it<br />

Orario: ma-sa 11-13/15.30-19.30<br />

<strong>Il</strong> peso della mia luce<br />

La galleria inaugura la sua attività espositiva<br />

con una ricognizione, in due distinti episodi,<br />

intorno a una generazione di giovani artisti tutti<br />

operanti a Roma oggi. <strong>Il</strong> primo appuntamento<br />

è con Diego Miguel Mirabella, Leonardo Petrucci,<br />

Serj, il secondo, a partire dal 24 maggio,<br />

è con le opere di Josè Angelino, Alessandro<br />

Dandini De Sylva, Alessandro Vizzini.<br />

Operativa Arte Contemporanea<br />

dal 19 aprile al 15 giugno; via del Consolato<br />

10; tel. 06 64760339; www.operativa-arte.com;<br />

orario: ma-sa 16.30-<br />

19.30<br />

5 /*/•••/ mappa: 5<br />

Alvin Curran, Maurizio<br />

Mochetti, Alfredo Pirri.<br />

Intese<br />

Mentre il museo Macro dedica un’esposizione<br />

alla storia della galleria, Ram presenta il nuovo<br />

appuntamento con il ciclo espositivo »Camere».<br />

Alvin Curran, Maurizio Mochetti e Alfredo<br />

Pirri sono presenti non solo con le proprie<br />

installazioni inedite, ma con dialoghi che<br />

sottolineano le «intese» intellettuali e artistiche<br />

che intercorrono tra gli autori. I testi che accompagnano<br />

la mostra sono la trascrizione di<br />

alcuni estratti delle conversazioni registrate per<br />

Ram Live. I dialoghi integrali, Alvin Curran con


13<br />

Nelle sedi private<br />

Le mostre<br />

<strong>Il</strong> peso degli algoritmi<br />

Un’opera del 2012-<strong>2013</strong><br />

di Rob Sherwood<br />

«How much does the earth<br />

weigh?» è il titolo della seconda<br />

personale di Rob<br />

Sherwood a Roma, presso<br />

la Galleria Federica Schiavo.<br />

L’artista inglese continua<br />

la sua indagine sulla<br />

composizione creativa all’interno<br />

di una struttura<br />

predefinita: la griglia. <strong>Il</strong> titolo<br />

della mostra nasce dal<br />

semplice inserimento, su<br />

un motore di ricerca, della<br />

formula interrogativa inglese<br />

«how much does»,<br />

traducibile come «quanto»,<br />

e che ha restituito, come<br />

primo risultato, una domanda completata automaticamente<br />

dagli algoritmi dello stesso motore di ricerca. Grande è l’interesse<br />

di Sherwood per il lavoro artistico in relazione alla tecnologia,<br />

specie quando si utilizzano strutture di sistema che<br />

possono limitare l’autonomia. Sebbene l’artista descriva i propri<br />

quadri come caratterizzati da una fixed resolution, un’unità<br />

geometrica standard di ripartizione della superficie pittorica,<br />

Sherwood afferma che le sue immagini, come quelle digitali,<br />

possiedono una quota di informazioni e un senso di movimento<br />

che è cruciale. Nel nuovo ciclo di dipinti la scala dei<br />

lavori è ridotta in modo considerevole: le piccole opere su tavola,<br />

dipinte a olio, vernice spray, smalti e lacche, sembrano<br />

studi correlati ai grandi dipinti su tela, e le raffinate intonazioni<br />

delle opere della serie «Her eyes on», ciascuna delle quali<br />

retroilluminata dall’uso dell’oro, suggeriscono un desiderio<br />

di fermarsi e toccare con mano, fare proprio, quel che generalmente<br />

è fugace ed effimero.<br />

Brigida Mascitti<br />

Rob Sherwood. How much does the earth weigh?, fino all’11 maggio<br />

Federica Schiavo Gallery, piazza di Montevecchio 16, tel. 06 45432028,<br />

www.federicaschiavo.com<br />

Orario: ma-sa 12-19<br />

COURTESY FEDERICA SCHIAVO GALLERY<br />

HANNO SCELTO<br />

Paola Capata<br />

Gallerista<br />

Bizhan Bassiri<br />

Artista<br />

Claudia Palma<br />

Direttore Archivio<br />

della Gnam<br />

La mostra L’artista <strong>Il</strong> libro <strong>Il</strong> museo <strong>Il</strong> dopo<br />

