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progetto CORT 2009 - Università degli studi di Udine

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN<br />

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA<br />

ENTE<br />

1) Ente proponente il <strong>progetto</strong>:<br />

Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne - Centro Orientamento e Tutorato.<br />

2) Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento:<br />

NZ00234<br />

3) Albo e classe <strong>di</strong> iscrizione:<br />

Albo regionale (Friuli Venezia Giulia –<br />

posizione d’iscrizione all’albo n. 2)<br />

4^<br />

CARATTERISTICHE PROGETTO<br />

4) Titolo del <strong>progetto</strong>:<br />

Università senza barriere <strong>2009</strong><br />

5) Settore ed area <strong>di</strong> intervento del <strong>progetto</strong> con relativa co<strong>di</strong>fica (ve<strong>di</strong> allegato 3):<br />

Assistenza – A 06 Disabili; A 24 Altro.<br />

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il <strong>progetto</strong><br />

con riferimento a situazioni definite, rappresentate me<strong>di</strong>ante in<strong>di</strong>catori misurabili:<br />

CONTESTO TERRITORIALE:<br />

Nell’ambito della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con una popolazione<br />

residente <strong>di</strong> circa 1.200.000 abitanti, sono presenti 2 istituzioni universitarie: quella<br />

triestina, che conta su una popolazione studentesca <strong>di</strong> circa 18.700 studenti e su una<br />

storia che affonda le sue ra<strong>di</strong>ci nella Scuola Superiore <strong>di</strong> commercio del 1877, e<br />

quella u<strong>di</strong>nese, che con i suoi circa 16.250 studenti e 3 decenni <strong>di</strong> anzianità, si pone<br />

ormai come alternativa giovane e <strong>di</strong>namica alle tra<strong>di</strong>zionali istituzioni accademiche<br />

del nord-est. L’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne è presente in maniera capillare nel<br />

territorio e, con le sue se<strong>di</strong> decentrate presso i comuni <strong>di</strong> Gemona del Friuli (UD),<br />

Gorizia, Cormons (GO), Pordenone e Mestre (VE) oltrepassa i confini del territorio<br />

comunale per promuove lo sviluppo e il progresso della cultura e delle scienze<br />

attraverso la ricerca, l'insegnamento e la collaborazione scientifica e culturale con<br />

istituzioni italiane ed estere, contribuendo con ciò allo sviluppo civile, culturale,<br />

sociale ed economico. Il contesto territoriale <strong>di</strong> realizzazione del presente <strong>progetto</strong><br />

rimane circoscritto agli ambiti <strong>di</strong>dattici dell’Ateneo u<strong>di</strong>nese siti esclusivamente<br />

all’interno del territorio comunale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne che, con i suoi 97.000 residenti ed una<br />

fitta rete <strong>di</strong> servizi universitari e pubblici si configura sempre più a misura d’uomo.<br />

A fronte <strong>di</strong> una superficie urbana <strong>di</strong> 22,44 Kmq, infatti, U<strong>di</strong>ne può contare su


284.061 mq <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> sportive, 887.181 mq <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni pubblici, 4,233 Km <strong>di</strong><br />

zone pedonali e 21,59 Km <strong>di</strong> piste ciclabili.<br />

CONTESTO SETTORIALE:<br />

Presso l’Ateneo è attivo il Centro Orientamento e Tutorato (che sviluppa servizi <strong>di</strong><br />

orientamento pre, intra e post-universitario e coor<strong>di</strong>na le azioni <strong>di</strong> tutorato) al cui<br />

interno opera il Servizio <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili deputato a sod<strong>di</strong>sfare le<br />

richieste <strong>degli</strong> studenti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap al fine <strong>di</strong> consentire loro un’attiva<br />

partecipazione alla vita universitaria. Il Servizio <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili<br />

realizza tutte le iniziative volte a rimuovere gli ostacoli <strong>di</strong> natura culturale, fisica o<br />

psicologica che possono impe<strong>di</strong>re l’integrazione <strong>degli</strong> studenti in situazione <strong>di</strong><br />

han<strong>di</strong>cap nella vita universitaria, interfacciandosi con le strutture accademiche, con i<br />

singoli referenti <strong>di</strong> Facoltà, con l’Ente Regionale per il Diritto allo Stu<strong>di</strong>o<br />

Universitario e con il territorio. Il personale preposto si propone <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un<br />

punto <strong>di</strong> riferimento permanente per tutti gli studenti <strong>di</strong>sabili, <strong>di</strong> realizzare nuovi<br />

progetti a favore dei medesimi e <strong>di</strong> svolgere un ruolo <strong>di</strong> primaria importanza nella<br />

formazione <strong>di</strong> tutti coloro che saranno impegnati a favorire lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la ricerca<br />

<strong>degli</strong> studenti stessi. La Legge 17 del 28 gennaio 1999 ha emanato specifiche<br />

<strong>di</strong>rettive agli Atenei Italiani rendendo obbligatoria l’istituzione della figura del<br />

Delegato per la <strong>di</strong>sabilità in ciascuna Università (per il nostro Ateneo l’attuale<br />

Delegato del Rettore all’integrazione nell’ambito dell’Ateneo <strong>degli</strong> studenti<br />

portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap è il prof. Paolo Bergonzi), fornendo <strong>di</strong>rettive specifiche in<br />

merito alle attività da realizzare in favore <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>sabili e prevedendo<br />

l’erogazione <strong>di</strong> finanziamenti in un capitolo specifico del FFO. Tra i servizi che<br />

ciascuna Università è tenuta ad erogare ai fini dell’integrazione <strong>degli</strong> studenti<br />

<strong>di</strong>versamente abili, la Legge prevede l’utilizzo <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> tecnici e <strong>di</strong>dattici,<br />

l’istituzione <strong>di</strong> appositi servizi <strong>di</strong> tutorato specializzato, nonché il trattamento<br />

in<strong>di</strong>vidualizzato per il superamento <strong>degli</strong> esami. In ciascun Ateneo il Docente<br />

Delegato del Rettore per la Disabilità svolge le funzioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento,<br />

monitoraggio e supporto per tutte le iniziative necessarie all’integrazione <strong>degli</strong><br />

studenti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap nell’ambito del proprio istituto. I Delegati dei Rettori<br />

per la Disabilità si sono riuniti in <strong>di</strong>verse occasioni e hanno deciso <strong>di</strong> costituirsi in<br />

una Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD).<br />

La finalità principale della CNUDD è quella <strong>di</strong> consentire lo scambio <strong>di</strong><br />

informazioni ed esperienze tra le <strong>di</strong>verse Università e la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> alcune linee<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per le attività <strong>di</strong> tutti gli Atenei, attivando tutti i servizi necessari a<br />

rendere operativa la normativa prevista dalla Legge 17/99 e cercando <strong>di</strong> rispondere<br />

in modo più adeguato alle esigenze <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>versamente abili nel loro<br />

percorso formativo. La CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha<br />

espresso la piena <strong>di</strong>sponibilità a collaborare con la CNUDD quale organismo <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento delle azioni universitarie in favore <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>sabili. I settori <strong>di</strong><br />

attuazione del <strong>progetto</strong> sono quelli concernenti il <strong>di</strong>ritto alla fruizione dei servizi<br />

universitari da parte <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>versamente abili dell’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne e dell’assistenza alla <strong>di</strong>dattica me<strong>di</strong>ante attività <strong>di</strong> orientamento. Nel corso<br />

<strong>degli</strong> ultimi anni ci si è spostati da attività volte alla protezione del <strong>di</strong>sabile<br />

all’erogazione <strong>di</strong> servizi rivolti alla sua integrazione nell’ambito della comunità. In<br />

particolare, dopo una fase <strong>di</strong> potenziamento delle attività svolte dal <strong>di</strong>sabile, e cioè<br />

