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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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Il Comitato Esecutivo della Banca stabilisce un determinato livello di accettazione del rischio di tasso<br />

di interesse, che rappresenta il “limite” entro il quale deve essere <strong>con</strong>tenuta la massima perdita<br />

potenziale che si potrebbe generare al variare dei tassi di mercato.<br />

La massima perdita potenziale è misurata in termini di VaR (Value at Risk), ossia massima perdita che<br />

al 99% di probabilità ci si attende possa scaturire da un portafoglio sulla base delle variazioni dei<br />

prezzi sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, <strong>con</strong> riferimento ad un holding period di un giorno.<br />

In altre parole, il VaR è determinato dalla sensibilità alle variazioni di 1 bp dei tassi di interesse delle<br />

poste attive e passive (sensitivity), moltiplicata per la volatilità dei tassi presi a riferimento, <strong>con</strong> una<br />

serie storica di 250 osservazioni, dato che sarà portato a 500 osservazioni nel corso del prossimo anno<br />

solare.<br />

Il VaR è determinato nell’ambito di un collaudato sistema di ALMO (Asset & Liability Management<br />

Operativo), basato su un modello che individua la sensitivity (tasso di variabilità alle fluttuazioni di<br />

mercato dei tassi di interesse “risk free”) delle poste inserite nel modello stesso.<br />

La scelta di mantenere il calcolo del VaR su un orizzonte temporale di un giorno, <strong>con</strong>sente un <strong>con</strong>trollo<br />

puntuale del rischio.<br />

L’attività svolta ha <strong>con</strong>sentito una puntuale verifica dell’evoluzione, nonché la predisposizione delle<br />

proposte da sottoporre al Comitato A&LM per la definizione e la <strong>con</strong>seguente attuazione, quando<br />

ritenuto necessario, degli interventi finalizzati alla sterilizzazione del rischio in modo equilibrato.<br />

Per una maggiore disamina circa le politiche di gestione, il presidio e il monitoraggio dei rischi di<br />

mercato (rischio di tasso di interesse, di prezzo, di cambio) e di liquidità, si rimanda alla Nota<br />

Integrativa – Parte E, sezione 2 – Rischio di mercato e Sezione 3 – Rischio di liquidità.<br />

Rischi operativi<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca di Roma per fronteggiare efficacemente i rischi operativi e nell’ottica di rispettare<br />

gli adempimenti introdotti dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale, ha definito un sistema di<br />

gestione degli stessi (cosiddetto Framework), composto da un insieme di politiche e strategie<br />

finalizzate alla loro misurazione, <strong>con</strong>trollo e mitigazione.<br />

L’Amministratore Delegato di <strong>UniCredit</strong> ha approvato nel mese di settembre la riorganizzazione<br />

del “<strong>Group</strong> Risk Management Department” per rafforzare la capacità di indirizzo, coordinamento e<br />

<strong>con</strong>trollo dei rischi di Gruppo e per migliorare l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale in<br />

materia di rischi.<br />

È stato a tal fine costituito il “Retail Italy Network Risks” Department, struttura alla quale compete<br />

la misurazione e la gestione dei rischi di credito e operativi di Retail Italy Network e, di <strong>con</strong>seguenza,<br />

anche di <strong>UniCredit</strong> Banca di Roma.<br />

All’interno della citata struttura è stato collocato il Team “Retail Operational Risk Management”<br />

<strong>con</strong> l’obiettivo, già previsto nel precedente quadro organizzativo, di presidiare i rischi operativi della<br />

Banca, assicurando su di essi un monitoraggio <strong>con</strong>tinuativo e indipendente.<br />

Nel corso del <strong>2009</strong> il Team “Retail Operational Risk Management” si è occupato del presidio dei<br />

rischi operativi mediante l’analisi dei dati di perdita interni, il monitoraggio degli indicatori di rischio e<br />

l’esecuzione delle analisi di scenario e ha implementato un meccanismo strutturato di reportistica<br />

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