Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

ASSE 3 SOLIDARIETÀ E LAVORO
AMBITO Politiche del lavoro
Il disegno di
legge di riforma
delle politiche
del lavoro
provinciali
A novembre 2007, la Giunta provinciale ha approvato 1 il disegno di legge di riforma del
lavoro, per adeguare la legislazione provinciale al nuovo contesto economico e sociale,
valorizzando pienamente le competenze della Provincia nel nuovo quadro ordinamentale. Si
rende, infatti, necessario dotare la Provincia di una strumentazione più adatta all’attuale
situazione del mercato del lavoro, tenuto conto delle trasformazioni intervenute e delle
importanti novità normative (riforma del titolo V della Costituzione e riforma nazionale del
mercato del lavoro).
Il nuovo disegno di organizzazione degli interventi di politica del lavoro si pone l’obiettivo di
promuovere la buona e piena occupazione, attraverso politiche provinciali del lavoro dinamiche
e prioritariamente orientate a contrastare situazioni di svantaggio e di instabilità della
condizione lavorativa. Gli strumenti sono classificati in quattro aree:
i servizi all’occupazione;
la formazione professionale per il lavoro;
gli interventi per le persone svantaggiate;
gli interventi per lo sviluppo della responsabilità sociale.
Con il disegno di legge, ora assegnato alla competente commissione consiliare, vengono,
inoltre, disciplinati ambiti in passato riservati alla competenza statale, quali l’area del
collocamento e della vigilanza sui rapporti di lavoro.
Le politiche provinciali del lavoro
L’apprendistato
e la formazione
professionale
In attesa di definire in modo organico la riforma complessiva del settore, la Giunta provinciale
ha ritenuto opportuno intervenire con urgenza in materia di apprendistato, per introdurre
nell’ordinamento provinciale le novità emerse a livello comunitario e disciplinate a livello
nazionale dal D.Lgs. 276/2003. La nuova disciplina della formazione in apprendistato,
approvata dalla Giunta nel febbraio 2006 e diventata poi legge nell’ottobre del medesimo anno
(l.p. 6/2006), tiene conto della sperimentazione già avviata in Trentino e delle intese sottoscritte
tra la Provincia e le parti sociali nel luglio 2005.
La Provincia, per prima in Italia, ha inteso disciplinare i profili formativi di ciascuno dei tre tipi di
apprendistato previsti dalla riforma nazionale (per l’espletamento del diritto-dovere all’istruzione
e formazione, professionalizzante, per l’alta formazione) e pone al centro della propria disciplina
la qualità della formazione da offrire agli apprendisti. In questa direzione si è indirizzato anche
l’impegno dell’Agenzia del Lavoro nei primi anni di applicazione della nuova legge, attraverso la
verifica di conformità dei piani formativi individuali e un’intensa attività formativa rivolta ai tutor
aziendali. Il Regolamento di esecuzione della legge sull’apprendistato è ora all’esame
preventivo della competente commissione consiliare.
Nel corso della legislatura è, inoltre, proseguito l’impegno di rafforzare la formazione
professionale per il lavoro, quale strumento per rafforzare la stabilità occupazionale e
l’aumento dei tassi di occupazione, prolungando la permanenza attiva dei lavoratori sul mercato
del lavoro, attraverso l’aggiornamento delle loro competenze in un contesto di rapidi
cambiamenti. Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Agenzia del Lavoro, si segnalano i corsi
per disoccupati di lunga durata e/o persone in mobilità, realizzati con i fondi del Programma
Operativo Nazionale e le iniziative di aggiornamento e riqualificazione, finanziate con risorse
1 Deliberazione della Giunta provinciale n. 2495 del 16 novembre 2007.
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