Più semplicità . à facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group
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<strong>Bilancio</strong> dell’Impresa I Nota integrativa<br />
Parte A - Politiche <strong>con</strong>tabili (SEGUE)<br />
Il valore delle “Attività immateriali” da sottoporre ad ammortamento è costituito dal costo iniziale di tali attività, aumentato delle eventuali spese<br />
successive di carattere incrementativo.<br />
La durata dell’ammortamento deve ragguagliarsi alla vita utile delle attività da ammortizzare, che corrisponde, di norma, al periodo di tempo durante il<br />
quale la Banca si aspetta di poter trarre beneficio dall’attività stessa.<br />
Il profilo temporale dell’ammortamento è determinato di regola se<strong>con</strong>do il metodo a quote costanti.<br />
Il costo ammortizzato delle “Attività immateriali” va ridotto delle eventuali perdite durevoli di valore registrate nel periodo di riferimento. La valutazione<br />
di tali perdite (test dell’impairment) va articolata in due fasi:<br />
• la valutazione dell’esistenza di uno stato di deterioramento (impairment), che si rileva quando si registrano sintomi di deterioramento del beneficio<br />
dell’attività stessa e occorre valutarne il valore recuperabile;<br />
• la quantificazione dell’eventuale perdita di valore - da iscrivere nel Conto E<strong>con</strong>omico - pari alla differenza negativa tra il valore recuperabile delle<br />
“Attività immateriali” e il loro valore <strong>con</strong>tabile. Il valore recuperabile si ragguaglia al più elevato tra il valore d’uso (valore attuale delle funzionalità<br />
e<strong>con</strong>omiche) e il valore di scambio (valore di mercato o presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione).<br />
9.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali<br />
Le perdite durevoli di valore (test dell’impairment) e le riprese di valore registrate nel periodo sono rilevate alla voce 180 di Conto E<strong>con</strong>omico<br />
“Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”.<br />
L’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore <strong>con</strong>tabile viene rilevata a Conto E<strong>con</strong>omico alla voce 240 “Utili (Perdite) da cessione di<br />
investimenti”.<br />
10 - Attività non correnti in via di dismissione<br />
Non risultano nel presente bilancio attività da ri<strong>con</strong>durre in tale voce.<br />
11 - Fiscalità corrente e differita<br />
11.1 Criteri di classificazione<br />
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste <strong>con</strong>tabili della fiscalità corrente e differita comprendono:<br />
• attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere se<strong>con</strong>do la vigente disciplina tributaria sul reddito di<br />
impresa;<br />
• passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere se<strong>con</strong>do la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;<br />
• attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come <strong>con</strong>seguenza di differenze temporanee deducibili<br />
(rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro se<strong>con</strong>do la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa);<br />
• passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come <strong>con</strong>seguenza di differenze temporanee tassabili<br />
(rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri se<strong>con</strong>do la vigente disciplina<br />
tributaria sul reddito di impresa).<br />
11.2 Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione<br />
La fiscalità corrente e differita è rilevata applicando le aliquote di imposta vigenti. In particolare per la fiscalità corrente l’IRES è stata calcolata <strong>con</strong><br />
l’aliquota del 27,50%; ai fini IRAP l’aliquota applicata è stata del 3,90% più l’eventuale addizionale regionale, ove prevista.<br />
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà<br />
realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della<br />
loro rilevazione.<br />
Le attività e le passività fiscali differite vengono sistematicamente valutate per tenere <strong>con</strong>to delle eventuali modifiche normative.<br />
Le attività fiscali differite vengono <strong>con</strong>tabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi<br />
valutati sulla base della capacità della Banca o della Capogruppo, per effetto dell’opzione relativa al “<strong>con</strong>solidato fiscale”, di produrre redditi imponibili<br />
nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre <strong>con</strong>tabilizzate.<br />
11.3 Criteri di rilevazione delle componenti e<strong>con</strong>omiche<br />
La <strong>con</strong>tropartita <strong>con</strong>tabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita, di regola, dal Conto E<strong>con</strong>omico (voce 260 “Imposte<br />
sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da <strong>con</strong>tabilizzare attiene ad operazioni i cui risultati<br />
devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le <strong>con</strong>seguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto. Rientrano in<br />
130 <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> · <strong>UniCredit</strong> Banca