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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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Sezione 3 - Rischio di liquidità<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità<br />

A.1. Aspetti generali<br />

Il rischio di liquidità si articola in:<br />

• Liquidity Mismatch Risk, ossia il rischio di non <strong>con</strong>formità tra gli importi e/o le tempistiche dei flussi in entrata e in uscita;<br />

• Liquidity Contingency Risk, ossia il rischio che eventi futuri inattesi possano richiedere un ammontare di liquidità maggiore di quello previsto come<br />

necessario alla Banca. Tale rischio può essere generato da eventi quali il mancato rimborso di finanziamenti, la necessità di finanziare nuovi assets o<br />

di ottenere nuovi finanziamenti in caso di crisi di liquidità;<br />

• Market Liquidity Risk, ossia il rischio che <strong>UniCredit</strong> Banca incorra in perdite causate dalla dismissione degli assets liquidi per far fronte a crisi di<br />

liquidità causate da fattori sistemici o specifici dell’Istituto.<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> gestisce il rischio di liquidità a livello centralizzato e su base <strong>con</strong>solidata nel rispetto delle normative regolamentari delle Autorità<br />

di Vigilanza locali e delle necessità di business. La Banca è responsabile della corretta esecuzione e rispetto delle Policy di liquidità all’interno delle<br />

linee guida che la Capogruppo ha provveduto ad impartire, regolando il netto dei propri flussi di liquidità trasferendone l’eccedenza o il disavanzo alla<br />

Capogruppo <strong>con</strong> cadenza giornaliera.<br />

A tal proposito, nel corso del <strong>2009</strong> è entrata a pieno regime la “Liquidity Policy” emanata dalla Capogruppo, in cui vengono delineate sia la<br />

modalità di gestione degli aspetti quantitativi <strong>con</strong>nessi al rischio di liquidità che la quantificazione dei limiti da rispettare. Gli obiettivi primari della<br />

“Liquidity Policy” sono:<br />

• il rispetto dei limiti di liquidità per il breve termine (liquidità operativa) al fine di mantenere da parte delle banche la capacità di far fronte ai rispettivi<br />

impegni di pagamento ordinari/straordinari;<br />

• il rispetto dei limiti di liquidità per il medio/lungo termine (liquidità strutturale) al fine di mantenere un sostanziale pareggiamento tra passività e<br />

attività a medio/lungo termine.<br />

Il Department Finanza è responsabile, in coordinamento <strong>con</strong> la funzione “Retail Italy Planning” della Capogruppo, dell’esecuzione della “Liquidity<br />

Policy” rispettivamente per il rispetto dei limiti di liquidità, sia per il breve termine (liquidità operativa), sia per il medio e lungo termine (liquidità<br />

strutturale).<br />

A.2. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità<br />

A.2.1 Aspetti organizzativi<br />

Il processo di gestione del rischio di liquidità della Banca è regolamentato nell’ambito del Sistema dei Controlli Interni per fasi, <strong>con</strong> il fine di identificare<br />

i criteri per la gestione dei profili di rischio, le attività da porre in essere per la corretta applicazione dei criteri, le unità deputate allo svolgimento delle<br />

citate attività e le procedure a supporto delle stesse. L’articolazione per fasi e l’attribuzione delle attività alle diverse strutture organizzative è effettuata<br />

avendo come obiettivo la funzionalità del processo ossia la sua idoneità a <strong>con</strong>seguire gli obiettivi prefissati (efficacia) e la sua capacità a realizzarli a<br />

costi <strong>con</strong>grui (efficienza). Le fasi del processo vengono di seguito riportate:<br />

• politica di gestione del rischio;<br />

• assunzione del rischio;<br />

• misurazione del rischio;<br />

• <strong>con</strong>trollo del rischio.<br />

Politica di gestione del rischio<br />

La politica di gestione del rischio, sempre in <strong>con</strong>formità alla “Liquidity Policy” emanata dalla Capogruppo, ha come obiettivo l’attuazione degli indirizzi<br />

strategici, di breve, medio e di lungo periodo, al fine di quantificare le risorse da allocare nel comparto degli impieghi e degli investimenti finanziari in<br />

termini di esposizione al rischio di liquidità.<br />

La “Liquidity Policy” prevede che la disponibilità di liquidità - data dalla differenza tra la raccolta da clientela e gli impieghi e<strong>con</strong>omici - venga allocata<br />

in uno speciale <strong>con</strong>to intrattenuto <strong>con</strong> la Capogruppo (denominato “<strong>con</strong>to accessorio”), di cui si dà descrizione nella Relazione sulla Gestione -<br />

Commento ai risultati della gestione - Gli investimenti finanziari. È importante sottolineare la natura di tale <strong>con</strong>to, che di fatto raccoglie quasi tutta la<br />

liquidità in eccesso di <strong>UniCredit</strong> Banca e, essendo “a vista”, la rende immediatamente disponibile; si realizza pertanto una gestione che minimizza il<br />

rischio di liquidità. Un’altra piccola porzione della disponibilità di liquidità viene investita in “depositi a scadenza determinata”, posti in essere <strong>con</strong> la<br />

Capogruppo.<br />

La quantificazione delle risorse da destinare ai comparti menzionati viene effettuata sulla base dei risultati rivenienti dalle analisi svolte <strong>con</strong> il sistema<br />

ALMPro (Asset Liability Management - Prometeia), che giornalmente quantifica i saldi da destinare al “<strong>con</strong>to accessorio”, unitamente all’utilizzo di<br />

modelli e<strong>con</strong>ometrici per la stima della persistenza temporale dei saldi riferiti alla raccolta da clientela.<br />

La parte investita in “depositi a scadenza determinata” risente delle previsioni circa l’andamento delle principali variabili macro-e<strong>con</strong>omiche, dei primari<br />

mercati di riferimento, delle politiche monetarie nazionali ed internazionali, delle caratteristiche della struttura finanziaria aziendale, dei vincoli pubblici e<br />

delle norme di Vigilanza.<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca · <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> 225

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