mostra<br />

«Jimmie Durham.<br />

Streets of Rome<br />

and Other Stories»,<br />

Macro, Roma<br />

Giulio Paolini, da<br />

Giacomo Guidi Arte<br />

Contemporanea<br />

«Tutti De Sica».<br />

Imperdibile se si<br />

ama il cinema<br />

Susan Levenstein, Maurizio Mochetti con Gaia<br />

Scaramella e Alfredo Pirri con Valentina Valentini,<br />

sono ascoltabili su Ram Live: http://live.radioartemobile.it.<br />

Ram Radioartemobile<br />

fino al 27 aprile; via Conte Verde 15; tel.<br />

06 44704249; www.radioartemobile.it;<br />

orario: ma-sa 16.30-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Gino Marotta<br />

Jannis Kounellis<br />

Alberto Burri, il suo<br />

«Grande rosso»,<br />

che abbiamo qui in<br />

galleria, mi<br />

emoziona da<br />

trent’anni ogni<br />

volta che ci passo<br />

davanti<br />

Alessio Deli<br />

RvB Arts, con la sua politica di «accessible art»,<br />

presenta le opere di Alessio Deli, sculture realizzate<br />

con la resina e il metallo, la plastica e il<br />

legno riciclati, nelle due sedi di via delle Zoccolette<br />

e via Giulia.<br />

RvB Arts<br />

fino all’11 maggio; via delle Zoccolette<br />

28<br />

5 /***/•••/<br />

Bartolomeo<br />

Pietromarchi,<br />

«Italia in opera. La<br />

nostra identità<br />

attraverso le arti<br />

visive»<br />

«La malinconia»,<br />

a cura di Roberto<br />

Gigliucci<br />

«Noi che ci<br />

vogliamo così<br />

bene», di Marcela<br />

Serrano<br />

La Galleria<br />

Nazionale d’Arte<br />

Moderna<br />

La Galleria<br />

Borghese<br />

La Galleria<br />

Nazionale d’Arte<br />

Moderna, of course<br />

Exodus<br />

Intorno ai temi dell’esodo, del nomadismo,<br />

dell’esilio e della diaspora, la curatrice dell’esposizione<br />

Emanuela Termine ha selezionato<br />

i lavori di Sara Basta, Elena Bellantoni,<br />

Laura Cionci, Mariana Ferratto, Dunia<br />

Mauro.<br />

Sala 1<br />

fino al 13 aprile; piazza di Porta San Giovanni<br />

10; tel. 06 7008691; www.salauno.com;<br />

orario: ma-sa 16.30-19.30, do<br />

11-13<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Le cene organizzate<br />