<strong>di</strong> miglioramento della qualità del lavoro svolto, sia pure con <strong>di</strong>fficoltà, si è posta<br />

maggiore attenzione alla sua partecipazione, e cioè al suo coinvolgimento attivo<br />

nelle <strong>di</strong>verse situazioni <strong>di</strong> vita. In altri termini, recependo le in<strong>di</strong>cazioni fornite dal<br />

documento ICF-1999 dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità, particolare<br />

importanza ha assunto l’integrazione del <strong>di</strong>sabile, intesa come processo <strong>di</strong>


inserimento in un contesto sociale e culturale, secondo l’ottica del miglioramento<br />

della qualità della vita, essendo quest’ultima un determinante del benessere psicofisico<br />

<strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo. Da questo punto <strong>di</strong> vista, particolare importanza assume<br />

l’analisi dei fattori ambientali, e cioè delle caratteristiche del mondo fisico, sociale e<br />

<strong>degli</strong> atteggiamenti che possono avere impatto sulle attività dell’in<strong>di</strong>viduo in un<br />

determinato contesto. E’ noto che sono <strong>di</strong>versi gli elementi che possono ostacolare<br />

l’integrazione e le relazioni all’interno <strong>di</strong> un determinato contesto sociale.<br />

Innanzitutto, il <strong>di</strong>sabile che incomincia a frequentare l’Università non ha più, come<br />

accadeva a scuola, un rapporto privilegiato con i docenti, tanto più che non è<br />

prevista la figura dell’insegnate <strong>di</strong> sostegno; ed è giusto che non ci sia questa figura<br />

perché gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> universitari devono fargli conquistare l’autonomia per entrare nel<br />

mondo del lavoro. Va, altresì, considerato che sia il <strong>di</strong>sabile dalla nascita, sia chi lo<br />

<strong>di</strong>viene successivamente, si trovano <strong>di</strong> fronte al medesimo problema: devono<br />

costruire e definire i propri ruoli nonostante la loro evidente con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

marginalità sociale. Secondo quest’ottica, l’integrazione dello studente <strong>di</strong>sabile<br />

dentro e fuori l’Università nasce dal <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere considerato uguale in valore a<br />

qualsiasi altra persona, non a causa <strong>di</strong>, ma con la sua <strong>di</strong>sabilità. Per favorire<br />

l’integrazione del <strong>di</strong>sabile, dentro ma anche fuori l’università, bisognerà dunque<br />

ragionare in termini <strong>di</strong> potenziamento delle sue capacità residue, e non <strong>di</strong><br />

sostituzione nelle attività che meglio può ancora svolgere. Lo scopo primario <strong>di</strong> ogni<br />

Ateneo è quello <strong>di</strong> creare e trasmettere cultura, assicurando un’adeguata e<br />

sod<strong>di</strong>sfacente preparazione in<strong>di</strong>viduale; la via primaria per perseguire questo<br />

obiettivo è l’assicurazione agli studenti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap <strong>di</strong> adeguati servizi <strong>di</strong><br />

tutorato specializzato e <strong>di</strong> orientamento entro i corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o (questi ultimi non<br />

necessariamente rivolti solamente agli studenti <strong>di</strong>sabili). Gli studenti <strong>di</strong>sabili sono<br />

una realtà significativa ed in continuo aumento nelle comunità universitarie italiane;<br />

presso l’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, nel corso <strong>degli</strong> ultimi anni, il numero <strong>degli</strong><br />

studenti <strong>di</strong>sabili è sensibilmente aumentato, passando dalle 37 unità iscritte<br />

nell’anno accademico 2000/2001 alle 120 del 2007/2008; alla luce <strong>di</strong> ciò, lo scopo<br />

principale del <strong>progetto</strong> non può essere altro se non l’abbattimento delle barriere<br />

<strong>di</strong>dattiche che ostacolano una corretta frequenza ed un giusto appren<strong>di</strong>mento. In tale<br />

ambito possono essere definiti i seguenti in<strong>di</strong>catori, riconducibili alla situazione<br />

dell’a.a. 2007/2008 e verificabili in sede <strong>di</strong> attuazione del <strong>progetto</strong>:<br />

− nr. complessivo <strong>di</strong> studenti dell’Ateneo: 16.743;<br />

− nr. <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>chiaranti <strong>di</strong>sabilità: 120 (<strong>di</strong> cui 108 con invali<strong>di</strong>tà pari o<br />

superiore al 66%);<br />

− nr. <strong>di</strong> Facoltà: 10;<br />

− la Scuola Superiore;<br />

− offerta <strong>di</strong>dattica dell’Ateneo: 44 corsi <strong>di</strong> Laurea triennale, 48 corsi <strong>di</strong> Laurea<br />

Specialistica, 32 Scuole <strong>di</strong> specializzazione, 14 corsi <strong>di</strong> Master, 20 corsi <strong>di</strong><br />

dottorato <strong>di</strong> ricerca, 3135 convenzioni per stage;<br />

− nr. complessivo <strong>di</strong> docenti dell’Ateneo: 735;<br />

− nr. <strong>di</strong> Atenei stranieri convenzionati (convenzioni bilaterali): 54;<br />

− nr. <strong>di</strong> convenzioni Erasmus: 195.<br />

Statistiche comparate:<br />

− Raffronto tra l’entità totale <strong>degli</strong> studenti iscritti nell’A.A. 2007/2008 ed il<br />

numero <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>sabili (sud<strong>di</strong>visi per facoltà):<br />

FACOLTÀ Totale Studenti ‰


Agraria 991 1 1,00<br />

Economia 2.515 8 3,18<br />

Giurisprudenza 1.497 18 12,02<br />

Ingegneria 3.232 12 3,71<br />

Lettere e Filosofia 1.530 25 16,33<br />

Lingue e Letterature Straniere 2.514 27 10,73<br />

Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia 1.393 11 7,89<br />

Me<strong>di</strong>cina Veterinaria 227 3 13,21<br />

Scienze Matem. Fisiche e Natur. 1.061 7 6,59<br />

Scienze della Formazione 1.000 5 5,00<br />

Struttura Didattica Interfacoltà 783 3 3,83<br />

TOTALE 16.743 120 7,59<br />

− Raffronto tra l’entità totale <strong>degli</strong> studenti iscritti nell’A.A. 2007/2008 ed il<br />

numero <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong>chiaranti invali<strong>di</strong>tà pari o superiore al 66%<br />

(sud<strong>di</strong>visi per facoltà):<br />

FACOLTÀ<br />

Totale Studenti<br />

studenti <strong>di</strong>sabili<br />

‰<br />

Agraria 991 1 1,00<br />

Economia 2.515 8 3,18<br />

Giurisprudenza 1.497 17 11,35<br />

Ingegneria 3.232 10 3,09<br />

Lettere e Filosofia 1.530 21 13,72<br />

Lingue e Letterature Straniere 2.514 23 9,14<br />

Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia 1.393 10 7,17<br />

Me<strong>di</strong>cina Veterinaria 227 3 13,21<br />

Scienze Matem. Fisiche e Natur. 1.061 7 6,59<br />

Scienze della Formazione 1.000 5 5,00<br />

Struttura Didattica Interfacoltà 783 3 3,83<br />

TOTALE 16.743 108 7,02<br />

− Raffronto tra l’entità totale <strong>degli</strong> immatricolati al I anno ed il numero <strong>di</strong><br />

studenti <strong>di</strong>sabili immatricolati al I anno (<strong>di</strong>stinte per Facoltà):<br />

FACOLTÀ<br />

2005-2006 2006-2007 2007-2008<br />

totale <strong>di</strong>sabili totale <strong>di</strong>sabili totale <strong>di</strong>sabili<br />

Agraria 255 2 289 0 249 0<br />

Economia 610 1 536 1 792 3<br />

Giurisprudenza 409 3 361 3 365 4<br />

Ingegneria 704 4 599 0 860 4<br />

Lettere e Filosofia 366 2 324 5 422 3<br />

Lingue e Letterature Straniere 666 5 619 8 668 4<br />

Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia 407 3 438 1 355 4<br />

Me<strong>di</strong>cina Veterinaria 54 0 59 0 72 1<br />

Scienze Matem. Fisiche e Nat. 295 0 238 3 233 0<br />

Scienze della Formazione 176 1 230 0 257 1<br />

Struttura Didattica Interfacoltà 104 1 255 0 270 1<br />

TOTALE 4.046 22 4.418 25 4.543 25


− Numero <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>sabili iscritti per l’A.A. 2007/2008 <strong>di</strong>stinti per<br />

