Calcolo semplificato della spinta delle volte A - Sede di Architettura
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Università <strong>di</strong> Roma La Sapienza<br />
Prima Facoltà <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong> L. Quaroni<br />
CdLS <strong>Architettura</strong> – Restauro dell’<strong>Architettura</strong><br />
a.a. 2006/07<br />
Comportamento dei materiali murari<br />
Prof.: P. Trovalusci<br />
Studentessa : Valentina Savarese<br />
Palazzo Millotti (Perugia)
Palazzo Millotti<br />
Localizzazione<br />
Perugia<br />
E’ una città dell’Umbria che ha mantenuto buona parte <strong>della</strong> sua struttura originaria. Dopo l’ampliamento nel<br />
me<strong>di</strong>oevo, <strong>della</strong> vecchia cinta muraria, la città conobbe un grande rinnovamento e<strong>di</strong>lizio: residenza dei papi (XIII<br />
secolo), vide sorgere molti dei suoi più insigni monumenti e oltre settanta torri. La città si espanse con gli storici<br />
rioni <strong>di</strong> Porta Sole , Porta S. Angelo, Porta Eburnea, Porta Santa Susanna e Porta San Pietro, ognuna caratterizzata<br />
da una ampia via centrale e numerose vie tortuose.<br />
Il rione <strong>di</strong> Porta Sole<br />
Nell’immagine si può vedere il Rione del Sole dove è situato<br />
Palazzo Millotti<br />
Dalla piazza Maggiore si accede al colle dove, secondo fonti storiche si trovava un’ acropoli antica. Questa parte<br />
più elevata <strong>della</strong> città, chiamata Monte <strong>di</strong> Porta del Sole, nel 1371 fù scelta dall’Abate Gerardo du Puy, per<br />
realizzarvi una citta<strong>della</strong> del governo pontificio, a controllo <strong>della</strong> città.
Palazzo Millotti<br />
Storia dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
Fronte dell’e<strong>di</strong>ficio su P.zza Michelotti<br />
Fronte dell’e<strong>di</strong>ficio su P.zza Piccinino<br />
Palazzo Millotti, si trova al numero 6 <strong>di</strong> Piazza B. Michelotti a Perugia Originariamente era <strong>della</strong> Famiglia Montesperelli,<br />
insigne famiglia perugina, ciò è evidente dallo stemma <strong>di</strong>pinto nella sala <strong>di</strong> ingresso posta al piano terra. Questo e<strong>di</strong>ficio si<br />
fa risalire al secolo XVIII ed è conosciuto sotto il nome <strong>di</strong> Palazzo Montesperelli per antico e continuato possesso da parte<br />
dei membri <strong>di</strong> quella famiglia.Il Palazzo fu venduto al Conte Cesare Montesperelli dalla sua zia paterna Contessa Brizi<br />
Montesperelli nel 1836. Quattro anni dopo, nel 1840, il Conte Montesperelli lo vendette a sua volta ai coniugi Contessa<br />
Carolina Conestabile <strong>della</strong> Staffa e Marchese Giovanni Antinori.Dopo appena 26 anni, il 13 ottobre 1866, la Contessa<br />
Carolina Conestabile Antinori vendette il palazzo alla Sig.ra Luisa Girolamini in Baldoni. Successivamente l’e<strong>di</strong>ficio<br />
pervenne in ere<strong>di</strong>tà alla Sig.ra Goretti Millotti e infine passò al Dr. Millotti e quin<strong>di</strong> ai suoi ere<strong>di</strong>.
Palazzo Millotti<br />
Analisi paramenti murari e cronologia <strong>delle</strong> fasi e<strong>di</strong>lizie <strong>della</strong> porzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio presa in esame<br />
Mattoni pieni a due teste,<br />
XIX secolo<br />
Pietra squadrata<br />
XVIII secolo<br />
Ciottoli e pietrame sbozzato<br />
XIV secolo<br />
Porzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fico preso in esame<br />
Come si può notare la porzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio presa in esame è il risultato <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse stratificazioni storiche, facilmente<br />
rilevabili nelle tracce verticali. E’ infatti possibile identificare almeno tre tipi <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>versi presenti nella facciata<br />
principale. Questi materiali ci permettono ti fare un’ipotesi sulle fasi e<strong>di</strong>lizie dell’e<strong>di</strong>ficio.
