Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

ASSE 2 COMPETITIVITÀ
AMBITO Imprese, imprenditorialità, innovazione
economiche innovative in fase di start up, quale ulteriore possibilità di intervento in grado di
coniugare le politiche di sostegno all'innovazione con i servizi di affiancamento alla nuova
imprenditorialità.
Ciò si è realizzato, per la parte prevalente, attraverso partecipazioni in società fieristicocongressuali,
termali e funiviarie, favorendo la realizzazione di progetti di investimento “d’area”
funzionali a consolidare le diverse vocazioni territoriali legate alla proposta turistica.
Trentino Sviluppo partecipa attualmente al capitale di 11 società funiviarie trentine e di società
operanti nel settore fieristico e turistico (in particolare, Trento Fiere SpA, Garda Trentino Fiere
SpA, Alta Val di Non SpA - per la valorizzazione e lo sviluppo turistico di detto territorio, Tesino
Group - per la promozione di un progetto di sviluppo integrato nell’area del Tesino e del Vanoi).
Trentino Sviluppo detiene partecipazioni anche in società non operanti nel settore turistico, tra
cui, ad esempio, Distretto Tecnologico Trentino S.Cons.Arl., che opera nelle tecnologie
destinate alle filiere dell’edilizia sostenibile, della produzione di energia da fonti rinnovabili e
della gestione integrata e intelligente del territorio, e Heidi SpA, che svolge attività di ricerca,
progettazione, sviluppo, produzione, installazione, manutenzione e commercializzazione di
impianti e sistemi meccanici ed elettrici di telesorveglianza, telecontrollo e telecomunicazione.
L’attività
immobiliare
L’attività immobiliare di Trentino Sviluppo, attraverso operazioni di acquisizione e
riconversione di immobili industriali, favorisce l’insediamento, l’ampliamento e la
ristrutturazione di aziende industriali ed artigianali sul territorio trentino.
In alcuni casi, per superare la cronica carenza di aree ed immobili per le attività economiche,
vengono messe a disposizione delle imprese strutture ed impianti idonei a costi non speculativi:
esempi in tal senso sono l’acquisizione dell’immobile Whirlpool, finalizzato ad assicurare alla
proprietà pubblica un compendio strategico per lo sviluppo industriale, rafforzando nel
contempo le ragioni di permanenza sul territorio della multinazionale, l’acquisizione dello
stabilimento ex Lowara di Malè, Aquafil (Gruppo Bonazzi) di Arco, Marsilli (Gruppo Arena) di
Trambileno, e l’importante intervento sul compendio Bat di Rovereto, che si perfezionerà nel
corso del 2008 aprendo una fase di riutilizzo strategico del manufatto e dell’area.
In altri casi, Trentino Sviluppo svolge un’azione di supporto e rilancio di realtà aziendali in
difficoltà. L’intervento di Trentino Sviluppo nelle situazioni di crisi aziendali, generalmente, si
concretizza con l’acquisto degli immobili di proprietà dell’azienda, che può così proseguire
l’attività produttiva fruendo della liquidità proveniente dalla cessione dell’immobile e utilizzando
l’immobile in qualità di conduttore di un contratto di locazione a canone agevolato, che spesso
prelude ad un riacquisto dell’immobile una volta superata la crisi.
Gli incubatori
di impresa
Business
Innovation
Centre
I B.I.C. (Business Innovation Centre), gestiti da Trentino Sviluppo, sono incubatori di impresa,
ovvero strutture modulari attrezzate e pronte all’uso, all'interno delle quali si può usufruire di
servizi a supporto dello start-up d'impresa, di sportelli informativi mirati, di agevolazioni per
l'acquisto di impianti tecnologici, nonché di numerosi altri servizi ed opportunità.
Ad oggi, la Provincia è al primo posto in Italia per numero di aziende ospitate nei sei B.I.C. - 97
imprese incubate, per un fatturato totale di circa 100 milioni di euro - e per numero di
dipendenti, pari a 800 occupati. Il dato sulla densità nel numero di B.I.C. presenti in Trentino è,
inoltre, nettamente più elevato di quanto riscontrato mediamente in Europa (1,9 incubatori ogni
10.000 imprese in Trentino contro l’1,1 della media europea).
Nei B.I.C. trentini di Rovereto, Trento, Pieve di Bono, Mezzolombardo, Pergine e Borgo
Valsugana sono, nel complesso, messi a disposizione circa 75.000 metri quadrati di spazi
coperti, ad oggi già in gran parte occupati da attività ad alto contenuto innovativo; i centri sono
dislocati uniformemente sul territorio provinciale e si inseriscono in contesti economici locali
sensibilmente differenti l’uno dall’altro.
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