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§ 17 Spazi affini euclidei e isometrie - Matematica e Applicazioni

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Geometria I 156<br />

§ 18 Angoli e proiezioni ortogonali<br />

(18.1) Definizione. Con il prodotto scalare definito su uno spazio euclideo non solo si possono<br />

misurare le distanze tra punti, e quindi in generale lunghezze, ma anche gli angoli (orientati)<br />

tra vettori, mediante la formula<br />

〈v, w〉<br />

cos θ =<br />

|v||w| .<br />

Questo consente di calcolare l’angolo, per esempio in A, di un triangolo ABC, moltiplicando<br />

(mediante prodotto scalare) i vettori −→ AB e −→ AC.<br />

Occorre notare che l’angolo è definito cosí a meno di segno (cioè non è l’angolo orientato) e<br />

a meno di 2kπ (non c’è differenza tra angolo nullo e angolo giro). Non si tratta della definizione<br />

della geometria elementare di misura di un angolo.<br />

(18.2) Nota. Ricordiamo che in uno spazio metrico X la distanza tra un punto p e un<br />

sottoinsieme S ⊂ X è definita con l’estremo inferiore delle distanze d(p, x), al variare di p in<br />

S. In particolare, se X è uno spazio euclideo, si può definire la distanza di un punto p ∈ X da<br />

una retta, da un piano,. . . , da un sottospazio affine S ⊂ X proprio come l’estremo inferiore<br />

delle distanze tra punti di S e il punto p.<br />

(18.3) Definizione. Due sottospazi U, W di uno spazio vettoriale euclideo E si dicono ortogonali<br />

se per ogni u ∈ U, per ogni v ∈ V i vettori u e v sono ortogonali, cioè il prodotto<br />

scalare 〈u, v〉 è nullo.<br />

Sia U ⊂ E un sottospazio, e e 1 , . . . , e k una sua base ortonormale. La funzione<br />

π : E → U<br />

definita da<br />

gode delle seguenti proprietà:<br />

π(v) =<br />

k∑<br />

〈v, e j 〉e j<br />

j=1<br />

(i) π è un omomorfismo di spazi vettoriali (cioè è lineare).<br />

(ii) v ∈ U =⇒ π(v) =v.<br />

(iii) ker π = {v ∈ E : ∀u ∈ U〈u, v〉 =0}<br />

(iv) ker π è il complemento ortogonale di U: U ⊕ ker π = E.

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