Palazzo Millotti<br />
Descrizione <strong>della</strong> tipologia strutturale<br />
L’e<strong>di</strong>ficio situato nel centro storico <strong>di</strong> Perugia a cavallo tra Piazza Piccinino a valle e Piazza Michelotti a monte,<br />
con notevole <strong>di</strong>slivello (circa 13 metri), si sviluppa su 7 livelli, compreso il sottotetto, <strong>di</strong> cui 3 parzialmente interrati.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio è il risultato <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse stratificazioni storiche facilmente rilevabili nelle tracce, sia verticali che<br />
orizzontali, evidenziate dalla presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi materiali da costruzione, dalla organizzazione strutturale.Inoltre<br />
osservando sia i due fronti che le piante dei vari livelli si può affermare che l’evoluzione dell’e<strong>di</strong>ficio sia avvenuto<br />
per ampliamenti successivi: infatti le <strong>di</strong>fferenze dell’organizzazione <strong>delle</strong> strutture portanti e degli orizzontamenti,<br />
testimoniano che il corpo principale fu realizzato su strutture più antiche sia in senso verticale che orizzontale.
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
L’analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione dell’e<strong>di</strong>ficio è stata effettuata seguendo le linee guida per la valutazione e riduzione<br />
del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni (Luglio 2006)<br />
Programma per il monitoraggio dello stato <strong>di</strong> conservazione dei beni architettonici tutelati : Palazzo Millotti (Perugia).<br />
Modulo Anagrafico identificativo<br />
Qualificazione giuri<strong>di</strong>ca del soggetto proprietario<br />
Privato<br />
Denominazione del bene<br />
Palazzo Millotti<br />
Toponomastica<br />
Umbria,Perugia,Piazza Biordo Michelotti, N°6.<br />
Periodo <strong>di</strong> realizzazione<br />
XVIII secolo<br />
Destinazione d’uso attuale<br />
Residenziale
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Documentazione fotografica<br />
Interno del piano secondo<br />
sottostrada<br />
Interno del piano primo<br />
sottostrada<br />
Prospetto A<br />
Prospetto su Piazza Michelotti<br />
Prospetto B<br />
Prospetto su Piazza Piccinino<br />
Interno del piano<br />
secondo sottostrada<br />
Interno piano primo<br />
Ingresso - piano terra<br />
Interno piano secondo Interno piano terzo Sottotetto
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
La compilazione dell’allegato <strong>delle</strong> linee guida inerenti lo stato <strong>di</strong> conservazione ha lo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e descrivere<br />
gli elementi strutturali, attraverso il riconoscimento <strong>della</strong> morfologia, <strong>della</strong> tipologia, <strong>delle</strong> tecniche costruttive e dei<br />
materiali.<br />
Co<strong>di</strong>fica degli elementi strutturali<br />
Nota esplicativa.<br />
In<strong>di</strong>viduare gli elementi strutturali identificandoli a livello planimetrico con co<strong>di</strong>ci alfa-numerici progressivi, secondo<br />
le seguenti categorie:<br />
V. elementi verticali (setti murari, pilastri, colonne)<br />
O. Orizzontamenti (solai e coperture)<br />
S. Collegamenti verticali (scale e rampe)<br />
PO. Elementi portanti orizzontali (archi, architravi, piattabande)<br />
Esempio<br />
:<br />
V1. - 3 V1 = Primo Elemento verticale<br />
-3 = Riferimento al piano in cui si trova l’elemento esaminato (nell’esempio terzo piano sottosrada)<br />
Per l’identificazione degli altri elementi si è deciso <strong>di</strong> utilizzare la seguente co<strong>di</strong>ficazione:<br />
O1. - 3 O1 = Orizzontamenti (solai e coperture)/ Primo elemento<br />
-3 = Riferimento al piano in cui si trova l’elemento esaminato (nell’esempio terzo piano sottostrada)<br />
S1. - 3 S1 = Collegamenti verticali (scale e rampe), / primo elemento<br />
-2 = Situato al secondo piano sottostrada.
