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1 Il sistema di numerazione posizionale babilonese Come abbiamo ...

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I mattoni elementari del computer<br />

soprattutto quello <strong>di</strong> introdurre un metodo <strong>sistema</strong>tico per<br />

progettare reti logiche (si parla sintesi <strong>di</strong> reti logiche) capaci<br />

<strong>di</strong> eseguire le operazioni logico-aritmetiche desiderate. In un<br />

certo senso, egli mostrò come trasformare una data operazione<br />

matematica in un circuito elettrico costruito semplicemente con<br />

interruttori e relè <strong>di</strong> commutazione.<br />

Le informazioni sono rappresentate<br />

essenzialmente me<strong>di</strong>ante il passaggio o non passaggio <strong>di</strong><br />

segnali elettrici, controllati semplicemente da interruttori<br />

aperti e chiusi. Pochi anni più tar<strong>di</strong> l’insieme dei due possibili<br />

stati <strong>di</strong> questi circuiti verrà riconosciuta come l’informazione<br />

minimale <strong>di</strong> un <strong>sistema</strong> in grado elaborare informazioni e,<br />

come sappiamo, prenderà il nome <strong>di</strong> bit.<br />

Una calcolatrice elettromeccanica (Olivetti anni ’60).<br />

All’inizio del ‘900 vengono prodotte le prime calcolatrici<br />

elettromeccaniche, che pur conservando lo stesso principio <strong>di</strong><br />

funzionamento delle precedenti calcolatrici meccaniche, sono<br />

azionate elettricamente. Una delle prime calcolatrici azionate<br />

da un motore elettrico è del 1911. Dal punto <strong>di</strong> vista del<br />

funzionamento, la loro architettura è del tutto simile a quella<br />

delle calcolatrici meccaniche: in queste calcolatrici la<br />

rappresentazione dei numeri e la loro elaborazione è ancora<br />

interamente <strong>di</strong> tipo meccanico. Le calcolatrici<br />

elettromeccaniche verranno perfezionate in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong><br />

rendendo più rapido ed affidabile il calcolo e saranno utilizzate<br />

fino agli anni '70, quando verranno sostituite dalle calcolatrici<br />

elettroniche tascabili e dai computer programmabili.<br />

C ircuito elementare per la rappresentazione <strong>di</strong> un bit.<br />

Fin dalle prime pagine egli mette subito in corrispondenza i<br />

circuiti elementari con i tre operatori booleani <strong>di</strong> base:<br />

due interruttori in serie possono essere interpretati come<br />

una congiunzione logica;<br />

due interruttori in parallelo corrispondono invece alla<br />

<strong>di</strong>sgiunzione logica; infine<br />

un interruttore che inverte lo stato <strong>di</strong> un segnale X<br />

d’ingresso, corrisponde alla negazione logica e viene<br />

in<strong>di</strong>cato simbolicamente con la scrittura X’.<br />

Oggi questi stessi circuiti <strong>di</strong> base prendono il nome <strong>di</strong> porte<br />

logiche.<br />

Esempio <strong>di</strong> circuito <strong>di</strong> commutazione con due interruttori<br />

in parallelo, denominata porta OR.<br />

A partire dal 1910 ci furono numerosi inventori che<br />

sperimentarono la nuova tecnologia elettromeccanica o<br />

elettronica mettendo a punto importanti idee, talvolta molto<br />

ingegnose nell’ambito del calcolo. Nessuno <strong>di</strong> questi però<br />

cercò <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are <strong>sistema</strong>ticamente la teoria dei circuiti elettrici<br />

alla base <strong>di</strong> queste invenzioni: il primo (o, meglio, il più noto) a<br />

compiere questo passo che si sarebbe rivelato importante per<br />

lo sviluppo dei successivi computer elettronici fu il fisico e<br />

matematico americano C laude Shannon (1916-2002). Nel<br />

1938, stu<strong>di</strong>ando i circuiti elettrici a relè comunemente utilizzati<br />

nelle telecomunicazioni, egli si rese conto che il loro<br />

funzionamento poteva essere descritto in termini logici<br />

utilizzando il calcolo pro<strong>posizionale</strong>. Anche se nel suo lavoro<br />

non si parla ancora <strong>di</strong> computer, ma ci si limita a menzionare<br />

complessi sistemi <strong>di</strong> controllo automatici, le idee da lui<br />

elaborate si riveleranno fondamentali alcuni anni dopo per la<br />

progettazione dei circuiti logici <strong>di</strong> calcolo caratterizzanti i<br />

computer elettronici. <strong>Il</strong> contributo fondamentale <strong>di</strong> Shannon fu<br />

<strong>Il</strong> comportamento <strong>di</strong> ogni porta logica è definito in modo<br />

completo dalla tabella <strong>di</strong> verità che descrive le uscite della<br />

porta in funzione dei possibili ingressi.<br />

Le porte AND e OR sono caratterizzate da due ingressi e<br />

un'uscita (operatori <strong>di</strong> tipo binario); la porta N O T<br />

(chiamata anche inverter) ha un solo ingresso e una sola<br />

uscita.<br />

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