Facoltà e tipo <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap (ove <strong>di</strong>chiarato):<br />

TIPO DI HANDICAP FA FA FA FA FA FA FA FA FA FA Inte<br />

AG EC GI IN LE LI MA MM SF VE rf.<br />

Car<strong>di</strong>ocircolatorio 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

Deficit immunitario 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0<br />

Diffic. linguaggio 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0<br />

Ipovisione 0 0 3 0 3 3 2 1 0 0 0<br />

Ipovisione/Sor<strong>di</strong>tà 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0<br />

Motorio 1 5 8 3 10 11 3 2 1 0 1<br />

Psichico 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0<br />

Respiratorio 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

Sor<strong>di</strong>tà 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

Oncologico 0 1 4 4 4 3 1 4 2 1 0<br />

Altro/non specificato 0 1 3 2 6 10 0 4 2 2 2<br />

TOTALE 1 8 18 12 25 27 7 11 5 3 3<br />

Legenda:<br />

FAAG = Agraria<br />

FAEC = Economia<br />

FAGI = Giurisprudenza<br />

FAIN = Ingegneria<br />

FALE = Lettere e Filosofia<br />

FALI = Lingue e Letterature Straniere<br />

FAMA = Scienze Matematiche Fisiche e Naturali<br />

FAMM = Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia<br />

FASF = Scienze della Formazione<br />

FAVE = Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

Interf. = Struttura Didattica Interfacoltà<br />

− Numero <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>sabili laureati negli A.A. 2005/06 e 2006/07:<br />

ANNO DI<br />

N° DI STUDENTI<br />

CONSEGUIMENTO LAUREATI<br />

DEL TITOLO<br />

ANNO ACCADEMICO<br />

DI PRIMA<br />

IMMATRICOLAZIONE<br />

2005 1 2002<br />

2005 1 1999<br />

2005 1 2001<br />

2005 1 2003<br />

2005 1 1992<br />

2006 1 2000<br />

2006 1 2002<br />

2006 1 1999<br />

2006 1 1997<br />

2006 1 1993<br />

2006 1 2005<br />

2006 1 2001<br />

2006 1 2001<br />

2006 1 2002<br />

2006 1 2002<br />

2006 1 1998<br />

TOTALE 16


Il Servizio <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili dell’Ateneo u<strong>di</strong>nese <strong>di</strong>spone delle<br />

seguenti risorse:<br />

− 2 <strong>di</strong>pendenti amministrativi a tempo pieno;<br />

− 1 ufficio de<strong>di</strong>cato al servizio <strong>di</strong> assistenza,<br />

− 12 referenti <strong>di</strong> Facoltà per le problematiche inerenti la <strong>di</strong>sabilità specifiche<br />

dei singoli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o;<br />

− 3 postazioni informatiche connesse ad internet riservate ai <strong>di</strong>sabili;<br />

− 13 licenze per software <strong>di</strong> videolettura;<br />

− 5 licenze per software <strong>di</strong> sottotitolazione delle lezioni;<br />

− 1 <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> stampa in co<strong>di</strong>ce Braille;<br />

− 7 pc portatili riservati al prestito agli studenti <strong>di</strong>sabili.<br />

Nell’ambito dei servizi <strong>di</strong> orientamento e tutorato dell’Ateneo, sono presenti:<br />

− una psicologa, che svolge servizio <strong>di</strong> consulenza orientativa a sostegno della<br />

scelta del corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> e della permanenza nel percorso;<br />

− docenti-tutor: guidano il processo <strong>di</strong> formazione culturale <strong>degli</strong> studenti,<br />

coor<strong>di</strong>nano i tutor <strong>di</strong>dattici e si pongono come riferimento per le<br />

problematiche <strong>di</strong>dattiche (piani <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>, <strong>di</strong>fficoltà negli esami);<br />

− tutor <strong>di</strong>dattici <strong>di</strong> corso: sono dottoran<strong>di</strong> e laureati specialistici che<br />

coa<strong>di</strong>uvano i docenti tutori per attività <strong>di</strong> supporto al tutorato <strong>di</strong>dattico e<br />

gestiscono il tutorato a livello interme<strong>di</strong>o <strong>stu<strong>di</strong></strong>ando azioni per<br />

l’ottimizzazione delle attività (analisi dati studenti, proposte <strong>di</strong> intervento sul<br />

curriculum, azioni mirate <strong>di</strong> sostegno all’attività <strong>di</strong>dattica).<br />

7) Obiettivi del <strong>progetto</strong>:<br />

OBIETTIVO GENERALE:<br />

Il <strong>progetto</strong> si pone gli obiettivi:<br />

a) <strong>di</strong> favorire la fruizione dei servizi universitari da parte <strong>degli</strong> studenti portatori <strong>di</strong><br />

han<strong>di</strong>cap contribuendo, nel contempo, all’orientamento <strong>degli</strong> studenti (anche non<br />

<strong>di</strong>sabili) al fine <strong>di</strong> migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e la qualità della<br />

<strong>di</strong>dattica;<br />

b) aumentare i livelli <strong>di</strong> partecipazione e favorire i processi <strong>di</strong> inclusione <strong>degli</strong><br />

studenti <strong>di</strong>sabili nelle attività accademiche e culturali dell’Ateneo anche attraverso<br />

azioni progettuali;<br />

c) favorire il raggiungimento della massima autonomia possibile nell’attività <strong>di</strong><br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e nell’organizzazione delle proprie esigenze e necessità particolari.<br />

OBIETTIVI SPECIFICI:<br />

In riferimento al contesto settoriale e agli obiettivi generali sopra esposti, sono<br />

in<strong>di</strong>viduati i seguenti obiettivi specifici:<br />

a) favorire, me<strong>di</strong>ante l’in<strong>di</strong>spensabile collaborazione dei volontari, l’integrazione<br />

nell’Ateneo <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>sabili fornendo loro aiuto per il superamento delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà che rendono <strong>di</strong>fficile (ed in alcuni casi impossibile) un corretto<br />

approccio all'istruzione universitaria;<br />

b) sod<strong>di</strong>sfare e garantire le richieste <strong>di</strong> accompagnamento e trasporto presso le varie<br />

se<strong>di</strong> in collaborazione con enti specializzati;<br />

c) gestire prove <strong>di</strong> ammissione personalizzate;<br />

d) erogare servizi <strong>di</strong> supporto alla <strong>di</strong>dattica e allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o in<strong>di</strong>viduale;<br />

e) in<strong>di</strong>viduazione delle necessità <strong>degli</strong> studenti in collaborazione con i docenti per<br />

approntare specifiche modalità <strong>di</strong> valutazione;


f) favorire iniziative volte all’inserimento lavorativo.<br />

E’ inoltre necessario creare una nuova cultura della <strong>di</strong>sabilità all’interno<br />

dell’ambiente universitario; l’obiettivo guida non deve essere una mera<br />

“facilitazione” <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>, bensì la volontà <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni tecniche ed umane<br />

per fornire allo studente <strong>di</strong>sabile le stesse possibilità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tutti i suoi<br />

colleghi. Il principio <strong>di</strong> base che ispira l'attività <strong>di</strong> tale servizio è che gli studenti<br />

<strong>di</strong>sabili debbano essere integrati a pieno titolo nell'Ateneo ed in tutti gli aspetti della<br />

vita universitaria, perché soprattutto gli aspetti sociali, la convivenza con gli altri<br />

studenti e le manifestazioni collettive sono esperienze irripetibili che fanno parte del<br />

patrimonio culturale ed emotivo dell'in<strong>di</strong>viduo. Occorre fare in modo che lo studente<br />

<strong>di</strong>sabile partecipi alla vita universitaria vivendone anche e soprattutto gli aspetti<br />

sociali; è nostra ferma convinzione che sia necessario portare gli studenti <strong>di</strong>sabili<br />

