Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

ASSE 2 COMPETITIVITÀ
AMBITO Turismo e servizi
I progetti di
qualificazio
ne della rete
commercial
e dei centri
storici
Il sostegno
delle aree
marginali
È proseguita, nel corso della legislatura, l’azione di sostegno finanziario 3 ai comuni che approvano,
mediante concertazione con i soggetti pubblici, le associazioni del commercio e dell’artigianato
maggiormente rappresentative in sede locale e gli eventuali privati interessati, un progetto di
qualificazione della rete commerciale dei centri storici finalizzato alla loro rivitalizzazione.
A partire dall’anno 2003 sono stati finanziati 18 progetti destinati alla valorizzazione e allo sviluppo
commerciale dei centri storici di singoli comuni.
Nel corso del 2008 la Provincia ha definito un Accordo di programma tra il Consorzio dei Comuni
Trentini-Consiglio delle Autonomie Locali, i Centri di assistenza tecnica (CAT) costituiti dalle
associazioni di categoria, i comuni di Trento e Rovereto, che individua strumenti innovativi per la
valorizzazione del commercio nei centri storici.
Il sostegno alle attività economiche nelle aree marginali rappresenta un importante strumento per
presidiare il territorio e contrastare il crescente fenomeno della desertificazione commerciale che
interessa molte aree del Trentino. Nel corso della legislatura, tale sostegno è stato è realizzato, in
particolare, attraverso due strumenti:
gli interventi, a favore di comuni e imprese commerciali, per l'apertura o il mantenimento di
esercizi "multiservizi" 4 nelle zone montane 5 . Nel periodo 2004 – 2008 sono stati finanziati
132 soggetti, per un contributo complessivo pari a quasi 4 milioni di euro;
gli interventi per il mantenimento di imprese commerciali in zone considerate marginali o
svantaggiate 6 , Di tali agevolazioni, volte ad annullare lo svantaggio competitivo delle imprese,
hanno beneficiato nel periodo 2004 - 2007 oltre trecento imprese commerciali, per un importo
complessivo di circa 1,8 milioni di euro.
Il settore
fieristico
Il settore fieristico gioca un ruolo essenziale e strategico nello sviluppo del sistema produttivo
trentino, assumendo una particolare rilevanza in una realtà come quella provinciale, caratterizzata
da una forte presenza di piccole e medie imprese per le quali la partecipazione alle manifestazioni
fieristiche rappresenta uno strumento fondamentale di promozione aziendale e di informazione
sull'andamento del mercato, utile a favorire i processi di apertura ai mercati internazionali.
Vista l'esigenza di riconoscere una valenza provinciale al centro fieristico di Riva del Garda, nonché
di garantirne la possibilità di investimento futuro per l'ampliamento e il riordino del medesimo polo
fieristico, è stata costituita nel 2002 una nuova società partecipata dalla Provincia, Garda Trentino
Fiere SpA, avente per oggetto la promozione, lo sviluppo e la gestione di attività fieristiche,
espositive e congressuali.
Nel 2006 la Giunta provinciale ha approvato il Progetto di riqualificazione ed ampliamento del
quartiere fieristico e congressuale di Riva del Garda, presentato da Garda Trentino Fiere SpA,
che si svilupperà nel periodo 2006 - 2010 e che prevede un investimento complessivo pari a circa
90 milioni di euro.
Il finanziamento delle opere avviene, per la parte spettante alla Provincia, con l’emissione di prestiti
obbligazionari a cura della Garda Trentino Fiere SpA assistita da delegazione di pagamento della
Provincia per beneficiare del favorevole “rating” della stessa.
3 Art. 28 l.p. n. 4 del 2000.
4 Per attività multiservizi si intende una pluralità di attività svolte da un’unità commerciale, che riguardano, in via prioritaria, la vendita
di generi di prima necessità e/o un pubblico esercizio, nonché altre attività complementari.
5 Si tratta di interventi previsti dall’art. 24 della l.p. n. 4 del 2000, i cui criteri di attuazione sono stati da ultimo modificati con
deliberazione della Giunta provinciale n. 115 del 2008.
6 Si tratta di interventi disciplinati dall’art. 9 dei criteri di attuazione della legge provinciale n. 6 del dicembre 1999 (legge unica
dell’economia) e dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 3029 del 21 dicembre 2007.
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