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Rapporto annuale 2007 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...

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IRFMN<br />

Prevalenza dell’anemia in una popolazione anziana<br />

Negli anni precedenti abbiamo condotto uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> popolazione sulla prevalenza dell’anemia<br />

negli anziani <strong>di</strong> Biella <strong>di</strong> età compresa tra 65 e 84 anni in collaborazione con la ASL 12 <strong>di</strong><br />

Biella. Un analogo stu<strong>di</strong>o è stato esteso ai gran<strong>di</strong> anziani <strong>di</strong> Biella con 85 anni o più <strong>di</strong> età (n =<br />

1.775) per determinare la prevalenza dell’anemia (<strong>di</strong> grado lieve, moderato e grave) e gli effetti<br />

dell’anemia lieve, anche in questa fascia <strong>di</strong> popolazione anziana in rapida crescita.<br />

Valutazione <strong>di</strong> profili <strong>di</strong> rischio nei soggetti ospedalizzati in reparto<br />

geriatrico<br />

In collaborazione con il Servizio <strong>di</strong> Geriatria dell’Ospedale Beata Vergine <strong>di</strong> Mendrisio i<br />

soggetti ospedalizzati o ambulatoriali vengono valutati sotto il profilo neuropsicologico,<br />

funzionale e del movimento al fine <strong>di</strong> valutare l'impatto <strong>di</strong> questi fattori sulla salute e la<br />

progressione della malattia.<br />

Stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale in pazienti affetti da MCI<br />

In collaborazione con il Servizio <strong>di</strong> Geriatria dell'Ospedale della Beata Vergine, Mendrisio,<br />

Svizzera, si è concluso il follow-up dei pazienti giunti consecutivamente all'osservazione in<br />

questi ultimi anni presso la Memory Clinic dell'Ospedale al fine <strong>di</strong> determinare il tasso <strong>di</strong><br />

conversione a demenza <strong>di</strong> tutti i soggetti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> Mild Cognitive Impairment o<br />

Questionable Dementia (CDR 0.5) alla visita basale.<br />

Qualità dell’assistenza ai soggetti oncologici terminali<br />

Nel 1999 è stato avviato, in collaborazione con l’hospice “via <strong>di</strong> Natale Franco Gallini” <strong>di</strong> Aviano (PN),<br />

un progetto <strong>di</strong> ricerca che ha come obiettivo quello <strong>di</strong> valutare la qualità dell’assistenza durante l’ultimo<br />

periodo <strong>di</strong> vita dei malati accolti in hospice. Sono stati avviati uno stu<strong>di</strong>o retrospettivo e uno prospettico.<br />

Il progetto prevede attualmente la valutazione dell’attività della struttura e l’addestramento del personale<br />

all’utilizzo della banca dati.<br />

Stu<strong>di</strong>o clinico controllato del Gruppo Italiano per lo Stu<strong>di</strong>o degli<br />

Antipsicotici <strong>di</strong> Seconda Generazione (GISAS)<br />

Lo stu<strong>di</strong>o prevede <strong>di</strong> valutare il profilo efficacia-tollerabilità <strong>di</strong> tre antipsicotici, aripiprazolo,<br />

olanzapina e aloperidolo, attraverso l’applicazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno pragmatico sperimentale su<br />

circa 800 pazienti, che vengono identificati e randomizzati in 80 centri (10 per centro con<br />

me<strong>di</strong>amente 120.000 abitanti). Lo stu<strong>di</strong>o rappresenta il primo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni mai<br />

condotto in Italia su questo argomento. Sono stati messi a punto gli strumenti e le procedure per<br />

la conduzione delle <strong>di</strong>verse fasi dello stu<strong>di</strong>o e sono avviate le procedure <strong>di</strong> approvazione dei<br />

comitati etici, accanto all’attività <strong>di</strong> reclutamento dei centri e alla <strong>di</strong>vulgazione dello stu<strong>di</strong>o, del<br />

suo significato e della sua rilevanza nel contesto italiano e internazionale. I centri attualmente<br />

coinvolti sono 40, alcuni dei quali già attivi, altri in attesa <strong>di</strong> approvazione da parte dei comitati<br />

etici o in fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione del lavoro.<br />

Suici<strong>di</strong><br />

Due fronti sono aperti su questo tema: da una parte l’analisi degli andamenti temporali dei<br />

suici<strong>di</strong> nella popolazione italiana, attualmente con particolare attenzione ai suici<strong>di</strong> negli<br />

adolescenti e alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere. Dall’altra parte, è in corso <strong>di</strong> messa a punto uno stu<strong>di</strong>o<br />

multicentrico, “Elaborazione e sviluppo <strong>di</strong> iniziative preventive <strong>di</strong> riconosciuta efficacia per<br />

in<strong>di</strong>viduare e ridurre il rischio <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> tentato suici<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> depressione post-partum”,che<br />

mira a migliorare il riconoscimento, l’accoglienza, la quantificazione, e l’invio ai servizi<br />

appropriati dei casi <strong>di</strong> tentato suici<strong>di</strong>o arrivati ai servizi per l’emergenza. Si sta organizzando la<br />

rete dei servizi partecipanti. Al momento, lo stu<strong>di</strong>o prevede un’intervista strutturata ai<br />

responsabili dei Pronto Soccorso (PS) (già condotta in tre PS), la revisione delle cartelle cliniche<br />

delle persone presentatisi in PS per un tentato suici<strong>di</strong>o (già avviata in un PS), il confronto <strong>di</strong><br />

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RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2007</strong>

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