“dentro” l'Università e, in quest’ottica, emerge l’in<strong>di</strong>spensabilità del ruolo del<br />

volontario quale “veicolo <strong>di</strong> socializzazione” (in quanto persona giovane e con<br />

interessi raffrontabili a quelli dello studente). Parallelamente a tutto ciò, nei<br />

momenti in cui non si renderà necessaria l’assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili, l’attività<br />

dei volontari sarà anche finalizzata a:<br />

− migliorare la <strong>di</strong>stribuzione delle informazioni in<strong>di</strong>rizzate agli studenti<br />

decentrando il servizio <strong>di</strong> tutorato informativo all’interno delle singole se<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>dattiche;<br />

− raggiungere gli studenti me<strong>di</strong>ante un’informazione corretta: gli studenti<br />

avranno a <strong>di</strong>sposizione numerose informazioni reperite dai canali ufficiali.<br />

La presenza dei volontari nei <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong>dattici avrà anche il fine <strong>di</strong><br />

convogliare le richieste provenienti dagli studenti verso le strutture<br />

competenti;<br />

−<br />

creare un punto <strong>di</strong> riferimento e <strong>di</strong> aggregazione per gli studenti al fine <strong>di</strong><br />

facilitarne l’inserimento e la permanenza nella struttura universitaria.<br />

Considerando il numero <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>sabili iscritti per l’a.a. 2007/2008 (120),<br />

l’andamento delle immatricolazioni <strong>degli</strong> ultimi anni, le peculiarità delle esigenze<br />

in<strong>di</strong>viduali (che possono portare ad alternare perio<strong>di</strong> in cui si manifestano necessità<br />

<strong>di</strong> assistenza ad altri <strong>di</strong> relativa autonomia) ed il numero <strong>di</strong> studenti che sono stati<br />

assistiti presso le varie se<strong>di</strong> (9 nell’a.a. 2007/2008) si può ragionevolmente<br />

considerare l’ipotesi che nell’a.a. 2008/<strong>2009</strong> la domanda dei servizi <strong>di</strong><br />

accompagnamento possa subire un incremento dell’or<strong>di</strong>ne del 20%. La coerenza<br />

dell’assistenza prestata dai volontari con le effettive necessità riscontrate dagli<br />

studenti <strong>di</strong>sabili e la misurazione dell’efficacia <strong>degli</strong> interventi sono verificate<br />

me<strong>di</strong>ante questionari, somministrati in<strong>di</strong>vidualmente con cadenza annuale, con cui si<br />

richiede agli studenti stessi (in quanto beneficiari e controparte dell’attività prestata<br />

dai volontari) se abbiano scelto <strong>di</strong> fruire dei servizi prestati dai volontari e se<br />

ritengano che l’esperienza sia stata utile al fine del raggiungimento <strong>di</strong> una<br />

sod<strong>di</strong>sfacente integrazione nell’ambito <strong>di</strong>dattico; nei questionari, inoltre, si richiede<br />

agli studenti <strong>di</strong> esporre eventuali critiche in merito all’operato dei volontari, nonché<br />

delle proposte per consentire una <strong>di</strong>versa programmazione delle attività nel futuro.<br />

8) Descrizione del <strong>progetto</strong> e tipologia dell’intervento che definisca dal punto <strong>di</strong> vista sia<br />

qualitativo che quantitativo le modalità <strong>di</strong> impiego delle risorse umane con<br />

particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:<br />

8.1 Piani <strong>di</strong> attuazione previsti per il raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi:<br />

Coerentemente con gli obiettivi in<strong>di</strong>viduati al precedente punto e al fine <strong>di</strong> poterli<br />

raggiungere con il massimo grado <strong>di</strong> efficienza ed efficacia ai volontari verrà


proposto un percorso <strong>di</strong> graduale introduzione sud<strong>di</strong>viso in quattro fasi:<br />

1. Fase introduttiva - illustrazione ai volontari <strong>degli</strong> aspetti logistico-operativi<br />

dell’Università, dei servizi offerti e finalizzata anche alla creazione <strong>di</strong> uno spirito<br />

<strong>di</strong> gruppo.<br />

2. Fase formativa - i volontari saranno sottoposti ad un programma <strong>di</strong> formazione<br />

che comprenderà la formazione generale e la formazione specifica .<br />

3. Fase <strong>di</strong> inserimento - affiancamento dei volontari da parte <strong>degli</strong> operatori locali<br />

<strong>di</strong> <strong>progetto</strong>, in modo tale da supervisionare l’operato <strong>degli</strong> stessi; questo avverrà<br />

sia attraverso la presenza <strong>degli</strong> OLP nelle varie se<strong>di</strong>, sia tramite perio<strong>di</strong>ci incontri<br />

presso la sede del servizio <strong>di</strong> assistenza.<br />

4. Fase operativa - svolgimento autonomo del servizio da parte dei volontari,<br />

sempre attraverso il coor<strong>di</strong>namento e la supervisione da parte <strong>degli</strong> operatori<br />

locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> .<br />

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani <strong>di</strong> attuazione:<br />

1. Fase introduttiva: nei primi giorni <strong>di</strong> servizio gli operatori locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong><br />

provvederanno ad effettuare delle visite guidate con i volontari presso le se<strong>di</strong><br />

universitarie in cui si svolgono le lezioni; per gli spostamenti si utilizzeranno<br />

esclusivamente gli automezzi <strong>di</strong> servizio (guidati dal personale). L’esperienza in<br />

loco prevederà la fornitura <strong>di</strong> informazioni sull’ubicazione delle se<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattiche,<br />

sulla fruibilità dei mezzi pubblici per raggiungerle, sull’utilizzo dei sistemi <strong>di</strong><br />

superamento delle barriere architettoniche (es. i servoscala) e sulla collocazione<br />

delle aule, <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> dei professori e delle biblioteche; si provvederà, inoltre, a<br />

far conoscere ai volontari il personale <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o delle varie se<strong>di</strong> (addetto alle<br />

portinerie ed alla gestione delle emergenze) e, per quanto possibile, gli studenti<br />

<strong>di</strong>sabili frequentanti.<br />

2. Fase formativa: non appena i volontari prenderanno servizio, si provvederà ad<br />

organizzare nel più breve tempo possibile i moduli formativi previsti dalla<br />

formazione generale e specifica in<strong>di</strong>cati nella presente scheda. In primo luogo si<br />

provvederà a contattare i docenti dei corsi per sondarne la <strong>di</strong>sponibilità in<br />

rapporto alle esigenze lavorative dei singoli; in secondo luogo si definirà un<br />

calendario delle lezioni che tenga conto delle esigenze dei docenti e delle<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>degli</strong> spazi presenti nell’Ateneo.<br />

3. Fase <strong>di</strong> inserimento: nelle prime settimane (a seconda del grado <strong>di</strong> autonomia<br />

raggiunto dai volontari) gli operatori locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> affiancheranno il<br />

volontario per illustrargli le modalità pratiche <strong>di</strong> svolgimento del servizio;<br />

qualora se ne verificasse la necessità, si provvederà a ripetere ai volontari le<br />

spiegazioni fornite nel corso delle visite guidate nelle se<strong>di</strong> o a fornire loro delle<br />

mappe dei vari e<strong>di</strong>fici con le in<strong>di</strong>cazioni sui percorsi accessibili per i <strong>di</strong>sabili,<br />

sulla presenza <strong>di</strong> bagni attrezzati, sull’ubicazione delle aule, ecc. Si provvederà,<br />

inoltre, a far conoscere ai volontari gli autisti delle <strong>di</strong>tte specializzate che<br />

effettuano i trasporti <strong>degli</strong> studenti, in maniera tale che si possa creare un<br />

raccordo tra le attività prestate dai vari soggetti. Si prevede la possibilità <strong>di</strong><br />

organizzare, presso l’ufficio del Servizio <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili, <strong>degli</strong><br />

incontri collettivi tra gli operatori locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> ed i volontari per <strong>di</strong>scutere<br />

sui dubbi, le problematiche o le proposte emersi nei primi giorni <strong>di</strong> servizio.<br />

4. Fase operativa: i volontari, in<strong>di</strong>cativamente, potranno lavorare in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

autonomia presso i vari ambiti a partire dal secondo mese <strong>di</strong> servizio (fermo<br />

restando il ruolo <strong>di</strong> “guida” e coor<strong>di</strong>namento svolto dagli operatori locali <strong>di</strong><br />

<strong>progetto</strong>); non si esclude, tuttavia, la possibilità <strong>di</strong> prestare assistenza in<strong>di</strong>viduale<br />

ai volontari che si trovassero in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà nell’espletamento del<br />

servizio.