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Per l’identificazione dei vari elementi strutturali si è proceduto alla schematizzazione <strong>della</strong> maglia strutturale riconoscibile<br />
per tutti gli otto piani che costituiscono l’e<strong>di</strong>ficio:<br />
- Maglia strutturale rionoscibile per tutto l’e<strong>di</strong>ficio<br />
- Planimetrie dei sette piani:
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Dopo aver in<strong>di</strong>viduato la struttura si è deciso <strong>di</strong> analizzare una porzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio che in considerazione <strong>delle</strong> analisi<br />
fatte (storica e strutturale) risulta essere quella più significativa.<br />
Pianta tipo dove viene evidenziata la porzione<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio presa in esame.
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Morfologia:<br />
V1. - 3 = setto continuo<br />
S1. -3 = rettilineo<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
rampe semplici su travi<br />
Morfologia<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
V1. - 2 = setto continuo parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
V2 . - 2 = setto continuo parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
V3. - 2 = setto continuo parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
V4. - 2 = setto continuo parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
V5. - 2 = setto continuo parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
O1. - 2 = resistente per forma volta botte<br />
02. - 2 = resistente per forma volta lunettata<br />
S1. - 2 = rettilineo rampa semplice su travi
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Morfologia :<br />
V1.-1 = setto continuo<br />
V2.-1 = setto continuo<br />
V3.-1 = setto continuo<br />
V4.-1 = setto continuo<br />
V5.-1 = setto continuo<br />
01.-1 = resistente per forma<br />
02. -1 = resistente per forma<br />
03. -1 = resistente per forma<br />
S1. -1 = rampa semplice su travi<br />
Morfologia:<br />
V1.PT = setto continuo<br />
V2.PT = setto continuo<br />
V3.PT = setto continuo<br />
V4.PT = setto continuo<br />
V5.PT = setto continuo<br />
01. PT = resistente per forma<br />
02. PT = resistente per forma<br />
03. PT = resistente per forma<br />
04. PT = resistente per forma<br />
05. PT = resistente per forma<br />
S1.PT = rettilineo<br />
Tipologia elementi strutturali<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra squadrata<br />
volta a crociera in laterizio<br />
volta a crociera in laterizio<br />
volta a crociera in laterizio<br />
rettilineo<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra squadrata<br />
volta lunettata<br />
volta lunettata<br />
volta lunettata<br />
volta botte<br />
volta lunettata<br />
rampa semplice su travi
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Morfologia:<br />
V1 +1 = setto continuo<br />
V2 +1 = setto continuo<br />
V3 +1 = setto continuo<br />
V4 +1 = setto continuo<br />
V5 +1 = setto continuo<br />
01 +1 = resistente per forma<br />
02 +1 = solaio in acciaio e laterizio<br />
03 +1 = resistente per forma<br />
S1 +1 = rettilineo<br />
Morfologia:<br />
V1 +2 = setto continuo<br />
V2 +2 = setto continuo<br />
V3 +2 = setto continuo<br />
V4 +2 = setto continuo<br />
V5 +2 = setto continuo<br />
01 +2 = piano<br />
02 +2 = piano<br />
03 +2 = piano<br />
S1 +2 = rettilineo<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
volta a schifo<br />
solaio a or<strong>di</strong>tura semplice<br />
volta a schifo<br />
rampa semplice su travi<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
parete in pietra squadrata<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
parete in pietra<br />
(ciottoli e pietrame sbozzato)<br />
solaio a or<strong>di</strong>tura semplice<br />
solaio a or<strong>di</strong>tura semplice<br />
solaio a or<strong>di</strong>tura semplice<br />
