Rapporto di gestione - Giunta - Provincia autonoma di Trento

STRUMENTI E RISORSE
legislatura, sia con il Programma di legislatura del Presidente della Provincia, articola le
politiche di sviluppo lungo quattro assi strategici:
conoscenza: include le misure necessarie per garantire un più facile e rapido accesso alla
società della conoscenza, attraverso interventi sulla formazione, la ricerca, lo sviluppo
scientifico e tecnologico, le nuove tecnologie dell’informazione;
competitività: definisce le azioni necessarie per accelerare il tasso di innovazione nel
tessuto produttivo locale e per migliorare l’efficienza territoriale;
solidarietà e lavoro: riguarda le misure dello stato sociale per il lavoro, il rafforzamento
della coesione sociale e la promozione dei diritti di cittadinanza;
identità e territorio: comprende le azioni integrate di difesa e valorizzazione del patrimonio
storico, culturale e paesaggistico.
Il PSP individua, inoltre, una sezione relativa agli strumenti e alle risorse, che ricomprende le
azioni volte a introdurre innovazioni negli assetti e nelle politiche e nella gestione delle risorse
finanziarie, e due progetti intersettoriali riguardanti, il primo, la piena promozione dei diritti di
cittadinanza delle giovani generazioni e, il secondo, la creazione di un distretto tecnologico
energia e ambiente.
Le innovazioni negli assetti e nelle politiche
La riforma
istituzionale
Nel 2006 è stata approvata la legge provinciale 2 che introduce il processo di riforma
istituzionale in provincia di Trento. La riforma si pone, in particolare, l’obiettivo di dare
attuazione ai principi di sussidiarietà, verticale ed orizzontale, tramite il trasferimento di funzioni
e compiti dalla Provincia ai Comuni e alle Comunità, di valorizzazione dell’autonoma iniziativa
dei cittadini singoli o associati, di partecipazione al processo di integrazione europea, di
garanzia delle stesse opportunità e di livelli minimi di servizio per tutti i cittadini, di sostenibilità
dello sviluppo, di salvaguardia dell’identità delle collettività locali, nonché di partecipazione
degli enti locali alla determinazione delle politiche provinciali.
Per perseguire tali obiettivi, la riforma attribuisce ai Comuni e alle Comunità, nuovi enti pubblici
costituiti dai comuni appartenenti al medesimo “territorio”, cioè al livello più vicino agli interessi
dei cittadini, un ruolo fondamentale in materia di pianificazione urbanistica, di programmazione
dello sviluppo e di organizzazione dei servizi pubblici.
La legge individua le funzioni amministrative riservate alla Provincia, e quelle trasferite ai
Comuni e alle Comunità. Prevede altresì che la Provincia, i Comuni e le Comunità stipulino
intese istituzionali e accordi di programma, anche di carattere generale, per la definizione degli
obiettivi, nonché per l'individuazione e la realizzazione - in forma integrata - delle azioni e delle
attività di loro competenza.
Il processo di attuazione della legge provinciale di riforma istituzionale sta procedendo sia da
parte dei Comuni che da parte della Provincia.
Nel corso della legislatura sono stati individuati sedici territori di riferimento delle Comunità 3 , e
sono in corso di avanzata elaborazione gli Statuti delle Comunità, la cui approvazione ne
consentirà la costituzione formale, l’operatività dei rispettivi organi e l’esercizio delle funzioni e
dei compiti assegnati e conseguentemente la soppressione dei comprensori.
La Provincia, in stretto raccordo e collaborazione con il Consiglio delle autonomie locali, sta
procedendo inoltre nell’attività di supporto ai Comuni in tutte le necessarie operazioni e attività
per l’avvio delle Comunità, in particolare per quanto riguarda l’individuazione delle funzioni che
2 Legge provinciale n. 3 del 2006 “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino”.
3 D.P.P 17 aprile 2007, n. 65.
150