8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,<br />

specificando se volontari o <strong>di</strong>pendenti a qualunque titolo dell’ente:<br />

le risorse umane necessarie al perseguimento dei fini del <strong>progetto</strong> sono le 2 unità <strong>di</strong><br />

personale del servizio <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili e la psicologa del Centro<br />

Orientamento e Tutorato (2 unità strutturate <strong>di</strong> categoria C e 1 unità in categoria D),<br />

che rivestono anche il ruolo <strong>di</strong> operatori locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> accre<strong>di</strong>tati e i docenti dei<br />

corsi <strong>di</strong> formazione.<br />

Si precisa che le due unità <strong>di</strong> personale predette hanno maturato le seguenti<br />

esperienze: gestione <strong>degli</strong> obiettori <strong>di</strong> coscienza in servizio presso l’Ateneo fino al<br />

luglio 2005 ed a<strong>di</strong>biti a mansioni <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili; gestione dei<br />

volontari del servizio civile nazionale in servizio dall’ottobre 2005 presso l’Ateneo<br />

nell’ambito dei progetti “Università senza barriere”,“Università senza barriere 2006,<br />

“Università senza barriere 2007” e “Università senza barriere 2008”.<br />

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del <strong>progetto</strong>: dopo aver<br />

maturato una certa esperienza sul campo con adeguato affiancamento da parte <strong>degli</strong><br />

operatori locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong>, i volontari nella fase operativa si occuperanno <strong>di</strong>:<br />

1. accompagnamento ed assistenza <strong>degli</strong> studenti all’interno <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

universitari; tale attività prevede:<br />

− accogliere gli studenti nel momento in cui giungono in sede;<br />

− accompagnare gli studenti ipovedenti lungo il tragitto che devono<br />

compiere per raggiungere aule, laboratori, ecc.;<br />

− spingere la carrozzella <strong>di</strong> studenti con han<strong>di</strong>cap motori;<br />

− aiutare nella deambulazione gli studenti con han<strong>di</strong>cap motori;<br />

− aiutare gli studenti nel trasporto <strong>di</strong> eventuali materiali <strong>di</strong>dattici (es. libri,<br />

laptop, ecc.);<br />

− aiutare gli studenti nell’azionamento dei <strong>di</strong>spositivi servoscala;<br />

− aiutare gli studenti nella sistemazione in aula (es. sistemazione del<br />

laptop);<br />

− attendere gli studenti alla fine delle lezioni o delle attività e<br />

riaccompagnarli all’uscita, rimanendo con loro fino al momento in cui<br />

potranno lasciare l’Università in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sicurezza (es. fino<br />

all’arrivo del servizio <strong>di</strong> trasporto);<br />

2. <strong>di</strong>gitalizzazione ed elaborazione <strong>degli</strong> appunti delle lezioni e delle <strong>di</strong>spense<br />

fornite dai docenti;<br />

3. assistenza per il reperimento dei testi <strong>di</strong>dattici presso le biblioteche<br />

dell'Ateneo;<br />

4. affiancamento <strong>degli</strong> studenti durante le lezioni (qualora gli studenti ne<br />

facciano richiesta e qualora i carichi <strong>di</strong> lavoro lo consentano);<br />

5. fornire assistenza durante gli esami (es. scrivere sotto dettatura);<br />

6. prestare attività <strong>di</strong> consulenza e orientamento sui servizi offerti nei momenti<br />

in cui non vi siano necessità <strong>di</strong> assistenza presso i vari punti informativi<br />

presenti all’interno delle se<strong>di</strong> (<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> informazioni, consulenza sui<br />

soggetti da contattare, pubblicizzazione del servizio, supporto alle attività <strong>di</strong><br />

orientamento).<br />

Per eventuali spostamenti tra le se<strong>di</strong> dell’Ateneo i volontari potranno utilizzare due<br />

biciclette <strong>di</strong> proprietà dell’Amministrazione.<br />

9) Numero dei volontari da impiegare nel <strong>progetto</strong>:<br />

10) Numero posti con vitto e alloggio:<br />

9<br />

0


11) Numero posti senza vitto e alloggio:<br />

9<br />

12) Numero posti con solo vitto:<br />

0<br />

13) Numero ore <strong>di</strong> servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:<br />

30<br />

14) Giorni <strong>di</strong> servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):<br />

5<br />

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo <strong>di</strong> servizio:<br />

− Flessibilità oraria, in ragione <strong>degli</strong> inevitabili mutamenti delle necessità <strong>di</strong><br />

presenza in sede (spesso non preventivabili);<br />

− pre<strong>di</strong>sposizione ai contatti umani;<br />

− propensione al team-working.<br />

− precisione e puntualità.<br />

− <strong>di</strong>sponibilità ad operare presso i vari ambiti <strong>di</strong>dattici dell’Università <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (ubicati entro il territorio comunale).


CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE<br />

16) Sede/i <strong>di</strong> attuazione del <strong>progetto</strong> ed Operatori Locali <strong>di</strong> Progetto:<br />

N.<br />

Sede <strong>di</strong> attuazione<br />

del <strong>progetto</strong><br />

Comune<br />

In<strong>di</strong>rizzo<br />

Cod.<br />

ident.<br />

sede<br />

N. vol.<br />

per<br />

sede<br />

Nominativi <strong>degli</strong> Operatori Locali <strong>di</strong> Progetto<br />

Cognome e nome Data <strong>di</strong> nascita C. F.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

Università <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne/<br />

Centro<br />

Orientamento e<br />

Tutorato<br />

U<strong>di</strong>ne Vicolo Florio, 2/B 35650 9<br />

Picone Luciano<br />

Teghil Federico<br />

Vogric Fulvia<br />

23/07/69<br />

30/05/77<br />

12/09/65<br />

PCN LCN 69L 23L 483W<br />

TGH FRC 77E 30L 483U<br />

VGR FLV 65P 52E 098Q


17) Altre figure impiegate nel Progetto:<br />

N.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

Sede <strong>di</strong> attuazione<br />

del <strong>progetto</strong><br />

Università <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne/<br />

Centro<br />

Orientamento e<br />

Tutorato<br />

Comune<br />

U<strong>di</strong>ne<br />

In<strong>di</strong>rizzo<br />

Vicolo Florio,<br />

2/B<br />

Cod.<br />

ident.<br />

sede<br />

N. vol.<br />

per<br />

sede<br />

Cognome e<br />

nome<br />

TUTOR<br />

Data <strong>di</strong><br />

nascita<br />

C.F.<br />

Cognome e<br />

nome<br />

RESP. LOCALI ENTE ACC.<br />

Data <strong>di</strong><br />

nascita<br />

35650 9 - - - - - -<br />

C.F.


