Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ... Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
IRFMN nei primi 6 mesi. Era questo uno dei pochi studi multicentrici in Terapia Intensiva condotti interamente in Italia. Lo stesso gruppo facente capo all’Istituto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Milano (L. Gattinoni) ha avviato un nuovo studio che si prefigge di valutare l’effetto di un protocollo di pronazione prolungata (20 ore giornaliere) in pazienti con ARDS più grave (sottogruppo in cui era stata dimostrata una tendenza della pronazione a migliorare la sopravvivenza nello studio precedente). Sono stati arruolati 320 dei 340 pazienti necessari in circa 20 centri e si prevede di concludere l’arruolamento nel maggio 2008. DyDa: Prevalenza e incidenza della disfunzione ventricolare sinistra in pazienti diabetici con diabete mellito tipo 2 senza storia di cardiopatia nota. Studio prospettico, multicentrico, nazionale, di tipo epidemiologico per valutare la prevalenza all’arruolamento di disfunzione ventricolare sinistra diastolica e/o sistolica in 1000 pazienti con diabete mellito tipo 2 senza storia di cardiopatia nota e documentata, ed identificarne i parametri predittivi clinici, bioumorali e strumentali non invasivi. L’incidenza della disfunzione ventricolare sinistra verrà seguita su un periodo di 2 anni usando tecniche di ECG e ecocardiografia. Il profilo bioumorale di questi pazienti all’arruolamento (BNP, proteina C- reattiva, microalbuminuria, emoglobina glicata) verrà valutato centralmente. L’arruolamento è inziato a Luglio 2006 e si concluderà nel marzo 2008. In un sottogruppo di pazienti dello studio sono stati misurati i livelli dei progenitori endoteliali circolanti e la loro funzione angiogenetica in vitro, per verificare se essi sono associati al rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare. Lo studio ALBIOS: Albumin Italian Outcome Sepsis Study L’obiettivo primario dello studio è di verificare l’ipotesi che il rimpiazzo volemico con l’utilizzo di albumina e il mantenimento della sua concentrazione plasmatica entro un intervallo fisiologico (≥ 30 g/l) migliori la sopravvivenza di pazienti affetti da sepsi severa o shock settico, rispetto a rimpiazzo volemico con l’utilizzo di cristalloidi. Lo studio multicentricentro coinvolge più di 150 reparti di terapia intensiva sul territorio nazionale. E’ coordinato dall’Istituto di Anestesiologia e Rianimazione, dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e dal Consorzio Mario Negri Sud e finanziato da AIFA. In un sottoprogetto coordinato dal Laboratorio di Farmacologia Clinica Cardiovascolare dell’Istituto Mario Negri, verrà creata una banca bioumorale centralizzata con campioni ematici ottenuti sequenzialmente da pazienti arruolati nello studio per valutare gli eventuali effetti dell’albumina su marcatori di infiammazione, infezione, funzione cardiaca e coagulazione. Il primo paziente sarà arruolato all’inizio del 2008. Predittori clinici, biochimici e strumentali dell’outcome riabilitativo dopo cardiochirurgia La brevità attuale dei ricoveri ospedalieri nei pazienti con cardiopatia ha contribuito a rendere essenziale il ruolo della riabilitazione cardiologica. Un periodo di riabilitazione e' indicato in pressochè tutte le cardiopatie e in particolare dopo rivascolarizzazione miocardica, dopo intervento cardiochirurgico maggiore sulle valvole cardiache. L’obiettivo principale dello studio è di valutare il ruolo prognostico di marcatori bioumorali in 250 pazienti reclutati in 5 centri di riabilitazione dopo cardiochirurgia. Sotto la responsabilità del Laboratorio di Farmacologia Clinica Cardiovascolare dell’Istituto Mario Negri, verrà costituita una banca plasmi centrale per misurare altri marcatori di interese. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano e finanziato dal Ministero della Salute (Ricerca Finalizzata 2006). Il primo paziente dovrebbe essere arruolato nella prima metà del 2008. 133 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007
