Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ... Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
IRFMN ripopolamento del numero dei podociti nel capillare dipende da cellule progenitrici o staminali di tipo renale o extrarenale. Abbiamo anche studiato il ruolo delle cellule parietali della capsula di Bowman in questo processo di riparazione tissutale e avanzato lipotesi che cellule della capsula di Bowman possano, proliferando sostituire o aumentare le cellule epiteliali viscerali. Lo studio di questi effetti indotti dall’ACE inibitore sono strumentali per la comprensione dei meccanismi responsabili della regressione del danno glomerulare e possono aprire nuobe prospettive terapeutiche per queste patologie. Applicazione della microscopia confocale per lo studio di cellule e tessuti Un sempre crescente numero di applicazioni sperimentali richiedono l’utilizzo di molecole fluorescenti per indagare la distribuzione e soprattutto la co-localizzazione di proteine o di altri markerspecifici in monostrati cellulari e campioni di tessuto. Le immagini bidimensionali non sono sufficienti a dare l’informazioni corrette ed è d’obbligo l’utilizzo della ricostruzione 3D del segnale in fluorescenza. Per queste applicazioni l’utilizzo della microscopia a fluorescenza classica non permette di risolvere questi problemi. Per ovviare a questi limiti nel nostro laboratorio abbiamo sviluppato e utilizzato la tecnica della microscopia confocale, effettuata mediante un microscopio LSM510 META (Zeeis, Germania). Il microscopio è dotato di quattro linee laser per poter eccitare il campione in tutto lo spettro del visibile ed è equipaggiato con la caratteristica della “testa META” che permette di analizzare lo spettro di emissione dei vari fluorocromi per poter separare in maniera ottimale le caratteristiche dell’elemento emittente. Lo strumento è caratterizzato e impiegato per la sua alta specificità e l’eccllenza del segnale rilevato ed elaborato. Ruolo dei peptidi derivati dalla degradazione dell’albumina nello sviluppo del danno renale? Nelle nefropatie proteinuriche la perdita delle proprietà selettive della membrana glomerulare causa un’eccessiva filtrazione di proteine, in particolare di albumina , che danneggiano la cellula del tubulo prossimale inducendo il rilascio di chemochine nell’interstizio che sono responsabili del reclutamento e dell’attivazione di cellule infiammatorie. Gli infiltrati interstiziali sono anche caratterizzati dalla presenza di cellule immuno-competenti quali le cellule dendritiche e i linfociti T che si accumulano nel parenchima renale anche in assenza di un insulto immune. Le cellule dendritiche grazie alla loro capacità di presentare l’antigene al complesso maggiore di istocompatibilità determinano una risposta immune o inducono tolleranza. Nel rene, le cellule dendritiche sono in stretto contatto con la parete del tubulo prossimale e come sentinelle sorvegliano l’interstizio in cerca di antigeni estranei. E’ possibile che in condizioni di danno, gli stimoli infiammatori rilasciati dalla cellula tubulare rendano la cellula dendritica antigenica e quindi in grado di presentare antigeni del self che lei normalmente ignora, scatenando così una risposta immune. Per verificare la nostra ipotesi abbiamo compiuto degli studi in vitro esponendo le cellule del tubulo prossimale a concentrazioni di albumina paragonabili a quelle presenti nell’ultrafiltrato in condizioni proteinuriche. Abbiamo identificato i peptidi derivati dalla degradazione dell’albumina mediante la spettrrometria di massa e abbiamo valutato la loro antigenicità, in condizioni singeniche, in colture linfocitarie miste utilizzando cellule dendritiche del midollo. Laboratorio di Tecnologie Biomediche Sviluppo di sistemi computerizzati per la realizzazione di Studi Clinici controllati Nel Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare “Aldo e Cele Daccò” si svolgono numerosi studi clinici controllati in collaborazione con gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Gli 277 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007
IRFMN studi clinici devono essere condotti seguendo le linee guida Good Clinical Practice (GCP ) e richiedono un alto standard di qualità nella raccolta e la gestione dei dati clinici. Ogni studio clinico richiede dei case report form (CRF) cartacei per la registrazione dei dati che devono poi essere archiviati in maniera elettronica in database appositamente predisposti. Nel nostro laboratorio abbiamo realizzato sistemi di raccolta dati per gli studi clinici, utilizzando database relazionali (RDBMS) e sviluppato programmi finalizzati all’elaborazione, validazione e all’estrazione dei dati per l’analisi statistica. REIN, BENEDICT, MYSS, REIN2, DKG sono solo alcuni dei trial conclusi e di cui risultati hanno dato un grosso contributo alla comunità