18) Eventuali attività <strong>di</strong> promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:<br />

Il <strong>progetto</strong> sarà promosso utilizzando:<br />

− sito internet dell’Ateneo;<br />

− comunicati stampa su quoti<strong>di</strong>ani a <strong>di</strong>ffusione regionale;<br />

− attività <strong>di</strong> affissione <strong>di</strong> locan<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> volantini presso le se<strong>di</strong><br />

dell’Ateneo e dell’Informagiovani del Comune <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (almeno 25 ore);<br />

− attività <strong>di</strong> sportello informativo svolto dal personale della struttura (durante<br />

tutto l’orario <strong>di</strong> servizio);<br />

− e-mail informative spe<strong>di</strong>te a tutti gi studenti iscritti all’Ateneo;<br />

− <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> materiale informativo presso le scuole superiori del circondario<br />

(almeno 5 ore).<br />

19) Eventuali autonomi criteri e modalità <strong>di</strong> selezione dei volontari:<br />

Criteri UNSC (definiti dalla determinazione del Direttore Generale del 30 maggio<br />

2002).<br />

20) Ricorso a sistemi <strong>di</strong> selezione verificati in sede <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento (eventuale<br />

in<strong>di</strong>cazione dell’Ente <strong>di</strong> 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):<br />

NO -<br />

21) Piano <strong>di</strong> monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del <strong>progetto</strong>:<br />

Si rinvia al sistema <strong>di</strong> monitoraggio dell’Ente <strong>di</strong> 1^ classe UILDM verificato in sede<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />

22) Ricorso a sistemi <strong>di</strong> monitoraggio verificati in sede <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento (eventuale<br />

in<strong>di</strong>cazione dell’Ente <strong>di</strong> 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):<br />

SI<br />

Servizio acquisito da Ente <strong>di</strong> 1^ classe<br />

UILDM – Direzione Nazionale Via Vergerio, 19 – Padova<br />

Cod. Ente NZ00265<br />

23) Eventuali requisiti richiesti ai can<strong>di</strong>tati per la partecipazione al <strong>progetto</strong> oltre quelli<br />

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:<br />

− Uso del pc almeno per la connessione e l’utilizzo <strong>di</strong> internet, della posta<br />

elettronica e dei programmi <strong>di</strong> videoscrittura (es.: Word); tale requisito è<br />

motivato principalmente dalle necessità <strong>di</strong> comunicare con gli Operatori<br />

locali <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> e gli studenti e <strong>di</strong> reperire le informazioni inerenti la<br />

<strong>di</strong>dattica sul sito internet dell’Università.<br />

− Possesso del <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> scuola me<strong>di</strong>a superiore.<br />

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione<br />

del <strong>progetto</strong>:<br />

Le risorse finanziarie aggiuntive stanziate dall’Ateneo ammontano a € 100,00


(formazione specifica relativa ai volontari richiesti per il presente <strong>progetto</strong>).<br />

25) Eventuali copromotori e partners del <strong>progetto</strong> con la specifica del ruolo concreto<br />

rivestito dagli stessi all’interno del <strong>progetto</strong>:<br />

Non è previsto alcun copromotore o partner per la realizzazione del <strong>progetto</strong>.<br />

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del <strong>progetto</strong>:<br />

In considerazione del fatto che i volontari richiesti saranno a<strong>di</strong>biti a mansioni <strong>di</strong><br />

assistenza ed accompagnamento <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>sabili e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong><br />

informazioni inerenti la <strong>di</strong>dattica, il <strong>progetto</strong>, per la sua stessa natura, non richiede<br />

risorse tecniche e strumentali particolari.<br />

A seconda delle attività che i volontari dovranno compiere, saranno messe a loro<br />

<strong>di</strong>sposizione le seguenti attrezzature già presenti nella dotazione dell’Ateneo:<br />

− 6 pc portatili (per le esigenze <strong>di</strong> comunicazione via email o per eventuali<br />

necessita <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitalizzazione <strong>di</strong> appunti);<br />

− 3 postazioni pc fisse dotate <strong>di</strong> scanner e stampante (per eventuali necessita <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>gitalizzazione <strong>di</strong> appunti);<br />

− Software <strong>di</strong> videolettura da utilizzarsi anche come programma <strong>di</strong><br />

riconoscimento ottico (OCR) dei testi scannerizzati;<br />

− 1 <strong>di</strong>spositivo per la creazione <strong>di</strong> stampati in carattere Braille utilizzato per la<br />

conversione <strong>di</strong> testi ed appunti;<br />

− Telefoni presenti nei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> portineria da utilizzarsi per qualsiasi necessità<br />

legata all’espletamento del servizio;<br />

− Dispositivi servoscala da utilizzare, dopo adeguata formazione, per<br />

consentire agli studenti <strong>di</strong> superare le barriere architettoniche.<br />

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI<br />

27) Eventuali cre<strong>di</strong>ti formativi riconosciuti:<br />

Saranno riconosciuti 3,5 CFU per l’insegnamento <strong>di</strong> Pedagogia speciale, previo<br />

corso <strong>di</strong> formazione con esame finale, a eventuali studenti della Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

della Formazione che decidessero <strong>di</strong> prestare il loro servizio presso l’Ateneo (come<br />

da allegato).<br />

28) Eventuali tirocini riconosciuti:<br />

Il periodo <strong>di</strong> servizio prestato dai volontari sarà riconosciuto quale tirocinio (70 ore)<br />

nell’area della <strong>di</strong>sabilità per gli studenti del I e del II anno del corso <strong>di</strong> laurea in<br />

Educazione professionale (come da allegato).<br />

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del<br />

servizio, certificabili e vali<strong>di</strong> ai fini del curriculum vitae:


L’Università rilascerà, ai sensi dello Statuto <strong>di</strong> autonomia e del Regolamento<br />

Didattico d’Ateneo, un attestato <strong>di</strong> frequenza al corso <strong>di</strong> formazione specifica (a<br />

firma del Direttore del corso stesso e del responsabile dell’ufficio presso cui sono<br />

depositati gli atti <strong>di</strong> carriera scolastica dell’interessato).<br />

Formazione generale dei volontari<br />

30) Sede <strong>di</strong> realizzazione:<br />

Università <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.<br />

31) Modalità <strong>di</strong> attuazione:<br />

In proprio, presso l’Ente con Formatori dell’Ente (per il modulo relativo alla<br />

presentazione dell’Ente, i formatori saranno coa<strong>di</strong>uvati dalla Dott.ssa Gabriella<br />

Moratto, Responsabile della Ripartizione Personale dell’Ateneo).<br />

32) Ricorso a sistemi <strong>di</strong> formazione verificati in sede <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento ed eventuale<br />

in<strong>di</strong>cazione dell’Ente <strong>di</strong> 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:<br />

NO<br />

33) Tecniche e metodologie <strong>di</strong> realizzazione previste:<br />

LE ASPETTATIVE<br />

Gli incontri e le attività riguardanti la Formazione Generale saranno precedute dalla<br />

possibilità, offerta ai volontari, <strong>di</strong> compilare un questionario (valutazione ex ante)<br />

mirante a percepire quali possono essere le aspettative dei singoli in relazione al<br />

percorso formativo da seguire con tutti i Volontari partecipanti ai progetti. In tal<br />

modo i formatori avranno a <strong>di</strong>sposizione un ulteriore strumento utile a comprendere<br />

la composizione del gruppo e a modulare l’intensità <strong>degli</strong> incontri e delle tematiche<br />

che verranno affrontate.<br />

IL PERCORSO FORMATIVO<br />

Il percorso formativo è caratterizzato da una metodologia basata su una<br />

progettazione <strong>di</strong>dattica integrata, frutto della possibilità <strong>di</strong> interazione tra vari<br />

Formatori provenienti da esperienze <strong>di</strong>fferenziate, in cui, alle metodologie<br />

canonicamente impiegate nei gruppi <strong>di</strong> animazione sociale e nei training formativi,<br />

sostenute dall’impiego <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong>dattico erogato anche tramite CD-ROM,<br />

vengono affiancate fasi <strong>di</strong> incontro frontale, cui possono seguire esercitazioni<br />

pratiche e eventuali incontri miranti a evidenziare particolari realtà <strong>di</strong> impegno civile<br />

e sociale. L’impiego strumentale <strong>di</strong> tecnologie <strong>di</strong>gitali, comprendenti l’eventuale<br />

ausilio <strong>di</strong> CD-ROM, potranno facilitare la fruizione <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong>dattico testuale,<br />

multime<strong>di</strong>ale o interattivo coerente con gli obiettivi formativi previsti. In base alle<br />

attività proposte, la fruizione potrà avvenire in<strong>di</strong>vidualmente o in gruppi <strong>di</strong> piccolame<strong>di</strong>a<br />

grandezza. La metodologia integrata, sin qui descritta, prevede la


valorizzazione della <strong>di</strong>mensione esperenziale dei partecipanti, il loro coinvolgimento<br />

attivo, sia in termini cognitivi che relazionali, e la rielaborazione delle esperienze e<br />

dei vissuti in<strong>di</strong>viduali. Uno <strong>degli</strong> obiettivi delle attività proposte è il superamento <strong>di</strong><br />

una “logica lineare”, la cui meccanicità non consente <strong>di</strong> far emergere la complessità<br />

delle relazioni e del sè, per dare spazio alla logica della riflessività circolare che<br />

tende a far emergere e a dar valore alle contrad<strong>di</strong>zioni insite nella nostra società, nei<br />

nostri stili <strong>di</strong> vita e nelle nostre <strong>di</strong>namiche relazionali piuttosto che appiattirle con<br />

una sorta <strong>di</strong> “soluzione unica valida per tutti”. Il corso prevede almeno un 50% del<br />

tempo impiegato con lezioni frontali, ed almeno un 20% con attività non formali<br />

quali:<br />

− tecniche lu<strong>di</strong>che, narrative e <strong>di</strong> drammatizzazione;<br />