IRFMN PUFAxStatina. Studio clinico sull’associazione n-3 PUFA e statina: effetti su infiammazione e quadro lipidico Esistono le basi farmacologiche per un’interazione potenzialmente benefica tra statine e n-3 PUFA almeno a 2 livelli, profilo lipidico e infiammazione. Il presente studio si propone di valutare gli effetti dei due farmaci dati da soli e in associazione su indicatori bioumorali di infiammazione e sul quadro lipidico in pazienti diabetici ad alto rischio cardiovascolare. Lo studio è randomizzato, multicentrico, controllato, aperto e a gruppi paralleli. L’arruolamento dei 120 pazienti previsti si è concluso a Febbraio 2007 con 123 pazienti arruolati. In collaborazione con il Laboratorio di Neuroimmunologia, si è misurato la produzione ex vivo di citochine proinfiammatorie da parte di sangue intero stimolato. I primi risultati indicano che le concentrazioni sieriche di colesterolo-LDL e di trigliceridi sono state significativamente ridotte nei pazienti che hanno ricevuto la statina, da sola o in associazione con n-3 PUFA. Lo studio è condotto in collaborazione con il Laboratorio di Valutazione Clinica dei Farmaci. Valutazione di differenti strategie anestesiologiche per interventi neurochirurgici sopratentoriali. Lo studio NeuroMorfeo Lo studio si pone l’obiettivo di valutare, analizzando molteplici aspetti, se l’anestesia con anestetici volatili sia equivalente a quella con anestetici endovenosi in interventi elettivi di neurochirurgia sopratentoriale. Si tratta di uno studio multicentrico randomizzato controllato, aperto con valutazione in cieco dell’endpoint, basato su un disegno di equivalenza in cui vengono poste a confronto tre differenti strategie anestesiologiche. I 393 soggetti che verranno inclusi sono pazienti selezionati da 14 centri neurochirurgici italiani per interventi elettivi in anestesia generale di chirurgia intracranica per lesioni sopratentoriali senza segni di ipertensione endocranica, in buono stato fisico generale, di eta compresa tra 18-75 anni. La risposta bioumorale allo stress peri-e post-operatorio come indicatore dell’omeostasi e dello stato neurovegetativo dei pazienti e l’escrezione urinaria o la concentrazione circolante di catecolamine e di cortisolo saranno misurati centralmente dal Laboratorio di Farmacologia Clinica Cardiovascolare. Promotore dello studio NeuroMorfeo è la Neurorianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza che si avvale della collaborazione del Laboratorio di Valutazione Clinica dei Farmaci e del Laboratorio di Statistica Medica dell’Istituto Mario Negri per il coordinamento generale, la gestione e l’analisi statistica dei dati. Lo studio è finanziato da AIFA. Il primo paziente è stato arruolato a Dicembre 2007. Laboratorio di Valutazione Clinica dei Farmaci PROCARDIS: Studio del genoma per identificare geni di suscettibilità alla malattia coronarica Iniziato nel 2001, il PROCARDIS aveva come obiettivo l'identificazione e la localizzazione dei geni di suscettibilità alla patologia coronarica, capaci di determinare un rischio specifico ed aggiuntivo rispetto ai fattori di rischio classici già noti per la malattia. Lo studio è stato condotto con la tecnica del “genome-wide linkage analysis” su coppie di fratelli affetti da un evento coronarico (affected sibling-pairs, ASPs), che consente di valutare se qualcuno dell'ampio numero di marker misurati su tutti i cromosomi viene trasmesso tra congiunti affetti all'interno delle famiglie con una frequenza maggiore di quella attesa in base al calcolo delle probabilità. Questi marker potrebbero essere "linked" ai geni di suscettibilità alla malattia in determinate regioni cromosomiali, che possono quindi essere isolate. Il PROCARDIS è condotto da un Consorzio di ricerca, il cui programma è stato supportato dal 5th Framework Programme della Comunità Europea e da un grant di AstraZeneca. Il Consorzio di ricerca è così costituito: Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza nell'Infarto (gruppo GISSI, sostenuto dalla collaborazione tra l'Istituto Mario Negri e ANMCO); Clinical 134 RAPPORTO ATTIVITA’ 2007
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PUFAxStatina. Stu<strong>di</strong>o clinico sull’associazione n-3 PUFA e statina: effetti<br />
su infiammazione e quadro lipi<strong>di</strong>co<br />
Esistono le basi farmacologiche per un’interazione potenzialmente benefica tra statine e n-3<br />
PUFA almeno a 2 livelli, profilo lipi<strong>di</strong>co e infiammazione. Il presente stu<strong>di</strong>o si propone <strong>di</strong><br />
valutare gli effetti dei due farmaci dati da soli e in associazione su in<strong>di</strong>catori bioumorali <strong>di</strong><br />
infiammazione e sul quadro lipi<strong>di</strong>co in pazienti <strong>di</strong>abetici ad alto rischio car<strong>di</strong>ovascolare. Lo<br />
stu<strong>di</strong>o è randomizzato, multicentrico, controllato, aperto e a gruppi paralleli. L’arruolamento dei<br />
120 pazienti previsti si è concluso a Febbraio <strong>2007</strong> con 123 pazienti arruolati. In collaborazione<br />
