Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...

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IRFMN INTRODUZIONE ALLE ATTIVITA' DEL LABORATORIO L’obiettivo generale delle attività del Laboratorio di Epidemiologia Clinica è quello di contribuire al miglioramento dell’assistenza sanitaria in diversi ambiti disciplinari. Due sono le principali direttrici seguite: aiutare gli operatori a utilizzare al meglio le conoscenze e le risorse disponibili; contribuire alla produzione di nuove conoscenze utili alla pratica clinica. Gli ambiti assistenziali in cui il Laboratorio è particolarmente attivo sono quello della terapia intensiva e quello delle malattie rare. Nell'ambito del Laboratorio, l'Unità di Ingegneria della Conoscenza Clinica ha come principale obiettivo quello di valorizzare il ragionamento clinico tramite modelli probabilistici che ne consentono la formalizzazione, favorendo così la valutazione e il miglioramento continuo delle attività cliniche rivolte a problemi di particolare complessità. SCOPERTE/RISULTATI PRINCIPALI Il progetto Margherita sulla valutazione della qualità dell’assistenza in Terapia Intensiva, al suo quarto anno di attività, ha visto un ulteriore aumento delle TI partecipanti. I pazienti reclutati nel 2007 sono stati complessivamente più di 60.000. Questo ha permesso di sviluppare un modello di predizione della mortalità del paziente critico estremamente accurato. Ogni TI partecipante ha ricevuto un rapporto generale e uno personalizzato. In quest'ultimo, oltre a una dettagliata descrizione della casistica, abbiamo fornito alla singola TI il confronto della sua performance clinica con quella di tutte le altre, rese confrontabili proprio a partire dal modello di predizione della mortalità, nonché il confronto con la sua stessa performance negli anni passati. Abbiamo monitorato, per conto del Ministero della Salute, l’utilizzo del farmaco drotrecogin alfa (attivato) in TI. Si tratta di un farmaco appena approvato per il trattamento della sepsi severa e dello shock settico nel paziente critico. Nel contesto di un utilizzo sostanzialmente corretto, abbiamo individuato alcuni problemi e i relativi ambiti di miglioramento e abbiamo prodotto un rapporto dettagliato alle TI. A partire dalle esperienze degli anni precedenti, abbiamo proseguito il progetto di sorveglianza continuo delle infezioni in TI, uno dei più grandi mai realizzati in questo ambito. Abbiamo terminato la progettazione e la realizzazione della prima versione di una cartella clinica elettronica per le TI; una cartella clinica condivisa da molti reparti che consentirà di confrontare gli specifici processi di cura, per il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza in questi reparti. Abbiamo ulteriormente sviluppato un sistema esperto per assistere il medico nella difficile diagnosi di embolia polmonare, che ha dimostrato ottime caratteristiche di validità. Abbiamo infine contribuito alla realizzazione di una rete europea per lo studio dei pazienti con sindromi paraneoplastiche. 313 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007

IRFMN COLLABORAZIONI NAZIONALI Dipartimento di Neurologia, Ospedale Regionale S. Maria dei Battuti Cà Foncello, Treviso Dipartimento di Specialità Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Medico Forensi, Cattedra di Anestesia dell’Università degli Studi di Brescia Servizio Anestesia e Rianimazione, Osp. San Giovanni Bosco, Torino Divisione di Medicina Interna, Università di Trieste Divisione di Fisiopatologia Respiratoria, Università di Firenze Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione, Palermo Istituto di Anestesia e Rianimazione, Università di Milano Servizio Anestesia e Rianimazione, Osp. Civile, Belluno COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI Bloomsbury Institute of Intensive Care Medicine, Institute of Biomedical Research, University College London, UK Department of Statistical Science, University College London, UK Klink fur Anaesthesiologie und Intensivtherapie, Friedrich-Schiller-Universitat, Jena, Germany Machine Intelligence Group, University of Aalborg, Denmark American Board of Family Medicine, Kentucky, US PRESENZA IN COMITATI EDITORIALI Ricerca & Pratica (Guido Bertolini) Dedalo. Gestire i sistemi complessi in sanità (Guido Bertolini) British Medical Journal Intensive Care Medicine Critical Care Medicine Canadian Medical Association Journal Ricerca & Pratica ATTIVITA' DI REVISIONE 314 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007