scientifica, un successo al quale ha contribuito in parte anche il nostro Laboratorio. Nell’ambito dello studio DEMAND abbiamo messo a punto un sistema innovativo di raccolta dati usando un case report form elettronico anziché cartaceo. Gestione del Registro Regionale per le Malattie Rare in Lombardia Insieme ai colleghi del Centro Informazioni Malattie Rare il nostro Laboratorio è impegnato attivamente nelle attività del Centro di Coordinamento della Rete Regionale Lombardia per le Malattie Rare. Tra i compiti attribuiti al nostro Laboratorio vi è lo sviluppo e la manutenzione del sito del centro e la gestione dati del Registro Regionale per le Malattie Rare. Abbiamo sviluppato i database e le pagine relative che permettono agli utenti, pazienti, loro parenti o medici di famiglia di fare ricerche rapide e mirate sui Presidi che rilasciano esenzioni per le malattie rare in Lombardia, sulle Associazione Italiane di Pazienti e sulle malattie rare respiratorie congenite. Questi si trovano facilmente sulla homepage del sito del centro (http://malattierare.marionegri.it/), nella sezione Consulta i Database. Il Registro Regionale per le Malattie Rare, nato nel 2007, è frutto della collaborazione fra il nostro Centro di Coordinamento, Lombardia Informatica e la Regione Lombardia. L'idea centrale è quella di offrire ai medici dei presidi, laddove i pazienti si rivolgono, la possibilità di registrare le informazioni inerente alle malattie ed alle esenzioni in un registro unico della Lombardia. L'applicativo, denominato Sistema Malattie Rare (SMR), è stato sviluppato dalla Lombardia Informatica ed è attualmente in uso nei Presidi di Rete tramite il sistema della Carta Regionale dei Servizi. La gestione del Registro Regionale da parte del nostro Laboratorio comprende la manutenzione dell'applicativo SMR, il download dei dati del registro dal server Lombardia Informatica, l'analisi dei dati e l'estrazione e l’invio del data set minimo all’Istituto Superiore della Sanità (ISS). Il download dei file avviene in maniera sicura perché i file contenenti dati sono crittografati con un algoritmo di criptazione assimetrica con chiave pubblica / privata a 2048 bit. Anche il trasferimento del data-set minimo sul server centrale dell’ISS avviene in modalità sicura, utilizzando il protocollo https (http secured) attraverso la rete Internet. KDDC - un centro di coordinamento e raccolta dati per i programmi di prevenzione delle patologie nefro-vascolari nei paesi in via di sviluppo La diffusione e l’incidenza delle malattie renali croniche nei paesi in via di sviluppo non sono note. Questo fatto rappresenta un ostacolo all’adozione di misure preventive, l’unica speranza per il futuro di nei paesi emergenti, considerando che la dialisi non è accessibile alla maggior parte della popolazione per i suoi costi elevati. La Società Internazionale di Nefrologia (ISN) ha costituito un gruppo di ricerca (COMGAN) rivolto specificatamente ad affrontare le problematiche della prevenzione delle malattie renali nei paesi in via di sviluppo. Il coordinamento del gruppo e dei programmi di intervento è stato affidato all’Istituto Mario Negri presso il Centro di Ricerche Cliniche “Aldo e Cele Daccò” di Ranica. L’obiettivo generale del progetto è la definizione di programmi in paesi emergenti per identificare soggetti a rischio di sviluppare malattie renali nel corso della loro vita, così da definire una strategia di prevenzione su scala nazionale attraverso l’intervento a livello governativo e finanziario dei Ministeri della Salute locali. Il centro di raccolta dati - Kidney Disease Data Center (KDDC) - costituito presso il nostro Laboratorio, ha messo a punto uno strumento informatico che permetta la raccolta 278 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007
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stu<strong>di</strong> clinici devono essere condotti seguendo le linee guida Good Clinical Practice (GCP ) e<br />
richiedono un alto standard <strong>di</strong> qualità nella raccolta e la gestione dei dati clinici. Ogni stu<strong>di</strong>o<br />
clinico richiede dei case report form (CRF) cartacei per la registrazione dei dati che devono poi<br />
essere archiviati in maniera elettronica in database appositamente pre<strong>di</strong>sposti.<br />
Nel nostro laboratorio abbiamo realizzato sistemi <strong>di</strong> raccolta dati per gli stu<strong>di</strong> clinici, utilizzando<br />
database relazionali (RDBMS) e sviluppato programmi finalizzati all’elaborazione, validazione<br />
e all’estrazione dei dati per l’analisi statistica. REIN, BENEDICT, MYSS, REIN2, DKG sono<br />
solo alcuni dei trial conclusi e <strong>di</strong> cui risultati hanno dato un grosso contributo alla comunità<br />
scientifica, un successo al quale ha contribuito in parte anche il nostro Laboratorio. Nell’ambito<br />