da alcuni<br />

collezionisti romani<br />

che aprono con<br />

grande generosità<br />

le loro case al<br />

mondo dell’arte<br />

A casa di Simona<br />

Marchini<br />

L’antica fabbrica<br />

Said a<br />

San Lorenzo:<br />

cioccolato per<br />

sempre!<br />

La persona<br />

Giulia Ingrao. Come<br />

sopravvivere fino<br />

agli 80 anni in<br />

questa città e<br />

mantenere uno<br />

spirito vitale<br />

Bruno Corà<br />

<strong>Il</strong> direttore<br />

d’orchestra Antonio<br />

Pappano. Un<br />

grandissimo<br />

«comunicatore<br />

musicale»<br />

Concorso Roma<br />

FotoFestival<br />

La Scuola Romana di Fotografia promuove il<br />

concorso Roma FotoFestival. Possono partecipare<br />

giovani, dilettanti e professionisti, in<br />

palio un montepremi complessivo pari a<br />

15mila euro in denaro e in borse di studio per<br />

corsi di fotografia e di cinema di vario livello<br />

presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema.<br />

La manifestazione e la premiazione si<br />

terranno dall’11 al 18 settembre.<br />

Scuola Romana di Fotografia<br />

fino al 31 maggio; via degli Ausoni, 76;<br />

tel. 06 49774808; www.scuolaromanadifotografia.it<br />

13 /***/•••/ mappa: FM


RICCARDO ANTINIANI - EIDON<br />

Le mostre<br />

Colti in flagrante<br />

1<br />

1. L’Ercole e le mimose. Gnam, 8 marzo.<br />

Ecco alcune delle vincitrici di «Arte: Sostantivo<br />

Femminile» premiate da Angelo<br />

Bucarelli e Maddalena Santeroni per<br />

A3M, e dalla soprintendente Maria Vittoria<br />

Marini Clarelli. Da sin. Beatrice Bordone<br />

Bulgari, Sandra Petrignani, Maimouna,<br />

Francesca Pini, Anna Coliva.<br />

4<br />

4. Vento del profondo Est. È già primavera<br />

inoltrata per Mehriban Aliyeva (al centro),<br />

first lady dell’Azerbaigian, e per sua<br />

figlia Leila al debutto italiano come artista,<br />

accolte dal presidente della Fondazione<br />

MaXXI Giovanna Melandri in via<br />

Guido Reni. Sarà per l’emozione di aver<br />

portato nello Spazio D del MaXXI la mostra<br />

manifesto «Fly to Baku».<br />

Peter Uhlmann<br />

La mostra di Peter Uhlmann, curata da Lucrezia<br />

De Domizio Durini e Massimo Riposati, unisce<br />

molteplici linguaggi artistici. Le poesie di<br />

Uhlmann, le sue fotografie e i disegni, si sommano<br />

per dare vita a «una esauriente visione<br />

della vita, del pensiero e dell’opera» dell’artista.<br />

Accompagna la mostra il volume di Lucrezia<br />

De Domizio Durini (Edizioni Carte Segrete),<br />

con l’introduzione di Massimo Riposati e il saggio<br />

di Pilar Parcerisas.<br />

Spazio Cerere<br />

fino al 20 maggio; via degli Ausoni 3<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Aldo Chaparro<br />