rampa semplice su trave
Palazzo Millotti<br />
01. PT = resistente per forma lesioni a soffitto e lesioni gravi a pavimento<br />
02. PT = resistente per forma lesioni isolate a soffitto<br />
03. PT = resistente per forma lesioni a soffitto e a pavimento<br />
04. PT = resistente per forma lesioni isolate a soffitto<br />
01 +1 = volta a schifo lesioni a soffitto in prossimità <strong>delle</strong> unghie<br />
02 +1 = solaio a or<strong>di</strong>tura semplice lesioni a soffitto e a pavimento<br />
03 +1 = volta a schifo lesioni a soffitto in prossimità <strong>delle</strong> unghie<br />
01 +2 = solaio a or<strong>di</strong>tura semplice lesioni isolate a soffitto e a pavimento<br />
02 +2 = solaio a or<strong>di</strong>tura semplice lesioni isolate a soffitto e a pavimento<br />
03 +2 = solaio a or<strong>di</strong>tura semplice lesioni isolate a soffitto e a pavimento<br />
01 +3 = solaio in acciaio e laterizio lesioni a soffitto e gravi a pavimento<br />
02 +3 = solaio in acciaio e laterizio lesioni a soffitto e gravi a pavimento<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Morfologia:<br />
V1 +3 = setto continuo<br />
V2 +3 = setto continuo<br />
V3 +3 = setto continuo<br />
V4 +3 = setto continuo<br />
V5 +3 = setto continuo<br />
Tipologia elementi strutturali:<br />
parete in pietra squadrata<br />
ciottoli e pietrame sbozzato<br />
ciottoli e pietrame sbozzato<br />
ciottoli e pietrame sbozzato<br />
ciottoli e pietrame sbozzato<br />
O1 +3 = piano<br />
O2 +3 = piano<br />
S1 +3 = rettilineo<br />
solaio in acciaio e laterizio<br />
solaio in acciaio e laterizio<br />
rampa semplice su travi<br />
Poiché sugli orizzontamenti ( solai e coperture) si presentano numerose lesioni <strong>di</strong> seguito si riporta un analisi <strong>di</strong> queste.
Palazzo Millotti<br />
Analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Classificazione e descrizione dei fenomeni <strong>di</strong> danno dei singoli elementi strutturali.<br />
Per l’analisi dello stato <strong>di</strong> conservazione si sono esclusi i tre piani sottostrada poiché non ispezionabili..
Palazzo Millotti<br />
Quadro fessurativo.<br />
Piano terra<br />
Piano primo<br />
Nei quattro riquadri si<br />
evidenziano le varie<br />
lesioni gravi presenti sia<br />
a soffitto che a<br />
pavimento.<br />
Piano secondo<br />
Piano terzo<br />
Oltre alle numerose lesioni è importante evidenziare la presenza <strong>di</strong> molti <strong>di</strong>stacchi tra i solai e le pareti portanti e tra gli elementi dei<br />
solai stessi, rilevabili sia a pavimento che sul soffitto, L’ eccesivo peso a cui è sottoposto l’e<strong>di</strong>ficio( peso dovuto all’aumento dei<br />
carichi degli ultimi piani ed alle svariate mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> carattere <strong>di</strong>stributivo) ha comportato un abbassamento e una <strong>di</strong>latazioneche<br />
superata l’entità massima consentita del materiale hanno dato luogo alla crisi. La prima manifestazione del <strong>di</strong>ssesto è stata la<br />
<strong>di</strong>sgregazione sella malta. In seguito si sono formate <strong>delle</strong> lesioni verticali lungo i giunti e le <strong>di</strong>scontinuità murarie, la pietra e i laterizi<br />
costituenti la muratura hanno perso la loro reciproca connessione, <strong>di</strong>ventando mobili e privi <strong>di</strong> aderenza.Nello stato successivo è<br />
avvenuta la frattura del materiale inerte, con la costituzione <strong>di</strong> nuove lesioni che sono aumentate progressivamente <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà e<br />
<strong>di</strong>mensioni. La fase più avanzata del fenomeno ha comportato infine l’espulsione del materiale e la formazione <strong>di</strong> lesioni <strong>di</strong> entità tale<br />
da ridurre notevolmente la sezione resistente <strong>delle</strong> murature.
