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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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<strong>Bilancio</strong> dell’Impresa I Nota integrativa<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

2.2 - Rischi di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo<br />

A.1 Aspetti generali<br />

Il portafoglio bancario (banking book) evidenzia i rischi di tasso di interesse e di liquidità, principalmente generati dalle operazioni di raccolta e di<br />

impiego relativi alla normale attività della Banca.<br />

Per la gestione di tali rischi, su base giornaliera, il Department Finanza utilizza il sistema di Asset and Liability Management Operativo (ALMO), reso<br />

disponibile dalle strutture di Planning, Finance and Administration della Capogruppo.<br />

Gli obiettivi e le strategie sottostanti la gestione del banking book sono orientati all’ottimizzazione e massimizzazione nel tempo della <strong>con</strong>tribuzione<br />

e<strong>con</strong>omica riveniente dalla normale attività commerciale della Banca.<br />

A.2 Processi di gestione e metodi di misurazione dei rischi di mercato<br />

A.2.1 Aspetti organizzativi<br />

Il processo di gestione dei rischi di mercato della Banca, <strong>con</strong> riferimento al banking book, è regolamentato nell’ambito del Sistema dei Controlli Interni<br />

per fasi, <strong>con</strong> il fine di identificare i criteri per la gestione dei profili di rischio, le attività da porre in essere per la corretta applicazione dei criteri, le unità<br />

deputate allo svolgimento delle citate attività e le procedure a supporto delle stesse. L’articolazione per fasi e l’attribuzione delle attività alle diverse<br />

strutture organizzative è effettuata avendo come obiettivo la funzionalità del processo ossia la sua idoneità a <strong>con</strong>seguire gli obiettivi prefissati (efficacia)<br />

e la sua capacità a realizzarli a costi <strong>con</strong>grui (efficienza). Le fasi del processo vengono di seguito riportate:<br />

• politica di gestione del rischio;<br />

• assunzione dei rischi;<br />

• misurazione dei rischi;<br />

• <strong>con</strong>trollo dei rischi.<br />

Politica di gestione del rischio<br />

La politica di gestione del rischio, sempre aderente alla policy emanata da Capogruppo, ha come obiettivo l’attuazione degli indirizzi strategici, di<br />

breve e di lungo periodo, al fine di quantificare il profilo di rischio relativo al banking book in termini di volatilità del margine di interesse e di valore<br />

e<strong>con</strong>omico del patrimonio netto. La quantificazione delle risorse da destinare al rischio di tasso del banking book viene effettuata sulla base dei risultati<br />

rivenienti dalle analisi svolte in merito alle previsioni circa l’andamento delle principali variabili macro-e<strong>con</strong>omiche, dei principali mercati di riferimento,<br />

delle politiche monetarie nazionali ed internazionali, delle caratteristiche della struttura finanziaria aziendale, delle caratteristiche del banking book, dei<br />

vincoli pubblici e delle norme di Vigilanza.<br />

Assunzione dei rischi<br />

I limiti di esposizione al rischio del tasso di interesse strutturale vengono definiti, nell’ambito dell’orizzonte temporale predefinito e presente l’attività<br />

svolta dalla Banca, <strong>con</strong> riferimento alla massima esposizione sopportabile nei <strong>con</strong>fronti del rischio di tasso strutturale, in termini di riflesso sul margine<br />

di interesse/patrimonio a rischio, allo scostamento ammissibile rispetto all’esposizione innanzi citata, agli strumenti utilizzabili ovvero alle politiche<br />

attuabili per la gestione del rischio in parola.<br />

Misurazione dei rischi<br />

La fase di misurazione del rischio di mercato attiene alla costruzione di misure indicative del rischio derivante dalla composizione, dalla struttura e<br />

dalle caratteristiche del banking book.<br />

Il rischio di tasso di interesse strutturale, vale a dire il rischio che variazioni attese ed inattese dei tassi di interesse di mercato abbiano impatti negativi<br />

sul margine di interesse e sul portafoglio attivo/passivo, viene misurato attraverso il maturity gap ed il duration gap. Il primo, dato dalla differenza<br />

fra attività sensibili e passività sensibili, deve misurare l’esposizione del margine finanziario al rischio in parola. Il se<strong>con</strong>do, dato dalla differenza fra<br />

duration media dell’attivo e quella del passivo, deve misurare l’esposizione del valore di mercato del portafoglio attivo/passivo al rischio di tasso di<br />

interesse. In definitiva, mentre le tecniche di maturity gap, nelle varianti semplice, incrementale, ponderato, beta e shifted, analizzano l’impatto di una<br />

variazione dei tassi di interesse sul margine finanziario, le tecniche basate sulla duration stimano l’impatto che una variazione dei tassi di interesse<br />

produce sul valore e<strong>con</strong>omico dell’attivo e del passivo. e quindi del capitale.<br />

La misurazione del rischio viene effettuata nel <strong>con</strong>tinuo dal Department Finanza che produce altresì la reportistica destinata agli Organi ed alle funzioni<br />

aziendali coinvolte nel processo di gestione del rischio di tasso strutturale e del rischio di liquidità.<br />

Controllo dei rischi<br />

La fase del <strong>con</strong>trollo dei rischi viene effettuata nel <strong>con</strong>tinuo dal Department Finanza coadiuvato dalla funzione “Retail Italy Planning” di Capogruppo per<br />

verificare il rispetto dei limiti fissati in termini di VaR (Value at Risk), e dalla funzione “Retail Financial Support Coordination” sempre di Capogruppo, per<br />

verificare gli impatti e<strong>con</strong>omici delle variazioni dei tassi sul margine di interesse (utili correnti) o sul patrimonio (valore e<strong>con</strong>omico).<br />

208 <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> · <strong>UniCredit</strong> Banca

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