Neon, installazioni, sculture, presentate con la<br />

cura di Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouríz<br />

e con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico,<br />

illustrano la produzione dell’artista Aldo<br />

Chaparro, nato in Perù nel 1965.<br />

Spazio Nuovo Contemporary Art<br />

fino al 4 maggio; via d’Ascanio 20; tel.<br />

06 89572855; www.spazionuovo.net<br />

13 /***/•••/ mappa: 6<br />

Private. Progetto<br />

di otto mostre.<br />

Luca Trevisani<br />

<strong>Il</strong> progetto espositivo, ideato da Giuseppe Pietroniro<br />

per lo spazio di Silvia Geddes, prevede<br />

la successione di otto mostre personali, volte<br />

a interpretare l’ambiente con elementi artistici<br />

prelevati dalla realtà o dal proprio mondo<br />

espressivo. <strong>Il</strong> primo appuntamento è con Luca<br />

Trevisani, seguiranno Andrea Salvino, Giuseppe<br />

Pietroniro, Luca Vitone, Olaf Nicolai, Simone<br />

Berti, Flavio Favelli, Yto Barrada, con la partecipazione<br />

di Luca Lo Pinto.<br />

Studio Geddes<br />

© RAFFAELE FAZIOLI STUDIO<br />

2<br />

2. Visioni in 3D. Lo Spazio Espositivo Tritone<br />

celebra l’Athena Nike ricostruendo<br />

profilo e scenario con un gioco di proiezioni<br />

tridimensionali firmate da Paco Lanciano.<br />

L’idea è di Paola Mainetti (a sin.), vicepresidente<br />

della Fondazione Sorgente<br />

Group, qui in ottima compagnia della scenografa<br />

da Oscar Francesca Lo Schiavo<br />

Ferretti.<br />

© MATTEO MIGNANI<br />

5<br />

5. Quando l’arte scalda. In una serata fredda,<br />

il coraggio di organizzare un vernissage<br />

all’aperto nel cortile della casa di produzione<br />

Think Cattleya. L’archeologia industriale<br />

fa da sfondo ai lavori dell’artista romana<br />

Rä Di Martino, colta in flagrante insieme<br />

ai collezionisti Stefano e Raffaella<br />

Sciarretta, produttori dell’evento «Screening»<br />

con la Fondazione Nomas.<br />

fino al 20 dicembre; via del Babuino<br />

125; tel. 06 6781463<br />

5 /***/•••/ mappa: 3<br />

Nicola Carrino<br />

La prima personale di Nicola Carrino presso lo<br />

Studio Casagrande si compone di dieci rilievi,<br />

i cosiddetti «Costruttivi, Decostruttivi, Ricostruttivi»<br />

(1973-<strong>2013</strong>), in ferro e acciaio inox,<br />

della scultura «Cubo 1» (1969), in alluminio<br />

verniciato bianco, e di tavole fotografiche che<br />

documentano azioni trasformative e progetti urbani<br />

realizzati dagli anni ’70 a oggi. L’esposizione<br />

è accompagnata da testimonianze scritte<br />

dallo stesso artista.<br />

Studio Pino Casagrande<br />

fino al 12 aprile; via degli Ausoni 7/a;<br />

tel. 06 4463480; orario: lu-ve 17-20<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

Tris Vonna-Michell.<br />

Pebble Dash<br />

L’artista inglese Tris Vonna-Michell presenta<br />

due lavori in cui si sovrappongono tecnologie<br />

d’epoca e proiezioni di diapositive: le installazioni<br />

«Capitol Complex» e «Ulterior Vistas»,<br />

composte dall’elaborazione e scomposizione di<br />

testi, fotografie e oggetti.<br />

T293<br />

fino al 4 maggio; via G.M. Crescimbeni<br />

11; www.t293.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Lacey Bibiana Mills.<br />

Bella Figura<br />

Lacey Bibiana Mills, studentessa del Master in<br />

Belle Arti presso la Temple University, presenta<br />

i suoi lavori in cui si fondono l’incisione, il<br />

disegno, la scultura e la fotografia.<br />

Temple University Gallery<br />

dal 9 al 12 aprile; lungotevere A. da Brescia<br />

15; tel. 06 3202808; orario: lu-ve<br />

10-19<br />

5 /*/•••/ mappa: B<br />

Dominik Lang.<br />

Missing Parts<br />

La personale dell’artista ceco Dominik Lang<br />

(Praga, 1980) inaugura i nuovi spazi della galleria,<br />

trasferitasi in via Francesco Negri. Lang<br />

ha appositamente realizzato per la galleria una<br />

grande scultura che ne coinvolge entrambi i<br />

piani espositivi. Un’altra installazione, composta<br />

di sculture, collage e disegni, completa<br />

l’esposizione curata da Lýdia Pribisová.<br />

The Gallery Apart<br />

fino all’11 maggio; via Francesco Negri<br />

43; tel. 06 68809863; www.thegalleryapart.it<br />

5 /***/•••/ mappa: 9<br />

Simone Massi<br />

La galleria si sposta in un palazzo antico di via<br />

della Barchetta e inaugura la nuova sede con la<br />

mostra di Simone Massi.<br />

Tricromia<br />

fino al 24 aprile; via della Barchetta 13;<br />

tel. 06 6896970; www.tricromia.com;<br />

orario: ma-sa 10-19,30; do 11-14<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