Palazzo Millotti<br />
Analisi dei possibili meccanismi<br />
Dopo aver esaminato il quadro fessurativo è possibile ipotizzare<br />
quali possano essere i cinematismi possibili dell’e<strong>di</strong>ficio:<br />
•Instabilità <strong>della</strong> facciata<br />
•Ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
CINEMATISMI POSSIBILI<br />
FASE 0 (CONFIGURAZIONE INDERFOMATA)<br />
CASO a)<br />
INSTABILITA’<br />
CASO b)<br />
RIBALTAMENTO<br />
Caso stu<strong>di</strong>ato
Palazzo Millotti<br />
Verifica al ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
Si verifica il ribaltamento <strong>della</strong> facciata , considerando il contributo del peso proprio <strong>della</strong> muratura , <strong>della</strong> copertura e <strong>delle</strong> <strong>volte</strong>.<br />
· Analisi dei carichi <strong>della</strong> copertura
Palazzo Millotti<br />
Verifica al ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
· <strong>Calcolo</strong> del peso proprio <strong>di</strong> ciascun elemento<br />
P5 = A x g = (0,10 x 0,10) x 5,5 = 0,196 kN/m²<br />
P1 = g x s = 18 x 0,03 x 1 = 0,54 kN/m²<br />
i 0,28<br />
P2 = g x s = 18 x 0,015 x 1 = 0,27 kN/m² P6 = A x g = (0,20 x 0,15) x 5,5 = 0,137 kN/m²<br />
P3 = g x s = 18 x 0,03 x 1 = 0,54 kN/m²<br />
i 1,20<br />
P4 = g x s = 5,5 x 0,03 x 1 = 0,165 kN/m²<br />
P7 = A x g = (0,30 x 0,19) x 5,5 = 0,177 kN/m²<br />
i 1,82<br />
P tot. copertura = E Pi = 0,177 + 0,137+ 0,196 + 0,165 + 0,54 + 0,27 + 0,54 = 2,025 k N/ m²<br />
· Peso <strong>della</strong> copertura sull'area interessata:<br />
A = s X L = 0,80 X 1 = 0,80 m²<br />
P1 = A X P tot = 0,80 X 2,025 = 1,62 kN<br />
· <strong>Calcolo</strong> del peso proprio del muro<br />
V tot = Vfac - Vfin = 13,44 - 8,5 = 4,94 m³<br />
P2 =P tot. facciata = g x Vtot = 88,92 kN<br />
dati sulla porzione<br />
<strong>di</strong> facciata<br />
g = 18 kN m³<br />
V facciata = 13,44 m³<br />
V finestre = 8,5 m³
Palazzo Millotti<br />
Verifica al ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
· <strong>Calcolo</strong> <strong>semplificato</strong> <strong>della</strong> <strong>spinta</strong> <strong>delle</strong> <strong>volte</strong> A<br />
g concio = 18 kN/m³<br />
g riempimento = 13 kN/m³<br />
Volume del concio =1,13 m³<br />
Volume del riempinento = 3,35 m³<br />
P1* Concio = g x volume =<br />
= 18 x 1,13 = 20,34 kN<br />
P2* riempimento = g x volume =<br />
=13 x 3.35 = 43,55 kN<br />
Sy<br />
P1* x X1 + P2* x X2<br />
XG = = = 204,35<br />
P tot P1* + P2*<br />
H3<br />
H3 = 63,89 X sena = 31,94 KN<br />
S3 = P tot. porzione <strong>di</strong> volta =<br />
= P concio + P riempimento = 63,89 kN<br />
S3<br />
P3<br />
P3 = 63,89 X cosa = 55,33 KN
Palazzo Millotti<br />
Verifica al ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
· <strong>Calcolo</strong> <strong>semplificato</strong> <strong>della</strong> <strong>spinta</strong> <strong>delle</strong> <strong>volte</strong> B<br />