IRFMN<br />

INTRODUZIONE ALLE ATTIVITA' DEL LABORATORIO<br />

L’obiettivo generale delle attività del Laboratorio <strong>di</strong> Epidemiologia Clinica è quello <strong>di</strong><br />

contribuire al miglioramento dell’assistenza sanitaria in <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong>sciplinari. Due sono le<br />

principali <strong>di</strong>rettrici seguite: aiutare gli operatori a utilizzare al meglio le conoscenze e le risorse<br />

<strong>di</strong>sponibili; contribuire alla produzione <strong>di</strong> nuove conoscenze utili alla pratica clinica. Gli ambiti<br />

assistenziali in cui il Laboratorio è particolarmente attivo sono quello della terapia intensiva e<br />

quello delle malattie rare.<br />

Nell'ambito del Laboratorio, l'Unità <strong>di</strong> Ingegneria della Conoscenza Clinica ha come principale<br />

obiettivo quello <strong>di</strong> valorizzare il ragionamento clinico tramite modelli probabilistici che ne<br />

consentono la formalizzazione, favorendo così la valutazione e il miglioramento continuo delle<br />

attività cliniche rivolte a problemi <strong>di</strong> particolare complessità.<br />

SCOPERTE/RISULTATI PRINCIPALI<br />

Il progetto Margherita sulla valutazione della qualità dell’assistenza in Terapia Intensiva, al suo<br />

quarto anno <strong>di</strong> attività, ha visto un ulteriore aumento delle TI partecipanti. I pazienti reclutati nel<br />

<strong>2007</strong> sono stati complessivamente più <strong>di</strong> 60.000. Questo ha permesso <strong>di</strong> sviluppare un modello<br />

<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>zione della mortalità del paziente critico estremamente accurato. Ogni TI partecipante ha<br />

ricevuto un rapporto generale e uno personalizzato. In quest'ultimo, oltre a una dettagliata<br />

descrizione della casistica, abbiamo fornito alla singola TI il confronto della sua performance<br />

clinica con quella <strong>di</strong> tutte le altre, rese confrontabili proprio a partire dal modello <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>zione<br />

della mortalità, nonché il confronto con la sua stessa performance negli anni passati.<br />

Abbiamo monitorato, per conto del Ministero della Salute, l’utilizzo del farmaco drotrecogin<br />

alfa (attivato) in TI. Si tratta <strong>di</strong> un farmaco appena approvato per il trattamento della sepsi<br />

severa e dello shock settico nel paziente critico. Nel contesto <strong>di</strong> un utilizzo sostanzialmente<br />

corretto, abbiamo in<strong>di</strong>viduato alcuni problemi e i relativi ambiti <strong>di</strong> miglioramento e abbiamo<br />

prodotto un rapporto dettagliato alle TI.<br />

A partire dalle esperienze degli anni precedenti, abbiamo proseguito il progetto <strong>di</strong> sorveglianza<br />

continuo delle infezioni in TI, uno dei più gran<strong>di</strong> mai realizzati in questo ambito.<br />

Abbiamo terminato la progettazione e la realizzazione della prima versione <strong>di</strong> una cartella<br />

clinica elettronica per le TI; una cartella clinica con<strong>di</strong>visa da molti reparti che consentirà <strong>di</strong><br />

confrontare gli specifici processi <strong>di</strong> cura, per il miglioramento continuo della qualità<br />

dell’assistenza in questi reparti.<br />

Abbiamo ulteriormente sviluppato un sistema esperto per assistere il me<strong>di</strong>co nella <strong>di</strong>fficile<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> embolia polmonare, che ha <strong>di</strong>mostrato ottime caratteristiche <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà.<br />

Abbiamo infine contribuito alla realizzazione <strong>di</strong> una rete europea per lo stu<strong>di</strong>o dei pazienti con<br />

sindromi paraneoplastiche.<br />

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RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2007</strong>

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