Più semplicità . à facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group
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al valore atteso di recupero dei crediti, ossia al valore dei flussi di cassa <strong>con</strong>trattuali in linea<br />
capitale e in linea interessi al netto delle perdite attese. Queste perdite sono computate se<strong>con</strong>do la<br />
specifica capacità dei debitori di far fronte alle obbligazioni assunte, misurata sulla scorta di tutte<br />
le informazioni a disposizione sulla situazione patrimoniale, e<strong>con</strong>omica e finanziaria di tali<br />
soggetti. Nella determinazione del valore di recupero dei crediti occorre tener <strong>con</strong>to anche delle<br />
eventuali garanzie reali e personali esistenti a presidio degli stessi;<br />
al tempo atteso di recupero, stimato tenendo <strong>con</strong>to delle procedure in atto per il recupero<br />
medesimo (procedure giudiziali, procedure extragiudiziali, piani di rientro, ecc.) oppure, per i<br />
crediti ristrutturati, corrispondente al nuovo piano di ammortamento;<br />
al tasso di interesse per l’attualizzazione, pari al tasso di rendimento della posizione oggetto di<br />
valutazione quando disponibile, altrimenti determinato attraverso stime ritenute significative.<br />
Per i crediti in sofferenza ed i crediti ristrutturati i valori attesi di recupero sono stimati e formulati<br />
in modo analitico; per i crediti incagliati cosiddetti “oggettivi”, i valori recuperabili sono stimati su<br />
base storico-statistica applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario; per i<br />
restanti crediti ad incaglio, i presumibili valori di realizzo sono determinati in base a valutazioni<br />
analitiche.<br />
I tempi attesi di recupero, per le sofferenze e gli incagli, sono determinati su base forfetaria se<strong>con</strong>do<br />
i tempi di recupero storicamente verificatisi su posizioni di rischio simili, salvo che non siano stati<br />
definiti specifici piani di rientro; per i crediti ristrutturati, sono determinati in modo analitico.<br />
Per i crediti scaduti e/o s<strong>con</strong>finanti da oltre 180 giorni il valore atteso di recupero è determinato<br />
sulla base della valutazione della rischiosità della pertinente forma tecnica di utilizzo e sottostanti<br />
strumenti di mitigazione del rischio (misurati dalla Loss Given Default).<br />
La valutazione dei crediti non deteriorati (performing) e dei crediti scaduti e/o s<strong>con</strong>finanti da oltre<br />
90 fino a 180 giorni, anche per la parte rientrante nella categoria delle “esposizioni scadute<br />
deteriorate”, avviene se<strong>con</strong>do la metodologia delle perdite “sostenute” ma non “riportate” (Incurred<br />
But Not Reported losses - IBNR), adottata dal Gruppo.<br />
La perdita di valore associata ad ogni credito performing è data dal prodotto tra il suo valore di<br />
iscrizione e i relativi parametri di misurazione della perdita attesa (Expected loss): la PD (Probability<br />
of Default, fornita dai sistemi interni di rating, oppure stimata su basi storiche e definita se<strong>con</strong>do<br />
parametri omogenei per operazioni <strong>con</strong> caratteristiche simili in termini di rischio di credito,<br />
commisurato alla tipologia di investimento ossia alla forma tecnica, settore e<strong>con</strong>omico di appartenenza,<br />
localizzazione territoriale dei debitori e altri fattori rilevanti), la LGD (Loss Given Default, fornita dai<br />
sistemi interni di rating oppure stimata su basi storiche) e la EAD (Exposure At Default).<br />
Al valore così determinato per ogni credito performing è applicato un ulteriore parametro, il<br />
cosiddetto LCP (Loss Confirmation Period), il quale esprime - per le diverse categorie di esposizione<br />
omogenee - il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle <strong>con</strong>dizioni finanziarie del<br />
debitore e la classificazione in default dei singoli finanziamenti.<br />
Le perdite di valore, derivanti dall’applicazione dei predetti procedimenti di valutazione<br />
dell’impairment, sono registrate nel Conto E<strong>con</strong>omico. Eventuali, successive riprese di valore non<br />
possono superare il limite delle svalutazioni (individuali o collettive) da impairment precedentemente<br />
<strong>con</strong>tabilizzate.<br />
4.1.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali<br />
Gli utili (o le perdite) da cessione sono rilevati nel Conto E<strong>con</strong>omico alla voce 100 a) “Utili<br />
(Perdite) da cessione o riacquisto di: crediti”.<br />
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