con il Laboratorio <strong>di</strong> Neuroimmunologia, si è misurato la produzione ex vivo <strong>di</strong> citochine proinfiammatorie<br />
da parte <strong>di</strong> sangue intero stimolato. I primi risultati in<strong>di</strong>cano che le<br />
concentrazioni sieriche <strong>di</strong> colesterolo-LDL e <strong>di</strong> trigliceri<strong>di</strong> sono state significativamente ridotte<br />
nei pazienti che hanno ricevuto la statina, da sola o in associazione con n-3 PUFA. Lo stu<strong>di</strong>o è<br />
condotto in collaborazione con il Laboratorio <strong>di</strong> Valutazione Clinica dei Farmaci.<br />
Valutazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti strategie anestesiologiche per interventi<br />
neurochirurgici sopratentoriali. Lo stu<strong>di</strong>o NeuroMorfeo<br />
Lo stu<strong>di</strong>o si pone l’obiettivo <strong>di</strong> valutare, analizzando molteplici aspetti, se l’anestesia con<br />
anestetici volatili sia equivalente a quella con anestetici endovenosi in interventi elettivi <strong>di</strong><br />
neurochirurgia sopratentoriale. Si tratta <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o multicentrico randomizzato controllato,<br />
aperto con valutazione in cieco dell’endpoint, basato su un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> equivalenza in cui<br />
vengono poste a confronto tre <strong>di</strong>fferenti strategie anestesiologiche. I 393 soggetti che verranno<br />
inclusi sono pazienti selezionati da 14 centri neurochirurgici italiani per interventi elettivi in<br />
anestesia generale <strong>di</strong> chirurgia intracranica per lesioni sopratentoriali senza segni <strong>di</strong> ipertensione<br />
endocranica, in buono stato fisico generale, <strong>di</strong> eta compresa tra 18-75 anni. La risposta<br />
bioumorale allo stress peri-e post-operatorio come in<strong>di</strong>catore dell’omeostasi e dello stato neurovegetativo<br />
dei pazienti e l’escrezione urinaria o la concentrazione circolante <strong>di</strong> catecolamine e<br />
<strong>di</strong> cortisolo saranno misurati centralmente dal Laboratorio <strong>di</strong> Farmacologia Clinica<br />
Car<strong>di</strong>ovascolare. Promotore dello stu<strong>di</strong>o NeuroMorfeo è la Neurorianimazione dell’Ospedale<br />
San Gerardo <strong>di</strong> Monza che si avvale della collaborazione del Laboratorio <strong>di</strong> Valutazione Clinica<br />
dei Farmaci e del Laboratorio <strong>di</strong> Statistica Me<strong>di</strong>ca dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Mario</strong> Negri per il<br />
coor<strong>di</strong>namento generale, la gestione e l’analisi statistica dei dati. Lo stu<strong>di</strong>o è finanziato da<br />
AIFA. Il primo paziente è stato arruolato a Dicembre <strong>2007</strong>.<br />
Laboratorio <strong>di</strong> Valutazione Clinica dei Farmaci<br />
PROCARDIS: Stu<strong>di</strong>o del genoma per identificare geni <strong>di</strong> suscettibilità alla<br />
malattia coronarica<br />
Iniziato nel 2001, il PROCARDIS aveva come obiettivo l'identificazione e la localizzazione dei<br />
geni <strong>di</strong> suscettibilità alla patologia coronarica, capaci <strong>di</strong> determinare un rischio specifico ed<br />
aggiuntivo rispetto ai fattori <strong>di</strong> rischio classici già noti per la malattia. Lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto<br />
con la tecnica del “genome-wide linkage analysis” su coppie <strong>di</strong> fratelli affetti da un evento<br />
coronarico (affected sibling-pairs, ASPs), che consente <strong>di</strong> valutare se qualcuno dell'ampio<br />
numero <strong>di</strong> marker misurati su tutti i cromosomi viene trasmesso tra congiunti affetti all'interno<br />
delle famiglie con una frequenza maggiore <strong>di</strong> quella attesa in base al calcolo delle probabilità.<br />
Questi marker potrebbero essere "linked" ai geni <strong>di</strong> suscettibilità alla malattia in determinate<br />
regioni cromosomiali, che possono quin<strong>di</strong> essere isolate.<br />
Il PROCARDIS è condotto da un Consorzio <strong>di</strong> ricerca, il cui programma è stato supportato dal<br />
5th Framework Programme della Comunità Europea e da un grant <strong>di</strong> AstraZeneca. Il Consorzio<br />
<strong>di</strong> ricerca è così costituito: Gruppo Italiano per lo Stu<strong>di</strong>o della Sopravvivenza nell'Infarto<br />
(gruppo GISSI, sostenuto dalla collaborazione tra l'<strong>Istituto</strong> <strong>Mario</strong> Negri e ANMCO); Clinical<br />
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