− <strong>stu<strong>di</strong></strong>o dei casi;<br />

− esercitazioni guidate;<br />

− simulazioni;<br />

− giochi <strong>di</strong> ruolo;<br />

− giochi <strong>di</strong> cooperazione<br />

− eventuali incontri con realtà e personalità <strong>di</strong> impegno solidale e civile.<br />

Negli incontri sono evidentemente previsti momenti <strong>di</strong> verbalizzazione in gruppo<br />

miranti a sostenere la possibilità <strong>di</strong> cogliere il valore delle esperienze e ad<br />

apprendere da esse. Nell’ambito dei <strong>di</strong>fferenti incontri, e in particolare in alcune fasi<br />

<strong>di</strong> esercitazione sul campo, lavorando sulla <strong>di</strong>mensione del ruolo e al fine <strong>di</strong><br />

sostenere un percorso <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza delle responsabilità dei<br />

singoli, i formatori tenderanno a trasformarsi in u<strong>di</strong>tori consentendo ai Volontari la<br />

possibilità <strong>di</strong> esprimersi in qualità <strong>di</strong> Formatori su tematiche attinenti il percorso in<br />

oggetto. Grazie all’analisi delle <strong>di</strong>namiche conseguenti e tenendo conto della<br />

<strong>di</strong>versità <strong>degli</strong> orientamenti che i Volontari intenderanno seguire sarà possibile<br />

evidenziare forme e complessità civili e sociali, <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>fficilmente<br />

evidenziabili. Al termine del corso verrà offerta la possibilità ai corsisti <strong>di</strong> compilare<br />

un questionario finalizzato alla verifica dei livelli d’appren<strong>di</strong>mento (valutazione ex<br />

post). Il Corso <strong>di</strong> formazione sarà sviluppato in 6 giornate <strong>di</strong> 6 ore ciascuna (per un<br />

totale <strong>di</strong> 36 ore), cui devono aggiungersi una giornata della durata <strong>di</strong> 3 ore e una<br />

giornata della durata <strong>di</strong> 4 ore <strong>di</strong> attività comprendenti anche lo sviluppo <strong>di</strong> attività<br />

formative asincrone (fruizione del CD-ROM) per un totale <strong>di</strong> 43 ore <strong>di</strong> formazione.<br />

Gli incontri potrebbero essere gestiti da più <strong>di</strong> un formatore<br />

34) Contenuti della formazione:<br />

Come si deduce dall’analisi delle metodologie che saranno utilizzate e delle attività<br />

<strong>di</strong> cui si prevede lo sviluppo, oltre che sui contenuti da apprendere sul breve e lungo<br />

termine, ciò su cui si pone l’accento è il processo con cui tali contenuti saranno<br />

“assimilati”. Per Formazione, infatti, nel significato più alto del termine, si intende il<br />

percorso del “formare attraverso l’azione”. Per cui, ciò su cui sarà necessario<br />

focalizzare la massima attenzione, sarà la modalità con cui il giovane riuscirà a dare<br />

una propria forma ai contenuti che gli verranno trasmessi; contenuti non tanto<br />

derivanti da sterili informazioni quanto dalle relazioni che andrà progressivamente<br />

ad instaurare. L’esperienza sul campo, dunque, quale teatro dell’azione e quale<br />

strumento <strong>di</strong> assimilazione. Si tratta, evidentemente, <strong>di</strong> un processo in cui al<br />

momento della trasmissione dei contenuti (formare-informare) seguirà il momento<br />

in cui il singolo proverà a dare una propria forma a questi contenuti, ritrovandosi ad<br />

un livello superiore <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> maturazione (dare forma alla forma).


Il risultato <strong>di</strong> tale processo <strong>di</strong>penderà, in primo luogo, dalla preesistente struttura<br />

in<strong>di</strong>viduale in cui tali contenuti andranno ad inserirsi e, in secondo luogo, dal<br />

contesto esperenziale in cui tale passaggio avverrà e si arricchirà.<br />

Il Corso <strong>di</strong> formazione proposto ha come obiettivo principale quello <strong>di</strong> sensibilizzare<br />

i giovani volontari in servizio ai valori che sottendono la scelta del servizio civile<br />

quale esperienza <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva, perché possa essere favorita la comprensione<br />

sia del ruolo e delle competenze dell’Ente in cui svolgono il servizio, sia delle<br />

situazioni <strong>di</strong> violazioni dei <strong>di</strong>ritti umani a livello locale, nazionale e internazionale.<br />

Particolare attenzione sarà rivolta alla presentazione del ruolo positivo svolto dal<br />

servizio civile a livello locale per promuovere il rispetto e la tutela dei <strong>di</strong>ritti<br />

fondamentali della persona. Una seconda finalità che il Corso persegue consiste<br />

nell'aiutare i giovani volontari a comprendere come il servizio civile possa<br />

rappresentare un'occasione <strong>di</strong> crescita personale e sociale che potrà essere<br />

impiegata, nella società e nel mercato del lavoro, una volta finito il periodo <strong>di</strong><br />

impegno volontario per la comunità. Nello sviluppo dell’esperienza <strong>di</strong> servizio civile<br />

i volontari avranno la possibilità <strong>di</strong> rielaborare su una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo più lunga le<br />

esperienze e i contenuti sviluppati e appresi durante il percorso <strong>di</strong> Formazione<br />

generale avendo così la possibilità <strong>di</strong> elaborare una propria armonica<br />

consapevolezza della duplicità del loro ruolo <strong>di</strong> volontari e <strong>di</strong> protagonisti <strong>di</strong> azioni<br />

caratterizzanti le attività <strong>di</strong> un’organizzazione lavorativa complessa. Protagonisti<br />

perché attori e spettatori, anima vibrante dello spazio e del tempo, non solo<br />

dell’organizzazione <strong>di</strong> un Ente ma della Società, del proprio Paese, della propria<br />

Terra. La scoperta e l’acquisizione <strong>di</strong> consapevolezza del proprio ruolo, dei limiti <strong>di</strong><br />

questo, da vivere non quale punto <strong>di</strong> arrivo ma quale punto <strong>di</strong> partenza per<br />

l’acquisizione <strong>di</strong> un orizzonte nuovo, <strong>di</strong>verranno basi solide caratterizzanti azioni <strong>di</strong><br />

empowerment. Il percorso Formativo Generale, dunque, si qualifica quale tappa<br />

preziosa <strong>di</strong> un “cammino”, qual’è l’anno <strong>di</strong> Servizio Civile Volontario,<br />

maggiormente articolato che potremmo definire <strong>di</strong> educazione alla responsabilità e,<br />

in particolare, <strong>di</strong> educazione alla percezione dell’importanza e della bellezza della<br />

responsabilità. La cultura della responsabilità, quin<strong>di</strong>, non solo elemento sostanziale<br />

da impiegare nella costruzione della bellezza e della leggerezza del domani, ma<br />

anche strumento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> un mondo nuovo, solidale e <strong>di</strong> speranza. Un<br />

mondo in cui i giovani, con gioia, curiosità e coraggio, possano serenamente e<br />

consapevolmente sognare un orizzonte luminoso.<br />

MODULI FORMATIVI<br />

Saranno sviluppati tutti i moduli formativi in<strong>di</strong>cati nelle linee guida del 04/04/06:<br />

1. l’identità del gruppo in formazione; il gruppo come risorsa;<br />

2. dall’obiezione <strong>di</strong> coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,<br />

affinità e <strong>di</strong>fferenze tra le due realtà;<br />

3. il dovere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa della Patria;<br />

4. servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato;<br />

5. la <strong>di</strong>fesa civile non armata e nonviolenta;<br />

6. la protezione civile;<br />

7. la solidarietà e le forme <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza;<br />

8. la normativa vigente e la Carta <strong>di</strong> impegno etico;<br />

9. <strong>di</strong>ritti e doveri del volontario del servizio civile;<br />

10. il lavoro per progetti;<br />

11. presentazione dell’ente.


