Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

ASSE 3 SOLIDARIETÀ E LAVORO
AMBITO Benessere sociale
Il modello
valoriale
Nel 2005 1 la Giunta provinciale ha approvato il modello valoriale a cui si ispirano le politiche di
welfare, individuando dieci valori di riferimento:
la centralità della persona e della comunità responsabile e solidale;
il diritto all’aiuto e al sostegno promozionale delle persone in stato di bisogno;
la valorizzazione del ruolo attivo della comunità locale;
l’equità nell’accesso alle prestazioni socio – assistenziali;
la valorizzazione e il sostegno della famiglia, dei figli e delle reti sociali;
la qualità dei servizi e il capitale sociale;
la trasparenza, l’informazione e la partecipazione;
la sussidiarietà verticale e orizzontale;
la sostenibilità e la compartecipazione;
le politiche sociali come “motore” del sistema economico locale.
La legge di
riforma
delle politiche
sociali
In coerenza con l’atto di indirizzo adottato all’inizio della legislatura, nel 2007 è stata
approvata, con un’ampia convergenza politica, la legge provinciale di riforma delle politiche
sociali (l.p. 27 luglio 2007, n. 13).
Obiettivo principale è la costituzione di un modello di welfare condiviso che coinvolga imprese,
enti pubblici, il terzo settore e l’associazionismo dei cittadini.
Gli aspetti fondamentali della riforma sono:
la sussidiarietà nei rapporti tra enti pubblici: la legge prevede, coerentemente con il
processo di riforma istituzionale in atto, che le competenze amministrative in materia di
politiche sociali siano in gran parte trasferite ai comuni che le dovranno esercitare
attraverso le comunità;
la sussidiarietà nei rapporti con i soggetti privati, sia non profit che for profit, prevedendo
il coinvolgimento dei primi anche nella fase di programmazione delle politiche sociali
l’articolazione degli interventi socio-assistenziali in:
- interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale
- interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale
- interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare
- interventi di sostegno economico
nonché ulteriori interventi individuati a livello provinciale o di comunità
l’integrazione delle politiche, con particolare riferimento a quelle sanitarie, del lavoro e
abitative;
la presa in carico unitaria della persona in stato di bisogno da parte di tutti i servizi
coinvolti, al fine di garantire una risposta unitaria ed integrata;
la realizzazione del distretto dell’economia solidale, al fine di favorire forme di
collaborazione, anche economica, tra i diversi operatori del sociale.
Inoltre, la legge prevede la costituzione, avvenuta nel giugno 2008, di un Comitato per la
programmazione sociale, quale organo di consulenza e di proposta in materia sociale della
Giunta provinciale.
1 Deliberazione della Giunta provinciale n. 996 del 13 maggio 2005.
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