a cura di Roberta Petronio<br />

3<br />

3. Astrattismo très charmant. Villa Medici<br />

accoglie con il consueto stile, in prima<br />

fila il direttore dell’Accademia di Francia<br />

Eric de Chassey, il maestro Pierre Soulages,<br />

arrivato a Roma con la moglie Colette<br />

e un carico di opere «total noire». Per<br />

la serie: novanta anni ben spesi al servizio<br />

dell’arte, e dell’estetica.<br />

6<br />

6. Viva il collage! Non sono certo rimasti<br />

sulla soglia gli ospiti di Giacomo Guidi (al<br />

centro), a decine nella galleria di corso<br />

Vittorio Emanuele II per la preview della<br />

mostra di Giulio Paolini. Tra i visitatori che<br />

hanno scoperto in fondo alla scala le installazioni<br />

site specific, c’erano il curatore<br />

Ludovico Pratesi (a sin.) e l’artista Marco<br />

Tirelli.<br />

Luca Trevisani<br />

Per la sua prima personale presso la galleria<br />

Valentina Bonomo, Luca Trevisani (Verona,<br />

1979) espone alcuni lavori di recente produzione<br />

che evidenziano la sua capacità di «giocare»<br />

e interagire con i materiali,. La cura è di<br />

Claudia Gioia.<br />

Valentina Bonomo Roma<br />

fino al 30 aprile; via del Portico d’Ottavia<br />

13; tel. 06 6832766; www.galleriabonomo.com;<br />

orario: ma-ve 11-13/<br />

15-19<br />

5 /***/•••/ mappa: 14<br />

Christian Guémy (C215).<br />

Mea Culpa<br />

Dopo Miss Tic, la galleria presenta nuovamente<br />

i lavori di un esponente della Street art. Ora<br />

è la volta di C215, pseudonimo del francese<br />

Christian Guémy. In occasione della mostra,<br />

Guémy realizzerà degli interventi urbani a Roma,<br />

in collaborazione con NUfactory. La cura è<br />

di Giuseppe Ottavianelli, con un testo critico di<br />

<strong>Il</strong>aria Goglia.<br />

Wunderkammern<br />

fino al 24 maggio; via Gabrio Serbelloni<br />

124; tel. 3498112973 | 3425176871;<br />

www.wunderkammern.net<br />

5 /***/•••/ mappa: 12<br />

Marco Maria Giuseppe<br />

Scifo. Habitat<br />

Marco Maria Giuseppe Scifo torna a esporre da<br />

Z2o con un nuovo progetto dedicato allo spazio<br />

e alla natura. Gli interventi Globo pentacisdodecaedro,<br />

MonsGibel, Habitat - Molecolare<br />

e In Nubibus sono accompagnati da un testo<br />

di Antonello Tolve.<br />

z2o Galleria l Sara Zanin<br />

fino all’11 maggio; via della Vetrina 21;<br />

tel. 06 70452261; www.z2ogalleria.it;<br />

orario: lu - sa 14.30 - 19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: 5<br />