35) Durata:<br />

43 ore<br />

Formazione specifica (relativa al singolo <strong>progetto</strong>) dei volontari<br />

36) Sede <strong>di</strong> realizzazione:<br />

Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

37) Modalità <strong>di</strong> attuazione:<br />

La formazione è effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente<br />

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:<br />

− Dott. Daniele Fedeli, nato a Roma il 31/07/1970<br />

− Sig. Luciano Picone, nato a U<strong>di</strong>ne il 23/07/1969<br />

− Dott.ssa Cristina Disint, nata a U<strong>di</strong>ne il 06/11/1974<br />

− Dott.ssa Fulvia Vogric, nata a Gorizia il 12/09/1965<br />

− Ing. Gino Capellari<br />

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:<br />

− Dott. Daniele Fedeli, Docente Universitario <strong>di</strong> Pedagogia Speciale,<br />

Fondamenti <strong>di</strong> Psicopatologia Clinica e Psicologia della Disabilità presso<br />

l’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, alla quinta esperienza formativa<br />

nell’ambito dei corsi <strong>di</strong> formazione specifica presentati dall’Università <strong>degli</strong><br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne per il settore Assistenza;<br />

− Ing. Gino Capellari, responsabile operativo del nucleo SPP (Servizio<br />

Prevenzione e Protezione) del Centro SPRINT dell’Ateneo;<br />

− Sig. Luciano Picone, <strong>di</strong>pendente amministrativo referente del Centro<br />

Orientamento e Tutorato dell’Ateneo per quanto attiene la gestione dei<br />

servizi <strong>di</strong> assistenza agli studenti <strong>di</strong>sabili (servizio presso cui è impegnato<br />

dal 2000);<br />

− Dott.ssa Cristina Disint, funzionaria amministrativa nonché responsabile del<br />

Centro Orientamento e Tutorato dell’Ateneo;<br />

− Dott.ssa Fulvia Vogric, funzionaria amministrativa nonché psicologa<br />

referente del Centro Orientamento e Tutorato dell’Ateneo per quanto attiene<br />

i colloqui personalizzati ed in<strong>di</strong>viduali dell’utenza a carattere orientativo e<br />

psicologico.<br />

40) Tecniche e metodologie <strong>di</strong> realizzazione previste:<br />

La formazione si svilupperà attraverso lezioni frontali e asincrone. Essa<br />

comprenderà, tuttavia, anche momenti formativi realizzati attraverso l’esperienza<br />

sul campo e la simulazione.<br />

Verranno utilizzati: lavagne luminose, videoproiettori, PC, materiali da scrittura,


<strong>di</strong>spense relative al percorso formativo.<br />

41) Contenuti della formazione:<br />

− PSICOLOGIA DELLA DISABILITA’ (20 ore):<br />

1. han<strong>di</strong>cap visivo-u<strong>di</strong>tivi;<br />

2. ritardo mentale;<br />

3. ipoacusia;<br />

4. cecità;<br />

5. autismo;<br />

6. <strong>di</strong>sturbi comportamentali.<br />

– LA SICUREZZA E LA SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO (6 ore):<br />

1. fattori <strong>di</strong> rischio<br />

2. segnaletica <strong>di</strong> sicurezza<br />

3. sostanze pericolose<br />

4. videoterminale e rischio<br />

5. concetti <strong>di</strong> base del rischio<br />

6. pericolo<br />

7. valutazione dei rischi<br />

8. misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione<br />

9. gestione delle emergenze<br />

− FORMAZIONE DI BASE AL SERVIZIO (4 ore):<br />

1. visita guidata alle se<strong>di</strong>, con in<strong>di</strong>cazione dei percorsi accessibili, delle<br />

infrastrutture presenti e dei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> emergenza;<br />

2. illustrazione del funzionamento dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> superamento delle<br />

barriere architettoniche (servoscala);<br />

3. illustrazione pratica delle modalità <strong>di</strong> svolgimento del servizio <strong>di</strong><br />

accompagnamento <strong>degli</strong> studenti <strong>di</strong>sabili.<br />

− ORIENTAMENTO E TUTORATO (24 ore):<br />

1. L’organizzazione del sistema <strong>di</strong> orientameno e tutorato all’Università <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne (commissione <strong>di</strong> Ateneo, commissioni <strong>di</strong> Facoltà, Centro<br />

Orientamento e Tutorato);<br />

2. contenuti dell’offerta <strong>di</strong>dattica;<br />

3. fonti informative;<br />

4. modalità <strong>di</strong> fruizione delle informazioni;<br />

5. materiali informativi cartacei e multime<strong>di</strong>ali;<br />

6. servizi dell’Ateneo (rapporti con l’estero, stage e tirocini, servizi<br />

informatici, servizi au<strong>di</strong>ovisivi, <strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, servizi bibliotecari, ecc);<br />

7. opportunità dell’Ateneo (associazioni studentesche, contratti <strong>di</strong><br />

collaborazione, ecc.);<br />

8. tutor <strong>di</strong>dattici: caratteristiche, funzioni, compiti specifici.<br />

− ASPETTI COMUNICATIVI , RELAZIONALI PER LA GESTIONE DEL<br />

RAPPORTO CON L’UTENTE (6 ore):<br />

1. I principi della comunicazione verbale e non verbale;<br />

2. empatia e ascolto attivo<br />

3. la gestione delle <strong>di</strong>namiche relazionali;<br />

4. assertività e gestione dei conflitti;<br />

5. fattori che incidono nella percezione <strong>degli</strong> utenti;<br />

6. relazione e comunicazione con l’utente (ascoltare ed esprimersi con<br />

efficacia, feedback e richieste emotive dell’interlocutore, atteggiamento <strong>di</strong>


problem-solving, ecc.);<br />

7. esercitazioni esperenziali e “Role playing”.<br />

42) Durata:<br />

60 ore<br />

Altri elementi della formazione<br />

Data:<br />

43) Modalità <strong>di</strong> monitoraggio del piano <strong>di</strong> formazione (generale e specifica) pre<strong>di</strong>sposto:<br />

STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE FORMAZIONE<br />

GENERALE:<br />

Si rinvia al sistema <strong>di</strong> monitoraggio dell’Ente <strong>di</strong> 1^ classe UILDM verificato in sede<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento (in allegato accordo <strong>di</strong> acquisto servizi).<br />

STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE FORMAZIONE<br />

SPECIFICA:<br />

A conclusione del percorso formativo verrà somministrato un questionario per<br />

registrare il gra<strong>di</strong>mento dell’iniziativa dal punto <strong>di</strong> vista organizzativo, della<br />

metodologia, dei contenuti e dei relatori coinvolti.<br />

Per ottenere il riconoscimento dei cre<strong>di</strong>ti formativi universitari (in<strong>di</strong>cati al punto 27)<br />

si provvederà ad organizzare uno specifico esame finale <strong>di</strong>retto a valutare il grado <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento dei volontari.<br />

Il Progettista: Dott. Federico Teghil<br />

Il Responsabile legale dell’ente<br />

IL MAGNIFICO RETTORE<br />

DELL’UNIVERSITA’ DEGLI<br />

STUDI DI UDINE<br />

Prof.ssa Cristiana Compagno

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