Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

ASSE 3 SOLIDARIETÀ E LAVORO
AMBITO Benessere sociale
Le politiche di conciliazione famiglia-lavoro
Nel corso della legislatura sono state intraprese alcune iniziative finalizzate a migliorare la
conciliazione tra vita familiare e lavorativa allo scopo, in particolare, di favorire l’occupazione
femminile.
L’audit famiglialavoro
Con il termine Audit Famiglia&Lavoro si intende, in generale, il processo di analisi che
consente di migliorare le modalità con cui un’organizzazione, sia essa pubblica o privata, attua
politiche di gestione del personale volte a favorire la conciliazione di famiglia e lavoro. Le
azioni attuate nel corso della legislatura riguardano, in particolare:
la costituzione del Consiglio dell’Audit 9 ;
l’approvazione delle Linee Guida per l’attuazione dell’Audit in Trentino 10 ;
l’approvazione dei bandi 11 per la selezione di valutatori e auditori e delle relative
graduatorie finali 12 ;
la progettazione e implementazione del sito web Audit per la gestione documentale.
In Trentino, al 31 maggio 2008, 18 organizzazioni ed imprese pubbliche e private hanno
aderito a tale processo (tra esse l’Autostrada del Brennero, una cassa rurale, alcune imprese
private).
La flessibilità
dell’orario di
lavoro
L’articolo 9 della legge nazionale n. 53 del 2000 prevede l’erogazione di contributi alle aziende
che, sulla base di accordi sindacali, intendono sviluppare forme di flessibilità finalizzate alla
conciliazione tra vita familiare e lavorativa.
Nel 2007, allo scopo di usufruire pienamente delle opportunità previste da tale normativa la
Provincia, i sindacati, le associazioni di categoria e del terzo settore hanno sottoscritto un
Protocollo d’intesa sulla flessibilità d’orario. La Provincia, in particolare, si è impegnata a
svolgere attività di sensibilizzazione, supporto e formazione per la presentazione di specifici
progetti che potranno accedere ai benefici previsti.
Il potenziamento
dei servizi
per l’infanzia
Il potenziamento dei servizi per l’infanzia, in particolare della prima infanzia, è considerato
strategico, nell’ambito delle politiche sociali, al fine di consentire una maggiore partecipazione
delle donne al mercato del lavoro.
Al riguardo, con la legge provinciale n. 17 del 2007 sono state profondamente innovate le
precedenti disposizioni sui servizi socio – educativi per la prima infanzia 13 . La nuova normativa
prevede che “la Provincia garantisca a tutte le bambine e a tutti i bambini il diritto a
frequentare il nido d'infanzia, prioritariamente, o altro servizio del sistema dei servizi socioeducativi
per la prima infanzia”, ovvero i nidi d'infanzia nei luoghi di lavoro, i nidi familiari -
servizio Tagesmutter e i servizi integrativi al nido.
Nel 2007 la Provincia ha pianificato la realizzazione, nei prossimi anni, di 13 nuovi asili nido,
nelle aree dove tale servizio attualmente non è presente, oltre ad aver destinato risorse, come
sopra ricordato, per la riduzione delle tariffe del servizio asilo nido.
9 Deliberazione della Giunta provinciale n. 2153 del 5 ottobre 2007.
10 Deliberazione della Giunta provinciale n. 51 del 18 gennaio 2008.
11 Deliberazione della Giunta provinciale n. 97 del 25 gennaio 2008.
12 Determinazione dirigenziale n. 330 del 23 maggio 2008.
13 Legge provinciale n. 12 marzo 2002, n. 4 “Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia”.
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