Giulia Napoleone.<br />

Misura della memoria<br />

In mostra lavori a olio su tela eseguiti da Giulia<br />

Napoleone nel 2012. L’esposizione è accompagnata<br />

da un testo di Agnese Miralli.<br />

Galleria Miralli<br />

Gli Stati generali<br />

delle riviste d’arte<br />

fino al 24 maggio; Viterbo, palazzo Chigi,<br />

via Chigi 15; tel. 0761 340820 | 349<br />

0968679; www.galleriamiralli.com<br />

5 /***/•••/ mappa: FM<br />

La Transavanguardia<br />

tra Lüpertz e Paladino.<br />

Opere nella Collezione<br />

Würth<br />

In mostra sessanta lavori, tra dipinti e sculture,<br />

di Mimmo Paladino e Markus Lüpertz, lavori<br />

provenienti dalla collezione di Reinhold<br />

Würth. La mostra è accompagnata da un testo<br />

critico di Achille Bonito Oliva, teorizzatore del<br />

movimento della Transavanguardia di cui Paladino<br />

è esponente. Sulla scorta di notevoli affinità<br />

fra i lavori degli artisti della Transavanguardia<br />

e alcuni autori tedeschi, tra i quali lo<br />

stesso Lüpertz, nel 1982 Bonito Oliva curò, in<br />

Italia, l’esposizione »La Transavanguardia tedesca».<br />

La presente mostra è occasione per<br />

analizzare tali affinità e punti di tangenza.<br />

Art Forum Würth Capena<br />

14<br />

Nelle sedi private<br />

Villa Carpegna, sede della Fondazione La Quadriennale di Roma<br />

<strong>Il</strong> 19 e il 20 aprile, a Villa Carpegna, sede de La Quadriennale,<br />

si terranno gli Stati generali dell’informazione artistica.<br />

Direttori di testate, critici d’arte e artisti discuteranno di<br />

mutamenti e persistenze delle riviste d’arte, in relazione alle<br />

trasformazioni tecnologiche e ai cambiamenti linguistici e<br />

culturali dell’ultimo decennio. <strong>Il</strong> 19 aprile alle 18 ne parleranno,<br />

in una tavola rotonda moderata da Marco Senaldi, i<br />

fondatori-direttori di «Flash Art» e «<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Arte»,<br />

Giancarlo Politi e Umberto Allemandi, il conduttore tv Philippe<br />

Daverio, la conduttrice radio Elena De Drago, l’imprenditore<br />

Franco Debenedetti, Massimiliano Tonelli, direttore di<br />

«Artribune» e Roberto Pisoni, direttore di Sky arte. <strong>Il</strong> 20 aprile,<br />

dalle 10 alle 17, tre tavole rotonde incentreranno analisi<br />

e confronti sulla materia duttile e mobile delle riviste di ultima<br />

generazione: «Exibart», «Mousse», «Kaleidoscope»,<br />

«Nero», «Cura magazine», «undo.net», «Drome», «Agma»,<br />

«Insideart», «Boiler Corporation», «ffw_mag». Un proprio<br />

spazio avrà Let’s Art, libreria d’arte contemporanea che da<br />

due anni, in via del Pellegrino a Roma, incarna un nuovo modo<br />

di incontrare l’editoria del contemporaneo. Quali prospettive<br />

per il giornalismo culturale di domani? La risposta è solo<br />

nel web? E come stanno cambiando i lettori? Se ne parlerà<br />

nella due giorni di arte e informazione a Villa Carpegna.<br />

Guglielmo Gigliotti<br />

È l’arte bellezza… e tu non puoi farci niente, 19-20 aprile<br />

La Quadriennale di Roma, Villa Carpegna, piazza di Villa Carpegna, tel.<br />

06 9774531, www.quadri.site90.net<br />

Orario: lu-gio 9-13.30/14.30-17.30; ve 9-13.30/14.30-17.00<br />

fino al 15 febbraio 2014; Capena, viale<br />

della Buona Fortuna 2; tel. 06<br />

90103800; www.artforumwuerth.it;<br />

orario: lu-sa 10-17<br />

5 /****/••••/ mappa: FM<br />

Stefano Abbiati.<br />

<strong>Il</strong> terzo<br />

Italo Bergantini cura la personale di Stefano Abbiati<br />

incentrata sul tema dell’invisibile. Trenta<br />

dipinti, alcuni all’apparenza grigi altri costruiti<br />

su pochi essenziali colori, vibrano di riflessi accesi:<br />

«Attraverso la pittura, sulle curve delle setole<br />

che trascinano materia sulla tavola, ad ogni<br />

suo gesto e ad ogni nostro sguardo si ricompone<br />

un panorama emotivo che ci ricongiunge<br />

al prima e al dopo nel “terzo” presente».<br />

Romberg arte contemporanea<br />

fino al 12 maggio; Latina - Torre Baccari,<br />

viale Le Corbusier 39; tel. 0773<br />

604788 | 334 7105049; www.romberg.it;<br />

orario: ma-sa 14-19.30<br />

5 /***/•••/ mappa: FM

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