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Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...

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IRFMN<br />

Morbo <strong>di</strong> Parkinson: stu<strong>di</strong> genetici<br />

Il Morbo <strong>di</strong> Parkinson è la seconda più <strong>di</strong>ffusa malattia neurodegenerativa, anche in questo caso<br />

la patogenesi è ancora ignota, tuttavia le terapie a <strong>di</strong>sposizione, pur rimanendo in un contesto<br />

sintomatologico, sono <strong>di</strong>versamente articolate e con un buon livello <strong>di</strong> efficacia. La valutazione<br />

dell'influenza genetica è sempre stata tenuta ai margini degli stu<strong>di</strong> sull'eziologia <strong>di</strong> PD che<br />

hanno tra<strong>di</strong>zionalmente privilegiato la componente ambientale per la presenza <strong>di</strong> tossine la cui<br />

esposizione era in grado <strong>di</strong> indurre un quadro clinico simile a PD. Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> genetica<br />

molecolare, svolti negli ultimi anni, hanno invece aperto una nuova prospettiva identificando<br />

mutazioni <strong>di</strong> due geni che co<strong>di</strong>ficano per alfa-sinucleina e parkina associate in entrambi i casi a<br />

forme giovanili <strong>di</strong> PD. Sempre in collaborazione con <strong>di</strong>versi centri neurologici, è stata attivata la<br />

raccolta <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> sangue provenienti da soggetti PD <strong>di</strong> origine spora<strong>di</strong>ca o famigliare.<br />

Mentre le mutazioni associate a PD del gene che co<strong>di</strong>fica per alfa-sinucleina sono un evento<br />

raro, solo tre (A30P e A53T E46K) fino ad ora identificate, le mutazioni <strong>di</strong> parkina sono molto<br />

numerose sia in forma puntiforme che <strong>di</strong> delezione. Anche nella nostra popolazione abbiamo<br />

identificato mutazioni <strong>di</strong> parkina associata a PD in omozigosi, confermando l’associazione con<br />

PD in forma recessiva. Il nostro screening genetico coinvolge alfa-sinucleina, parkina, DJ-1 e<br />

altri fattori potenzialmente coinvolti in PD.<br />

Morbo <strong>di</strong> Parkinson: stu<strong>di</strong> in vitro<br />

L’identificazione <strong>di</strong> mutazioni specifiche associate al morbo <strong>di</strong> Parkinson (PD) hanno fornito<br />

informazioni fondamentali per la comprensione della malattia e hanno permesso lo sviluppo <strong>di</strong><br />

modelli cellulari per lo stu<strong>di</strong>o della sua patogenesi. In passato, nel laboratorio, è stato <strong>di</strong>mostrato<br />

il potenziale effetto tossico <strong>di</strong> α-sinucleina utilizzando un peptide sintetico omologo al<br />

frammento fibrillogenico 61-95 <strong>di</strong> α-sinucleina (NAC). Successivamente, grazie alla<br />

collaborazione con il Dipartimento <strong>di</strong> Biochimica dell’Università <strong>di</strong> Padova (dr. Negro) sono<br />

stati realizzati dei vettori contenenti cDNA co<strong>di</strong>ficanti le sequenze mutate e native <strong>di</strong> α-<br />

sinucleina. La transfezione <strong>di</strong> queste sequenze in cellule PC12 si è <strong>di</strong>mostrata, in particolari<br />

con<strong>di</strong>zioni, dannosa per le cellule ospiti. Più recentemente è stata messa a punto una nuova<br />

tecnica che prevede il legame α-sinucleina con un sequenza aminoaci<strong>di</strong>ca TAT capace <strong>di</strong><br />

veicolare all’interno della cellula la proteina. In questo modo è possibile controllare meglio la<br />

concentrazione intracellulare della proteina. A dosi alte, in un range micromolare α-sinucleina<br />

si conferma tossica, ma a basse dosi, in un range nanomolare, risulta neuroprotettiva nei<br />

confronti <strong>di</strong> stress ossidativo provocato alle cellule con acqua ossigenata. Il doppio effetto,<br />

protettivo – tossico, a secondo della concentrazione, è stato confermato anche in un modello<br />

cellulare “inducibile”. Questo fenomeno appare in<strong>di</strong>pendente dalla presenza <strong>di</strong> mutazioni nella<br />

sequenza <strong>di</strong> α-sinucleina. Più recentemente sempre grazie alla collaborazione con il dr. Negro è<br />

stato possibile ottenere la proteina DJ-1 in forma ricombinante legata a TAT (DJ-TAT). Questa<br />

proteina ha caratteristiche simili alla alfa-sinucleina, anche le sue mutazioni sono associate a<br />

PD. DJ-1-TAT e la tecnica <strong>di</strong> silenziamento siRNAi (small interferenec RNA) sono state<br />

utilizzate per lo stu<strong>di</strong>o dell’interazione fra DJ-1 e α-sinucleina<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Malattie Neurologiche<br />

Stu<strong>di</strong> epidemiologici sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA)<br />

Vi sono inclusi stu<strong>di</strong> su incidenza, fattori <strong>di</strong> rischio e mortalità della SLA. Le informazioni sono<br />

derivate da un registro regionale <strong>di</strong> malattia istituito nel 1998 e comprendente tutti i pazienti con<br />

nuova <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> SLA identificati in 8 province lombarde. Utilizzando simili protocolli <strong>di</strong><br />

indagine, informazioni analoghe sono raccolte in due altri registri regionali (piemontese e<br />

pugliese) ai quali il registro lombardo è associato. I dati provenienti dal registro lombardo e da<br />

pazienti esaminati nel contesto <strong>di</strong> collaborazioni con il Gruppo Italiano della SLA sono stati<br />

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RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2007</strong>

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