Più semplicità . È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
VAR - Value at Risk: andamento giornaliero anno 2009
40.000
38.000
36.000
34.000
32.000
30.000
28.000
26.000
24.000
22.000
20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
Limite di VaR
fino al 22 febbr. '09:
11 milioni
Limite di VaR
fine al 15 giu. '09:
30 milioni
Limite di VaR
fino al 10 dic. '09:
22 milioni
Limite di VaR
dall'11 dic. '09:
28 milioni
Gen-09 Feb-09 Mar-09 Apr-09 Mag-09 Giu-09 Lug-09 Ago-09 Set-09 Ott-09 Nov-09 Dic-09
Come mostra il grafico, il VaR giornaliero si è sostanzialmente mantenuto nei limiti definiti.
Con riferimento al valore del VaR riscontrato all’inizio dell’anno 2009 si evidenzia un breve scostamento rispetto al limite assegnato dovuto allo
sfasamento temporale tecnico relativamente alla data di applicazione del modello di spalmatura delle poste a vista e la data di recepimento dello
stesso, e contestuale definizione del nuovo limite di VaR da parte del Comitato Esecutivo della Banca.
B. Attività di copertura del fair value
Le coperture che vengono poste in essere hanno la precisa finalità di mantenere il rischio di massima perdita entro i limiti stabiliti, considerando il
complessivo portafoglio di attività fruttifere e di passività onerose a tasso fisso della Banca.
Il portafoglio dei “contratti derivati di copertura dei rischi” accoglie gli strumenti derivati impiegati dalla Banca, principalmente IRS (Interest Rate Swap),
con lo scopo di mitigare o annullare il rischio di tasso del banking book ai quali sono esposte le posizioni attive o passive oggetto della protezione.
Si tratta di operazioni di “macro-hedging” di portafoglio, il cui obiettivo è quello di ridurre la variabilità del valore economico delle attività e delle
passività finanziarie a tasso fisso.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Le coperture che vengono poste in essere hanno la precisa finalità di mantenere il rischio di massima perdita entro quanto stabilito, considerando le
attività fruttifere e le passività onerose a tasso indicizzato della Banca.
Il portafoglio dei “contratti derivati di copertura dei rischi” accoglie gli strumenti derivati impiegati dalla Banca, principalmente IRS (Interest Rate Swap),
con lo scopo di mitigare o annullare i rischi di mercato (liquidità, tasso) ai quali sono esposti i flussi finanziari attivi o passivi oggetto della protezione.
La “Liquidity Policy” emanata dalla Capogruppo a fine 2008, prevede fra l’altro, l’investimento della disponibilità finanziaria netta riveniente dalla raccolta
con clientela in un conto corrente (denominato “Conto Accessorio”), remunerato alle condizioni stabilite dalla stessa “Liquidity Policy”, e riviste in occasione
dell’aggiornamento apportato in data 31 marzo 2009. Con l’obiettivo di “stabilizzare” il contributo complessivo al “margine di interesse” tale investimento
è fatto oggetto di copertura, attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, in virtù dell’alta correlazione esistente tra la remunerazione variabile del Conto
Accessorio e i flussi finanziari variabili dei derivati connessi. La relazione si qualifica di “Copertura Generica dei Flussi Finanziari” per una durata finanziaria
pari a quella dei contratti di copertura, con riferimento ad una porzione del saldo del Conto Accessorio uguale al valore nozionale dei contratti derivati e,
relativamente alla parte di remunerazione, equivalente ai flussi variabili pagati nei contratti di copertura. . Gli effetti dell’inefficacia sono iscritti ove venga
accertata l’incapienza del saldo o della redditività della posta coperta rispetto all’ammontare nozionale e/o dei flussi variabili dei derivati di copertura. Visti i
repentini ribassi dei tassi e le previsioni di ulteriori diminuzioni, la Banca ha iniziato a porre in essere le operazioni di copertura il 15.12.2008, generando,
a quella data, una copertura di flussi finanziari connessi a transazioni future altamente probabili. Alla data del 31 dicembre 2009 è in essere un contratto
di IRS del valore nozionale di 8.943 milioni di euro, strutturato sulla base di un piano di ammortamento di durata decennale (1.2.2009 – 1.2.2019), in cui
la Banca riceve trimestralmente un Tasso Fisso Act/360 (pari a 3,2702%) e paga trimestralmente (Act/360) la media giornaliera (5 fixing alla settimana)
dell’Euribor 3 mesi, rilevata nel trimestre di riferimento. La controparte con cui i derivati sono posti in essere è HVB - Milano (Bayerische Hypo und
Vereinsbank A.G.), negoziatore sul mercato per il Gruppo UniCredit.
Il suddetto derivato si conferma qualificato di “copertura generica dei flussi finanziari” con riferimento alla pari porzione (anzidetta) del “Conto Accessorio”.
210 Bilancio 2009 · UniCredit Banca