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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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Il quadro generale<br />

Unico e del Mod. 770 - Semplificato ed Ordinario e del Modulo<br />

di liquidazione dell’imposta sostitutiva di <strong>UniCredit</strong> Banca, per gli<br />

esercizi <strong>2009</strong>-2012.<br />

Variazioni statutarie<br />

L’Assemblea straordinaria del 23 giugno <strong>2009</strong> ha deliberato la<br />

modifica degli articoli 6, 8, 11, 14, 18, 24 e 31 dello Statuto Sociale<br />

allo scopo di un adeguamento del testo statutario alle disposizioni<br />

emanate dalla Banca d’Italia in data 4 marzo 2008 in materia di<br />

organizzazione e governo societario delle banche.<br />

La medesima Assemblea ha altresì approvato la modifica dell’art.<br />

25, se<strong>con</strong>do comma, anch’esso coerente <strong>con</strong> l’intero nuovo impianto<br />

delle disposizioni di Vigilanza in tema di governance.<br />

L’e<strong>con</strong>omia internazionale<br />

La ripresa e<strong>con</strong>omica, iniziata durante i mesi estivi nelle maggiori<br />

e<strong>con</strong>omie avanzate e in progressivo rafforzamento in quelle<br />

emergenti, è proseguita durante il resto dell’anno, grazie alle politiche<br />

e<strong>con</strong>omiche di espansione attuate nei principali paesi. Le tensioni sui<br />

mercati finanziari internazionali si sono allentate e la restrizione del<br />

credito bancario si è fatta meno intensa. I mercati si attendono che<br />

le banche centrali mantengano i tassi ufficiali ai bassi livelli attuali<br />

ancora per qualche tempo, il che, <strong>con</strong>giuntamente alla presenza di<br />

elevata liquidità, ha incoraggiato la domanda di attività rischiose.<br />

Pur in presenza di alcuni elementi di incertezza, legati alla dinamica<br />

della domanda mondiale e alle <strong>con</strong>dizioni sul mercato del lavoro,<br />

le previsioni degli analisti sono state riviste al rialzo. Le stime più<br />

recenti dell’OCSE indicano per l’insieme delle e<strong>con</strong>omie avanzate<br />

un aumento del PIL attorno al 2%, <strong>con</strong> una crescita ancora più<br />

sostenuta per quanto riguarda e<strong>con</strong>omie emergenti quali Cina, India<br />

e Brasile, trainate da una più forte dinamica della domanda interna.<br />

Malgrado l’anno chiuda complessivamente in negativo per quanto<br />

riguarda la crescita (-0,8% a livello mondiale), a partire dal terzo<br />

trimestre del <strong>2009</strong> l’e<strong>con</strong>omia mondiale si è rafforzata: il PIL è<br />

tornato a crescere negli Stati Uniti e nell’area dell’euro, ha <strong>con</strong>tinuato<br />

ad espandersi in Giappone, ha accelerato nelle e<strong>con</strong>omie emergenti<br />

dell’Asia e dell’America Latina. Anche i flussi del commercio<br />

internazionale sono tornati ad aumentare, pur rimanendo di circa il<br />

10% al di sotto del livello di un anno prima, grazie soprattutto alla<br />

componente di domanda asiatica. Nel quarto trimestre è proseguito il<br />

recupero della produzione industriale dopo il livello minimo raggiunto<br />

nella prima metà del <strong>2009</strong>, ed è ulteriormente migliorato il clima di<br />

fiducia. In alcuni paesi, tra cui Stati Uniti e Giappone, si è attenuata<br />

la disoccupazione, anche se i tassi hanno comunque raggiunto livelli<br />

piuttosto elevati.<br />

Le quotazioni del petrolio stanno risalendo gradualmente, malgrado<br />

una lieve flessione registrata a fine anno. Il prezzo del petrolio (di<br />

qualità brent) è passato da una quotazione media di 77,4 dollari al<br />

barile nel mese di novembre a una di 75,2 dollari a dicembre, <strong>con</strong><br />

una variazione in termini <strong>con</strong>giunturali del -2,8%, e del +73% su<br />

base annua.<br />

Ciononostante, l’inflazione rimane moderata: complessivamente,<br />

l’indice armonizzato dei prezzi al <strong>con</strong>sumo ha registrato nell’area<br />

euro una variazione del +0,3% <strong>con</strong>tro il +3,3% del 2008. Il rialzo,<br />

avvenuto in termini tendenziali a partire dal mese di novembre, è<br />

dovuto in via principale alla componente energetica: mentre a livello<br />

complessivo si registra un +0,5% al mese di novembre, la sola<br />

componente core (ovvero, quella depurata dai beni <strong>con</strong> prezzi più<br />

volatili quali appunto energia e alimentari freschi) presenta nello<br />

stesso mese una variazione pari all’1% su base annua. Anche negli<br />

Stati Uniti l’inflazione al <strong>con</strong>sumo è tornata su valori positivi nel mese<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca · <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong><br />

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