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1 Il sistema di numerazione posizionale babilonese Come abbiamo ...

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superi 9, è necessario considerare il riporto da aggiungere alla<br />

somma del parallelogramma imme<strong>di</strong>atamente a sinistra.<br />

anticipata nell’Orologio Calcolatore <strong>di</strong> Schickard (descritto più<br />

avanti) ma questo <strong>di</strong>spositivo era rimasto sconosciuto a causa<br />

della prematura scomparsa dell’autore.<br />

Regoli <strong>di</strong> Genaille<br />

<strong>Il</strong> principio che sta alla base dei bastoncini <strong>di</strong> Nepero era stato<br />

già descritto almeno due secoli prima da matematici in<strong>di</strong>ani e<br />

arabi. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>spositivo è molto semplice e dal punto <strong>di</strong> vista del<br />

calcolo si rivela più utile in ambito <strong>di</strong>dattico che sul piano<br />

pratico.<br />

I bastoncini non si possono ancora considerare uno<br />

strumento <strong>di</strong> calcolo veramente automatico, poiché per<br />

effettuare una moltiplicazioni le somme dei riporti devono<br />

essere svolte mentalmente. Questi bastoncini comunque<br />

testimoniano il rinnovato interesse per gli strumenti <strong>di</strong> calcolo<br />

in conseguenza del risveglio scientifico che coinvolse l’Europa<br />

nel 1500 e 1600, interesse che porterà nel giro <strong>di</strong> pochi anni<br />

all’invenzione delle calcolatrici meccaniche automatiche.<br />

Successivamente si cercò <strong>di</strong> perfezionare i bastoncini <strong>di</strong><br />

Nepero riportando le colonne numerate su cilindri <strong>di</strong> legno.<br />

Cilindri <strong>di</strong> Schott<br />

Regoli <strong>di</strong> Genaille.<br />

C ilindri <strong>di</strong> Schott. [foto dell’autore]<br />

Poco prima <strong>di</strong> morire Gaspard Schott (1608-1666) descrisse<br />

uno sviluppo dei bastoncini <strong>di</strong> Nepero. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>spositivo era basato<br />

su una fila <strong>di</strong> cilindri, ciascuno dei quali portava incisa una<br />

serie completa dei bastoncini <strong>di</strong> Nepero. I cilindri erano chiusi<br />

in una scatola con delle aperture sul coperchio e ruotando in<br />

modo opportuno i cilindri era possibile effettuare la<br />

moltiplicazione. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>spositivo non ebbe però successo a causa<br />

della <strong>di</strong>fficoltà nella lettura delle cifre sui cilindri, oltre ad<br />

avere gli stessi inconvenienti già descritti per i bastoncini <strong>di</strong><br />

Nepero. C’è da <strong>di</strong>re che l’idea dei cilindri fosse stata già<br />

Un raffinamento dei bastoncini <strong>di</strong> Nepero è rappresentato dai<br />

regoli, introdotti attorno al 1885 dall'ingegnere francese H.<br />

Genaille. <strong>Come</strong> <strong>abbiamo</strong> detto, il maggiore inconveniente dei<br />

bastoncini <strong>di</strong> Nepero (e anche dei cilindri <strong>di</strong> Schott) è costituito<br />

dalla mancanza <strong>di</strong> una gestione automatica dei riporti. I regoli<br />

Genaille risolvono elegantemente questo problema e<br />

permettono <strong>di</strong> eseguire automaticamente il riporto in una<br />

moltiplicazione. Anche in questo caso, i regoli permettono <strong>di</strong><br />

moltiplicare un numero a più cifre con un numero <strong>di</strong> una sola<br />

cifra. Con regoli <strong>di</strong>versi da quelli per la moltiplicazione è<br />

possibile eseguire anche l'operazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione,<br />

determinando sia il quoziente che il resto.<br />

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