dello stu<strong>di</strong>o DEMAND abbiamo messo a punto un sistema innovativo <strong>di</strong> raccolta dati usando un<br />
case report form elettronico anziché cartaceo.<br />
Gestione del Registro Regionale per le Malattie Rare in Lombar<strong>di</strong>a<br />
Insieme ai colleghi del Centro Informazioni Malattie Rare il nostro Laboratorio è impegnato<br />
attivamente nelle attività del Centro <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento della Rete Regionale Lombar<strong>di</strong>a per le<br />
Malattie Rare. Tra i compiti attribuiti al nostro Laboratorio vi è lo sviluppo e la manutenzione<br />
del sito del centro e la gestione dati del Registro Regionale per le Malattie Rare. Abbiamo<br />
sviluppato i database e le pagine relative che permettono agli utenti, pazienti, loro parenti o<br />
me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia <strong>di</strong> fare ricerche rapide e mirate sui Presi<strong>di</strong> che rilasciano esenzioni per le<br />
malattie rare in Lombar<strong>di</strong>a, sulle Associazione Italiane <strong>di</strong> Pazienti e sulle malattie rare<br />
respiratorie congenite. Questi si trovano facilmente sulla homepage del sito del centro<br />
(http://malattierare.marionegri.it/), nella sezione Consulta i Database.<br />
Il Registro Regionale per le Malattie Rare, nato nel <strong>2007</strong>, è frutto della collaborazione fra il<br />
nostro Centro <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento, Lombar<strong>di</strong>a Informatica e la Regione Lombar<strong>di</strong>a. L'idea<br />
centrale è quella <strong>di</strong> offrire ai me<strong>di</strong>ci dei presi<strong>di</strong>, laddove i pazienti si rivolgono, la possibilità <strong>di</strong><br />
registrare le informazioni inerente alle malattie ed alle esenzioni in un registro unico della<br />
Lombar<strong>di</strong>a. L'applicativo, denominato Sistema Malattie Rare (SMR), è stato sviluppato dalla<br />
Lombar<strong>di</strong>a Informatica ed è attualmente in uso nei Presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Rete tramite il sistema della Carta<br />
Regionale dei Servizi. La gestione del Registro Regionale da parte del nostro Laboratorio<br />
comprende la manutenzione dell'applicativo SMR, il download dei dati del registro dal server<br />
Lombar<strong>di</strong>a Informatica, l'analisi dei dati e l'estrazione e l’invio del data set minimo all’<strong>Istituto</strong><br />
Superiore della Sanità (ISS). Il download dei file avviene in maniera sicura perché i file<br />
contenenti dati sono crittografati con un algoritmo <strong>di</strong> criptazione assimetrica con chiave<br />
pubblica / privata a 2048 bit. Anche il trasferimento del data-set minimo sul server centrale<br />
dell’ISS avviene in modalità sicura, utilizzando il protocollo https (http secured) attraverso la<br />
rete Internet.<br />
KDDC - un centro <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e raccolta dati per i programmi <strong>di</strong><br />
prevenzione delle patologie nefro-vascolari nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo<br />
La <strong>di</strong>ffusione e l’incidenza delle malattie renali croniche nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo non sono<br />
note. Questo fatto rappresenta un ostacolo all’adozione <strong>di</strong> misure preventive, l’unica speranza<br />
per il futuro <strong>di</strong> nei paesi emergenti, considerando che la <strong>di</strong>alisi non è accessibile alla maggior<br />
parte della popolazione per i suoi costi elevati. La Società Internazionale <strong>di</strong> Nefrologia (ISN) ha<br />
costituito un gruppo <strong>di</strong> ricerca (COMGAN) rivolto specificatamente ad affrontare le<br />
problematiche della prevenzione delle malattie renali nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo. Il<br />
coor<strong>di</strong>namento del gruppo e dei programmi <strong>di</strong> intervento è stato affidato all’<strong>Istituto</strong> <strong>Mario</strong> Negri<br />
presso il Centro <strong>di</strong> <strong>Ricerche</strong> Cliniche “Aldo e Cele Daccò” <strong>di</strong> Ranica. L’obiettivo generale del<br />
progetto è la definizione <strong>di</strong> programmi in paesi emergenti per identificare soggetti a rischio <strong>di</strong><br />
sviluppare malattie renali nel corso della loro vita, così da definire una strategia <strong>di</strong> prevenzione<br />
su scala nazionale attraverso l’intervento a livello governativo e finanziario dei Ministeri della<br />
Salute locali. Il centro <strong>di</strong> raccolta dati - Kidney Disease Data Center (KDDC) - costituito presso<br />
il nostro Laboratorio, ha messo a punto uno strumento informatico che permetta la raccolta<br />
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