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Più semplicità. È facile con UniCredit. Bilancio 2009 - UniCredit Group

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Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono valutate in base al principio del costo e sottoposte ad ammortamento su base<br />

sistematica.<br />

Il valore delle “Attività materiali” da sottoporre ad ammortamento è costituito dal costo iniziale di tali attività, aumentato delle eventuali spese<br />

successive di carattere incrementativo.<br />

La durata dell’ammortamento deve ragguagliarsi alla vita utile delle attività da ammortizzare, che corrisponde al periodo di tempo durante il quale la<br />

Banca si aspetta di poter utilizzare le attività stesse. La vita utile va determinata tenendo <strong>con</strong>to delle <strong>con</strong>dizioni di utilizzo delle attività, delle <strong>con</strong>dizioni<br />

di manutenzione, della obsolescenza attesa, ecc.<br />

Le spese di ristrutturazione di immobili di terzi presi in affitto (incluse nella voce 150 “Altre attività”) vanno ammortizzate nel più breve periodo tra quello in cui le<br />

migliorie possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione.<br />

Per le migliorie su beni di proprietà di società appartenenti al Gruppo <strong>UniCredit</strong>, la vita utile è correlata al periodo in cui ci si attendono i benefici e<strong>con</strong>omici<br />

prodotti dalle migliorie stesse; non si tiene <strong>con</strong>seguentemente <strong>con</strong>to del periodo di durata della locazione, in quanto i <strong>con</strong>tratti di locazione infragruppo sono da<br />

<strong>con</strong>siderarsi rinnovabili oltre i termini formalizzati nei <strong>con</strong>tratti stessi.<br />

Il profilo temporale dell’ammortamento è determinato di regola se<strong>con</strong>do il metodo a quote costanti.<br />

Il costo ammortizzato delle “attività materiali” deve essere ridotto delle eventuali perdite durevoli di valore registrate nel periodo di riferimento. La valutazione di<br />

tali perdite (test dell’impairment) va articolata in due fasi:<br />

• la valutazione dell’esistenza di uno stato di deterioramento (impairment) delle attività materiali. Se si registrano sintomi di deterioramento del valore di una<br />

attività materiale, occorre valutarne il valore recuperabile;<br />

• la quantificazione dell’eventuale perdita di valore - da iscrivere nel Conto E<strong>con</strong>omico - pari alla differenza negativa tra il valore recuperabile delle attività<br />

materiali e il loro valore <strong>con</strong>tabile. Il valore recuperabile si ragguaglia al più elevato tra il valore d’uso (valore attuale delle funzionalità e<strong>con</strong>omiche) e il valore<br />

di scambio (valore di mercato o presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione).<br />

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore che non può superare il valore che l’attività<br />

avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.<br />

8.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali<br />

Le perdite durevoli di valore (test dell’impairment) e le riprese di valore registrate nel periodo sono rilevate alla voce 170 di Conto E<strong>con</strong>omico “Rettifiche/riprese<br />

di valore nette su attività materiali”.<br />

L’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore <strong>con</strong>tabile viene rilevata a Conto E<strong>con</strong>omico alla voce 240 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.<br />

9 - Attività immateriali<br />

9.1 Criteri di classificazione<br />

Le “Attività immateriali” sono costituite da fattori intangibili di produzione ad utilità pluriennale, il cui costo può essere misurato in modo affidabile e a <strong>con</strong>dizione<br />

che si tratti di elementi identificabili, vale a dire protetti da ri<strong>con</strong>oscimento legale oppure negoziabili separatamente dagli altri beni aziendali.<br />

9.2 Criteri di iscrizione e cancellazione<br />

Le “attività immateriali” diverse dall’avviamento sono iscritte inizialmente al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta attribuzione (imposte e<br />

tasse, onorari professionali, altri costi di transazione). Le eventuali spese sostenute successivamente all’acquisto:<br />

• sono portate ad incremento del costo iniziale, se accres<strong>con</strong>o i benefici e<strong>con</strong>omici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro<br />

capacità produttiva);<br />

• sono imputate in un’unica soluzione al Conto E<strong>con</strong>omico dell’esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non produ<strong>con</strong>o incrementi del<br />

valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a <strong>con</strong>servarne le funzionalità originarie).<br />

L’avviamento è iscritto per un valore pari alla differenza tra il costo sostenuto per acquisire l’azienda o il ramo aziendale acquistato ed il fair value delle attività<br />

nette (attività al netto delle passività) dell’azienda o del ramo aziendale.<br />

Le “Attività immateriali” vanno cancellate dal bilancio all’atto della loro cessione o quando hanno esaurito integralmente le loro funzionalità e<strong>con</strong>omiche.<br />

9.3 Criteri di valutazione<br />

Le “Attività immateriali”, ad esclusione dell’avviamento e di quelle di durata illimitata, sono valutate in base al principio del costo e sottoposte ad ammortamento<br />

su base sistematica.<br />

Non risultano nel presente bilancio voci di avviamento e di attività di durata illimitata.<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca · <strong>Bilancio</strong> <strong>2009</strong> 129

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