g concio = 18 kN/m³<br />
g riempimento = 13 kN/m³<br />
Volume del concio =1,13 m³<br />
Volume del riempinento = 1,68 m³<br />
P1* Concio = g x volume =<br />
= 18 x 1,13 = 20,34 kN<br />
P2* riempimenti = g x volume =<br />
=13 x 1,68 = 21,84 kN<br />
Sy P1* x X1 + P2* x X2<br />
XG = = = 199,80<br />
P tot P1* + P2*<br />
S4 = Ptot. porzione <strong>di</strong> volta =<br />
= P concio + P riempimento = 42,18 kN<br />
· Peso del solaio 1 e 2<br />
Or<strong>di</strong>tura principale e secondaria 0,4 kN/m²<br />
Pianelle 0,35 kN/m²<br />
Massetto e pavimento 1,92 kN/m²<br />
Area = 3,3 m² P51 = 2,67 x 3,3 =8,81 kN e P52 = 2,67 x 3,3 = 8,81 kN<br />
S4<br />
H4<br />
P4<br />
H4 = 42,18 X sena = 39,88 KN<br />
P4 = 42,18 X cosa = 13,73 KN
Palazzo Millotti<br />
Verifica al ribaltamento <strong>della</strong> facciata<br />
Valore <strong>della</strong> forza che il sistema può sopportare<br />
dLA=0<br />
-P1 X q X (0.15) - P51 X q X ( 0,15) - P52 X q X (0,23) - P4 X q X ( 0,70) -<br />
-P2 X q X (0,45) - P3 X q X (0,80) + H1 X q X (17,80) + aP1 X q X (17,80) -<br />
+ aP51 X q X ( 17,00) + aP52 X q X (17,00) + H4 X q X (9,25) +<br />
+ aP4 X qX (9,25) + aP2 X q X 7,70 + H3 X q X 2,85 + aP3 X q X 2,85 = 0<br />
376,9<br />
a (1270) = 376,9 a= = a = 0,29<br />
1270<br />
Per ogni valore <strong>di</strong> q<br />
0.29 ‹ 0.35 Si verifica il ribaltamento<br />
poiché<br />
se α ‹ 0.35<br />
Si verifica il ribaltamento<br />
se α › 0.35<br />
Non si verifica il ribaltamento<br />
dove:<br />
0.35 = a.s. (accellerazione massima del suolo)
Palazzo Millotti<br />
Intervento: inserimento dei tiranti<br />
-P1 Xq X (0.15) - P51 X q X ( 0,15) - P52 X q X (0,23) - P4 X q X<br />
X ( 0,70) - P2 X q X (0,45) - P3 X q X (0,80) + H1 X q X (17,80) + aP1 X q X<br />
(17,80) + aP51 X q X ( 17,00) + aP52 X q X (17,00) + H4 X q X (9,25) +<br />
+ aP4 X q X (9,25) + aP2 X q X 7,70 + H3 X q X 2,85 + aP3 X q X 2,85 –-<br />
- F X q(5,31) = 0<br />
Dove a= 0,35<br />
F (5,31) = 67,6 F<br />
Per ogni valore <strong>di</strong> q<br />
6,76<br />
= = 12,73 KN<br />
5,31<br />
C<br />
a<br />
l<br />
c<br />
o<br />
l<br />
o<br />
d<br />
e<br />
l<br />
t<br />
i<br />
r<br />
o<br />
d<br />
e<br />
l<br />
l<br />
a<br />
c<br />
a<br />
t<br />
e<br />
n<br />
a
Palazzo Millotti<br />
Intervento: inserimento dei tiranti<br />
fd = 400 Mpa ( Resistenza a trazione del ferro)<br />
TIRO( kN) 12,73<br />
AREA = = = 3,18 m²<br />
Fd (kN/m²) 40.000<br />
area<br />
r = = 1,02 cm<br />
p<br />
Diametro = 2,04 cm ∅ = 24 AREA= 4,52 cm²<br />
D<br />
i<br />
m<br />
e<br />
n<br />
s<br />
i<br />
o<br />
n<br />
a<br />
m<br />
e<br />
n<br />
t<br />
o<br />
SCHEMA GRAFICO DELL’INSERIMENTO DEL<br />
TIRANTE<br />
F<br />
d<br />
e<br />
l<br />
l<br />
a<br />
c<br />
a<br />
t<br />
e<br />
n<br />
a