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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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13.6 Variazioni delle imposte differite (in <strong>con</strong>tropartita del patrimonio netto)<br />

31.12.<strong>2009</strong> 31.12.2008<br />

1. Importo iniziale 3.891<br />

2. Aumenti 58.055 3.891<br />

2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 58.049 3.891<br />

a) relative a precedenti esercizi<br />

b) dovute al mutamento di criteri <strong>con</strong>tabili<br />

c) altre 58.049 3.891<br />

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali<br />

2.3 Altri aumenti 6<br />

3. Diminuzioni ( 16 )<br />

3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio<br />

a) rigiri<br />

b) dovute al mutamento di criteri <strong>con</strong>tabili<br />

c) altre<br />

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali<br />

3.3 Altre diminuzioni ( 16 )<br />

4. Importo finale 61.930 3.891<br />

Le imposte differite in <strong>con</strong>tropartita del patrimonio netto sono relative alla riserva - positiva - da valutazione per copertura di flussi finanziari e attività<br />

disponibili per la vendita.<br />

13.7 Altre informazioni<br />

Passività fiscali correnti<br />

L’IRES dovuta sul reddito dell’esercizio ammonta a 101.027 mila euro mentre l’IRAP è pari a 68.273 mila euro.<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca determina l’IRES sulla base della normativa del “<strong>con</strong>solidato fiscale” introdotta dal D.Lgs. 344/03; <strong>UniCredit</strong> Servizi Retail Uno S.p.A.<br />

(ora <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A.) ha deliberato, in data 4 giugno 2008, l’opzione al “<strong>con</strong>solidato” per il triennio 2008 - 2010, <strong>con</strong>formemente alle analoghe<br />

deliberazioni assunte in materia dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

La determinazione delle imposte dell’esercizio è stata influenzata da alcune modifiche legislative, in particolare: dall’aumento della percentuale di<br />

indeducibilità degli interessi passivi (“Robin Tax”) che è attualmente del 4%, dalla modifica delle regole per la determinazione della base imponibile<br />

IRAP relativa agli enti finanziari e della base imponibile IRES per i soggetti che redigono il bilancio in base agli IAS/IFRS e, infine, dalle variazioni della<br />

normativa sulla deducibilità delle spese di rappresentanza.<br />

Inoltre <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A., in applicazione di quanto previsto dal D.L. 185/2008 (c.d. “decreto anticrisi”), e dall’art. 1 comma 48 della Legge<br />

24/12/2007 n. 244, ha riallineato la divergenza tra i valori <strong>con</strong>tabili e fiscali del trattamento di fine rapporto tramite il pagamento, in tre rate, di<br />

un’imposta sostitutiva per un’ammontare complessivo di Euro 15.552 mila (di cui 9.791 mila euro già versati).<br />

Contenzioso<br />

Relativamente alla situazione fiscale della Banca si precisa che a tutt’oggi non sono pervenuti accertamenti sulla dichiarazione dei redditi dell’anno 2008,<br />

unico esercizio fiscalmente aperto, in quanto <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A. è stata costituita in detto esercizio. Inoltre non sono in essere <strong>con</strong>tenziosi tributari.<br />

In data 9 marzo 2010 è stato notificato alla società - in quanto soggetto coobbligato - dall’Agenzia delle Entrate Ufficio di Milano 6, un avviso di<br />

liquidazione di imposta di registro suppletiva sull’atto di cessione degli sportelli “antitrust”, stipulato nell’esercizio 2008 <strong>con</strong> la Banca Popolare di<br />

Milano.<br />

In questo atto viene <strong>con</strong>testata la tassazione all’aliquota dello 0,5% (anziché a quella del 3%) della cessione dei crediti trasferiti unitamente alle filiali,<br />

<strong>con</strong> la richiesta di una maggiore imposta di registro di 422 mila euro, pari alla differenza fra le due aliquote suddette; trattandosi di imposta suppletiva,<br />

non vengono irrogate sanzioni.<br />

Considerate le quasi inesistenti motivazioni dell’atto, e data l’assoluta <strong>con</strong>vinzione della Banca che sia stata applicata l’aliquota adeguata (e che<br />

pertanto la pretesa sia infondata), si è deciso, di <strong>con</strong>certo <strong>con</strong> l’obbligato principale, Banca Popolare di Milano, di impugnare l’atto presso la<br />

Commissione Tributaria Provinciale di Milano, dando mandato a primario Studio professionale di redigere il ricorso.<br />

Sulla base di queste <strong>con</strong>siderazioni, e tenuto <strong>con</strong>to anche dell’esiguità della pretesa erariale in rapporto al patrimonio della società, non si è ritenuto di<br />

procedere a stanziamenti in bilancio.<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca · <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> 151

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